L'Industria della Gomma 3/2021

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PRESSE INTELLIGENTI GESTIONE E MARKETING SPECIALE MESCOLAZIONE

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA

MENSILE DEGLI ELASTOMERI E DEGLI ALTRI POLIMERI RESILIENTI • Marzo 2021

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SOMMARIO

MENSILE DEGLI ELASTOMERI E DEGLI ALTRI POLIMERI RESILIENTI

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA www.industriagomma.it

Direttore responsabile Andrea Aiello In redazione Riccardo Oldani - riccardo.oldani@edifis.it Collaborano alla rivista Giuseppe Cantalupo, Eugenio Faiella, Gianpaolo Brembati Grafica e impaginazione Barbara Aprigliano - barbara.aprigliano@edifis.it Pubblicità dircom@edifis.it

ANNO 64 - MARZO

Abbiamo letto 10

RASSEGNA DELLA STAMPA TECNICA ESTERA

Mondogomma

16 PRESTAZIONI DI TENUTA DEGLI ELASTOMERI NELLE CELLE A COMBUSTIBILE A IDROGENO

Nelle celle a combustibile a idrogeno, usate in molte applicazioni e anche nell’automotive per vetture di ultima generazione, le parti in gomma devono assicurare la massima efficienza e sicurezza e impedire la permeazione dell’idrogeno gassoso. In questo articolo tecnico gli autori valutano l’impiego di particolari filler nella composizione della mescola per assicurare prestazioni ottimali

Traffico Pubblicitario Francesca Gerbino - francesca.gerbino@edifis.it Stampa Centro Stampa Digitalprint S.r.l. Rimini (RN) Costo di una copia ai soli fini fiscali € 1,00 Abbonamento Italia € 90, Europa € 130, Estero € 150 abbonamenti@edifis.it Arretrati € 15,00 Amministrazione amministrazione@edifis.it

Registrazione Tribunale di Milano n. 4275 del 1.4.1957 Iscrizione Registro Operatori della Comunicazione n. 06090 Tutti i diritti di riproduzione degli articoli e/o foto sono riservati. Manoscritti, disegni, fotografie, supporti audio e video anche se non pubblicati non saranno restituiti. Per le fotografie e le immagini per cui, nonostante le ricerche eseguite, non sia stato possibile rintracciare gli aventi diritto, l’Editore si dichiara disponibile ad adempire ai propri doveri. Ai sensi del Reg.EU 679/2016 l'Editore garantisce la massima riservatezza nell'utilizzo della propria banca dati con finalità redazionali e/o di invio del presente periodico. Ai sensi dell'art. 15 il ricevente ha facoltà di esercitare i suoi diritti fra cui la cancellazione mediante comunicazione scritta a EDIFIS Srl - Viale Coni Zugna 71 - 20144 Milano (o ai riferimenti sotto trascritti), luogo della custodia della banca dati medesima.

L’Industria della Gomma una rivista edita da: Edifis S.r.l. Viale Coni Zugna 71 20144 - Milano - Italy Tel. +39 023451230 Fax +39 023451231 www.edifis.it

ASSOCIAZIONE NAZIONALE EDITORIA DI SETTORE

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L’INDUSTRIA DELLA GOMMA MARZO 2021

Focus - Inchiesta macchine

24 ORA OCCORRE ACCELERARE NEL CONTRASTO ALLA PANDEMIA Così come per le imprese che producono macchine per la stampa a iniezione, anche i produttori di sistemi di mescolazione e di dosaggio sono reduci da un 2020 in cui il business ha tenuto. Le aziende del settore hanno infatti tutte saputo riorganizzarsi in funzione dei vari lockdown e dell’impossibilità di muoversi liberamente, puntando decisamente sulle tecnologie digitali e sul lavoro a distanza. Quello che preoccupa, però, è il prolungarsi dell’incertezza, legata alla diffusione di nuove varianti e alla carenza di vaccini. Ed è proprio sulla gestione delle vaccinazioni che si concentrano le aspettative degli imprenditori su un sistema politico e amministrativo che mostra, una volta di più, lentezze non più tollerabili nel mondo di oggi

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Dalle aziende

36 GESTIONE, ANALISI DEI DATI E SUPPORTO AL MARKETING PER LE IMPRESE DELLA GOMMA Dopo l’ampliamento della compagine societaria della scorsa primavera, In4Tek, lo sviluppatore del gestionale Polimeric per le aziende del settore gomma, torna alla carica con una serie di interessanti novità. Una nuova sede, un payoff rinnovato, ma soprattutto nuovi sviluppi del suo software e il lancio del Rubber Portal, uno strumento web pensato per dare visibilità alle imprese della Rubber Valley e favorire l’incrocio tra domanda e offerta in un periodo in cui le attività di marketing classico devono essere ripensate alla base


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MENSILE DEGLI ELASTOMERI E DEGLI ALTRI POLIMERI RESILIENTI

SOMMARIO ANNO 64 - MARZO

Dalle aziende

40 BLOCCHI TERMOREGOLATI E STAMPI INNOVATIVI AD ALTA TECNOLOGIA NCN Technology ha solo otto anni, ma possiede la competenza e l’esperienza di un’azienda adulta nella progettazione e costruzione di stampi e attrezzature innovative per la gomma. Abbiamo incontrato i fondatori di questa realtà che ci hanno illustrato le ultime novità, tra cui l’innovativo blocco termoregolato C3, privo di piano di riscaldo perché sfrutta quello della pressa.

46 PRESSE PROIETTATE NEL FUTURO

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Da oltre dieci anni, con il lancio della EcoTronic, la prima pressa elettrica, RPM ha imboccato la strada coraggiosa dell’innovazione per proporre sempre qualcosa di nuovo sul mercato, a dispetto delle sue medio-piccole dimensioni. Una strategia incentrata sull’alta qualità del prodotto per essere all’avanguardia. Ora l’azienda di Paderno Franciacorta introduce nuovi servizi digitali, in un’ottica sempre più 4.0, come l’assistenza attraverso sistemi di realtà virtuale, l’uso dell’intelligenza artificiale per il monitoraggio delle prestazioni e della produzione e l’adozione di sistemi robotici integrati. Gianfranco e Marco Inverardi, fondatori dell’azienda, fanno il punto su queste novità

54 TECNOLOGIE PREMIUM PER PRESTAZIONI AL TOP NTE Process è un “single source provider”, fornitore unico di soluzioni di processo per l’industria, in particolare per il trasporto di liquidi e la miscelazione. Ha messo a punto, tra l’altro, una soluzione per il trasporto pneumatico in fase densa assai apprezzata dai produttori di pneumatici. Grazie al Centro Ricerca e Innovazione e alla preparazione dei suoi tecnici sviluppa, l'azienda collauda e fornisce progetti di automazione su misura

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News

57 IL TACCUINO

La produzione in Italia a gennaio Tutto il mondo è fermo, ma Chinaplas si farà u Un supporto per l’export dei produttori di macchinari u Sovvenzioni a micro e piccole imprese esportatrici u Alfagomma e il nuovo impianto di Ortona u Le novità di Engel al Chinaplas u Elkem produrrà siliconi speciali in Francia u Un corso Assogomma sulla mescolazione u u

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64 GLI INSERZIONISTI DI QUESTO NUMERO

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L’INDUSTRIA DELLA GOMMA MARZO 2021

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Rassegna della stampa tecnica estera www.tiretechnologyinternational.com | APRIL 2012

INTERVIEWS

Jean-Pierre Jeusette general director, Luxembourg Innovation Center, Goodyear Dunlop Roger Sanders technical manager, Continental UK

EXPO REVIE

Letter of I più interessanti articoli usciti di recente sulle riviste tecniche the law internazionali specializzate e riguardanti materiali, applicazioni, processi, prove, misurazioni e destinati al settore della trasformazione della gomma. Letti e riassunti per voi dai nostri esperti Product W de from Tir buts Technologe Expo 2012y

Revolution or rush job? Important questions remain unanswered ahead of tire labeling’s introduction in European markets

MATERIE PRIME E APPLICAZIONI EFFETTI DI PARTICELLE MAGNETICHE E CARBON BLACK SU STRUTTURA E PROPRIETÀ DI ELASTOMERI MAGNETOREOLOGICI E. Burgaz a.b., M. Goksuzoglu c, a Department of Metallurgical and Materials Engineering, Ondokuz Mayis University, Kurupelit, Samsun (Turkey), b Department of Nanoscience and Nanotechnology, Ondokuz Mayis University, Kurupelit, Samsun (Turkey), c SAMPA Automotive, R&D Center, Sabanoglu, Samsun (Turkey) - email: eburgaz@omu.edu.tr Polymer Testing 81 (2020), agosto 2019, pag. 12 li elastomeri magnetoreologici (MRE) sono compositi viscoelastici intelligenti, la cui rigidezza (modulo di taglio) e comportamento di smorzamento possono essere controllati da un campo magnetico esterno in modo rapido, continuo e reversibile. La lunga e dettagliata introduzione dello studio offre un’esauriente panoramica riguardo a: • classificazione degli MRE in isotropi e anisotropi, loro caratteristiche e comportamenti; • utilizzo degli MRE nel controllo di rigidezza, vibrazione, rumore e smorzamento; • materiali usati come matrici (silicone, gomme naturali e sintetiche); • additivi incorporati negli MRE per migliorare le proprietà meccaniche (pla-

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L’INDUSTRIA DELLA GOMMA MARZO 202I

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THE NEXT TOP MODEL

UNIVERSITY FOCUS

Bridgestone’s latest take on colored sidewalls is lightweight, and simple enough to be applied by dealers

We explore the role of tire data in vehicle performance simulations. Will engineers ever know enough?

Isoprene from cellulose: how the paper industry could enter the tire supply chain

stificanti, silani, carbon black etc.); • problematiche relative alla produzione degli MRE, con attenzione a tipi e caratteristiche delle particelle magnetiche utilizzate; • applicazioni dinamiche degli MRE nel settore auto in funzione dell’elastomero selezionato (confronto fra gomma naturale ed EPDM). In questo studio vengono preparati MRE isotropi sulla base di EPDM ad altissimo peso molecolare, caricata con carbon black, e due diversi tipi di particelle di ferro micronizzate CIP (Carbonyl Iron Powder) e BIP (Bare Iron Powder), intesi ad essere utilizzati in supporti motore, assorbitori di vibrazioni e boccole di sospensione. Il contenuto di carbon black è mantenuto costante a 60 phr, mentre quello delle particelle varia da 2 a 30 phr, al fine di evitare il problema dell’aggregazione e il deterioramento delle proprietà. Lo studio si focalizza sula verifica sistematica degli effetti dell’utilizzo simultaneo di carbon black e particelle magnetiche, di differenti dimensioni e proprietà di superficie, sul comportamento di vulcanizzazione, sulle proprietà meccaniche e dinamiche e sull’effetto magnetoreologico degli MRE isotropi su base EPDM. L’obiettivo è quello di evidenziare lo straordinario effetto magnetoreologico, che si verifica quando

si usano solo 5 phr di particelle CIP in MRE isotropi su base EPDM con 60 phr di carbon black. L’elastomero usato nelle prove è un grado di Keltan, non specificato, il carbon black è il grado N772 di Kremenčuk. Vengono preparate 11 mescole, una di riferimento senza particelle magnetoreologiche e 5 per tipo con BIP e CIP a contenuto 2, 5, 10, 20 e 30 phr, tutte vulcanizzate con sistema zolfo, caratterizzate poi con spettroscopio ATR FTIR, RPA, DMA e SEM ricorrendo, per le prove dinamiche, a strumenti collegati MRD e MCR. La sezione risultati e discussione è decisamente corposa (ben sette pagine), non di semplice lettura se non per gli addetti ai lavori, che apprezzeranno l’accuratezza dell’esposizione e la chiarezza dei grafici che l’accompagnano. Riassumendo le conclusioni dello studio, le particelle CIP risultano molto più compatibili delle particelle BIP con la matrice EPDM, grazie alla loro funzionalità carbonilica, e il loro dosaggio ottimale riscontrato, con uniforme distribuzione nella matrice polimerica, è di 5 phr: con questo valore di caricamento si ottengono le migliori prestazioni di carico, allungamento a rottura e modulo elastico, nonché una perdita di energia molto inferiore a quella delle particelle BIP. Per quanto riguarda, infine, l’effetto


ABBIAMO LETTO PER VOI

magnetoreologico MR, anche in questo caso il sistema con 5 phr risulta essere il migliore (77%), poiché un maggior caricamento oltre 5 phr causa un’aggregazione, dovuta alla presenza di 60 phr di carbon black, utilizzato come carica rinforzante. RICICLO DELLA GOMMA OPZIONI DI DEVULCANIZZAZIONE “DALLA CULLA ALLA CULLA” PER VARI TIPI DI ELASTOMERO J. W.M. Noordermeer, W. Dierkes, A. Blume, H. van Hoek, L. Reuvekamp, University of Twente, Enschede, Twente (The Netherlands), K. Dijkhuis, Elastomer Research Testing B.V., Deventer (The Netherlands), S. Saiwari, Prince of Songkla University, Hat Yai, Songkla (Thailand) RubberWorld, agosto 2020, pag. 20-28 iamo tutti consapevoli che il riciclo della gomma sta assumendo sempre più importanza a livello mondiale, a causa dei costi delle materie prime, della diminuzione delle risorse e della crescente consapevolezza delle problematiche di ambiente e

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sostenibilità. Nel corso degli anni sono stati ideati diversi metodi di riciclo, tra cui la combustione, per recuperare energia, e la pirolisi, per ottenere gas, petrolio e prodotti chimici. I due metodi più interessanti e più validi sono però il recupero (o rigenerazione) e la devulcanizzazione, che permettono di riutilizzare la gomma di scarto nella produzione di manufatti di qualità inferiore o paragonabile a quelli originali (ad esempio gomma da pneumatici usati per produrre nuovi pneumatici). Recupero e devulcanizzazione sono spesso considerati simili e in effetti lo sono nella procedura, ma risultano fondamentalmente diversi nel grado di rottura del reticolo della gomma e nella struttura molecolare del materiale polimerico: in pratica i due sistemi presentano rapporti diversi di reticolo rispetto alla scissione della catena polimerica. La devulcanizzazione, che mira ad invertire la vulcanizzazione il più possibile senza danneggiare il polimero, consiste nella rottura dei legami

zolfo, mentre il recupero va a rompere anche i legami carbonio della catena polimerica, il che influisce negativamente sulle proprietà e sulla qualità del materiale riciclato. Quindi la devulcanizzazione va a rompere idealmente solo i legami zolfo, lasciando intatta la catena polimerica e assomigliando così al polimero originale in struttura e qualità. Lo sviluppo di un processo di rottura dei legami più selettivo, con conseguente miglioramento delle proprietà della gomma riciclata, costituisce una questione importante per la tecnologia di riciclo della gomma e una sfida globale, intese ad ottenere la cosiddetta “devulcanizzazione efficiente”. Dopo una breve digressione sull’efficienza di devulcanizzazione offerta dal modello Horinkx-Verbruggen, utilizzato in questo studio e basato sull’analisi sol gel sviluppato da Charlesby, con un grafico che evidenzia le due curve, continua e tratteggiata, riferite rispettivamente alle sole catene rotte o ai soli legami scissi, vengono illustrati due


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esempi di devulcanizzazione, riferiti a: • EPDM, con utilizzo di HDA (esadecilammina); la gomma devulcanizzata ottenuta può essere aggiunta ad un master di gomma vergine in concentrazione superiore al 50 %, con una limitata influenza sulle proprietà della mescola; • SBR, con due trattamenti, uno termomeccanico ed uno termodinamico; nel primo caso il processo migliora in assenza di ossigeno e alla temperatura ottimale di 220 °C, nel secondo caso l’efficienza aumenta con una combinazione di DPDS (difenildisolfuro) e APDS (di 2-amminodifenildisolfuro) in presenza dell’antiossidante stabilizzante Irganox 1076. Anche altri polimeri sono interessanti per la devulcanizzazione, per esempio quelli utilizzati nella tecnologia del pneumatico, come gomma naturale, BR e CIIR. Di questi, BR presenta difficoltà maggiori dell’SBR, mentre la gomma naturale, in presenza di DPDS, sfrutta una tecnologia assodataa da decenni, grazie alla scarsa integrità molecolare delle sue catene; nel caso di CIIR si nota una disomogeneità delle particelle, che causa una più bassa diminuzione della densità di reticolazione. Vengono citate le applicazioni delle gomme devulcanizzate in varie parti del pneumatico: la caratterizzazione viene fatta su mescole 50/50 con gomma vergine e si evidenzia, in generale, un aumento dell’allungamento a rottura, tenendo presente che si tratta comunque di primi esperimenti. La tecnologia della devulcanizzazione deve però affrontare alcuni ostacoli, tra cui il crescente utilizzo di silice a scapito del carbon black, insieme a silani che rafforzano l’energia dei legami monosulfurici, più difficili quindi da rompere, e con conseguenti prestazioni inferiori, nella rivulcanizzazione, rispetto a mescole con carbon black. In conclusione, la devulcanizzazione si può effettuare con successo nel caso di EPDM, con la quale, a seconda dell’applicazione, più del 50 % della gomma vergine può essere sostituita dal devulcanizzato, mentre nel caso di elastomeri con butadiene (SBR e BR), il processo risulta più critico a causa della lavorazione a temperatura inferiore a 220 °C 12

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e della necessità di prevenire la ricombinazione delle catene devulcanizzate e dei frammenti del reticolo. ELASTOMERI E APPLICAZIONI CINETICA DI VULCANIZZAZIONE: UN CONFRONTO DI PACCHETTI DI VULCANIZZAZIONE R. D. Hanzlik, Alpha Technologies (USA) RubberWorld, agosto 2020, pag. 29-32 n ogni processo di mescolazione discontinuo esiste un’intrinseca variabilità da batch a batch, che può tuttavia essere ridotta studiando la cinetica di reazione del materiale. I nuovi strumenti X-series di Alpha Technologies e relativi “pacchetti di vulcanizzazione” offrono l’unicità della installazione accanto alla linea di produzione per un controllo istantaneo, manuale o automatico, di materiale fresco, prima che raggiunga lo stadio di vulcanizzazione. In grado di rilevare informazioni su energia di attivazione, ordine di reazione e costante della velocità di reazione, essi consentono ad un ingegnere di processo di regolare con precisione ogni singolo batch sulla base delle informazioni ottenute. Questo studio è la prima iterazione di una serie di studi, che si occuperanno di come componenti aggiunti influiscano la cinetica di reazione di una mescola, e si focalizza sull’effetto degli acceleranti, sia come tipo che come quantità in utilizzo. In questo modo si può ottimizzare la formulazione per ottenere i risultati desiderati per ridurre i costi, per ottenere una vulcanizzazione più lunga o più corta nell’ambito di più alta o più bassa conformazione di energia, che può influenzare le proprietà fisiche. Illustrati i modelli matematici su cui si basa il funzionamento dello strumento, descritto lo strumento stesso (reometro modulare MDR-X a stampo mobile) e riportate in tabella le sei formulazioni esaminate, a base SBR 1502 e sistema di vulcanizzazione a zolfo con gli acceleranti MBTS, ZMBTS e TMTD, lo studio espone i risultati ottenuti in termini di energia di attivazione (Ea), costante di velocità di reazione (K) e ordine di reazione (n). Tra le conclusioni dello studio citiamo le seguenti:

I

• la ripetibilità dell’energia di attivazione si rivela eccellente; • ZMBTS diminuisce l’energia di attivazione rispetto a MBTS, che aumenta l’energia di attivazione all’aumentare della quantità; • TMTD diminuisce l’energia di attivazione all’aumentare della quantità; • MBTS e TMTD si comportano in modo simile, riguardo alla costante di velocità di reazione, all’aumentare della temperatura; • l’energia di attivazione delle vulcanizzazioni a perossido è tipicamente più alta rispetto a quella delle vulcanizzazioni a zolfo. MATERIE PRIME E APPLICAZIONI LAMINAZIONE DI FLUOROELASTOMERI FEPM AD ALTRE GOMME PER APPLICAZIONI TUBO AUTOMOBILE K. Yagi, AGC Chemicals Americas, Exton, Pennsylvania (USA) - RubberWorld, agosto 2020, pag. 33-36 nche se la gomma naturale rappresenta circa il 47 % del consumo globale di gomma, il suo limite di resistenza ad alte temperature ha fatto sì che siano stati messi a punto molti tipi di gomma sintetica con buone prestazioni in applicazioni ad alte temperature. Fra questi, i fluoroelastomeri manifestano la più alta resistenza al calore. Oggigiorno nuovi gradi di fluoroelastomeri sono persino in grado di covulcanizzare con altre gomme, rendendo possibile la produzione, a costi contenuti, di tubi auto multistrato che soddisfano gli esigenti requisiti degli articoli sottocofano. Nel 1975 AGC sviluppò fluoropolimeri completamente saturi e unici, composti da unità alternate di tetrafluoroetilene (TFE) e propilene, denominati FEPM. Questi elastomeri, dal nome commerciale AFLAS, sono spesso confusi con i fluoroelastomeri FKM per la loro somiglianza funzionale, ma sono molto diversi per prezzo e caratteristiche di prestazione. In grado di resistere a prodotti chimici aggressivi, ad una temperatura di 200 °C in continuo e dotati di ottime proprietà di isolamento elettrico e di resistenza meccanica, gli FEPM possono esse-

