McDonald’s celebra i 700 ristoranti “Cresciuti il doppio dei competitor”
Intervista esclusiva con l’a.d. Giorgia Favaro
“Per il 2024 focus su Sud e centri minori”
LEGO, così si trasforma lo store del mattoncino
Speciale MAPIC Italy: tutte le novità sull’evento
Focus Calzature: i piani di Deichmann e Primadonna
Maggio 2024 In caso di mancato recapito inviare al CPM di MIlano Roserio per la restituzione al mittente previo pagamento resi € 5,00
SPONSOR
SPONSOR DIAMOND
SPONSOR PLATINUM
SPONSOR BRONZE
SPONSOR GOLD
ASSOCIAZIONI PARTNER
SPONSOR SILVER
SPONSOR COFFEE BREAK SPONSOR GALA DINNER
Gruppo General Beverage
BOB Il robot cameriere
PROGRAMMA DEI CONVEGNI
EDITORIALE
MATTINA ORE 9,30/13,00
ore 9,00/9,30 - Registrazione partecipanti
ore 11,00 - 11.30 - Coffee break
CONVEGNO APERTURA
Presentazione convegno:
Antonio Savoia - Presidente Edifis - Direttore di Ristorando
Interventi:
Lino Stoppani - Presidente Fipe
Carlo Scarsciotti Presidente Angem - Portavoce Oricon
Cristian Biasoni - Presidente Aigrim
Massimo Piacenti - Presidente ANIR Confindustria
Relazione:
“Il mercato della ristorazione: prospettive e criticità”
Luciano Sbraga - Direttore Ufficio Studi Fipe
POMERIGGIO ORE 14,30/18,00
ore 16,00 - 16,30 - Coffee break
RISTORAZIONE SOCIOSANITARIA: SCENARI, PROSPETTIVE, OPPORTUNITÀ
Moderatore:
Gabriella Iacono - Tecnologa alimentare libera professionista
Relatori:
• Davide Cassi - Professore Dipartimento Scienze matematiche, fisiche e informatiche Università di Parma
“La fisica gastronomica e la sicurezza deli alimenti”
• Luisella Vigna - Presidentessa Associazione Italiana di dietetica e nutrizione clinica ADI Lombardia
“La ristorazione come cura nelle strutture sanitarie”
• Cecilia Gulisano - Specialista in Malattie Infettive
Direttore sanitario presso RSA Perini Rho
“Alimentazione dell’anziano in RSA”
• Giovan Battista Varoli - Fondatore Nutrire con cura Academy, consigliere ASP Montedomini, membro Fondazione Montedomini
“Il Corso chef Sanitario: competenze, ruolo, scenari”
• Elisabetta Montagna - Coordinatore S.C. Dietetica e Nutrizione Clinica
IRCCS Policlinico San Matteo Pavia
“Sviluppi normativi nella gestione del rischio nutrizionale in Regione Lombardia”
• Alessio Bordone - Group Chief Sales Officer CIRFOOD
“Nutrire è cura. Idee e progetti per la ristorazione ospedaliera e sociosanitaria”
• Laura Cuni – Responsabile ufficio Gare Serenissima Ristorazione
• Giuseppe Plutino – Direttore Ufficio Nutrizione e informazione ai consumatori Ministero della Salute
“Le linee di Indirizzo: una sintesi necessaria”
• Rappresentante Ministero dell’Ambiente e Sicurezza Energetica
“La sostenibilità ambientale I CAM”
• Elena Alonzo - Coordinatrice Rete TarSin e del Collegio Operatori SITI
“La Rete dei TaRSiN e dei SIAN per promuovere un approccio One Health”
• Fabio Cusin - Senior Advisor di Presidenza e Progetti Speciali Authentica “Il punto di vista del gestore”
RIFLESSI ECONOMICI E ORGANIZZATIVI DELLO
TAVOLA ROTONDA
Daniela Prandina – Dottore commercialista e Consulente aziendale
Relatori:
• Giuseppe Grassi - Responsabile servizi ristorazione ENI S.p.A.
• Stefano Bolla - Responsabile Div. Servizi Generali e beni di consumo
Banca d’italia
• Carlo Scarsciotti - Presidente Angem - Portavoce Oricon
• Andrea Laguardia - Direttore Legacoop Produzione & Servizi
• Fabrizio Pedrazzini - Direttore Generale Gruppo Pellegrini
• Mauro Martinelli - Responsabile Facility Management & Site
Services - Leonardo Global Solutions
• Luca Pedaso - Direttore Commerciale Compass Group
LUCI E OMBRE DEL NUOVO CODICE APPALTI A UN ANNO DALL’ENTRATA IN VIGORE
TAVOLA ROTONDA
Moderatore:
Roberto Giannone - Collaboratore di Ristorando
Relatori:
• Eugenio Dalli Cardillo - Avvocato Titolare Studio Dalli Cardillo
• Massimo Piacenti - Presidente ANIR Confindustria
• Luigi Micello - Dirigente amministrativo Università di Brescia
• Mario Romano - Responsabile Ristorazione Consip S.p.A.
• Maria Luccarelli - Responsabile Stazione Unica Appaltante Provincia di Monza e Brianza e CMM
LA PROFESSIONALITÀ NEL MONDO DELLA RISTORAZIONE PUO’ PRESCINDERE DALLA FORMAZIONE?
TAVOLA ROTONDA
Moderatore:
Giuseppe Zeppa – Professore Ordinario Scienze e Tecnologie Alimentari Università degli Studi di Torino
Relatori:
Moderatrice:
Emilia Guberti - Board alimenti e Nutrizione - SITI
Relatori:
• Salvatore Ciappellano - Componente comitato scientifico SINU e gruppo revisione editoriale LARN - Docente Alimentazione e Nutrizione umana Università degli Studi di Milano
“Presentazione nuovi LARN”
• Corrado Giannone - Tecnologo alimentare, collaboratore di Ristorando “Spunti di lavoro per conciliare salute, ambiente ed economia”
• Claudia Balzaretti - Direttrice Scuola Specializzione Alimenti di origine animale UNIMI
• Daniela Martini - Nutrizione Umana Università degli Studi di Milano
• Sergio Castellano - Chief Quality & ESG Officer Chef Express
• Rossana di Gennaro - Dirigente IPSEOA Carlo Porta
• Claudia Flaim - Direttrice Commerciale Markas
• Monica Chiesa - Vice Direttrice Generale SIR
• Alessandro Fadda - Responsabile Master Manager delle Ristorazione ALMA
pag. 1 | retail&food | Maggio 2024 Convegni Ristorazione Collettiva Convegni Ristorazione Commerciale Convegni Ristorazione Tradizionale
LA RISTORAZIONE COLLETTIVA PER LA SALUTE UMANA E DELL’AMBIENTE
SMART WORKING SULLA RISTORAZIONE AZIENDALE
12 GIUGNO
MERCOLEDì
F&B + MIXED USE: LE OPPORTUNITÀ PER LA RISTORAZIONE NEI NUOVI SVILUPPI IMMOBILIARI CON DESTINAZIONE MISTA
Convegno in collaborazione con Younicorn
TAVOLA ROTONDA
Moderatrice:
Monica Cannalire - Founder Younicorn
• Nicolò Gioli - Senior Investment Associate Orion
• Raffaele Labonia - Acquisition Manager Vastint
• Eloisa Mucci - Marketing & Communication Director Hines
• Stefano Pagliani - Director Hines
• Francesco Rovere - Senior Development Manager AXA IM
• Diego Valazza - Business Development Director Lendlease
• Fabrizio Zichichi - Executive Project Director Lendlease
LE CATENE DI RISTORAZIONE IN ITALIA TRA OPPORTUNITÀ E CRITICITÀ
Convegno in collaborazione con AIGRIM (Associazione Imprese Grande Ristorazione Multilocalizzate)
Programma in definizione
FINANCE AND FOOD: INVESTORS POWERING RESTAURANT GROWTH
Conferenza in collaborazione con WhiteSpace Partners
Opening of the conference and welcome by:
Jonathan Doughty - Chairman WhiteSpace Partners
Keynote by:
Vincent Mourre - CEO WhiteSpace Partners, Q&A with the room “The Impact of PE Investment in the Restaurant Industry”
Keynote by:
Tigrane Seydoux (upon confirmation) - Co-Founder and Co-CEO of Big Mamma Group, Q&A with the room “Italian Dining Goes Global”
ROUND TABLE
“Investing in Food Brands, is it Just About Return?”
• Claudio Baitelli - CEO Alice Pizza
• Rana Edwards - Founder and CEO of I Love Poke
• Micaela Illy - Investment Manager at Capdesia
Moderated by:
• Rebecca Viani - Partner at WhiteSpace Partners, Q&A with the room
“A Major Investor Talks European Restaurant Strategy”
Interview with:
• Harry Goss - Partner at McWin Capital Partners
Moderated by:
Jonathan Doughty - Q&A with the room
Wrap-up and by:
Jonathan Doughty - Chairman WhiteSpace Partners
“Thank you” and closing by:
Vincent Mourre - CEO WhiteSpace Partners
RISTORAZIONE COMMERCIALE: TECNOLOGIA A SUPPORTO DELLE PERSONE
TAVOLA ROTONDA
Moderatore: Emilio Fiorani - Co-Founder T2E
Relatori:
• Valentina Berti - Co-Founder e CEO ChuzEat
• Paolo Andreozzi - Founder e CEO Jobtech
• Francesca Dellisanti - Country Director Italy Mobietrain
• Alessandro Necchio - Consulente del Lavoro e Founder Studio Necchio
• Alessandro Bergnach - Senior advisor BIOS Management
• Luca Lotterio - CEO Restworld
RISTORAZIONE, INCLUSIONE E SOSTENIBILITÀ SOCIALE: GLI INGREDIENTI DEL SUCCESSO
Moderatore: Massimo Andreis - Giornalista Ristorando e Artù
Relatori:
• Ugo Bressanello - Presidente Fondazione Domus de luna
• Silvia Polleri - Presidente Coop abc La Sapienza in tavola
• Christian Uccellatore - Direttore Fondazione Ernesto Pellegrini Onlus
• Francesco Cacopardi - Presidente ANFFAS Onlus Nord Milano
• Giuditta Cavallini - Presidente Cooperativa dei buoni e cattivi
• Giuseppe Staglianò - Amministratore Unico RISTORAZIONE OGGI S.r.l
• Francesca Marotta - Marketing Executive Fratelli la Bufala
Gala Dinner 12 giugno Palazzo Parigi Milano
Serata a inviti Per informazioni: dircom@edifis.it
www.direfaremangiare.it Convegni Ristorazione Collettiva Convegni Ristorazione Commerciale Convegni Ristorazione Tradizionale
In inglese
MATTINA ORE 9,30/13,00
ore 11,00 - 11,30 - Coffee break
INNOVAZIONI TECNOLOGICHE E SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE: QUALI NOVITÀ NEL CAMPO DELLA RISTORAZIONE?
