retail&food 06 2024

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La ristorazione va sotto i riflettori In arrivo DFM-Dire Fare Mangiare PartecipaaDFM24

Il 12 e 13 giugno l’evento Edifis dedicato al food E uno speciale sulla formazione nelle catene

Moda: da Mohito a Sinsay, LPP punta sull’Italia

Post Mapic, shopping center tra novità e intoppi

ESG: sta per partire la carovana dei PizzAutobus

Giugno 2024 In caso di mancato recapito inviare al CPM di MIlano Roserio per la restituzione al mittente previo pagamento resi € 5,00

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Gruppo General Beverage
Il robot cameriere

PROGRAMMA DEI CONVEGNI

EDITORIALE

MATTINA ORE 9,30/13,00

MERCOLEDì 12 GIUGNO

• Corrado Giannone - Tecnologo alimentare, collaboratore di Ristorando “Spunti di lavoro per conciliare salute, ambiente ed economia”

ore 9,00 - 9,30 - Registrazione partecipanti

ore 11,00 - 11.30 - Coffee break

CONVEGNO APERTURA

Presentazione convegno:

Antonio Savoia - Presidente Edifis - Direttore di Ristorando

Interventi:

Lino Stoppani - Presidente Fipe

Carlo Scarsciotti - Presidente Angem - Portavoce Oricon

Cristian Biasoni - Presidente AIGRIM

Massimo Piacenti - Presidente ANIR Confindustria

Relazione:

“Il mercato della ristorazione: prospettive e criticità”

Luciano Sbraga - Direttore Ufficio Studi Fipe

ore 16,00 - 16,30 - Coffee break RISTORAZIONE SOCIOSANITARIA: SCENARI, PROSPETTIVE, OPPORTUNITÀ

Moderatrice:

Gabriella Iacono - Tecnologa alimentare libera professionista

Relatori:

• Davide Cassi - Professore Dipartimento Scienze matematiche, fisiche e informatiche Università di Parma

“La fisica gastronomica e la sicurezza deli alimenti”

• Luisella Vigna - Presidentessa Associazione Italiana di dietetica e nutrizione clinica ADI Lombardia

“La ristorazione come cura nelle strutture sanitarie”

• Cecilia Gulisano - Specialista in Malattie Infettive

Direttore sanitario presso RSA Perini Rho

“Alimentazione dell’anziano in RSA”

• Giovan Battista Varoli - Fondatore Nutrire con cura Academy, consigliere ASP Montedomini, membro Fondazione Montedomini

“Il Corso chef Sanitario: competenze, ruolo, scenari”

• Elisabetta Montagna - Coordinatore S.C. Dietetica e Nutrizione Clinica

IRCCS Policlinico San Matteo Pavia

“Sviluppi normativi nella gestione del rischio nutrizionale in Regione Lombardia”

• Alessio Bordone - Group Chief Sales Officer CIRFOOD

“Nutrire è cura. Idee e progetti per la ristorazione ospedaliera e sociosanitaria”

• Laura Cuni – Responsabile ufficio Gare Serenissima Ristorazione

“Rispondere alle sfide del mercato: un approccio integrato di innovazione e sostenibilità”

• Giuseppe Plutino – Direttore Ufficio Nutrizione e informazione ai consumatori Ministero della Salute

“Le linee di Indirizzo: una sintesi necessaria”

• Alessandra Mascioli - Ministero dell’Ambiente e Sicurezza Energetica “La sostenibilità ambientale I CAM”

• Elena Alonzo - Coordinatrice Rete TarSin e del Collegio Operatori SITI

“La Rete dei TaRSiN e dei SIAN per promuovere un approccio One Health”

• Fabio Cusin - Senior Advisor di Presidenza e Progetti Speciali Authentica “Il punto di vista del gestore”

RIFLESSI ECONOMICI

TAVOLA ROTONDA

Daniela Prandina – Dottore commercialista e Consulente aziendale

Relatori:

• Giuseppe Grassi - Responsabile servizi ristorazione ENI S.p.A.

• Stefano Bolla - Responsabile Div. Servizi Generali e beni di consumo Banca d’italia

• Carlo Scarsciotti - Presidente Angem - Portavoce Oricon

• Andrea Laguardia - Direttore Legacoop Produzione & Servizi

• Fabrizio Pedrazzini - Direttore Generale Gruppo Pellegrini

• Mauro Martinelli - Responsabile Facility Management & Site Services - Leonardo Global Solutions

• Luca Pedaso - Direttore Commerciale Compass Group

LUCI E OMBRE DEL NUOVO CODICE APPALTI A UN ANNO DALL’ENTRATA IN VIGORE

TAVOLA ROTONDA

Moderatore:

Roberto Giannone - Collaboratore di Ristorando

Relatori:

• Eugenio Dalli Cardillo - Avvocato Titolare Studio Dalli Cardillo

• Massimo Piacenti - Presidente ANIR Confindustria

• Luigi Micello - Dirigente amministrativo Università di Brescia

• Mario Romano - Responsabile Ristorazione Consip S.p.A.

• Maria Luccarelli - Responsabile Stazione Unica Appaltante Provincia di Monza e Brianza e CMM

LA PROFESSIONALITÀ NEL MONDO DELLA RISTORAZIONE PUO’ PRESCINDERE DALLA FORMAZIONE?

TAVOLA ROTONDA

Moderatore: Giuseppe Zeppa – Professore Ordinario Scienze e Tecnologie Alimentari Università degli Studi di Torino

Relatori:

• Claudia Balzaretti - Direttrice Scuola Specializzione Alimenti di origine animale UNIMI

Moderatrice:

Emilia Guberti - Board alimenti e Nutrizione - SITI

Relatori:

• Salvatore Ciappellano - Componente comitato scientifico SINU e gruppo revisione editoriale LARN - Docente Alimentazione e Nutrizione umana Università degli Studi di Milano

“Presentazione nuovi LARN”

• Daniela Martini - Nutrizione Umana Università degli Studi di Milano

• Sergio Castellano - Chief Quality & ESG Officer Chef Express

• Rossana di Gennaro - Dirigente IPSEOA Carlo Porta

• Claudia Flaim - Direttrice Commerciale Markas

• Monica Chiesa - Vice Direttrice Generale SIR

• Alessandro Fadda - Responsabile Master Manager delle Ristorazione ALMAUN CONTROLLO

pag. 1 | retail&food | Giugno 2024 Convegni Ristorazione Collettiva Convegni Ristorazione Commerciale Convegni Ristorazione Tradizionale
POMERIGGIO ORE
14,30/18,00
LA RISTORAZIONE COLLETTIVA PER LA SALUTE UMANA E DELL’AMBIENTE
E ORGANIZZATIVI DELLO SMART WORKING SULLA RISTORAZIONE AZIENDALE
PASTI COMPLETAMENTE
DI GESTIONE DEI

UN CONTROLLO DI GESTIONE DEI PASTI COMPLETAMENTE INTEGRATO, GREEN E DOTATO DI AI? NON È UTOPIA.

Organizzato da Progetti e Soluzioni SpA inizio ore 15.00 - fine ore 16.00

Relatori:

“Le soluzioni per la ristorazione scolastica pensate per una gestione automatizzata”

• Agostino Ausilio - Responsabile Business Unit Ristorazione Progetti e Soluzioni SpA

“I vantaggi di un sistema basato su AI per il controllo di gestione dei processi che semplifica la produzione ed evita gli sprechi”

• Massimo Artorige Giubilesi - Tecnologo alimentare, Founder & CEO Giubilesi & Associati

F&B + MIXED USE: LE OPPORTUNITÀ PER LA RISTORAZIONE NEI NUOVI SVILUPPI IMMOBILIARI CON DESTINAZIONE MISTA

Convegno in collaborazione con Younicorn

TAVOLA ROTONDA

Moderatrice:

Monica Cannalire - Founder Younicorn

Relatori:

• Diego Valazza - Business Development Director LENDLEASE

• Monica Anzola - Asset Management Director MDC

• Antonella Ceschi - Partner Head of Real Estate practice BIRD&BIRD

• Stefano Pagliani - Director HINES

• Francesco Rovere - Senior Development Manager AXA IM

LE CATENE DI RISTORAZIONE IN ITALIA TRA OPPORTUNITÀ E CRITICITÀ

Convegno in collaborazione con AIGRIM (Associazione Imprese Grande Ristorazione Multilocalizzate)

TAVOLA ROTONDA

Moderatore:

Federico De Rosa - Vicecaporedattore del Corriere della Sera

Interviene:

• Tommaso Nastasi - Deloitte Value Creation Service Leader “Presentazione dei dati 2023 del Foodservice Market Monitor”

Relatori:

• Cristian Biasoni - Presidente AIGRIM

• Corrado Cagnola - Amministratore Delegato KFC Italy

• Sergio Castelli - Chief Executive Officer Areas Italia

• Giorgia Favaro - Amministratrice Delegata McDonald’s Italia

• Mario Perego - Group Head of HR Cigierre

• Andrea Valota - General Manager La Piadineria

FINANCE AND FOOD: INVESTORS POWERING RESTAURANT GROWTH

Conferenza in collaborazione con WhiteSpace Partners

Opening of the conference and welcome by:

Jonathan Doughty - Chairman WhiteSpace Partners

Keynote by:

Vincent Mourre - CEO WhiteSpace Partners, Q&A with the room

“The Impact of PE Investment in the Restaurant Industry”

Keynote by:

Tigrane Seydoux - Co-Founder and Co-CEO of Big Mamma Group, Q&A with the room

“Italian Dining Goes Global” ROUND TABLE

“Investing in Food Brands, is it Just About Return?”

• Claudio Baitelli - CEO Alice Pizza

• Rana Edwards - Founder and CEO of I Love Poke

• Micaela Illy - Investment Manager at Capdesia

Moderated by:

• Rebecca Viani - Partner at WhiteSpace Partners, Q&A with the room

“A Major Investor Talks European Restaurant Strategy”

Interview with:

• Harry Goss - Partner at McWin Capital Partners

Moderated by:

Jonathan Doughty - Q&A with the room

Wrap-up and by:

Jonathan Doughty - Chairman WhiteSpace Partners

“Thank you” and closing by:

Vincent Mourre - CEO WhiteSpace Partners

RISTORAZIONE COMMERCIALE: TECNOLOGIA A SUPPORTO DELLE PERSONE

TAVOLA ROTONDA

Moderatore: Emilio Fiorani - Co-Founder T2E

Relatori:

• Valentina Berti - Co-Founder e CEO ChuzEat

• Paolo Andreozzi - Founder e CEO Jobtech

• Francesca Dellisanti - Country Director Italy Mobietrain

• Alessandro Necchio - Consulente del Lavoro e Founder Studio Necchio

• Alessandro Bergnach - Senior advisor BIOS Management

• Luca Lotterio - CEO Restworld

RISTORAZIONE, INCLUSIONE E SOSTENIBILITÀ SOCIALE: GLI INGREDIENTI DEL SUCCESSO

TAVOLA ROTONDA

Moderatore:

Massimo Andreis - Giornalista Ristorando e Artù

Relatori:

• Ugo Bressanello - Presidente Fondazione Domus de luna

• Silvia Polleri - Presidente Coop abc La Sapienza in tavola

• Christian Uccellatore - Direttore Fondazione Ernesto Pellegrini Onlus

• Francesco Cacopardi - Presidente ANFFAS Onlus Nord Milano

• Giuditta Cavallini - Presidente Cooperativa dei buoni e cattivi

• Giuseppe Staglianò - Amministratore Unico RISTORAZIONE OGGI S.r.l

• Francesca Marotta - Marketing Executive Fratelli la Bufala

www.direfaremangiare.it Convegni Ristorazione Collettiva Convegni Ristorazione Commerciale Convegni Ristorazione Tradizionale
In inglese Gala Dinner 12 giugno Palazzo Parigi Milano Serata a inviti Per informazioni: dircom@edifis.it

MATTINA ORE 9,30/13,00

ore 11,00 - 11,30 - Coffee break

INNOVAZIONI TECNOLOGICHE E SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE: QUALI NOVITÀ NEL CAMPO DELLA RISTORAZIONE?

Sessione mattutina

Convegno in collaborazione con il Consiglio dell’Ordine Nazionale dei Tecnologi Alimentari e con il Consiglio dell’Ordine Nazionale dei dottori Agronomi e dei dottori Forestali

Ai Dottori Agronomi e ai Dottori Forestali saranno riconosciuti ai sensi del Regolamento per la formazione professionale continua 0,125 CFP/ora

Ai TA iscritti all’Albo saranno riconosciuti n. 3,5 CFP

Moderatore:

Carmine Cocca – Consigliere dell’Ordine Nazionale dei Dottori

Agronomi e Dottori Forestali

Saluti:

• Laura Mongiello - Presidente del Consiglio dell’Ordine Nazionale Tecnologi Alimentari

• Mauro Uniformi - Presidente del Consiglio Nazionale dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali

Relatori:

• Michele Morgante - Professore ordinario di genetica Università di Udine

“Innovazione tecnologica per la sostenibilità del sistema agroalimentare: dal laboratorio alla tavola”

• Aldo Todaro - Professore associato Università di Palermo Vicepresidente OTA

“Tecnologie alimentari: innovazione e ricerca”

• Paola D’Antonio - Professore Associato di Meccanica Agraria Università della Basilicata

“Tecnologie e reti neurali per la valorizzazione di prodotti tipici di pregio”

• Luigi Ledda - Professore ordinario di Agronomia Università Politecnica delle Marche

“I vantaggi della coltivazione aeroponica”

LA STRATEGIA DEL MADE IN ITALY NELLA FILIERA DELLA RISTORAZIONE: RISORSE, TECNOLOGIE, PROGETTI, SOLUZIONI PER IL PRESENTE VERSO IL FUTURO

Convegno in collaborazione con FCSI e EFCEM

Moderatore:

• Cesare Lovisatti - Senior Consultant EFCEM Italia

Relatori:

• Andrea Rossi - Presidente EFCEM Italia

• Massimo Artorige Giubilesi – Tecnologo Alimentare Presidente FCSI Italia e OTALL

• Paolo Corvo - Docente di Sociologia dell’Ambiente e del Territorio UNISG Pollenzo

• Vincenzo della Monica - MKT Manager Simbiosi Efficienza e circolarità globale dei territori

• Sandro Bagatti - Presidente INTI Rete Imprese Efficienza Energetica e Sviluppo Sostenibile

• Milena Presutto - Ricercatrice Dipartimento Unità Tecnica Efficienza Energetica ENEA

• Andrea Fornasier - Project & Innovation Manager Polo Tecnologico Alto Adriatico

• Andrea Fregnan - Key Account Manager Lainox Ali Group

• Mattia Merlini - Key Account Manager EFCEM Italia

LA RISTORAZIONE SCOLASTICA TRA PRESENTE E FUTURO Sessione mattutina

Moderatore:

• Paolo Simonetti - Docente Nutrizione delle Collettività Università degli Studi di Milano

Relatori:

• Monica Maj - Dietista Presidente Comm. d’albo dietisti Piacenza, membro cons. direttivo ASAND

“La gestione degli allergeni nei servizi di ristorazione scolastica”

• Vincenzo Russo - Professore Ordinario di Psicologia dei Consumi e Neuromarketing Università IULM

“Cervello, Neuroscienze ed Esperienze gustative. Le ultime scoperte per una ristorazione di successo”

• Manuela Atzeni - Dirig. Servizio Pubblica istruzione e Politiche

Giovanili Comune di Cagliari

“L’uso distorto dei social nella diffusione delle notizie”

• Guendalina Graffigna - Prof. ordinario di psicologia dei consumi e della salute - Direttore EngageMinds HUB Università Cattolica di Cremona

“Le implicazioni psicologiche relative all’applicazione delle diete speciali e religiose”

• Annalisa Iani - Regional manager scuole Lombardia Elior

“La cucina in classe”

• Francesco Garrubba - Direttore Filiale Sviluppo Ristorazione Scolastica Dussmann

“Verso un modello di refezione sostenibile: la sfida allo spreco alimentare tra menu e buone prassi”

SICUREZZA E IGIENE PER LA TUTELA DEL CONSUMATOREL’INDISPENSABILE RUOLO DELLA FASE DI CONTROLLO NELLA RISTORAZIONE COLLETTIVA E COMMERCIALE

Convegno in collaborazione con AFIDAMP – Associazione fornitori italiani attrezzature, macchine, prodotti e servizi per la pulizia

Moderatrice:

Virna Re - Vice Presidente sezione distributori AFIDAMP

Sessione 1 - 9,30/11,00

“La collaborazione tra ristorazione e organi di controllo”

Interventi:

• Rappresentante NAS

• Francesco Rebuffat - Area Legislativa FIPE

• Francesco Tanasi - Segretario Generale Codacons

• Luigi Cristiano Laurenza – Responsabile Area Legale e Internazionalizzazione Unione Italiana Food

• Francesco Pasquini - Vice Presidente AFIDAMP

Sessione 2 - 11,30/13,00

“Problematiche e casi virtuosi nell’applicazione delle procedure di igiene”

Interventi:

• Rosa Draisci – Direttore Centro nazionale sostanze chimiche - Istituto Superiore di Sanità

• Massimo De Maria - Vice Presidente Accademia Maestro Martino

pag. 3 | retail&food | Giugno 2024 La partecipazione ai convegni è gratuita! Iscriviti subito! Inquadra il QR Code Convegni Ristorazione Collettiva Convegni Ristorazione Commerciale Convegni Ristorazione Tradizionale
13 GIUGNO
GIOVEDì

GIOVEDì 13 GIUGNO

• Massimo Artorige Giubilesi - Presidente Ordine dei Tecnologi

Alimentari Lombardia e Liguria

• Matteo Marino - Responsabile Gruppo di Lavoro Chimici AFIDAMP

• Sonia Re - Direttore Generale APCI - Associazione Professionale Cuochi Italiani

TRAVEL

RETAIL, LA CRESCITA DELLA RISTORAZIONE IN AEROPORTO

TAVOLA ROTONDA

Moderatore:

• Adriano Lovera - Giornalista retail&food

Interventi:

• Luigi Battuello - Direttore Non Aviation Business Development SEA Aeroporti Milano

• Marilena Blasi - Chief BU Commercial Aeroporti di Roma

• Sergio Gallorini - Direttore Commerciale Consumer Napoli Salerno Airports - Gesac

• Natale Chieppa - Direttore Generale Gesap Spa Aeroporto Falcone Borsellino

• Francesca Soncini - Direttrice Commerciale Extra Aviation, Sagat –Torino Airport

LA VISIONE DELLE PROPRIETÀ E DELLE SOCIETÀ DI GESTIONE SUI TREND IN CRESCITA DELLA RISTORAZIONE NEI CENTRI COMMERCIALI Sessione mattutina

Convegno in collaborazione con CNCC

Moderatore:

• Roberto Bramati - Vicepresidente CNCC Saluto:

• Roberto Zoia - Presidente CNCC

Relatori:

• Stefano Colombi - Key Account & Strategy F&B Manager NHOOD

• Cecilia Buonsante - Leasing Director KLEPIERRE

• Francesco Ioppi - Head of Leasing Italy EUROCOMMERCIAL

• Laura Poggi - Director of Leasing, Marketing and CSR – Gruppo IGDe IGD SIIQ

• Fabio Porreca - Chairman SVICOM

• Josè Maria Robles - Director, Property Management Italia, Romania e Grecia SONAE SIERRA

• Paolo Negri - CEO IRGENRE

• Luca Nasi - Direttore Generale ARCUS

• Renato Isetti - CEO Gallerie Commerciali BENNET

• Marcello Deledda - Deputy Head Retail Leasing Out of Town - Savills

• Marco Beolchi - Head of Food & Beverage CBRE

RISTORAZIONE COMMERCIALE: LE NUOVE PROPOSTE IN 5 MINUTI

Appuntamento con Confimprese

Moderatore:

Francesco Montuolo - Vice Presidente Confimprese Relatori:

• Pierpaolo Coli - Head of Franchising Doppio Malto

• Vincenzo Ferrieri - Founder and CEO Gioia Group

• Matteo Fratianni - Head of Business Development - Malls Kelly Deli

• Fabrizio Frombola - Business Development Director 12oz

• Nicola Greco - CEO Rivareno

• Alberto Langella - CEO e Founder La Yogurteria

• Antonio Mari - COO Mignon Eccellenze Napoletane

• Fabio Ottolina - Managing Director Caffè Ottolina

• Yousef Sharafi - Owner La Cannoleria Siciliana

• Matteo Wagner - Head of Real Estate Miscusi

• Tunde Pecsvari - Founder Macha

• Giulia Tattoli - Marketing Manager BEFED Franchising

• Oliver Zon - Managing Director Kebhouze

LA RISTORAZIONE: FRANCHISING E CREDITO PER LA CRESCITA DENTRO E FUORI I CONFINI NAZIONALI

Convegno in collaborazione con Affilya

Sessione 1 - 9,30

“Food Franchising: il futuro è adesso!”

Moderatrice: Paola Oriunno - Giornalista retail&food

Interventi:

• Alberto Niccolini - Partner, Corporate Finance KPMG Advisory S.p.A.

• Luca Fumagalli - Co-founder, Senior Franchise Consultant Affilya

• Andrea Maria Meschia - Co-founder, Senior Franchise Consultant Affilya

• Donatella Paciello - Owner Studio Legale Paciello

Convegno in collaborazione con Federfranchising

Sessione 2 - 11,30

“Credito e strumenti finanziari a supporto dell’impresa”

Moderatrice: Paola Oriunno - Giornalista retail&food

Interventi:

• Alessandro Ravecca - Presidente Federfranchising Confesercenti

• Emilio Quattrocchi - AD Italia Comfidi e Cassa del Microcredito

• Marco Lugli - Sviluppo e accordi Commerciali Banco BPM

TAVOLA ROTONDA

Moderatore: Massimo Andreis - Giornalista Ristorando e Artù

Relatori:

• Jeannette Bondaz - Presidente del Fondazione École Hôtelière di Chatillon (AO)

• Luca Malizia - Cofounder Mixology Academy, Milano

• Alice Ausili - Responsabile HR Mixology Academy, Milano

• Moreno Faina - Direttore Università del Caffè illy, Trieste

• Andrea Sinigaglia - Direttore generale Alma

• Vincenzo Butticè - Patron e Chef de Il Moro Ristorante Monza, Docente di enogastronomia settore cucina e Vicepresidente Vicario Nord Italia APCI

• Mauro Benincasa - CEO HQ Food & Beverage

POMERIGGIO ORE 14,30/18,00

ore 16,00 - 16,30 - Coffee break

LA RISTORAZIONE SCOLASTICA TRA PRESENTE E FUTURO Sessione pomeridiana

TAVOLA ROTONDA

Moderatore:

• Luigi Bonizzi - Docente scuola specializzazione in scienze dell’alimentazione Università degli Studi di Milano

NEWS pag. 4 | retail&food | Giugno 2024 www.direfaremangiare.it Convegni Ristorazione Collettiva Convegni Ristorazione Commerciale Convegni Ristorazione Tradizionale
NULLA
DI… PERSONALE: COME FORMARE E MOTIVARE I COLLABORATORI NEL FUORI CASA. ANCHE STELLATO

GIOVEDì 13 GIUGNO

Relatori:

• Luisa Piacentini - Rappresentante Anci

• Silvia Cucurachi - Tecnologo Alimentare, Responsabile unità operativa controlli territoriali comune Bologna

• Laura Gibertoni - Direttrice comunicazione Sodexo

• Mauro Corno - Consumer & Retail Service Supervisor IISG

• Carlo Agostoni - Prof. ordinario di pediatria Università degli Studi di Milano

RICERCA, INNOVAZIONE E SVILUPPO: ELEMENTI FONDAMENTALI PER INQUINARE MENO E PRODURRE DI PIÙ

Sessione pomeridiana

Convegno in collaborazione con il Consiglio dell’Ordine Nazionale dei Tecnologi Alimentari e con il Consiglio dell’Ordine Nazionale dei dottori Agronomi e dei dottori Forestali

Ai Dottori Agronomi e ai Dottori Forestali saranno riconosciuti ai sensi del Regolamento per la formazione professionale continua 0,125 CFP/ora Ai TA iscritti all’Albo saranno riconosciuti n. 3,5 CFP

TAVOLA ROTONDA

Moderatore:

• Giorgio Donegani - Portavoce Consiglio OTA

Relatori:

• Luca Lo Sapio - Docente di Bioetica e Filosofia Morale Università degli Studi di Torino

• Daniele Rossi - Responsabile Progetti Europei Confagricoltura

Vicepresidente Gruppo Ricerca e Innovazione COPA COGECA

• Silvio Barbero - Vice Presidente Università Scienze

Gastronomiche di Pollenzo

• Paola Bertocchi - Responsabile Sostenibilità Camst Group

• Maria Cristina Di Domizio - Responsabile Ricerca e Innovazione Federalimentare

IL PREZZO DELLA QUALITÀ:

TAVOLA ROTONDA

Moderatore:

• Corrado Giannone - Tecnologo alimentare - collaboratore di Ristorando

Relatori:

• Emilio Fusco - Presidente Vivenda

• Giuseppe Stagliano - Amministratore Unico Ristorazione Oggi

• Giovanni Ferrazzi – Docente di Economia e Gestione delle Imprese della Ristorazione Università degli Studi Milano

• Dario Guidi - Direttore Commerciale CONOR

• Giuseppe Palma – Segretario Generale Assoittica Italia

LE CATENE DI RISTORAZIONE HANNO UN RUOLO SEMPRE PIU’ TRAINANTE NEI CENTRI COMMERCIALI Sessione pomeridiana

Convegno in collaborazione con CNCC

Relatori:

• Luca D’alba - General Manager Autogrill Italia

• Corrado Cagnola - A.D. KFC Italy

• Luca Pizzighella - General Manager Signorvino

• Stefano Terzi - Development Manager Dispensa Emilia

• Enrico Bauli - Vice Presidente Minuto di Bauli

• Niccolò Portu - Responsabile Sviluppo Internazionale Alice Pizza

• Massimo Innocenti - CEO Spontini

• Andrea Alboresi - Business Development Manager Roadhouse

• Fabrizio Frombola - Business Development Director 12oz

• Enrico Casagrande - Real Estate Director La Piadineria

• Andrea Valota - A.D. La Piadineria

• Pietro Nicastro - CEO & Founder Lowengrube e Tosca Lowengroube

• Elisa Pagliarani - Direttore Generale Poke House

• Alfio Schiatti - Chief Commercial Officer Fattorie Garofalo

Saluto:

• Roberto Bramati - Vicepresidente CNCC

• Andrea Aiello - A.D. Edifis

Moderatore:

• Roberto Bramati - Vicepresidente CNCC

TAVOLA ROTONDA

Moderatore:

• Stefano Migliorini - Partner Nuo

Relatori:

• Irving Bellotti - Partner Rothschild & Co

• Mattia Monti - CEO Tan Food

• Giuseppe Prestia - CEO 21 Invest

da Engel & Völkers Commercial

• Gianluca Sinisi - Licence Partner, E&V Commercial Milano e Lombardia

• Vincenzo Ferrieri - President, UBRI

TRA SOGNO E REALTÀ: IL FINE DINING FA I CONTI CON I COSTI

TAVOLA ROTONDA

Moderatore: Massimo Andreis - Giornalista Ristorando e Artù

Relatori:

• Claudio Sadler - Executive Chef Ristorante Sadler, Milano

• Sandra Ciciriello - Patron 142 Restaurant, Milano

• Daniel Canzian - Executive Chef Daniel Canzian Ristorante, Milano

e Vicepresidente Associazione Jeunes Restaurateurs d’Europe

• Davide Marzullo - Executive Chef Trattoria Contemporanea, Lomazzo (CO)

• Victoire Gouloubi - Private Chef, ideatrice format Uma Ulafi

• Tommaso Arrigoni - Executive Chef Innocenti Evasioni, Milano

• Valerio Braschi - Executive Chef Vibe Restaurant, Milano

• Andrea Berton - Executive Chef Ristorante Berton, Milano

• Stefano Pinciaroli - Executive Chef Ps Ristorante, Cerreto Guidi (FI)

NEWS pag. 5 | retail&food | Giugno 2024 Convegni Ristorazione Collettiva Convegni Ristorazione Commerciale Convegni Ristorazione Tradizionale
COME STIMARE LE BASI D’ASTA
FINANZA E RISTORAZIONE IN ITALIADINAMICHE E TENDENZE DI MERCATO
FOOD & THE CITY MILAN 2024 Organizzato
DELL’ALTA RISTORAZIONE
ai convegni è gratuita! Iscriviti subito! Inquadra il QR Code
La partecipazione

LA SFIDA ASSOCIATIVA

Rientrando in treno, dopo aver partecipato alla bellissima serata romana per celebrare i 25 anni di Confimprese, ho pensato due cose.