A


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re utilizzati per componenti di impianti chimici e per manufatti destinati a stabilimenti produttivi di cibi, auto, cavi elettrici e ad applicazioni petrolifere. L’introduzione cita alcuni esempi di applicazioni esistenti per gli FEPM, precisando che la loro fascia di mercato si colloca fra gli elastomeri FKM ed i più costosi FFKM. Vengono successivamente citati i nuovi FEPM, caratterizzati da miglior compression set, resistenza a lacerazione e rilascio dallo stampo ed utilizzati sia in stampaggio a compressione (guarnizioni) che in estrusione (cavi e tubi). Con un tempo di vulcanizzazione più veloce (circa un terzo rispetto ai gradi precedenti) e con una migliore forza di adesione (maggiore di 9 N/in contro il valore inferiore a 2 N/in per fluoroelastomeri convenzionali), essi vengono usati per produrre tubi multistrato, anziché di solo fluoroelastomero, senza sacrificare la prestazione tecnica o la durata del manufatto. Al fine di eviden-

ziare le migliori prestazioni degli FEPM, in paragone ad EPDM e FKM, l’articolo dedica singoli interessanti paragrafi agli argomenti di resistenza agli oli, ai liquidi refrigeranti, all’ammoniaca e ad altri prodotti chimici aggressivi. PROVE E MISURAZIONI BIS MERCAPTO TIADIAZOLO IN POLICLOROPRENE IN SOSTITUZIONE DI 1,3-ETILENTIOUREA (ETU) I. Yarzabal, MLPC International, Rion des Landes (France) - RubberWorld, agosto 2020, pag. 38-44 opo la valutazione REACH, l’etilentiourea (ETU), ben conosciuta come efficace accelerante per policloroprene (CR) ed EPDM, è stata classificata come sostanza estremamente preoccupante SVCH (Substance of Very High Concern). A causa dei rischi HSE (Health and Safety Environment), si è stati così costretti a cercare un sostituto adatto e sicuro, trascurando tutte le tiouree, a loro volta

D

classificate come sostanze SVCH (vedi tabella con tutte le indicazioni di pericolosità per singolo prodotto, riportata nell’introduzione dello studio). MLPC International, società del gruppo Arkema, ha effettuato uno studio completo per individuare la soluzione sostitutiva più appropriata, che è risultata essere il prodotto Bis-DMTD (bis-dimercapto-tiadiazolo), definito anche SD (donatore di zolfo), registrato REACH e classificato come sostanza non CMR (cancerogena, mutagena, reprotossica) e di conseguenza non soggetta a test di conformità complementare da parte di ECHA (European Chemicals Agency). Una tabella introduttiva mostra chiaramente le differenze di classificazione fra ETU e Bis-D;MTD. Lo studio si basa su una tipica mescola di policloroprene WRT, caricata con carbon black N550 e caolino, con due combinazioni di Bis-DMTD e CBS, la prima con aggiunta di MBTS, la seconda con zolfo e CTPI [N-(cicloesiltio)ftalimi-

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de]: è stata scartata l’idea di utilizzare la combinazione Bis-DMTD + DPG, che ha dato ottimi risultati, per privilegiare un’ammina classificata completamente non pericolosa. La valutazione dei due nuovi sistemi di vulcanizzazione si basa sulle seguenti prove: • vulcanizzazione, comportamento di processo e stabilità allo stoccaggio; i risultati reometrici mostrano che entrambi i sistemi sono più efficaci dell’ETU, con la considerazione che quello con MBTS mostra un tempo di vulcanizzazione molto più breve; • proprietà meccaniche prima e dopo invecchiamento al calore per sette giorni a 105 °C; il sistema con S+CTPI fornisce una densità di reticolazione più alta, ma entrambi mostrano lo stesso comportamento dell’ETU; • compression set (72 ore a 105 °C); il sistema con S+CTPI offre il miglior risultato; • rigonfiamento (sette giorni a 70 °C); entrambi i sistemi, in particolare quello con MBTS, mostrano un rigonfiamento più basso di quello con ETU. Un’opportuna tabella riassume sinteticamente i risultati delle prove per entrambi i sistemi ed aiuta a scegliere la soluzione migliore in base ai requisiti richiesti dall’applicazione. Viene fatto un cenno anche ad altri prodotti di mercato alternativi all’ETU, tra cui il Thiate EF2 di DuPont (derivato della tiourea, che conferisce sicurezza di scottatura e migliore compression set, risultando tuttavia meno stabile allo stoccaggio, peggiore in invecchiamento e meno resistente agli oli), e un sistema con zolfo, TMTM e DOTG, che offre un tempo di scottatura lungo ma genera nitrosammine e mostra scarsi risultati all’invecchiamento. La conclusione dello studio è che entrambi i sistemi proposti forniscono una valida alternativa all’ETU con analoghi risultati soddisfacenti e con le caratteristiche leggermente diverse qui evidenziate: • il sistema con MBTS dà legami più lunghi, migliorando allungamento a rottura e resistenza a lacerazione; • il sistema con zolfo e CTPI dà una più alta densità di reticolazione, migliorando la resistenza al calore, la cristallizzazione e il rigonfiamento in olio. 14

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA MARZO 202I

MATERIE PRIME E APPLICAZIONI SINTESI E VALUTAZIONE DEL COMPOSTO N-ETEROCICLICO COME ANTIOSSIDANTE E SUA INFLUENZA SULLE PROPRIETÀ FISICOMECCANICHE ED ELETTRICHE DI GOMMA ACRILONITRILE-BUTADIENE E. S. Shafik, A.I. Hussein, A.M.A. Hassan, H.A. Derbala, A.K. Elziaty, G.A. Elsayed, Polymers and Pigments Department National Research Centre Dokki, Cairo (Egypt) - email: emad. chemist@yahoo.com - KGK n. 9/2020, pag. 32-38 NBR è il copolimero insaturo più importante per la produzione di articoli tecnici e, come tutti i copolimeri insaturi, soffre l’ossidazione causata da calore, ossigeno e luce sui doppi legami della componente butadiene. Esistono naturalmente molti antiossidanti per contrastare l’ossidazione termica durante stoccaggio e processo, tra cui i più efficaci per l’NBR sono fenoli inibiti e ammine aromatiche. In questo studio viene presa in esame un’ammina eterociclica aromatica (1 H-benzo[d] [1,2,3] triazolo), messa a confronto con l’antiossidante commerciale TMQ (2,2,4-trimetil-1,2-diidrochinolina) per verificarne l’efficacia e la permanenza, studiandone l’effetto sulle proprietà reometriche, fisico-meccaniche ed elettriche dei vulcanizzati a diverse concentrazioni e con diversi sistemi di carica (silice e carbon black HAF). Illustrata la preparazione del benzotriazolo e dei compositi NBR, lo studio affronta la comparazione dei due antiossidanti, che si basa su dodici mescole, sei con silice e sei con carbon black, con quantità di ciascun antiossidante 1-1,5 e 2 phr nei due gruppi di cariche. Una volta rilevati i valori delle caratteristiche reometriche, si passa a verificare la variazione delle caratteristiche tensili, prima e dopo invecchiamento, l’influenza degli antiossidanti sulla morfologia di fase dei vulcanizati e le loro proprietà dielettriche. Le conclusioni, a cui arriva lo studio, sono le seguenti: • 1,5 phr è la quantità ottimale di utilizzo del benzotriazolo nei confronti di analoga quantità di TMQ; • i vulcanizzati con benzotriazolo mostrano una migliore resistenza all’invecchiamento prolungato;

L’

• il benzotriazolo si conferma essere un efficace antiossidante, con prestazioni pari a quelle del tradizionale TMQ. ELASTOMERI E MATERIE PLASTICHE EFFETTO DELLA QUANTITÀ DI CARICA SULLE CARATTERISTICHE DI VULCANIZZAZIONE E SULLE PROPRIETÀ FISICHE DI MISCELE TERNARIE DI COMPOSITI DI GOMMA A.A. Abdelsalam, A. Abdelmoneim, M.A. Hassan, Materials Science and Engineering Egypt-Japan University of Science and Technology, Alexandria (Egypt) - email: amir77355@gmail.com - KGK n. 9/2020, pag. 39-44 iscelare due o più polimeri, per ottenere proprietà non presenti in un singolo polimero, è diventato un processo largamente usato nei settori pneumatico, articoli meccanici e adesivi, per migliorare prestazioni, durata e proprietà fisiche. Questo studio si occupa di miscele ternarie NR/SBR/NBR caricate con carbon black, argomento poco affrontato finora, valutando gli effetti del contenuto di carbon black sulle proprietà fisicomeccaniche delle miscele in termini di carico e allungamento a rottura, resistenza a lacerazione, compression set e rigonfiamento. I tre elastomeri scelti sono gomma naturale SMR 20, SBR 1502 e NBR con 33 % di acrilonitrile, il compatibilizzante è Ultra-Blend 4000 e il carbon black il grado N330. Vengono preparate cinque miscele con phr 50/20/30 riferiti a NR/ SBR e NBR rispettivamente e con carbon black a 0-15-30-45 e 60 phr. Lo studio, breve e di facile lettura, ma comunque interessante per l’argomento, arriva a conclusioni indubbiamente scontate in merito al comportamento delle miscele all’aumentare del contenuto di carbon black: • i valori di MH e ΔH aumentano, mentre tempi di scottatura e di vulcanizzazione diminuiscono; • carico di rottura e resistenza a lacerazione aumentano; • modulo e compression set aumentano, mentre si riduce l’allungamento a rottura; • la densità di reticolazione aumenta, mentre il coefficiente di rigonfiamento diminuisce.

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di Kevin Kulbaba e Jacob Rawski, Arlanxeo; Edward Norton, Cancarb; Rick Ziebell, R.D. Abbott

Prestazioni di tenuta degli elastomeri nelle celle a combustibile a idrogeno Nelle celle a combustibile a idrogeno, usate in molte applicazioni e anche nell’automotive per vetture di ultima generazione, le parti in gomma devono assicurare la massima efficienza e sicurezza e impedire la permeazione dell’idrogeno gassoso. In questo articolo tecnico gli autori valutano l’impiego di particolari filler nella composizione della mescola per assicurare prestazioni ottimali

IMCD Italia celebra 25 anni di successi nella distribuzione di specialità chimiche, e una altrettanto storica collaborazione in esclusiva per la distribuzione dei prodotti a marchio Thermax® del produttore Cancarb. Come tutti i partner di IMCD, Cancarb, membro del Tokai Carbon Group, si dedica all’innovazione e il portafoglio prodotti comprende attualmente otto diversi gradi di Thermax®, tutti sviluppati nel più grande impianto di produzione di thermal carbon black al mondo, situato ad Alberta in Canada. Per il settore della gomma, la linea trova applicazione grazie a facilità di miscelazione e buona dispersione, eccellente lavorazione, estrusione regolare, ottime proprietà dinamiche e bassa conduttività elettrica.

L

e celle a combustibile di idrogeno sono attualmente utilizzate in un’ampia gamma di applicazioni, classificate principalmente in base al tipo di elettrolita che impiegano. Dal punto di vista dell’applicabilità, la membrana polimerica elettrolitica (PEM) è una tecnologia innovativa nella progettazione di celle a combustibile per il settore automobilistico. Ad esempio, la Toyota Mirai FCV (autoveicolo a celle a combustibile) è la vetrina di questa tecnologia.(1) Utilizza una pila di celle a combustibile a bassa tem-

peratura a membrana PEM (Polymer Electrolyte Membrane) ed è considerata un importante miglioramento rispetto alle celle a combustibile del passato. L’erogazione di idrogeno a bordo avviene per mezzo di apparecchiature che trasportano il gas attraverso guarnizioni e tubi. Lo studio è di interesse per le applicazioni di stoccaggio, fornitura di idrogeno e assemblaggio del sistema PEM, poiché il combustibile gassoso idrogeno viene immagazzinato a bordo ed erogato attraverso guarnizioni e flessibili in gomma. Pertanto, è necessaria una bassa permeazione dell’idrogeno attraverso questi elementi di tenuta per migliorare le prestazioni delle celle a combustibile (o ridurre la perdita di carburante). A una temperatura operativa superiore di 90° C e una pressione atmosferica di 700 kPa, lo studio esamina i compound a bassa permeazione che possono gestire il calore moderato. INFORMAZIONI GENERALI Esaminando la letteratura tecnica, questo articolo si rifà a uno studio di M. W. Fitch et al. (2) che ha caratterizzato molti polimeri in base alla capacità di consentire la permeazione di diversi gas, tra cui il gas idrogeno. Fitch ha descritto dettagliatamente il meccanismo che controlla la permeazione dei gas attraverso una membrana. Partendo dalla legge di Fick, il meccanismo è sia una funzione della diffusione che dell’assorbimento delle molecole di gas nella matrice polimerica. Graham ha ipotizzato che le molecole di gas si dissolvano prima in una membrana solida e quindi trasportino attraverso di essa per diffusio-

L’ultima versione della Toyota Mirai FCV, vettura che adotta celle a combustibile a idrogeno con tecnologia PEM (foto Toyota).

16

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA MARZO 2021


TECNOLOGIA E MATERIALI

ne. (3) Wroblewski ha scoperto che la diffusione in uno stato stazionario è ottenuta mediante l’azione di un differenziale di pressione attraverso la membrana.(4) Le leggi di Fick sulla diffusione possono quindi essere risolte per un differenziale di pressione costante, dimostrando che la permeazione è il prodotto dei coefficienti di solubilità e diffusione. Nella tabella 1 sono forniti dati riassuntivi di permeazione selezionati per vari gas attraverso membrane in gomma testate a 35°C e a pressioni da 2 a 18 atomosfere (pressioni effettive non specificate). Fitch ha scoperto che l’effettiva resistenza alla

filler con struttura lamellare (a platelet o scaglie) può avere sulla diffusione in un composto elastomerico. Sia per Fitch che per Amerongen, i due fattori più importanti per creare bassi livelli di permeazione in un composto di gomma sono la selezione del polimero di base e un filler in grado di creare un percorso tortuoso per la diffusione del gas. Fattori aggiuntivi che possono avere un impatto sulla diffusione attraverso una rete polimerica possono anche essere il volume libero e la mobilità delle catene polimeriche, che possono essere influenzate da reticolazione, peso molecolare, grado di insaTABELLA 1

Dati di permeazione per elastomeri 2 selezionati con gas diversi Elastomeri selezionati:

He

H2

Gomme butiliche (IIR)

14,1 - 16,4

11,7 - 13,8

Polietilene clorosolfonato (CSM)

8,8 - 11,5

11,0 - 15,6

Elastomeri di fluoro (FKM)

30,5 - 43,9

10,6 - 21,8

10,0 - 20,9

2,28 - 4,20

0,85 - 2,13

Epicloridrina (ECO)

5,5

8,9

8,8

1,05

0,44

Etilene propilene diene (EPDM)

33,6

49,4

45,8

21,14

8,33

20

27,6

26,7

8,83

2,97

Policloroprene(CR)

D2 11,0 - 11,3 10,2 - 14,9

O2

N2

2,50 - 2,80 2,37 - 4,20

0,69 - 0,76 0,63 - 1,28

Dati di permeazione presentati in barrer; 1 barrer = 10-10 (cc[STP]cm)/(cm2[cm Hg]s); errore ±10%

permeazione della gomma butilica (BIIR) scende al di sotto delle previsioni della legge di Fick. Questo fenomeno unico è il motivo principale per cui la gomma butilica viene scelta come materiale di barriera ai gas per molte applicazioni, con la maggior parte dei polimeri di gomma butilica disponibili in commercio utilizzati per i rivestimenti interni degli pneumatici. È stato inoltre riscontrato che alcuni filler possono ridurre i tassi di permeazione facendo sì che il materiale composito ricada al di fuori dei fattori previsti dalla legge di Fick. Fitch ha notato che i filler possono diminuire i coefficienti di diffusione di un ordine di grandezza. Nella figura 1, i coefficienti di diffusione di Fitch e Amerongen sono rappresentati graficamente rispetto alla temperatura specifica di transizione vetrosa del polimero.(5) Qui si dimostra che i coefficienti di diffusione (D) di vari elastomeri (NBR, NR, ECO, FKM, ecc.) con un’ampia gamma di valori Tg possono essere tracciati su una singola linea, a eccezione della gomma butilica, che ricade ben al di sotto di questa. Amerongen ha anche notato che, in un elastomero, il percorso di diffusione può essere reso più lungo e significativamente più tortuoso fornendo un ostacolo impermeabile alla diffusione mediante l’aggiunta di filler con struttura ideale per il composto di gomma. Nella figura 1, le caselle blu illustrano le prestazioni uniche del butile e l’effetto aggiuntivo che un

turazione e dalla natura dei sostituenti lungo la catena principale polimerica.(6) PARTE SPERIMENTALE: I MATERIALI Questo studio esamina in particolare X_Butyl BB 2030 (BIIR) con un percorso di resistenza reso tortuoso mediante l’agFIGURA 1

Coefficienti di diffusione relativi alla temperatura di transizione vetrosa.