Sessione mattutina
Convegno in collaborazione con il Consiglio dell’Ordine Nazionale dei Tecnologi Alimentari e con il Consiglio dell’Ordine Nazionale dei dottori Agronomi e dei dottori Forestali
Ai Dottori Agronomi e ai Dottori Forestali saranno riconosciuti ai sensi del Regolamento per la formazione professionale continua 0,125 CFP/ora Ai TA iscritti all’Albo saranno riconosciuti n. 3,5 CFP
Moderatore:
Carmine Cocca – Consigliere dell’Ordine Nazionale dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali
Saluti:
• Laura Mongiello - Presidente del Consiglio dell’Ordine Nazionale Tecnologi Alimentari
• Mauro Uniformi - Presidente del Consiglio Nazionale dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali
Relatori:
• Michele Morgante - Professore ordinario di genetica Università di Udine
“Innovazione tecnologica per la sostenibilità del sistema agroalimentare: dal laboratorio alla tavola”
• Aldo Todaro - Professore associato Università di Palermo Vicepresidente OTA
“Tecnologie alimentari: innovazione e ricerca”
• Paola D’Antonio - Professore Associato di Meccanica Agraria Università della Basilicata
“Tecnologie e reti neurali per la valorizzazione di prodotti tipici di pregio”
• Luigi Ledda - Professore ordinario di Agronomia Università Politecnica delle Marche
“I vantaggi della coltivazione aeroponica”
LA RISTORAZIONE SCOLASTICA TRA PRESENTE E FUTURO Sessione mattutina
Moderatore:
• Paolo Simonetti - Docente Nutrizione delle Collettività Università degli Studi di Milano
Relatori:
• Monica Maj - Dietista Presidente Comm. d’albo dietisti Piacenza, membro cons. direttivo ASAND
“La gestione degli allergeni nei servizi di ristorazione scolastica”
• Vincenzo Russo - Professore Ordinario di Psicologia dei Consumi e Neuromarketing Università IULM
“Cervello, Neuroscienze ed Esperienze gustative. Le ultime scoperte per una ristorazione di successo”
• Manuela Atzeni - Dirig. Servizio Pubblica istruzione e Politiche
Giovanili Comune di Cagliari
“L’uso distorto dei social nella diffusione delle notizie”
• Guendalina Graffigna - Prof. ordinario di psicologia dei consumi e della salute - Direttore EngegeMinds HUB Università Cattolica di Cremona
“Le implicazioni psicologiche relative all’applicazione delle diete speciali e religiose”
• Annalisa Iani - Regional manager scuole Lombardia Elior
“La cucina in classe”
• Francesco Garrubba - Direttore Filiale Sviluppo Ristorazione Scolastica Dussmann
“Verso un modello di refezione sostenibile: la sfida allo spreco alimentare tra menu e buone prassi”
SICUREZZA E IGIENE PER LA TUTELA DEL CONSUMATOREL’INDISPENSABILE RUOLO DELLA FASE DI CONTROLLO NELLA RISTORAZIONE COLLETTIVA E COMMERCIALE
Convegno in collaborazione con AFIDAMP – Associazione fornitori italiani attrezzature, macchine, prodotti e servizi per la pulizia
Moderatrice:
Virna Re - Vice Presidente sezione distributori AFIDAMP
Sessione 1 - 9,30/11,00
“La collaborazione tra ristorazione e organi di controllo”
Interventi:
• Rappresentante NAS* (in attesa di conferma)
• Roberto Calugi - Direttore Generale Fipe
• Francesco Tanassi - Segretario Generale Codacons
• Luigi Cristiano Laurenza - Segretario Generale Unione Italiana Food
• Francesco Pasquini - Resp. Gdl Carta/Tissue AFIDAMP
Sessione 2 - 11,30/13,00
“Problematiche e casi virtuosi nell’applicazione delle procedure di igiene”
Interventi:
• Rosa Draisci – Direttore Centro nazionale sostanze chimiche - Istituto Superiore di Sanità
• Massimo De Maria - Vice Presidente Accademia Maestro Martino
• Massimo Artorige Giubilesi - Presidente Ordine dei Tecnologi
Alimentari Lombardia e Liguria
• Matteo Marino - Responsabile Gruppo di Lavoro Chimici AFIDAMP
TRAVEL RETAIL, LA CRESCITA
RISTORAZIONE IN AEROPORTO
TAVOLA ROTONDA
Interventi:
• Luigi Battuello - Direttore Non Aviation Business Development SEA Aeroporti Milano
• Marilena Blasi - Chief BU Commercial Aeroporti di Roma
• Sergio Gallorini - Direttore Commerciale Consumer Napoli Salerno
Airports - Gesac
• Natale Chieppa - Direttore Generale Gesap Spa Aeroporto Falcone Borsellino
pag. 3 | retail&food | Maggio 2024 La partecipazione ai convegni è gratuita! Iscriviti subito! Inquadra il QR Code Convegni Ristorazione Collettiva Convegni Ristorazione Commerciale Convegni Ristorazione Tradizionale
DELLA
13 GIUGNO
GIOVEDì
GIOVEDì 13 GIUGNO
LA VISIONE DELLE PROPRIETÀ E DELLE SOCIETÀ DI GESTIONE SUI TREND IN CRESCITA DELLA RISTORAZIONE NEI CENTRI COMMERCIALI Sessione mattutina
Convegno in collaborazione con CNCC
Moderatore:
• Roberto Bramati - Vicepresidente CNCC Saluto:
• Roberto Zoia - Presidente CNCC
Relatori:
• Stefano Colombi - Key Account & Strategy F&B Manager NHOOD
• Cecilia Buonsante - Leasing Director KLEPIERRE
• Francesco Ioppi - Head of Leasing Italy EUROCOMMERCIAL
• Laura Poggi - Director of Leasing, Marketing and CSR – Gruppo IGDe IGD SIIQ
• Fabio Porreca - Chairman SVICOM
• Josè Maria Robles - Director, Property Management Italia, Romania e Grecia SONAE SIERRA
• Paolo Negri - CEO IRGENRE
• Luca Nasi - Direttore Generale ARCUS
• Renato Isetti - CEO Gallerie Commerciali BENNET
• Marcello Deledda - Deputy Head/Retail Leasing Out of Towne SAVILLSC
• Chiara Gatti - Senior Consultant Retail Food & Beverage Cushman &W
• Marco Beolchi - Head of Food & Beverage CBRE
COMMERCIALE:
Appuntamento con Confimprese
Moderatore: Francesco Montuolo - Vice Presidente Confimprese
Relatori:
• Pierpaolo Coli - Head of Franchising Doppio Malto
• Vincenzo Ferrieri - Founder and CEO Gioia Group
• Matteo Fratianni - Head of Business Development - Malls Kelly Deli
• Fabrizio Frombola - Business Development Director 12oz Coffee Joint
• Nicola Greco - CEO Rivareno
• Alberto Langella - CEO e Founder La Yogurteria
• Antonio Mari - COO Mignon Eccellenze Napoletane
• Fabio Ottolina - Managing Director Caffè Ottolina
• Yousef Sharafi - Owner La Cannoleria Siciliana
• Matteo Wagner - Head of Real Estate Miscusi
• Tunde Pecsvari - Founder Macha
• Giulia Tattoli - Marketing Manager BEFED Franchising
• Oliver Zon - Managing Director Kebhouze
Convegno in collaborazione con
Sessione 1 - 9,30
Interventi:
• Alberto Niccolini - Partner, Corporate Finance KPMG Advisory S.p.A.
• Luca Fumagalli - Co-founder, Senior Franchise Consultant Affilya
• Andrea Maria Meschia - Co-founder, Senior Franchise Consultant Affilya
• Donatella Paciello - Owner Studio Legale Paciello
Convegno in collaborazione con Federfranchising
Sessione 2 - 11,30 “Credito e strumenti finanziari a supporto dell’impresa”
Interventi:
• Alessandro Ravecca - Presidente Federfranchising Confesercenti
• Emilio Quattrocchi - AD Italia Comfidi e Cassa del Microcredito
• Marco Lugli - Sviluppo e accordi Commerciali Banco BPM
TAVOLA ROTONDA
Moderatore:
Massimo Andreis - Giornalista Ristorando e Artù
Relatori:
• Jeannette Bondaz - Presidente del Fondazione École Hôtelière di Chatillon (AO)
• Luca Malizia - Cofounder Mixology Academy, Milano
• Alice Ausili - Responsabile HR Mixology Academy, Milano
• Moreno Faina - Direttore Università del Caffè illy, Trieste
• Andrea Sinigaglia - Direttore generale Alma
• Vincenzo Butticè - Patron e Chef de Il Moro Ristorante Monza, Docente di enogastronomia settore cucina e Vicepresidente Vicario Nord Italia APCI
• Mauro Benincasa - CEO HQ Food & Beverage
POMERIGGIO ORE 14,30/18,00
ore 16,00 - 16,30 - Coffee break
LA RISTORAZIONE SCOLASTICA TRA PRESENTE E FUTURO Sessione pomeridiana
TAVOLA ROTONDA
Moderatore:
• Luigi Bonizzi - Docente scuola specializzazione in scienze dell’alimentazione Università degli Studi di Milano
Relatori:
• Luisa Piacentini - Rappresentante Anci
• Chiara Serafini - Resp. Controlli qualità pasti ristorazione scolastica Comune di Bologna
• Laura Gibertoni - Direttrice comunicazione Sodexo
• Mauro Corno - Consumer & Retail Service Supervisor IISG
• Carlo Agostoni - Prof. ordinario di pediatria Università degli Studi di Milano
NEWS pag. 4 | retail&food | Maggio 2024 www.direfaremangiare.it Convegni Ristorazione Collettiva Convegni Ristorazione Commerciale Convegni Ristorazione Tradizionale
RISTORAZIONE
LE NUOVE
PROPOSTE IN 5 MINUTI
LA RISTORAZIONE: FRANCHISING E CREDITO PER LA CRESCITA DENTRO E FUORI I CONFINI NAZIONALI
lya
Affi
“Food Franchising: il futuro è adesso!”
NULLA DI… PERSONALE: COME FORMARE E MOTIVARE I COLLABORATORI NEL FUORI CASA. ANCHE STELLATO
GIOVEDì 13 GIUGNO
RICERCA, INNOVAZIONE E SVILUPPO: ELEMENTI FONDAMENTALI PER INQUINARE MENO E PRODURRE DI PIÙ Sessione pomeridiana
Convegno in collaborazione con il Consiglio dell’Ordine Nazionale dei Tecnologi Alimentari e con il Consiglio dell’Ordine Nazionale dei dottori Agronomi e dei dottori Forestali
Ai Dottori Agronomi e ai Dottori Forestali saranno riconosciuti ai sensi del Regolamento per la formazione professionale continua 0,125 CFP/ora Ai TA iscritti all’Albo saranno riconosciuti n. 3,5 CFP
TAVOLA ROTONDA
Moderatore:
• Giorgio Donegani - Portavoce Consiglio OTA
Relatori:
• Luca Lo Sapio - Docente di Bioetica e Filosofia Morale Università degli Studi di Torino
• Daniele Rossi - Responsabile Progetti Europei Confagricoltura
Vicepresidente Gruppo Ricerca e Innovazione COPA COGECA
• Silvio Barbero - Vice Presidente Università Scienze Gastronomiche di Pollenzo
• Paola Bertocchi - Responsabile Sostenibilità Camst Group
• Maria Cristina Di Domizio - Responsabile Ricerca e Innovazione Federalimentare
LA STRATEGIA DEL MADE IN ITALY NELLA FILIERA DELLA RISTORAZIONE “RISORSE, TECNOLOGIE, PROGETTI, SOLUZIONI PER IL PRESENTE VERSO IL FUTURO”
Convegno in collaborazione con FCSI e EFCEM
Moderatore:
• Cesare Lovisatti - Senior Consultant EFCEM Italia
Relatori:
• Andrea Rossi - Presidente EFCEM Italia
• Massimo Artorige Giubilesi – Tecnologo Alimentare Presidente FCSI Italia e OTALL
• Paolo Corvo - Docente di Sociologia dell’Ambiente e del Territorio UNISG Pollenzo
• Vincenzo della Monica - MKT Manager Simbiosi Efficienza e circolarità globale dei territori
• Sandro Bagatti - Presidente INTI Rete Imprese Efficienza Energetica e Sviluppo Sostenibile
• Milena Presutto - Ricercatrice Dipartimento Unità Tecnica Efficienza Energetica ENEA
• Andrea Fornasier - Project & Innovation Manager Polo Tecnologico Alto Adriatico
• Andrea Fregnan - Key Account Manager Lainox Ali Group
• Mattia Merlini - Key Account Manager EFCEM Italia
TAVOLA ROTONDA
Moderatore:
• Corrado Giannone - Tecnologo alimentare - collaboratore di Ristorando
Relatori:
• Emilio Fusco - Presidente Vivenda
• Giuseppe Stagliano - Amministratore Unico Ristorazione Oggi
• Giovanni Ferrazzi – Docente di Economia e Gestione delle Imprese della Ristorazione Università degli Studi Milano
• Dario Guidi - Direttore Commerciale CONOR
• Giuseppe Palma – Segretario Generale Assoittica Italia
LE CATENE DI RISTORAZIONE HANNO UN RUOLO SEMPRE PIU’ TRAINANTE NEI CENTRI COMMERCIALI Sessione pomeridiana
Convegno in collaborazione con CNCC
Moderatore:
• Roberto Bramati - Vicepresidente CNCC
Relatori:
• Luca D’alba - General Manager Autogrill Italia
• Corrado Cagnola - A.D. KFC Italy
• Luca Pizzighella - General Manager Signorvino
• Stefano Terzi - Development Manager Dispensa Emilia
• Enrico Bauli - Vice Presidente Minuto di Bauli
• Massimo Innocenti - CEO Spontini
• Andrea Alboresi - Business Development Manager Roadhouse
• Fabrizio Frombola - Business Development Director 12OZ
• Enrico Casagrande - Real Estate Director La Piadineria
• Pietro Nicastro - CEO & Founder Lowengrube e Tosca Lowengroube
• Matteo Pichi - CEO Poke House
• Gianfranco Tibollo - Direttore Sviluppo Alice Pizza
• Marco Garofalo - AD Fattorie Garofalo - Area Retail
Saluto:
• Roberto Bramati - Vicepresidente CNCC
• Andrea Aiello - A.D. Edifis
FINANZA E RISTORAZIONE IN ITALIADINAMICHE E TENDENZE DI MERCATO
TAVOLA ROTONDA
Moderatore:
• Stefano Migliorini - Partner Nuo
Relatori:
• Irving Bellotti - Partner Rothschild & Co
• Mattia Monti - CEO Tan Food
• Giuseppe Prestia - CEO 21 Invest
TRA SOGNO E REALTÀ: IL FINE DINING FA I CONTI CON I COSTI DELL’ALTA RISTORAZIONE
TAVOLA ROTONDA
Moderatore: Massimo Andreis - Giornalista Ristorando e Artù
Relatori:
• Claudio Sadler - Executive Chef Ristorante Sadler, Milano
• Sandra Ciciriello - Patron 142 Restaurant, Milano
• Daniel Canzian - Executive Chef Daniel Canzian Ristorante, Milano
e Vicepresidente Associazione Jeunes Restaurateurs d’Europe
• Davide Marzullo - Executive Chef Trattoria Contemporanea, Lomazzo (CO)
• Victoire Gouloubi - Private Chef
• Tommaso Arrigoni - Executive Chef Innocenti Evasioni, Milano
• Valerio Braschi - Executive Chef Vibe Restaurant, Milano
• Andrea Berton - Executive Chef Ristorante Berton, Milano
• Stefano Pinciroli - Executive Chef Ps Ristorante, Cerreto Guidi (FI)
NEWS pag. 5 | retail&food | Maggio 2024 Convegni Ristorazione Collettiva Convegni Ristorazione Commerciale Convegni Ristorazione Tradizionale
IL
COME STIMARE LE BASI D’ASTA
PREZZO DELLA QUALITÀ:
partecipazione ai convegni è gratuita! Iscriviti subito! Inquadra il QR Code
La
MUOVITI, DISCUTI, FAI, IMPARA, SCEGLI
L’andamento delle vendite nel retail non è brillante. Dai supermercati al fast fashion, dal lusso alle high street sono numerosi i segnali di stagnazione, se non sofferenza. Tante le ragioni, discusse in ogni ambito, le tralascio in questa sede. È però interessante notare che – in un quadro così vario e complesso – stanno emergendo pratiche sane per i bilanci aziendali come per le persone del retail. Provo ad elencarne alcune.