La prima, che la stazione Roma Termini sta finalmente cambiando volto, non ancora del tutto ma in buona parte. La trasformazione da mercato affollato e confuso coi binari dentro, a spazio di viaggio innovativo con un’immagine omogenea, ordinata e moderna, contornato da attività commerciali e di ristorazione, a servizio dei passeggeri e della città. Ci sono voluti anni, anni, anni ma qualcosa si è mosso.

La seconda è che le associazioni di categoria in Italia sono forti, ma mai abbastanza. Erogano servizi, organizzano incontri, facilitano relazioni, ma hanno rapporti troppo fragili con la politica. Che sostanzialmente non conosce e quindi non capisce il retail moderno, organizzato, a catena.

Certamente c’è un problema di qualità del ceto politico, non sempre elevata. Come è facile arguire quando si sentono alcuni parlamentari discernere delle nostre materie. Ma questo è difficile da risolvere.

Ciò su cui invece è possibile agire sta nel campo della coesione e della comunicazione.

Le associazioni del retail, del food, del franchising, dei landlord potrebbero (dovrebbero?) compiere lo sforzo di produrre piattaforme di discussione con richieste semplici, chiare e unitarie.

Minimi comuni denominatori (permessi, aperture, norme edilizie, omogeneità normativa nazionale e non regionale o comunale ecc.). Richieste così organizzate e unitariamente rappresentate, potrebbero essere più facilmente comprese da politici impreparati e distratti. E attraverso la comprensione passerebbe la conoscenza di questo comparto. Che non si occupa di Made in Italy né di botteghe storiche come qualche sottosegretario sogna.

Di fronte alla compagine politica che compone le Camere, per ottenere qualcosa, non ci si può permettere di marciare divisi né di trasmettere messaggi troppo complessi.

Uniti, semplici e chiari, questa la sfida.

EDITORIALE pag. 7 | retail&food | Giugno 2024

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RETAIL&food è l’unica rivista italiana specializzata nel travel retail, un settore in forte crescita e con buone prospettive di sviluppo anche per i prossimi anni. Inoltre R&f è uno dei mezzi più apprezzati e consultati da retailers e operatori attivi in outlet e centri commerciali.

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Anno 19 · numero 6 giugno 2024

Direttore responsabile Andrea Aiello

Coordinamento editoriale Adriano Lovera - adriano.lovera@retailfood.it

In redazione Paola Oriunno - paola.oriunno@retailfood.it

Contatti info@retailfood.it - www.retailfood.it

Pubblicità e traffico pubblicitario Roberta Motta - roberta.motta@edifis.it

Hanno collaborato

Massimo Barbieri, Monica Cannalire, Alessandro Cappai, Edoardo D’Ippolito, Luca Esposito, Francesco Fasulo, Paolo Lucci, Andrea Mammana, Roberta Motta, Alessandro Necchio, Beatrice Ramazzotti, Kevin Rozario, Mario Sassi, Beppe Scotti, Paolo Zanardi

Grafica Ei! Studio

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Flessibile e personalizzata la formazione oggi si fa così

Scali pugliesi, restyling ok in vista del boom estivo

pag. 9 | retail&food | Giugno 2024 SOMMARIO 10 News 22 News Opening 10 Stock options 15 Retail Glitch 16 Rubrica Legale 17 Dal Tabaccaio 20 Top Manager 56 Focus Franchising 58 Il lato U(mano) 63 Duty Free World 66 Collaborations 68 New Travel Markets RUBRICHE & Co-Branding 30 26 38 62 World Travel Retail 64 News | ESG 69 News | International 70 Prodotti e Fornitori 72 Cambi di Poltrona 30 SPECIALE
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Benetton Group, Claudio Sforza nuovo a.d. Perdita netta di 230 milioni

Dopo il terremoto che ha scosso il gruppo a fine maggio, Luciano Benetton, 89 anni, ha annunciato che lascerà la carica di Presidente di Benetton Group, in vista di una perdita 2023 enorme, accusando i manager che stanno gestendo l’impresa. La carica di presidente passa ad Alessandro Benetton, già presidente della holding di famiglia Edizione. Il 28 maggio, il CdA di Benetton Group ha approvato all’unanimità il progetto di bilancio 2023, che sarà sottoposto all’approvazione dell’assemblea dei soci il 18 giugno. Nuovo a.d. al posto di Massimo Renon sarà (secondo fonti attendibili) Claudio Sforza. Il fatturato del gruppo è pari a 1.098 milioni, l’ebit è in rosso di 113 milioni e la perdita netta è arrivata a 230 milioni dopo 150 milioni di svalutazioni. Il patrimonio netto è di 105 milioni. L’azionista Edizione supporterà il piano di rilancio stanziando 260 milioni nei prossimi anni dopo i 350 milioni iniettati negli ultimi esercizi.

STOCK OPTIONS

BUY

CHANEL

Il rallentamento del lusso non scalfisce Chanel, che chiude il 2023 con ricavi a 19,7 miliardi di dollari (+16%) e un utile operativo che sale del 10,9%, a 6,40 miliardi. Come vendite, frenano gli Usa, ma salgono in doppia cifra Europa e Asia.

RALPH LAUREN

Ralph Lauren chiude l’esercizio fiscale 2023/2024 con un segno positivo: ricavi a 6,6 miliardi di dollari (+2%), ma soprattutto un utile netto passato a 646 milioni di dollari, dai circa 523 dell’anno precedente. Nell’ultimo trimestre, +25 in Cina.

MANDARINA DUCK

Mandarina Duck chiude il 2023 con una crescita dei ricavi e dei margin. Il marchio ha archiviato l’ultimo esercizio fiscale a quota 32,7 milioni di euro (escludendo Corea, India e Cina), in progresso del 6,6%, con ebitda pari a 1,8 milioni.

NEUTRAL

UNDER ARMOUR

Sull’intero 2023 cala il fatturato del 3% a 5,7 miliardi di dollari, su cui incide soprattutto il -8% degli Stati Uniti. Salgono le altre aree geografiche. Il risultato netto è comunque positivo, a 232 milioni di dollari. Frena il wholesale.

MACY’S

Ancora difficile il periodo per i grandi magazzini Macy’s (che include Bloomingdale’s). Nei primi tre mesi del 2024 scendono del 2,7% le vendite (a 4,85 miliari di dollari), ma soprattutto si dimezza l’utile netto che scende a 62 milioni di dollari.

ANTONY MORATO

Primo trimestre in crescita per Antony Morato. Il marchio ha registrato un fatturato di 30,2 milioni di euro (+3%). Da segnalare il trend di incremento del canale e-commerce, che ha visto un rialzo del +18% rispetto al primo trimestre del 2023.

SELL

VF CORPORATION

Vf Corporation scivola in Borsa dopo i dati sul quarto trimestre fiscale del 2024, con ricavi in flessione del 13% a 2,4 miliardi di dollari. Vans, il marchio più importante del gruppo, che incide per un terzo dei ricavi, arretra del 26% nel periodo.

TOD’S

Sono grigi i conti del primo trimestre 2024, i primi dall’ingresso di L Catterton, con fatturato consolidato il calo del 6,7% a 252,3 milioni di euro. A pesare è la debolezza del mercato cinese, con l’area Greater China che arretra del 24%.

BURBERRY

Con meno vendite negli Stati Uniti e in Asia, arretrano del 12% le vendite nell’ultimo trimestre fiscale. Sull’intero bilancio, il risultato resta positivo a 383 milioni di sterline, che rappresentano un calo consistente su base annua, pari a -40%.

NEWS pag. 10 | retail&food | Giugno 2024

I Love Poke, parte dal Mediterraneo il progetto estero

Dal secondo semestre dell’anno, I Love Poke sbarca anche all’estero, iniziando da Spagna, Cipro e Medio Oriente. I primi punti vendita oltre confine saranno aperti sia in joint venture sia in affiliazione, in partnership con operatori locali. Con queste operazioni, il brand punta a concludere il 2024 con un totale di 200 negozi tra Italia ed estero. “Il nostro obiettivo è chiudere il 2024 a 88 milioni di euro di ricavi” ha commentato il Ceo e co-founder, Michael Nazir Lewis. “Il nostro indice like-for-like ad aprile è cresciuto del 3,2%, in controtendenza con il settore, e l’Ebitda store è sempre in positivo” ha aggiunto il manager. A fine 2022, I Love Poke aveva acquisito Pokescuse, operazione che aveva portato in portafoglio 18 punti vendita, rafforzando la presenza del brand in modo particolare nel Triveneto e in Emilia Romagna.

L Catterton acquisisce la maggioranza di Kiko

Secondo fonti di stampa, il valore dell’operazione dovrebbe aggirarsi intorno ai 1,4 miliardi di euro. La società ha chiuso il 2023 con ricavi per circa 800 milioni di euro, con una crescita di circa il 20% sul 2022. “Ci siamo aperti a una partnership con un investitore di rilevanza internazionale come L Catterton, che riteniamo potrà contribuire ad accelerare la crescita di Kiko a livello globale” ha affermato Antonio Percassi, il quale manterrà la carica di Presidente della società. “Crediamo che la profonda conoscenza del settore beauty a livello internazionale di L Catterton sarà in grado di offrire un prezioso contributo per espandere ulteriormente il nostro marchio, attraverso strategie di omnicanalità e l’apertura di nuove ed importanti geografie, come gli USA” ha aggiunto Simone Dominici, amministratore delegato di Kiko. L Catterton ha già una significativa esperienza negli investimenti a livello globale in più di trenta marchi nel settore beauty, tra cui Intercos, Elemis, ETVOS, Maria Nilla e Oddity.

Starbucks entra in Galleria Umberto I a Napoli. Stop momentaneo per la Mondadori

Sta per completarsi il rinnovamento di uno dei luoghi più esclusivi di Napoli, la Galleria Umberto I, che però da tempo affrontava anche problemi di degrado. A marzo scorso, il Comune aveva dato il via a lavori di rinnovamento. Proprio in Galleria, Starbucks ha appena inaugurato il suo punto vendita, il primo nel centro di Napoli, il secondo nella regione dopo quello a La Reggia Outlet di Caserta. Per la catena sviluppata da Percassi, che ha appena aperto un altro punto vendita al centro commerciale Gran Reno di Casalecchio, si tratta del 38esimo punto vendita in Italia. La nuova veste della Galleria partenopea passa anche per l’apertura della nuova libreria Mondadori, con affaccio sul Teatro Salone Margherita, presentata con grande clamore data la rilevanza del locale, circa 1.000 mq. Il bookstore, inaugurato cinque giorni fa, è rimasto aperto circa 24 ore. Dopodiché è stata decretata la chiusura, dopo un intervento della polizia municipale locale, che ha ravvisato la mancanza di alcuni permessi. Una situazione paradossale, figlia di una burocrazia impossibile, con un risvolto d’immagine negativo per la più grande catena italiana di librerie.

Minuto Bauli arriva a Milano, a due passi dal Duomo

A Milano, in pieno centro, ha aperto un nuovo punto vendita di Minuto Bauli, format a metà tra caffetteria e pasticceria del colosso veronese del pandoro. L’apertura dello store milanese, in piazza Beltrade, anticipa un piano di sviluppo che porterà il format in altre città in Italia e all’estero. Rispetto alla rete e alla gestione dei punti vendita, “l’affiliazione non è una strada che prendiamo in considerazione, continueremo la gestione diretta” ha detto Luca Casaura, Group Chief Marketing Officer di Bauli. “Minuto Bauli si trova in una fase in cui effettivamente si potrebbero cercare delle scorciatoie per accelerare, ma rischierebbero di compromettere l’esperienza e la qualità”. Oggi in Italia ci sono 12 store Minuto Bauli, tra Verona, Milano, Torino, Bologna, Firenze e Monza, alcuni in città, altri nei centri commerciali (come Adigeo, Fiordaliso, Merlata Bloom, Globo, Gran Reno) ed è anche attivo un punto vendita estero, a Vienna, presso lo shopping center Shopping City Süd.

NEWS pag. 12 | retail&food | Giugno 2024

Klépierre prende possesso del centro commerciale RomaEst

Il centro commerciale RomaEst passa di mano. La struttura, oggi di proprietà al 100% di Gic, fondo sovrano di Singapore, è stata acquistata dal gruppo francese Klépierre che avrebbe offerto circa 220-230 milioni. RomaEst, gestito da ECE Marketplace, conta circa 100.000 mq e 210 negozi. All’interno anche un cinema multisala UCI, un supermercato Panorama, 20 bar e ristoranti. L’Italia per Klépierre rappresenta il 20% del portafoglio. Tra i 33 mall italiani della società francese figurano anche Porta di Roma e La Romanina, sempre nella capitale, Le Gru (Torino) e Gran Reno, oggetto di un recente ampliamento.

IGD, c’è l’accordo con

Notorious per il multisala alla Darsena. Trimestrale ok, ma si lavora sul debito

Si sblocca la situazione per il multisala del centro commerciale La Darsena di Ferrara, dopo che UCI Cinemas aveva annunciato la chiusura da fine giugno. IGD Siiq, proprietaria della struttura, ha trovato un accordo con Notorious Cinemas che si è fatto carico della locazione. La struttura (10 sale) sarà oggetto di un restyling completo e riaprirà a settembre. Sul fronte finanziario, IGD ha pubblicato la prima trimestrale del 2024, con crescita dei fatturati degli operatori delle gallerie italiane (+2,1%) e degli ingressi (+2,6%). Al 31 marzo 2024 il tasso di occupancy delle gallerie è risultato pari al 94,2%. Salgono del 7,1% i ricavi da attività locativa netti (31,1 milioni di euro). Il peso del costo del denaro, che ha reso più cari i finanziamenti, ha però impattato sulla gestione finanziaria. La gestione finanziaria complessiva è pari a –18,5 milioni di euro. L’utile netto ricorrente cala (Ffo) cala quindi del 34,8%, rispetto al 31 marzo 2023, a 10,3 milioni di euro.

Unieuro vede l’utile, ma razionalizza store e costi. Vendite on line peggio di quelle retail

Unieuro ha chiuso l’esercizio 2023/24 con un utile netto adjusted di 18,7 milioni di euro, in calo del 10,6% rispetto ai conti precedenti. I ricavi si sono attestati a 2,63 miliardi, in calo del 6,3%, in linea con il resto del mercato e con l’andamento dei principali competitori (vedi MediaWorld). L’Ebit adjusted è leggermente in calo, a 34,8 milioni dai 37 precedenti, a fronte della riduzione dei ricavi. Unieuro, per l’esercizio in corso, prevede ricavi in linea, ma specifica che proseguirà la strategia di stretto controllo di gestione, anche per compensare l’incremento del costo del personale, derivante dal rinnovo del contratto nazionale di lavoro, in vigore da aprile. Sul fronte dei negozi, nei 12 mesi a fronte di 8 nuove aperture ci sono state 16 chiusure (7 negozi diretti e 9 affiliati). Il 70% delle vendite avviene in-store (in calo del 6,1%), mentre l’on line, che copre il 16,5% dei ricavi, è arretrato addirittura del 13,4%. Tra le categorie di prodotto, pesa molto la frenata di quella “brown”, che contiene le TV, scesa del 33,7%.

Mason’s Famous Lobster Rolls: a Milano il primo locale in Europa del format USA

La catena americana Mason’s Famous Lobster Rolls fa il suo debutto europeo con l’inaugurazione del punto vendita numero 36 nel cuore di Milano. Situato in Via Torino 73, a breve distanza dal Duomo, il locale ha aperto ufficialmente al pubblico venerdì 11 maggio. L’apertura milanese è stata guidata da Paolo e Pietro Funaro, che hanno acquisito i diritti della catena per l’Europa. Il test del locale sarà determinante per il futuro della catena in Europa: se il format avrà successo, saranno previste aperture in altre città italiane come Bologna, Firenze e Roma, con progetti di espansione anche in altri paesi europei come Francia, Spagna, Germania e Svizzera.

NEWS pag. 14 | retail&food | Giugno 2024

SUMMER (TEMPORARY)

LOVE

La passione estiva brucia in fretta ma conviene. Anche se il clima tarda a riscaldarsi, noi consumatori stiamo già pianificando le nostre vacanze estive e così fanno anche molti brand.

Dior è stato il primo ad annunciare le sue magie per l’estate 2024: diversi pop-up retail legati alla collezione da spiaggia Dioriviera , oltre ad una serie di pop-up concept lungo le soleggiate coste europee, da Mykonos a Capri. Continua così il trend dei beach club griffati, iniziato la scorsa estate. Pare infatti che andare in vacanza insieme ai propri clienti, dia ottimi frutti.

Gli analisti dicono sia una coda del fenomeno di revenge shopping, in cui soprattutto i turisti americani hanno cercato di realizzare le proprie fantasie estive con il fenomeno Euro Summer, da Parigi a Positano: se non posti una pic da questi luoghi, sei un po’ un nobody, insomma. Così l’anno scorso Dior, Louis Vuitton, Loro Piana, Gucci e Jacquemus hanno brandizzato per la stagione i migliori beach club di Saint-Tropez, mentre Valentino ha tinto di fucsia Palazzo Avino in Costiera Amalfitana e Chanel ha griffato il Nammos di Mykonos (la spiaggia più arredata, servita, guardata, musicata, affollata, ambita e cara di questo emisfero).

Pare proprio che i pop-up e le attivazioni estive siano un’iniziativa proficua per i brand, da Launchmetrics arrivano infatti dati MIV (Media Impact Value) davvero interessanti. Per capirci, il valore d’impatto mediatico è in sostanza il calcolo di quanto denaro avreste dovuto investire in marketing, per riuscire a generare lo stesso numero di reazioni in termini di click, like, foto, repost e interazioni varie sui social che - in questo caso - il popup in una località vacanziera vi ha assicurato. Se lo store sotto il sole è temporaneo, il ricordo dell’esperienza resta nel cuore dei propri clienti più a lungo. Pensate che a Saint Tropez, le foto del pop-up estivo di Jacquemus Beach Club hanno generato 9,3 milioni di visualizzazioni su TikTok e quelle del Lido di Louis Vuitton ne hanno generate 48,5 milioni.

E poi, una giornata al lido firmato costa meno di una bella borsa ma consente, a diverse fasce di clienti, di sentirsi parte di quella community e di quello stile, condividendolo sui propri profili ( AKA sembrare ricchi su IG). C’è infine da dire che così i brand, spesso, tirano a lucido vecchi lidi pigri e un po’ arrugginiti, il che non guasta. Anche quest’estate, quindi, troveremo lungo le coste mediterranee delle inaspettate brandizzazioni, tra pop-up store, beach club, SPA e yatch. Armani , per presentare la propria linea Mare, ha già annunciato un tour di attivazioni estive, che partirà da Trani, per poi toccare Porto Cervo e via tra Tokyo, Sylt e Malibu, oltre alla presenza di corner estivi nei resort di Puerto Banus, St. Tropez, Cannes, Sanya e Forte dei Marmi. I clienti potranno vivere un’esperienza immersiva in un set tropical chic, con tanto di biliardino, tavolo da ping-pong e carretto dei gelati, tutto firmato Armani. Ma non ci scandalizziamo: in fondo gli amori estivi, sono temporanei per definizione!

pag. 15 | retail&food | Giugno 2024
di Monica Cannalire

La Rubrica Legale a cura di

COCUZZA, Milano

Il nuovo registro elettronico per la trasmissione e l’acquisizione dei dati ambientali relativi al ciclo ed alla gestione dei rifiuti

Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica con decreto del 4 aprile 2023 ha emanato il regolamento che disciplina il funzionamento del Registro Elettronico Nazionale sulla Tracciabilità dei Rifiuti (RENTRI). Tale regolamento è funzionale all’adempimento degli obblighi previsti dalla Direttiva Ue 2018/851, che impone agli Stati membri l’istituzione di uno o più registri coordinati, tali da garantire il monitoraggio delle attività di smaltimento dei rifiuti.

Qual è lo scopo del RENTRI?

Il RENTRI ha lo scopo di realizzare un disegno di governance complessiva della gestione dei dati circa la tracciabilità dei rifiuti a livello nazionale. A tal fine, la configurazione del registro elettronico consentirà tale tracciabilità avvalendosi integralmente di una gestione digitalizzata di documenti quali il registro di carico/scarico, i formulari di identificazione dei rifiuti e del Modello Unico di dichiarazione Ambientale. In particolare, a decorrere dalla data di iscrizione, gli operatori obbligati dovranno trasmettere i relativi dati secondo le modalità stabilite con gli appositi decreti direttoriali.

Chi è tenuto all’iscrizione?

Il regolamento prevede due tipologie di iscrizioni: l’iscrizione obbligatoria e l’iscrizione volontaria. Le tipologie di rifiuti considerati per individuare i soggetti obbligati all’iscrizione sono i rifiuti pericolosi come elencati nel D.L. 152/2006 e quelli non pericolosi, ovvero i rifiuti che non contengono al loro interno sostanze considerate pericolose. Sono, quindi, tenuti all’iscrizione obbligatoria con riferimento ai rifiuti pericolosi: i) enti e imprese che effettuano il trattamento dei rifiuti, ii) produttori di rifiuti pericolosi, iii) enti e imprese che raccolgono o trasportano rifiuti pericolosi a titolo professionale, iv) i commercianti e gli intermediari di rifiuti pericolosi e v) i consorzi istituiti per il recupero e il riciclaggio di particolari tipologie di rifiuti. Con riferimento, invece, ai rifiuti non pericolosi, sono tenuti all’iscrizione anche i) le imprese e gli enti produttori iniziali di rifiuti non pericolosi, ii) gli enti e le imprese che raccolgono o trasportano rifiuti non pericolosi a titolo professionale, esclusi coloro che trasportano i propri rifiuti non pericolosi e iii) i commercianti ed intermediari di rifiuti non pericolosi.

Modalità e struttura

Il primo accesso telematico al sistema del registro deve

avvenire tramite strumenti digitali di autenticazione da parte di uno o più utenti che rappresentano l’operatore che deve obbligatoriamente o decide volontariamente di iscriversi. Lo stesso, quindi, dovrà, indicare le unità locali dove l’operatore svolge l’attività e, se obbligato, dove tiene uno o più registri cronologici di carico e scarico, inserire le attività (produzione, recupero, smaltimento, trasporto, intermediazione e commercio senza detenzione) svolte presso l’unità locale al fine della successiva trasmissione dei dati e, infine, indicare le eventuali deleghe concesse ai soggetti che si occupano di tale attività. Il registro è diviso in due sezioni. La prima è denominata “Anagrafica” e comprende i dati anagrafici degli operatori e delle informazioni relative alle specifiche autorizzazioni rilasciate agli stessi per l’esercizio di attività inerenti alla gestione dei rifiuti. In tale sezione viene, inoltre, reso disponibile per gli operatori un servizio di consultazione delle informazioni sulle autorizzazioni dei trasportatori e dei destinatari. La seconda è la sezione “Tracciabilità”, comprensiva dei dati relativi agli adempimenti degli iscritti.

Tempi e sanzioni

Il regolamento è entrato in vigore il 15 giugno 2023. Gli enti o le imprese produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi con più di cinquanta dipendenti e tutti gli altri soggetti diversi dai produttori iniziali dovranno iscriversi a decorrere dal 15 dicembre 2024 ed entro il 13 febbraio 2025. Gli enti o le imprese produttori di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi con più di dieci dipendenti dovranno iscriversi a decorrere dal 15 giugno 2025 ed entro il 14 agosto 2025. Infine, tutti i restanti produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi obbligati dovranno iscriversi a decorrere dal 15 dicembre 2025 ed entro il 13 febbraio 2026.

La mancata o irregolare iscrizione al RENTRI comporta l’applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria da € 500,00 a € 2.000,00, per i soggetti che si occupano dello smaltimento rifiuti non pericolosi, e da € 1.000,00 a € 3.000,00 per i soggetti che si occupano dello smaltimento dei rifiuti pericolosi. Invece, la mancata o incompleta trasmissione dei dati informativi, comporta l’applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria da € 500,00 a € 2.000,00, per i rifiuti non pericolosi, e da € 1.000,00 a € 3.000,00 per i rifiuti pericolosi.

pag. 16 | retail&food | Giugno 2024
di Avv. Alessandro Barzaghi

Operazione Pillarstone-Promos: il fondo investe 250 milioni su dieci centri commerciali

Pillarstone, in collaborazione con Promos, ha lanciato il fondo Retail & Leisure Fund, con una dotazione iniziale di 250 milioni di euro. Nella prima fase, l’investimento ha come oggetto 10 centri commerciali italiani, tutti di nuova acquisizione, dal punto di vista della gestione. “Abbiamo l’obiettivo di raddoppiare gli asset in gestione nei prossimi 12 mesi” ha affermato Gaudenzio Bonaldo Gregori, country manager di Pillarstone. “Ad oggi unico nel suo genere, il fondo vuole essere un’opportunità, per l’industria, di restituire valore ad asset non più performanti attraverso operazioni di riconversione, rilancio e riposizionamento” ha spiegato Filippo Maffioli, amministratore delegato di Promos. Promos sarà materialmente il soggetto che darà esecuzione agli investimenti. Il fondo è stato creato per investire su asset immobiliari a destinazione d’uso retail e turistica in chiave di revamping, con operazioni di restyling, ampliamento dell’offerta food, inserimento di nuovi servizi, diversificazione delle insegne e consolidamento dell’offerta retail.

Oriocenter sempre più attento alla cura e al benessere di consumatori e dipendenti

Il mall bergamasco mette al centro il benessere della persona. Dalle prestazioni di tipo medico-sanitario, ai trattamenti estetici, sono numerose le possibilità offerte da Oriocenter per clienti e dipendenti. A partire da Douglas, uno dei negozi storici presente fin dalla sua apertura oltre 25 anni fa, che, dopo un profondo restyling dei suoi spazi, ha riaperto al pubblico il 16 maggio con la nuova area Beauty Lounge. Inoltre, proprio da Oriocenter che partirà il progetto innovativo “Refill Wall”, in collaborazione con L’Oreal che promuove l’uso di flaconi refill. Tra gli altri luoghi del centro che offrono trattamenti estetici, c’è il Centri Unico, con servizi di estetica avanzata. E poi ancora: l’hairsalon Duca’s, Little Italy Barbershop, il salone di Jean Louis David per un momento di bellezza e relax. Non solo bellezza, Oriocenter offre anche un’ampia proposta di centri medico-sanitari come DentalPro, SMART CLINIC del Gruppo Ospedaliero San Donato, Èqui (catena di parafarmacie italiana), Medi-Market e il servizio Iper Farma di Iper La Grande i.

Dal Tabaccaio

LA VERITÀ DELL’APPARENZA

Ho sempre pensato che “il carrozzone va avanti da sé” e si regola con tempi e modi che lo plasmano naturalmente.