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA MARZO 2021

17


MONDOGOMMA FIGURA 2

Struttura chimica della gomma bromobutilica (BIIR). giunta di Thermax N990 in percentuale rispetto al quantitativo di talco HAR Mistron e di filler. La figura 2 illustra la struttura del polimero. I gradi e i fornitori di polimeri e filler sono riportati nella tabella 2. È noto che i filler in scaglie o platelet TABELLA 2

caratterizzato da una significativa presenza di particelle di forma approssimativamente sferica. Un terzo componente (un carbon black da fornace N330) è stato usato come filler, di struttura più grossolana, per fornire un rinforzo ulteriore al compound e migliorare le proprietà tensili. Al contrario, Thermax N990 ha una struttura più leggera, con solo poche particelle primarie per aggregato. Sistemi di questo tipo forniscono una struttura più impacchettata dei filler e contribuiscono a migliorare la dispersione dei platelet di talco Mistron HAR nella matrice elastomerica. Il nero di carbonio ha tipicamente una nanostruttura cristallina costituita da strati grafitici. La figura 4 mostra gli strati superficiali altamente ordinati di una particella N990, che diventano ancora più ordinati man mano che la dimensione delle particelle aumenta. I bordi di questi strati presentano legami liberi, valenze negli atomi di carbonio che possono agire come siti reattivi. Particelle più piccole di neri di carbonio che non sono stati trattati o grafitizzati presenteranno un’attività superficiale più elevata, perché caratterizzate da un grado maggiore di disordine, da una superficie più ruvida e da facce più esposte.(7) La spaziatura tra gli strati sovrapposti nelle particelle di N990

Polimeri e riempitivi utilizzati nello studio Materiale

Fornitore

Grado

Gomma bromobutilica (BIIR)

Arlanxeo

X_Butyl® BB 2030

Nero di carbonio termico

Cancarb

Thermax® N990

Birla Carbon

N-330

Imerys

Mistron HAR®

Nero carbonio da fornace Talco ad alto rapporto di aspetto (HAR)

migliorano la resistenza alla permeazione degli elastomeri rendendo più tortuoso il percorso compiuto dalle molecole di gas per filtrare attraverso il materiale. Il talco ad alto rapporto di aspetto (HAR) è un filler comunemente impiegato nel compounding di materiali elastomerici, con una struttura simile a quella di una piastrina, mostrata nella figura 3. I depositi minerali di questo tipo possono rimanere impilati in un insieme connesso di strati di lamelle durante i processi di miscelazione standard. In strutture di questo tipo le scaglie o piastrine non si disperdono in modo adeguato nel mezzo e sono quindi meno efficaci nel realizzare un percorso tortuoso in grado di offrire resistenza alla diffusione del gas. La resistenza alla diffusione può essere ulteriormente migliorata mediante l’aggiunta di filler che favoriscano la separazione dei platelet di talco HAR, come un nero di carbonio termico (N990). Thermax N990 è caratterizzato da particelle grandi e piccole, con un diametro medio di 280 nm, ed è 18

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA MARZO 2021

FIGURA 3

Filler per dispersione, resistenza del percorso tortuoso e struttura meccanica. Da sinistra, thermal carbon black N990, talco HAR e furnace carbon black N330. FIGURA 4

Immagine TEM ad alta risoluzione della nanostruttura di N990. è simile a quella riscontrata nella grafite, con un gap tra piano e piano relativamente ridotto, nell’ordine approssimativo di appena 3,4 Å.(8) Considerando la resistenza opposta dal percorso tortuoso, N990 presenta una struttura grafitica a scaglie che consente


TECNOLOGIA E MATERIALI

alle piccole molecole del gas di diffondersi negli spazi interstiziali, finendo per restarne temporaneamente intrappolate. Il sequestro delle molecole di gas che viene così a realizzarsi riduce il tasso di diffusione delle molecole di gas attraverso la matrice elastomerica, contribuendo ad accrescere la distanza del percorso tortuoso. Più la molecola di gas è mobile e piccola, più evidenti diventano le interazioni tra la molecola stessa e gli strati grafitici. In questo modo, il nero di carbonio può essere in grado di influenzare il percorso di permeazione di molecole di piccole dimensioni, come quelle dell’idrogeno, rispetto a molecole di gas più grandi, come quelle dell’ossigeno. PROGETTO DELL’ESPERIMENTO La tabella 3 elenca la composizione completa della mescola, che viene vulcanizzata con un sistema a base di zolfo o a base di resina. I compound sono stati progettati per avere una durezza simile (iso-durezza) e consentire un migliore confronto delle proprietà fisiche e della resistenza alla permeazione tra tutti i composti esaminati. Ogni compound è progettato per avere rapporti fissi di N990 con carichi di filler totali crescenti. È noto che le proprietà di permeazione dei composti sono notevolmente migliorate con una maggiore carica di filler o con un contenuto ridotto di olio, e questi effetti devono essere considerati. Come menzionato in precedenza, un nero di

carbonio di rinforzo (N330) è stato aggiunto a tutti i composti a carica costante per migliorare le proprietà fisiche. Nella progettazione, il rapporto N990 è la carica del filler in phr (Parts per Hundred Rubber) di N990/[N990 + talco HAR], e il livello totale di filler è la somma tra N990, talco HAR e N330. Al fine di mantenere l’isodurezza, il contenuto di olio libero è stato regolato con il variare del rapporto N990 e del livello di filler totale. X_Butyl BB 2030 (BIIR) è stato scelto per via delle sue proprietà di permeazione intrinsecamente basse, come descritto sopra. Un sistema di vulcanizzazione a resina fornisce una resistenza migliorata al calore e all’invecchiamento (una rete termicamente più stabile) e proprietà di indurimento di compressione ridotte. In termini di resistenza alla permeazione, la natura termoplastica della resina può anche avere influenza sulla diffusione di determinati gas. Tutti i composti sono stati ottenuti usando un mescolatore interno Brabender a scala di laboratorio dotato di rotori Banbury tangenziali con un volume di miscelazione interno di 375 ml. I compound sono stati miscelati usando una procedura a tre stadi, indicata nella tabella 2, con un fattore di riempimento di 0,73 e una temperatura iniziale di avvio di 60 °C. RISULTATI - PROPRIETÀ DI PROCESSO Per valutare le prestazioni di lavorazione sono stati considerati viscosità, tan ∂ e tempo di scottatura. Una minore viscosità TABELLA 3

Formulazioni in gomma utilizzate in questo studio Formulazioni dei composti

phra

X_Butyl BB 2030 Talco HAR Mistron Thermax N990 N330 Olio paraffinico

100 à 0 20 100 80 35 à 10 11,7

13,3 15

100 à 0 16 80 64 35 à 7,5 8,8

Rapporto N990

1

0,6

1

Totale filler phr

0,8

135 à

40 60

60 40

0,4

0,8

32 48

48 32

10,2

11,5

0,6

0,4

115 à

100 à 1 12 60 48 35 à 5 6 1

0,8

95 à

24 36

36 24

7

8

0,6

0,4

100 à 0 8 40 32 35 à 2,5 3,2 1

0,8

16 24

24 16

3,8

4,5

0,6

0,4

75 à

Polimerizzazione a della resina: phr ACIDO STEARICO 1 OSSIDO DI ZINCO 3 RESINA 1,5 Procedura di miscelazione: Stadio 1: Miscelatore interno, 60 giri/min

Stadio 2: Miscelatore da laboratorio interno, 50 giri/min

Fase 3: Fresatrice da laboratorio, rapporto di trasmissione 1:1,4

0 secondi – aggiungere il polimero 60 secondi – aggiungere il riempitivo 105° C – aggiungere olio 115° C – spazzamento 135° C – lotto di gocce

I composti sono stati raffinati c 0 secondi – aggiungere 4/5 della fase 1 on sei tagli e ¾ e sei passate finali 70°C – aggiungere i curativi e 1/5 fase 1 su una fresatrice da 6 x 12 pollici 115°C – lotto di gocce a 20 rpm a 50 °C

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA MARZO 2021

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MONDOGOMMA

in generale consente una maggiore resa nelle operazioni di estrusione e un migliore riempimento delle cavità durante le operazioni di stampaggio a iniezione. Mescole con valori di tan ∂ più elevati sono di solito più indicate per la trasformazione, dal momento che fluiscono e assumono la forma finale più velocemente. Bassi valori di tan ∂ spesso indicano un compound più “nervoso” e difficile da lavorare. Occasionalmente mescole con valori più alti di tan ∂ possono presentare problemi di scottatura (vulcanizzazione precoce) se le condizioni di processo creano un significativo riscaldamento per viscosità. Tempi di scottatura più lunghi consentono finestre di lavorazione più estese, e un dato processo, in questi casi, può richiedere un certo margine di sicurezza contro la scottatura per evitare di generare eccessive quantità di scarti in forma di articoli in gomma difettosi, tra cui guarnizioni o tubi flessibili. I risultati sono stati analizzati e modellati, e tutti i grafici sono stati creati utilizzando Design Expert Software versione 11, un pacchetto sviluppato e venduto da Stat-Ease Inc. La figura 5 mostra i modelli di superficie di risposta per la mescola con viscosità Mooney a 100 °C. I valori variano da 50 a 72 mu per i vari compound, con viscosità crescente all’aumentare del rapporto N990 e al diminuire del contenuto totale di filler. Questo effetto può essere considerato complesso, in quanto il contenuto di olio è stato variato per ottenere l’iso-durezza. Il contenuto di olio è, in generale, stato aumentato con il crescere della carica di filler e ciò ha contribuito in modo significativo alla diminuzione della viscosità Mooney. È importante ricordare che il viscosimetro Mooney è uno strumento a bassa velocità di taglio e che i risultati potrebbero pertanto non correlarsi bene ai processi a velocità di taglio più elevata. La figura 6 mostra i modelli di superficie di risposta per il tempo di scottatura, ts2, 1° arc e 160 °C. Con il sistema di vulcaFIGURA 5

Modelli di superficie di risposta secondo viscosità Mooney a 100 °C (ASTM D1646). 20

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA MARZO 2021

nizzazione a base zolfo i tempi di scottatura si sono attestati tra 2,9 e 4 minuti, con il sistema a base di resina sono stati registrati tra 3,7 e 5,6 minuti. I tempi di scottatura più bassi con qualsiasi carica di filler sono stati misurati a un rapporto per N990 di 1,0. Sono stati generalmente riscontrati tempi massimi di scottatura con carichi di filler totali più elevati e rapporti N990 compresi tra 0,6 e 0,8. FIGURA 6

Modelli di superficie di risposta per tempo di scottatura Ts2 per compound, MDR a 1° arc e 160 °C (ASTM D5289).

PROPRIETÀ FISICHE Le proprietà fisiche sono state misurate usando lastre ASTM e bottoni vulcanizzati a 160 °C. Le specifiche delle proprietà fisica dipendono dalle richieste di utilizzo finale. Come esempio, un collettore flessibile può richiedere una resistenza alla trazione e un modulo più elevati, mentre una guarnizione di tenuta può richiedere un compression set inferiore. Pertanto, determinate proprietà possono rivelarsi ideali per un’applicazione e tuttavia una variante di formulazione differente può essere più indicata per un’applicazione diversa. La figura 7 mostra i modelli di risposta per la durezza Shore A. I valori di durezza variano da 64 a 72 punti. Tutti i compound hanno soddisfatto un vincolo di iso-durezza di 68 ±5. La durezza tendeva ad aumentare con l’aumentare della carica totale di filler nonostante l’uso di olio libero aggiuntivo a compensazione. La figura 8 mostra i modelli della superficie di risposta per la resistenza alla trazione. I valori sono stati misurati in un range tra 6,9 a 11,0 MPa. La resistenza a trazione è diminuita significativamente con l’aumento del carico totale del filler. Per le applicazioni che richiedono una resistenza alla trazione superiore, intorno a 10,5 MPa (~1500 psi), come il collettori flessibili a pressione, è necessario utilizzare una carica totale di filler inferiore. Per le applicazioni che richiedono solo una resistenza alla trazione moderata, di circa 7 MPa (~1000 psi), come per le guarnizioni, tutti i livelli di carica del filler hanno prodotto risultati adeguati. La figura 9 mostra i modelli della superficie di risposta per


TECNOLOGIA E MATERIALI FIGURA 7

Modelli di superficie di risposta in base alla durezza Shore A di compound testati a 23 °C (ASTM D2240). FIGURA 8

FIGURA 9

Modelli di superficie di risposta in base all’allungamento a rottura per compound testati a 23°C (ASTM D412). FIGURA 10

Modelli di superficie di risposta in base alla resistenza alla trazione di compound testati a 23°C (ASTM D412).

Modelli di superficie di risposta in base al compression set, misurato a 25% di deflessione, 100 °C, 70, per compound testati a 23 °C (ASTM D395).

l’allungamento a rottura. I valori sono compresi tra il 290% e il 520%. L’allungamento a trazione è diminuito notevolmente con l’aumento della carica totale di filler e del rapporto N990. Per massimizzare questa caratteristica è opportuno utilizzare una carica totale di filler 75 phr e un rapporto N990 di 0,4. La figura 10 mostra i modelli di superficie di risposta per il compression set misurato dopo 70 ore a 100°C. I valori sono cmpresi tra il 55% al 66% per il sistema di vulcanizzazione a resina. Il compression set è diminuito significativamente con l’aumento del rapporto N990 e leggermente con l’aumento della carica totale del filler. Per guarnizioni in cui il compression set è critico, alti rapporti N990 forniranno i migliori risultati.

RISULTATI PERMEAZIONE Nella figura 11, i dati di permeazione di O2 mostrano una forte correlazione con la carica del filler e il rapporto N990, con rapporti N990 inferiori e carichi di riempimento superiori che forniscono un valore di permeazione minimo. I risultati della permeazione dell’idrogeno sono mostrati nella figura 12. Il modello della superficie di risposta prevista mostra che maggiore è la carica del filler, minore è la permeabilità. A differenza del gas O2, la resistenza alla permeazione per il gas H2 è indipendente dal carico di talco HAR nel compound. In effetti, in corrispondenza di un rapporto N990 di 1 (senza presenza di filler talco HAR nel compound), la L’INDUSTRIA DELLA GOMMA MARZO 2021

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TECNOLOGIA E MATERIALI

MONDOGOMMA

resistenza alla permeazione è strettamente paragonabile a quella di compound con un rapporto N990 di 0,4 (carico HAR più elevato). Questa è una buona prova che N990 ha un effetto unico sulla resistenza alla permeazione di H 2 ma non per il gas O2. A cariche di filler costanti, la resistenza alla permeazione è simile per tutti i rapporti N990. Il modello di superficie di risposta per la permeazione del gas idrogeno mostra una complessità in risposta che crea inferenza per quanto riguarda la natura grafitica di N990, causando un aumento della resistenza del percorso tortuoso. FIGURA 11

Modelli di superficie della permeazione di ossigeno per compound testati a 40 °C, 1 atm (ASTDM D1434). FIGURA 12

CONCLUSIONI In questo report è stata studiata la resistenza alla permeazione di idrogeno della gomma butilica bromurata usando un sistema di filler a base di N990, N330 e talco HAR con un sistema di vulcanizzazione a resina. Il lavoro offre informazioni preziose per la progettazione di sistemi di stoccaggio e trasporto a bordo, oltre che di erogazione, per l’idrogeno gassoso. Lo studio affronta i problemi di applicazione con una tenuta a basso indice di perdita di idrogeno per tubi flessibili e guarnizioni che funzionano a una pressione di 7 atmosfere e temperatura di 90°C e richiama l’attenzione sulle esigenze di progettazione. Un’accurata selezione dell’elastomero e del sistema di filler può consentire di raggiungere bassi tassi di permeazione. La gomma bromobutilica è stata scelta per le proprietà uniche di resistenza alla permeazione rispetto ad altri elastomeri. Studiando i rapporti di N990 e la carica totale del filler, è possibile ridurre i tassi di permeazione del gas idrogeno nella gomma bromobutilica di un fattore del 60%. In genere, variazioni così importanti nella resistenza alla permeazione per i compositi elastomerici richiedono filler ad alto rapporto di aspetto, come il talco HAR, come riscontrato per i test di permeazione di O2 in questo studio e in letteratura. Questa tendenza non è stata riscontrata nel caso del gas H2, per il quale è possibile ottenere tassi di permeazione inferiori con il solo utilizzo di N990 in modo relativamente indipendente dalla carica di talco HAR immessa nel sistema. Ulteriori lavori verranno condotti per comprendere meglio l’utilità di questo sistema di riempimento N990 per composti resistenti alla permeazione di idrogeno. Sarà in particolare esplorato l’effetto della temperatura sulla resistenza alla permeazione in questi composti, e ulteriori approfondimenti verranno condotti sul meccanismo che porta a una maggiore resistenza alla permeazione per l’idrogeno gassoso rispetto ad altri gas. Questo articolo si basa su un paper presentato in occasione del 196° meeting tecnico della Rubber Division, ACS, ottobre 2019. u

Note

Modelli di superficie della permeazione di idrogeno gassoso per compound BIIR vulcanizzati con resina a 90 °C, 6,8 atm.

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L’INDUSTRIA DELLA GOMMA MARZO 2021

1. Toyota Mirai Fuel Cell Vehicle, foto Toyota. 2. M. W. Fitch et.al., Permeation of Several Gases through Elastomers, with Emphasis on the Deuterium/Hydrogen Pair, Department of Chemical Engineering, University of Texas at Austin, e Group WX-5, Los Alamos National Laboratories, Los Alamos, (1992). 3. T. Graham, Phil. Trans. Roy. Soc. (Lond.), 156.399, (1866). 4. S. Von Wroblewski, Ann. Phys., 8,29 (1879). 5. G. J. Van Amerongen, Rubber Chem. Tech., 37, 1065 (1964). 6. S.C. George, S. Thomas, Prog. Polym. Sci. 26 (2001) 985-1017. 7. Herd, C. R. Morphology and Surface Properties presentato all’ACS Meeting, maggio 1996. 8. Petucci, J. et. Al. Diffusion, adsorption, and desorption of molecular hydrogen on graphene and graphite, J. Chem. Phys, 139, 044706 (2013).


2 2 0 2 , 0 3 – 7 2 e n u J o t d e n o p t s o P International Conference

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Tenetevi pronti:

arrivano i webinar de

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA

L’Industria della Gomma ha in programma una serie di webinar gratuiti per affrontare temi di attualità e di stretto interesse per le aziende del suo settore di riferimento, quello della trasformazione degli elastomeri. Abbiamo pensato un programma di massima, suscettibile di cambiamenti anche in base ai vostri suggerimenti, articolato su tre incontri nel corso del 2021

Aprile 2021

La cybersecurity - gli attacchi informatici più comuni e pericolosi per le piccole e medie imprese italiane. Le soluzioni e le strategie per evitarli.

Luglio 2021

Transizione 4.0, ricerca e innovazione: un percorso obbligato per essere competitivi. Incentivi e occasioni di finanziamento per le pmi (data da confermare).

Ottobre 2021

L'automazione al servizio delle aziende della gomma: macchine intelligenti, robot, intelligenza artificiale per migliorare prodotti e processi (data da confermare).

Nelle prossime settimane, definito nei dettagli il programma e i relatori, inzieremo una campagna di promozione e lancio del primo appuntamento, previsto nella seconda metà di aprile, attraverso il sito industriagomma.it e comunicazioni mirate per email. Siete già tutti invitati a partecipare!


FOCUS

Le nostre domande 1.

Tracciamo il bilancio di un anno anomalo e molto difficile. Come si è concluso per voi il 2020? Quale impatto avete avuto sulla vostra attività e sugli ordini?

2.

PRODUTTORI DI MACCHINE PER LA SALA MESCOLE

Ora occorre accelerare la lotta alla pandemia

Come immaginate il 2021 dal punto di vista dell’andamento del mercato?

3.

Il Covid-19 ha impattato non soltanto sui numeri del mercato, ma anche sull’organizzazione interna delle aziende. Nel vostro caso come vi ha cambiati? Quali lezioni avete tratto da questa crisi sanitaria di cui sicuramente terrete conto anche per il futuro e che in qualche modo ha modificato il vostro modo di lavorare?

4.

Gli auspici iniziali del 2021 parevano rosei, grazie all’arrivo dei vaccini, e all’annunciato ritorno degli eventi fieristici. Poi sono arrivate le segnalazioni che sia DKT di Norimberga che Plast di Milano si terranno nel 2022. Quali sono le vostre valutazioni riguardo a questa ulteriore battuta d'arresto e al futuro delle fiere di settore? Ci sono altre manifestazioni in Europa e nel mondo a cui pensate di intervenire nel 2021? E come pensate di ovviare alla mancanza del contatto diretto con i clienti che le fiere rendevano possibile?

Così come per le imprese che producono macchine per la stampa a iniezione, anche i produttori di sistemi di mescolazione e di dosaggio sono reduci da un 2020 in cui il business ha tenuto. Le aziende del settore hanno infatti tutte saputo riorganizzarsi in funzione del lockdown e dell’impossibilità di muoversi liberamente, puntando decisamente sulle tecnologie digitali e sul lavoro a distanza. Quello che preoccupa, però, è il prolungarsi dell’incertezza, legata alla diffusione di nuove varianti e alla carenza di vaccini. Ed è proprio sulla gestione delle vaccinazioni che si concentrano le aspettative degli imprenditori su un sistema politico e amministrativo che mostra, una volta di più, lentezze non più tollerabili nel mondo di oggi

5. Parliamo infine di aiuti e sostegni alle imprese da parte del governo e delle amministrazioni locali in questo periodo complesso, in cui affrontiamo anche un cambio al timone della guida del paese. Di che cosa avete bisogno, in questo momento, da parte delle istituzioni?

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA MARZO 2021

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FOCUS

Le risposte degli esperti “In azienda si è instaurato uno spirito eccezionale di collaborazione, che speriamo possa perdurare nel tempo”

COLMEC

Marco Colombo Project Manager

1.

A partire dallo scorso aprile 2020, l’effetto del Covid si è fatto sentire. Per quanto ci sia stata una ripresa degli ordini da settembre-Ottobre, l’anno 2020 si è chiuso per noi con una perdita del fatturato di circa il 20% . L’unico settore che non ha subito rallentamenti, anzi è cresciuto esponenzialmente, è quello medicale. Colmec, in qualità di leader mondiale nella realizzazione di linee per tubi e profili pharma grade, è stato scelto come partner da molti gruppi multinazionali, permettendoci di raddoppiare il nostro volume di affari in questo settore.

2.

Purtroppo il vaccino, con tutti i ritardi e la non rapida distribuzione, non ha dato per il momento quella spinta che almeno a livello psicologico si pensava potesse dare all’economia. Pensiamo che il 2021 possa chiudersi con un fatturato simile al 2020. L’orizzonte che abbiamo in mente per la ripresa, con la R maiuscola, è la seconda metà del 2022. Il motore dell’economia mondiale si è fermato, ma appena verrà rimesso in moto le opportunità di business saranno enormi. Bisogna tenere duro e puntare sempre ad investire sull’innovazione e il rinnovamento del parco macchine così da essere pronti a soddisfare le richieste di un mercato, che certamente, avrà un rapido rimbalzo.

3.

Tutti in Colmec si sono adattati facilmente e non è stato neppure difficile far rispettare le nuove regole di condotta. L’azienda è diventato l’ambiente più adatto e apprezzato per poter ancora sentirsi parte di questo mondo. In azienda le persone ci rimangono volentieri e sembrano perfino più interessate a svolgere le proprie mansioni per un obiettivo comune. Le difficoltà comuni uniscono le persone. Siamo fiduciosi che questo spirito eccezionale di collaborazione non sia solo legato alla situazione contingente ma possa perdurare nel tempo come nuovo stile di vivere il proprio ruolo all’interno dell’azienda. Non solo come luogo di lavoro ma come luogo di condivisione e realizzazione per il bene comune.