Location, location, location! Torna il grido di battaglia ma la posizione del punto vendita va valutata non più e non solo per intercettare tanti e buoni clienti ma anche, forse soprattutto, per domare il costo degli affitti. Fuori controllo in tanti casi. E quindi meno high street e più periferia, dove le persone vivono e lavorano. Ma anche più travel retail e meno leggerezza sul centro commerciale.
Collaboratori. Non si trovano, non si affezionano alla maglia, non si sacrificano per il brand. Scelgono dove andare a lavorare, se le condizioni sono giuste. Vogliono welfare, tempo libero e formazione, oltre a un compenso corretto, dignitoso. Richieste ovvie, non nel nostro Paese dove spesso si è lavorato fuori dalle regole: nero, contratti fuffa, straordinari non retribuiti, festivi ecc. Chi non cambia resta solo.
Manager: vanno formati, in aula e sul campo. Devono essere specialisti. Seri e competenti. Altrimenti si improvvisa, si lavoro solo di opportunità, si sbaglia con più frequenza. E ci si fa male.
Concentrazione: molti ambiti del retail (la ristorazione certamente) si sono trasformati in penny business, attività con marginalità microscopica sul singolo scontrino. E quindi occorrono milioni di scontrini per guadagnarci qualcosa. Per questo oltre ai cosiddetti local hero che sono il sale del retail, occorre aggregare, fondere, creare soggetti più grandi degli attuali. Le “catenine” faranno sempre più fatica.
Concorrenza: tutti fanno tutto, tanti fanno quello che fai tu. La concorrenza è cresciuta a dismisura. Per quasi tutte le categorie. Su strada, nei centri commerciali ma anche online. Bisogna farsi riconoscere per elementi distintivi positivi. Oppure essere dove ci sono flussi enormi.
Finanza: nonostante tutto e tutti, è attenta al retail. Meno disponibile, più prudente. Ma si innamora ancora del food o è pronta a diversificare puntando sul retail. Di contro, i sogni e i “personaggi” non bastano più. Occorrono progetti credibile, crescite sostenibili, management qualificato.
Di questi aspetti e pratiche parleremo durante DFM24, il 12-13 giugno a Milano. La partecipazione è libera e gratuita, però occorre registrarsi online. Tutte le info qui: www.direfaremangiare.it
Andrea Aiello
EDITORIALE pag. 7 | retail&food | Maggio 2024
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Anno 19 · numero 5 maggio 2024
Direttore responsabile
Andrea Aiello
Coordinamento editoriale
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In redazione
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Hanno collaborato
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pag. 8 | retail&food |Maggio 2024
Favaro: “Cresciuti il doppio del settore, adesso avanti con altre 50 aperture”
Il retail cresce, in un mondo che cambia
Lego, non solo in super centro. “Pronti allo store di quartiere”
Effetto “estero”, lo scalo di Torino macina record
Scarpe e accessori in frenata, ripresa rimandata al 2025
Autogrill e ADR portano a Fiumicino il primo Costa Coffee in Italia
Il food traina i consumi nei centri commerciali
Aumenta
pag. 9 | retail&food | Maggio 2024 SOMMARIO 10 News 20 News Opening 10 Stock options 14 Retail Glitch 16 Rubrica Legale 17 Dal Tabaccaio 18 Top Manager 50 Focus Franchising 52 Il lato U(mano) 54 Retail & Job 58 Collaborations 60 Duty Free World 61 New Travel Markets RUBRICHE & Co-Branding 26 23 44 56 News | ESG 59 World Travel Retail 62 News | International 63 Prodotti e Fornitori 64 Cambi di Poltrona 26 SPECIALE
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48 TRAVEL | Aeroporti
51 TRAVEL
Novità
|
23
INTERVISTA | McDonald’s
42 BRAND
| Analisys
44 ANALISI
DI MERCATO | Calzature
53 EVENTI | AIGRIM-CNCC
55 RETAIL | MUF & Mumbo
multi-brand 57 RISTORAZIONE
Rapporto
È il momento di investire in multi-unit e
|
Fipe
il consumo fuori casa. Le catene raggiungono l’11%
OVS, conti ok nel 2023. Svelato il nuovo concept a Milano e Venezia
OVS ha chiuso il 2023 con vendite nette a 1,536 miliardi di euro, +1,5% rispetto all’anno precedente. L’utile netto è stato pari a 52,4 milioni di euro, mentre l’utile netto rettificato è stato di 75,9 milioni. L’Ebitda rettificato è stato di 182,2 milioni di euro, pari all’11,9% delle vendite. “L’andamento dei ricavi e il gross margin che sale al 57,3% sulle vendite hanno più che compensato le tensioni inflazionistiche sui costi indiretti” si legge nella nota stampa. Il cash flow è stato di 64,3 milioni di euro, dopo investimenti in progetti speciali. I risultati sono stati raggiunti grazie al quarto trimestre 2023 - “il migliore della storia di Ovs”, con vendite nette di 433,1 milioni per euro ed un Ebitda rettificato di 60,7 milioni di euro. Nei primi mesi del 2024, le vendite sono in crescita di circa il 5%. Rispetto alla rete retail, OVS ha presentato il suo nuovo concept, che dopo lo store in Via Dante a Milano, arriva a caratterizzare anche il nuovo flagship di Venezia, a due passi dal Ponte di Rialto.
STOCK OPTIONS
BUY
ADIDAS
Primo trimestre migliore del previsto per Adidas, che quindi ha proceduto a rialzare l’outlook per l’intero anno fiscale. Il colosso tedesco, sui 12 mesi in corso, si attende un utile operativo di 700 milioni di euro, contro una previsione precedente per 500 milioni.
UNIQLO
Fast Retailing, holding giapponese proprietaria di Uniqlo, nel primo trimestre fiscale ha mostrato un utile a 209 miliardi di yen, in crescita del 27,2% sullo stesso periodo precedente. Uniqlo apporta circa la metà dei ricavi e ha generato 150,9 miliardi di yen di profitti.
SHEIN
Occhi puntati sul colosso asiatico, in vista del progetto di quotazione. L’azienda ha chiuso il 2023 con ricavi pari a 21 miliardi di euro e oltre 2 miliardi di profitti, superando così gli scandinavi di H&M. Solo Inditex sarebbe ancora davanti come risultati.
NEUTRAL
HERMÈS
Secondo un report di Citigroup, le vendite di Hermès corrono ed entro il 2027 potrebbe raggiungere il traguardo dei 20 miliardi di euro di vendite. Livello che il principale concorrente, Luis Vuitton, ha già superato lo scorso anno. Il titolo è in rialzo dall’inizio dell’anno.
ESSILORLUXOTTICA
EssilorLuxottica ha chiuso il primo trimestre con ricavi in progressione del 3% a cambi correnti, spinti dalla crescita in Europa, che ha fatto da contraltare alla debole performance del Nord America. Il dato si attesta a 6,34 miliardi di euro nel periodo gennaio-marzo.
LVMH
Sulla scia del rallentamento del lusso, frenano anche i ricavi di Lvmh nel xx trimestre fiscale. Il dato segna un -2% a cambi correnti, con l’asticella che si ferma a 20,7 miliardi di euro. Si tratta di un miglioramento rispetto al trimestre precedente.
SELL
GAMESTOP
Andamento complicato per il titolo GameStop dopo i conti del quarto trimestre fiscale, che mostravano un calo del 12%. Il marchio americano, sotto pressione, oltre ad aver razionalizzato la rete dei negozi ha annunciato un taglio dei posti di lavoro, senza precisarne il numero.
Performance grigia per Levi Strauss, che nel primo trimestre ha accusato una perdita da 10,6 milioni di dollari, contro utili per 114,7 milioni dello stesso periodo precedente. Tuttavia, il marchio ha rivisto al rialzo l’outlook annuale, in virtù di un deciso taglio dei costi.
TOMMY HILFIGER
Pvh è il nome della holding che controlla marchi come Tommy Hilfiger, Calvin Klein ed altri. Il gruppo ha lanciato un warning al mercato, spiegando che nel trimestre in corso si prospetta un calo dei ricavi dell’11%, causando uno scivolone del titolo.
NEWS pag. 10 | retail&food | Maggio 2024
LEVI STRAUSS
Il cinema con il discount: Aldi aprirà in estate all’interno del multisala Plinius di Milano
Il cinema Plinius di Milano (in viale Abruzzi) cambia volto e annuncia l’apertura di un punto vendita Aldi all’interno del multisala. Attualmente il cinema è in fase di ristrutturazione. L’apertura dello spazio rinnovato è prevista nel corso dell’estate. “La ristrutturazione del Plinius nasce dall’opportunità di ottimizzare al meglio gli spazi dell’immobile”, ha dichiarato Salvatore Dattilo, proprietario del multisala. “Si è deciso di rivedere il numero delle sale, che saranno tre, ma allo stesso tempo di garantire ai clienti un rinnovamento in termini di qualità ed esperienza. Offriremo ai nostri clienti poltrone più confortevoli, una zona food & beverage più moderna e diverse migliorie nella proiezione. La proprietà, che è a conduzione familiare da ormai tre generazioni, crede fortemente nella filiera cinematografica e in questo business e per questo lavoriamo costantemente per migliorarci ed essere al passo con i tempi e con le esigenze degli spettatori”.
Corso Buenos Aires si rinnova, apre anche Pepco
Novità per il retailer polacco Pepco. Il 13 aprile ha aperto il primo urban store a Milano nella centralissima Corso Buenos Aires. Dal 2004, il suo anno di nascita, Pepco è sbarcato in 18 paesi. Arrivato in Italia nel 2020, ha inaugurato oltre 180 store in retail park, centri commerciali e centri cittadini. Nell’hinterland milanese, Pepco è già presente a Vimodrone, Novate Milanese, Sesto San Giovanni. Negli ultimi mesi, lungo la high street meneghina hanno aperto anche Reserved (marchio di abbigliamento del Gruppo polacco LPP), una profumeria Pinalli, un negozio Stroili e Victoria’s Secret. Intanto, a pochi passi da Corso Buenos Aires, c’è grande attesa per l’avvio del cantiere di LOC (Loreto Open Community) che ridisegnerà il volto di Piazzale Loreto. La futura piazza, prolungamento del boulevard milanese, prevede anche 8.000 mq destinati al retail. L’avvio del cantiere ha subito diversi ritardi. L’obiettivo di Nhood, capocordata del progetto, è di inaugurare LOC entro il 2026.
Eataly: balzo dei margini, ma il risultato è ancora in rosso
Eataly ha chiuso il bilancio 2023 con un forte recupero dei margini, benché con un risultato ancora negativo. La società controllata di Investindustrial ha registrato ricavi consolidati a 656 milioni di euro (+9%), con il 60% dei quali che proviene dal Nord America. L’Ebitda consolidato è a 41,1 milioni di euro, in aumento del 61% sul 2022 e più che raddoppiato rispetto al 2019. Il rimbalzo dei margini segnala la progressiva ripresa dell’azienda. “La crescita dei ricavi e dei margini è arrivata in anticipo rispetto ai nostri piani iniziali e rappresenta per Eataly un segnale positivo ed un’accelerazione del percorso di sviluppo intrapreso” ha commentato il Ceo, Andrea Cipolloni. Il risultato netto consolidato, però, è negativo per 28 milioni, su cui pesano 22 milioni di oneri straordinari non ricorrenti.
IGD SiiQ: Antonio Rizzi è il nuovo Presidente, Roberto Zoia AD e Direttore generale
Cambio ai vertici di Immobiliare Grande Distribuzione - IGD SIIQ S.p.A. Il nuovo CdA ha nominato Antonio Rizzi Presidente (nella foto), Edy Gambetti Vicepresidente e Roberto Zoia Amministratore Delegato e Direttore Generale, subentrando a Claudio Albertini. “La squadra che oggi si insedia, con il pieno ed attivo sostegno degli azionisti più significativi, ha il compito di riallineare le performance di bilancio e di mercato alla patrimonializzazione della Società e alla sua capacità di generare cashflow. Ogni iniziativa orientata in queste direzioni sarà studiata e valorizzata, con la rapida adozione di linee di indirizzo operative e concrete” ha dichiarato il Presidente Antonio Rizzi. Alla fine di aprile, IGD ha perfezionato con Sixth Street, Starwood Capital e Prelios SGR SpA. la cessione di un portafoglio immobiliare composto da 13 asset, per un valore di 258 milioni di euro.
NEWS pag. 11 | retail&food | Maggio 2024
Caffetterie Segafredo, il fondo di private equity QuattroR entra con il 50%
Il fondo di private equity QuattroR ha acquisito il 50% di Massimo Zanetti Beverage Group, che controlla la rete di caffetterie Segafredo Zanetti. Nonostante le origini italiane, il mercato interno rappresenta meno del 10% del fatturato di Massimo Zanetti Beverage Group (1,1 miliardi di euro nel 2023), presente in 110 Paesi, con 20 stabilimenti e un portafoglio di oltre 40 marchi. Per quanto riguarda la rete di caffetterie, si tratta di circa 400 caffetterie in 50 Paesi diversi. Di recente, il marchio ha esordito nello Sri Lanka, mentre la scorsa estate era stata inaugurata la prima caffetteria in Cina, all’interno dell’aeroporto di Shanghai (in foto). Gran parte delle aperture estere viene realizzata tramite la controllata MZB Services. Nell’ambito dell’operazione, Pierluigi Tosato è stato anche nominato nuovo AD del gruppo. Massimo Zanetti mantiene la carica di presidente. QuattroR entra nel gruppo principalmente attraverso la sottoscrizione di un aumento di capitale. Le nuove risorse saranno interamente dedicate alla crescita.
