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TRAVEL | Aeroporti
from retail&food 04 2022
by Edifis
INCERTEZZA NEI CIELI NUOVI EQUILIBRI A TERRA
Previsioni estive nel caos, visto il contesto internazionale. Intanto è nata Aeroporti 2030 (Adr e Save), con focus su trasporti e sostenibilità. “Ma non combattiamo Assaeroporti” spiega il presidente Alfonso Celotto
diAdriano Lovera
scelto un esterno, Alfon-
I NUMERI DEL SETTORE 2021 so Celotto, 56 anni, costituzionalista, ordinario di Diritto costituzionale a
PERDITE: 1,3-1,4 miliardi di euro Roma Tre e con alle spalle
PASSEGGERI: 80 milioni un lungo elenco di incarichi istituzionali. Intanto (-60% sul 2019) l’associazione si è mossa, per farsi conoscere. Ha organizzato anche un webinar su aeroporti e Alla vigilia di un’altra estate com- turismo. E nel suo manifesto, dichiara di voplicata, e con alle spalle un bien- ler imprimere un’accelerazione verso alcuni nio fiaccato dalla pandemia, le obiettivi primari: sostenibilità, innovazione e sigle di rappresentanza aeropor- digitalizzazione. Almeno in via ufficiale, non tuali si sono sdoppiate. Con due c’è nessun desiderio di spaccare il settore. pezzi da novanta, Save e Adr, che hanno dato vita alla nuova associazione Aeroporti 2030, uscenAlfonso Celotto, do così da Assaeroporti, parte Presidente di Aeroporti 2030 del sistema Confindustria. La spaccatura era diventata ufficiale già lo scorso settembre. Aeroporti di Roma comunicava la propria decisione, constatando “già da mesi l’impossibilità di portare avanti un dialogo proficuo su temi centrali come la sostenibilità, l’intermodalità e l’innovazione digitale” come specificato in un comunicato. Motivazioni condivise da Save. È cosa nota, però, che sullo sfondo ci fosse “Aperti al confronto” la faticosa elezione dell’attuale presidente di Assaeroporti, Carlo “Siamo una nuova associazione dei gestori Borgomeo (presidente di Gesac aeroportuali e, in questo contesto, riteniaNapoli), espressione di F21, azio- mo che la pluralità di sigle costituisca un nista di numerosi big del settore, arricchimento. Significa avere più rappreda Sea Milano a Sagat Torino, ol- sentatività nei confronti degli altri soggetti, tre che controllore di Trieste. Un a partire dalle istituzioni”, dichiara il presipresidente eletto con soli 8 voti dente di Aeroporti 2030 Alfonso Celotto. E favorevoli su 15 (gli altri astenuti). poco importa se in altri settori, vedi il comNel corso dei mesi, altre pedine si mercio, l’eccessiva frammentazione delle sono spostate. sigle stia portando a risultato opposti. Cioè, Tra queste, Valentina Lener, ex meno incisività rispetto alla politica. “Noi e direttore generale di Assaero- Assaeroporti lavoriamo affiancati, non uno porti, andata a ricoprire la stessa contro l’altro. E poi, ci poniamo come un carica nella nuova associazione. soggetto aperto. Ben vengano altri gestori Per la presidenza, invece, è stato aeroportuali, ma vogliamo lavorare insieme
a partner istituzionali, industriali, in primis le grandi imprese del trasporto e dell’energia. Migliorare l’accessibilità verso gli scali è un tema determinante”, prosegue Celotto. “Gli aeroporti del futuro devono diventare luoghi da vivere, offrire servizi diversificati, anche ai non viaggiatori, e integrarsi con le città. La visione dell’antropologo francese Marc Augé, che definiva gli scali come ‘non luoghi’, è superata. Ma queste strutture per vivere hanno bisogno di essere raggiunte presto e con comodo. Persino i migliori esempi italiani, come il Malpensa Express che collega lo scalo e il capoluogo lombardo, è ancora un passo indietro rispetto ai 15 minuti con cui il Paddington Express ti porta da Heathrow alla stazione londinese”, sottolinea il presidente. Servono, naturalmente, anche gli investimenti. E gli scali, con grande disappunto del settore, sono fuori dal PNRR. “Ma stiamo raccogliendo dei progetti da presentare al Governo in modo che possano costituire una sorta di integrazione di spesa” aggiunge Celotto. Intanto, come si legge negli esempi in questa pagina, diversi elementi si muovono.