4.

Penso che di eventi e manifestazioni fieristiche per tutto il 2021 non si parlerà più e, d’altra parte, in questo momento non se ne 26

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA MARZO 2021

percepisce l’utilità. I contatti principalmente tecnico-commerciali si riescono a mantenere senza grande difficoltà con riunioni in teleconferenza. Sono convinto che tale approccio di business sia una delle cose positive che erediteremo dal periodo del Covid. L’immediatezza della comunicazione via teleconferenza e la facilità con la quale si possono condividere foto, video, impressioni e commenti in tempo reale, anche in futuro, potrà ridurre di molto i tempi morti degli spostamenti per le visite ai clienti o le trasferte per le conferenze nel mondo.

5.

Non siamo ancora entrati nell’ottica di dover utilizzare i finanziamenti e gli aiuti che le istituzioni hanno messo a disposizione. Si cerca ancora una stabilità di mercato che darebbe la necessaria fiducia alla ripresa. La stabilità dei mercati dovrà rispecchiare una stabilità politica e delle istituzioni. Quando al comando c’è un capitano autorevole e capace, la nave può raggiungere porti sicuri anche attraversando un mare in burrasca. Diversamente…la barca affonda, e con lei tutto l’equipaggio. u

“Abbiamo sviluppato nuovi prodotti, la cui commercializzazione è però penalizzata dalla mancanza di contatti diretti”

Color Service

Guido Fona Direttore Commerciale

1.

Stiamo affrontando un’emergenza senza precedenti in tutto il mondo. Tuttavia, il 2020 si è chiuso senza impatti negativi dovuti alla pandemia grazie a un pacchetto di ordini importanti acquisiti l’anno precedente.

2.

Attualmente ci risulta difficile fare previsioni per l’anno in corso, la crisi sanitaria mondiale ha colpito profondamente il mercato e ha generato un’incertezza generale che continua a caratterizzare l’evoluzione della pandemia e che di conseguenza condiziona i progetti di investimento delle aziende. Nel frattempo, sfruttiamo quest’anno per studiare e sviluppare nuovi progetti e innovazioni applicate ai nostri sistemi al fine di diffondere la nostra tecnologia ad un mercato sempre più ampio.

3.

La digitalizzazione delle comunicazioni ci ha permesso di contattare clienti in modo più veloce ed economico. Abbiamo sicu-


PRODUTTORI DI MACCHINE PER LA SALA MESCOLE ramente migliorato l’assistenza tecnica sviluppando software di controllo da remoto e introdotto complesse procedure di installazione da remoto al fine di garantire una continuità produttiva ai nostri clienti. Abbiamo fatto di necessità virtù, anche se riteniamo che il rapporto personale sia ancora da prediligere.

4.

Nel 2021 avevamo in programma la partecipazione a diverse fiere tra cui la Plast che è stata posticipata insieme a tante altre, di conseguenza parteciperemo agli eventi fieristici quando e se verranno confermati. Nonostante la digitalizzazione delle fiere tramite piattaforme virtuali alle quali abbiamo partecipato, riteniamo la partecipazione in loco sia la forma migliore per poter presentare delle novità. Il rallentamento dell’economia ci ha permesso di sviluppare nuovi prodotti la cui commercializzazione è però penalizzata dalla mancanza dei contatti diretti ai quali diamo ancora la massima importanza.

5.

Le risorse stanziate dal governo fino ad ora non sono purtroppo sufficienti a garantire che tutte le imprese possano superare senza ripercussioni questa crisi. Ci riteniamo comunque fortunati nell’aver potuto portare avanti la nostra attività, vista l’attuale critica situazione che ha colpito diverse realtà produttive. È importante che il governo appoggi le imprese in questo momento difficile con nuovi incentivi per garantire un incremento degli investimenti e accompagnare le aziende nel percorso di ripresa. u

Le nostre domande 1. Tracciamo il bilancio di un anno anomalo e molto difficile. Come si è concluso per voi il 2020? Quale impatto avete avuto sulla vostra attività e sugli ordini? 2. Come immaginate il 2021 dal punto di vista dell’andamento del mercato? 3. Il Covid-19 ha impattato non soltanto sui numeri del mercato, ma anche sull’organizzazione interna delle aziende. Nel vostro caso come vi ha cambiati? Quali lezioni avete tratto da questa crisi sanitaria di cui sicuramente terrete conto anche per il futuro e che in qualche modo ha modificato il vostro modo di lavorare? 4. Gli auspici iniziali del 2021 parevano rosei, grazie all’arrivo dei vaccini, e all’annunciato ritorno degli eventi fieristici. Poi sono arrivate le segnalazioni che sia DKT di Norimberga che Plast di Milano si terranno nel 2022. Quali sono le vostre valutazioni riguardo a questa ulteriore battuta d'arresto e al futuro delle fiere di settore? Ci sono altre manifestazioni in Europa e nel mondo a cui pensate di intervenire nel 2021? E come pensate di ovviare alla mancanza del contatto diretto con i clienti che le fiere rendevano possibile? 5. Parliamo infine di aiuti e sostegni alle imprese da parte del governo e delle amministrazioni locali in questo periodo complesso, in cui affrontiamo anche un cambio al timone della guida del paese. Di che cosa avete bisogno, in questo momento, da parte delle istituzioni?


FOCUS

“Con un’accelerazione che ha visto coinvolto tutto il team abbiamo ottenuto risultati sorprendenti, che non avremmo mai ipotizzato”

Comerio Ercole Riccardo Comerio Managing Director

1.

È stato un anno in cui l’emergenza pandemica ha richiesto uno sforzo incredibile dal punto di vista organizzativo per affrontare nuove problematiche e garantire in ogni caso continuità dell’attività. Ritengo che per la Comerio Ercole non avere fatto mai un’ora di cassa integrazione e avere sempre presidiato in tutte le sue componenti l’attività “core”, e cioè dagli uffici commerciali, agli uffici tecnici fino ai reparti di produzione e spedizione, sia già stato un risultato non irrilevante. Nel periodo abbiamo garantito collaudi/ test pre-consegna e anche le attività di messa in funzione e commissioning presso i vari clienti internazionali, in quanto già avevamo particolarmente investito sulle nuove tecnologie di controllo “remotato” dei nostri macchinari. Con una accelerazione che ha visto il coinvolgimento di tutto il team di assistenza clienti abbiamo ottenuto, possiamo dirlo, risultati sorprendenti e che non avremmo mai ipotizzato fino a pochi mesi prima l’inizio della pandemia. A livello generale, in Comerio Ercole abbiamo mantenuto per tutto il 2020 la piena capacità produttiva. Il valore consolidato della produzione è rimasto in linea con quella dell’esercizio precedente pur cambiando il mix di fatturato. Relativamente alla raccolta di nuovi ordini, anche nei due mesi di massimo fermo, nella prima fase di lockdown, la Comerio Ercole è stata oggetto di distinti interessanti ordinativi, soprattutto nel comparto igienico-sanitario, che è uno dei comparti produttivi del gruppo. Poi con l'allentamento della morsa dei primi mesi della prima fase c’è stato via via un concreto riavvio di progetti anche importanti a livello internazionale, che si sono perfezionati nel corso dell’esercizio 2020.

2.

Il 2021 è sicuramente un anno importante e ancora delicato, in quanto non disponiamo ancora di una concreta sicurezza sull’andamento della pandemia: tutte queste mutazioni e varianti non rendono tranquillo il nostro mondo. Auspichiamo una forte accelerazione del piano vaccinale a livello mondiale, in quanto “tutti” abbiamo bisogno di maggiori certezze e di un minimo di tranquillità. Nel mondo c’è sicuramente voglia di investire, ma sono necessarie condizioni di “normalità”. La Comerio Ercole non ha perso il suo entusiasmo. Anzi ha messo a disposizione nuove risorse investendo in un'ulteriore espansione dei laboratori, ritenuti strategici per garantire la capacità di sviluppare sempre nuove e soprattutto innovative soluzioni tecniche e tecnologie a completamento dei propri macchinari, anche ampliando in alcuni casi l’offerta stessa del proprio portafoglio prodotti nel settore gomma.

3.

Come già segnalato precedentemente, il Covid-19 ci ha insegnato a ragionare senza porci limiti. Abbiamo compreso come pro28

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA MARZO 2021

babilmente alcune nostre attività, anche in periodo di riacquisita normalità, dovranno essere riviste e in alcuni casi ulteriormente implementate, ad esempio sulla “spinta” digitale. Su questo punto abbiamo avviato un programma di investimenti importanti che avranno svolgimento già nel 2021. La “central room” di collegamento remotato della Comerio Ercole è stata fortemente rivista, introducendo anche nuove tecnologie non solo di controllo a distanza dei nostri equipaggiamenti, e quindi attraverso un'interfaccia con il vari PLC presenti sui macchinari, ma anche con sistemi di realtà aumentata, per agevolare il supporto e guida sempre da remoto del personale operante in cantiere.

4.

Tutte le principali manifestazioni fieristiche in Europa sono state spostate al prossimo anno e penso che sia stata una scelta corretta, in quanto qualsiasi evento espositivo “vive” di fisicità in presenza e, stanti le condizioni di perdurante, limitata circolazione delle persone, ci vorrà ancora tempo per riacquisire quella normalità che è alla base di una fiera. La nostra convinzione è che forme alternative del tipo “online” non possono garantire quel contatto di presenza che è alla base prevalente di ogni rapporto di lavoro. Xi vorrà ancora del tempo, ma con l’effettivo avanzamento del piano vaccinale e con l’auspicabile introduzione di “passaporti sanitari” anche questa parte di relazione riprenderà la sua modalità originaria.

5.

È importante che il nuovo Governo si concentri su pochi provvedimenti, ma di prevalente importanza per tutto il sistema paese. È un dato di fatto, e il Covid-19 ce lo ha pesantemente ricordato, che è il sistema “impresa” a garantire il benessere di una collettività, non solo a livello economico ma anche sociale. Le imprese che esportano abitualmente, la Comerio Ercole nel 2021 ha fatturato oltre il 90% all’estero, devono essere aiutate prima di tutto per alleggerire i mille impedimenti tipicamente di natura “burocratica” che affliggono e appesantiscono da sempre la nostra capacità di essere, in ogni caso, come costruttori italiani, spesso primi sui podi internazionali. Aggiungo che la capacità di essere performanti va, come nel caso nostro della Comerio Ercole, nella via di costantemente investire in innovazione e ricerca e sviluppo. La Comerio Ercole nel 2020 ha investito ancora in nuovi equipaggiamenti dei suoi laboratori, ampliando l’offerta tecnologica, e così farà anche nel corso del 2021, soprattutto spingendo su quella che viene denominata “Industria 4.0”. Ci attendiamo che il Governo tenga in considerazione tutti questi sforzi, con un forte impegno a sostenere i progetti di R&D, e quindi garantendo strumenti agevolativi. Così come ci attendiamo che vengano alleggerite le modalità di inserimento di nuove figure professionali. Anche nel corso del 2020 abbiamo fatto nuove assunzioni, ma nel nostro settore assumere un giovane vuol dire prima di tutto “investire” sullo stesso con piani di formazione dedicati, e in Italia ci sono effettivamente troppi vincoli normativi che limitano la capacità di “iniziare a conoscersi” e avviare un percorso lavorativo: non è sufficiente la forma di apprendistato così come formulata. Nella domanda si fa riferimento ad “aiuti”, ma penso che sia meglio dire che ci attendiamo una condivisione e supporto “vero” a quanto vogliamo fare quotidianamente con passione, costanza e determinazione per il benessere della nostra impresa, ma nell'assoluta consapevolezza che, in qualità di impresa manufatturiera, siamo un catalizzatore di interessi anche del nostro territorio.


PRODUTTORI DI MACCHINE PER LA SALA MESCOLE Già a partire del 2020 in Comerio Ercole abbiamo anche dato corso all'implementazione del nostro bilancio sociale integrandolo con il rapporto di sostenibilità ambientale, proprio per rendere evidente anche nei numeri che l’impresa è un motore di sviluppo “insostituibile” per tutta la collettività. Ci attendiamo una maggior consapevolezza “nei fatti” da parte del governo nei confronti delle imprese, dei suoi imprenditori e dei suoi lavoratori: agire quindi sul taglio del cuneo fiscale a vantaggio di tutte le componenti. u

1. Tracciamo il bilancio di un anno anomalo e molto difficile. Come si è concluso per voi il 2020? Quale impatto avete avuto sulla vostra attività e sugli ordini? 2. Come immaginate il 2021 dal punto di vista dell’andamento del mercato? 3. Il Covid-19 ha impattato non soltanto sui numeri del mercato, ma anche sull’organizzazione interna delle aziende. Nel vostro caso come vi ha cambiati? Quali lezioni avete tratto da questa crisi sanitaria di cui sicuramente terrete conto anche per il futuro e che in qualche modo ha modificato il vostro modo di lavorare?

“Da nostro sistema di realtà aumentata, presentato nel 2019, abbiamo sviluppato una piattaforma di assistenza e dimostrazione a distanza”

G3

Pierpaolo Gagliardi General Manager

1.

Le nostre domande

Il 2020 è stato un anno complesso, ma al contempo un anno ricco di soddisfazioni. Dopo un primo quadrimestre di incertezza, il mercato internazionale ha continuato a trainarci e ci ha fatto raggiungere gli obiettivi prefissati. Negli ultimi mesi dell’anno anche il mercato nazionale ha supportato la nostra crescita e ci ha dato un’ottima visibilità per il 2021.

4. Gli auspici iniziali del 2021 parevano rosei, grazie all’arrivo dei vaccini, e all’annunciato ritorno degli eventi fieristici. Poi sono arrivate le segnalazioni che sia DKT di Norimberga che Plast di Milano si terranno nel 2022. Quali sono le vostre valutazioni riguardo a questa ulteriore battuta d'arresto e al futuro delle fiere di settore? Ci sono altre manifestazioni in Europa e nel mondo a cui pensate di intervenire nel 2021? E come pensate di ovviare alla mancanza del contatto diretto con i clienti che le fiere rendevano possibile? 5. Parliamo infine di aiuti e sostegni alle imprese da parte del governo e delle amministrazioni locali in questo periodo complesso, in cui affrontiamo anche un cambio al timone della guida del paese. Di che cosa avete bisogno, in questo momento, da parte delle istituzioni?

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FOCUS

2.

G3 è in grado di offrire al mercato un’ampia scelta di soluzioni tecniche ed economiche per i macchinari delle sale mescole, in particolare mescolatori interni e mescolatori a cilindri. Grazie anche al piano per l’Industria 4.0 i nostri clienti possono acquistare un macchinario ricostruito come nuovo e garantito, avendo quindi un vantaggio economico rispetto a un macchinario nuovo e usufruendo dei benefici fiscali. Nel caso poi il cliente voglia un macchinario nuovo siamo in grado di offrire macchine sia per il laboratorio che per la produzione. Le ultime installazioni di mescolatori compenetranti a interasse variabile di nuova produzione G3, tipo ITM-CV, hanno confermato la richiesta di macchinari nuovi, ma con tutte le ottimizzazioni e miglioramenti in termini di produttività e manutenzione: elementi che contraddistinguono i macchinari G3. Con questi presupposti speriamo che il 2021 sia un anno, sempre con la complessità del Covid-19, ricco di soddisfazioni e di possibilità di crescita insieme ai nostri clienti.

3.

Da un punto di vista organizzativo interno, in tutta sincerità, non ci sono stati grossi stravolgimenti, dal momento che già perseguivamo una buona condotta in termini di norme igieniche e distanziamento sociale, quest’ultimo anche grazie agli ampi spazi a disposizione in conseguenza alla costruzione del nostro nuovo stabilimento produttivo e degli uffici nel 2016. Per quanto riguarda invece il modo di approcciarsi ai nostri clienti/fornitori, come tutti, d’altronde, abbiamo scoperto un modo di comunicare telematico che, fino a un anno fa, seppur presente, non avevamo utilizzato e valorizzato più di tanto.

4.

Le fiere di settore alle quali avevamo intenzione di partecipare per l’anno 2021 erano il Plast di Milano ed il TTE di Hannover ma, causa Covid-19, saranno entrambe posticipate a data da destinarsi. Nonostante ciò, non ci abbattiamo e cerchiamo di compensare questa “mancanza” con un rapporto virtuale attraverso il web, sfruttando social, piattaforme, pubblicità. Eravamo già stati precursori nel 2019, portando alla fiera K2019 il nostro sistema di realtà aumentata e mostrando “dal vivo” ai nostri clienti i singoli dettagli di tutte le nostre macchine nuove e ricostruite. Grazie a questo sistema abbiamo sviluppato la piattaforma che ci permette di mostrare da remoto le nostre macchine, fare assistenza all’istallazione e alla manutenzione. Sviluppiamo anche percorsi formativi da remoto per la manutenzione e la gestione dei macchinari. Il nostro modo di pensare propositivo e, soprattutto, positivo, ci fa pensare che sarà ancora più bello e profittevole (in termini di business e personali) quando torneremo “alla normalità”.

5.

Dal Governo e dalle amministrazioni locali ci aspettiamo semplicemente chiarezza e, laddove possibile, un po’ più di certezze. La transizione ambientale e le politiche di riduzione della pressione fiscale attraverso il credito di imposta sono sicuramente strumenti valida a sostegno delle imprese per il nostro settore. u 30

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA MARZO 2021

“La pandemia ha evidenziato l’importanza per le aziende degli investimenti in digitalizzazione”

HF Mixing Group Andrea Delmoro Sales Office Manager

1.

Il 2020 è stato sicuramente un anno difficile, che ha visto una sensibile contrazione degli investimenti del nostro settore a livello mondiale e di conseguenza degli ordinativi. In ogni caso, alla luce della della tipologia di macchinari che vendiamo, un ulteriore impatto è atteso nel 2021 e dipenderà fortemente dall’evoluzione della congiuntura economica nei prossimi mesi.

2.

Stiamo assistendo, a partire dalla seconda metà del 2020, ad una ripresa degli investimenti soprattutto in Asia, trend che si sta consolidando in questo avvio di 2021. Giudichiamo questo un segnale positivo per il prosieguo dell’anno, anche se riteniamo che, nel corso della prima metà del 2021, permarrà un grado di incertezza sui mercati che potrà influenzare negativamente gli investimenti.

3.

La pandemia ha evidenziato, per le aziende, l’importanza degli investimenti in digitalizzazione ed in particolare la capacità di poter trasportare, in tempo reale, le proprie attività sulla rete. HFMG ha accettato e vinto questa sfida, riuscendo a garantire ai propri clienti gli stessi livelli di prontezza e reattività pre-Covid. Chiaramente, il modo di lavorare è cambiato, soprattutto per alcune attività quali ad esempio quelle di campo. Di ciò occorrerà tenere conto in futuro, strutturandosi attraverso nuovi strumenti e tecnologie che permettano di ovviare all’impossibilità di viaggiare, in modo comunque da garantire un invariato livello di servizio.

4.

Sicuramente le fiere di settore, a cui eravamo abituati in precedenza, andranno ripensate, al fine di tener conto delle mutate esigenze. La sfida futura per tali fiere sarà quindi la capacità degli organizzatori di far leva sulle nuove tecnologie digitali che va vista, a nostro giudizio, non come una limitazione, ma come un’opportunità per moltiplicare la capacità delle aziende partecipanti di entrare in contatto con nuovi Clienti. Ad esempio, una possibilità permessa dalle nuove tecnologie per entrare in contatto diretto con i clienti in modalità remota e che abbiamo già testato con successo, è l’organizzazione di webinar dedicati a tematiche specifiche. Oltre a ciò, molto probabilmente, realizzeremo anche degli show room virtuali. Nel 2021 parteciperemo al Tire Tech.


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5.

Vedremmo favorevolmente, da parte del nuovo Governo, una proroga del meccanismo di incentivazione per Impresa 4.0 nonché forme di sostegno alla competitività delle imprese, quali programmi di riduzione fiscale e di supporto all'internazionalizzazione. u

Le nostre domande 1. Tracciamo il bilancio di un anno anomalo e molto difficile. Come si è concluso per voi il 2020? Quale impatto avete avuto sulla vostra attività e sugli ordini? 2. Come immaginate il 2021 dal punto di vista dell’andamento del mercato?

“L’automazione per la pesatura dei prodotti chimici continua a essere un tema di attualità per le imprese del settore”

3. Il Covid-19 ha impattato non soltanto sui numeri del mercato, ma anche sull’organizzazione interna delle aziende. Nel vostro caso come vi ha cambiati? Quali lezioni avete tratto da questa crisi sanitaria di cui sicuramente terrete conto anche per il futuro e che in qualche modo ha modificato il vostro modo di lavorare?