Decathlon consolida la crescita nel 2023 e lancia il rebranding, al centro circolarità e innovazione
Decathlon consolida le vendite nel 2023 e chiude l’anno fiscale con ricavi a +1,5% (15,6 miliardi di euro). La società ha precisato che i ricavi sono aumentati del 4,4% a tassi di cambio costanti, ma che gli effetti valutari e “l’impatto della cessazione delle attività commerciali” in Russia hanno comportato un incremento dei ricavi limitato all’1,15%. Stabile l’utile netto, a 931 milioni di euro (+0,9%). Nel 2023 le vendite digitali hanno rappresentato il 17,4% del fatturato (+0,7 punti rispetto al 2022). Il risultato netto del brand transalpino si assesta a 931 milioni di euro. L’anno scorso, le vendite “circolari” hanno avuto un aumento significativo del +27% rispetto al 2022. Inoltre, per il secondo anno successivo, il marchio francese ha ridotto le sue emissioni di CO2 del -10%, rispetto al -2% del 2022. Nelle scorse settimane, il Gruppo ha annunciato anche un cambio di “identità”, purpose e logo. Cambiano anche gli store, che offriranno nuovi servizi e funzionalità, come il “self click&collect” aperto 24/7.
Rinnovo del CCNL, anche Federdistribuzione firma. Aumenti in arrivo
Dopo Confcommercio e Confesercenti, e dopo la protesta di Lidl che ha lasciato l’associazione, anche Federdistribuzione (con Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil) sottoscrive il rinnovo del contratto collettivo nazionale del lavoro della Distribuzione Moderna Organizzata. Sul piano economico, l’intesa prevede un aumento retributivo a regime di 240 euro al IV livello. A copertura del periodo di carenza contrattuale sono stati previsti 350 euro una tantum (in due tranche, a luglio 2024 e luglio 2025). Diverse le tematiche affrontate: dalla lotta alla violenza di genere alla conciliazione vita-lavoro. “La Federazione continuerà ad essere l’interprete primario del settore distributivo moderno in Italia, convinta che la crescita, la capacità di generare investimenti, occupazione e valore per il territorio, da parte delle imprese associate, convivano con una visione più moderna, ma non precaria, del lavoro” ha dichiarato il presidente Carlo Alberto Buttarelli (in foto).
Il Mercato Centrale festeggia dieci anni e annuncia due nuove sedi: Melbourne e Bolzano (Waltherpark)
Il Mercato Centrale compie dieci anni e per l’occasione annuncia l’arrivo di due nuove aperture: la prima è prevista a Melbourne (Australia) il prossimo autunno, e la seconda a Bolzano nel 2025. Il progetto nasce in partnership con l’imprenditore australiano Eddie Muto (Gruppo Barman & Larder). Mercato Centrale Melbourne sorgerà all’interno del McPherson’s Building degli architetti S.P. Calder, Reid and Pearson (1935) e ospiterà 18 botteghe. Nella primavera del 2025 è prevista, poi, l’apertura del Mercato Centrale a Bolzano all’interno del nuovo quartiere Waltherpark. Con una superficie di circa 4.000 metri quadri, il nuovo Mercato accoglierà 15 botteghe. La ricerca e la selezione degli artigiani sono attualmente in corso. Nel 2023 il Mercato ha registrato un fatturato pari a 77 milioni di euro, con oltre 100 artigiani all’attivo, più di 60 milioni di visitatori nei dieci anni e 3.500 eventi organizzati.
NEWS pag. 12 | retail&food | Maggio 2024
Si scalda l’m&a sul food, anche Alice Pizza pronta al riassetto
Idea Taste of Italy avrebbe iniziato a trattare con altri fondi la cessione della catena Alice Pizza. In lizza tra i pretendenti ci sarebbe il private equity Clessidra, che al momento ha in portafoglio alcune aziende del food&beverage, ma non catene foodservice. Alice Pizza, guidata dall’a.d. Claudio Baitelli, ha al suo attivo poco meno di 200 punti vendita, sia a gestione diretta, sia in franchising. Quelli a gestione diretta (circa la metà) fanno capo alla controllata Alice Pizza Negozi (34 milioni di ricavi nel 2022, il bilancio 2023 non è ancora depositato). Tra i principali accordi di affiliazione, Alice Pizza Spa è in joint venture al 50% con la società Only the Food nel capitale di Pizza More, mentre nel corso del 2023 ha siglato un accordo quadro con Chef Express per lo sviluppo nel travel. Ad Alice Pizza viene attribuito un giro d’affari complessivo stimato in circa 100 milioni di euro.
Il brand spagnolo Natura apre il quarto negozio a Milano e sale a quota 10 in Italia
Il marchio spagnolo Natura ha aperto un nuovo negozio nel centro di Milano, nel quartiere di Brera. Lo store, in Via Mercato 6, ha una superficie di vendita di 95 metri quadrati. Si tratta del quarto punto vendita nella città di Milano. Questa inaugurazione fa parte del piano di espansione di Natura in Italia che si concluderà nella prima metà dell’anno con 3 nuove aperture: un secondo negozio a Genova (Via XX Settembre) e due aperture in due città nuove per il marchio: Roma (Via del Tritone) e Viareggio (Lungomare Via Marconi). Oggi Natura conta dieci store in Italia, dove è arrivata per la prima volta a Bergamo nel 2020 (al centro commerciale Oriocenter). Successivamente sono stati aperti i negozi di Torino, Milano, Alba, Genova e Rimini. Il marchio nasce nel 1992 a Barcellona. Nel 1994 inizia la sua espansione in Spagna attraverso i franchising e apre il primo negozio a Porto (Portogallo) e oggi conta più di 230 negozi in Spagna, Andorra, Portogallo e Italia.
Esprit in difficoltà: rosso pesante, chiude la
filiale svizzera. Dubbi
per il futuro
Esprit Holdings, che controlla l’omonimo marchio di abbigliamento, ha chiuso il 2023 in forte perdita e ora ci sono dubbi sulla stessa continuità dell’azienda. Il bilancio parla di una riduzione dei ricavi del 16,3% a 5,912 miliardi di dollari di Hong Kong (circa 700 milioni di euro), ma soprattutto di un risultato negativo quadruplicato rispetto al 2022, pari oggi a 2,339 miliardi di dollari di Hong Kong (circa 277 milioni di euro). Il marchio è controllato da Esprit Holdings, quotata ad Hong Kong e con sede a Bahamas. A marzo è stata anche chiesta l’ammissione alla procedura di insolvenza per la sussidiaria svizzera, che controlla i negozi diretti. Secondo fonti di stampa locale, sono in procinto di chiudere anche una quarantina di negozi in Germania, gestiti dal franchisee Pth Group. Esprit ha comunque annunciato iniziative per cercare di immettere nuova liquidità, tra cui l’immissione sul mercato di nuove azioni, e ha confermato il lancio di nuovi prodotti e delle strategie di marketing per il 2024.
Dils: Q1 2024 Italia, investimenti nel Real Estate a 1,9 mld
Secondo l’analisi dell’ufficio studi di Dils, il volume degli investimenti immobiliari in Italia nel primo trimestre del 2024 risulta pari a circa 1,9 miliardi di euro, una performance doppia (+98%) rispetto allo stesso periodo del 2023. Il settore Alternative e la componente mixed-use in ambito nuovi sviluppi rappresentano insieme la voce più rilevante nel volume di investimenti del Q1 2024, con quasi 600 milioni di euro. Il settore Retail ha attirato circa 80 milioni di euro di investimenti nel corso del Q1 2024, un volume in contrazione rispetto al positivo quarto trimestre 2023, sebbene migliore rispetto al primo trimestre dello scorso anno (+90%). Prosegue la fase di attività del comparto dell’Out of town e dei Supermercati, registrata da alcuni trimestri. Anche il settore High street evidenzia un maggiore dinamismo, con un’importante pipeline in chiusura nei prossimi trimestri.
NEWS pag. 13 | retail&food | Maggio 2024
N’EST PAS?
Ore 00:15 di un venerdì sera qualunque, scorro in modo bulimico le stories di Instagram e mi arriva una sponsorizzata, spalanco gli occhi e quasi non ci credo: uno degli chef che con la carne ha seriamente fatto l’amore, passa al lato verde (oscuro) della forza?
Pare che abbia deciso di iniziare una nuova avventura, proponendo cibi di strada dal mondo, ma rigorosamente a base di proteine vegetali. Aspetta, forse ho letto male… No, sembra tutto vero, ma crollo assonnata.
Ore 7:00, in una Milano semi deserta del sabato mattina, arrivo un po’ stordita ai mercati generali ortofrutticoli. Mi precipito verso la hall centrale e lo vedo: è un chiosco, no aspetta è una cargo bike o forse una cucina-bike, da cui si alzano profumi esotici. Mi avvicino e metto a fuoco: Eugenio Roncoroni e la sua socia, Cristina Giordano.
Lei si occupa di servire i clienti e fare cassa, mentre lui sulla piastra fumante è intento a preparare quello che credo essere il cibo di strada più buono che abbia mangiato negli ultimi 10 anni. Lo chef è sempre stato un po’ schivo, ma si accende quando racconta: “Ho pensato a questo format per valorizzare la varietà delle cucine del mondo attraverso gli ingredienti vegetali, inizia tutto da qui”.
Eugenio è in missione per svelare quali meraviglie il mondo vegetale dello street food possa nascondere. Lo fa con la preziosa collaborazione della socia Cristina Giordano, un importante
di Monica Cannalire
passato in operation f&b e un sorriso che illumina tutto il mercato.
Dietro di loro, una nuova compagine di investitori illuminati. “Iniziamo con questo viaggio (sotto al brand, leggiamo proprio A Vegetarian Trip, ndr) portando in giro con la veggyvore bike il nostro cibo di strada e in autunno arriverà il primo punto vendita fisico”.
PAS sta per passaggio, come attraverso il portale di accesso allo store, che sarà un luogo innovativo e retro-futuristico, in cui la tecnologia del locker per il ritiro ordini e dei videowall con immagini del mondo e dei cibi di strada, si alterneranno all’elemento umano che ci aiuterà nella scelta, tra cibi di strada indiani, messicani, italiani, americani o coreani.
Pochi giorni fa leggo le parole di Eugenio su IG: “Dopo alcune settimane passate in sella a questo “nuovo animale” da addomesticare, pensavo a quanto rimettermi in gioco partendo da zero mi abbia fatto tornare con i piedi per terra e a quanto importanti siano le azioni che non ripetevo più da tempo. Lavare, asciugare, sgrassare, pedalare, scrostare, etichettare, pellicolare, bruciarsi, arrangiarsi, finire la linea, aprire scatole, aver finito il servizio e ritrovarsi ancora tutto da sistemare, bramare una doccia calda ed aver difficoltà a dormire, anche se ogni singola parte del tuo corpo urla riposo, insomma: i gesti quotidiani di un cuoco. Per me questa bike è diventata non solo una nuova opportunità, ma anche una maestra di vita che mi ha portato indietro nel tempo riesumando ricordi da tempo sepolti. Sono grato a questo nuovo corso, perché non capita a tutti di avere una seconda opportunità”.
Qualcosa ci dice che anche noi avevamo bisogno di una seconda possibilità per assaggiare una vera alternativa veg per tutti, che fosse sexy e golosa, prima di essere più sana o più etica. Sulla pagina IG trovate sempre le tappe settimanali della veggyvore bike, in attesa del primo store. Io vi saluto, che oggi PAS è in zona Tortona a Milano e io devo assolutamente provare la Montanarina fritta con la Finocchiona veg, n’est PAS?
pag. 14 | retail&food |Maggio 2024
Cisalfa Sport apre a Bracciano (Roma) e si espande al Centro-Italia
Cisalfa Sport si rafforza nel centro Italia con un nuovo store a Bracciano (Roma). Il flagship si sviluppa su circa 750 metri quadrati all’interno del Centro Commerciale Bracciano. L’opening ha previsto 10 nuove assunzioni, portando a quasi 700 i dipendenti impiegati nel Lazio dalla catena di sportswear. “Sono molto orgoglioso di inaugurare un punto vendita proprio in Lazio, la regione da cui è iniziata la storia di questo Gruppo” afferma Ismaele Niero, sales director di Cisalfa Sport. “Crediamo in un mondo in cui il benessere nasce dallo sport e per fare questo significa anche essere impegnati ad ampliare o migliorare la nostra rete creando nuovi posti di lavoro. Adesso possiamo proporre una vasta selezione agli appassionati di sport e tempo libero di questa regione dove abbiamo raggiunto una superficie di vendita complessiva di quasi 30,000 metri quadrati”. Cisalfa Sport conta oltre 150 punti vendita in Italia.