Dall’Enac 300 milioni di “anticipo ristori”
L’Enac ha deciso di erogare 300 milioni di euro alle società di gestione aeroportuale come anticipo del 50% rispetto alle richieste di ristoro avanzate per i danni causati dall’emergenza Covid-19. “Grazie a una procedura semplificata e accelerata, l’ente fornisce liquidità alle imprese di un settore strategico per il Paese”, ha commentato il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini. L’erogazione deriva dall’attuazione di quanto disposto dalla legge n. 178 del 2020 (legge di bilancio 2021) che ha previsto l’istituzione di un fondo da 800 milioni di euro, nello stato di previsione del ministero sopra citato, per l’attribuzione di contributi in favore degli operatori aeroportuali.
Check-in alla stazione, Ferrovie e AdR ci credono
Una tempistica precisa non c’è. Ma l’obiettivo sarebbe enorme: effettuare il check-in di passeggeri e bagagli direttamente nelle principali stazioni ferroviarie collegate con Fiumicino, come Firenze, Bologna o Napoli, e scendere direttamente alla destinazione di arrivo, anche oltre oceano. Come se la stazione ferroviaria fosse un prolungamento del terminal. Questo è il succo di un accordo sottoscritto tra Ferrovie dello Stato italiane e Aeroporti di Roma per sviluppare l’intermodalità sostenibile e l’integrazione tra treno e aereo. Un accordo benedetto in lungo e in largo dai tanti presenti alla presentazione ufficiale, in primis gli ad di AdR, Marco Troncone, delle Ferrovie, Luigi Ferraris, ma anche dal sindaco di Roma Roberto Gualtieri e dal presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. “L’aeroporto di Fiumicino potrà beneficiare di nuove infrastrutture, più servizi di connessione diretta e una maggiore integrazione tra treno e aereo. È una scelta strategica lungimirante”, ha detto il sindaco Gualtieri. A Milano, intanto, guardano ancora al piano delle Ferrovie presentato nel maggio del 2019, in cui c’era l’obiettivo di riportare l’alta velocità a Malpensa entro il 2023. Un piano che senz’altro andrebbe rinfrescato.
A Firenze si litiga. “Ci guadagna Bologna?”
In Toscana, sull’asse Eugenio Giani - Dario Nardella (presidente della Regione e sindaco di Firenze) riprende corpo il progetto di ampliamento dello scalo di Firenze, bocciato nel 2020 dal Consiglio di Stato. Il compromesso: una nuova pista, ma più corta rispetto al progetto originario. La politica, tra sindaci grandi e piccoli, deve trovare la quadra. Ma intanto arriva a gamba tesa il commento dell’ordine degli Ingegneri di Firenze: “La riedizione di vecchi progetti per Peretola rischia di portare a un solo vincitore: l’aeroporto di Bologna, che potrebbe diventare lo scalo di riferimento anche per la Toscana centrale”, ha detto il presidente della commissione Trasporti dell’Ordine degli ingegneri di Firenze, Fiorenzo Martini. “Non ci sono progetti buoni per tutte le stagioni, riesumabili alla bisogna. Un piano di sviluppo aeroportuale non può essere solo figlio di equilibri politici. Servono riflessioni ad ampio spettro sulle destinazioni dei passeggeri e sulla mobilità da e per gli aeroporti”, aggiunge Martini, che nutre forti dubbi sulla possibilità concrete di una linea ad alta velocità Pisa-Firenze. Nell’ultimo anno lo scalo di Pisa ha trasportato quasi 2 milioni di passeggeri contro i circa 800mila di Firenze, una differenza solo in parte dovuta alla chiusura per due mesi dello scalo del capoluogo.