Lawer

Luca Mariuzzo Area Sales Manager

1.

Nonostante il complicato periodo abbiamo chiuso il 2020 con un ulteriore incremento di fatturato ed incremento della nostra percentuale di mercato.

2.

Per il 2021 prevediamo un andamento costante del mercato. L’automazione per la pesatura dei prodotti chimici in sala mescole continua ad essere un argomento attuale per tutte le azien-

4. Gli auspici iniziali del 2021 parevano rosei, grazie all’arrivo dei vaccini, e all’annunciato ritorno degli eventi fieristici. Poi sono arrivate le segnalazioni che sia DKT di Norimberga che Plast di Milano si terranno nel 2022. Quali sono le vostre valutazioni riguardo a questa ulteriore battuta d'arresto e al futuro delle fiere di settore? Ci sono altre manifestazioni in Europa e nel mondo a cui pensate di intervenire nel 2021? E come pensate di ovviare alla mancanza del contatto diretto con i clienti che le fiere rendevano possibile? 5. Parliamo infine di aiuti e sostegni alle imprese da parte del governo e delle amministrazioni locali in questo periodo complesso, in cui affrontiamo anche un cambio al timone della guida del paese. Di che cosa avete bisogno, in questo momento, da parte delle istituzioni?

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La situazione ha portato a incrementare l’utilizzo delle nuove tecnologie, per essere a lato dei nostri clienti, non solo per l’assistenza post vendita, come già facciamo da decenni, ma anche nelle fasi commerciali e durante gli avviamenti.

slativi nazionali o aziendali che variavano di continuo. Hanno avuto invece un forte e continuo impulso i contatti tramite piattaforme di rete, arrivando anche a svolgere ispezioni di macchinari prima della spedizione o veri e propri avviamenti di impianti produttivi con supporto da remoto. L’aspetto della mancanza di contatto umano nei rapporti con i clienti e i partner è senz’altro stato il lato peggiore, ovviato parzialmente con frequenti contatti per via telematica.

4.

4.

3.

Oltre alle ovvie difficoltà dovute alla mancanza di un confronto diretto con clienti nuovio già acquisiti, un pensiero particolare va agli organizzatori e a tutto l’indotto estremamente penalizzati dal momento. Anche se il frangente è complicato, le nuove tecnologie ci aiutano ad essere comunque vicini ai nostri clienti e alle loro necessità nell’attesa del ritorno alla normalità. u

“Ci auguriamo che i bonus per investimenti in nuovi macchinari, che hanno prodotto ottimi risultati, vengano rinnovati”

Prodicon

Alberto Ballabio Sales Manager

1.

Il 2020 appena trascorso è stato davvero un anno unico e, si spera, irripetibile. Il trend del mercato pre-Covid lasciava già intravedere un rallentamento del ciclo economico dopo parecchi anni di investimenti importanti; la pandemia ha ulteriormente rallentato, se non fermato, diversi progetti in tal senso. Per alcuni ordini già in essere si è proceduto a una rimodulazione delle consegne su richiesta dei clienti, mentre come azienda siamo riusciti a continuare il lavoro, pur tra tutte le limitazioni del caso e sempre nel rispetto dei provvedimenti sanitari richiesti dalle autorità.

2.

Nel 2021 ci attendiamo una ripresa degli investimenti, soprattutto nella prima parte dell’anno: molti progetti messi in naftalina nel 2021 sono stati ripresi e sono giunti (o stanno giungendo) a una definizione. Restano comunque molti e diversi motivi di incertezza, per cui il reale andamento del mercato sarà chiaro solo nel prosieguo dell’anno: fare previsioni è particolarmente difficile in questo momento. Resta comunque un cauto ottimismo sulle prospettive del mercato, legato anche e soprattutto alla forte determinazione mostrata dalle imprese nel superare con successo questo periodo complicato.

3.

La limitazione alla mobilità è stato l’aspetto decisamente più forte e significativo che ha influito sulle abitudini di lavoro: gli incontri in presenza con i clienti sono stati ridotti all’osso, mentre le visite all’estero sono state quasi azzerate o condotte tra molteplici difficoltà legate ai diversi provvedimenti legi32

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA MARZO 2021

Oltre alle fiere citate, anche il TTE di Hannover ha subito uno spostamento al 2022. Non abbiamo in programma partecipazioni a eventi fieristici (che comunque non ci sono, almeno nell’area di nostro stretto interesse) in questo 2021, auspicando un ritorno per l’anno successivo.

5.

Aiuti significativi non ve ne sono stati: fortunatamente non abbiamo avuto necessità di far ricorso a strumenti come la cassa integrazione, aderendo comunque, seppur in maniera e per un tempo limitato, alla possibilità di svolgere attività lavorativa in smart working. Ci auguriamo che i bonus per nuovi investimenti in macchinari innovativi in ambito nazionale (che peraltro hanno prodotto ottimi risultati negli ultimi anni) vengano confermati anche per il periodo a venire. u

“Credo che in futuro i meeting a distanza prevarranno. Ci si incontrerà di persona per le ispezioni degli impianti o nelle fiere”

Rodolfo Comerio

Nicola Fedele International Sales and Marketing Manager

1.

In Rodolfo Comerio, contrariamente all’andamento economico generale, abbiamo chiuso il 2020 con un aumento di fatturato rispetto al 2019 pari al 27% e abbiamo già un monte ordini per il 2021 che registra un incremento rispetto 2020 del 43%. Penso che la Rodolfo Comerio sia stata premiata per le attività innovative di Ricerca e Sviluppo su cui ci siamo concentrati negli ultimi anni e per l’imprinting positivo che abbiamo dato al settore. Quindi credo che stiamo raccogliendo ciò che abbiamo seminato. Questo vale per tutti i settori in cui siamo attivi, da quello della gomma, principalmente per gli pneumatici, a quello delle resine termoplastiche, prevalentemente per il packaging farmaceutico e per il flooring, nel quale presto ci saranno importanti novità.

2.

Il 2021 per noi è ormai già saturo per quanto riguarda ordini e fatturato, stiamo lavorando sul 2022 e il 2023. Abbiamo recentemente chiuso importanti progetti che faranno già parte del monte ordini 2022 e abbiamo in corso trattative e richieste


PRODUTTORI DI MACCHINE PER LA SALA MESCOLE di offerte per progetti di nuovi stabilimenti produttivi che prevedono tempi di studio e di realizzazione più lunghi.

3.

Certamente l’impatto iniziale è stato molto sfidante, tuttavia credo che noi italiani e noi imprese abbiamo saputo reagire tempestivamente. Fin dall’inizio, ancora prima che il Governo attuasse il lockdown, in Rodolfo Comerio abbiamo attivato un primo protocollo a protezione di tutti i nostri collaboratori. Infatti, dal momento di attuazione del protocollo 1, l’accesso all’azienda è stato riservato esclusivamente al personale dipendente. Inoltre, è stato allestito un magazzino esterno, dietro alla nostra sede principale, nel quale veniva e viene tutt’ora ricevuta tutta la merce. Nel protocollo 1 abbiamo anche attivato l’informativa sanitaria, chiedendo alle autorità sanitarie locali di informare presso la nostra azienda tutto il personale sulle regole da seguire sia in azienda che nella vita privata per evitare ogni rischio di contagio. Successivamente, abbiamo attuato il protocollo 2, lo smart working, per tutti collaboratori la quale mansione permetteva lo svolgimento anche dalla propria abitazione. Il protocollo 2 è stato attivato a circa una settimana di distanza dal protocollo 1, i nostri IT specialist hanno lavorato duramente per far sì che il maggior numero di collaboratori potesse lavorare da casa e ridurre così l’affluenza in azienda, consentendo inoltre alle famiglie di occuparsi dei bambini che a

Le nostre domande 1. Tracciamo il bilancio di un anno anomalo e molto difficile. Come si è concluso per voi il 2020? Quale impatto avete avuto sulla vostra attività e sugli ordini? 2. Come immaginate il 2021 dal punto di vista dell’andamento del mercato? 3. Il Covid-19 ha impattato non soltanto sui numeri del mercato, ma anche sull’organizzazione interna delle aziende. Nel vostro caso come vi ha cambiati? Quali lezioni avete tratto da questa crisi sanitaria di cui sicuramente terrete conto anche per il futuro e che in qualche modo ha modificato il vostro modo di lavorare? 4. Gli auspici iniziali del 2021 parevano rosei, grazie all’arrivo dei vaccini, e all’annunciato ritorno degli eventi fieristici. Poi sono arrivate le segnalazioni che sia DKT di Norimberga che Plast di Milano si terranno nel 2022. Quali sono le vostre valutazioni riguardo a questa ulteriore battuta d'arresto e al futuro delle fiere di settore? Ci sono altre manifestazioni in Europa e nel mondo a cui pensate di intervenire nel 2021? E come pensate di ovviare alla mancanza del contatto diretto con i clienti che le fiere rendevano possibile? 5. Parliamo infine di aiuti e sostegni alle imprese da parte del governo e delle amministrazioni locali in questo periodo complesso, in cui affrontiamo anche un cambio al timone della guida del paese. Di che cosa avete bisogno, in questo momento, da parte delle istituzioni?

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FOCUS causa del virus si sono ritrovati con le scuole e gli asili chiusi. Su circa 100 collaboratori totali nella nostra sede principale, siamo riusciti ad attivare lo smart working per circa la metà. Il 50% dell’ufficio tecnico ha lavorato da casa e l’altro 50% in sede. L’assistenza ha continuato ad essere garantita senza nessun ostacolo e la produzione è attiva al 100%. Il resto delle mansioni aziendali è in smart working. Abbiamo con successo messo in funzione svariati impianti in tutto il mondo grazie all’attivazione della RC Remote Control Room, una vera e propria centrale operativa equipaggiata dei più potenti sistemi di connessione e visualizzazione degli impianti. La RC Remote Control Room resterà attiva per sempre e, oltre a guidare le installazioni o dedicarsi alle messe in servizio a distanza, funge proprio da centrale di assistenza al cliente. È stato un enorme successo, che ci permette di garantire piena assistenza alla nostra clientela qualsiasi cosa dovesse succedere. Attualmente stiamo mettendo in funzione 5 impianti contemporaneamente, abbiamo stretto partnership con le maggiori società di contractor in India, Cina, Stati Uniti, Europa e Middle East per l’installazione meccanica, le connessioni elettriche e la gestione dei software. I contractor svolgono il lavoro sotto la nostra completa supervisione. Stiamo sempre più fornendo impianti chiavi in mano. Inoltre penso sia cambiata anche la filosofia di vendita. Per il momento non si va più visitare il cliente ma ci si “incontra” su piattaforme virtuali per svolgere meeting di presentazione, negoziazione e chiusure degli ordini. In realtà, le cose da questo punto di vista si potrebbero anche considerare migliori rispetto a prima: si hanno a disposizione tutti i tecnici dell’azienda, si possono studiare insieme nuove soluzioni e far intervenire in tempo reale R&D Department. Insomma, è come se visitassimo il cliente con tutta l’azienda, evitando però tempi e costi legati ai viaggi. Credo che, al di là della pandemia, il futuro sia questo e ci si incontrerà di persona principalmente per le ispezioni degli impianti o in occasione degli eventi fieristici.

4.

È vero, le fiere sono una vetrina importante, non solo per conoscere potenziali clienti ma anche per incontrare altri operatori del settore, scambiarsi opinioni, fare valutazioni sul mercato e stringere partnership. Penso però che in questo momento sia inutile farle, perché la gente non si sente ancora al sicuro, non viaggia e le affluenze ne risentirebbero. È però vero che il settore fieristico sta soffrendo parecchio, forse è uno di quelli più colpiti in questo momento e se i governi non intervengono a sostegno di queste imprese, molte di esse non sopravviveranno alla crisi.

5.

Come ho accennato, la Rodolfo Comerio non ha accusato colpi dovuti alla situazione legata alla pandemia, anzi. Non abbiamo quindi avuto bisogno di fare ricorso agli aiuti messi a disposizione dal governo e non riteniamo che avremo direttamente bisogno di altre forme di sostegno per i prossimi anni. Credo tuttavia che i settori corollari alla nostra attività, in particolare quello delle fiere e dei convegni, necessitino di misure ad hoc per poter essere in grado di ripartire una volta che la pandemia sarà finalmente sotto controllo. u 34

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA MARZO 2021

“L’aspetto negativo del 2020 non risiede tanto nel calo dei risultati, quanto nelle occasioni perse di crescita”

Rubber Trade

Andrea Bracaletti Amministratore

1.

Il 2020 è stato un anno veramente negativo, non tanto in riferimento ai nostri risultati economici, che sono stati ancora positivi, quanto per le numerose opportunità di crescita e di acquisizione di nuovi clienti alle quali abbiamo dovuto rinunciare. Il 2020 beneficia infatti ancora degli ordini in cantiere già dal 2019 che ci hanno impegnato per buona parte dell’anno. A parte i mesi estivi, è stato praticamente impossibile viaggiare e molti progetti sono stati sospesi dai nostri clienti, in attesa di tempi migliori. Fortunatamente non tutti hanno fermato gli investimenti e qualche importante commessa entrata in questi mesi invernali ci terrà impegnati almeno fino a metà anno. Resta sempre il rammarico per quello che invece avrebbe potuto rappresentare, nel nostro percorso di crescita, un 2020 vissuto in condizioni normali.

2.

Abbiamo, come ho detto, moltissimi progetti sospesi, in attesa di ripartire. Non mi sento di fare nessuna previsione in quanto purtroppo tutto dipende dall’andamento della pandemia e, speriamo, da quello delle vaccinazioni. Certo è che non appena ci butteremo alle spalle tutto questo, la auspicabile impennata di nuovi ordini ci metterà in difficoltà nel garantire tempi di consegna accettabili ai nostri clienti. Per questo motivo ci stiamo preparando al meglio per essere pronti per quel momento.

3.

Personalmente non riesco a trovare nessuna lezione positiva, se non forse l’aver avuto l’ennesima riprova delle grandi capacità delle nostre aziende, incredibilmente in grado di adattarsi e di resistere in condizioni così difficili. Se ci fosse pari efficienza nell’amministrazione pubblica e nel contrasto alla pandemia, oggi saremmo in ben altra condizione. Oggi qualsiasi programma può essere stravolto dal fattore Covid; una nazione che chiude i propri confini, una positività di persone chiave in azienda, con alta probabilità di coinvolgimento di colleghi che quindi non possono sostituirle, sono tutti eventi non prevedibili. Probabilmente una grande azienda, che ha saputo dotarsi di filiali estere autonome, sia per l’assistenza tecnica che commerciale, ha potuto ovviare meglio a questo problema, ma purtroppo non è ancora il nostro caso.

4.

Si vive nella costante incertezza e ciò rende, per quanto ci


PRODUTTORI DI MACCHINE PER LA SALA MESCOLE riguarda, impossibile la pianificazione di partecipazione ad eventi fieristici. Fortunatamente sotto questo aspetto, il contatto con i clienti non ci è mai mancato. Ci relazioniamo continuamente con le aziende potenziali clienti e vediamo che quando un’azienda ha bisogno di intervenire sui propri fine linea di mescolazione o di estrusione, sa a chi rivolgersi.

5.

Abbiamo bisogno che si proceda nella lotta alla pandemia con efficienza. Non è possibile che si vada così a rilento con le vaccinazioni che, ad oggi, efficaci o meno che siano, rappresentano l’unico spiraglio per uscire da questa allucinante storia. Inoltre, non chiederei tanto aiuti economici, ma piuttosto interventi che tendano a semplificare l’attività nel quotidiano, mi viene in mente, ad esempio, una sorta di canale preferenziale per l’accesso a tamponi e controlli, che consenta agli operatori di spostarsi con maggiore facilità. Invece si è stati solo capaci di bloccare tutto e tutti indiscriminatamente. In merito agli interventi posti in essere, l’unico strumento efficace credo sia stato quello relativo alla moratoria su mutui e finanziamenti. Chi ha voluto aderire lo ha fatto semplicemente e dopo averne valutato i costi e i benefici. D’altro canto, penso anche che si trattasse veramente del minimo che si potesse fare da parte del governo. Per il resto stenderei un velo pietoso. u

Le nostre domande 1. Tracciamo il bilancio di un anno anomalo e molto difficile. Come si è concluso per voi il 2020? Quale impatto avete avuto sulla vostra attività e sugli ordini? 2. Come immaginate il 2021 dal punto di vista dell’andamento del mercato? 3. Il Covid-19 ha impattato non soltanto sui numeri del mercato, ma anche sull’organizzazione interna delle aziende. Nel vostro caso come vi ha cambiati? Quali lezioni avete tratto da questa crisi sanitaria di cui sicuramente terrete conto anche per il futuro e che in qualche modo ha modificato il vostro modo di lavorare? 4. Gli auspici iniziali del 2021 parevano rosei, grazie all’arrivo dei vaccini, e all’annunciato ritorno degli eventi fieristici. Poi sono arrivate le segnalazioni che sia DKT di Norimberga che Plast di Milano si terranno nel 2022. Quali sono le vostre valutazioni riguardo a questa ulteriore battuta d'arresto e al futuro delle fiere di settore? Ci sono altre manifestazioni in Europa e nel mondo a cui pensate di intervenire nel 2021? E come pensate di ovviare alla mancanza del contatto diretto con i clienti che le fiere rendevano possibile? 5. Parliamo infine di aiuti e sostegni alle imprese da parte del governo e delle amministrazioni locali in questo periodo complesso, in cui affrontiamo anche un cambio al timone della guida del paese. Di che cosa avete bisogno, in questo momento, da parte delle istituzioni?


DALLE AZIENDE

di Riccardo Oldani

Gestione, analisi dei dati e supporto al marketing per le imprese della gomma Dopo l’ampliamento della compagine societaria della scorsa primavera, In4Tek, lo sviluppatore del gestionale Polimeric per le aziende del settore gomma, torna alla carica con una serie di interessanti novità. Una nuova sede, un payoff rinnovato, ma soprattutto nuovi sviluppi del suo software e il lancio del Rubber Portal, uno strumento web pensato per dare visibilità alle imprese della Rubber Valley e favorire l’incrocio tra domanda e offerta in un periodo in cui le attività di marketing classico devono essere ripensate alla base

In4Tek ha sviluppato Polimeric, un gestionale che nasce dalle specifiche esigenze delle aziende del settore gomma, dalla produzione al magazzino.

L’

inizio del 2021, dopo un anno dall’inizio della pandemia, invia segnali contrastanti. Da un lato la comparsa di nuove varianti e la lentezza nella somministrazione dei vaccini sembrano indicare tempi lunghi prima di tornare alla normalità. D’altro canto i primi risultati sull’efficacia dei vaccini

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L’INDUSTRIA DELLA GOMMA MARZO 2021

stessi e la capacità dimostrata da alcuni settori economici di rispondere alla crisi inducono a un certo ottimismo. Tra i comparti che hanno dato maggiore prova di resilienza, quello della gomma si è senz’altro distinto. Una buona notizia, anche perché di questi tempi gli esempi positivi sono assai importanti. Tra colo-

ro che guardano al futuro con una buona dosa di fiducia possiamo anche annoverare Fabio Zinesi, direttore vendite di In4Tek, la società informatica che ha creato il gestionale Polimeric, specificamente sviluppato per le esigenze delle aziende del settore. Dell’azienda ci siamo occupati di recente


SOFTWARE E DINTORNI

Fabio Zinesi, direttore vendite di In4Tek. (nel numero 680 - 6/2020) per raccontare l’ingresso nella sua compagine societaria dello Studio CDR - Cattaneo, Dall’Olio, Rho & Partners Tax Legal, e l’acquisizione di Knoweb, realtà specializzata nel marketing strategico e digitale. UNA NUOVA SEDE A GRUMELLO A qualche mese di distanza, In4Tek ha già diverse novità e programmi da segnalare. L’azienda si è insediata nei nuovissimi uffici di Grumello, «una sede», spiega Zinesi, «ancora più vicina dal punto di vista logistico alla Rubber Valley, per dare supporto alle aziende del settore sia per la parte software che quella sistemistica. Se infatti sui programmi l’assistenza può essere facilmente condotta a distanza, per quanto riguarda la parte hardware bisogna essere fisicamente presenti dai clienti». I nuovi uffici si trovano nello stesso edificio in cui ha sede anche lo Studio CDR. «Sono attrezzati al meglio per erogare i nostri servizi», aggiunge Zinesi, «con connessione in fibra ottica a 1 Gigabit, che non è così abituale ancora nelle località di provincia come quella in cui operiamo». PRIMA LE PERSONE, POI LA TECNOLOGIA Al cambio della collocazione segue anche il rinnovamento del payoff del logo. In particolare, spiega Fabio Zinesi, «abbiamo deciso di accompagnare il logo Polimeric con la modifica della headline “persone e software per il mondo della gomma”, per porre l’importanza del

valore umano anche in questo ambito. Non è la tecnologia che fa la differenza all’interno dell’aziende ma le persone in grado di valutare i processi, scegliere di conseguenza software e funzioni del gestionale in funzione delle necessità aziendali e hanno la capacità di aiutare l’imprenditore nel prendere determinate decisioni. Nel nostro staff abbiamo tutte persone formate e cresciute nel settore gomma, che hanno un’idea chiara di che cosa siano una mescola o una curva reometrica e di come funzionino una pressa per lo stampaggio a iniezione o uno stampo. Questo ci consente di entrare in un’azienda ed essere in grado di valutare anche l’organizzazione dei processi produttivi e dei flussi di lavoro».