Windtre Business a supporto di PTA Group per monitorare i flussi di mobilità in 65 mall
PTA Group e Windtre Business hanno annunciato l’avvio di un progetto per il monitoraggio dei flussi di mobilità in più di 65 centri commerciali in tutta Italia. Fulcro dell’attività sarà la tecnologia Mobility Analytics di Windtre Business. I dati, raccolti in forma anonima e aggregata, saranno usati per identificare il potenziale di vendita degli spazi pubblicitari gestiti da PTA Group all’interno dei centri commerciali, tenendo conto delle caratteristiche socio-demografiche e delle modalità di movimento dei clienti all’interno degli spazi. “Tramite PTA Group possiamo contribuire alla definizione di campagne pubblicitarie mirate, basate sugli interessi dei potenziali clienti grazie all’enorme quantità di dati aggregati sulla mobilità e sulle abitudini di consumo a cui possiamo accedere, nel completo rispetto della privacy, come operatore leader del mercato mobile italiano” ha spiegato Leonardo Cotronei, Head of Marketing 5G, M2M, IoT e Data Analytics di Windtre.
IN BREVE
Signorvino sbarca al Sud
Dopo il raddoppio a Firenze, Signorvino ha annunciato l’apertura del primo store al Sud. L’insegna del Gruppo Oniverse arriverà in autunno a Pompei (Napoli), presumibilmente all’interno del nuovo centro commerciale Maximall Pompeii (Irgenre).
Top 100 The Fork: PizzAut è prima
Secondo la Top 100 TheFork, le pizzerie PizzaAut sono al primo posto tra i ristoranti più apprezzati dagli italiani. L’insegna, gestita da ragazzi con autismo, è presente a Monza e a Cassina de’ Pecchi, in provincia di Milano.
Esselunga riapre in Via Monte Rosa (Milano)
Ha riaperto lo storico negozio Esselunga di Milano in via Monte Rosa. Si estende su una superficie di vendita di 1.021mq. All’interno anche il Bar Atlantic (121° della rete) e l’enoteca. L’area casse è stata potenziata con nuove postazioni self checkout.
Iginio Massari per Iper la Grande i
Nasce BuoniMaestri, il nuovo brand di pasticceria ideato dal Maestro Iginio Massari e dal fondatore di Iper La grande i Marco Brunelli. Al momento, le specialità sono disponibili presso l’Iper Portello (Milano).
Westfield-Amburgo, l’apertura slitta ad agosto
L’apertura del nuovo mall Westfield Hamburg-Überseequartier (per maggiori info sfoglia online retail&food, marzo 2024), prevista per il 25 aprile ad Amburgo (Germania), è stata posticipata alla fine di agosto 2024 a causa di una perdita di acqua nei sotterranei.
Il futuro di Selfridges e KaDeWe
Il gruppo tailandese Central Group starebbe valutando una possibile acquisizione di alcuni dei beni immobiliari di proprietà della Signa Holding, recentemente fallita. Tra questi potrebbero esserci KaDeWe e Selfridges, di cui Central detiene già una quota.
NEWS pag. 15 | retail&food | Maggio 2024
La Rubrica Legale a cura di COCUZZA, Milano
Obblighi di due diligence per le imprese: attenzione alle normative in arrivo dall’UE
Con il Regolamento UE 2021/1119, la cosiddetta “Legge Europea sul Clima” per il conseguimento dell’obiettivo climatico europeo di ridurre le emissioni di almeno il 55% (rispetto ai livelli del 1990) entro il 2030 e di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050 è diventato un obbligo giuridico per tutti gli Stati membri.
Ed infatti sono già numerosi i provvedimenti a livello comunitario inseriti nel pacchetto “Fit for 55” in fase di approvazione o già approvati.
Fra questi rientrano anche alcuni provvedimenti che introducono precisi obblighi di due diligence per le imprese. Alcuni di questi hanno la forma di Regolamenti, vale a dire provvedimenti legislativi di diretta applicazione nei singoli Stati membri, senza necessità di una legge di recepimento e vincolano anche le PMI.
Direttiva sulla corporate sustainability due diligence (CSDD)
Il 15 marzo 2024 è stata finalmente approvata dal Consiglio dell’Ue la direttiva CSDD che impone alle imprese, che rientrano nel suo campo di applicazione, di controllare le catene di fornitura sia all’interno che all’esterno dell’Unione per verificare la presenza di pratiche ambientali e lavorative scorrette. La CSDD è stata approvata da Consiglio con un testo differente rispetto all’originario per le forti opposizioni di alcuni Stati membri, fra cui la Germania che si è già dotata di una legge ad hoc sulla materia (la Lieferkettensorgfaltspflichtengesetz), in vigore dal 1° gennaio 2023. Le norme introdotte si applicheranno alle imprese con più di 1.000 dipendenti e un fatturato netto mondiale superiore a 300 milioni di euro. Importante menzionare che l’approccio settoriale ad alto rischio (ad es. tessile, agricoltura, estrazione di minerali) è stato eliminato. È prevista, infine, una entrata in vigore progressiva della Direttiva, in funzione della maggiore rilevanza dell’impresa e del relativo fatturato, la quale troverà piena applicazione solo dopo cinque anni. Regolamento UE 2023/1115 contro la deforestazione a livello mondiale
Stabilisce regole di due diligence obbligatorie per tutti gli operatori e i commercianti - ivi incluse le PMI - che commercializzano, importano o esportano dal mercato dell’UE i seguenti prodotti: olio di palma, bovini, legno, caffè, cacao, gomma e soia.
Le regole si applicano anche a una serie di prodotti derivati come il cioccolato, i mobili, la carta stampata e alcuni derivati a base di olio di palma (utilizzati ad esempio come componenti di prodotti per la cura della persona) e impongono un divieto totale di commercializzazione
dei beni sopra indicati, a meno che non siano soddisfatte tre condizioni cumulative: (a) devono essere a deforestazione zero; (b) devono essere stati prodotti in conformità con la legislazione applicabile nel Paese di produzione; e (c) devono essere coperti da una dichiarazione di dovuta diligenza.
Con riferimento al primo requisito gli operatori saranno tenuti a rintracciare, per i beni che vendono, fino all’appezzamento di terreno in cui sono stati prodotti per garantire che questi non provengano da terreni oggetto di deforestazione o degrado dopo il 31 dicembre 2020. Data l’evidente complessità di una tale verifica è prevista anche la possibilità per i piccoli operatori di affidarsi a quelli più grandi per la preparazione delle dichiarazioni di dovuta diligenza che dovranno accompagnare i beni in questione.
Gli Stati membri dovranno stabilire sanzioni proporzionate, efficaci e dissuasive, di importo massimo non inferiore al 4% del fatturato annuale dell’impresa, oltre alla confisca dei prodotti e dei proventi, e ad altre sanzioni accessorie.
Il Regolamento crea un sistema di benchmarking che assegna un livello di rischio legato alla deforestazione e al degrado forestale (basso, standard o alto) agli Stati all’interno e all’esterno dell’Ue. La categoria di rischio determinerà il livello di obblighi specifici per gli operatori e le autorità degli Stati membri di effettuare ispezioni e controlli. In pratica si prevede un monitoraggio rafforzato per gli Stati ad alto rischio e una due diligence semplificata per gli Stati a basso rischio.
Il Regolamento contro la deforestazione, con alcune eccezioni, si applica a decorrere dal 30 dicembre 2024. Proposta di Regolamento contro il lavoro forzato Il 5 marzo 2024 il Consiglio ha raggiunto un accordo provvisorio con il Parlamento europeo sulla proposta di Regolamento promossa dalla Commissione, che vieta i prodotti ottenuti con il lavoro forzato sul mercato dell’Ue. L’obiettivo è vietare in modo effettivo l’immissione e la messa a disposizione di prodotti ottenuti con il lavoro forzato. In particolare, si considera lavoro forzato quello impiegato in qualsiasi fase della fabbricazione, raccolta ed estrazione di un prodotto, in tutto o in parte, comprese le lavorazioni o trasformazioni connesse alla sua catena di approvvigionamento. Il divieto si applica a qualsiasi tipo di impresa (comprese PMI).
Il Regolamento, una volta adottato, imporrà agli operatori economici di integrare la due diligence sulle proprie catene di fornitura in questo senso. La proposta di Regolamento dovrà ora essere approvata e adottata formalmente da entrambe le istituzioni europee.
pag. 16 | retail&food |Maggio 2024
di Avv. Giulia Comparini
To Dream si prepara a
inaugurare la fase
due, in arrivo anche Primark con casse self service
Iniziato il countdown per l’inaugurazione della seconda fase di To Dream, il nuovo centro commerciale del quadrante Nord di Torino. L’apertura dei negozi è prevista a partire dai primi giorni di maggio e avrà, tra gli altri, anche uno store Primark (inaugurazione prevista il 9 maggio). Si tratta del secondo negozio nell’area torinese dopo quello aperto al centro Le Gru di Grugliasco. Il nuovo store avrà una superficie di 4.500 mq, sarà il numero 16 in Italia e il primo in Italia dotato di casse self-service, oltre a quelle tradizionali. La prima fase di ToDream, inaugurata a maggio 2023, ha visto l’apertura di 56 attività, di cui 14 ristoranti. Per la seconda fase sono stati previsti circa 20.000 mq con merceologie e caratteristiche complementari rispetto alla Fase 1. L’area di intervento complessiva di To Dream occupa 270.000 mq (ex area Michelin) e ha una superficie lorda affittabile di 85.000 mq, per un investimento di 250 milioni euro. Tra i promotori del progetto, a vari livelli, figurano Romania Sviluppo, Realia, Master Retail e L22 Retail.
Messaggerie raggiunge il 51% della catena Il Libraccio
Cresce la partecipazione di Emmelibri-Messaggerie in DMB, holding di Libraccio, la catena italiana di librerie specializzate nella scolastica e nei libri usati. Andersen e Advant Nctm hanno assistito il gruppo Emmelibri-Messaggerie nella firma dell’accordo per il raggiungimento del 51% (dal 17% precedente) nella partecipazione in Dmb, holding di Libraccio, assistita da Dla Piper. L’aumento delle quote societarie nel Libraccio fa parte della strategia di Emmelibri-Messaggerie di diversificare la distribuzione nel settore della scolastica, in cui Libraccio è particolarmente presente, con 61 librerie e oltre 500 dipendenti. L’obiettivo è il rafforzamento della propria crescita, anche grazie alla presenza di un socio leader nel settore della distribuzione libraria e dell’editoria. “Abbiamo l’occasione di sviluppare insieme ancora di più la catena di librerie Libraccio di grande successo nel campo dello scolastico e non solo, per noi una importante diversificazione” ha commentato Alberto Ottieri, presidente e Ceo di Emmelibri-Messaggerie.
Dal Tabaccaio
SPERANZA AMARA
Derby della Madonnina che assegna lo scudetto, Amadeus che non è Scurati ma sbatte la porta scendendo da quel carrozzone putrido di nonna RAI. No al green deal.
Di questo discute il Belpaese. Due guerre mondiali in atto.
Dubai invasa dall’acqua ma è normale, migliaia di profughi in fasce, intelligenza artificiale che spazza occupazione a migliaia.
Io provo a scrivere messaggi di speranza ai giovani, come esorta il direttore della baracca. Mia madre mi trova troppo cupo nei racconti. Mi piacerebbe avere quella leggerezza del Baglioni di Avrai o del Dalla nell’Anno che verrà. Ripenso alla nonna Lucia che nella cucina, in una casa che era di campagna, mi raccontava della sua guerra vissuta con l’invasore nell’aia e di come le piccole attività quotidiane, l’odore del pane appena sfornato, mangiare le more nei rovi in fondo al campo di fianco al noce, davano la spinta per non lasciarsi trascinare nell’oblio.
Oblio in cui finiscono, complice l’insicurezza nel domani, troppi dei nostri giovani.
Nella navicella spaziale che gestisco all’angolo sul marciapiede milanese, incontro marziani multicolore che non capisco pur sforzandomi.
Gli sbarbati e le sbarbate (termine super boomer che esigo di poter usare) vivono come dei fiammiferi perché non hanno la certezza del futuro e bruciano tutto subito. Tutto subito. Tutto oggi. Tutto adesso.
Impossibile dargli torto, il tortino di sterco che gli abbiamo preparato è difficilmente edibile. Serve un’inversione rapida e radicale che rieduchi all’amore all’uguaglianza e al disprezzo del denaro come unica fonte di ammirazione ed invidia.
Il denaro non può e non deve essere la stella polare del mondo.
Hope recitava la campagna elettorale dell’ultimo uomo politico che parlava ai giovani.
Intanto un giornale nazionale mi comunica che le tabaccherie da miraggio economico per i commercianti sono diventate merce ambita solo per gli amici Cinesi che fanno del luogo di lavoro una casa, proprio come noi nelle strade di Little Italy, un secolo fa quando la speranza era, come oggi, l’unica speranza.
pag. 17 | retail&food | Maggio 2024
2030 Milano centro
Nuovi ingressi fashion, casa e food al centro commerciale Merlata Bloom Milano
Il centro commerciale Merlata Bloom Milano accoglie nuovi brand e insegne food. A fine aprile hanno aperto gli store di Reserved e Mohito, brand di moda del Gruppo polacco LPP. Con l’accordo siglato per l’apertura di questi nuovi negozi, Nhood raggiunge il 26% di nuovi marchi per il mercato italiano all’interno del proprio portafoglio. Tra le novità del centro di Cascina Merlata c’è anche un Ikea - Plan & Order Point. Nell’offerta di cibo e tempo libero dell’area “De Gustibloom”, Merlata Bloom accoglie i ristoranti di Hamerica’s (cucina statunitense), Pirate’s Bay (cucina caraibica e cajun), East River – American Pub (stile metropolitano di New York) e Bokok (cucina cantonese). Tra i nuovi servizi, inoltre, si segnalano il Vorwerk Folletto Point, mentre di prossima apertura è Dental Pro, gruppo italiano di cura dentale.