Ultimamente, le personali esperienze, la disillusione e la sfacciataggine di alcuni protagonisti mi hanno svelato come i social e ciò che propagandano siano diventati un mezzo deleterio. Collocato in maniera pericolosa, se non delinquenziale nella vita delle persone.

La pubblicità è l’anima del commercio, slogan invero un po’ datato, rivela come le persone siano volubili e facilmente influenzabili. Fare scegliere gli altri è diventato un mestiere, redditizio e spesso scorretto e deprecabile.

Ho partecipato ad una “festa” invitato da un’azienda del tabacco.

Presenti dieci tabaccai e cento influencer muniti di cellulare o accompagnati da operatore televisivo. Pagati per inondare di foto e filmati con sigaretta ben in vista le vite degli webeti che li seguono annoiati.

L’apparenza ormai è la verità.

La realtà virtuale sta per confondere tutto. Ci porterà a non studiare più, a non scrivere più, non suonare più, non pensare più.

Qualcuno lo ha già fatto per noi.

Per essere un opinion leader o un testimonial commerciale nel mondo che vorrei, sarebbe necessario almeno conoscere o saper fare qualcosa, essere riconosciuto per un talento, non solo avere le ciglia ad ala di gabbiano e due gommoni al posto delle braccia o essere delle bamboline glabre con puppe e natiche da Barbie.

Sono conservatore? No.

Sono pessimista? Si.

Sono vecchio? Si.

Sono stufo? Si.

NB Queste righe sono state scritte da un essere umano e non da ciat gippiti.

pag. 17 | retail&food | Giugno 2024
2030 Milano centro

Fradiavolo passa di mano, Gioia vende ad Alto Partners Sgr

Alto Partners Sgr ha acquisito la quota di controllo di Fradiavolo. Il private equity, tramite il fondo Alto Capital V, ha rilevato il 76% del capitale di Fragesa, la realtà che gestisce il marchio fondato da Mauro D’Errico e Gianluca Lotta. Alto Partners ha comprato le quote che erano in mano a Gioia Spa e una parte delle quote di Kappagroup. I fondatori di Fradiavolo restano al timone dell’azienda, mantenendo il 24% del capitale. Secondo fonti di mercato, il valore dell’operazione dovrebbe aggirarsi intorno ai 40 milioni di euro. “Fradiavolo ha un’offerta estremamente attrattiva per alcuni mercati esteri in cui il made in Italy nel settore food & beverage è molto apprezzato, ma in cui la presenza di catene italiane è marginale per l’assenza di format scalabili supportati da un’adeguata ingegnerizzazione dei processi” ha dichiarato Gianmarco Gandolfi, partner di Alto Capital. L’obiettivo 2024 di Fradiavolo è di centrare i 24 milioni di ricavi.

Signa vende tre attività italiane (tra cui WaltherPark) al gruppo tedesco Schoeller

Il Gruppo Signa cede tre asset italiani al gruppo tedesco Schoeller. Fanno parte del pacchetto il progetto WaltherPark in costruzione a Bolzano, l’Hotel Bauer di Venezia e Viva Virgolo, sempre a Bolzano. Schoeller è un’azienda tedesca che opera nei settori dell’imballaggio sostenibile, della logistica e dell’immobiliare, guidata dai fratelli Christoph e Martin Schoeller. WaltherPark (commercializzato da Rustioni&Partners) è un progetto di sviluppo urbanistico di 35.000 mq Gla e 90 negozi (annunciato anche l’arrivo di uno spazio food de Il Mercato Centrale), un hotel 4 stelle superior, appartamenti e spazi ad uso ufficio. L’apertura è prevista in primavera 2025. Signa, il colosso immobiliare austriaco che fa capo a René Benko è entrata in difficoltà finanziaria a causa del rialzo dei tassi e della crisi del settore immobiliare. Il buco stimato ammonta a più di 10 miliardi. In aprile, il gruppo ha ritirato il suo precedente piano di risanamento dichiarando definitivamente istanza di fallimento e vendendo buona parte dei suoi immobili per ripagare i creditori.

IN BREVE

Librerie coop ancora in utile

Librerie.coop conferma un risultato in utile anche nel 2023. È il terzo bilancio positivo della società, con il 2023 che si è chiuso con un risultato della gestione operativa pari a oltre 1 milione di euro e un utile di 200 mila euro.

Kasanova festeggia 30 anni

Kasanova ha raggiunto i 30 anni di attività. Il 1994 è stato l’anno di svolta per la società, con l’ingresso di Maurizio Ghidelli, oggi CEO del Gruppo, e la nascita del brand. Oggi il marchio conta 806 punti vendita, di cui 569 in franchising.

Aperte le iscrizioni ai FoodInSpace Awards

Il web magazine FoodInspace ha inaugurato la prima edizione dei FoodInSpace Awards, un nuovo concorso di progettazione e design riservato ai concept del mondo Food&Beverage. Le candidature saranno aperte fino al 30 settembre 2024.

Polibox entra in Cambro

Polibox (azienda di contenitori isotermici in polipropilene espanso per la ristorazione commerciale) entra nel Gruppo Cambro Manufacturing. Mario Sestito, CEO e fondatore, manterrà il suo ruolo di Managing Director per il business in Europa.

Snipes, nuovo store a Roma Termini

Snipes ha inaugurato un nuovo punto vendita di 300 mq alla Stazione Termini. Il brand, con 50 negozi in Italia, ha da poco aperto anche al Fiordaliso di Rozzano e al centro commerciale di Belpasso, in Sicilia

Sézane apre un pop-up a Milano

Il brand francese di abbigliamento Sézane ha aperto a Milano il suo primo pop-up store italiano. Resterà aperto fino al 20 luglio. Lo spazio si estende su 95 metri quadrati e dispone di tre vetrine.

pag. 18 | retail&food | Giugno 2024

Ideabellezza spinge sul Sud. Il brand beauty italiano raggiunge i 90 store

Procede il piano di sviluppo della Gargiulo & Maiello S.p.A. sull’insegna Ideabellezza. Il format sta facendo registrare ottime performance di vendite e ha portato il management ad accelerare sui restyling dei punti vendita e di procedere con lo sviluppo. Un punto di identificazione del format è una presenza maggiore della tecnologia, con un incremento della digitalizzazione e dell’uso dell’IA. Dall’inizio dell’anno sono state portate a termine ristrutturazioni di negozi come Castellammare, Brindisi e Marano. Sono state realizzate diverse acquisizioni di negozi che hanno permesso un ulteriore sviluppo in areee come Ischia, Caserta e Monopoli. Infine c’è stato uno sviluppo di nuove location come Corridonia (MC), Salerno (quartiere Pastena), Catania (C. C.le Katané), Taranto (C.C.le Mongolfiera). Ideabellezza ha ora superato quota 90 profumerie, confermandosi la prima catena tutta italiana del settore beauty, proprio nell’anno in cui festeggia i 30 anni di attività.

Mandarina Duck avvia il restyling dei negozi

Lo scorso 22 marzo, Mandarina Duck ha inaugurato a Verona il suo ultimo store monomarca in ordine di tempo, 40 metri quadri di superficie commerciale in Via Mazzini 24. “Da un anno stiamo ristrutturando i negozi. Ne vogliamo uniformare l’immagine basandoci sul concept degli interni studiato per i punti vendita negli aeroporti di Malpensa e Orio al Serio. C’è ancora tanto da fare, perché diverse boutique, soprattutto quelle di Firenze e Bologna, hanno ancora concept molto vecchi ha dichiarato Cristina Mazzero, Head of Commercial di Mandarina Duck. Il marchio di borse e valigeria conta 10 monomarca retail in Italia (Milano, Bergamo, Carugate, Orio al Serio, Venezia, Bologna, due a Firenze, Roma e appunto Verona), cui s’aggiungono 3 concessioni da Coin, due a Roma e una a Mestre, e una serie di shop-in-shop in Spagna, all’interno del grande magazzino El Corte Inglès. In più possiede tre negozi outlet: due in Italia, a Fidenza e Serravalle, e uno a La Roca, in Spagna.

Top manager, competenze e crescita personale

ILLUMINARE IL FOOD RETAIL: NEUROSCIENZE E COACHING PER UNA LEADERSHIP RIVOLUZIONARIA

Nell’evoluzione costante del settore del food retail, l’importanza di un approccio innovativo alla leadership e alla gestione delle risorse umane non può essere sottovalutata. Con l’emergere di nuove sfide, la comprensione del funzionamento del cervello umano e l’applicazione delle neuroscienze al coaching si presentano come strumenti rivoluzionari per il miglioramento personale e professionale. Questo articolo propone un’anteprima dei temi trattati nel nostro corso dedicato ai manager del settore, con l’obiettivo di esplorare come le neuroscienze possano potenziare le strategie di coaching nel food retail. Il coaching, inteso come strumento per lo sviluppo delle potenzialità individuali e di team, trova nella neuroscienza un alleato prezioso. La comprensione dei meccanismi cerebrali che governano le decisioni, i comportamenti e le emozioni può migliorare significativamente l’efficacia delle tecniche di coaching, rendendo possibile un intervento più mirato e consapevole sulle dinamiche umane. La neuroscienza offre spiegazioni profonde sui processi decisionali, sull’apprendimento e sulla gestione delle emozioni. Nel contesto del food retail, dove la pressione e le sfide sono all’ordine del giorno, tecniche di coaching che incorporano questi principi possono portare a un miglioramento significativo delle performance individuali e di team. Esercizi pratici di autoconsapevolezza e autoregolazione emotiva, basati sui principi neuroscientifici, sono al centro del corso che proponiamo, offrendo ai partecipanti strumenti concreti per gestire stress e pressione in modo più efficace. Uno dei concetti più potenti che la neuroscienza apporta al mondo del coaching è quello della neuroplasticità, ovvero la capacità del cervello di adattarsi e cambiare in risposta alle esperienze. Questa conoscenza apre infinite possibilità per lo sviluppo delle competenze e l’adattamento ai cambiamenti, sia personali che professionali. La capacità di riconoscere le proprie emozioni e quelle altrui, di gestirle in modo efficace e di comunicare in maniera empatica, è fondamentale in ogni leader. Sessioni di coaching basate su principi neuroscientifici possono trasformare il modo in cui i manager percepiscono sé stessi e interagiscono con i collaboratori, promuovendo un ambiente di lavoro più positivo, produttivo e innovativo. La comprensione del funzionamento del cervello e l’applicazione delle neuroscienze al coaching aprono nuove strade per l’eccellenza professionale e personale. Durante il corso, attraverso lezioni interattive, esercizi pratici e case study, i partecipanti saranno guidati in un viaggio di scoperta e crescita, preparandoli a fronteggiare le sfide future con rinnovata consapevolezza e competenza.

*CEO del Gruppo Ethos, executive business coach e speaker motivazionale | www.beppescotti.it, Linkedin Beppe Scotti, Instagram @beppe.scotti

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a cura di Beppe Scotti*

Ricerca di prodotto, nuovi brand, startup: Autogrill è leader per l’innovazione nel food

La società del gruppo Avolta investe per ampliare l’offerta, in funzione dei consumatori di oggi. Nascono piatti veg e si moltiplicano le partnership da Eataly a Rossopomodoro, fino a Costa Coffee

“L’innovazione fa da sempre parte del DNA di Autogrill, coinvolge ogni aspetto della company e rappresenta la vera essenza della famiglia Avolta”, spiega Luca D’Alba, General Manager Italy F&B di Avolta. “Grazie a un costante monitoraggio dei gusti dei consumatori e delle tendenze di mercato e a concreti investimenti in ricerca & sviluppo, ideamo concept innovativi al passo con i trend del momento, per rendere i viaggiatori sempre più felici e soddisfatti delle proprie esperienze di viaggio”.

L’innovazione, quindi, passa anzitutto da un’offerta Food & Beverage che, valorizzando il patrimonio enogastronomico territoriale, sia declinata in chiave moderna per rispondere alle esigenze di tutti i viaggiatori, sempre più attenti a soluzioni healthy, salutari e sostenibili. Per questo motivo, di recente sono state lanciate alcune novità plant based,

come il Wowbun, realizzato in collaborazione con Garden Gourmet, nato per soddisfare le esigenze dei consumatori che vogliono limitare il consumo di carne senza rinunciare a un prodotto gustoso e premium, e il Ragù dell’Orto, realizzato in collaborazione con lo chef Simone Salvini, un ragù 100% vegetale, a base di pomodoro arricchito con mix di verdure e proteine vegetali.

Rinasce anche un concept storico come Alemagna

La strategia d’innovazione si declina su tutti i canali, autostrade, aeroporti, stazioni ferroviarie, centri commerciali e città, grazie a format sempre più customizzati e a un brand portfolio che oggi conta più di 50 marchi, tra proprietari e franchisee, nazionali e internazionali. Ne sono un esempio le ultime aperture e collaborazioni: a marzo è stato inaugurato il punto vendita a marchio Eataly all’interno dello storico edificio a ponte di Dorno, lungo la A7 Milano Serravalle, per offrire ai viaggiatori un servizio di ristorazione dedicato a chi desidera trascorrere una sosta enogastronomica di qualità, in un luogo in cui fare esperienze autentiche. Inoltre, ad aprile è stato inaugurato il primo locale Costa Coffee in Italia, all’aeroporto di Fiumicino. Una collaborazione cruciale per portare un partner internazionale, presente in oltre 50 Paesi, anche in Italia, arricchendo non solo il portafoglio brand

di Avolta, sempre più ampio e diversificato, ma anche l’offerta per i viaggiatori in uno snodo strategico come lo scalo romano. Innovative anche le partnership come quella con Rossopomodoro che ha portato all’inaugurazione del primo punto vendita all’interno dell’Outlet di Vicolungo. Rivisitazioni importanti di concept storici in chiave contemporanea hanno riguardato, tra gli altri, Motta Milano 1928, Alemagna e WASCOFFEE Lab, un concept proprietario all’interno del quale tutti gli arredi sono realizzati attraverso il riciclo dei fondi di caffè consumati.

Ecco l’acceleratore d’impresa per le idee più promettenti

Nel segno dell’innovazione anche InHub, l’Innovation Hub dedicato al mondo della ristorazione autostradale, un acceleratore di imprese pensato per sviluppare soluzioni e strumenti innovativi per migliorare la competitività dei servizi del settore. È stata lanciata una call for ideas per poter selezionare startup che avranno modo di lavorare nel nuovo InHub e di creare una vera e propria community che, in uno spirito di collaborazione e ispirazione, svilupperà i progetti a stretto contatto con esperti del settore. Tre gli ambiti progettuali su cui è incentrata la call for ideas: customer experience, operations and employee experience e sostenibilità. Oltre 100 startup hanno inviato la propria candidatura proponendo soluzioni per contribuire a migliorare l’esperienza di consumo nei punti vendita della rete autostradale. Alle startup selezionate viene offerta la possibilità di accedere all’Acceleration Program, un percorso innovativo attraverso il quale sviluppare un Proof of Concept (PoC) avviando così un percorso di collaborazione continua.

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Capatoast debutta a Cagliari con il nuovo brand

Capatoast Cagliari è la prima toasteria della catena con la nuova insegna, frutto del rebranding: Capatoast – Il Megatoast. Viene così inaugurato il nuovo layout con la prima apertura in Sardegna, all’interno del Centro Commerciale Le Vele Millennium di Cagliari, gestito dal Gruppo Klépierre (con una superficie di 43mila metri quadrati e che registra 10 milioni di visitatori all’anno). La toasteria si trova al primo piano dell’edificio Millennium. Il nuovo punto vendita è dotato di tutte le ultime tecnologie; la cucina è stata dotata di attrezzature di ultima generazione, mentre nel front sono stati installati monitor per la visualizzazione del menu e kiosk per il self ordering. Capatoast è oggi presente In Italia con oltre 40 toasterie nelle più grandi città italiane e nei principali centri commerciali.

Takko Fashion apre a Le Piazze nel bresciano

Takko Fashion ha aperto lo scorso 2 maggio un nuovo store a Orzinuovi, in provincia di Brescia, presso il Centro Commerciale Le Piazze. Il brand di moda offre un mix di capi, basico per l’uso quotidiano, collezioni casual e fashion, curvy, intimo e accessori. Inoltre, Takko Fashion si impegna con varie organizzazioni e lavora a diverse iniziative per contribuire a un cambiamento sostenibile nel settore tessile. Per favorire condizioni produttive sostenibili e migliorare l’agricoltura del cotone a livello globale, il brand è membro della Fair Wear Foundation, della Partnership for Textiles e partner di Better Cotton. A oggi Takko Fashion possiede e gestisce quasi 2.000 negozi quality discount di abbigliamento in 17 Paesi in Europa.

Tigella’s arriva a Torino in franchising

Tigella’s ha annunciato l’apertura del suo primo locale a Torino, in Via Principe Amedeo 11, nei pressi del Museo Egizio. Il nuovo locale Tigella’s Torino Centro ospita fino a 80 persone e propone, attraverso la formula all you can eat, le tradizionali ricette dello gnocco fritto e delle tigelle. È già attivo anche il servizio di take away. “La nuova apertura di Torino ci permetterà di rafforzare la presenza del nostro marchio in Italia consolidando la nostra posizione nel mondo della ristorazione” ha dichiarato Paola Gaudimundo, proprietaria di Tigella’s. Il locale è gestito in franchising dal franchisee Massimiliano Rizzi. La nuova apertura di Torino è la quarta per il brand, già presente con tre locali in città a Milano.

Bontà

apre a Roma il suo secondo store italiano

Bontà ha aperto il suo secondo punto vendita in Italia lo scorso 22 marzo, all’interno del Centro Commerciale MAXIMO Shopping Centre di Roma, in via Laurentina 865. Bontà nasce dall’idea di tre amici: Paolo Zotti e i fratelli Mauro e Gerardo Visco. Inizialmente si fa conoscere per i food truck, con i quali gira l’Italia per proporre uno street food regionale. Dopo un 2022 di successi, l’anno successivo viene aperto il primo punto vendita a Biella, presso il Centro Commerciale Gli Orsi. Per il futuro, l’obiettivo è quello di aumentare i punti vendita fisici in tutta Italia, fino ad arrivare al franchising nel 2026 e all’apertura all’estero nel 2028. Un’altra fetta di mercato a cui Bontà strizza l’occhio è l’Horeca, con l’obiettivo in futuro di fornire i prodotti ai vari alberghi, ristoranti e bar.

NEWS | Opening pag. 22 | retail&food | Giugno 2024
pag. 23 | retail&food | Giugno 2024 IL FUTURO DEL RETAIL COMPIE GLI ANNI Confimprese 1999 - 2024 confimprese.it Scopri i nostri 450 brand associati!

Dopo Verona, anche a Trento il Tuday Conad autonomo

A Trento ha aperto un nuovo punto vendita Prendi&Vai! di Tuday Conad. Dopo la prima esperienza a Verona, si tratta del secondo store completamente autonomo in Italia, frutto della collaborazione fra DAO (cooperativa associata a Conad per le provincie di Trento, Bolzano, Verona, Vicenza e Belluno) e Retail Hub. Il negozio è dotato di tecnologia computer vision e di sensori sugli scaffali, dove è possibile prendere i prodotti, inserirli nella propria borsa e passare dal totem dedicato per il checkout. A quel punto la spesa si può concludere in due modi. Pagando con carta di credito. Oppure, per chi ha scaricato la app ed è registrato, viene generato un Qr Code che già contiene i dati dello strumento di pagamento, che viene scansionato prima di uscire. Nel negozio c’è anche una bilancia intelligente che riconosce frutta e verdura, senza bisogno di digitare un codice.

Al Gran Reno di Bologna c’è anche il chiosco Starbucks

Starbucks ha messo a segno la sua apertura numero 37 in Italia. Questa volta l’operazione avviene a Casalecchio di Reno, presso il centro commerciale Gran Reno. Il punto vendita è nel formato ridotto “chiosco”, che presenta comunque sedute e tavoli, ed è utilizzato come formato veloce in alcuni luoghi del travel e negli shopping center. Sono 7 finora i chioschi Starbucks, tra Lombardia, Piemonte, Toscana e Lazio. Questo format si adatta perfettamente alle esigenze dei consumatori che hanno poco tempo a disposizione, ma vogliono comunque gustare una deliziosa bevanda o del cibo to go. Starbucks è presente in Italia da sei anni e, ad eccezione della Roastery milanese gestita direttamente dalla casa madre, procede il suo sviluppo grazie a Percassi Retail.

Anytime Fitness approda nel palazzo direzionale Park West

A Milano ha aperto il sedicesimo club in Lombardia di Anytime Fitness, il wellness brand statunitense aperto h24, che si sviluppa con la formula del franchising. La nuova palestra si è insediata nella zona sud ovest, all’interno del progetto di riqualificazione urbana denominato Park West, composto da alcuni grandi edifici direzionali (via Bisceglie) dove hanno spostato la loro sede sociale alcune aziende, come Dils o Carrefour Italia. La palestra è ovviamente aperta a tutti, residenti compresi. “Questo passaggio segna un passo ulteriore verso il traguardo dei 60 club in Italia da raggiungere entro la fine del 2024” ha commentato il Ceo di Anytime Fitness Italia, Roberto Ronchi.

Il discount Tedi per la prima volta in Sicilia e Calabria

Prosegue lo sviluppo dell’insegna tedesca di discount non food Tedi, che investe al Sud e approda per la prima volta in Sicilia, a Castelvetrano, in provincia di Trapani. Questa apertura segue di poche settimane quella avvenuta al parco commerciale Malizia di Montalto (Cosenza) che aveva segnato, invece, l’esordio in Calabria. E negli stessi giorni Tedi aveva rafforzato la sua presenza in Sardegna, con un punto vendita a Nuoro. La multinazionale, fondata a Dortmund nel 2004 dalla famiglia Tengelmann-Gruppe, arriva così a circa 120 punti vendita in Italia, su un totale di oltre 3mila sparsi in 15 Paesi europei. In Europa, Italia compresa, è sempre agguerrita la concorrenza con Action, altra catena non food a rapida crescita in tutte le province italiane.

NEWS | Opening pag. 24 | retail&food | Giugno 2024

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DIRE FARE MANGIARE, TANTO SPAZIO ALLA COMMERCIALE NELL’EVENTO DI EDIFIS

Il 12 e 13 giugno arriva il consueto appuntamento biennale sulla ristorazione della nostra casa editrice. Collettiva, commerciale e tradizionale: la due-giorni milanese affronta ogni aspetto del settore. Tutti gli incontri si tengono presso l’Allianz Mi.co

Il maxi evento targato Edifis sulla ristorazione raddoppia. La casa editrice, che pubblica tra gli altri le testate Artù, retail&food e Ristorando, cambia veste e dà ancora più sprint al suo tradizionale convegno biennale, che fino al 2022 prendeva il nome di Ristorazione. Si trattava di una rassegna dedicata alla ristorazione organizzata, che all’interno della cornice del Palazzo delle Stelline di Milano, aveva messo insieme i rappresentanti delle principali aziende del settore, dando vita a ben 14 eventi e tavoli di lavori, in cui si erano alternati circa 100 relatori.

Quest’anno, l’evento prende il nome di DFM – Dire Fare Mangiare . La location, più grande, sarà quella del centro congressi Allianz MiCo , sempre a Milano. Ma soprattutto, il tema dei lavori si è

allargato a tutta la ristorazione, compresa quindi la commerciale, oggetto di analisi privilegiato per la rivista retail&food. Da quest’anno, il Comitato promotore, accoglie i rappresentanti di colossi della ristorazione come Alice Pizza, Areas, Chef Express, Kfc, McDonald’s, Cirfood, Autogrill, La Piadineria. Tante le sigle di riferimento fra le associazioni sponsor, a partire da Aigrim , passando per Cncc, Federfranchising, Fipe.

Clima di ripartenza, ma restano le incognite

Il mondo della ristorazione si trova a confrontarsi in una congiuntura favorevole a livello di numeri macro, dove le catene ricoprono un ruolo sempre più centrale, specialmente al Nord. Ma

in un quadro non privo di complessità. L’inflazione sta mollando la presa: dopo l’8,1% del 2022 e il 5,7% del 2023, oggi

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EVENTI | DFM

il rialzo dei prezzi viaggia a un tasso fisiologico intorno al punto percentuale (+0,9% il dato Istat di aprile). Ma questo non si è ancora tradotto in un raffreddamento del costo del denaro, sulla scorta delle scelte della Bce. Le vendite si sono rimesse in marcia, dopo il primo bimestre dell’anno piatto. L’Osservatorio Confimprese-Jakala sui consumi registra un trend di progressivo miglioramento frutto di un gennaio negativo (-2,1%), seguito da febbraio a +0,7% e marzo a +3,9%. In questo quadro, la ristorazione ha fatto meglio della media, con un marzo a +5,8% e un dato trimestrale a +1,8%.

Sale il peso delle catene

L’ultimo rapporto Fipe ha messo bene in evidenza come le catene di ristorazione rappresentino ormai l’11% del mercato, pari a un giro d’affari di 9,9 miliardi di euro , segnando un sostan -

ziale raddoppio rispetto al 5,8% del 2011. E l’espansione di mini-catene si presenta come un elemento caratterizzante del nostro Paese. “Sul mercato italiano operano oltre 600 gruppi/ aziende che sviluppano oltre 850 format/insegne” scrive Bain&Co in un’analisi dei dati Fipe. Nel complesso, il settore dovrebbe chiudere il 2024 con una crescita intorno al 4-5%. Però la carenza di personale qualificato e la riduzione del potere d’acquisto dei consumatori rimangono fattori critici. Su questo aspetto, una ricerca recente di Confimprese, riguardante sia il food sia il retail, ha messo in luce un’altissima propensione al turnover dei lavoratori , che nei prossimi tre anni si attesta intorno al 40%, con variazioni significative tra i settori: il tasso annuale di turnover va dal 27,9% della somministrazione al 13,2% nel non alimentare. Solo il 60,5% dei lavoratori ha un contratto a tempo indeterminato.

Tra private equity e tecnologia, le occasioni di confronto

cial Aeroporti di Roma), Sergio Gallorini (Direttore Commerciale Consumer Napoli Salerno Airports – Gesac), e Natale Chieppa (Direttore Generale Gesap Spa Aeroporto Falcone Borsellino).

Un altro importante incontro, questa volta più focalizzato sugli aspetti finanziari e sul ruolo crescente del private equity nel settore, è Finance and food: investors powering restaurant growth, in collaborazione WhiteSpace Partners, di cui interverranno il Chairman, Jonathan Doughty, e il Ceo Vincent Mourre. Nella tavola rotonda collegata, intervengono manager come Claudio Baitelli (Ceo di Alice Pizza), Rana Edwards (Founder e Ceo di I Love Poke), Micaela Illy (Investment Manager di Capdesia), mentre a seguire è prevista anche un’intervista con Harry Goss, Partner di McWin Capital Partners, importante fondo che ha in portafoglio società come Vapiano, Big Mamma, L’Osteria e i licenziatari di Burger King in Germania e Polonia.

Focus sulle catene con Aigrim e Deloitte

Mercoledì 12 giugno si discute di catene di ristorazione in uno degli eventi principali della kermesse dedicati al comparto commerciale: “Le catene di ristorazione in Italia, tra opportunità e criticità” . Un convegno organizzato in collaborazione con AIGRIM (Associazione Imprese Grande Ristorazione Multilocalizzate) e con la partecipazione cruciale di Deloitte , che presenterà i dati 2023 del Foodservice Market Monitor. Il giro d’affari della nostra ristorazione è calcolato in almeno 75 miliardi di euro, mentre continua a crescere la quota di mercato delle catene. Oltre al presidente di Aigrim e Ceo di Chef Express, Cristian Biasoni , salgono in cattedra Corrado Cagnola (Amministratore delegato KFC Italy), Sergio Castelli (Ceo di Areas Italia), Mario Perego (Group Head of HR di Cigierre), Andrea Valota (General Manager de La Piadineria).