CONOSCERE IL SETTORE Perché è importante possedere questo tipo di conoscenze? «Molte software house hanno forti competenze IT, ma non hanno un’idea chiara su ciò che fanno le aziende del settore gomma e sulle problematiche che contraddistinguono la loro attività, dalla gestione dei difetti a quella del magazzino», dice Zinesi. «Questo non è un bene, a nostro parere, perché soltanto la conoscenza tecnica legata a certi tipi di produzione può aiutare a fornire le indicazioni giuste». Non c’è il rischio che gli imprenditori guardino con sospetto a esperti informatici che suggeriscono nuovi percorsi anche in fatto di gestione aziendale? Secondo Zinesi il problema non esiste: «Se i processi produttivi e gestionali di un’azienda sono già ottimizzati, il software non ha problemi ad adattarvisi. Se invece i processi sono da ottimizzare, è possibile intervenire su di essi per adattarli al software di gestione oppure adottarne di completamente nuovi, procedendo così a un rinnovamento dell’azienda. La caratteristica di Polimeric è la flessibilità, la capacità di adattarsi a ogni situazione. La spinta per adottarlo, in sostituzione di un altro software, non dev’essere la capacità di svolgere in modo diverso funzioni standard per questo tipo di programmi, ma la spinta che la nostra soluzione può dare a migliorare anche la gestione dell’azienda».

I nuovi uffici di In4Tek a Grumello, in provincia di Bergamo.

L’INDUSTRIA DELLA GOMMA MARZO 2021

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DALLE AZIENDE

Un altro scorcio dei nuovi uffici di Grumello. APPLICAZIONI DI INTELLIGENZA ARTIFICIALE Pensate anche ad applicazioni di intelligenza artificiale e di analisi dei dati per il settore gomma? «L’approccio a questo tema può essere duplice, anche in base a dove si pensa di applicare questa tecnologia al settore gomma», dice ancora

il direttore vendite di In4Tek. «Secondo noi i risultati più immediati si ottengono in ambito produttivo, raccogliendo dati dalle macchine e analizzandoli. In questo modo è possibile individuare eventuali rallentamenti, dovuti magari a una pressa meno performante, e rischedulare l’attività per ridurre i colli di botti-

glia. Un concetto che, spinto all’estremo, può portare anche alla pianificazione automatica di tutta la produzione. Un altro campo applicativo dell’intelligenza artificiale al settore gomma può essere quello della manutenzione preventiva o predittiva. Sotto questo punto di vista stiamo facendo dei ragionamenti, con un traguardo particolarmente ambizioso, cioè riuscire a intercettare una serie di dati sulla manutenzione con un modulo specifico che stiamo sviluppando in questo periodo per Polimeric. Si tratterebbe di riuscire a prevedere le azioni di manutenzione da fare utilizzando non soltanto i dati delle presse di un singolo cliente, ma incrociando quelli di tutti gli utilizzatori di Polimeric. Si tratterebbe, in questo modo, di convincere le aziende nostre clienti a distribuire dati in forma anonimizzata, quindi in nessun modo riconducibili a loro, per raccogliere una casistica molto ampia di dati e ottenere risposte molto più aderenti alla realtà. Vogliamo provare a impegnarci su questa strada colloquiando anche con alcuni produttori di macchine». Uno dei vantaggi sarebbe anche di avere un sistema in grado di effettuare manutenzione preventiva indipendentemen-

La home page di RubberPortal, il nuovo strumento online pensato da In4Tek per le aziende del settore.

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L’INDUSTRIA DELLA GOMMA MARZO 2021


SOFTWARE E DINTORNI

te dalla marca della pressa, ma trasversale a tutti i produttori, e quindi di estremo interesse per tutti quei trasformatori dotati di un parco macchine eterogeneo. UN PORTALE APERTO A TUTTI Un’altra novità imminente nel mondo In4Tek è il lancio del “RubberPortal”, uno strumento web che tutte le aziende del settore gomma possono utilizzare gratuitamente per promuovere la propria attività. Tra i motori di questa iniziativa figura Knoweb, l’azienda di marketing strategico acquisita e incorporata per fusione nel novembre 2021. In che cosa consiste? «Il marketing è una nota dolente, a nostro avviso, nel nostro settore», osserva Zinesi. «A parte alcune aziende di grandi dimensioni, tutti nel nostro campo sono estremamente bravi a produrre e un po’ meno a raccontare quello che fanno. A volte hanno siti datati oppure brochure vecchie e magari hanno difficoltà a partecipare alle fiere, ancora di più in questo periodo in cui tutti i principali appuntamen-

ti in Europa sono slittati al 2022. L’idea per aiutare queste aziende è dare vita a un catalogo virtuale di prodotti e servizi pensato solo per il settore gomma. Negli ultimi mesi abbiamo continuato lo sviluppo e ora siamo pronti a partire. Basta connettersi al sito www.rubberportal.com e compilare un form dove ogni azienda può inserire i propri dati. Dagli inizi di marzo funziona anche come un catalogo virtuale dove è possibile cercare le aziende in base a necessità specifiche, come un terzista che realizza trattamenti di sbavatura o di coating delle guarnizioni, un produttore di mescole con determinate caratteristiche o di stampi speciali o, ancora, uno stampatore con una particolare certificazione. Attraverso il portale posso vedere le caratteristiche dell’azienda e anche inviare, in modo totalmente gratuito, una richiesta di contatto o di preventivo. L’obiettivo è quello di consentire a tutti di essere presenti e di costruire così una grande vetrina online delle aziende che operano nel settore gomma».

SENZA COSTI PER CHI VUOLE ESSERE PRESENTE Il servizio non ha alcun costo ed è pensato non solo per promuovere i contatti nel settore e l’attività delle aziende della Rubber Valley, ma anche di costruire un database di potenziali clienti. «Un altro obiettivo», conclude Zinesi, «è disporre di una base di utenti a cui proporre corsi di formazione sul settore gomma, che in questo momento stiamo pensando di sviluppare». I progetti non finiscono qui e riguardano anche strumenti per aiutare gli imprenditori nella gestione delle responsabilità legate alla gestione aziendale. Ma questo è un altro capitolo, per il quale Zinesi ci dà appuntamento più avanti nell’anno. Intanto c’è da superare tutti insieme un momento difficile non solo con idee e fatturato, ma anche con un contributo solidale. Il RubberPortal ha proprio questo scopo. Al suo successo saranno legate altre eventuali iniziative future. u

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DALLE AZIENDE

di Giuseppe Cantalupo

Blocchi termoregolati e stampi innovativi ad alta tecnologia NCN Technology ha solo otto anni, ma possiede la competenza e l’esperienza di un’azienda adulta nella progettazione e costruzione di stampi e attrezzature innovative per la gomma. Abbiamo incontrato i fondatori di questa realtà che ci hanno illustrato le ultime novità, tra cui l'ingegnoso blocco termoregolato C3, privo di piano di riscaldo perché sfrutta quello della pressa

Dettaglio del blocco termoregolato C³ di NCN Technology, in configurazione con 6 ugelli radiali.

I

n un periodo di persistente pandemia come quello attuale, caratterizzato da crisi economica, quarantene varie e problemi sanitari a livello globale, incontrare persone capaci di parlare di lavoro e argomenti tecnici in maniera fluida e vivace fa indubbiamente piacere. Lo abbiamo sperimen-

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tato in NCN Technology di Sarnico, Bergamo, dove abbiamo incontrato i fondatori e amministratori della società. AZIENDA GIOVANE, MA CON IDEE CHIARE Due vecchi compagni di scuola che hanno in comune la passione per la

progettazione di parti di attrezzature meccaniche si ritrovano dopo anni e decidono di fondare una società per la progettazione e la realizzazione di stampi innovativi ad alta tecnologia per la produzione di guarnizioni industriali in gomma. E non solo, perché il loro programma


STAMPI

Dettaglio componenti modulari C³.

d’azione prevede anche l’impegno di fornire ai clienti servizi di consulenza per la produzione di articoli di superiore qualità, più competitivi di quelli della concorrenza. È il 2013, e nasce così NCN Technology. Protagonisti dell’impresa sono Guido Michael Castoldi e Andrea Naboni, due amici di vecchia data che vantano un’esperienza ultraventennale nel settore e hanno deciso di metterla a frutto nella realizzazione di soluzioni innovative nel campo dello stampaggio della gomma partendo dall’elemento fondamentale del processo produttivo del manufatto: lo stampo. Creatività, intraprendenza, dinamismo decisionale sono le caratteristiche principali attraverso le quali si esprime la loro capacità professionale e che costituiscono la molla del successo crescente che l’azienda incontra sui mercati. Sia a livello nazionale che, soprattutto, a livello internazionale. COLLABORAZIONE CON IL CLIENTE Elemento distintivo impor tante dell’azienda bergamasca è il costante

impegno nella ricerca, non disgiunto da un’attiva collaborazione col cliente perché, tiene a sottolineare Castoldi, «dalla collaborazione col cliente per la

soluzione di un suo specifico problema spesso scaturiscono idee il cui sviluppo porta alla realizzazione di soluzioni interessanti che consentono al cliente di superare le sue difficoltà in maniera ottimale e, al tempo stesso, forniscono a noi spunti di approfondimenti tecnici». Approfondimenti riguardanti, per esempio, l’ottimizzazione del processo della costruzione dello stampo, la riduzione degli sfridi, l’automatizzazione del ciclo di lavoro per aumentare la produttività: «misure - aggiunge Naboni – che mirano a rendere compatibili i due classici obiettivi quasi sempre opposti della “massima resa con la minima spesa” aumentando, così, la soddisfazione del cliente». Questa, in breve, la politica della società bergamasca: lavorare per il cliente insieme al cliente, per meglio soddisfarne le richieste perché, se è vero che la ricerca apre a un’azienda le porte del futuro, è altrettanto vero che senza la soddisfazione del cliente non c’è futuro. E questa soddisfazione va cercata e realizzata, curata e consolidata nel tempo come obiettivo permanente dell’impresa. I due soci fondatori ne sono convinti, tanto è vero che, anche o soprattutto per questo motivo, sono organizzati in

Dettaglio stampo.

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STAMPI

DALLE AZIENDE

Moduli interni del blocco termoregolato C³ a 4 ugelli.

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modo da fornire ai clienti stampatori un servizio completo il più possibile, dall’esame in tutti i particolari dell’articolo da stampare alla definizione dei dettagli tecnici; dal disegno alla progettazione dello stampo in collaborazione col cliente e, infine, alla produzione e consegna dell’attrezzo corredato dell’irrinunciabile blocco termoregolato a canali freddi. La certificazione UNI EN ISO 9001:2015, conseguita dall’azienda nel 2018, garantisce al cliente che lo stampo che gli viene fornito è un prodotto di qualità, fabbricato nel rispetto degli standard previsti per questo tipo di produzione.

li a iniezione e a inietto-compressione, dagli stampi sbavatori meccanici e trance agli stampi speciali. Una gamma vasta e articolata di prodotti nella quale è ben difficile che lo stampatore non trovi l’articolo giusto per le sue lavorazioni: stampi per produzioni su scale diverse – pilota, piccole, medie e grandi - , stampi in materiali speciali e per articoli dalle geometrie complesse, a iniezione con ugello singolo o multiugello e anche soluzioni personalizzate “chiavi in mano”. Prodotti realizzati tutti con l’alta precisione che la più avanzata tecnologia del settore rende possibile.

STAMPI DI TUTTI I TIPI PER ELASTOMERI La società di Sarnico è in grado di soddisfare la richiesta di qualsiasi tipo di stampi, da quelli a compressione a quel-

I SISTEMI DI INIEZIONE Importante punto di forza dell’azienda bergamasca è, tra gli altri, l’applicazione del binomio ricerca e sviluppo: quasi un impegno nei confronti dei clienti sul

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fronte dello studio di soluzioni innovative per la trasformazione della gomma al passo con l’avanzamento tecnologico, al fine di aumentare la loro competitività nei confronti della concorrenza. E i risultati sono arrivati, importanti anche. In particolare, nel settore dei blocchi termoregolati a canali freddi. «È importante sottolineare – spiega Castoldi – che il sistema di iniezione per lo stampaggio di articoli tecnici in gomma mediante blocchi termoregolati a canali freddi CRB, sigla che sta per Cold Runner Block, ha rivoluzionato vantaggiosamente l’industria della gomma per vari motivi. I principali, sinteticamente: la mescola viene mantenuta a una temperatura di pre-vulcanizzazione che elimina il rischio della scottatura, soprattutto con mescole molto accelerate; viene iniettata là dove serve e cioè direttamente nell’impronta o in punti vicini ad essa; deve percorrere, conseguentemente, distanze minori per raggiungere le impronte, dal momento che il sistema consente di lavorare con stampi con più impronte rispetto a quelli a singolo ugello o, a parità di numero di impronte, con uno sfrido inferiore. E a proposito di ugelli, un’altra caratteristica del CRB da sottolineare è che questo blocco è dotato di regolatori di flusso che consentono di dosare, per ogni singolo ugello, la quantità di mescola da iniettare». Molteplici i vantaggi di questa tecnologia. Ricordiamo: il risparmio di materiale grazie ai canali più corti o addirittura eliminati; la conseguente più alta produttività derivante da questi risparmi; il risparmio energetico;una migliore qualità dei prodotti stampati. UN BLOCCO A CANALI FREDDI SPECIALE Nel rispetto degli obiettivi che la società si è posta nella sua attività di ricerca e sviluppo di soluzioni innovative, NCN Technology ha studiato, progettato e realizzato un blocco termoregolato a canali freddi speciale, assolutamente innovativo, coperto da brevetto internazionale. È il blocco chiamato C³: Cross Cold Core (Nucleo Freddo a Croce), realizzato con un elemento centrale rimovibile a croce. È un blocco a canali freddi rivoluzionario rispetto ai CRB standard attualmen-



STAMPI

DALLE AZIENDE

te esistenti sul mercato. Si potrebbe dire che, come i CRB hanno rivoluzionato l’industria della gomma, così il C³ ha rivoluzionato i CRB. In che modo? Ce lo spiega Castoldi. «Innanzitutto, il C³ è, strutturalmente, più leggero dei blocchi convenzionali, perché non ha nessun piano di riscaldo, ma sfrutta quello della pressa. Il che vuol dire, per l’utilizzatore, risparmiare due volte: quando lo acquista e quando lo usa, perché il blocco non ha bisogno di cablaggio elettrico e può essere montato anche su presse di costruttori diversi senza doverle modificare. Inoltre, è più semplice e, grazie alla sua struttura modulare, costa anche meno curarne la manutenzione». «Un particolare importante da sottolineare a proposito della struttura modu-

Moduli interni C³ a 8 ugelli e a 4 ugelli in linea.

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lare – continua l’amministratore della società – è che questa consente ampie possibilità di realizzazione tecnica del blocco per quanto riguarda gli ugelli e la configurazione dell’attrezzatura: possiamo costruirlo, cioè, a 2, 3, 4, 6, 8, 16 e 32 ugelli e farlo anche radiale, ossia con gli ugelli disposti su una circonferenza». VANTAGGI PRATICI Oltre all’ampio ventaglio di scelte per il cliente, dalla speciale struttura del C³ derivano, quindi, vantaggi sia di ordine pratico che economici non di poco conto. Ne elenchiamo alcuni L’assenza del piano di riscaldo con conseguente eliminazione della necessità di un cablaggio esclude ogni probabilità di rischio di guasto elettrico. Il peso notevolmente inferiore rispet-

to a quello di un CRB standard rende l’attrezzatura molto più maneggevole e agevole da movimentare. Mancando il piano di riscaldo, le piastre di cui è dotato il C³ sono due invece delle tre standard; se a questa situazione, che già di per sé determina una riduzione del peso dell’attrezzatura, si aggiunge il più basso spessore totale del blocco di soli 170 mm contro i consueti 250-270 mm di un CRB convenzionale, la differenza di peso tra il nuovo blocco termoregolato della società di Sarnico e un blocco standard raggiunge anche il 30%. «Per inciso, il più basso spessore del C³ permette anche una maggiore apertura della pressa» sottolinea Naboni. In caso di cambio mescola, il nucleo centrale termoregolato a croce può essere rimosso e sostituito facilmente e più rapidamente: occorre semplicemente svitare alcune viti interne e 4 viti esterne. Tempo richiesto: meno di 20 minuti. Con i CRB tradizionali, invece, bisogna svitare decine di viti e occorrono 3-4 ore per eseguire l’operazione di pulitura completa. Analogamente, per pulire il nucleo ed estrarre le materozze basta rimuovere solo 6 tappi speciali. La termoregolazione avviene solo dove è necessario, ossia dove scorre la mescola. Ciò significa che le centraline di raffreddamento sono meno sollecitate. La temperatura del piano a contatto con lo stampo è uniforme su tutta la superficie, il che favorisce una distribuzione del calore sul piano assolutamente uniforme, al punto che sulla superficie si realizza un differenziale termico massimo di 2°C. «La sommatoria di queste caratteristiche, principalmente l’uniformità della temperatura del piano a contatto con lo stampo e la termoregolazione degli ugelli, dà come risultato finale una qualità dell’articolo stampato decisamente superiore rispetto a quella che si ottiene con i normali blocchi convenzionali», conclude Castoldi. Non è un caso, quindi, che l’innovativo C³ stia incontrando ovunque, in Italia e negli altri paesi - europei ed extraeuropei - il lusinghiero favore dei mercati. Prova tangibile della validità innovativa del C³, frutto, a sua volta, della fertile creatività dei due soci fondatori dell’azienda di Sarnico. u


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di Riccardo Oldani

Presse proiettate nel futuro Da oltre dieci anni, con il lancio della EcoTronic, la prima pressa elettrica, RPM ha imboccato la strada coraggiosa dell’innovazione per proporre sempre qualcosa di nuovo sul mercato, a dispetto delle sue medio-piccole dimensioni. Una strategia incentrata sull’alta qualità del prodotto per essere all’avanguardia. Ora l’azienda di Paderno Franciacorta introduce nuovi servizi digitali, in un’ottica sempre più 4.0, come l’assistenza attraverso sistemi di realtà virtuale, l’uso dell’intelligenza artificiale per il monitoraggio delle prestazioni e della produzione e l’adozione di sistemi robotici integrati. Gianfranco e Marco Inverardi fondatori dell’azienda, fanno il punto su queste novità

La Eco Tronic, la prima pressa elettrica, introdotta oltre 10 anni fa sul mercato da RPM.