Deloitte al WRF 2024: in aumento l’iper-personalizzazione nel retail, grazie all’IA
L’intelligenza artificiale trasformerà il retail. A sostenere questa tesi è il report “Retail Reimagined:” realizzato da Deloitte e presentato al recente World Retail Congress 2024 di Parigi. Secondo l’indagine, il 52% dei brand e dei retailer del lusso intervistati utilizzerà l’intelligenza artificiale generativa nei prossimi dodici mesi per la creazione di contenuti (pubblicazioni e report) e il 25% lo farà per costruire campagne di brand e di marketing. “I marchi adottano sempre più consigli personalizzati e pubblicità mirata per analizzare il comportamento e le preferenze dei consumatori in tempo reale”, spiega il report. “Per coloro che cercano di stare al passo con i tempi, l’iper-personalizzazione sarà fondamentale. I consumatori si aspettano che i marchi comprendano le loro preferenze individuali e forniscano interazioni personalizzate a ogni livello. Questi acquirenti esigenti sono alla ricerca di esperienze fluide che diano una sensazione di esclusività e d’importanza, in ambito sia fisico che digitale”, spiega Ida Palombella, del dipartimento Fashion & Luxury di Deloitte Italia.
Top manager, competenze e crescita personale
RIVOLUZIONARE IL FOOD RETAIL CON IL LEAN MANAGEMENT: UNA VISIONE OLISTICA
Il Lean Management, nato nel settore manifatturiero, sta emergendo come una soluzione trasversale per ottimizzare i processi, ridurre gli sprechi e migliorare la soddisfazione del cliente. Nell’ambito del dinamico settore del food retail, l’adozione di strategie innovative come questa è un’attività essenziale per mantenere la competitività e rispondere efficacemente alle esigenze dei consumatori.
Il Lean Management si concentra sulla creazione di valore per il cliente con il minimo spreco possibile. Attraverso l’analisi e la revisione dei processi aziendali, dal rifornimento alla vendita al dettaglio, il Lean offre strumenti per affrontare le inefficienze, migliorare la qualità del servizio e ridurre i costi operativi.
Questa attività si fonda su principi quali la creazione di valore, l’eliminazione degli sprechi e il miglioramento continuo. Nel contesto del food retail, ciò si traduce in una gestione più efficiente delle scorte, l’ottimizzazione dei flussi di lavoro e una maggiore reattività alle esigenze dei clienti. Strumenti del Lean come Kaizen (miglioramento continuo), 5S (sistematizzare, ordinare, pulire, standardizzare, mantenere) e Kanban (sistema di gestione visiva) sono direttamente applicabili nel settore. L’implementazione del 5S, ad esempio, può migliorare significativamente l’efficienza operativa di un punto vendita, riducendo gli sprechi di tempo e risorse e aumentando la soddisfazione sia dei dipendenti che dei clienti.
Ma questo processo si estende oltre il contesto professionale, toccando la vita personale dei manager e dei dipendenti. L’adozione di una mentalità Lean nella gestione del tempo e delle risorse personali non solo migliora l’efficienza individuale, ma contribuisce anche a un benessere generale, aspetto che sarà esplorato nel corso attraverso esercizi pratici e discussioni. Inoltre, i principi di Lean Leadership non solo sono efficaci nella gestione del team e nella costruzione di un ambiente di lavoro stimolante e produttivo, ma promuovono anche una cultura di miglioramento continuo e coinvolgimento del team, essenziali per il successo dell’implementazione.
*CEO del Gruppo Ethos, executive business coach e speaker motivazionale beppescotti.it
pag. 18 | retail&food |Maggio 2024
a cura di Beppe Scotti*
Eg Italia porta Alice Pizza e I Love Poke nelle stazioni di servizio
Alice Pizza e I Love Poke sbarcano nelle stazioni di servizio, grazie a un accordo con EG Italia. Per entrambi i brand si tratta di una novità assoluta a livello di canali di vendita. Alice Pizza ha aperto il proprio punto vendita in una stazione di Melegnano (Mi), in via Emilia 2. Per quanto riguarda I Love Poke, il primo corner è stato inaugurato l’11 aprile nella stazione di servizio gestita a EG Italia in Via Palatino 1, a Milano. “Vogliamo offrire ai nostri clienti un’esperienza di acquisto completa e frictionless, che valorizza la sosta per il rifornimento grazie a una proposition market e food-to-go” ha commentato Maurizio Mangione, Country Manager di EG Italia. Il piano di sviluppo prevede l’apertura di ulteriori corner nelle stazioni di servizio, gestite da EG Italia.
A Mantova il nuovo beauty store eb di Esselunga
Ha aperto oggi a Mantova un nuovo beauty store eb®, a tre anni dall’inaugurazione del primo punto vendita Esselunga della città. Si tratta del 48esimo negozio in Italia per il brand che fa parte della rete di beauty store del Gruppo Esselunga. Questo nuovo spazio si trova all’interno di un edificio storico, che risale alla seconda metà dell’Ottocento, precedentemente sede della stazione tranviaria cittadina e successivamente utilizzato come biglietteria. Lo store si estende su due livelli: il piano terra ospita un’area vendita con marchi di bellezza, cosmesi ed accessori, mentre il primo piano è dedicato ai servizi benessere, dal make up ai capelli, dalle unghie ai capelli.
Fresco Trattoria fa il bis nel cuore di Milano
Seconda apertura nel cuore di Milano per Fresco, catene con origini napoletane, che oggi conta 18 punti vendita in Italia, più alcuni ristoranti a Londra. Questa location è particolare, perché avviene all’interno del Leonardo Milan City Center, hotel a metà fra la zona di Porta Volta e Paolo Sarpi. Il nuovo locale dispone di una capacità totale di 170 coperti, 70 nella sala interna e 100 nella corte all’esterno. L’operazione è realizzata grazie alla partnership con Fedegroup, che da diversi anni collabora con Leonardo Hotels per l’offerta food&beverage delle strutture in Italia e all’estero. “Parte del portfolio brand di Fedegroup, Fresco è l’interpretazione moderna della pizzeria-trattoria popolare” ha commentato Achille Marotta, direttore operativo di Fedegroup. Il primo locale Fresco a Milano era stato aperto nella zona di corso Sempione.
Areas riapre San Martino, con Kikki e Rinaldini
Areas ha riaperto, dopo un profondo lavoro di restyling, una delle principali aree di servizio della sua rete in Italia, quella di San Martino Est, sull’autostrada A1. La superficie è stata ampliata di circa 500 mq e il restyling ha previsto l’introduzione di nuovi concept, a cominciare da Kikki – L’amore per il caffè, già presente anche in alcuni aeroporti, e Rinaldini Pastry, la cui offerta dolce e salata riempie le vetrine dei 16 metri di banco bar. Anche l’area ristorante, Food Park, è stata completamente rivoluzionata: i concept prescelti sono Fratelli Desideri, Stortellini, Apollo e Insaluteria. Infine, è stata rinnovata anche la zona market, sia nell’aspetto sia nell’assortimento.
NEWS | Opening pag. 20 | retail&food | Maggio 2024
Dopo Malpensa, il Banco di Cannavacciuolo anche a Capodichino
Dopo l’esordio all’aeroporto milanese della Malpensa, il Banco di Antonino Cannavacciuolo approda anche allo scalo napoletano di Capodichino. L’operazione si deve alla collaborazione tra Canavacciuolo Group, FRetail e Areas Italia/Mychef. Il nuovo spazio situato al piano terra nell’Area Imbarchi, accoglie i viaggiatori con la consueta offerta ispirata allo street food autore e con il design caratterizzata dal tono azzurro. Il punto vendita dispone di 70 posti a sedere. Sfogliatelle, babà, pastiera napoletana, cuoppo, arancini e cuzzetielli sono tra i pezzi forti della proposta, affiancata da piatti più nazionali, come parmigiana, lasagne e polpette al sugo. Il Banco di Cannavacciuolo, oltre che nel travel, è presente anche all’interno del Vicoloungo The Style Outlets.
Dispensa Emilia, doppia opening nel padovano
Dispensa Emilia continua la sua crescita nel Nord Est e si espande con due nuovi ristoranti a pochi chilometri dal centro di Padova, nel cuore del Veneto. Il primo si trova nel centro commerciale Le Brentelle di Rubano, il secondo all’interno del centro commerciale Ipercity di Albignasego. “Questa doppia apertura rientra nella strategia di espansione nel Triveneto, suggerita dalla solida crescita del nostro ristorante di Verona Adigeo e dalla recente inaugurazione al centro commerciale Valecenter di Marcon” ha commentato Alessandro Medi, amministratore delegato di Dispensa Emilia. Da segnalare la scelta di aprire in due centri commerciali di medie dimensioni, spia della strategia aziendale di presidiare non solo gli shopping center di fascia elevata, così da raggiungere una platea ampia e trasversale di clientela.
Il Plan & Order Ikea al Merlata Bloom
IKEA Italia amplia la sua presenza a Milano inaugurando il suo terzo Plan & Order Point in città, all’interno dello shopping center Merlata Bloom. Uno store che va ad aggiungersi a quelli già presenti in via Albricci, a CityLife, ma anche a Como e Bergamo Curno. Il nuovo spazio, esteso su una superficie di 230 metri quadri, propone il consueto servizio di consulenza per la progettazione di cucine, living e camere da letto o per consigli su altre soluzioni d’arredo. L’offerta del Plan & Order Point si rivolge anche al mondo business, in primis al real estate, così come alle attività commerciali e di ristorazione. Nel negozio si può anche ordinare e acquistare attingendo dal catalogo online di Ikea, scegliendo tra diverse modalità di consegna.
Poormanger sceglie la zona universitaria di Bologna
Poormanger, il brand specializzato nella patata ripiena di Cirfood, approda in centro a Bologna, nel cuore della zona universitaria. “Bologna è una città perfetta per valorizzare un prodotto smart e giovane come la patata, che unisce a materie prime di eccellenza un format fresco e accessibile. È in questi luoghi che, oltre 50 anni fa, ha preso vita la nostra impresa cooperativa ed è proprio in Emilia che tutt’oggi abbiamo il nostro cuore pulsante” ha commentato Leopoldo Resta, amministratore delegato di Cirfood Retail. Poormanger è un marchio nato nel 2011, già presente a Torino e Milano, entrato dal 2021 nel portafoglio di Cirfood. Daniele Regoli, uno dei fondatori, fa ancora parte del team.
NEWS | Opening pag. 21 | retail&food | Maggio 2024
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LA PEDINA VINCENTE
FAVARO: “CRESCIUTI IL DOPPIO DEL SETTORE ADESSO AVANTI CON ALTRE 50 APERTURE”
La catena ha da poco festeggiato il 700esimo ristorante in Italia.
È un traguardo importante, che non solo dice della capillarità della nostra presenza in Italia, ma anche del contributo che portiamo alle comunità, attraverso l’attività dei nostri ristoranti e le iniziative implementate dai nostri licenziatari, che collaborano quotidianamente con le istituzioni e le associazioni locali. È un traguardo frutto di una crescita solida e costante, maturata in un contesto di profonda discontinuità a fronte di un difficile scenario geopolitico internazionale e di una complessa situazione economica e
| retail&food | Maggio 2024
Colloquio con la nuova amministratrice delegata di McDonald’s in Italia, colosso da oltre 700 ristoranti (il 90% in franchising), con 35mila di Adriano Lovera
L’Italia è il quarto Paese europeo per il gruppo come numero di ristoranti. Qual è una prospettiva realistica di crescita per il 2024 e 2025?
Nei prossimi mesi ci concentreremo sull’esecuzione del piano di nuove aperture che saranno circa 50. Un obiettivo ambizioso per il 2024 e di continua crescita anche per il 2025 e per gli anni successivi. Quest’anno puntiamo a creare 5.000 nuovi posti di lavoro, con particolare attenzione ai giovani e alle donne. Queste risorse andranno in parte a beneficio delle nuove aperture, in parte per il rafforzamento dello staff dei ristoranti esistenti e per il turn over fisiologico.
Dove ci sono i principali spazi di crescita a livello geografico e rispetto ai canali commerciali?
Consolideremo la nostra presenza con nuove aperture, il 60% delle quali nel Sud Italia, in particolare nelle province, nei piccoli centri e nelle periferie, ma anche nei centri città, con diverse modalità: in-store, free standing, all’interno di centri commerciali, nei captive market con aperture nelle stazioni, negli aeroporti e nelle aree di servizio. Tutti format fondamentali e strategici, ciascuno scelto in modo che si adatti al meglio alle necessità del territorio, così come alle esigenze di business dell’azienda.
Quanti sono gli affiliati in franchising? E come evolverà la rete?
Attualmente oltre il 90% dei nostri ristoranti è gestito in franchising da 155 licenziatari, ossia imprenditori locali distribuiti sul territorio. Il nostro è uno dei sistemi di franchising di maggior successo al mondo, un modello che è per noi leva fondamentale del business e che si distingue per dinamismo e creatività
nel cogliere i nuovi trend, perfetto per adattarsi a un mondo che evolve continuamente, nel quale contano sempre di più le nuove tecnologie e anche l’allineamento alle direttive degli ESG. Vogliamo continuare a puntare su questo modello, favorendo sia l’inserimento di nuovi licenziatari, sia la crescita di coloro che già fanno parte del sistema McDonald’s.
Diamo uno sguardo ai consumi. Tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024, che cosa osservate a livello di vendite in Italia?
Nel 2023 siamo cresciuti più del doppio del nostro mercato di riferimento (IEO –Informal Eating Out) che, a causa dell’instabile contesto geopolitico e dello scenario inflattivo in cui ci troviamo, rallenta la sua crescita. Il mercato da inizio anno, infatti, sta frenando. Nonostante questo, pensiamo di poter affrontare con successo il 2024.