Tanti i punti di discussione e confronto che animeranno i tavoli di DFM durante i lavori. Dove la tecnologia e il digitale avranno un’importanza notevole. E non mancheranno gli appuntamenti dedicati ad alcuni aspetti peculiari della ristorazione di catena. Uno di questi è il canale del travel retail, senz’altro tra quelli che hanno conosciuto la maggiore espansione negli ultimi anni. Nell’ambito di Travel retail, la crescita della ristorazione in aeroporto, ne discutono Luigi Battuello (Direttore Non Aviation Business Development SEA Aeroporti Milano), Marilena Blasi (Chief BU Commer-

Mercoledì 12, spazio alla tavola rotonda Ristorazione commerciale – tecnologia a supporto delle persone, con relatori quali Emilio Fiorani (Co-Founder T2E), Valentina Berti (Ceo di ChuzEat), Paolo Andreozzi (Ceo di Jobtech), Francesca Dellisanti (Country Director Italy di Mobietrain), Alessandro Necchio (Consulente del Lavoro), Alessandro Bergnach (Senior advisor BIOS Management) e Luca Lotterio (Ceo di Restworld). È sufficiente il panel di relatori e di aziende coinvolte per notare come oggi la tecnologia possa andare a efficientare la ristorazione su diversi aspetti del business, dalla gestione del personale e del

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DELOITTE OSSERVATORIO AIGRIM - CNCC Forecast Covid-19 Fonte: Elaborazione su dati «Deloitte Foodservice Market Monitor» Il mercato italiano è rappresentato principalmente dal Full Service Restaurant (~50%), limitata penetrazione delle catene rispetto al contesto internazionale --4,1% +1,9% 2018 21% 27% 52% 2019 20% 29% 50% 2020 21% 28% 50% 2021 19% 31% 50% 2022 19% 53% 50% 2023 19% 31% 50% 2027 21% 25% 53% 77,9 78,2 78,5 50,0 61,7 31% 76,9 83,2 2017 21% 26% 75,2 +0,4% -1,4% +2,0% Caffè e Bar Quick service restaurants Full service restaurants +3,2% +2,2% -2,9% +2,0% L’allentamento delle restrizioni e la conseguente ripartenza dei consumi post Covid hanno consentito a tutti format della ristorazione italiana di tornare su traiettorie di crescita Evoluzione del mercato della ristorazione in Italia per tipologia di formati (Miliardi €, Percentuale) 22,6% 23,1% 23,6% 26,5% 26,8% 25,5% 25,9% 26,8% Inc. % Catene sul mercato della ristorazione in Italia Inc. % Catene sul mercato della ristorazione in Europa 6,8% 7,1% 7,5% 7,7% 7,9% 9,4% 9,5% 10,0% 102 104 108 46 71 100 102 110 Consumi alimentari fuori casa (2022=100)

punto vendita, passando per il contatto con il cliente.

Non poteva mancare uno spazio ampio riservato alla ristorazione nei centri commerciali, suddiviso in due appuntamenti, organizzati in collaborazione con CNCC Nel primo incontro, durante la mattina di giovedì 13 giugno, ecco le aziende impegnate nella parte property. Il titolo è: La visione delle proprietà e delle società di gestione sui trend in crescita della ristorazione nei centri commerciali. Con la moderazione di Roberto Bramati, Vicepresidente CNCC, affrontano il tema Nhood, Klépierre, Eurocommercial, IGD, Svicom, Sonae Sierra, Irgenre, Arcus, Bennet, Savills, Cushman & Wakefield, CBRE.

Nel pomeriggio, invece, sarà l’occasione per ascoltare la visione dei brand, nell’evento Le catene di ristorazione hanno un ruolo sempre più trainante nei centri commerciali, un appuntamento anche questo promosso da CNCC. Intervengono Autogrill, KFC, Signorvino, Dispensa Emilia, Bauli, Alice Pizza, Spontini, Roadhouse, La Piadineria, Lowengroube, Poke House, Fattorie Garofalo. È possi-

bile leggere il dettaglio dei relatori nel programma completo degli eventi, a inizio giornale.

Ancora sulla finanza, questa volta giovedì 13, ecco un focus su Milano nella tavola rotonda Food & The City Milan 2024, in collaborazione con Engel & Völkers Commercial e con la partecipazione di aziende del calibro di Nuo, Rothschild & Co, TAN Food e 21 Invest.

Le esperienze delle catene italiane

Nella giornata di giovedì 13 giugno, ancora tanto spazio al racconto delle esperienza delle catene italiane, in un incontro a cura di Confimprese dal titolo Ristorazione commerciale, le nuove proposte in 5 minuti che si svolgerà nel corso della mattinata, dove sono in scaletta gli interventi di: Pierpaolo Coli, Head of Franchising Doppio Malto, Vincenzo Ferrieri Founder and CEO Gioia Group, Matteo Fratianni Head of Business Development – Malls Kelly Deli, Fabrizio Frombola Business Development Director 12oz Coffee Joint, Nicola Greco Ceo Rivareno, Alberto Langella Ceo e Founder La Yogurteria, Antonio Mari Coo di Mignon Eccellenze Napoletane, Francesco Montuolo Vice Presidente Confimprese, Fabio Ottolina Managing Director di Caffè Ottolina, Tunde Pecsvari Founder di Macha, Yousef Sharafi proprietario de La Cannoleria Siciliana, Giulia Tattoli Marketing Manager di BEFED Franchising, Matteo Wagner Head of Real Estate di Miscusi e Oliver Zon Managing Director di Kebhouze

L’affiliazione

per trainare la crescita

Infine, durante Dire, Fare, Mangiare verrà osservato con particolare attenzione il potenziale di crescita delle catene attraverso il sistema dell’affiliazione. L’ultimo rapporto curato da Nomisma e Assofranchising mette in evidenza come il comparto generi un fatturato ormai vicino ai 31 miliardi di euro (in crescita del 7,1% fra 2023 e 2022), impiegando una forza lavoro di 252.848 mila addetti. Il franchising, negli anni, si è imposto come un ottimo modello di autoimprenditoria, ma ormai è anche un settore in cui operano soggetti con una dimensione organizzazione d’impresa rilevanti. Naturalmente, è un segmento del commercio in cui è vitale la chiarezza dei rapporti tra le parti. Ecco perché il franchising verrà affrontato in due sessioni distinte. La prima è cura della società di consulenza Affilya , si chiama Food Franchising: il futuro è adesso e propone gli interventi dei rappresentanti di KPMG Advisory e Studio Legale Paciello, oltre che della stessa Affilya. Nella seconda, a cura di Federfranchising , si discute di Credito e strumenti finanziari a supporto dell’impresa , con Federfranchising Confesercenti, Italia Comfidi e Cassa del Microcredito, Banco BPM.

C’è anche il Gala Dinner

A corredo dell’evento Dire Fare Mangiare, il 12 giugno, è previsto anche un importante momento conviviale, ossia la cena di gala organizzata presso Palazzo Parigi, a Milano. Non è un evento aperto, ma a inviti. È comunque possibile chiedere informazioni scrivendo a dircom@edifis.it.

pag. 28 | retail&food | Giugno 2024

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MALL ALLA RICERCA DI UNA NUOVA IDENTITÀ

L’ottava edizione del Mapic Italy ha fotografato un settore dinamico e vivace, ma costretto a fare i conti con un mondo che cambia. E mentre il retail sperimenta nuove strade (omnicanale), le gallerie si interrogano sul nuovo ruolo che viene loro richiesto dai consumatori, dai brand, dal territorio. Il nostro racconto

Provando a sintetizzare in una o due parole l’ottava edizione del Mapic Italy - che si è tenuta il 22 e 23 maggio al Superstudio Maxi di Milano – viene in mente “resilienza”, che racconta un’industria che resiste ma ancora barcolla, ma comunque viva e vitale. E poi “dialogo”, a conferma di un desiderio di incontro e di confronto mai sopito che ha caratterizzato anche questa edizione italiana del salone del retail real estate. “Più concreto e pragmatico rispetto al salone di Cannes…”, ci hanno confermato alcuni operatori tra gli stand. Tutti con agende piene. Ma per descrivere l’aria che si respirava in alcuni momenti

si presta anche l’espressione francese “impasse” per descrivere la fase di stallo del presente.

aperti da pochi mesi e non così performanti come ci si aspettava (stando ai rumors raccolti tra gli stand).

I numeri del Mapic Italy 2024

Oltre 2000 delegati da 25 Paesi, (+5% rispetto al 2023) di cui oltre

700 tra retailer, catene di ristorazione e operatori leisure.

Negli ultimi anni “è cambiata la natura dei progetti” ha detto Francesco Pupillo, show director Mapic e Mapic Italy, “ed è cambiato il modo in cui i brand si interfacciano ai clienti, grazie anche alle nuove tecnologie come l’intelligenza artificiale”. Il tema del Mapic Italy 2024“Crescere in un mondo che cambia: la nuova equazione del mercato retail” – ha sottolineato proprio questo gap tra vecchio e nuovo, tra mall tradizionali (alcuni con un estremo bisogno di riqualificazione) e nuovi formati “smart”

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di Paola Oriunno e Adriano Lovera
SPECIALE | MAPIC Italy

L’indagine Nomisma e la questione (infinita) sulla condivisione dei dati

Servizi per il territorio, food, leisure, cinema e palestre, gli argomenti più citati nei panel di questa edizione, insieme a sostenibilità e a “mixed use”, il mantra su cui oggi si scommette per ricomporre gli equilibri tra immobiliare e retail, nuove esigenze e abitudini di vita mutate. Per non dire stravolte. L’indagine presentata da Nomisma nel corso della fiera non ha dato segnali incoraggianti sui consumi in Italia. Cinghia sempre più stretta per gli italiani che al centro commerciale continuano ad andare ricercando caratteristiche ben precise. Nel 2023, tre italiani su quattro hanno fatto rinunce o sacrifici per far fronte alle difficoltà economiche. Over 55 e famiglie con redditi bassi sono le categorie tra le più colpite. Per il futuro, questo si traduce in spese più attente e mirate. Nel 2024 le nuove priorità di spesa sono quelle legate alla salute e alla spesa alimentare. Nella visita ai mall, il “prodotto” passa in secondo piano e acquistano più voce in capitolo i servizi, le esperienze, una buona viabilità e la ristorazione. Nell’elenco compare, inaspettata, anche la voce “pulizia e sicurezza”.

L’indagine, inoltre, ha messo in evidenza ancora una volta il cortocircuito comunicativo tra landlord e tenant. I brand vorrebbero ricevere dati su affluenze, fasce orarie degli accessi e valori economici degli altri retailer per implementare strategie comuni. Ma non tutte le aziende sono disponibili a condividere con regolarità i dati di profilazione della clientela con il centro commerciale. Chi lo è, lo fa solo a determinate condizioni. “Sarà fondamentale mettere sempre di più a fattor comune i dati e le informazioni raccolte sulle abitudini d’acquisto della clientela, per creare strategie che

rendano i centri commerciali non solo punti di riferimento per lo shopping, ma anche per il tempo libero e per le altre esigenze in continuo mutamento delle persone” precisa Roberto Zoia, presidente del CNCC - Consiglio nazionale dei centri commerciali e AD di IGD Siiq. Di questo si discute già da alcuni anni. Se ne riparlerà ancora.

Le novità, da Nord a Sud

L’ago della bilancia delle novità si sposta sempre più verso il Centro e il Sud. A caccia soprattutto di turisti e “pellegrini” (il Giubileo si avvicina). È recente la notizia del passaggio del centro commerciale RomaEst a Klépierre. La struttura, oggi di proprietà al 100% di Gic, fondo sovrano di Singapore, sarà acquistata dal gruppo francese che avrebbe offerto circa 220-230 milioni. RomaEst, gestito da ECE Marketplace, conta circa 100.000 mq e 210 negozi. All’interno anche un cinema multisala UCI, un supermercato Panorama, 20 bar e ristoranti. La città di Roma è nel mirino anche di Svicom, con l’incarico per CinecittàDue già confermato e un altro in arrivo. Poco distante, sempre nel Lazio, si avvia il cantiere del Frosinone Center (Realia), mega centro commerciale che sorgerà nell’area dell’ex Permaflex (73 spazi commerciali) previsto nel 2026. Ed è sempre Realia a occuparsi dell’Oasys, il lifestyle Park di Cisterna di Latina previsto a fine

2026 che avrà una superficie di 49.000 mq e 140 brand. Restando nel Lazio, in arrivo anche Roma Outlet Village, sviluppato da Arcus, con 140 spazi commerciali e 21.000 mq in Fase uno e 11.000 mq in Fase due. Apertura: 2025. Sempre Arcus si sta occupando del Sicilia Outlet Village (Enna), inaugurato nel 2010 e oggetto di un’espansione di 6.000 mq (177 brand su 36.000 mq). A poca di-

Sostenibilità, energetica e finanziaria

La sostenibilità è diventata un imperativo strategico per i mall. I criteri ESG diventano sempre più determinanti e richiedono importanti investimenti per mantenere o aumentare il valore dell’asset. “Questa transizione verso asset più sostenibili richiede strategie chiare e finanziamenti sostanziali. La collaborazione tra banche e autorità pubbliche è essenziale per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità” ha spiegato Joanna Fisher, CEO Ece Marketplaces nel corso del suo intervento. “Sostenibilità energetica sì, ma anche finanziaria”, aggiunge Davide Dalmiglio, Ceo Savills Italia. “Le performance dei centri in Italia negli ultimi due anni sono ottime, ma c’è un problema di liquidità. Oggi vediamo segnali positivi sia in Europa che in Italia. La liquidità sta gradualmente tornando, ma lentamente. Mi auguro di vedere maggiore spinta anche al credito e a portare le banche a credere di più nei centri commerciali” aggiunge.

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Il centro RomaEst, acquisito da Klépierre Roma Outlet Village (Arcus) sarà inaugurato nel 2025 Un momento del pitching moderato da Andrea Aiello, direttore di retail&food

stanza dalla Capitale è anche Valmontone Outlet (sviluppato da Promos) con 46.000mq dove si possono trovare un centro medico polifunzionale, una food court e 200 stores. Il progetto prevede anche un retail park (in arrivo a metà del 2025) su 15.600 mq Gla e 9 store. Passando dal Lazio all’Abruzzo, c’è il refurbishment del Città Sant’angelo Village (Promos). L’outlet abruzzese inaugurato a fine 2009, attualmente si sviluppa su una superficie di 25.000mq ma, grazie al nuovo sviluppo che coinvolge ulteriori 5.000 mq (apertura al pubblico entro la fine del 2024), il centro arriverà ad una GLA di 30.000 mq che potrà ospitare oltre 120 punti vendita. Per quanto riguarda la Sicilia, procedono i lavori del nuovo centro commerciale Messina (CBRE). “Sarà al servizio del territorio, con brand nazionali e internazionali, 15 insegne food, un cinema. Il progetto è stato rivisto e ad oggi non è più previsto il retail park, come avevamo annunciato” ci racconta Pierluigi Paolettoni, Head Of Retail Out-of-Town, CBRE Italy.

Risalendo a Nord, va avanti anche il progetto di refurbishment ed extension dell’Outlet Center Brenner (sviluppato da Promos). La conclusione dei lavori è prevista entro il 2028. Ed è in dirittura d’arrivo Chorus Life a Bergamo (commercializzato da Sonae Sierra): un progetto di smart city che fa coesistere appartamenti Build to rent, un albergo, una arena, un’area retail intorno a 12.000 m quadri di GLA e una Urban SPA di oltre 8000mq.

Ma non è tutto. Sono tanti i lavori in corso e le novità in arrivo. Ecco cosa ci hanno raccontato alcuni player negli stand.

Nhood: “Merlata Bloom, il quartiere ancora non risponde. Waterfront di Genova, al momento siamo fuori”

È di questi giorni la notizia dello stop al cantiere di Loreto LOC (a Milano), che non ha più una data di inizio. In attesa di nuovi sviluppi, abbiamo fatto un tour virtuale del progetto grazie alla tecnologia VR che permette di percorrere, virtualmente, gli oltre 9.200 mq della piazza di cui 8.000 mq dedicati alle unità (34) dedicate a commercio, ristorazione e servizi. Abbiamo approfittato della visita allo stand anche per fare un bilancio dei primi 6 mesi di Merlata Bloom con Anand Remtolla, CCO di Nhood Italia. “È difficile fare un bilancio dopo sei mesi. La scommessa era di creare la food court più importante d’Italia. Non era semplice abituare le persone a muoversi all’interno del centro. Ma abbiamo avuto un bel riscontro. Tutti gli operatori sono sopra gli obiettivi e stiamo allungando i tempi di permanenza. Dobbiamo lavorare ancor su diversi elementi, come la viabilità. Abbiamo aggiunto anche più segnaletica e riorganizzato il sistema wifi del centro perché fra Decathlon, cinema ed Esselunga spesso le persone non sapevano come muoversi” ha spiegato Remtolla. “Oggi i locali food sono 45. Con il bel tempo le terrazze prendono vita e abbiamo inserito da poco due nuovi locali: Bokok (food cinese) e un chiosco Caffè Sempione”. Come vanno gli ingressi? Ci sono giornate in cui abbiamo cinque volte i numeri del giorno prima. Difficile fare valutazioni chiare. Le persone si stanno abituando, stanno ancora scoprendo il centro. È molto presto per dirlo”. L’effetto novità fa ancora da traino sugli ingressi del nuovo mall, nato per diventare un punto di riferimento del quartiere tra Mind e Cascina Merlata. “Abbiamo notato molti ingressi dalla città di Milano e da fuori Milano, soprattutto dal Piemonte. Ma c’è ancora da lavorare sul quartiere”. Novità sul Palasport del Waterfront di Levante a Genova? “Era un progetto che ci piaceva molto, abbiamo lavorato tanto sul layout ma ad oggi non è stato trovato un accordo per entrare nel pro-

getto. Ci sono stati anche cambiamenti amministrativi. Per quanto riguarda Nhood, al momento è tutto fermo”.

Svicom: “Novità al Parma Promenade, Talenti Village e CinecittaDue”

Lavori in corso per Svicom che è entrata nel vivo di Parma Retail, progetto di oltre 40.000 metri di Gla che aprirà a marzo 2026. La proprietà è del Gruppo Eurofund che debutta in Italia con questo intervento investendo 25 milioni di euro per la ristrutturazione. “Abbiamo annunciato in questi giorni la firma del primo contratto con Primark. Ma nonostante questo ingresso, Parma Promenade non avrà una vocazione fashion” ci spiega Corrado Di Paolo, Chairman & General Manager Svicom Agency. “Sarà un hub mixed use con focus sul food, con oltre 20 ristoranti al primo piano, una decina di chioschi lungo il camminamento della galleria del piano terra. E poi, circa 5000 mq destinati all’intrattenimento. Avremo almeno dodici campi da padel e una palestra”, ci spiega Corrado Di Paolo. È previsto anche una parte di residenziale? “Al momento no, manca soltanto questa parte”. Il residenziale è invece molto presente al (Roma). “È un asset mix a tutto tondo perché il residenziale è parte del centro commerciale. Siamo nel quartiere Montesacro Alto a Roma, conosciuto come Talenti”, dice Di Paolo. “A cavallo del Covid, il centro che prenderà proprio il nome Talenti Village, aveva raggiunto dei tassi di vacancy molto alti. Oggi ha una per-

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Un’immagine del futuro centro commerciale Messina Anand Remtolla, CCO di Nhood Italia Corrado Di Paolo, Chairman & General Manager Svicom Agency Il centro Parma Retail diventerà Parma Promenade. Sarà pronto a marzo 2026

centuale di occupazione tra il 96-97%.

Qui abbiamo ripensato completamente la ristorazione, con spazi dedicati al coworking, all’area relax e all’intrattenimento per i bambini. Abbiamo inserito due medie superfici al piano piano e uno store Mondo Convenienza al piano terra su oltre 3200 metri. È stata creata una piazza centrale a piano terra con due chioschi e una libreria Giunti al punto”.

Per Svicom, il 2023 e l’inizio del 2024 sono stati mesi importanti per la riqualificazione di Bari Blu. “Qui a dicembre 2023 abbiamo inaugurato il Food Village. Tutta la ristorazione al primo piano si è completata due settimane fa con l’apertura del nuovo format italiano di Roadhouse Grill, che porta a 15 punti i locali food del centro pugliese” continua. Scendendo più a Sud: “Abbiamo completato la riqualificazione del centro Archimede, a Siracusa, con la nuova area food al primo piano e una palestra, e la commercializzazione di Mercato Testaccio a Roma. A breve daremo comunicazione dei brand che apriranno. È di questi giorni, poi, l’incarico di Property, Leasing e Mall Management di CinecittàDue sempre a Roma (22.000 mq Gla e 120 punti vendita) e ne stiamo prendendo un altro nella Capitale. Qui la presenza di Svicom è molto forte” dice Di Paolo. Manovre in vista del Giubileo? “Sì, diciamo che ultimamente stanno cambiando un po’ di equilibri tra Milano e Roma” sottolinea il manager.

Rustioni&Partners: Non solo Waltherpark. In arrivo un outlet a Firenze e si parte con la Manifattura Tabacchi a Verona

È in dirittura d’arrivo il Waltherpark, progetto di rigenerazione urbana polifunzionale frutto di un recupero nel centro di Bolzano, che conta un centro commerciale di 31.000 mq, un hotel, 110 appartamenti, uffici, parcheggi, tunnel, piste ciclabili e aree verdi. Nelle ultime settimane, la proprietà dell’area è passata da Signa al gruppo tedesco Schoeller L’apertura è prevista ad aprile 2025. A occuparsi della commercializzazione degli spazi retail è Rustioni&Partners che al Mapic Italy ha presentato anche altre novità, come il Florence Outlet Boulevard (Reggello, Firenze): 9.000 mq e 40 negozi a due passi dal capoluogo fiorentino, con l’inaugurazione prevista nel 2025.

Work in progress anche per il progetto di riqualificazione dell’ex Manifattura Tabacchi, a Verona (nella foto in alto) In quest’area si prevede la costruzione di 31.800 mq Gla con 6.500 mq destinati al retail, 4.500 al F&B. Sorgeranno due alberghi per fasce turistiche diverse, uffici nella parte direzionale mentre il piano terra della parte storica sarà occupato da ristoranti e negozi. A occuparsi della progettazione è lo studio di architettura norvegese Snøhetta che si occuperà di preservare e valorizzare la parte storica. Proseguono anche i lavori di riqualificazione dell’area di Porta Vittoria a Milano, di proprietà del Fondo Niche-Prelios SGR, che comprende anche una Galleria commerciale indoor e outdoor di circa 11.300 mq (40 store). Apertura prevista in primavera 2025.

Igd Siiq: “Siamo ottimisti, ora lavoriamo sul portfolio”

Un Mapic con agende piene per IGD, che ci accoglie allo stand precisando: “stiamo lavorando soprattutto sul portfolio”. L’umore del gruppo, ci dicono, è positivo, anche dopo i cambiamenti all’interno del CdA che ha salutato l’ex AD Claudio Albertini. In continuità con i risultati del 2023, anche nei primi 3 mesi del 2024 le gallerie della Società hanno continuato a far registrare solide performance operative: i fatturati degli operatori delle gallerie risultano in incremento del +2,1% e ancora meglio sono andati gli ingressi che nello stesso periodo hanno registrato un incre -

mento del +2,6%. Nel trimestre sono stati sottoscritti 52 contratti.

IrgenRe: “Maximall Pompeii sarà un hub esperienziale con forte connotazione turistica”

L’apertura del Maximall Pompeii si avvicina. L’inaugurazione è prevista a ottobre 2024. “Il Maximall Pompeii era un progetto del 2017 che negli ultimi anni si è trasformato” racconta Paolo Negri, AD di IrgenRe. “Da struttura “chiusa” è diventato open per adattarsi alle esigenze del cliente e del turista. Infatti siamo a poca distanza da uno dei siti monumentali più importanti in Italia, con circa 4 milioni e mezzo di visitatori all’anno. E siamo a tre chilometri da un’importante meta del turismo religioso” continua Negri. “In totale, circa 7 milioni di persone sono disponibili a spendere in quest’area il loro tempo libero. Questo contenitore nasce per accogliere e allungare il tempo di permanenza sul territorio creando ricchezza. Qui avremo un albergo, un auditorium, un multisala. Ed è stata annunciata anche una partnership con Discovery per un percorso museale digitale che accoglierà le scolaresche. Ci sarà anche una grande piazza con 26-28 postazioni destinate al food” sottolinea l’AD. Che aggiunge. “Noi non lo chiamiamo centro commerciale. È un hub esperienzia-

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Laura Poggi, Direttore Commerciale, Marketing e CSR di IGD Paolo Negri, AD di IrgenRe Un rendering di quella che sarà la piazza centrale del Maximall Pompeii (Torre Annunziata, Napoli), in apertura a ottobre 2024

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le con all’interno elementi di cultura, di modernità e di socialità”. Tanto turismo, quindi. Che ruolo avrà il territorio? “Il Maximall Pompeii è progettato in una logica di interazione con il territorio e di sviluppo. Abbiamo sottoscritto un accordo con il Parco Archeologico dove investiremo un milione e mezzo di euro nei prossimi cinque anni per i lavori di restauro e manutenzione della Casa del Centenario. Non è un semplice slancio di generosità, ma vogliamo riaffermare il senso di identità e di appartenenza del territorio che ci ospita” sottolinea il Ceo. “Oggi l’industria dei centri commerciali sconta un elemento di scarsa novità in termini diciamo di capacità attrattiva. Togliere dal “contenitore” il supermercato, dividere lo spazio a metà, inserire nuovi marchi… è come dare un po’ di radioterapia a un malato terminale. Può andare bene sei-otto mesi, ma il destino è segnato” conclude Paolo Negri.

Realia: inaugurata la fase due di To Dream (Torino), avanti con il Palasport di Genova

Si è conclusa la seconda fase dell’urban district torinese To Dream . Oltre al nuovo store di Primark con casse self service, inaugurato il 9 maggio, lungo la promenade del centro commerciale gestito da Nhood Italia (progetto di L22 ), sono presenti anche Foot Locker, JD Sports (il quarto negozio a Torino), I ntimissimi Uomo, Jack & Jones, Calzedonia, Tezenis, Oltre, Kiko, Intimissimi, Joy Gioielli, Primadonna, Calliope e Terranova, Lama Optical, Wind, Tim e Apple Juice . Per quanto riguarda la ristorazione, nella stessa “piazzetta” dove sono già operativi La Piadineria e Caffè Vergnano (aperti nel 2023) sono in arrivo anche i nuovi locali di Signorvino, Old Wild West, Rossopomodoro e Lowengrube. Quest’ultimo occupa uno spazio all’interno della fase uno,

I retailer tra aperture, novità e debutti

Tanti brand del food, oltre 50, hanno frequentato l’edizione 2024 di Mapic. Accanto ai big e alle catene già diffuse, alcune new entry hanno approfittato dell’evento per sondare dal vivo il mercato. E si è trattato per lo più di formati di ristorazione ultra rapida, sulla scia delle preferenze che i consumatori stanno esprimendo. Tra questi c’era Smashie, nuovo format di fast food di Cigierre, che in questo modo aggiunge un tassello mancante al suo portafoglio (che include tra gli altri Old Wild West e Pizzikotto). Smashie ha appena esordito ai centri commerciali Sicilia e Campania. L’azienda conta di aprire 15/20 lo-

ma non era stato mai inaugurato. Adesso l’apertura sembra avvicinarsi. A chiusura del lungo viale di shopping della fase due, è prevista anche un punto vendita KFC . Il progetto complessivo di To Dream occupa circa 270mila metri quadrati di superficie, di cui 85mila dedicati al retail. La prima fase consiste di circa 25.000 mq di attività commerciale. Per la seconda: 20.000 mq, con merceologie e caratteristiche complementari rispetto alla Fase 1. In totale gli spazi commerciali sono 25 e al momento è operativa solo la metà. Entro la fine del 2024 saranno aperti tutti i negozi annunciati e si aggiungerà un altro brand food di fronte a KFC. Avviata anche la commercializzazione (Genova Sviluppo-Realia) del Palasport di Genova (Waterfront di Levante). Prevista una palestra, un ipermercato e negozi sportivi oltre ad altri brand. Non ci sarà una food court, ma soltanto spazi di ristorazione spot.

cali in un biennio, con una predilezione particolare per gli shopping center. A Mapic c’era anche Dream Donuts, brand belga sviluppato in Italia da AVS Retail Consulting, che dopo la prima apertura in centro a Milano sbarcherà a settembre a Jesolo. E da quel punto inizierà a pianificare anche nei centri commerciali. Le aperture previste sono dieci entro fine anno per arrivare a 30 entro dicembre 2025. Tante novità anche al Maximall Pompeii, dove debutterà Lefties, il marchio più “accessibile” del gruppo Inditex che in Spagna conta circa 25 store. Tra gli altri brand in arrivo nel mall campano anche Hamleys, Max Mara, Starbucks, Hugo Boss, Deichmann, Poke House e brand food locali come Michele Express, Mennella e Mascolo.