T

ra i trend del manifatturiero, quello della digitalizzazione, descritto anche come transizione verso la fabbrica intelligente o rivoluzione industry 4.0, è senz’altro il più in voga. Spesso però per le imprese medie e piccole del manifatturiero è difficile interpretare e capire certi slogan lanciati dai

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grandi gruppi che forniscono sistemi di automazione e comprendere appieno che cosa comporti la digitalizzazione dei processi in termini di riorganizzazione aziendale e della produzione. Quando però questi trend vengono interpretati e inseriti nelle proprie soluzioni da un produttore di macchine

anch’esso di medio piccole dimensioni si può avere la certezza che le soluzioni proposte siano state individuate con il buon senso di chi conosce profondamente il settore a cui si rivolge e con la dovuta attenzione alle performance e ai costi. Nel settore della gomma questo è il ca-


MACCHINE

so di RPM, il produttore di presse a iniezione di Paderno Franciacorta (Brescia) noto per la sua Ecotronic, proposta ormai più di dieci anni fa come la prima pressa elettrica del mercato. MISSIONE INNOVAZIONE RPM è un’azienda particolare, guidata da Gianfranco e Marco Inverardi e interamente votata all’innovazione. Le novità che propone sulle sue macchine sono continue e, in un periodo in cui diventa sempre più difficile partecipare a fiere e organizzare eventi, sono anche sempre più difficili da comunicare. RPM aveva programmato la partecipazione al Plast, ora posticipato al 2022, per presentare una serie di nuove funzionalità e servizi, e contava di raccogliere in azienda potenziali clienti per una open house che molte volte ha pensato di organizzare e a cui altrettante volte ha dovuto rinunciare. Siamo andati a fare una visita in azienda per prendere visione con i nostri occhi di queste innovazioni e farcele raccontare da Gianfranco Inverardi. «Nella nostra storia», dice il fondatore di RPM, «abbiamo sempre cercato di perseguire la strada della ricerca e dell’innovazione con l’idea di fare qualcosa di nuovo per il settore della gomma. Dieci anni fa, per esempio, abbiamo presentato la prima pressa elettrica per lo stampaggio degli elastomeri. Questa nostra propensione ci ha consentito anche di emergere e di essere considerati, lo dico senza presunzione, tra le principali aziende italiane produttrici di macchinari per la gomma. La nostra pressa, con una tecnologia diversa rispetto a quanto si era visto in precedenza nel comparto, ci ha infatti consentito di acquisire fior di clienti, che altrimenti non avremmo mai potuto raggiungere con le nostre sole forze di medio piccola azienda manifatturiera. In altre parole, sono state la tecnologia e la qualità del nostro prodotto ad aprirci le porte del mercato». PARTIRE DAL PRODOTTO Il prodotto, quindi, è al centro del progetto RPM. «Siamo perfettamente consapevoli», riflette Inverardi, «che alla fine i risultati che abbiamo raggiunto e tutto quello che stiamo facendo sono

merito e conseguenza del prodotto che facciamo. Non perché siamo più geniali o creativi degli altri, ma perché crediamo e abbiamo fortemente creduto in quello che facciamo, ci abbiamo investito tutte le nostre risorse. E ancora adesso, nonostante la situazione generale non sia delle migliori a causa della pandemia, stiamo facendo tante cose per continuare su questa strada». Inverardi definisce RPM «un’azienda che ancora coltiva e interpreta con forza lo spirito della start-up. Riteniamo che il nostro prodotto abbia potenzialità grandissime, anche se come piccola realtà non abbiamo avuto la possibilità di portarlo ovunque nel mondo in tempi brevi o di investire in grandi campagne di marketing e di comunicazione. Abbiamo dovuto seguire un percorso di crescita progressivo, fatto di piccoli passi, ma direi che i risultati ci hanno premiato. Abbiamo raggiunto livelli di vendita che mai avremmo sperato di poter raggiungere quando abbiamo iniziato questo percorso».

UN LUNGO CAMMINO TECNOLOGICO Anche in questo complicato periodo RPM ha numerose novità da presentare. Aveva pensato di farlo con una open house anticipatrice della presenza al Plast di Milano, ma questo non è stato possibile, per le condizioni sanitarie e per la decisione di posticipare al 2022 la fiera milanese. Il tutto rientra in un percorso pianificato di crescita, che RPM ha pensato non soltanto in relazione alle prestazioni delle sue presse, ma anche in termini di funzionalità e servizi pensati per migliorare la qualità del lavoro degli addetti e dello staff delle sue aziende clienti. «Abbiamo immaginato un calendario ideale», dice Inverardi, «una sorta di cronologia che colloca nel tempo alcune svolte tecnologiche che consideriamo importanti per aver caratterizzato la storia recente e per aver cambiato in generale il nostro modo di lavorare o di concepire il mondo che ci circonda. Una di queste innovazioni, per esempio, è l’auto elettrica, che dieci anni fa

RPM ha introdotto numerose novità in fatto di funzionalità e servizi connessi alle sue presse.

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DALLE AZIENDE

RPM ha messo a punto sistemi di intelligenza artificiale, integrati nelle CPU delle sue presse, per il controllo del funzionamento della macchina e per comunicare con gli addetti utilizzando il linguaggio naturale.

Elon Musk e Tesla hanno sviluppato in un prodotto commerciale ora divenuto una realtà concreta sul mercato. Ebbene, la nostra Ecotronic elettrica trasferisce, nel settore della gomma, lo stesso concetto, e lo ha fatto più o meno contemporaneamente a Elon Musk con l’auto elettrica». Un’altra svolta tecnologica degli scorsi anni è stata l’evoluzione in ambito chirurgico, dove oggi vediamo sempre di più l’introduzione di sistemi robotici che assistono il chirurgo. «Anche in questo caso», dice Inverardi, «abbiamo individuato un parallelismo con quanto abbiamo fatto noi. La nostra macchina Short è estremamente precisa, chirurgica, compatta, in grado di stampare con prestazioni elevatissime e con costi, ingombri e consumi paragonabili a quelli di una pressa da laboratorio». Un altro trend ancora è quello della cibernetica, dell’incrocio tra meccanica e 48

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informatica nel dar vita a macchine intelligenti. «Anche questa», commenta il fondatore di RPM, «non è più una visione fantascientifica, ma un’evoluzione tecnologica in atto da tempo che consente, attraverso componenti elettroniche, di aiutare le macchine a ragionare in modo vicino a quello dell’uomo. La nostra Ecotronic SmartWire va proprio in questa direzione, perché è dotata di sistemi di autoapprendimento che le consentono di darsi da sola le regolazioni necessarie allo stampaggio e anche di autogestirsi in una certa misura. Tutte le soluzioni che ho elencato sono una realtà acquisita per le nostre macchine e ogni giorno lavoriamo per migliorarle». NOVITÀ PER IL FUTURO Incasellate nel passato tutte le innovazioni che RPM ha introdotto sulle proprie presse, l’azienda ha però nel con-

tempo anche individuato altre tecnologie, sul punto di diventare una realtà quotidiana per tutti quanti noi, e di estrarne il contenuto applicabile ai propri prodotti. Tra queste i sistemi di visione intelligente, l’intelligenza artificiale, la realtà aumentata, la capacità di capire il linguaggio naturale. «Sono tutti temi su cui abbiamo lavorato», spiega Inverardi, «e tradotto in innovazioni che avevamo intenzione di presentare al Plast e che rappresentano un altro step verso il futuro». Un esempio è la visione digitale. Nel nostro mondo ormai tutto è controllato da telecamere più o meno intelligenti. «Pensando a questo», aggiunge il fondatore di RPM, «abbiamo messo a punto un sistema, basato su telecamere e soluzioni software appropriate, che consente di controllare visivamente la pressa senza bisogno di trovarsi fisicamente davanti ad essa, in modo verifi-


MACCHINE

RPM ha definito accordi con Omron per la fornitura di robot collaborativi o mobili integrabili alle sue presse secondo le necessità di automazione dei suoi clienti. Questi dispositivi possono essere programmati e controllati direttamente dai CNC delle sue macchine.

care in tempo reale che cosa sta succedendo». VISIONE INTELLIGENTE Nel mondo della gomma, ci dice l’imprenditore, le difficoltà principali nella produzione provengono da piccoli problemi. Poter visionare direttamente quello che interessa all’interno della pressa e intervenire sul momento per sistemare un eventuale problema è quindi quanto mai importante: «Nella produzione di un o-ring, per esempio, quando si apre lo stampo e devono cadere tutti i pezzi stampati, spesso anche decine di pezzi, una soluzione oggi molto impiegata è l’impiego di una spazzola per scalzarli. Nessuno però ha la certezza che tutte le cavità vengano effettivamente liberate. Allora per essere più sicuri si programmano abitualmente due passaggi della spazzola, per ridurre le probabilità che una

guarnizione resti nell’impronta, creando problemi di qualità nelle stampate successive. Il nostro sistema basato sulla visione artificiale consente di gestire in modo efficace questo problema, perché ispeziona visivamente lo stampo e se nota dei residui avverte l’operatore». Perché è importante pensare ad aspetti di questo tipo? «Perché», aggiunge Inverardi, «stanno diventando sempre più importanti, soprattutto quando i clienti, per esempio i grandi committenti del settore automotive, pongono specifiche di prodotto molto stringenti. Queste aziende vogliono vedere con i loro occhi che cosa un loro fornitore ha messo in atto per assicurare la massima qualità del prodotto e una soluzione di questo tipo è senz’altro una dimostrazione concreta dell’attenzione alla qualità. Il sistema di visione, tra l’altro, può essere puntato sullo stampo o su altre parti della pressa, in base alle necessità,

senza alcun problema di installazione o di ingegnerizzazione». INTELLIGENZA ARTIFICIALE Un’altra funzionalità che RPM sta sviluppando è legata all’adozione di sistemi di intelligenza artificiale. Si tratta di una tecnologia che sta prendendo piede con grande velocità perché consente di fare analisi di dati e di estrarne indicazioni come mai prima in precedenza. Che cosa ha fatto sulle sue presse l’azienda di Paderno Franciacorta? «Le abbiamo dotate», dice Inverardi, «di una CPU con una grande capacità di calcolo dotata di software e algoritmi di intelligenza artificiale. L’obiettivo è rispondere, in particolare, a due esigenze dello stampaggio della gomma. La prima è il controllo nel tempo del corretto funzionamento del sistema, che può essere indicata dalla corretta esecuzione degli automatismi della pressa o dai parametri dello L’INDUSTRIA DELLA GOMMA MARZO 2021

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MACCHINE

DALLE AZIENDE

Sistemi di realtà aumentata e virtuale consentono di abbinare alle presse RPM servizi di assistenza a distanza, attraverso cui guidare i tecnici delle aziende clienti alle operazioni di manutenzione o di settaggio per migliorare le prestazioni. stampo. Una soluzione che, basandosi sull’analisi di dati, è in grado di anticipare eventuali scostamenti di qualità e che consente di controllare la produzione oppure l’usura di parti come lo stampo, la spazzola e di componenti della pressa come la vite di plastificazione per l’iniezione della mescola. Un secondo ambito di applicazione è la cosiddetta elaborazione del linguaggio naturale, una branca dell’intelligenza artificiale che aiuta i computer a capire il linguaggio umano e informare correttamente gli addetti e in modo facile da comprendere riguardo all’andamento del processo e al funzionamento della macchina». L’efficacia di questi sistemi è ulteriormente potenziata dalla possibilità di installare sulle presse RPM dispositivi, come sensori, sistemi di visione o altro, connessi in wireless, quindi senza più vincoli di cablaggi, con una grande flessibilità progettuale. È possibile così an50

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dare a raccogliere in ogni punto della pressa dati che poi alimentano i sistemi di intelligenza artificiale e forniscono informazioni e valutazioni fino a poco tempo fa impossibili da avere. ROBOT COLLABORATIVI E MOBILI Anche la robotica è sempre più applicata nelle aziende di piccole dimensioni. RPM ha sotto questo aspetto pensato a soluzioni per integrare alle sue presse robot collaborativi, i cobot, oppure robot mobili, carrelli robotizzati (detti anche AMR, autonomous mobile robot). «Non sono prodotti che realizziamo noi», spiega Inverardi. «Ce li fornisce una grande azienda del settore, la Omron, con cui abbiamo stretto un accordo che riguarda anche l’intelligenza delle nostre macchine, come i PLC o le CPU di cui parlavo prima. Omron ci fornisce i suoi robot, con la possibilità di gestirli direttamente dalla pressa, usando lo stesso linguaggio di pro-

grammazione della macchina, e quindi con grande semplicità d’uso anche per gli operatori». Tutte queste funzioni sono pensate per dare ai trasformatori della gomma strumenti integrabili nella loro azienda senza doverla riprogettare o rinnovare completamente. «Sono anche soluzioni», osserva Inverardi, «che a prima vista possono sembrare futuristiche, ma che nel giro di poco tempo diventeranno la normalità anche nelle aziende del settore. Pensiamo per esempio alla necessità di alimentare le presse con la mescola, che di solito impone il trasporto delle bandelle con muletti, con conseguenti rischi di collisioni. In realtà dobbiamo pensare che sempre di più stiamo andando verso una diversa concezione dei luoghi di lavoro, che devono essere sempre più sicuri per le persone. Questo renderà presto sempre più necessario dotarsi di carrelli robotici per effettuare questi trasporti nell’impianto. Abbiamo visitato impianti all’avanguar-


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MACCHINE

DALLE AZIENDE

dia dove abbiamo visto che il ricorso ai mezzi autonomi è sempre più diffuso, per eliminare completamente il rischio di collisioni tra muletti». ASSISTENZA VIRTUALE Un ulteriore ambito su cui RPM sta puntando è l’adozione di sistemi di realtà aumentata e virtuale. «Abbiamo definito un accordo», ci dice Inverardi, «con un’azienda che produce visori intelligenti e con un’altra azienda che consente la gestione nel cloud dei dati raccolti. Il tutto per predisporre un servizio, con un costo fisso annuale, che consente di realizzare, attraverso questi sistemi, l’assistenza in remoto. Il concetto di funzionamento è molto semplice. Le nostre macchine sono elettriche, gestite da un hardware che controlla i motori brushless con cui sono equipaggiate, raccogliendo enormi quantità di dati sul loro funzionamento. Questi dati ci consentono di individuare e interpretare al volo eventuali problemi. La pressa però può essere soggetta anche a inconvenienti legati alla qualità del pezzo prodotto, al modo di utilizzo, alla compatibilità tra stampo e mescola. Spesso, quando si presentano queste situazioni, interveniamo a supporto del nostro cliente per provare nuovi settaggi o proporre soluzioni. Avere a disposizione un sistema che, attraverso occhiali smart, ci consenta di vedere a distanza la situazione, come se ci trovassimo fisicamente di fronte alla pressa, può consentirci senz’altro di erogare questo tipo di servizio in maniera molto più tempestiva rispetto al passato. La tecnologia ci aiuta a creare un filo diretto tra il tecnico dell’azienda cliente e i nostri esperti per trasferire informazioni, dati e istruzioni operative in tempo reale. Il servizio di assistenza con la realtà aumentata viene fornito gratuitamente a chi acquista una delle nostre presse per un certo periodo, al termine del quale si attiva un canone annuale. All’atto dell’acquisto vengono forniti anche gli smart glass, gli occhiali intelligenti che lo rendono possibile, e che eventualmente il cliente può utilizzare anche per chiederci consigli su altre macchine. Abbiamo pensato questa formula per fornire un servizio aggiun-

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tivo e aiutare i nostri di fronte alla sempre maggiore difficoltà di trovare tecnici capaci di risolvere ogni tipo di problema nello stampaggio della gomma». Non si tratta però, ci tengono a specificare in RPM, di un servizio pensato per sminuire l’importanza dei responsabili di manutenzione delle aziende della gomma, bensì per agevolarli nel loro lavoro, aiutarli a risolvere più rapidamente i problemi che quotidianamente si presentano in questo tipo di attività. Anche nel comparto della gomma, del resto, si stanno riducendo le marginalità, assai più favorevoli in passato rispetto al settore della plastica. Le imprese del settore hanno quindi le risorse per dotarsi di questo tipo di tecnologie, particolarmente apprezzate e user friendly per i tecnici di nuova generazione e in grado di mantenere elevata la loro competitività in uno scenario internazionale sempre più complesso e sfidante. SICUREZZA DEI DATI E DELLE PERSONE Ma una domanda sorge spontanea. Per quanto riguarda il tema del trasferimento dei dati da una macchina installata in un’azienda a RPM, esistono resistenze o dubbi da parte degli imprenditori del settore? «No», spiega Inverardi, «perché la soluzione che abbiamo trovato è molto intelligente. Abbiamo definito un accordo con un’azienda tedesca che ci fornisce un trasmettitore di dati via sim, con connessione cellulare, quindi una soluzione che

non comporta il passaggio attraverso la rete dati aziendale. Questo approccio fornisce ogni garanzia dal rischio di eventuali attacchi informatici, perché ci colleghiamo alla macchina con la rete wi-fi del cliente, come se fosse un cellulare presente in azienda, passando attraverso un cloud cybersecurity. Per questa soluzione sosteniamo ovviamente un costo per il dispositivo, per il cloud e per il canone del servizio erogato dal nostro partner tedesco, ma riteniamo che la soluzione sia veramente ottimale». Quando si parla di rivoluzione Industry 4.0, del resto, bisogna sempre valutare i pro e i contro delle soluzioni e trovare modalità che consentano alle aziende di godere dei vantaggi di queste nuove tecnologie, ma in un modo semplice, che non comporti stravolgimenti organizzativi, costi esagerati e rischi di intrusioni o di altro tipo. «L’industria della gomma è destinata a cambiare», conclude Gianfranco Inverardi. «Lo vediamo anche dai controlli a cui sempre più di frequente sono sottoposte le aziende dell’area del Sebino, sia relative alla sicurezza delle persone sia in funzione degli incentivi concessi con il Piano Industria 4.0. Per accedere ai benefici, infatti, le soluzioni adottate devono rispondere a determinati requisiti, tra cui la connessione alla rete. Ecco perché è importante che i trasformatori della gomma adottino soluzioni in grado di garantirli totalmente sotto questi aspetti». I nostri prodotti lo fanno e sono quindi una scelta ottimale per le loro esigenze. u

RPM ha messo a punto un sistema totalmente sicuro di trasferimento dati per l'assistenza sulle sue presse.


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L’INDUSTRIA DELLA GOMMA MARZO 2021

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MACCHINARI

è possibile testare queste tecnologie ed eseguire con i prodotti dei clienti sia test scientifici che test full scale di processi di atomizzazione, essiccazione, miscelazione solido-liquido, parallel processing, trasporto pneumatico, e altri. In questo modo è possibile simulare al meglio la resa delle diverse tecnologie in condizioni reali e avere un’analisi predittiva delle performance, dei consumi energetici e di tutti i dettagli necessari alla corretta progettazione degli impianti industriali. u

Il trasporto pneumatico in fase densa una profonda expertise tecnologica e conoscenza dei processi industriali, che si è costruita negli anni stretti rapporti con i più importanti fornitori di dispositivi per l’automazione, come motion control, PLC, i/o distribuiti, interfacce HMI, controlli pc-based e Scada. In particolare, offre numerose tecnologie sviluppate ad hoc per il settore della gomma. Tra queste spicca la tecnologia per il trasporto pneumatico in fase densa, sia in pressione che in aspirazione, che dall’esperienza di importanti clienti nel settore Rubber & Tire, dicono in azienda, «è risultata essere la migliore per i prodotti primari per la produzione degli pneumatici, poiché garantisce l’integrità dei pellet di carbon black e silice fini, oltre alla riduzione dei consumi fino al 70% con tecnologia brevettata ECO Air-Tronic. SCARICO, STOCCAGGIO E TRASPORTO Nell’industria della gomma NTE Process può offrire soluzioni automatizzate per lo scarico di vagoni ferroviari e camion, sili di stoccaggio, sistemi di trasporto pneumatico a tramogge batching e per la preparazione della mescola, sistemi di dosaggio e pesatura per il carico dei mescolatori, sistemi svuotasacchi e svuotasacconi dust-

free per materie prime e additivi (small chemicals) e anche sistemi di handling Atex proof per prodotti molto esplosivi come le resine. MISCELATORI PNEUMATICI NTE Process propone inoltre i miscelatori pneumatici brevettati Blender M244 e Jetmixer® M531, privi di parti meccaniche a contatto con il prodotto. Impulsi temporizzati d’aria compressa sollevano delicatamente i materiali verso l’alto e verso l’esterno, con un movimento circolare continuo. Combinando i miscelatori d’aria con il sistema Liquid Injection Skid M535 di NTE Process, i liquidi vengono iniettati direttamente nella camera del pistone. Tale tecnologia brevettata migliora la dispersione del liquido nelle polveri (silice, carbon black e altri) sfruttando l’aria come veicolo di distribuzione. Il sistema può iniettare fino a 6 liquidi contemporaneamente, evitando che la polvere si accumuli sull’ugello e prevenendol’effetto goccia che caratterizza generalmente i sistemi di iniezione tradizionali. IL CENTRO RICERCA E INNOVAZIONE NTE Process è anche dotato di un Centro Ricerca e Innovazione con un impianto pilota in scala 1:1, unico in Italia e tra i più completi in Europa, in cui

Una delle tecnologie sviluppate da NTE Process con un occhio alle aziende del settore gomma è quella del trasporto pneumatico in fase densa, adatto per polveri, granuli e pellet. Utilizza una ridotta quantità di aria compressa per trasportare una grande quantità di prodotto attraverso l’uso degli Air Assist®, posizionati strategicamente lungo la tubazione di trasporto nella quale iniettano aria, provocando corti e regolari tappi di prodotto. Inoltre, NTE Process ha brevettato un’evoluzione del sistema denominata EconoMizer o Air Mizer, che rende il sistema estremamente flessibile e sicuro contro gli intasamenti, consentendo trasporti a velocità ridottissima per i prodotti più fragili e abrasivi o miscelati, e un risparmio energetico fino al 30%. Tra i vantaggi, la bassa velocità di trasporto, la diminuzione dell’abrasione delle tubazioni e dei componenti, la ridotta degradazione del prodotto trasportato, il trasporto di miscele con ridotta segregazione dei componenti, la ripartenza del trasporto con tubo pieno di prodotto (non-purging concept), i ridotti consumi d’aria. Il sistema risulta particolarmente efficace per convogliare materiale in sacconi o insaccatrici, mantenendo stabile il peso specifico dei prodotti inviati all’insacco. Per saperne di più è possibile seguire NTE Process su Linkedin o contattare gli specialisti dell’azienda all’indirizzo sales@nteprocess.com o www.nte-process.com.