La ristorazione informale si conferma una soluzione anticiclica, privilegiata dalle famiglie anche quando cala il potere d’acquisto?
Non ci definiremmo una “soluzione anticiclica”, siamo però sicuramente una destinazione interessante in contesti di difficoltà economica. La fiducia dei consumatori oggi è in calo: più di un italiano su tre (36%) è preoccupato per la propria situazione economica. L’81% delle famiglie ritiene che l’aumento del costo della vita sia la causa principale delle proprie difficoltà finanziarie, mentre il 43% dichiara di essere stato colpito soprat-
tutto dal rallentamento generale dell’economia, secondo dati di NielsenIQ. Sebbene nel 2024 l’inflazione sia in procinto di rallentare, i tassi rimangono alti e la capacità e propensione alla spesa dei consumatori si è ridotta. Le famiglie rappresentano il 30% dei nostri clienti e continueremo a impegnarci per consolidare il legame con loro. Per questo, uno dei nostri driver più saldi è proprio quello dell’accessibilità, su cui vogliamo continuare a puntare.
McDonald’s, azzardando una sintesi, propone una scelta “base” molto economica, come le varie soluzioni Menù, affiancata da prodotti di fascia superiore, vedi i My Selection, spesso arricchiti da ingredienti Dop/Igp. Che cosa si vende di più?
Al primo posto tra i consumatori italiani ci sono i Chicken McNuggets, seguiti dai prodotti della piattaforma Crispy: un riscontro che si conferma sia nei ristoranti sia nel canale delivery. Diversificare l’offerta consente di rispondere ai gusti di target differenti, dai clienti più abitudinari a quelli che invece cercano sempre gusti nuovi. Il nostro percorso di italianità ci ha portati oggi ad avere l’85% dei fornitori di casa nostra, un dato importante che ci permette di portare il gusto e la qualità italiani sui vassoi dei clienti, nonché di supportare il nostro settore agroalimentare. My Selection, caratterizzata da materie prime DOP e IGP, e grazie alla collaborazione con Fondazione Qualivita, supporta la filiera, ma nel contempo am-
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Nella rete dei 700 ristoranti McDonald’s, si contano 610 McCafé e 480 McDrive.
plifica la conoscenza di questi prodotti verso oltre 1,2 milioni di clienti al giorno, tra cui moltissimi giovani.
E il versante vegan/plant based?
Si è ritagliato il proprio spazio o rimane una sorta di scommessa?
McDonald’s guarda sempre con molta attenzione ai trend e i cambiamenti dei gusti dei consumatori, tra cui si confermano certamente i prodotti plant based e vegani. Siamo consapevoli si tratti di un passaggio epocale in atto, per questo continuiamo a monitorare il trend, valutandone evoluzione e opportunità.
Da KFC a Burger King, le altre catene investono, seppure ancora con numeri distanti per punti vendita e ricavi. Qual è l’arma competitiva di McDonald’s?
McDonald’s offre “feel good moments” unici per i clienti. Il nostro fondatore amava definirci attraverso l’immagine dello sgabello a tre gambe, che rappresentano la company, i licenziatari e i fornitori, tre elementi che lavorano insieme per dar vita a un circolo virtuoso che possa portare beneficio ai clienti, all’azienda, alla filiera e al territorio. Si tratta di un modello che garantisce allo stesso tempo flessibilità e resilienza, anche in contesti di grandi cambiamenti economici e sociali come quello che stiamo attraversando. I tre attori insieme permettono di essere presenti sul territorio in modo capillare ed uniforme, pronti ad ascoltare i consumatori e le loro esigenze.
La ristorazione affronta difficoltà nel reperimento del personale. Qual è la situazione per McDonald’s?
La ricerca di personale per i ristoranti esistenti, per le nuove aperture e a compensazione del turnover fisiologico, è sempre attiva. Sul primo punto, notiamo differenze legate al territorio di riferimento: nelle grandi città sperimentiamo maggiori difficoltà dovute soprattutto alla grande concorrenza esistente. In ogni caso, per tanti giovani McDonald’s rappresenta una porta d’ingresso nel mondo del lavoro, un luogo informale, accogliente e meritocratico in cui cominciare a muovere i primi passi del proprio percorso professionale. Per questo, la formazione ci sta molto a cuore.
E come avviene, dunque, la formazione?
Ogni anno vengono erogate oltre 1 milione di ore, tra training on the job, corsi professionalizzanti o focalizzati sullo sviluppo delle soft skills, come leadership, intelligenza emotiva, gestione dei conflitti, autosviluppo, capacità di lavorare in squadra. I nostri corsi si svolgono sia in aula, sia sulle piattaforme digitali dedicate. La formazione dà a ciascuno l’opportunità di crescere in modo anche molto rapido: basti pensare che si può diventare direttori dei ristoranti in soli 3 anni dall’ingresso in azienda (il 90% dei direttori ha iniziato come crew) o che il 50% del personale di sede viene dai ristoranti.
Quali sono i principali impegni di McDonald’s Italia in fatto di sostenibilità?
Come grande azienda, siamo consapevoli di avere un’importante responsabilità nei confronti dell’ambiente e dei territori in cui operiamo. In quest’ottica si inserisce il nostro impegno a favore dell’economia circolare, un percorso a tappe che ci ha portato oggi ad avere il 95% del nostro packaging realizzato in carta, certificata e riciclabile e, entro il 2025, puntiamo a rendere riciclabile il 100% degli imballaggi. La corretta gestione dei rifiuti è poi parte integrante di questo percorso e, su questo aspetto, lavoriamo su due livelli: la continua formazione delle nostre persone alle corrette procedure di gestione dei rifiuti e la sensibilizzazione dei nostri clienti alle buone pratiche di riciclo. Da diversi anni siamo impegnati anche con le “Giornate insieme a te per l’ambiente”, un’iniziativa che coinvolge direttamente i licenziatari, i clienti e le istituzioni locali, dedicata alla raccolta dei rifiuti abbandonati nelle strade, nei parchi, sulle spiagge delle cittadine in cui siamo presenti: un progetto che negli ultimi anni ha coinvolto migliaia di volontari in centinaia di città italiane.
Chiudiamo con una previsione. Che estate sarà come consumi?
Registriamo sempre trend interessanti durante i mesi estivi e quindi siamo positivi: si tratta infatti di un momento importante per il nostro mercato, grazie alla grande mobilitazione e al fermento che lo caratterizza. Condizioni che si ripercuotono positivamente sia sui nostri ristoranti che si trovano nelle grandi città, mete turistiche di italiani e stranieri, sia sui ristoranti McDonald’s che si trovano nelle località di villeggiatura.
IL RETAIL CRESCE, IN UN MONDO CHE CAMBIA
Il retail vive un momento di profonda trasformazione, guidato dalle mutate abitudini dei consumatori, dal cambiamento climatico e dalla novità dell’intelligenza artificiale. In questo scenario emergono nuovi paradigmi che rimodellano completamente il settore. Di questo e molto altro discuteranno i player del mercato al Mapic Italy, che torna a Milano il 22 e 23 maggio
Adattabilità, innovazione e costante attenzione alle esigenze dei consumatori. Così cambia il retail in Italia, che avanza e cresce in un mondo guidato da nuovi parametri che rimodellano il modo in cui le aziende operano e interagiscono con i clienti. Sostenibilità (sociale, economica, ambientale) e digitalizzazione in primis. A intercettare questo cambiamento è soprattutto il Mapic Italy, il salone dedicato ai player del mercato immobiliare commerciale e retail in Italia, che torna al Super Studio Maxi di Milano il 22 e 23 maggio e per il quale sono attesi oltre 2.000 delegati di cui oltre 700 tra retailer, catene di ristorazione e operatori leisure. Tema dell’ottava edizione dell’evento organizzato da RX France sarà proprio “Crescere in un mondo che cambia: la nuova equazione del mercato retail”. “Il settore retail è chiamato sempre più ad evolversi per continuare a rimanere attrattivo: significa, innanzitutto, andare oltre la logica della semplice transazione commerciale, ormai insufficiente anche nel breve periodo”, commenta Roberto Zoia, Presidente Consiglio Nazionale dei Centri Commer-
ciali - CNCC e AD e Direttore Generale di IGD SiiQ. “Sono, invece, necessarie strategie tese a modificare le strutture di vendita, rendendole connesse con il territorio, sostenibili dal punto di vista ambientale e sociale, con un’offerta capace di coinvolgere brand che investono in esperienze innovative e di interazione, in cui anche l’intelligenza artificiale può giocare un ruolo importante. Nell’edizione 2024 di Mapic Italy ci confronteremo su tutti questi temi, cruciali anche per il mondo dei centri commerciali, individuando i nuovi trend e le opportunità da cogliere per lo sviluppo dei prossimi anni”.
Alcuni protagonisti di questa edizione
Gli spazi espositivi sono già quasi tutti completamente opzionati, con la presenza confermata dei più importanti player del mercato. Tra loro, BNP Paribas, Carmila, Eurocommercial Properties, IGD SIIQ, Multi, Realia, Agla, Josas, Sonae Sierra, Arcus, solo per citarne alcuni. Tra le novità: Biancoarancio, Clinic Italia (Tmg), Emplate, Generali, Maps, Satisfactory,
Yogurteria. Numerosi anche i retailer che hanno già confermato la propria partecipazione, grazie anche al supporto delle associazioni partner: Confimprese, Federfranchising, Assofranchising. Saranno a Mapic Italy 2024, tra gli altri, brand come: Rituals, Lidl, Pepco, UCI, McDonald’s, Pandora. Aperture e nuovi progetti in arrivo? Se il 2023 si è chiuso con il taglio
pag. 26 | retail&food |Maggio 2024
di Paola Oriunno
Roberto Zoia, Presidente CNCC e AD e Direttore generale di IGD SIIQ
SPECIALE | Mapic Italy
Innovazione e intelligenza artificiale: per la prima volta al Mapic si parlerà di IA. L’intelligenza artificiale sta assumendo un ruolo sempre più importante nei processi operativi tradizionali del settore influenzando ogni elemento della catena di valore dei brand, dalla creazione del prodotto fino all’esperienza nel punto vendita. L’adozione di soluzioni di intelligenza artificiale sta iniziando a trasformare anche i processi operativi di proprietà e gestori di siti commerciali.
L’evoluzione del mercato immobiliare commerciale: saranno presentati i principali progetti di rigenerazione urbana che stanno trasformando le città, mostrando l’impatto fondamentale che il retail gioca nel creare nuove comunità e rendere le città luoghi migliori in cui vivere.
Il new retail: Una nuova generazione di brand si fa strada che fondano i propri concept su valori di responsabilità e sostenibilità per attrarre un consumatore sempre più etico.
I nuovi concept leisure e F&B: i concept più recenti e che meglio si integrano nei siti e nelle destinazioni commerciali.
Sostenibilità: il retail di nuova generazione mette al primo posto le persone e il pianeta, impiegando innovazione e tecnologia per ridurre l’impatto ambientale dei brand e degli immobili.
del nastro dell’attesissimo Merlata Bloom, il 2024 non risparmierà qualche novità. A partire dall’opening del Maximall Pompeii (Irgenre, vedi box), atteso alla fine dell’anno. In rampa di lancio sono anche i due centri “promenade”: Parma e Roncade. Grande attesa, poi, per la seconda fase dell’urban district torinese To Dream. Sul versante mixed use, dovrebbe terminare anche il nuovo quartiere smart di Bergamo, Chorus Life. L’elenco diventa più lungo sul fronte degli ampliamenti e dei restyling. A novembre 2023, i centri commerciali premium erano 75. Cinque in più rispetto al 2022. Un incremento dettato proprio dall’upgrade di centri che hanno innovato e sono stati premiati in termini di flussi di traffico e dall’apertura del mall di Cascina Merlata a Milano. I centri commerciali di rilievo provinciale sono 287 (-3 rispetto all’anno scorso) e i centri locali 630 (-1 rispetto all’anno scorso). I numeri
arrivano dall’ultimo Osservatorio centri commerciali Reno che segnala, tra l’altro, anche la chiusura nel 2023 di 5 centri piccoli e locali, da tempo in condizioni di sofferenza, come il Freccia Rossa di Brescia.
Scenari Immobiliari, il retail è ancora “appetibile” e resistente
Nonostante la contrazione degli investimenti nell’immobiliare (scesa dai 980 milioni di euro del 2022 agli ottocento milioni del 2023) e le poche novità nel commerciale italiano, il settore mostra un buon grado di resistenza e adattabilità grazie all’estensione dell’interesse degli operatori verso città considerate secondarie ma caratterizzate da intensi flussi turistici non stagionalizzati. A rivelarlo è il Rapporto 2024 sul mercato immobiliare commerciale di Scenari Immobiliari. Secondo il report, il livello di “appetibilità” del settore retail continuerà a crescere, trainato soprattutto da interventi di ristrutturazione e ammodernamento di spazi commerciali in high street e progetti di rigenerazione mixed use. E a imporsi sarà il retail “autentico”, come sottolineato da Francesca Zirnstein, direttrice generale di Scenari Immobiliari. “Siamo di fronte a un comparto in forte evoluzione, in cui si sta affermando sempre il più il concetto di autenticità”, dice la Zirnstein. “Nella realizzazione del nostro rapporto, osservando quanto accade sia nelle high street e secondary street che nei centri commerciali, abbiamo, infatti, rilevato l’importanza crescente che assumono le strutture per tempo libero, attività culturali e complementari, che mettono in relazione elementi come l’autenticità e la sua espressione, sostenendo il realizzarsi di un luogo adeguato al bisogno di concretezza e realtà”.