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MARTINO, LPP: “IL NOSTRO BUSINESS DIVERSIFICATO CI PREMIA”

Dopo il debutto in Italia di Sinsay, a fine 2022, il colosso polacco della moda scommette anche sui brand Reserved e Mohito. E cerca nuovi spazi per espandersi, da Nord a Sud. La nostra intervista al CEO per l’Italia, Massimo Martino di Paola Oriunno

Nonostante le difficolta congiunturali, la frenata delle vendite fashion e il calo del potere di acquisto degli italiani, le prospettive per LPP sono promettenti. Con circa 460 negozi in 40 Paesi, il Gruppo polacco è proprietario di cinque marchi: Reserved, Mohito e Sinsay (sbarcati da poco anche in Italia), Cropp e House. Ognuno con identità e target di budget diversi. Dopo aver visto le vendite globali nella rete fissa salire al +16% per il 2023, il Gruppo punta ora al +20% per il 2024. Fondamentale lo sviluppo in Italia, dove l’espansione prosegue con un focus sul brand Sinsay (9 negozi) e su Reserved (4 store) puntando sia su centri urbani che centri commerciali, come ci racconta Massimo Martino, Ceo di LPP Italy, in questa intervista annunciando “molte sorprese in arrivo” e chiedendo “un po’ di pazienza, sicuramente ne varrà la pena”.

Il 2023 è stato un anno significativo per LPP, caratterizzato da diverse aperture di negozi, tra cui il debutto di Reserved in Italia. Come valutate il 2023, anche in termini finanziari?

Nonostante il 2023 sia stato un anno difficile, per noi si è rivelato un periodo molto positivo. Abbiamo raggiunto con successo gli obiettivi fissati, di cui il più importante era sostenere la crescita e l’alta redditività di LPP, mantenendo disciplina sui costi di espansione e offrendo un’offerta moda attraente.

Qual è il vostro punto di forza?

Il nostro modello di business diversificato. La concentrazione sul segmento moda accessibile e sui retail park in Europa, la vendita di collezioni lifestyle

nei centri commerciali e un forte canale online supportato dalle applicazioni mobile, hanno fornito al gruppo un alto grado di stabilità e resilienza rispetto alle condizioni commerciali volatili. Durante l’anno, abbiamo proseguito lo sviluppo intensivo della rete di vendita dei nostri 5 marchi (Reserved, Sinsay, Mohito, Cropp e House), che oggi comprende già circa 2 milioni di mq di superficie in Europa, quasi il 20% in più rispetto all’anno precedente. Ci siamo concentrati principalmente sullo sviluppo del nostro marchio più giovane, Sinsay, il cui formato si adatta perfettamente alla domanda di mercato attuale.

E questa strategia vi ha premiati…

La strategia adottata nel 2019, basata su un marchio di moda per tutta la famiglia, prodotti per la cura personale e accessori e bianceria per la casa value-for-money, sta dando i suoi frutti. Nel solo 2023 sono arrivati ben 313 negozi nuovi, di cui 241 del marchio Sinsay. Il forte interesse per la sua gamma di prodotto ha avuto un impatto significativo sui risultati del gruppo, con un livello record di ricavi superiori a 4 miliardi di euro (+9,3% YoY). In questo contesto, il nostro marchio più giovane ha accelerato del 25%. L’alta efficienza operativa e la disciplina sui costi hanno contribuito a garantire la posizione finanziaria molto sicura di oggi. Questo ha supportato il processo di sviluppo di Reserved su mercati europei più difficili come l’Italia o il Regno Unito.

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INTERVISTA | LPP Italia
Massimo Martino, CEO di LPP Italy

Quali sono le prospettive per il 2024? Quali nuove aperture sono in arrivo in Italia?

Concentreremo una parte significativa dei nostri investimenti per lo sviluppo della superficie commerciale in Europa, compresa l’Italia. All’inizio di quest’anno abbiamo presentato il nostro terzo marchio di moda donna – Mohito (per ora disponibile al Valecenter a Marcon e al Lifestyle Center Merlata Bloom a Milano). Ma è solo l’inizio dei nostri piani.

Come si sta comportando Sinsay, il primo brand ad aprire in Italia?

Il mercato italiano ha accolto il marchio con grande entusiasmo dal 20 dicembre 2022. Per Sinsay ci sono piani ambiziosi: abbiamo aperto già 9 negozi e prevediamo di lanciarne altri 5 entro la fine dell’estate, con molti altri pianificati anche per l’autunno. Stiamo pensando a città come Caravaggio, Bari, Silvi Marina e Ragusa. Molti altri punti vendita saranno aperti entro la fine dell’anno.

Nonostante rivesta ancora un ruolo marginale, a livello di ricavi, quanto è strategico il mercato italiano per LPP?

Il mercato italiano è molto importante per LPP. L’Italia è una delle capitali mondiali della moda, nonché un polo d’innovazione nella vendita al dettaglio. Consolidare la nostra presenza in questo mercato è cruciale per il nostro piano di crescita globale. Ci stiamo concentrando sull’apertura di negozi nelle principali città, con particolare attenzione alle posizioni chiave nei centri commerciali e nelle aree ad alto traffico. Allo stesso tempo, stiamo espandendo la nostra presenza online per raggiungere un pubblico più vasto.

Recentemente avete aperto Reserved e Mohito presso il Lifestyle center Merlata Bloom Milano. Quanto è strategico per il Gruppo aprire in un centro commerciale rispetto alle vie principali?

Puntiamo a coprire sia i centri urbani che i centri commerciali. Nei centri urbani, siamo in grado di soddisfare le esigenze di una clientela diversificata, compresi i turisti, mentre nei centri commerciali vicini, miriamo a coinvolgere i clienti locali, creando un rapporto più diretto con la comunità circostante.

Ci sono altre aperture pianificate nei centri commerciali italiani? Che tipo di location cercate?

Abbiamo adottato vari formati di negozio in base al marchio che intendiamo sviluppare. Ad esempio, nei centri storici ci concentriamo sulla creazione di esperienze di shopping coinvolgenti che si adattano al contesto culturale e storico della zona. Nei centri commerciali, miriamo a raggiungere una vasta gamma di clienti locali e internazionali, offrendo una selezione diversificata di prodotti e servizi in un ambiente moderno e accessibile. Inoltre, stiamo anche rafforzando i nostri negozi online per raggiungere un pubblico ancora più ampio e diversificato. Questa parte del nostro lavoro sarà particolarmente curata. Posso assicurare che ci sono molte sorprese in arrivo per i nostri clienti. L’unica cosa che chiedo è un po’ di pazienza: ne varrà la pena.

I marchi LPP si rivolgono ai consumatori che cercano opzioni convenienti in un contesto economico incerto. Attraverso quali strategie riuscite a mantenere prezzi competitivi?

Attualmente gestiamo cinque marchi che si rivolgono a differenti gruppi di clienti con diversi budget. L’intenzione è attirare nuovi clienti, raggiungere economie di scala durante il processo di progettazione e approvvigionamento e aumentare la leva durante la negoziazione di affitti e arredi, oltre a migliorare la qualità dello spazio vendita con gli operatori dei centri commerciali. Questo ci consente di sviluppare nicchie all’interno di un determinato range di prezzo e ci aiuta a targettizzare clienti con differenti disponibilità economiche.

Negli ultimi anni, abbiamo trasformato il nostro modello di business, investendo molto non solo negli spazi commerciali, ma anche nella rete logistica e nelle soluzioni tecnologiche. Molti processi logistici manuali sono stati sostituiti da soluzioni automatiche.

Rispetto ai principali concorrenti del fast fashion, come vi posizioniate e cosa vi distingue?

La maggior parte dei grandi rivenditori di moda in Europa proviene dalle zone occidentali del continente. Il che riflette un’esperienza piuttosto diversa, visibile nella moda che offrono. Quello che crediamo ci differenzi dagli altri è il cuore delle collezioni. In Reserved è principalmente costruito su anni di esperienza maturata nel mercato dell’Europa centrale e orientale. Teniamo molto in considerazione anche le condizioni meteorologiche che possono essere fattori cruciali nella progettazione di una collezione. Anziché saltare da una tendenza all’altra del mercato o giocare sul fattore sorpresa, selezioniamo quelle che portano freschezza ma consentono al marchio di restare fedele alla propria identità.

La moda veloce ha un forte impatto ambientale e sociale, e i consumatori sono diventati più consapevoli di queste questioni. LLP ha implementato iniziative ESG per contribuire a risolvere queste problematiche?

Basiamo lo sviluppo su regole sostenibili per tutti i processi aziendali, iniziando con una selezione responsabile dei materiali: monitoriamo attentamente quelli grezzi e ne introduciamo progressivamente di certificati. Miriamo anche a educare i nostri clienti e partner commerciali su come possiamo fare sforzi congiunti per prenderci cura efficacemente del pianeta.

Quanto contribuiscono le vendite online al business del gruppo?

Nel 2023 erano al 25%, anche se la percentuale varia a seconda del mercato. Quest’anno ci aspettiamo una crescita a due cifre dell’on line.

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MEATBALL FAMILY SALE A 7 LOCALI

“MA LA CRESCITA SARÀ RAGIONATA”

La catena fondata da Diego Abatantuono mette a segno due aperture a Milano e provincia. Si va avanti su strade e centri commerciali, per ora niente travel. E grande attenzione ai conti di Andrea Mammana

Meatball Family festeggia il piccolo traguardo dei sette punti vendita, con un mese di aprile segnato da due nuove aperture, a Milano e a Peschiera Borromeo. Il primo, in città, dotato di 52 posti a sedere. Il secondo con 68 sedute, all’interno del centro commerciale Galleria Borromea. La creatura di Diego Abatantuono, che oggi vede nella compagine societaria anche il partner Food Retail, avanza nel milanese. Ma ci tiene a restare con i piedi per terra. “Prima si consolida, poi si pensa a nuovi punti vendita” è il concetto che sta a base del piano di sviluppo.

Anche food truck ed eventi

Nato nel 2013 da un’idea di Diego, cui oggi si affianca anche il figlio Matteo Abatantuono, il brand si definisce un “fast casual restaurant” che rivisita in chiave gourmet la polpetta, cercando di riprendere il concetto della famiglia che si raduna attorno alla tavola. Il menù è diversificato: oltre alle polpette vengono proposti hamburger, pizza alla pala e la Meat Bowl, ispirata al celebre piatto hawaiano. Gli Spaghetti Meatball sono di gran lunga il piatto più identificativo, disponibili anche in versione tegame XXL. Da notare, che oltre ai ristoranti, Meatball Family dispone di 5 food truck realizzati su mezzi vintage come apecar e caravan. Nel 2021, tra i soci sono entrati anche l’imprenditore Stefano Moccagatta e Nadir Malagò, attuale amministratore delegato. E nel 2023 nel progetto anche Food Retail, società che sviluppa in franchising i punti vendita. Al momento ci sono cinque locali a Milano (via Vige-

vano, Stazione Centrale, City Life Shopping Center, Cinque Giornate e Peschiera Borromeo) e due a Roma, nei centri commerciali Maximo Shopping e Romaest. In occasione dell’apertura milanese in Piazza Cinque Giornate abbiamo intervistato Matteo Abatantuono, real estate developer di Meatball Family.

Com’è andato il 2023 a livello di bilancio?

Non lo abbiamo ancora chiuso, siamo in fase di approvazione. In ogni caso entrambe le società (Meatball Family e Food Retail) hanno chiuso l’anno in positivo. Nell’analisi dei ricavi, è difficile scorporare che cosa provenga dalla ristorazione e quanto dai food truck. Ma sicuramente c’è stata una crescita rispetto al 2022, anche grazie all’ incremento della parte eventi.

E invece, da inizio anno, che cosa osservate a livello di vendite?

Siamo partiti bene, nonostante sia stato un inizio d’anno intenso, dovuto alle due

nuove aperture di aprile a Milano. Alcuni punti vendita hanno registrato un lieve calo, probabilmente in linea con il resto del settore. I primi mesi primaverili, connotati dalla pioggia, ci hanno un po’ penalizzato. Penso al ristorante di via Vigevano, che con l’esterno raggiunge i 100 coperti e senza arriva solo a 40. Altri invece stanno performando di più, come quello di Stazione Centrale, che ha avuto un incremento. Anche il ristorante che abbiamo aperto in Galleria Borromea è partito molto forte, già nella prima settimana è quello che ha fatturato di più di tutti. Siamo sicuri che alla fine dell’anno il fatturato totale dell’azienda sarà in crescita.

Avete mai pensato di aprire nel travel, quindi aeroporti o stazioni ferroviarie?

Al momento no. Continueremo lo sviluppo sui centri commerciali e su strada, a seconda delle occasioni che si presenteranno.

Qual è l’obiettivo?

Dal punto di vista numerico, non abbiamo alle spalle un fondo di investimento che ci obblighi ad aprire un certo numero di punti vendita in un determinato periodo. Quindi, ogni volta che arriva un nuovo locale prima lo mettiamo “in bolla” e quando i ricavi ce lo permettono andiamo alla ricerca di nuove location, con l’imperativo che siano sempre sostenibili dal punto di vista economico.

pag. 40 | retail&food | Giugno 2024 BRAND | Analisys
Diego Abatantuono, fondatore, con il figlio Matteo, attuale Real estate developer di Meatball Family

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PARTE IL PIZZAUTOBUS, DA AUTOGRILL

A QUANTUM, TANTI BIG A SOSTEGNO

Nasce l’iniziativa di PizzAut che porterà lavoro nella ristorazione, in giro per l’Italia, sfruttando dei food truck, in collaborazione con onlus locali

PizzAut , la catena fondata da Nico Acampora , insieme a importanti partner della ristorazione e del retail, ha dato vita all’iniziativa PizzAutobus . Un progetto votato all’inclusione, lanciato non a caso in occasione del 1 maggio, festa dei lavoratori. È in corso di allestimento una flotta di 12 food truck, targati PizzAut, che nei prossimi mesi gireranno per l’Italia, partendo dalla Lombardia. “Al momento iniziamo con 12 ma l’obiettivo è averne uno per ogni provincia d’Italia” ha detto Nico Acampora. A che cosa servono? Lo step successivo sarà affidare questi mezzi a realtà associative o onlus, che si occupano di autismo, in modo che su ciascuno di questi truck possano lavorare fino a 5 persone. E per questo, sono già in corso di svolgimento corsi di formazione ad hoc. L’obiettivo di PizzAut è portare lavoro alle persone affette da autismo, anche nei territori in cui il marchio non riesce direttamente ad aprire un ristorante vero e proprio.

Sono numerosi i brand che sostengono l’iniziativa. Autogrill si è impegnata a donare uno dei food truck e ha assunto una risorsa nel proprio organico, con un contratto a tempo indeterminato, che sta lavorando attualmente in distacco da PizzAut a Monza. Rovagnati ha donato un altro dei mezzi. NAU!, oltre che PizzAutobus, ha deciso di sostenere anche

AutAcademy, accademia di formazione nel campo della ristorazione dedicata a ragazzi autistici fra 18 e 29 anni. E fanno la propria parte anche Banca Progetto, Coop Lombardia, Danone Italia, Lombarda Motori e Quantum Retail, che è riuscita a coinvolgere anche alcuni dei brand che solitamente sviluppa nel proprio portafoglio, come Alviero Martini, L’Erbolario, Pandora e Piquadro. Anche queste insegne si sono impegnate ad assumere risorse, che poi lavoreranno in distacco per PizzAut. “Io e Acampora avevamo fatto qualche chiacchierata sulla possibilità di sviluppare il suo marchio in franchising. Ma vista la particolarità dell’attività, non è semplice” racconta Alessandro Cappelleri, fondatore di

Quantum Retail e Only the food. “Allora abbiamo pensato ai truck, che possono essere avviati molto più rapidamente. Acampora conosce le associazioni cui appoggiarsi in tutta Italia. Noi stiamo stendendo un manuale operativo pratico, sulle procedure da seguire all’interno dei mezzi durante le fasi di lavoro”. Si tratta, insomma, di un esempio reale di Esg. Ma che non va confuso con la beneficenza. I promotori ci tengono a sottolinearne il carattere di attività d’impresa. “Perché lo facciamo? Perché Il lavoro è un veicolo fondamentale di inclusione sociale, il progetto PizzAut nasce esattamente con questo presupposto e con l’obiettivo di trasformare i nostri ragazzi e le nostre ragazze in cittadini attivi, in contribuenti” ha commentato ancora Acampora. “PizzAut è un laboratorio di inclusione sociale, un amplificatore della nostra idea di futuro, le aziende sono il luogo in cui il risultato di questo laboratorio diventa realtà”.

pag. 42 | retail&food | Giugno 2024 FOOD | ESG
Assunzione di giovani in distacco
A.L.
pag. 43 | retail&food | Giugno 2024 Part of
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LAVORARE IN SINERGIA, LA FORMULA VINCENTE

L’evoluzione degli stili di vita sta trasformando anche i centri commerciali e coinvolge tutti i protagonisti della filiera: direttori dei centri commerciali, tenant, studi di progettazione, società di real estate, energy service companies. Il convegno organizzato da Spazio Progetto a Milano li ha messi a confronto per fare il punto. Il nostro racconto

In principio era lo shopping. E la spesa all’ipermercato. Oggi i centri commerciali ripensano se stessi e da luoghi di puro commercio, si trasformano sempre più in modelli ibridi e spazi di aggregazione sociale. Di questo (e di molto altro) si è parlato il 7 maggio nel corso del convegno Shopping Mall Building Conference “Pensare, progettare, costruire e gestire i centri commerciali di domani”, evento organizzato da Spazio Progetto all’interno dell’UCI Cinema Bicocca a Milano, che ha visto retail&food tra i partner organizzatori e che ha riunito i principali esperti del settore, per quanto riguarda la corretta progettazione e gestione degli edifici che ospitano centri commerciali, outlet e retail park. Un mondo che in Italia si compone di circa 1.200 destinazioni di shopping. Nel corso dei cinque panel, moderati da Andrea Aiello, tanti i momenti dedicati allo scambio di idee ed esperienze.

Numeri confortanti, ma non bisogna sedersi sugli allori

I dati 2023 presentati in apertura del convegno da Mario Maiocchi, direttore del centro studi Confimprese che sottolinea che, nonostante il potere di spesa dei salari si sia ridotto del 12% negli ultimi due

anni, dove i redditi sono più alti si è continuato a consumare, con regioni che hanno performato molto bene (8-10%) e altre che hanno sofferto molto. “Il 2024 sarà un anno di debole crescita, ma comunque di crescita”, dice il direttore. Anche i numeri riportati da Luca Lucaroni, Vice Presidente CNCC e da Stefano Pessina, Presidente dell’Associazione Direttori di Centri Commerciali (ADCC), confermano la ripresa dei centri commerciali italiani. Nel 2023 le vendite sono cresciute del +2,4% rispetto all’anno precedente e di un punto sul 2019. Migliorano anche gli ingressi: +6,8% nel 2023. Numeri trainati soprattutto dall’offerta food che ha registrato +15,8% e della cura della persona (+10,4%, dati CNCCEY), un chiaro segnale di un consumatore più legato al concetto di benessere, alla ricerca di momenti conviviali e di svago. La progettazione del centro commerciale deve seguire le nuove logiche e le esigenze dei clienti, adeguando l’offerta, gli spazi e le strutture, rendendole connesse con il territorio, sostenibili dal punto di vista ambientale e sociale. Ma non tutti i mall sono in grado di attuare oggi questo cambiamento. “In questo momento storico, in Italia ci sono centri che hanno più di venti anni e che non sono adeguati agli usi di oggi” spiega Paolo Rasnesi, Head

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EVENTI | Shopping Mall Building Conference
di Paola Oriunno

of Retail Development Solutions CBRE. “Il nostro obiettivo è capire quali sono le nuove esigenze e introdurle nei centri più datati”. Conferma questa visione anche Luca Verpelli (Odos Group): “Nonostante i dati confortanti, non è il momento di sedersi sugli allori. Oggi ci sono immobili nati negli anni ‘90-2000 che necessitano di un ripensamento architettonico, di nuovi layout e di dialogo con il territorio”. Nel corso del convegno è emersa più volte la necessita di fare squadra tra i diversi protagonisti di tutta la filiera e l’urgenza di ascoltare e connettersi con il territorio e con un tessuto sociale completamente mutato rispetto a 10 anni fa.

I mall italiani: “signori anziani”

“Signori anziani”, così Eden Anelli di IEA Consulting definisce i centri medi, di vecchia generazione, che hanno bisogno di essere riqualificati a livello energetico e strutturale. “Bisogna renderli più accattivanti e differenziarli. Oggi c’è una saturazione commerciale pazzesca” continua Anelli. “I centri devono diventare più accattivanti” continua. Inserendo un CUP per la prenotazione di visite mediche? Un laboratorio di analisi? Serve un giusto mix che possa “riportare queste strutture ad essere al centro di una realtà sociale”. Senza, però, perdere mai di vista la redditività, come ha sottolineato Vito Vernavà, Asset Manager di Colliers. Per Davide Natale, Head of Technical Department and Shopping Center Projects di Cushman & Wakefield “i centri commerciali sono ancora attrattivi per i consumatori, ma hanno bisogno di maggiore identità, dando alle persone i servizi di cui hanno bisogno”. I mall diventano nuove “piazze” di incontro e rivedono l’estetica cambiando anche i materiali utilizzati che ora sono vetro, legno per un dialogo con l’ambiente esterno. Le strutture si amalgamano con il territorio attraverso viali, promenade che simulano camminate nelle vie cittadine. Lo ha fatto il team di Edoardo Vanetti di Reify al centro Porte di Mestre e agli Orsi di Biella , creando nuove motivazioni (di benessere e novità) per andare. “Nuove piazze” anche per Pietro Tegon, Head of construction di Mediamarket , che dice “abbiamo problemi simili a quelli dei centri commerciali e dopo il covid abbiamo rivisto e trasformato il nostro format. Oggi ne abbiamo quattro che permettono di

diversificare e adattarci ai luoghi e alle abitudini dei consumatori. Il format Lighthouse, il più grande, è nato dall’idea di una piazza all’italiana con le boutique dei brand intorno e il “mercato” al centro” spiega Tegon.

L’importanza

di fare squadra

La revisione del merchandising mix è certamente tra gli obiettivi primari nel percorso di miglioramento delle performance degli asset. Ma anche l’efficientamento energetico e gli investimenti nel digitale assumono un ruolo sempre più centrale. “Oltre i canoni di locazione, le spese per l’energia tendono a far allontanare i player che oggi sono presenti nei centri commerciali, li vincolano nella scelta. Chi non farà interventi per l’abbattimento dei costi, tra cinque-dieci anni non sarà più della partita”, dice Luca Verpelli, che aggiunge: “E non sarà soltanto importante farli, ma realizzarli in tempi rapidi. Senza velocità nell’implementazione e un controllo sartoriale sugli investimenti, si perdono opportunità, non solo di risparmio ma anche di offrire ai player uno spazio corretto ad un prezzo giusto”. Fondamentali anche una strategia e una visione condivisa. A sostenerlo è Giancarlo Cavazzoni (Cavazzoni Associati). “Spesso all’interno dei progetti non ci sono team integrati per lavorare in sinergia”. A supportare la necessità di un efficace lavoro di squadra è anche Giovanni Feltrin (Mygg Architecture): “Serve un nuovo dialogo con la proprietà e una nuova visone della progettazione. Al di là dei rendering, belli e affascinanti, in realtà gli architetti sono consapevoli di quello che propongono. Quindi e serve un regista, come appunto un architetto che prevede con i tempi giusti anche gli

eventuali cambiamenti da fare durante i lavori”, spiega Feltrin che riporta l’esempio del Bicocca Village, dove a cavallo del Covid, “siamo riusciti a recuperare 2300 mq di Gla al piano seminterrato che hanno portato l’ingresso di un operatore di kart. Parallelamente, abbiamo proposto di demolire 600 mq al piano terra e, facendo bene i calcoli, da questo cambiamento che gli investitori non vedevano di buon occhio sono arrivati cambiamenti molto positivi”.

Food&leisure, in Italia si osa poco

Discutere di shopping mall senza prevedere anche il leisure non è più concepibile. E a ragione. “Lo sport è un grande catalizzatore. C’è molta richiesta di attività sportive in Italia, ma mancano le strutture” dice Christian Recalcati Ceo di Sportium. “I centri più moderni cercano di integrare anche queste attività introducendo palestre, ma sport significa sfruttare diversi spazi, come i tetti o le ciclabili intorno al centro” continua Recalcati. Conferma tutto Roberto Ronchi Ceo di Anytime Italia: “Quello dello sport è un mercato che sta crescendo. Dove abbiamo aperto le palestre Anytime Fitness, come Il Mercato di Reggio Emilia, ci sono indubbiamente dei benefici. Ma nei centri commerciali i costi sono molto alti”. Generatori di traffico sono anche le food court. In un momento in cui l’ipermercato si restringe e diventa anche più specializzato, le aree f&b prendono più spazio diventando vere e proprie ancore. “I format food che racconto in FoodInSpace, in Italia non ci sono e non potrebbero aprire, perché hanno bisogno di footfall elevati” dice Marco Beolchi Head of Food & Beverage CBRE e direttore creativo di FoodInSpace. “E richiedono anche molto investimento. In Italia su questo siamo poco preparati, si osa poco e si tende a risparmiare. Si vuole il brand più nuovo, ma alle vecchie condizioni. Mentre l’insegna che entra in un centro dovrebbe essere incentivata a innovare proprio dalla proprietà”. Svecchiare, innovare e rinnovare, al passo con la società che cambia.

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FUNZIONA IL SALVATAGGIO DI PILLARSTONE SCARPE & SCARPE SI RIMETTE IN MARCIA

Negozi meno ampi, tanto peso al private label e collaborazioni con altri brand al centro della strategia di rilancio. “Bene i ricavi, ma serve un biennio per tornare al pre Covid” spiega l’amministratore delegato Marcello Pace. Che lancia un monito ai landlord: “Affitti fuori controllo. C’è chi ragiona come se la pandemia non ci fosse stata”

Scarpe & Scarpe si è rimessa in cammino. Nel 2020, le difficoltà aziendali avevano reso necessaria la domanda di ammissione al concordato preventivo, poi omologato dal Tribunale di Torino nell’estate del 2022. Per il distributore di calzature, fondato dalla famiglia piemontese Pettenuzzo, è stato poi determinante l’ingresso del fondo Pillarstone (vedi box), specializzato in questo tipo di operazioni. Il “salvataggio” da parte del fondo ha reso possibile il sostanziale mantenimento sia dei posti di lavori, sia dei negozi, che oggi sono 135 in Italia, tutti a gestione diretta. Così Scarpe & Scarpe ha archiviato un 2023 con numeri finalmente positivi, può guardare di nuovo allo sviluppo e alla calibrazione dell’offerta. “Siamo all’inizio del cammino” commenta l’amministratore delegato Marcello Pace, in questa intervista con retail&food.