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TACCUINO

NEWS

La produzione in Italia a gennaio

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gennaio Istat, l'Istituto nazionale di statistica, osserva un incremento congiunturale della produzione industriale che consolida la lieve crescita del mese precedente. L’intonazione congiunturale positiva è diffusa ai principali comparti, con l’esclusione dell’energia, ed è più accentuata per i beni strumentali. Nella media degli ultimi tre mesi, d’altra parte, la dinamica congiunturale complessiva rimane negativa. In termini tendenziali, la variazione dell’indice corretto per gli effetti di calendario resta negativa. A livello to per i beni di consumo (-8,6%) e meno marcato per gli altri aggregati (-1,8% per i beni strumentali e -0,9% per l’energia). I settori di attività economica che registrano i maggiori incrementi tendenziali sono la fabbricazione di apparecchiature elettriche (+9,7%), la fabbricazione di prodotti chimici (+4,4%) e di articoli in gomma e materie plastiche (+3,8%). Viceversa, le flessioni maggiori si re-

settoriale si conferma il maggior dinamismo dei beni intermedi, il solo comparto in crescita in termini sia congiunturali sia tendenziali. Istat stima che l’indice destagionalizzato della produzione industriale sia cresciuto a gennaio dell’1% rispetto a dicembre. Nella media del trimestre novembregennaio si registra, invece, una flessione dell’1,7% rispetto ai tre mesi precedenti. L’indice destagionalizzato mensile mostra aumenti congiunturali sostenuti per i beni strumentali (+1,4%) e per quelli di consumo (+1,2%), più contenuto per i beni intermedi (+0,4%); viceversa, si osserva una diminuzione nel comparto dell’energia (-0,8%). Corretto per gli effetti di calendario, a gennaio 2021 l’indice complessivo diminuisce in termini tendenziali del 2,4% (i giorni lavora-

tivi di calendario sono stati 19, contro 21 a gennaio 2020). Si registra un incremento tendenziale solo per i beni intermedi (+2,4%), mentre i restanti comparti mostrano flessioni, con un calo pronuncia-

gistrano nelle industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-20,8%), nella fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-18,4%) e nella fabbricazione di prodotti farmaceutici di base e preparati -13,6%). u L’INDUSTRIA DELLA GOMMA MARZO 2021

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NEWS

Tutto il mondo è fermo, ma Chinaplas si farà

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entre le fiere europee previste quest’anno per il settore gomma, dal Plast di Milano al DKT di Norimberga, sono state tutte posticipate al 2022 a causa di quello che l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump definiva “il virus cinese”, gli organizzatori di Chinaplas 2021 confermano per quest’anno, da 13 al 16 aprile, un’edizione monumentale, con oltre 3.600 espositori. E la promuovono come “l’unica e sola” fiera sulla plastica e sulla gomma che si celebrerà quest’anno nel mondo. Tra le novità lo spostamento della sede nella città di Shenzhen, in un quartiere fieristico con 16 padiglioni che saranno riempiti praticamente in ogni spazio, per un totale di 350 metri quadri di superficie espositiva e presenze suddivise in 19 zone tematiche. Prevista la partecipazione di oltre 1.100 fornitori di materie prime per i settori plastica e gomma e oltre 3.800 macchine in esposizione.

Per “festeggiare” l’evento (anche se è difficile capire che cosa ci sia da festeggiare), gli organizzatori della Adsale Exhibition Services hanno anche allestito una cerimonia di “kick off ”, prevista per il 24 marzo, con connessione streaming a cui potranno partecipare tutti gli interessati. L’evento sarà in mandarino, con traduzione simultanea in inglese, e vedrà interventi di vari esponenti di organizzazioni, associazioni e imprese cinesi sui trend di mercato. Tra i relatori anche Thorsten Kuehmann, segretario generale dell’associazione europea Euromap, sui bilancio e previsioni delle industrie dalla plastica e della gomma in Europa. Ci sarà anche una cena di gala di due ore (auspicabilmente esclusa dallo streaming). Chinaplas in effetti si presenta quest’anno ricca di contenuti estremamente attuali. Nei “tech-talk” previsti, cicli di conferenze tenuti durante la manifestazione, si parlerà per esempio di 5G e di come nei prossimi 5 anni questo nuovo standard per le telecomunicazioni potrà influire sulle industrie del settore. Si parlerà di tecnologie per l’automotive amiche dell’ambiente, di stampaggio di bioplastiche e materiali compositi. Parte centrale dell’esposizione sarà dedicata alle tecnologie Industry 4.0, con dimostrazioni di vari produttori, una fiera nella fiera organizzata sempre da Adsale in collaborazione con Euromap, la tedesca VDMA e la Fondazione OPC. Altri argomenti sul tavolo, l’impatto sempre maggiore del design e dell’estetica anche nella trasformazione di plastica e gomma e le tecnologie per il settore medicale, che a causa della pandemia ha conosciuto un fortissimo sviluppo nell’ultimo anno. Sul tema è prevista una fiera parallela, Medical Plastics Connect. u

Un supporto per l’export dei produttori di macchinari

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cimac, Amaplast e Ucima rafforzano i servizi e le opportunità per le aziende associate a favore di export e internazionalizzazione grazie ad un accordo con Simest, la società del gruppo Cassa Depositi e Prestiti che da 30 anni sostiene la crescita delle imprese italiane che operano anche con l’estero. L’intesa ha come obiettivo quello di fornire alle aziende costruttrici di macchinari rappresentate servizi di assistenza per l’identificazione e lo sviluppo di modalità di intervento a supporto degli investimenti all’estero e delle esportazioni, facilitando l’accesso a tutti i benefici derivanti da programmi nazionali e sovra-nazionali disponibili per le singole aree geografiche di comune interesse. Il nuovo accordo sosterrà la crescita e il consolidamento degli associati in Italia e all’estero, in una sinergia senza precedenti, in grado di creare nuove possibilità di sviluppo, soprattutto in considerazione della difficile congiuntura economica attuale. u 58

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TACCUINO

Alfagomma e il nuovo impianto di Ortona

A Sovvenzioni a micro e piccole imprese esportatrici

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l ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ha emanato il decreto “Voucher per l’Internazionalizzazione – Temporary Export Manager con competenze digitali”, che mette a disposizione contributi a fondo perduto, sotto forma di voucher, rivolto alle micro e piccole imprese (MPI) che vogliono espandersi o consolidarsi sui mercati esteri. Possono richiedere il contributo le MPI manifatturiere (codice Ateco C) con sede legale in Italia, anche costituite in forma di rete. Il voucher finanzia le spese sostenute per usufruire di consulenze da parte di Temporary Export Manager (TEM) con competenze digitali, inseriti temporaneamente in azienda e abilitati a erogare i servizi oggetto dell’agevolazione. È possibile compilare la domanda a partire dalle ore 10 del 9 marzo 2021 al 22 marzo 2021. L’apertura dello sportello per presentare domanda è prevista dalle ore 10 del 25 marzo 2021. Il contributo è concesso in regime “de minimis” e ammonta a 20.000 euro per le micro e piccole imprese, a fronte di un contratto di consulenza di importo non inferiore, al netto dell’Iva, a 30.000 euro, e a 40.000 euro per le reti, a fronte di un contratto di consulenza di importo non inferiore, al netto dell’Iva, a 60.000 euro È possibile ricevere un contributo aggiuntivo di 10.000 euro se si raggiunge un incremento di almeno il 15% del volume d’affari derivante da operazioni verso paesi esteri registrato nell’esercizio 2022, rispetto allo stesso volume d’affari registrato nell’esercizio 2021. u

lfagomma ha acquisito daYokohama lo stabilimento Oil & Marine di Ortona. Originariamente fondato a Veniano nel 1968 da Pirelli e successivamente trasferito ad Ortona, produce da più di 50 anni la gamma, molto conosciuta a livello internazionale, di tubi sottomarini e galleggianti a marchio Isola, utilizzati per il trasferimento di fluidi in sistemi di carico e ormeggio offshore. Nel corso degli anni il team interno di R&D ha sviluppato, in collaborazione con le maggiori compagnie petrolifere, tubi a doppia carcassa e tubi LPG di grande diametro per applicazioni offshore. Lo stabilimento è fornitore approvato da tutte le principali compagnie petrolifere mondiali. L’impianto produttivo di Ortona ha coperto tutte le esigenze di trasferimento di fluidi offshore e gol, inclusi tubi a basse temperature per applicazioni da FSO a Shuttle, tubi ad alta resistenza assiale, utilizzati sia per il carico che per l’ormeggio e con diametro interno massimo fino a 600 mm. Parker Hannifin Corporation ha acquisito lo stabilimento di produzione nel 2002. Nel settembre 2014 Parker Hannifin Corporation ha venduto l’impianto e il marchio ISOLA di tubi marini a Yokohama Rubber Co. Nel 2016 Yokohama ha ampliato la gamma prodotti introducendo tubi galleggianti e sottomarini rinforzati in tessuto certificati GMPHOM 2009 a singola e doppia carcassa con il marchio Seaflex. Il 30 gennaio 2021, Alfagomma ha raggiunto un accordo per l’acquisto dello stabilimento di Ortona. Questa acquisizione strategica rafforzerà la posizione di Alfagomma sul mercato globale supportando le sue business unit dedicate ai tubi industriali e idraulici con la gamma di prodotti GMPHOM Oil & Marine. Alfagomma prevede di riavviare la produzione entro la metà del 2021. u

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NEWS

Le novità di Engel al Chinaplas

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l Chinaplas 2021, che si svolgerà a Shenzhen dal 13 al 16 aprile prossimi, la Engel di Schwertberg, Austria, sarà presente con un suo proprio stand all’Event Industry 4.0 – Factory of the Future, organizzato nella Hall 11. L’azienda porrà in risalto come, in un’epoca molto difficile quale è quella attuale, diventi sempre più importante l’utilizzo di soluzioni digitali, che consentono di disporre in maniera sempre più agevole di un’assistenza intelligente. Questa rende possibile il pieno sfruttamento del potenziale delle presse per lo stampaggio a iniezione e permette anche di mantenere la qualità della produzione a un livello costantemente alto, nonostante le fluttuazioni della materia prima e delle condizioni di processo. Appunto queste fluttuazioni verranno simulate al Chinaplas mediante l’unità di controllo CC300 della pressa e-motion 80 TL tutta elettrica e senza colonne, per dimostrare come i sistemi di assistenza intelligente riescano a ripristinare le condizioni di marcia regolari di una macchina. Un esempio è fornito dal software iQ weight control, che assicura in maniera del tutto automatica la costanza del volume della massa fusa iniettata per tutta la durata dello stampaggio, indipendentemente da variazioni della qualità delle materie prime. Un altro esempio proviene dal software iQ clamp control, che regola automaticamente e rapidamente la forza di chiusu-

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L’INDUSTRIA DELLA GOMMA MARZO 2021

ra ottimale dello stampo in funzione del fenomeno della respirazione dello stampo stesso, assicurando, in tal modo, una qualità costante del pezzo stampato e una riduzione degli scarti. Sempre sul fronte dell’ottimizzazione del processo dello stampaggio a iniezione, Engel ha ampliato il suo portafoglio di sistemi di assistenza intelligente con due nuovi prodotti iQ che presenterà a Shenzhen: lo iQ process observer e lo iQ melt control. Il primo analizza in continuo, per tutta la durata del processo, le centinaia di parametri che regolano le quattro fasi dello stampaggio a iniezione: la plastificazione, l’iniezione, il raffreddamento e la rimozione dei pezzi stampati, e segnala automaticamente gli eventuali scostamenti dai valori prefissati e anche le possibili cause delle derive. Ciò consente all’operatore di intervenire prontamente per correggere le deviazioni e ristabilire le condizioni del regolare percorso produttivo del processo. Il software iQ melt control tiene sotto controllo il materiale da lavorare e le parti meccaniche dell’unità di plastificazione per far sì che, come spesso si verifica, la plastificazione non avvenga con una velocità maggiore rispetto a quella che il ciclo richiederebbe, influendo, così, negativamente sulla qualità del prodotto e

sulla durata della vite. Il sistema, invece, realizza una velocità ottimale di plastificazione, sfruttando il tempo di raffreddamento nello stampo. Un’altra novità è il software innovativo sim link, sviluppato congiuntamente da Engel e Autodesk, il fornitore del software di simulazione Moldflow. Questo prodotto consente di utilizzare i risultati di una simulazione in due direzioni opposte, nel senso che i parametri della simulazione di un processo di stampaggio, che molto spesso rimangono inutilizzati, vengono convertiti dal software in un nuovo set di dati di simulazione per essere utilizzati direttamente dalla pressa e, viceversa, i parametri di processo e i dati prodotti dalla macchina durante il processo dello stampaggio possono essere importati nel programma di simulazione di Autodesk. Si tratta di un software importante, in quanto la simulazione rapidizza l’individuazione e la definizione dei parametri di un processo, a partire dalla configurazione dello stampo stesso, consentendo di ottimizzare il processo e, nello stesso tempo, di aumentare la produttività. Il costruttore austriaco ricorda, infine, che l’assistenza online e la manutenzione preventiva da remoto sono le condizioni essenziali, imposte dal covid-19, perché un servizio intelligente assicuri la produttività anche in periodo di crisi. È appunto perché rende facilmente accessibili queste finalità che il sistema e-connect.24 è considerato oggi con attenzione ancora maggiore dagli stampatori che utilizzano macchine Engel. L’assistenza è assicurata tutti i giorni 24 ore su 24 direttamente da remoto. Attraverso una connessione internet protetta il personale di supporto interviene in tempi rapidi per ripristinare la funzionalità dell’impianto. Inoltre, econnect.24 permette anche di avvisare il cliente, tramite e-mail, in caso di malfunzionamento della macchina. Sono tutte opzioni grazie alle quali i tecnici Engel sono in grado di fornire assistenza anche se, come in questo periodo, non è consentito viaggiare. u


binano le performance superiori del silicone con la funzionalità, compatibilità e reattività potenziale dei materiali organici. Le tecnologie di produzione sono complesse e conferiscono ai prodotti OFS proprietà altamente specializzati. Secondo Frederic Jacquin, SVP di Elkem Silicones, «Abbiamo già un’ampia offerta globale di soluzioni per siliconi avanzati, che vanno dalle commodities alle specialities. Di recente abbiamo arricchito il nostro portafoglio di specialità con l’acquisizione di Polysil e di Basel Chemie. L’ulteriore impegno per il nuovo impianto OFS ci fornisce la tecnologia e la capacità per accelerare ulteriormente la nostra crescita, soprattutto nell’ambito deiCompounds coating a rilascio Tecno controllato, cura della persona e altri mercati particolari. È un buon esempio di come intendiamo posizionarci Tecno Compounds per il futuro a in suitable un ambiente di mercasolution for every chal Tecno Compounds to complesso». Il nuovo impianto OFS è ubicato vicino ad altre attività di Elkem Silicones a sud a suitable solution for every challenge a suitable solution every challenge di Lione, chefor includono sia l’impianto upstream in Rossiglione sia sito produttivo e il centro R&D di Saint-Fons. u

Parker Hannifin Ital

Parker Hannifin Italy s.r Rubber Compounds Parker Hannifin Italy s.r.l.

Rubber Compounds Rubber Compounds Parker Hannifin Italy s.r.l.

Elkem produrrà siliconi speciali in Francia

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Parker Hannifin Italy s.r.l. Tecno Compounds Rubber Compounds a suitable solution for every challenge

Rubber Compounds

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lkem ha definito un accordo per l’acquisto di un nuovissimo impianto nella zona di Lione, in Francia, progettato per la produzione di siliconi organo-funzionali altamente specializzati. Il valore dell’acquisto si aggira, spiega Elkem in una nota, «sulla doppia cifra di milioni di euro, e la produzione è attesa entro la fine dell’anno». «Con questa acquisizione», dice Michael Koenig, CEO di Elkem, «il nostro gruppo continua a perseguire una strategia di crescita e di specializzazione. Il nuovo impianto ci consentirà di estendere più rapidamente la nostra offerta di prodotti avanzati ad alto valore aggiunto per mercati particolarmente attrattivi e specializzati, rafforzando ulteriormente la nostra posizione tra i leader mondiali nella produzione totalmente integrata di silicone». I siliconi organo-funzionali (OFS) com-

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TACCUINO

NEWS

Un corso Assogomma sulla mescolazione

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l 15, 22 e 29 aprile 2021 si terrà, tramite piattaforma internet, un nuovo corso organizzato da Assogomma su “La mescolazione della gomma”. Per venire incontro alle esigenze di collegamento da remoto e per rendere la fruizione dei contenuti efficace, il corso è stato suddiviso in tre mattinate distanziate tra loro di una settimana. Il tema della mescolazione, oggetto del corso, verrà affrontato partendo dai concetti base, relativi a materie prime e reologia, per arrivare ad approfondire le tecniche di mescolazione continua e discontinua e il comportamento delle mescole nella fase di processing in relazione alla scelta di elastomeri, cariche e formulazioni. Il programma prevede interventi di relatori di qualificata esperienza e di primario standing nel settore. Il coordinamento del corso, come di consueto, è stato affidato al professor Maurizio Galimberti, docente presso il di Milano, Dipartimento di RdcPolitecnico PaginaPubblicitaria Corretta MAGGIO 2016.pdf Chimica, Materiali e Ingegneria Chimica

“Giulio Natta” e coordinatore scientifico del programma formativo dell’Associazione. Il corso si rivolge a profili aziendali tecnici quali tecnologi, responsabili e addetti di produzione, laboratorio, ricerca e sviluppo, 1 27/05/16 15:42 controllo qualità, sia di aziende produttrici di mescole con-

to terzi che di aziende trasformatrici. Gli interessati a partecipare devono contattare la segreteria di Assogomma entro il 9 aprile. Quota di partecipazione di 450 euro + Iva per i soci e di 700 euro + Iva per i non soci dell'organizzazione confindustriale. u

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CALENDARIO

FIERE DI TUTTO IL MONDO - 2021 26/29 aprile

Mosca, Russia

Tires & Rubber

rubber-expo.ru

4/7 maggio

Milano

Plast/Rubber

plastonline.org

18/20 maggio

Colonia, Germania

The Tire Cologne Expo

thetire-cologne.com

25/28 maggio

Kielce, Polonia

PlastPol

targikielce.pl

25/29 maggio

Evento virtuale

ETRA Conference

etra.acm.org

2/5 giugno

Istanbul, Turchia

K+ Rubber & Plastic

kaucukveplastikfuari.com

8/10 giugno

Hannover, Germania

Tire Technology Expo

tiretechnology-expo.com

10/12 giugno

Bologna, Italia

Mecspe

mecspe.com

28 giugno/ primo luglio

Norimberga, Germania

DKT 2021

dkt2021.de

Da gennaio 2021 IMCD distribuisce i Liquid Silicone Rubber (LSR) ELASTOSIL® di WACKER IMCD Italia è leader nella distribuzione di specialità chimiche per il mercato della gomma da 25 anni. Progettiamo soluzioni innovative con i nostri partner per accompagnarvi nella realizzazione delle vostre migliori creazioni. ELASTOSIL® è un marchio registrato di Wacker Chemie AG

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GLI INSERZIONISTI

Gli inserzionisti di questo numero BICARJET 53

GIBITRE INSTRUMENTS

COATING TECHNOLOGY

GRID INFORMATION

PARKER 61

COLMEC 1

TECHNOLOGY 59

PEGASO RUBBER

COLOR SERVICE

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IMCD ITALIA SPA

PEZZATO

COMI SPA

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IMG SRL

DER-GOM SPA

39

IN4TEK SRL

5

II COP

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ORP STAMPI

51 43 III COP

PRESMA 11 RDC SRL

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DKT 23

INTERSEALS 33

RUBBER TRADE

ELASTOMERS UNION

IV COP

ITAPROCHIM 31

SUPREMA 27

EPICHEM 35

LTE 29

G3 64

NOL-TEC EUROPE

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