Partiamo da qualche numero. Come si è chiuso il 2023?

Abbiamo raggiunto i 210 milioni di euro di ricavi, che equivale a una crescita annua del 4%. Sono risultati ancora inferiori rispetto al 2019 e credo che impiegheremo ancora un paio d’anni a tornare a quei livelli. Ma abbiamo imboccato una strada di risalita.

E che andamento osservate nel 2024?

Il primo trimestre è stato positivo, con una crescita “single digit” su base annua. Ad aprile, invece, le avversità meteorologiche hanno impattato molto, su di noi, così come sulla moda. E questo ha fatto emergere ancora di più alcuni cambiamenti importanti del consumatore di oggi.

Quali?

Tradizionalmente, i nostri clienti si dividevano più o meno a metà fra chi acquistava per necessità e chi soltanto per esaudire un desiderio. Oggi il grosso delle vendite si è spostato sul primo gruppo, ossia chi cambia le scarpe perché si rompono, diventano strette o perché, appunto, è arrivato il caldo e serve un paio in più. Il meteo imprevedibile ha bloccato, in primavera, parte di questo impulso.

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BRAND | Analisys
di Adriano Lovera

Il ruolo di Pillarstone per Scarpe & Scarpe e Pittarosso

Pillarstone Italy , tramite il fondo Responsible & Sustainable Corporate Turnaround ( RSCT ) ha acquisito il 70% di Scarpe & Scarpe, controllata da una newco di nuova costituzione. Il 30% di questa è ancora appannaggio della famiglia Pettenuzzo . Tecnicamente, l’ingresso di Pillarstone nell’azienda è avvenuto sia con l’iniezione di nuovo capitale, ma soprattutto con la conversione in equity del debito, sotto forma di crediti Utp in mano alle banche, di cui il fondo si è fatto carico. “Nel 2023 abbiamo ripagato i debitori privilegiati. Ora è in corso la restituzione nei confronti dei chirografari” ha spiegato l’ad, Marcello Pace. Il manager è anche amministratore delegato di Pittarosso E anche l’azienda padovana è nel pieno di un processo di concordato preventivo, che dovrebbe risolversi grazie all’intervento di Pillarstone. “Per ora i brand e le società rimangono distinte. In futuro si vedrà” è il commento del manager.

Restiamo sugli acquirenti e sull’offerta. Come sta cambiando il mercato?

Tutto si sta polarizzando, quindi verso l’alto o il basso. Fino al decennio scorso, una caratteristica importante del segmento calzature italiano era il peso di una cosiddetta fascia media, sia a livello di marchi, alcuni dei quali made in Italy, sia a livello di negozi, molto dei quali erano indipendenti e non appartenenti alle grandi catene. Ora entrambe queste componenti sono ridotte, quasi scomparse.

Come sono suddivise le vostre vendite?

Per un 60% distribuiamo marche altrui. Di fianco, abbiamo una buona quota di nostre private label, attorno al 40%.

Qual è la vostra strategia rispetto al mix tra eCommerce e negozi?

Il Covid ha accelerato il peso dell’eCommerce e anche nel nostro caso siamo passati in breve tempo da circa il 10% al 18% odierno dei ricavi. Eppure, come tipologia di business, per noi il negozio rimane fondamentale. La scarpa va toccata, provata.

Quindi, qual è l’evoluzione dei punti vendita Scarpe & Scarpe?

Più che chiudere negozi o aprirne di nuovi, abbiamo la necessità di trasformarli. La nostra rete copre una superficie complessiva di 160mila metri quadrati. Il passaggio delle persone nei negozi è diminuito, questo è un dato oggettivo che vale per noi e per tutto il comparto del commercio. Quindi molti store sono troppo ampi per massimizzare le vendite per mq. Dove è possibile, cerchiamo di ridurre le aree. Altrimenti, da qualche mese stiamo sperimentando interessanti forme di collaborazione con marchi di altri settori, ma complementari al nostro, come la moda/accessori. A questi brand concediamo di allestire shop-in-shop nei nostri negozi, così noi riusciamo ad allargare l’offerta, loro sfruttano la bellezza di 36 milioni di passaggi che ogni anno vengono generati dai nostri punti vendita. Per citare un esempio, una collaborazione è in corso con Blu Kids.

Avrebbe senso l’avvio di un progetto di franchising?

Direi di no. Nel nostro settore i margini sono risicati e non ci sarebbe spazio per suddividerli ulteriormente con gli affiliati.

State notando performance diverse dei negozi, a seconda che siano su strada o nei centri commerciali?

I punti vendita nei centri commerciali stanno andando meglio, rispetto a quelli in città o nei retail park. Un motivo potrebbe essere il meteo complicato di questo periodo, che ha spinto più persone a fare shopping al chiuso.

A proposito di centri commerciali. In questo momento esiste un problema di canoni d’affitto troppo pesanti?

Sì ed è un problema terribile. Quelle mitigazioni che erano state concesse durante il Covid sono sparite e sono stupito dei tanti landlord che si comportano come se fosse tutto come prima. Il traffico è diminuito e questo si riflette sui ricavi di tutti i retailer. In Italia c’è anche un problema di sistema, perché alla fine il commercio rimane sempre fuori dalle grandi iniziative istituzionali, come ad esempio i fondi del Pnrr. Tornando al momento di mercato, oggettivamente i landlord stanno tornando ad avere il coltello dalla parte del manico.

Impegno per le donne insieme alla rete D.i.Re

Scarpe & Scarpe si è impegnata in un progetto a favore di D.i.Re - Donne in Rete contro la violenza che rappresenta 87 organizzazioni, 106 centri antiviolenza e che in un anno ascolta le istanze di oltre 20mila donne vittime di violenza. Scarpe & Scarpe favorirà l’inserimento nel mondo del lavoro di dieci donne, attualmente ospiti della rete, che dopo un periodo di formazione intraprenderanno 6 mesi di tirocinio nell’azienda, in vista di un inserimento stabile. Il progetto, che ha preso il nome di “Scelta D - Dire. Agire. Reagire”, prevede anche campagne di sensibilizzazione nei negozi, insieme a una raccolta fondi a favore delle associazioni. Ma verso i dipendenti di Scarpe & Scarpe, in modo particolare quelli delle risorse umane, manager e direttori di punti vendita, D.i.Re erogherà momenti ad hoc di formazione mirata contro la violenza e la discriminazione di genere.

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Marcello Pace, amministratore delegato di Scarpe & Scarpe, con Antonella Veltri, presidente di D.i.Re

VECCHIO ECOMMERCE, ADDIO. L’IA RENDE L’ONLINE PERSONALIZZATO

I big del retail investono su marketing cloud e chat Bot evoluti per rivolgersi al singolo consumatore, non più a target omogenei. Soluzioni che già si traducono in un aumento delle conversioni di

Dalla ricerca del prodotto all’assistenza, l’intelligenza artificiale apre la strada per i brand della più estrema personalizzazione dell’esperienza di acquisto. In parte, sono gli obiettivi del futuro prossimo. In parte, queste best practice sono già realtà. Dal palco del recente Netcomm Forum, andato in scena a Milano, sono emersi numerosi spunti cruciali per il retail, in grado di far luce sulle concrete potenzialità dei software di oggi e dell’intelligenza artificiale. Novità parzialmente ancora da esplorare, comprendere e regolamentare, ma su cui ormai si concentrano gli investimenti dei brand e dei colossi dell’informatica e della Rete.

Cruciale la base dati e la potenza di calcolo

Nel rapporto con la platea sterminata dei consumatori, si apre un mondo nuovo ben riassunto dalla considera -

zione di Luca Colombo, Country director Italy di Meta , intervenuto per illustrare come stia cambiando il modello informatico dei social network di proprietà, proprio grazie all’intervento dell’intelligenza artificiale. “Fino a qualche anno fa si lavorava per target” ha detto il manager. Quindi, si chiedeva alla macchina di concentrarsi su un determinato insieme, profilato per età, interessi, provenienza geografica e così via. “Oggi invece si lavora per obiettivi. E in base all’obiettivo fissato, il programma è libero di cercarsi il target che permetterà di raggiungerlo. Queste sono operazioni possibili avendo a disposizione una grande mole di dati, ma anche investendo pesantemente sulle macchine e sulla loro capacità di calcolo”.

In effetti nel retail, la base dei dati è imprescindibile. “Con una battuta, potremmo dire no-dati, no-party” ha

suggerito Maurizio Capobianco, Avp Cloud Sales di Salesforce . Proprio Capobianco ha fotografato quello che sarà, presto, lo scenario dell’eCommerce. “Il cliente finale non si muoverà più come oggi, ossia aprendo l’homepage di un sito e iniziando a sfogliarlo come un catalogo, cliccando su “prodotti” e poi via via profilando sempre meglio i criteri, fino a trovare il prodotto desiderato. Ma dialogherà subito con il sito stesso o con la app, in una sorta di rapporto diretto. In sostanza, chiederà quello che cerca, digitando sui tasti, ma anche utilizzando la voce”.

Oniverse punta allo status di tech company

Oniverse , nuovo nome che racchiude l’impero Calzedonia group, sta lavorando in questa direzione. “La premessa è che oggi i punti di contatto con i consumatori sono numerosi e in

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DIGITAL MARKETING | Scenari
Adriano Lovera

ciascuno di questi occorre offrire la miglior esperienza possibile” ha commentato Antonio Fratta Pasini, Head of IT di Oniverse. “Per stare dietro a questa rivoluzione digitale, abbiamo investito tantissimo, dalla customer satisfaction, al marketing cloud. Ma abbiamo anche apportato cambiamenti concreti in azienda, perché l’obiettivo è diventare una vera tech company. Questo significa aver portato in casa tante funzioni dell’area digital che prima erano esternalizzate”. Sul fronte commerciale, Oniverse sta per rilasciare la nuova app di Calzedonia . E insieme al partner tecnologico (Salesforce), sta già testando diverse soluzioni. “Sfruttando la potenzialità del data cloud, andiamo a modulare le diverse promozioni e offerte restituite dal sito, che cambiano in tempo reale in base all’utente che si presenta. E sviluppiamo anche una chat iper evoluta di assistenza, la Oni-Chatbot”.

Spazi di collaborazione

La personalizzazione dell’esperienza porta a vantaggi economici verificabili. È il caso di LuisaViaRoma, il colosso online specializzato nel lusso da 400 milioni di ricavi l’anno. “Sfruttiamo un tool basato sul machine learning (Dynamic Yield di Mastercard) con cui offriamo un’interazione diretta all’utente, perché il sistema è capace di rispondere a domande e dare suggerimenti specifici. In 6 mesi, circa 51mila prodotti venduti sul sito sono arrivati proprio da click diretti al suggerimento che proveniva dal programma. Parliamo di una quota vicina al 13% dei ricavi” ha testimoniato Nicola Antonelli, Chief marketing officer di LuisaViaRoma . In altri casi, la collaborazione tra brand e partner tecnologico ha assunto risvolti commerciali inizialmente non previsti. È il caso di Veralab e Scalapay , operatore tutto italiano che offre tra gli altri il servizio di buy now pay later. “Una collaborazione più stretta è nata quasi per caso” ha raccontato Silvia Di Pietro , Head of eCommerce di Veralab. “Alcuni anni fa, durante il Black Friday, il sito di Veralab era andato quasi in down. Lavorando per risistemare le cose, abbiamo confrontato i dati scoprendo di condividere l’80% degli utenti, ossia consumatori che erano sia registrati su Veralab, sia avevano un account Scalapay. Da lì è nata l’idea di allestire strategia di marketing comuni, sconti ad hoc, edizioni limitate e campagne dedicate per quei clienti condivisi”.

I touchpoint digitali trainano gli acquisti in store. Catene in ritardo sull’omnicanalità

Metà degli italiani fa acquisti on line. Ma anche per le transazioni in negozio, è sempre più centrale l’influenza dei touchpoint digital. È quanto emerge dalla ricerca Netcomm NetRetail (realizzata in collaborazione con BRT, Confcommercio Milano Lodi Monza e Brianza, EDI Confcommercio, FiloBlu, Magnews, Oney e Banca Sella) presentata durante l’ultima edizione di Netcomm Forum. Gli italiani che acquistano online sono 33,7 milioni (700mila in più rispetto alla precedente rilevazione), con un balzo evidente rispetto al 2020 quando il dato si fermava a 23,8 milioni. Più della metà delle operazioni (55,3%) viene svolta tramite smartphone, il 48,1% da PC e il 5,9% da Tablet. Dalla ricerca emerge che oltre un terzo (38,9%) delle decisioni di acquisto in store vengano in precedenza influenzate e trainate da touchpoint digitali, in primo luogo motori di ricerca (per il 55,9% dei rispondenti), sito o app del brand (50,4%), recensioni on line di prodotto (48,2%) siti o app di parti terze (43,3%). I brand investono in omnicanalità, benché su questo aspetto ci sia ancora molto spazio da colmare. “Per i consumatori, online e offline sono intercambiabili e complementari, ma le aziende e i negozi sono ancora indietro nel processo di integrazione” ha commentato Roberto Liscia, Presidente di Netcomm. “Abbiamo analizzato lo stato di integrazione tra i due canali di quasi 300 insegne e più di 50.000 punti vendita di 12 categorie e in una scala da 0 a 10 punti dello score di ibridazione, la media è di 3,90. Un dato ancora insoddisfacente”. Il livello più alto è per i settori Elettronica, Gioielli, Media e Editoria, con score compresi tra 5,7 e 6,7, mentre in basso si trovano Food e Fast Food, Salute e Gdo, con punteggi fra l’1,5 e il 3,2.

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FLESSIBILE E PERSONALIZZATA LA FORMAZIONE OGGI SI FA COSÌ

La carenza di personale e il frequente turnover rappresentano sfide difficili per le catene del food retail. Ma le aziende si attrezzano tramite accademie interne o società di consulenza specializzate. Ecco alcune buone pratiche di Massimo Luigi

Autogrill Italia

Chiara Rivella, People & Culture manager di Autogrill Italia

tare tale carenza? Diversi protagonisti del mercato ci hanno raccontato le loro esperienze “sul campo”.

Il mondo della ristorazione e dei pubblici esercizi, con oltre 334.000 insegne, rappresenta in Italia un universo in continua evoluzione. Il settore offre molte opportunità di carriera, ma la carenza di personale qualificato è un problema che attanaglia un po’ tutte le imprese. Nell’Ho. Re.Ca., sebbene l’occupazione sia tornata agli standard del 2019 con 987.000 addetti, il 26,3% delle ricerche di cuochi e camerieri resta inevaso. Come affron- Autogrill Italia impiega oltre 8.000 persone nel nostro Paese, di cui il 67% donne, in circa 400 punti vendita. Autogrill ha adottato un modello gestionale orientato alla ricerca e alla valorizzazione dei talenti, nonché alla loro crescita professionale e personale. Come spiega la People & Culture Manager Chiara Rivella questa formazione taylor made si realizza presso l’Accademia Autogrill, che si avvale di un sistema di blended-learning che combina attività online con momenti di forma-

zione in aula e nei punti vendita. Un team dedicato, Product & Service Specialist, si occupa di formare tutti i collaboratori sui vari aspetti (prodotto, servizio, visual e retail). Non mancano peraltro percorsi personalizzati: a seconda del ruolo e della crescita professionale, Autogrill offre corsi dedicati mediante l’impiego di una serie di strumenti ad hoc che vanno dal Welcome kit per i nuovi assunti (con un capitolo dedicato al mondo Avolta), alle aule specifiche per le figure manageriali; dal catalogo formativo per Store Manager e Assistant Store Manager (con temi come la gestione del tempo, il problem solving, la gestione del team e delle risorse umane) al corso “Skillup” per i nuovi Store Manager e Assistant Store Manager. Senza dimenticare le “pillole” formative su MyAcademy per i Responsabili del Servizio e gli Operatori pluriservizio. Fondamentale è, infine, la piattaforma di e-learning, con oltre 500 pillole forma-

Andreis
FOODSERVICE | Risorse umane

tive. Puntando alla fidelizzazione delle sue risorse, Autogrill ha centralizzato il processo di recruiting, attivato collaborazioni con agenzie per il lavoro, centri per l’impiego e diverse partnership. Tra queste, Confimprese Academy, Riparto da me e Più di uno, progetti che promuovono tra l’altro la diversity & inclusion. Da non trascurare infine il welfare aziendale: Autogrill offre ai propri dipendenti un pacchetto che include, ad esempio, il “vitto e alloggio” per i collaboratori che si spostano in punti vendita più lontani dal proprio domicilio.

Cigierre

Con oltre 370 ristoranti e 5.000 dipendenti in Italia e all’estero, Cigierre è un colosso dell’offerta fuoricasa. L’azienda ha creato, nel 2023, Cigierre Academy, un polo didattico innovativo che offre percorsi di approfondimento in ambito food & beverage. Come spiega Mario Perego, Group Head HR della Compagnia Generale di Ristorazione, la formazione è su misura, erogata in presenza e online. I corsi in presenza si tengono presso la sede principale e in altre sedi dislocate sul territorio. La formazione online è fruibile tramite l’app Academy Go Digital Un team di 20 docenti professionisti collabora con l’Academy, affiancato da 6 main sponsor e 8 partner tecnici e didattici. I destinatari di queste attività sono molteplici: collaboratori di tutti i ruoli e livelli, franchisee e loro dipendenti e, nel futuro, anche soggetti esterni. Nel primo anno di attività, l’Academy ha coinvolto oltre 200 direttori nel Piano di Alta formazione in gestione del ristorante e circa 1.000 collaboratori nell’app Academy Go Digital. In totale, sono state erogate oltre 8.000 ore di formazione. L’offerta è ricca e diversificata: si va dalla citata Alta formazione in gestione del ristorante (che fornisce competenze manageriali di top level) all’Academy Incontra (che offre formazione e scambio di conoscenza con i partner). A sua volta, l’Academy Go Digital permette ai dipendenti di accedere a tutti i contenuti formativi e di restare aggiornati sulle news del settore. A causa della minore fedeltà da parte degli addetti aumenta il turnover nel foodservice:

ecco perché Cigierre, per attirare nuovi collaboratori, si concentra su diversi aspetti: Retribuzione e contrattualistica; Organizzazione del lavoro; Formazione interna (in quest’ultimo ambito, basti dire che il 95% dei responsabili dei ristoranti si è formato internamente); Sviluppo di competenze manageriali per creare ambienti di lavoro accoglienti e inclusivi.

I Love Poke

Rana Edwards, co-founder di I Love Poke

Punta molto sulla formazione digitale I Love Poke Academy, la struttura del brand di Michael Lewis e Rana Edwards creata in seno all’azienda già nel 2017. La struttura si è poi evoluta nel 2020 in una piattaforma digitale accessibile 24/7. La formazione è dunque un elemento chiave per l’azienda, e si svolge oggi sia online che in Academy Stores, negozi selezionati come punto di riferimento per il format, come ci spiega la founder. Un team dedicato si occupa dei corsi teorici, dell’aggiornamento dei contenuti e della gestione dell’archivio digitale. Inoltre, in collaborazione con HR e Operations, organizza la fase pratica della formazione negli Academy Stores. L’app aziendale permette ai collaboratori di accedere a corsi di formazione, quiz e contenuti interni, creando un ambiente interattivo. La formazione è rivolta a tutti, con corsi ad hoc per Retail manager, Assistant manager e Banconisti, unitamente a corsi supplementari e continui aggiornamenti. Ogni anno, tutte le nuove assunzioni e lo staff già in organico vengono coinvolti nelle attività formative. Accanto alle difficoltà nel reperimento di personale qualificato, soprattutto in zone non accessibili con mezzi pubblici, l’imprenditrice di origine americana non perde occasione per stigmatizzare come si riscontra una carenza di stage e apprendisti motivati. Ecco perché, per facilitare la

Il corso di Edifis per Store manager della ristorazione

Anche la casa editrice Edifis, tra i leader nel mondo della ristorazione con le riviste retail&food e Ristorando, ha deciso di mettersi al servizio del settore creando un corso di formazione ad hoc per le imprese del foodservice. Si chiama “Store manager della ristorazione” I docenti del corso sono tutti professionisti riconosciuti con anni di esperienza nel settore: Emilio Fiorani, project leader, con Elisabetta Salvadori, Eleonora Pizzuti, Alessandro Bergnach e Marco Sinceri. Il corso, focalizzato sulla figura nevralgica dello store manger, va incontro alle esigenze delle catene più organizzate, ma anche del singolo punto vendita. È rivolto a personale già in forza sia ai neo assunti. La proposta è stata già presentata a diversi esponenti del mercato in una giornata inaugurale, presso la sede milanese di Edifis, dove ha sede il programma. Per quanto riguarda il contenuto, lo sforzo degli organizzatori è stato concentrare in un tempo ragionevole (4 settimane) la teoria, le esercitazioni pratiche, la formazione in aula e quella al punto vendita, più addirittura alcuni momenti di coaching personalizzato per ciascun partecipante. Con argomenti che vanno dal self empowerment, alle operations, fino alla gestione del conto economico. Si possono richiedere informazioni a online@edifis.it.

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Mario Perego, Group Head HR di Cigierre

ricerca e l’assunzione di nuovo personale, a sua detta si potrebbero semplificare le leggi sul tirocinio, unificare le retribuzioni tra le regioni e abbattere la barriera culturale che impedisce ai giovani di iniziare a lavorare prima dei 25 anni. Dal canto suo, I Love Poke si impegna ad attirare nuovi collaboratori offrendo un alto rapporto qualità vita-lavoro, turni part-time per studenti, retribuzioni competitive, welfare aziendale, ambienti dinamici e inclusivi e percorsi di crescita aziendale.

McDonald’s

McDonald’s Italia impiega circa 35mila dipendenti in oltre 700 ristoranti. La rete, gestita per oltre il 90% in franchising, rappresenta per molti ragazzi la porta d’ingresso nel mondo del lavoro, come spiega la Chief People Officer Valentina Fossa. La meritocrazia è il cardine su cui si basa la crescita professionale nel colosso del quick service, dove le oltre 1 milione di ore di formazione erogate ogni anno si affiancano a iniziative di welfare come Archways to Opportunity, che ha già consegnato più di 400 borse di studio per supportare i percorsi universitari dei dipendenti. McDonald’s propone percorsi formativi continui e differenziati per tutti i dipendenti, dai neoassunti ai 220 della sede centrale. I corsi, erogati in base al ruolo e alla posizione ricoperta, spaziano dalle nozioni fondamentali del proprio lavoro alle soft skills, con moduli dedicati all’inclusione, al contrasto alla violenza e alla valorizzazione della diversità. Un team dedicato all’interno del dipartimento People (HR) si occupa della formazione, coadiuvato da docenti e società esterne per tematiche specifiche. I corsi, ideati e strutturati in Italia o mutuati dalla “Hamburger University” globale, si riconducono a tre macroaree: Procedure operative (corsi digitali e on the job su preparazione dei prodotti, sicurezza alimentare, canali di vendita e innovazione tecnologica); Soft skills (moduli formativi su relazioni interpersonali, coaching, leadership, intelligenza emotiva, accoglienza dei clienti, conoscenza dei prodotti, cultura aziendale e inclusione); Crescita professionale (percorsi specifici per i diversi ruoli, a partire da Crew di

cucina e sala fino a Manager e Direttore/trice di ristorante). In particolare, per quanto attiene alle Crew, la formazione iniziale si basa sulle mansioni di servizio in cucina o sala. Per i Manager è stato elaborato un programma ad hoc di più settimane presso il ristorante, seguito da corsi di specializzazione come lo Shift Leadership Program (SLP) e il Department Leadership Program (DLP). La formazione per Direttore/trice si realizza invece con il Leading Great Restaurants (LGR) per sviluppare competenze di coaching e massimizzare i risultati del ristorante. Infine, per i Direttori in carica da 12-18 mesi è stato pensato il percorso definito Leading for the Future (LFF), finalizzato a potenziare il pensiero customer-centric.

Pizzium

Alessandra De Felice, Responsabile Hr di Pizzium

La formazione in Pizzium passa per la collaborazione con MobieTrain, come ci rivela la Responsabile Hr del format Alessandra De Felice. La quale, operando per un brand in rapida crescita, si è data l’obiettivo di creare un team ben preparato che rispecchi i valori e gli standard aziendali. La sfida è garantire un livello uniforme di formazione in tutte le sedi, offrendo un’esperienza eccellente a ogni cliente. A detta della manager, è stata la necessità di un sistema formativo efficace, scalabile e flessibile a portare alla scoperta di MobieTrain, una piattaforma di apprendimento che permette di personalizzare i percorsi formativi in base alle esigenze individuali dei dipendenti. Con un approccio di microlearning, MobieTrain rende l’apprendimento accessibile e coinvolgente. Il personale di sala e i pizzaioli possono migliorare le proprie competenze in modo flessibile, seguendo il proprio ritmo. L’implementazione

del sistema è iniziata nel nuovo anno ma le aspettative si stanno trasformando in esiti già misurabili in termini di maggiore coesione del team, aumento della soddisfazione dei clienti, riduzione degli errori e miglioramento dell’efficienza operativa. Prima di MobieTrain, la formazione era più tradizionale. Il personale di sala era formato dagli area manager, mentre i pizzaioli dagli executive chef. Queste figure professionali continueranno a giocare un ruolo fondamentale, integrando le soluzioni digitali innovative implementate da pochi mesi con l’esperienza sul campo e l’interazione umana, elementi essenziali per l’apprendimento.

Poke House

Matteo Pichi e Vittoria Zanetti, co fondatori di Poke House

Istituita nel 2020, l’Academy di formazione interna di Poke House risponde all’esigenza di uniformare la qualità dei servizi in un periodo di espansione aziendale. Da un iniziale team di due persone, la responsabilità della formazione si è estesa ai manager dei negozi, garantendo un aggiornamento costante. Come ci dicono dal quartier generale del format creato da Matteo Pichi e Vittoria Zanetti, il programma di formazione si articola in due aree: sviluppo di competenze specifiche nel settore retail per i punti vendita e potenziamento di soft e hard skills negli uffici centrali. Le sessioni formative si svolgono in loco o a distanza, per un apprendimento pratico e personalizzato. I manager dei negozi, qualificati come formatori, assicurano un elevato standard qualitativo nella formazione del persona-

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Ischia è il cornetto dall’estetica altamente innovativa: la sua forma, bellissima, più corta e più panciuta, fa sì che la farcitura venga esaltata al massimo e lo rende ideale per le pasticcerie. È caratterizzato da un doppio impasto di pasta sfoglia sovrapposta a pasta brioche, che lo rende friabile e morbido allo stesso tempo. Con Lievito MadreCupiello Fresco.

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CORNETTO DOPPIO IMPASTO

le. Per quella specialistica in sede centrale, l’azienda collabora con enti esterni. L’iniziativa formativa si rivolge a tutti i nuovi ingressi per facilitare l’integrazione e la comprensione dei processi aziendali. Un percorso dedicato, gestito da enti esterni, è previsto per gli apprendisti, mentre il personale già inserito beneficia di un aggiornamento professionale continuo per lo sviluppo delle competenze trasversali. Ogni anno, circa 465 persone tra uffici centrali e punti vendita partecipano a questi programmi, che coprono diversi ambiti: Preparazione e composizione dei prodotti; Processi e norme HACCP per gli alimenti; Procedure per la sicurezza sul lavoro e l’utilizzo di macchinari; Soft skills come comunicazione, leadership, utilizzo di software e implementazione dei processi interni. In HQ, la formazione si concentra sulle esigenze specifiche dei diversi team, integrando competenze soft e formazione su public speaking, problem solving, project management e altre aree.

La Cremonini Academy punta all’eccellenza nella formazione, indispensabile per un gruppo che ha oltre 600 punti vendita nel food retail e 8.000 dipendenti. Nata nel 2015, l’accademia si trova presso la sede centrale di Castelvetro di Modena, si estende su 500 mq e riproduce fedelmente i diversi format dei punti vendita Chef Express e Roadhouse. Offre corsi per circa 1.000 dipendenti all’anno, di età compresa tra i 18 e 50 anni, tra cui Area Manager, Store Manager, Assistant Store Manager e Specialisti. L’obiettivo è duplice: tra-

smettere valori, competenze e strategie per la crescita professionale e personale; selezionare e formare i futuri manager della ristorazione con competenze trasversali. L’Academy, oltre ai corsi, offre un percorso di certificazione delle competenze che garantisce diverse opportunità di crescita. Le sfide per il reperimento di personale qualificato sono numerose: turnover elevato, nuove esigenze delle generazioni più giovani e un contratto collettivo nazionale obsoleto. Ecco perché, al fine di attirare nuovi collaboratori, Chef Express ha adottato diverse misure: dal contratto integrativo aziendale, con focus sul welfare sociale, alla massima attenzione del rapporto vita-lavoro, passando dal sostegno allo studio e alla massima flessibilità lavorativa. Per dialogare con i dipendenti e renderli ambasciatori dell’azienda, è attiva la piattaforma interna NEXT. Senza dimenticare l’importanza rappresentata dalle numerose collaborazioni con le scuole per facilitare il passaggio dal mondo dello studio a quello del lavoro.

La Yogurteria

Francesco De Luca, Area manager Nord di Pentragroup

Nata nel 2007, l’Academy de La Yogurteria trasferisce ai franchisee le competenze necessarie per gestire un’attività di successo. L’headquarter center a Sarno (SA) ospita le aule per la formazione teorica, mentre la formazione operativa si svolge nei punti vendita diretti e in quelli di alcuni affiliati. Come spiega Francesco De Luca, area manager del Nord del brand di Pentagroup, un team dedicato si occupa della formazione, che si articola in attività di Marketingcon la manager Giusi Bastone e il suo team che forniscono consigli su social, delivery e campagne marketing - e in

Gestione dell’attività - ambito in cui gli Area Manager aiutano gli affiliati a ottimizzare il business plan e controllare i costi. La formazione teorica è rivolta ai franchisee e ai loro store manager, mentre quella operativa coinvolge tutti, dall’affiliato allo staff. Nel 2023, oltre 100 persone hanno partecipato alle attività formative.

La Piadineria

L’Academy de La Piadineria è un ecosistema formativo per la crescita, puntualizza Viola Di Claudio – HR Director del format che vanta una rete di oltre 400 punti vendita. Nata nel 2019, l’Academy è un sistema ibrido e integrato che accompagna i dipendenti nel loro percorso di sviluppo professionale. Un team dedicato di 6 persone e altri 15-18 colleghi collaborano come docenti, garantendo uno scambio continuo tra quartier generale e ristoranti. L’offerta formativa comprende una Piattaforma e-learning con corsi obbligatori per i nuovi assunti e aggiornamenti su procedure e nuovi progetti. Il Campus de La Piadina, inaugurato nel 2022, per corsi immersivi di più giorni per la rete operativa e la sede centrale. Giornate specifiche sul territorio per migliorare le soft skills e le tecniche di vendita. Nel 2023, il 97% dei dipendenti ha utilizzato l’e-learning e oltre 1000 persone hanno partecipato a corsi in presenza. Su questa falsariga, il piano 2024 prevede il consolidamento dei risultati con l’introduzione di contenuti formativi a libero accesso, e percorsi specifici per migliorare le capacità manageriali a tutti i livelli. (testo tratto dalla rivista Ristorando)

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Gruppo Cremonini Viola DI Claudio, Hr Director de La Piadineria

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Focus Franchising

a cura di Massimo Barbieri, titolare di SOFI

We-Economy e We-Franchising

Prendiamo spunto dal bel libro “The power of we-Succeeding Through Partnerships” per trarne indicazioni sulla crescente complessità dell’attuale scenario economico e dell’impatto che quindi questa complessità comporta anche per il franchising. Jonathan Tisch, l’autore, è un imprenditore americano; miliardario, è proprietario della catena di alberghi Loews Hotels, parte di Loews Corporation, e della squadra NFL dei New York Giants. Il messaggio di fondo è che sempre di più nel futuro vinceranno le aziende (ed i leader) capaci di tessere partnerships strategiche; con gli stakeholder di ogni genere, dai dipendenti ai sindacati, dai fornitori alle local communities, ed anche tra brand.

Siamo dunque, secondo Tisch, nell’era della “We-Economy”. E, aggiungiamo noi, nell’era del “We-Franchising”, che si declina in tre dimensioni, riconducibili a “Basket Franchisor”, “Basket Franchisees” e alleanze strategiche. “Basket Companies” sono quelle conglomerate che uniscono marchi diversi sotto un’unica proprietà e un’unica regia. In questo modo vengono create sinergie sia a livello di gruppo, in funzioni centrali come l’amministrazione, la formazione, il marketing, sia a livello di Franchisee, che hanno l’opportunità di scegliere tra più brand le cui offerte sono complementari.

Nel mondo gli esempi più noti di Basket Franchisor sono quelli di Yum! e RBI. Yum! è articolata su KFC, Pizza Hut, Taco Bell e The Habit Burger Grill, comprata nel 2021. The Habit è una catena nata nel 1969; quando Yum! l’ha comprata, Marzo 2020, contava 260 locali (Yum allora ne aveva 51.000, ora 55.000), ed ha registrato una importante crescita trovandosi ora a 350 locations.

RBI – Restaurant Brands International – è un Basket Franchisor i cui brand comprendono Burger King, Popeyes, Tim Hortons e – anche in questo caso c’è stata una recente acquisizione, a fine 2021, quella di Firehouse Subs, portata a termine per arricchire il bouquet di marchi a disposizione dei Franchisee. RBI ha oggi oltre 30.000 locali in tutto il mondo; di questi oggi sono 1250 i Firehouse Subs, catena nata nel 1994 a Jacksonville, in Florida. In entrambi i casi le recenti acquisizioni strategiche ri-

guardano catene piccole, ma con un elevato potenziale di crescita. Tentiamo una provocazione. Non sempre le “Basket Companies” funzionano. Occorre una grande capacità di coordinamento tra i brand. A volte è più premiante la scelta di concentrarsi su un solo marchio. McDonald’s ha sperimentato una strategia del genere in passato, per poi tornare a focalizzarsi su unico marchio (e con grande successo: l’utile netto dell’anno scorso è stato di 8,4 miliardi di dollari con una progressione del +37%). Dagli anni ’90 la società dei Golden Arches aveva avviato una campagna di acquisizioni comprando i Brand Donato’s Pizza, Fazoli, Chipotle, Boston Market, Aroma ed il 33% di Pret a manger. Col tempo questi marchi sono poi stati venduti, in alcuni casi agli ex-proprietari, in un caso, Chiplotle, quotando il titolo in borsa, in un altro caso, Aroma, cedendo gli stores a Costa Coffee. Non esistono formule universalmente magiche e le parole d’ordine sono flessibilità e partnership.

In Italia il Basket Franchisor più noto è Cigierre - Compagnia generale ristorazione, il cui brand bouquet comprende 238 Old Wild West, 36 Pizzikotto, 26 Wiener Haus, 24 America Graffiti, 11 Shi’s e la recente novità Smashie. Un altro esempio di Basket Franchisor italiano è Gioia Group nel perimetro del quale si trovano Cioccolatiitaoiani e Bun, mentre di recente il marchio Fradiavolo è stato ceduto.

Anche nel caso di queste basket company italiane ci sono “Basket Franchisees” che operano sotto più insegne della casa madre, ed è il punto strategico che ci interessa sottolineare in vista del prossimo pezzo, in cui parleremo di questa figura e di come a volte il loro portafoglio di brand è creato andando a pescare nell’offerta del Franchisor. Viene in mente un altro esempio per l’Italia e sono le prime aperture di O’Tacos (ben oltre 300 le location di questa catena nata in Francia nel 2007) realizzate da Franchisees di Burger King; O’ Tacos è un brand che fa capo a QSRP, piattaforma con 1.000+ ristoranti, che è anche Master Franchisee di Burger King per l’Italia. Similmente interessante anche il caso di Restaurant Brands Iberia, Basket Master Franchisee di RBI per la Spagna che per 3 brand (con l’unica eccezione di Firehouse Subs) su 4 riflette il portfolio di Restaurant Brands International.

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Massimo Barbieri

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Al cuore non si comanda

Un cuore che smette di battere non fa nessun rumore. È come un interruttore che di colpo spenge tutto il corpo e, in silenzio, si porta via quella vita che fino a un istante prima aveva alimentato, pompando sangue senza sosta. E se il cuore si ferma durante il turno di notte, in uno stabilimento dove si lavora tra macchinari e nastri trasportatori, il rischio di lasciare la vita in silenzio è altissimo. Ma così non è andata, e sveliamo subito l’esito di una storia in cui preparazione e buona sorte si sono intrecciate consentendo a tutti i protagonisti di raccontarne il lieto fine.

Ottobre 2023, siamo ad Alfonsine, Ravenna, nello stabilimento di Fruttagel, un’azienda cooperativa che dal 1994 lavora frutta e verdura trasformandola in succhi, minestroni e surgelati. Intorno alle 23 una lavoratrice di 46 anni si accascia a terra e perde conoscenza. Subito i colleghi chiamano i due capi turno, Andrea Burzacca di Villanova Bagnacavallo, 61 anni, e Fabiano Taglioni di Filo, 51 anni. I due romagnoli capiscono immediatamente la serietà della situazione; parte la chiamata al 118 e intanto loro mettono in pratica le manovre di rianimazione, il massaggio cardiaco e la respirazione meccanica. Sono quelle scene che vediamo nei film, però Andrea e Fabiano non sono attori e, nonostante la paura, mantengono i nervi saldi e soprattutto sanno cosa fare e come farlo perché hanno partecipato ai corsi di primo soccorso organizzati dalla loro azienda.

lizzano il defibrillatore. Siamo abituati a vedere questi macchinari appesi alle pareti degli edifici o nelle strade cittadine e magari non ci facciamo neanche più caso. I defibrillatori diventano parte dell’arredo fino al momento in cui qualcuno rompe il vetro e demanda loro il salvataggio di una vita umana. Al cuore della lavoratrice servono ben quattro scosse per rianimarsi: secondi infiniti, fiato sospeso, colleghi disperati e attoniti e alla fine quel flebile bip e una speranza a cui aggrapparsi. Quando l’ambulanza arriva il cuore ha ripreso a battere, la donna viene stabilizzata e portata a sirene spiegate all’ospedale di Ravenna dove resterà ricoverata per alcuni giorni. È salva, la bella notizia corre veloce.

La collega rimane incosciente, così, in costante contatto telefonico con la centrale del 118, Fabiano e Andrea uti-

“Non potrò mai dimenticare quella telefonata – racconta Paolo Cristofori, direttore generale di Fruttagel - Quando mi hanno chiamato la nostra collaboratrice era fuori pericolo. A mente fredda ho pensato subito all’importanza dei tanti corsi realizzati sulla sicurezza sul lavoro e alla decisione presa qualche anno prima di acquistare quattro defibrillatori per lo stabilimento”. Quest’anno Fruttagel ha compiuto trenta anni di attività e ha celebrato il compleanno con diversi eventi, tra cui un open day presso lo stabilimento di Alfonsine dove sono stati accolti centinaia di familiari dei dipendenti. A un certo punto l’amministratore delegato Stanislao Fabbrino ha chiamato sul palco Andrea e Fabiano e li ha premiati per il loro coraggio. Tra gli applausi e la commozione c’è stato un cuore che ha battuto più forte degli altri, ma non ha fatto nessun rumore, ha solo continuato a vivere.

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A cura di Beatrice Ramazzotti

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SCALI PUGLIESI, RESTYLING OK IN VISTA DEL BOOM ESTIVO

Dopo il record di passeggeri del 2023, Bari e Brindisi rinnovano l’offerta food e retail, per arrivare pronti all’estate e catturare la componente del traffico estero, sempre più importante. Intervista al presidente Antonio Maria Vasile

Come tutte le principali destinazioni turistiche del nostro Paese, anche la Puglia aspetta con trepidazione il boom della stagione estiva. Un boom di cui beneficeranno le strutture ricettive, della ristorazione e il comparto trasporti. Nel 2023, la regione ha totalizzato 4,59 milioni di arrivi (ossia le persone, +8% sul 2022) e oltre 16 milioni di presenze (i pernottamenti, +4%). Ma spicca il ruolo degli stranieri, aumentati addirittura del 22%, arrivando quindi a registrare un milione e mezzo di turisti internazionali che hanno optato per un soggiorno in Puglia. Nel complesso, la quota estera sul totale si è portata dal 29% al 34%. Di conseguenza, il 2023 è stato un anno d’oro per gli aeroporti pugliesi, che anzi con un mese di anticipo rispetto alla fine dell’anno, avevano già battuto il record storico, ossia superare i 9 milioni di passeggeri tra Bari, Brindisi e Foggia. E anche i primi mesi del 2024 (vedi tabella) mostrano il

segno positivo.

Il quadro è promettente. A dire il vero, proprio il tema dei collegamenti con l’estero sta facendo un po’ litigare gli operatori. Gli albergatori del Salento, che puntano sullo scalo di Brindisi, hanno messo nel mirino la programmazione estiva di Ryanair, principale vettore come volumi, che opera su Brindisi poco più di 20 collegamenti, meno della metà di quelli assegnati allo scalo maggiore, Bari, che gode di tratte che vanno da Istanbul alla Grecia, da Ginevra e poi Spagna, Croazia, Regno Unito, Germania. Per lo meno, in chiave italiana, nei mesi estivi è stato ripristinato il terzo volo giornaliero tra Brindisi e Milano Linate di ITA.

Sul fronte retail e food&beverage prosegue il lavoro per ammodernare l’offerta. Abbiamo fatto il punto della situazione con Antonio Maria Vasile, presidente di Aeroporti di Puglia.

Partiamo dai numeri dei passeggeri. Come giudicate l’andamento del 2023 e del primo quadrimestre 2024?

Possiamo essere più che soddisfatti dei numeri che ci ha riservato il 2023. Il nostro impegno è stato ripagato dai circa 9,7 milioni di passeggeri che hanno scelto i nostri aeroporti e la Puglia. Numeri da record il cui trend in crescita si sta confermando anche nel 2024. Nel primo quadrimestre, dai nostri scali sono transitati quasi 3 milioni di passeggeri, facendo registrare un +3,3% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

L’aumento del traffico si è riflesso con le stesse proporzioni sulle attività commerciali?

Nel 2023, la crescita delle attività commerciali è stata molto più intensa, facendo registrare valori superiori al 15% rispetto al 2022, moltiplicando la leva traffico con l’ampliamento dell’offerta food e retail.

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TRAVEL | Aeroporti
Alessandro Maria Vasile, presidente Aeroporti di Puglia

Quali segmenti godono delle migliori performance?

L’andamento positivo ha caratterizzato tutte le tipologie di offerta, con prevalenza per il duty free, in considerazione dell’apertura del nuovo punto vendita Heinemann a Bari, senza sostanziali differenze stagionali.

Tra passeggeri domestici e internazionali, leisure e business, come cambia l’attitudine di spesa a seconda del profilo del passeggero?

Sicuramente il profilo del passeggero influisce sulla dinamica di consumo commerciale in aeroporto. In particolare, quello internazionale fa registrare valori anche quadrupli rispetto al viaggiatore nazionale, mentre invece la dicotomia business-leisure non evidenzia più grandi differenze, come in passato.

Parliamo degli esercizi commerciali ed F&B. Nell’ultimo anno, e in previsione dell’estate, quali sono le principali nuove aperture da segnalare, frutto di nuovi spazi in concessione o dell’attività di rinnovamento del mix?

Già da fine 2023 abbiamo avviato nuove aperture negli aeroporti di Bari e Brindisi. Al Karol Woytjla le new entry per il food sono: Bufala Dolcenera, che si trova in air side al piano terra, la stessa area per il Mop (Mobile Order and Pay) di McDonald’s che offre la possibilità di poter ordinare dal punto vendita ubicato in land side, e ricevere l’ordine dopo poco tempo in air side. Nella stessa area, a breve, sarà inaugurato il temporary Relay Mobile. Al secondo piano, in area land side su un’area di 190 metri quadrati circa, già dedicata a caffetteria e ristorazione, sorgerà Agorà, gestita da Officine Birrai s.r.l., che oltre al servizio bar e ristorazione, funzionerà anche come pizzeria. Importanti aperture per il settore abbigliamento e intimo sono Inticom Yamamay presente in area partenze air side e Fiore in land side. In arrivo, sempre nello scalo di Bari, la Farmacia. L’aeroporto di Brindisi invece ha visto l’apertura di Agorà (di Officine Birrai s.r.l.), un nuovo ed elegante punto ristoro in area land. Prossimi invece l’ampliamento del Duty Free Aelia in area air side e di una Parafarmacia in area land side”.

Prospettive 2024. Qual è l’attesa per la primavera/estate a livello di passeggeri? Quali saranno le rotte più frequentate e quali le novità di rilievo?

Per la Summer 2024 ci aspettiamo un aumento significativo del traffico passeggeri, come è naturale che sia in questa stagione. Speriamo che la tendenza positiva di quest’anno continui e superi numeri e aspettative, nonostante l’incertezza generata dalla situazione geopolitica

ancora difficile. Le rotte più frequentate sono quelle che interessano il Nord Europa e mercati emergenti quali, ad esempio, la Polonia. A questi si aggiungono le rotte ormai ben radicate che sono quelle che collegano la Puglia alla Francia, la Svizzera, Regno Unito e Germania.

Heinemann scommette sui produttori locali

Ad aprile, al centro congressi dell’aeroporto di Bari, si è svolto un evento organizzato da Aeroporti di Puglia e Unioncamere regionale, per mettere in contatto le aziende del comparto agroalimentare del territorio con Heinemann Italia, che ha in gestione uno dei duty free. Questo appuntamento è la testimonianza di un trend che caratterizza specialmente gli scali regionali, più che i grandi Hub come Fiumicino e Malpensa, in cui i turisti vanno a caccia di prodotti tipici, sia nei ristoranti, sia negli esercizi di vendita. “La nostra partnership con Aeroporti di Puglia è iniziata nel 2020 in piena crisi Covid e poi si è rafforzata con lo sviluppo del nuovo format, a Bari, inaugurato nel 2023” ha detto Fulvio Fassone, managing director per l’Italia di Gebr. Heinemann. “Nel punto vendita, sono già presenti 23 fornitori di prodotti locali. Questa scelta, insieme a molti altri prodotti del Made in Italy, non solo arricchisce la nostra offerta ma intende essere un vero e proprio motore di conoscenza dell’alto livello di qualità delle specialità pugliesi verso il pubblico nazionale e internazionale”.

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PASSEGGERI IN COSTANTE CRESCITA COMPOSIZIONE DEL TRAFFICO
2023 % su 2022 I trimestre 2024 % su I trim 2023 Bari 6.474.463 4,3 1.141.279 0,2 Brindisi 3.176.143 3,6 508.139 0,4 Foggia 48.502 588,1 7.555 7,5

Check-in del volo in stazione con Airport in the city

ROMA – Adr-Aeroporti di Roma ha lanciato assieme a Ita Airways il servizio “Airport in the city”, il primo servizio di check-in per i voli della compagnia direttamente da Stazione Termini. “L’integrazione di aereo e treno va incontro alla sostenibilità e al viaggiatore stesso, che può lasciare il bagaglio in stazione” ha commentato Vincenzo Nunziata, presidente di Aeroporti di Roma. Alla presentazione di Roma Termini presenti anche il presidente di Ita Airways Antonino Turicchi, il presidente dell’Enac Pierluigi Di Palma e la ministra del Turismo Daniela Santanchè. “Lo ritengo un servizio molto intelligente perché permetterà a chi deve imbarcarsi in aeroporto di essere libero del bagaglio e di girare per Roma, e credo che questa aiuterà a lasciare più soldi sulla città” ha dichiarato la ministra.

Vendite ok per Avolta ed SSP. Ma è rincorsa ai margini

BASILEA - Avolta ha chiuso il primo trimestre fiscale con ricavi per 2,83 miliardi di franchi svizzeri, che segnano un rialzo su base annua del 18%. Il Ceo Xavier Rossinyol ha messo in evidenza alcune delle potenzialità commerciali che il gruppo sta mettendo in campo, dopo l’unione fra Dufry e Autogrill: “Stiamo combinando i segmenti e testando alcune promozioni, con una spinta anche sulla creazione dei formati ibridi.” Il margine Ebitda si attesta al 6,1%, +0,4% rispetto al primo trimestre scorso. Sugli scudi anche l’andamento di SSP Group, che ha pubblicato un primo semestre fiscale con ricavi per 1,5 miliardi di sterline, una crescita del 19% a cambi costanti (+12% il dato like for like). Il margina Ebitda è a 106 milioni, circa il 7%. Nonostante ciò, il profitto ante imposte arriva a 13 milioni di sterline e comporta una perdita per azione per 1,3 sterline.

Lagardère apre 5 store ufficiali delle Olimpiadi di Parigi 2024

PARIGI - Lagardère Travel Retail ha siglato un accordo con i Comitati Organizzatori dei Giochi Olimpici, prevedendo l’apertura di 7 negozi, a Parigi e a Lione, in vista delle Olimpiadi di Parigi 2024 di quest’estate. Tra gli altri articoli disponibili legati ai Giochi figurano magliette, maglioni, berretti, peluche, tazze, bottiglie d’acqua, borse da viaggio e cuscini. Già 5 i negozi già aperti, i quali si trovano all’aeroporto di Lione Saint Exupéry e a Parigi, alla Gare de Lyon, alla Gare du Nord, alla stazione della metropolitana RER di Châtelet-Les Halles e alla Gare Montparnasse. Gli altri due negozi si trovano in prossimità della Torre Eiffel e alla Gare de l’Est. Inoltre, 200 negozi Relay offriranno una gamma di articoli con licenza Paris 2024 nelle stazioni ferroviarie, nelle metropolitane e negli aeroporti.

Memorial Day con record di passeggeri negli Stati Uniti

WASHINGTON - La Transportation Security Administration (TSA) degli Stati Uniti ha dichiarato di aver registrato 2,95 milioni di passeggeri aerei lo scorso 24 maggio, il numero più alto mai registrato in un solo giorno. Il record di viaggi è coinciso con il weekend del Memorial Day, che segna l’inizio della stagione dei viaggi estivi negli Stati Uniti. Inoltre, un gruppo che rappresenta le principali compagnie aeree statunitensi ha previsto un’estate da record: le compagnie aeree dovrebbero trasportare 271 milioni di passeggeri, con un aumento del 6,3% rispetto all’anno scorso. Airlines for America ha dichiarato che i vettori statunitensi prevedono di effettuare più di 26.000 voli giornalieri quest’estate, con un aumento di circa 1.400 voli rispetto al 2023, pari al 5,6%.

World Travel Retail pag. 62 | retail&food | Giugno 2024

Dior e Qatar Duty Free insieme

all’Hamad International Airport

DOHA - È stato inaurato il 7 maggio il nuovo Dior Luxury Beauty Retreat all’interno dell’Hamad International Airport di Doha (DOH). Con una superficie di 800 mq su due piani, si tratta del primo concept di questo tipo in un aeroporto, oltre ad essere il più grande al mondo. Sono presenti otto sale dedicate ai trattamenti con un’offerta che propone una selezione di articoli per la casa, profumi, trattamenti per la pelle ed esperienze della Maison Dior. “Nel periodo 2022-2023 le entrate hanno registrato un aumento del 32% rispetto al 2023-2024” ha confermato Thabet Musleh, Senior Vice President di QDF. Nel 2023 DOH ha registrato quasi 46 milioni di passeggeri internazionali, con un aumento del 28,5 % sul 2022, trend che sembra destinato a proseguire anche nel 2024.

Victoria’s Secret, nuovo concept nelle stazioni francesi

PARIGI - Victoria’s Secret ha aperto il suo undicesimo negozio monomarca in Francia. In questo caso, si tratta del primo Beauty Concept posizionato in una delle principali stazioni ferroviarie della capitale, Saint Lazare, nel cuore dell’Opera district. Parigi, quest’estate, attende almeno 15 milioni di visitatori in occasione delle Olimpiadi, la maggior parte dei quali domestici. Dunque i movimenti nelle stazioni ferroviarie saranno consistenti. Anche questa apertura è stata operata da Percassi, che sviluppa il brand in Italia, Francia e altri Paesi europei, in collaborazione con Klepierre e Alice Carpentier.

NEW YORK’S JFK REVAMP IS A LESSON IN FORESIGHT

RESTYLINGDELJFKDINEWYORK,UNALEZIONEDILUNGIMIRANZA

New York’s John F. Kennedy (JFK) is the busiest international airport in the United States but has never been well rated against other global hubs in terms of its retail and food and beverage (F&B) services. That, however, is changing.

Its operator, the Port of New York & New Jersey, has an ambitious $19 billion redevelopment plan in place and, terminal by terminal, a transformation is taking place that will propel the gateway to new heights.

The latest tenders were announced in May by retail expert Unibail-Rodamco-Westfield (URW) Airports and The New Terminal One (NTO), a consortium developer of the terminal. It is being built on sites currently occupied by JFK’s existing T1, the recently closed T2, and former T3.

The NTO’s $9 billion first phase is expected to open in 2026 but competitive evaluations for the Food Hall and Travel Essentials tenders have begun, marking a significant upgrade to the commercial offer.

Dany Nasr, CEO of URW Airports described the tenders as “two of the most anticipated” in North America. They follow a dutyfree tender launched in March and aim to “create an experience that amazes our guests” he said.

Jennifer Aument, CEO of The New Terminal One, commented: “The NTO will offer a dining and retail experience that reflects the cultural richness of our great city, while driving opportunities for local business participation.” That is as it should be.

The Food Hall is structured as a single package of one landside and five airside units for a partner that has a long-term vision celebrating the best and most famous New York brands, with an overall goal of 50% New York local F&B.

Travel Essentials has more flexibility as it will feature a mix of global, US, and New York merchandise. Here a 5% minimum of local product placement is required. The concession is a single package split into three landside locations and four airside.

As JFK’s biggest terminal (when finished) – and processing only international traffic – the revamp is the latest example of how some vision and foresight can bring a new level of services to tired infrastructure to hopefully make it shine when the construction dust has settled.

Il John F. Kennedy (JFK) di New York è l’aeroporto internazionale piùtrafficatodegliStatiUniti,ma nonèmaistatovalutatobenerispettoadaltri hub globali in termini di servizi retail e di ristorazione(F&B).Lasituazione,tuttavia,sta cambiando.

Ilsuogestore,ilPortofNewYork&NewJersey,hainattounambiziosopianodiriqualificazioneda19miliardididollarie,terminalper terminal, sta avvenendo una trasformazione cheporteràilgatewayanuovistandard.

Le ultime gare d’appalto sono state annunciate a maggio da Unibail-Rodamco-Westfield (URW) Airports e da The New Terminal One (NTO), un consorzio che sviluppa il terminal. Il terminal verrà costruito nei siti attualmente occupati dall’attuale T1 del JFK, dalT2recentementechiusoedall’exT3.

L’apertura della prima fase appannaggio di NTO,delvaloredi9miliardididollari,èprevistaperil2026,masonoiniziateleprocedureperlegared’appaltodellaFoodHalledei TravelEssentials,chesegnanounsignificativoaggiornamentodell’offertacommerciale.

DanyNasr,amministratoredelegatodiURW Airports,hadescrittolegarecome“duedelle più attese” in Nord America. Le gare fannoseguitoaquellaperiduty-free,lanciataa marzo, e mirano a “creare un’esperienza che stupiscainostriospiti”,hadichiarato.

Jennifer Aument, amministratrice delegata del Nuovo Terminal One, ha commentato: “Il NTOoffriràun’esperienzadiristorazioneedi vendita al dettaglio che riflette la ricchezza culturaledellanostragrandecittà,stimolando al contempo le opportunità di partecipazionedelleimpreselocali”.Comeègiusto chesia.

La Food Hall è strutturata come un unico pacchettodiun’unitàlandsideecinqueunità airside, per un partner che ha una visione a lungo termine che celebra i migliori e più famosimarchidiNewYork,conunobiettivo complessivo del 50% di F&B locale di New York.

Travel Essentials ha una maggiore flessibilità in quanto presenterà un mix di prodotti globali, statunitensi e newyorkesi. In questo caso è richiesto un posizionamento minimo del5%diprodottilocali.Laconcessioneèun unico pacchetto suddiviso in tre postazioni landsideequattroairside.

Essendo il terminal più grande del JFK (una volta terminato) - e trattando solo il traffico internazionale - il rinnovamento è l’ultimo esempio di come una certa lungimiranza possa portare un nuovo livello di servizi a un’infrastruttura stanca, per sperare di farla risplendereunavoltaterminatiicantieri.

pag. 63 | retail&food | Giugno 2024 duty free world | by Kevin
| London kevin_rozario@yahoo.com
Rozario

Il lifestyle eco-friendly

di Goooders apre il primo store a Milano

Debutta a Milano il nuovo lifestyle concept Goooders. Il negozio, nel quartiere di Porta Nuova, è stato ideato e fondato nel 2019 da Eva Gèraldine Fontanelli, fashion editor e consulente internazionale, con l’obiettivo di supportare progetti creati da cooperative, piccoli artigiani locali e manodopera proveniente da tutto il mondo. Tutti i progetti sono sostenibili e hanno alla base una forte componente sociale. Al centro di Gooders c’è la moda, ma non solo. Il brand offre consulenza per lifestyle brand e per il settore hospitality. I marchi presenti sono il frutto delle iniziative che Gooders porta avanti. La location sarà anche sede di talk, seminari e iniziative legate al tema dell’ecologia, della sostenibilità e dell’etica sociale.

Aeroporti di Roma e Too Good To Go in partnership contro lo spreco alimentare

Aeroporti di Roma, società del Gruppo Mundys, ha annunciato la collaborazione con Too Good To Go con l’obiettivo di sensibilizzare i passeggeri e la comunità aeroportuale sull’importanza della riduzione dello spreco alimentare e di informarli sulle opportunità di recupero delle eccedenze all’interno dei food store degli scali “Leonardo da Vinci” di Roma Fiumicino e “G.B. Pastine” di Roma Ciampino. La collaborazione offrirà la possibilità a tutti i passeggeri in partenza dagli scali di Roma Fiumicino e Ciampino e a tutta la comunità aeroportuale di poter acquistare ad un prezzo vantaggioso le “Surprise Bag” di Too Good To Go dagli store aderenti all’iniziativa.

Stop al greenwashing: il fast fashion UK verso una comunicazione più trasparente

Svolta green per il fast fashion inglese. Su invito della CMA-Competition and Markets Authority, alcuni noti marchi UK del fast fashion come Asos, Boohoo, George e il brand di abbigliamento dei supermercati Asda hanno annunciato il proprio impegno a comunicare in modo più trasparente in chiave di sostenibilità. I marchi hanno firmato un accordo con la CMA, l’autorità che regola la concorrenza e il mercato, per utilizzare solo claim “accurati e chiari” in riferimento a pratiche e obiettivi green. Niente più “greenwashing, termini vaghi o imprecisi o immagini fuorvianti o loghi per suggerire che un prodotto è più rispettoso dell’ambiente di quanto non sia in realtà. Quanto accade nel Regno Unito si allinea dunque a quanto già ufficializzato nell’Unione europea. Lo scorso gennaio il Parlamento Europeo ha approvato la direttiva Empowering Consumers for Green Transition che si inserisce all’interno del Regolamento Ecodesign.

Nomisma: per 2 italiani su 3 il packaging ha un ruolo decisivo negli acquisti

Contenimento degli sprechi e sostenibilità diventano sempre più centrali per i consumatori. La conferma arriva dal recente Osservatorio Packaging del Largo Consumo curato da Nomisma. Forte attenzione anche per le confezioni più volte riutilizzabili o prodotte con un uso responsabile delle risorse. “Per il 62% la sostenibilità è un elemento fondamentale da valutare nelle scelte di acquisto, mentre per quasi 1 consumatore su 3 incide direttamente sui comportamenti di spesa. In tale scenario il packaging gioca senz’altro un ruolo da protagonista: per 2 italiani su 3 la confezione ha infatti un ruolo decisivo nelle scelte d’acquisto di cibi e bevande, mentre per 1 su 2 rappresenta un aspetto cruciale per contribuire a rendere un prodotto alimentare più rispettoso per l’ambiente. Non a caso le caratteristiche più ricercate dagli italiani che vogliono un packaging sostenibile sono: no over-pack, interamente riciclabile e biodegradabile” ha commentato Emanuele Di Faustino, Responsabile Industria, Retail & Servizi di Nomisma.

NEWS | ESG pag. 64 | retail&food | Giugno 2024
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Osservatorio Collaborations e Co-Branding

a cura di BRAND JAM

La Romana fonde la cultura del gelato italiano con l’entertainment pop di Bridgerton

Con Brand Jam osserviamo il mondo della brand innovation, sezionando con l’Osservatorio Collaborations più di 300 casi ogni trimestre. Ecco un caso inusuale di collaborazione con il modello di entertainment licensing nel settore della gelateria. Si tratta della catena La Romana, evoluzione della storica gelateria fondata a Rimini nel 1947, che festeggia l’arrivo della terza stagione di Bridgerton, in un’attivazione che riprende quella di novembre scorso con Stranger Things.

Bridgerton, entrata nel vivo il 16 maggio, nutre numerosissimi fan in tutto il mondo, è diventata una delle franchise di punta di Netflix, come dimostra questa iniziativa de La Romana, accompagnata da altre simili, tra cui ad esempio quella di La Durée. Mentre la leggendaria Maison riapre la sua storica sede di Parigi dopo un restauro con una serie di macaron Bridgerton, La Romana lancia 4 nuovi gusti, ciascuno dedicato ad un personaggio: Cheescake per la Duchessa di Hastings, mango e biscotti per la Viscontessa Bridgerton, cioccolato ruby e caramello per la Regina Carlotta, e ananas rosmarino con lemon pound cake per Lady Whistledown. Superare i limiti della tradizione artigianale del gelato è la sfida dichiarata di La Romana, il cui primo sforzo è quello di interpretare, tramite la divisione ricerca e sviluppo, ricette in linea con gli standard qualitativi, e al contempo evocative dei personaggi della serie, secondo gusto e impatto visivo. Il livello successivo è la vestizione del materiale per il punto vendita e delle vetrine

nei caratteristici toni pastello della serie, apprezzatissima anche per l’estetica e la cura maniacale dei dettagli dei costumi imposta dall’autrice Shonda Rhimes. Questa contaminazione tra gelateria artigianale e entertainment pop costituisce una seconda puntata per la catena. A novembre dell’anno scorso, in occasione dello Stranger Things Day, La Romana aveva lanciato due gusti speciali, sotto l’egida di “Scoops Ahoy”, la gelateria nata sul set di Stranger Things. Anche qui, due gusti interpretavano la serie ambientata nella Hawkins degli anni ’80 con una contaminazione inedita tra cultura del gelato artigianale italiano e l’ice-cream e il milkshake americani. Nelle gelaterie La Romana sono stati lanciati Hawkins Special: Salted Caramel Pop Corn Topped e The Strawberry Rift: Cheesecake, sia in versione gelato che milkshake, in un contesto iconografico che replicava Scoops Ahoy Ice Cream Parlor. Sotto questo aspetto, l’attivazione Scoops Ahoy de La Romana è simile al corrispettivo caso di Wal-Mart ne-

gli Stati Uniti, che nello stesso periodo ha proposto una serie di gelati in licenza; con una differenza: mentre WalMart ha puntato principalmente sulla comunicazione con un video (che replica fedelmente l’estetica delle trasmissioni TV anni ’80), La Romana fa dell’emozione nel punto vendita il suo punto di forza, aggiungendo quel tocco “retailtainment” che ingaggia i fan e crea traffico e rilevanza.

Un segnale di vitalità e innovazione in un mercato –quello italiano – che dimostra nel settore specifico delle attivazioni retail un potenziale ancora da scoprire.

pag. 66 | retail&food | Giugno 2024

New Travel Markets | a cura di Luca Esposito luca.esposito@layline-consulting.it

IL POTENZIALE DEL RETAIL IN INDONESIA

L’Indonesia è il quarto Paese più popoloso del mondo e la più grande economia tra le 10 nazioni dell’ASEAN. È quindi un mercato enorme per i prodotti di consumo e si prevede che gli attuali 280 milioni di abitanti crescano ulteriormente grazie a dati cui non siamo abituati, come un’età media inferiore ai 30 anni, il 70% in età lavorativa, con solo il 6% che ha più di 65 anni. L’effetto di questi fattori positivi verrà riflesso in un aumento di 75 milioni di persone nella classe media entro il 2030, quando quest’ultima conterà 200 milioni di individui, facendo diventare l’Indonesia il quarto mercato di consumo più grande del mondo, superando la Russia e il Giappone, dietro solo alla Cina, all’India e gli Stati Uniti.

Inoltre, i consumatori stanno diventando più esigenti, dando priorità al valore, alla qualità e alla sostenibilità.

I marchi locali stanno guadagnando considerazione, alimentati da un crescente senso di orgoglio nazionale, ma anche la domanda di prodotti più sofisticati e le pratiche eco-friendly stanno influenzando i canali distributivi nella ricerca di prodotti internazionali e nell’adottare politiche più sostenibili. Un importante fattore da tenere presente è che la struttura distributiva del Paese possiede già caratteristiche similari a quelle dei Paesi più avanzati e questo vantaggio sarà prezioso nel favorire lo sviluppo descritto in precedenza.

La retail industry si presenta variegata, con vari segmenti capaci di soddisfare le esigenze e preferenze della popolazione, un’offerta di prodotti su più posizionamenti e canali distributivi con modelli di business differenti. Si possono distinguere:

Negozi locali, anche sotto forma di catene (es: Pasar Senen);

Convenience store: negozi di prossimità 24h/7 come le catene Cirle-K e 7Eleven; Ipermercati e supermercati di tipo tradizionale. Il canale è dominato da tre catene, Indomaret (20.000 negozi), Alfamart (17.400) e Alfa Midi (2.300), seguite da Super Indo (198), Hypermart (103), Ramayana (76) e Carrefour (70);

Negozi moderni che rappresentano il panorama più attuale delle vendite al dettaglio, offrendo un’esperienza di acquisto ricercata e contemporanea, come le catene Lotte Mart (49 negozi) e Transmart (63); Department store che offrono una esperienza di acquisto completa, proponendo prodotti di tutte le ca-

tegorie, come Sogo e Centro; Specialty store che, offrendo una selezione prodotti particolari, si rivolgono a specifici target di consumatori, come ad esempio la catena di librerie, Gramedia; Fashion store per la moda; quella indonesiana è ben rappresentata dalle catene Sogo, Matahari e Rambla ma è significativa anche la presenza dei marchi internazionali (H&M, Zara, Uniqlo, ecc.);

Premium & luxury store per i prodotti di lusso che, offrendo esperienze di acquisto di alto livello, riflettono le nuove aspirazioni delle fasce emergenti della popolazione come Plaza Indonesia e Pacific Place; Ecommerce: l’Indonesia vanta il più grande mercato dell’e-commerce tra quelli dell’ASEAN-6, equivalente a quello di Thailandia, Vietnam, Malesia e Singapore messi insieme. Quest’ultimo è un canale competitivo con un enorme potenziale di crescita come testimonia la mega fusione tra Tik-Tok e Tokopedia, dove il colosso cinese ha investito 1,5 miliardi di dollari per una partecipazione di controllo leader indonesiano. Shopee e Tokopedia sono le maggiori piattaforme (rispettivamente il 36% e il 35% delle vendite totali), seguite da Lazada (10%), Bukalapak (10%) e Blibli (4%), oltre a quelle specializzate come Zalora, rivenditore di moda online in rapida ascesa.

Lo sviluppo di quest’ultimo canale così come l’interesse di investitori esteri nei confronti di questo paese sono stati anche influenzati positivamente dagli investimenti del governo in infrastrutture, ritenute fondamentali in un paese che comprende oltre 17.000 isole e che si estende per oltre 5.000 km da est a ovest e 1.700 km da nord a sud.

NEWS | International pag. 68 | retail&food | Giugno 2024
Lidl apre allo Stadio Restelo di Lisbona, in collaborazione con il club sportivo della città

Con un investimento di circa 12 milioni di euro, Lidl ha aperto un punto vendita nell’area che ospita lo Stadio Restelo di Lisbona. Lo store ha una superficie di oltre 1.400 mq, dispone di un parcheggio con una capacità di 150 posti e due stazioni di ricarica rapida per veicoli elettrici. Prevista anche la realizzazione di un giardino sul tetto del negozio ad uso pubblico. “Il progetto nasce da una partnership tra la catena GDO e ‘Os Belenenses’, storica squadra di calcio della città”, si legge in un comunicato. Lidl spiega che “si tratta del 16° punto vendita Lidl nel centro di Lisbona e sarà aperto tutti i giorni dalle 8:00 alle 21:30”. Le opere di urbanizzazione realizzate nell’area circostante hanno comportato la creazione di nuove reti infrastrutturali, nuove strade e accessi, consentendo una migliore circolazione e sicurezza stradale e una maggiore illuminazione pubblica, oltre ad altri interventi strutturali”.

Burger King avvia il Royal Reset 2.0. Oltre l’85% dei ristoranti rinnovati entro il 2028

Burger King ha deciso di investire 300 milioni di dollari per modernizzare 1.100 ristoranti negli USA entro il 2028. Ogni ristorante sarà rinnovato con il nuovo layout Sizzle, con al centro un potenziamento della flessibilità e delle esperienze digitali, di pick-up e drive-thru. Si tratta del Royal Reset 2.0, la continuazione del Royal Reset annunciato nel 2022, che prevedeva un investimento di 250 milioni di dollari per la revisione degli immobili, della tecnologia e delle attrezzature di cucina di migliaia di punti vendita. È di pochi mesi fa, invece, l’annuncio di un piano di rinnovamento da 500 milioni di dollari per oltre 600 ristoranti, in concomitanza con l’acquisizione da 1 miliardo di dollari da parte della catena del suo più grande franchisee, Carrols Restaurant Group. Grazie ai due Royal Reset e ai rinnovamenti previsti per Carrols, Burger King ha dichiarato che sarà in grado di modernizzare l’85-90% dei suoi ristoranti statunitensi entro il 2028.

Roark Capital acquisisce la catena di panini Subway

Roark Capital ha completato l’acquisizione di Subway per 10 miliardi di dollari. La catena di panini ha dichiarato che non sono previsti cambiamenti nel team dirigenziale, nell’orientamento strategico o negli impianti operativi dell’azienda. Avendo Roark la proprietà di altre catene di panini, tra cui Jimmy John’s, si era ipotizzato che l’accordo potesse saltare, ma le autorità hanno garantito il completamento dell’operazione. Questo è il primo cambio di proprietà di Subway da quando è stata fondata da Fred DeLuca nel 1965 come Pete’s Super Submarines. La catena è stata poi ribattezzata Subway nel 1972 e ha iniziato il franchising nel 1974. Oggi Subway conta circa 37.000 ristoranti in tutto il mondo, con una presenza massiccia negli USA. Presenza che in Italia arriva a 14 punti vendita.

Foot Locker lascia i mall americani e lancia un nuovo concept hi tech

Il retailer sportivo Foot Locker lancia un nuovo concept store. Il “negozio del futuro”, così lo ha chiamato il brand, ha un’ampia vetrina, grande attenzione alla sostenibilità, al digitale e alle nuove tecnologie. “Nell’ambito del nostro piano ‘Lace Up’, questa esperienza di acquisto creativa mantiene la nostra promessa di rafforzare il nostro portofolio e di offrire ai clienti una nuova esperienza omnicanale” ha dichiarato Mary Dillon, Presidente e CEO di Foot Locker. Nel corso del 2024, il nuovo concept store verrà introdotto anche a Parigi, Melbourne e Delhi. Foot Locker, Inc. porta avanti il suo piano ‘Lace Up’, avviato nel marzo 2023 che prevede l’apertura di nuovi punti vendita, abbandonando i centri commerciali. L’azienda americana ha annunciato che entro il 2026 verranno chiusi 400 punti vendita non performanti (circa il 15% della rete attuale), all’interno dei centri commerciali, iniziando con gli Stati Uniti.

NEWS | International pag. 69 | retail&food | Giugno 2024
Thè San Benedetto
“Le Specialità”: un gusto unico e ricercato

Una proposta unica e distintiva disponibile in due gusti originali, dal sapore autentico e ricercato. Il Thè Fico d’India, dal sapore dolce e intenso, offre un’esperienza dissetante tra note fresche e tropicali. Il nuovo Thè Verde Matcha preparato con foglie coltivate in una regione della Cina dove il clima monsonico crea le migliori condizioni per la crescita delle piante del tè; le foglie vengono selezionate a mano e lasciate essiccare a bassa temperatura, per un gusto intenso, aromatico e naturale, sia nella versione regular sia Zero. Thè San Benedetto Le Specialità è in acqua minerale naturale nel pratico formato on the go da 0,40 l Pet, disponibile nel canale Horeca.

La birra Ceres entra nei menù di Capatoast

La catena di toasterie Capatoast ha siglato una collaborazione con Ceres, tra le aziende leader per la birra ad alta gradazione. Ora la Ceres si troverà nei punti vendita della catena, accanto alla referenza già presente, la birra artigianale Capatoast, che viene realizzata con il pane inutilizzato in cucina. Le due birre protagoniste dell’accordo sono Ceres Strong Ale e Ceres Extreme Ten. “Siamo entusiasti della partnership con Ceres, con cui condividiamo ricerca della qualità, spirito anticonformista e il colore giallo” ha detto Stefano Finco, Ceo e General Manager di Capatoast.

Datalogic

presenta il nuovo scanner entry-level

Datalogic ha lanciato sul mercato il nuovo scanner Magellan 900i. Si tratta di un modello entry-level, versatile e basato su tecnologia imaging, che sostituisce la serie GPS44XX. Il nuovo dispositivo offre eccellenti capacità di lettura su codici a barre 1D e 2D, particolarmente quelli visualizzati sugli schermi degli smartphone. La sua adattabilità lo rende una soluzione ideale per diverse applicazioni, come le casse presidiate, le casse automatiche e i chioschi con varie opzioni di pagamento. Il Magellan 900i dichiara un aumento del 30% delle prestazioni di scansione rispetto al modello GPS44XX e ai presentation scanner della concorrenza.

PRODOTTI E FORNITORI pag. 70 | retail&food | Giugno 2024

Immobiliare Grande Distribuzione SIIQ ha scelto una soluzione sviluppata da Emplate, azienda danese operante in 15 mercati, per incrementare la digitalizzazione e la fidelizzazione degli utenti in una parte del proprio portafoglio di centri commerciali. La nuova tecnologia permetterà, da un lato, di raggruppare in una sola applicazione mobile incentivi e offerte personalizzate per gli utenti, aumentandone il coinvolgimento e la fidelizzazione; dall’altro, di proseguire nel lavoro orientato alla collaborazione fra gallerie e tenant, dando a questi ultimi la possibilità di veicolare le iniziative dei propri store in chiave marketing. La fase iniziale di implementazione, che vedrà il lancio nel periodo estivo, interesserà sette key asset: ESP a Ravenna, Tiburtino a Roma, Porta a Mare a Livorno, Punta di Ferro a Forlì, Leonardo a Imola (Bo), Maremà a Grosseto e Katanè a Catania.

UPS Hikvision: la sicurezza anche in caso di blackout

Per tutti i contesti in cui occorre mantenere in funzione dispositivi di sicurezza e video sorveglianza, computer o altri prodotti elettronici, è arrivato sul mercato il nuovo UPS Hikvision , sistema di alimentazione continua anche in caso di interruzioni di corrente. Vanta un tempo di intervento inferiore ai 10 ms, ha dimensioni ridotte ed è prodotto in due modelli (da 600VA o 1000VA). Sono previste due prese universali compatibili con spina Schuko e con presa italiana 10/16A. Il nuovo UPS garantisce la continuità di funzionamento e mette anche al riparo dai danni, spesso provocati da bruschi shock di corrente.

Le salse Heinz si arricchiscono di due nuovi gusti

Tre novità entrano a far parte della gamma di salse Heinz. Due sono new entry di prodotto, ossia il Ketchup Pickle e la Mayo Spicy, mentre la terza è una novità di formato, il Ketchup zero (quello senza zuccheri e Sali aggiunti) da 220 ml che affianca quello da 400 ml. Il Ketchup Pickle aggiunge al sapore della salsa rossa tradizionale un tocco acido, tipico dei cetriolini che solitamente vengono aggiunti negli hamburger. La Mayo Spicy è una maionese vegana con un sapore più deciso e speziato, con la stessa cremosità della versione classica. Una ricetta arricchita dalle note Sriracha, condimento tipico della Thailandia a base di peperoncino.

PRODOTTI E FORNITORI pag. 71 | retail&food | Giugno 2024
Igd Siiq in partnership con Emplate per la digitalizzazione

CAMBI DI POLTRONA

SERGIO BARBARISI

Nuovo Presidente EVA

L’Executive Committee di EVA (European Vending & Coffee Service Association) nella riunione del 14 maggio scorso tenutasi a margine di Venditalia, ha eletto Sergio Barbarisi nuovo Presidente. Sergio Barbarisi, 59 anni, è International Key Account Manager di BWT water and more. Alle spalle ha una lunga esperienza nel settore della distribuzione automatica maturata in diverse imprese che operano nel settore: N&W Global Vending e Wittenborg (oggi Gruppo Evoca), Vending System e Brita. È membro dell’Executive Committee di EVA dal 2021 e prende il posto di Paolo Ghidotti che ricopriva l’incarico dal 2018.

CARMELA BAZZARELLI

Amministratrice delegata Kraft Heinz Italia

Carmela Bazzarelli è la nuova amministratrice delegata di Kraft Heinz Italia. Ha lavorato in Italia e all’estero per Barilla ricoprendo ruoli di Category Management e Trade Marketing, per poi diventare Direttrice Generale per il Belgio prima e per la Spagna poi. Nel 2022 è entrata in Kraft Heinz come Head of Commercial Strategy & Go To Market della business unit Continental Europe. L’obiettivo di Kraft Heinz Italia sarà quello di consolidare il proprio sviluppo nel Paese. L’azienda vuole dare seguito ad alcuni risultati positivi: il business del Fuoricasa, per esempio, è raddoppiato negli ultimi 3 anni, mentre la presenza nell’Hard Discount è cresciuta nonostante l’inflessione del mercato.

FILIPPO BOZZALLA CASSIONE

CFO Klépierre Italia

Klépierre annuncia la nomina di Filippo Bozzalla Cassione a nuovo CFO in Italia, che succederà a Umberto Trussoni. Laureato in Diritto e amministrazione aziendale presso l’Università Commerciale Luigi Bocconi, Bozzalla Cassione ha iniziato la sua carriera in Tamburi Investment Partners, dove è stato Senior Manager con un focus sulle operazioni di M&A nelle aziende di medie dimensioni. Da segnalare un’importante esperienza in Autogrill Group, dove ha ricoperto diverse posizioni. Ha ricoperto recentemente i ruoli di Group CFO per Orange Capital Development e di Finance Director Italy per Kelly Deli.

ALBERTO RIVOLTA CEO PRG Retail Group

Sarà Alberto Rivolta il nuovo CEO di PRG Retail Group. Rivolta è stato prima Coo di Feltrinelli e A.d. del polo Media e Retail di Feltrinelli e successivamente, da fine 2022, è stato Ceo di Prénatal. PRG Retail Group continuerà il suo percorso di rafforzamento in Italia e di sviluppo nei mercati strategici, per garantire a business partner e stakeholder istituzionali capacità di innovazione e di sviluppo di nuovi progetti. Il Consiglio di amministrazione della Società ha altresì nominato Amedeo Giustini Executive Vice President e Luca Di Giacomo Presidente del CdA.

GABRIELE BELLEZZE

Country Manager Italia di Adyen

Adyen ha nominato Gabriele Bellezze nuovo Country Manager per l’Italia. Laureato in Economia con specializzazione in Management Internazionale presso l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Bellezze si è specializzato nel mondo dei pagamenti digitali, dopo essersi occupato dell’ambito Sales, sia a livello B2B che B2C. Oggi l’azienda vanta partnership strategiche con i colossi come Brunello Cucinelli, Etro, Venchi, GrandVision, Bally. Il nuovo Country manager avrà il compito di rafforzare la crescita di Adyen in Italia, garantendo ai clienti una maggiore competitività nei rispettivi mercati, grazie a soluzioni di pagamento più snelle, complete e performanti.

AMELIA CORTI

Direttrice generale SACBO

Il Consiglio di amministrazione di SACBO, presieduto da Giovanni Sanga, ha nominato come nuova Direttrice generale Amelia Corti. Laureata in Ingegneria Gestionale al Politecnico di Milano, la manager è anche amministratrice delegata di BIS -BGY International Service, società di handling del Gruppo SACBO. Dal 2017, con la nascita di BIS, Corti ha iniziato ad occuparsi dell’attività di handling aeroportuale, contribuendo, con prioritaria attenzione alla safety, al raggiungimento di alti livelli di performance e di efficienza sul piano operativo dell’aeroporto di Milano Bergamo. Prenderà il posto di Emilio Bellingardi, il quale ha contribuito allo sviluppo operativo e infrastrutturale dell’Aeroporto di Milano Bergamo, diventato in un decennio il terzo scalo italiano per traffico passeggeri.

pag. 72 | retail&food | Giugno 2024

AREAS Italia RINALDINI

Aeroporto Malpensa T2

Siamo entusiasti di aver inaugurato il nostro quarto store in collaborazione con Rinaldini Pastry S.p.A, questa volta presso l’area partenze dell’Aeroporto di Milano Malpensa Terminal 2.

Uno spazio elegante e coloratissimo in cui gustare tutte le creazioni, classiche e nuove, del Maestro Roberto Rinaldini.

Un autentico viaggio nel gusto dolce e salato, per una pausa d’eccellenza prima di volare.

it.areas.com

AIGRIM, dove le aziende si incontrano per innovare il settore della ristorazione.

AIGRIM è l’associazione ideale per le aziende che mirano a rimanere competitive e informate sulle tendenze del mondo della Ristorazione Multilocalizzata. Sosteniamo la conoscenza e la valorizzazione del settore attraverso incontri, studi e ricerche, identifichiamo le sfide comuni e lavoriamo insieme per trovare le soluzioni migliori, garantendo costante supporto alle Imprese Associate sia a livello locale che nazionale.

www.aigrim.it
AIGRIM Associazione Imprese Grande Ristorazione Multilocalizzate

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