La parola ai player
Autenticità e concretezza ben si agganciano e completano il claim di questa edizione del Mapic Italy: “crescere in un
mondo che cambia”. L’industria retail e il mercato immobiliare stanno affrontando una profonda trasformazione, dettata da aspettative e comportamenti dei consumatori che mutano, ma anche dalle preoccupazioni per il cambiamento climatico e dall’avvento dell’intelligenza artificiale. L’equazione tradizionale del settore retail evolve facendo emergere nuovi fattori di successo che rimodellano il modo in cui le aziende operano e interagiscono con i clienti. Cosa si aspettano i grandi player da questa edizione del Mapic Italy? Ecco cosa ci hanno risposto Sonae Sierra e IGD.
Il Maximall Pompeii (Irgenre) aprirà a ottobre 2024
Si avvicina l’apertura del Maximall Pompeii, il nuovo centro commerciale alle porte di Napoli promosso da Irgenre. Ottobre 2024 è la data fissata per l’inaugurazione. Intanto, il cantiere avanza e inizia a mostrare quello che sarà il grande hub commerciale e turistico per il quale è stato previsto un investimento di 150 milioni di euro. Il mall sorgerà in un’area che vede transitare ogni anno oltre 4 milioni di turisti, tra Napoli e Costiera Amalfitana. Attualmente, la commercializzazione è all’85%. Il complesso si estende su un’area di 200.000 mq e ospiterà circa 200 brand distribuiti su due livelli, un hotel Marriott 4 stelle con 135 camere, un auditorium di 1.000 posti su circa 3.000 mq che ingloba cinema, teatro e sala conferenze, 25 ristoranti distribuiti su 3.000mq, una piazza-anfiteatro esterna di 6.000 mq, un parcheggio di 5.000 posti auto e 30 bus turistici, un parco verde attrezzato di 15.000 mq, un rooftop con passeggiata panoramica.
pag. 27 | retail&food | Maggio 2024
I
del Mapic Italy 2024
temi
José Maria Robles, Sonae
Sierra: “Per questo Mapic abbiamo aspettative alte”
Maria Robles, Managing Director per il Property Management di Sonae Sierra Italia
“Durante l’ultimo anno, il nostro portfolio si è ulteriormente espanso e aggiornato in Italia, a prova del nostro impegno e della nostra attenzione ai bisogni in continuo mutamento dei visitatori dei nostri centri commerciali. All’offerta de Il Mercato Eat&Meet di Reggio Emilia si sono aggiunti Mondadori MA e Anytime Fitness, che contribuiscono a creare un vero e proprio punto di incontro e socializzazione nel cuore della città, dove sostenibilità, arte e design faranno da sfondo ad un’offerta food (e non solo) ricca e dal sapore contemporaneo, in target con le ultime tendenze. Partendo già da risultati molto positivi, anche CityLife Shopping District è in continua crescita ed espansione, grazie anche alla costruzione della CityWave, quarta torre orizzontale che attrarrà ulteriormente cittadini e turisti (nella foto in basso). Inoltre, abbiamo portato a termine i refurbishment dei centri commerciali Le Terrazze a La Spezia e Gli Orsi a Biella, preparando al meglio per il futuro i nostri asset in gestione” dichiara José Maria Robles, Managing Director per il Property Mana-
gement di Sonae Sierra in Italia. “Siamo molto contenti di partecipare a questa nuova edizione di MAPIC Italy, le aspettative sono alte. Speriamo di ritrovare un mercato attivo, con un miglioramento del contesto macro-economico italiano e un ritorno positivo al retail. Infine, ci aspettiamo una crescita significativa delle iniziative phygital, una tendenza destinata a consolidarsi con sempre più forza nel settore del retail”
Laura Poggi, IGD SiiQ: “ESG, ‘spazi da vivere’, merchandising mix sono al centro delle nostre attività”
“Il Mapic sarà l’occasione di sottolineare l’attività di IGD, che si muove all’interno di 4 principali filoni, con il primario obiettivo di garantire l’attrattività delle proprie strutture in un contesto competitivo in costante cambiamento. In primo luogo, IGD implementa un continuo adeguamento strutturale degli edifici, per migliorare l’efficienza energetica e diminuire l’impatto ambientale delle strutture, in linea con la Pianificazione di Sostenibilità, integrata con la Pianificazione Strategica da oltre 10 anni. In secondo luogo, tenant mix e merchandising mix sono in costante adeguamento, per rispondere ai mutamenti nelle esigenze degli utenti. Fra il 2021 ed il 2023 sono state 91 le nuove
CNCC-EY: mese di febbraio, fatturati in crescita (+1,4%)
Secondo il report elaborato da CNCC in collaborazione con EY, guardando al mese di febbraio 2024, i dati dei fatturati registrano un andamento in crescita rispetto a febbraio 2023 (+1,4%) e in forte controtendenza rispetto al dato negativo di gennaio 2024, pari a -2,8%. Come risultato, il dato cumulato dei primi 2 mesi del 2024 evidenzia una perdita ridotta al -0,9%. Più in dettaglio, le categorie che hanno registrato le migliori performance nei primi due mesi del 2024, rispetto al 2023, sono: la Cura Persona e Salute (+9,3%), l’Attività di servizi (+3,6%) e la Ristorazione (+2,7%), stabile l’Abbigliamento (-0,7%),
insegne inserite (22 nel solo 2023). In terzo luogo, sono state utilizzate numerose strategie di marketing per affermare il ruolo dei centri commerciali come “Spazi da vivere” e rafforzare il peso dell’ancora alimentare, creando elementi di differenziazione rispetto sia ai centri cittadini sia alle strutture stand alone. Infine, IGD ha affinato anno dopo anno il proprio impegno e ha raggiunto importanti risultati in ambito ESG, un percorso intrapreso nel 2011 con l’obiettivo di perseguire una crescita sana e duratura in una logica di lungo periodo”.
Dai numeri dell’industry segnali di ottimismo
Rispetto al 2022, l’Osservatorio CnccEY ha rilevato un +2,4% del fatturato e un +6,8% di ingressi. A trainare la crescita sono il settore della ristorazione e quello della cura persona e salute. Nei 12 mesi emerge chiaramente che il trend di ripresa dell’industria dei centri commerciali si è consolidato ulteriormente, crescendo (di poco) anche sul 2019 (+1%). Il fatturato 2023 è la conferma della validità e dell’apprezzamento da parte dei consumatori del modello centro commerciale. Tutte le categorie merceologiche riportano un andamento in crescita, ad esclusione dell’elettronica di consumo (-7,1%) e i beni per la casa (-1,6%). A trainare la crescita sono la ristorazione e la cura persona e salute. “Per quanto riguarda le affluenze, il 2023 è contrassegnato sicuramente da un importante miglioramento, anche se rispetto al 2019 non è ancora stato raggiunto un totale recupero” ha commentato Roberto Zoia, presidente CNCC. “Alcuni indicatori ci rendono comunque ottimisti per il 2024: ad esempio, la ripresa degli ingressi nei cinema, così come la forte performance della ristorazione sono un segnale importante delle nuove tendenze dei visitatori dei centri che contribuiranno sicuramente a raggiungere la frequenza di fruizione di un tempo”.
pag. 30 | retail&food |Maggio 2024
José
Laura Poggi, direttrice commerciale, marketing e Csr di IGD
Milano si trasforma. In arrivo anche la quarta torre di City Life, CityWave, che prevede anche una parte destinata al commercio e ai servizi.
PIANO DELLE APERTURE 2024-2026
NUOVO PROGETTO
Parma Promenade Parma 2024
Roncade Promenade Roncade (Treviso) 2024
Maximall Pompeii Torre Annunziata (Napoli) Ottobre 2024
Fass Shopping Center Cagliari 2025
ToDream Torino Seconda fase maggio 2024
Messina Tremestieri (Messina) Non definito
Bennet Cantù Arena Cantù (Como) 2026
Frosinone Urban Center Frosinone Q1 2025
Oasys Cisterna di Latina (Latina) 2026
RIGENERAZIONE URBANA - PROGETTI MIXED USE
Mind West Gate Rho (Milano) 2024-2026
Chorus Life Bergamo 2024
Walther Park Bolzano Primavera 2025
Waterfront Mall Genova 2025
Milano Santa Giulia Milano 2026
LOC Loreto Open Community Milano
RESTYLING E AMPLIAMENTI
Torino Outlet Village Torino
Avvio del cantiere: maggio 2024
Fase 2: primavera 2025
Roma Outlet Village Roma 2024
Le Gru Grugliasco (Torino)
Fase 3: primavera 2024
Porto Bolaro Retail Park Reggio Calabria 2026
Montalto Center Cosenza 2025
Centro Rescaldina Rescaldina (Milano) 2025
Centro Leonardo Imola 2024
Sicilia Outlet Village Agira (Enna)
Scalo Milano Outlet
Outlet Center Brenner
Mondovicino Outlet
Città Sant’Angelo Village
Valmontone Outlet
Locate Tiulzi (Milano)
Fase 3: primavera 2024
Metà 2024
Brenner (Bolzano) 2028
Mondovì (Cuneo) 2024
Città Sant’Angelo (Pescara) 2024
Valmontone (Roma) 2024
pag. 31 | retail&food | Maggio 2024
DOVE QUANDO
I 10 anni di Store Builder
Come cresce e cosa vuole diventare
Store Builder srl, società del gruppo ER SPA, opera con successo nel settore del retail. Abbiamo incontrato l’ing. Isabella Melloni, CEO di Store Builder, in occasione dei 10 anni dalla costituzione
Quest’anno Store Builder compie 10 anni. Quali sono i risultati raggiunti di cui lei va particolarmente fiera?
La nostra identità. In un contesto difficile e mutevole degli ultimi anni siamo riusciti a mantenere salda e addirittura a rafforzare la nostra identità di professionisti e appassionati di retail conservando in tal modo la fiducia dei nostri partner e dei nostri clienti. Quest’ ultimo è un altro risultato di cui vado particolarmente fiera! L’ accrescimento dei clienti e la loro fidelizzazione è il nostro obiettivo principale. Molti di loro sono con Store Builder fin dall’inizio e si affidano con fiducia al nostro team di ingegneri e architetti. La realizzazione di un punto vendita è un lavoro molto delicato e richiede elevata professionalità e capacità di problem solving.
Quali sono gli elementi vincenti che guidano la crescita di Store Builder?
La flessibilità e la competenza del nostro team che accoglie le richieste dei clienti e lavora costantemente per trovare le soluzioni più adeguate nel tempo prestabilito. Inoltre, l’affidabilità con la quale portiamo sempre a termine l’esecuzione del punto vendita ovunque esso sia.
In quali ambiti state lavorando per costruire la Store Builder del prossimo futuro?
Sull’innovazione tecnologica e sulla sostenibilità, che ci guidano nella scelta dei materiali e nel processo di costruzione del punto vendita e di produzione degli elementi di arredo. Per fare questo abbiamo un team dedicato alla ricerca e sviluppo e stiamo seguendo un piano di certificazione nell’ambito della ISO 14001 per l’ambiente, essendo già certificati ISO 9001 nell’ambito della qualità.
Vuole citare alcune particolari realizzazioni previste per il 2024?
Stiamo realizzando due nuovi flagship per Liviana Conti a Capri e a Milano, in viale Manzoni.
Abbiamo realizzato inoltre due importanti refit per Roberto Cavalli nelle importanti location di Cannes e Saint Tropez. Stiamo progettando il nuovo punto vendita per la storica boutique Runggaldier nel cuore di Merano. Nel comparto travel, per gli aeroporti di Malpensa, Venezia e Fiumicino, il nostro cliente Borsalino si è nuovamente affidato a Store Builder per realizzare i suoi iconici stores. Lavorando in sinergia con il gruppo CMP abbiamo realizzato il primo store con il nuovo concept bambino Melby a San Marino.
Store Builder ha investito in una start up interessante, Prosecco Caffè. Quali sono i motivi che vi hanno spinto a farlo?
Abbiamo lungamente pensato a questo progetto e capito che sempre di più il nostro obiettivo dovrebbe essere quello di creare una company che parli lo stesso linguaggio di chi progetta e di chi gestisce. La sfida del Prosecco Caffè non è banale. Siamo continuamente impegnati tra il creare uno store che dia al cliente la massima soddisfazione, che si rigeneri costantemente e che garantisca a noi che gestiamo crescita di fatturato e di margine operativo.
Per realizzare negozi vincenti dobbiamo curare ogni singolo aspetto, come la collaborazione con gli architetti nella fase di concettualizzazione, lo sviluppo di soluzioni che ottimizzino le operation ed i costi operativi mantenendo alta l’attenzione per i dettagli realizzativi che permettano allo staff del punto vendita di seguire e soddisfare il cliente. Stiamo diventando una delle poche aziende specializzate nella realizzazione di punti di vendita che conosce fino in fondo le problematiche commerciali ed operative di questo settore. Con questi obiettivi Prosecco Caffè è un’azienda che cresce sia in volume che in reddittività.
Comunicazione pubblicitaria
Isabella Melloni, Ceo di Store Builder
Il boom degli outlet, tra ampliamenti e
risultati con segno più
Dopo aver imboccato la strada della ripresa nel 2022, gli outlet italiani confermano anche nel 2023 un’ulteriore crescita, complice la ripresa del turismo, soprattutto internazionale. Intanto gli outlet nostrani si rifanno il look. Conto alla rovescia per la fine della fase 3 al Sicilia Outlet Village (apertura prevista questa primavera) che prevede ulteriori 35 negozi (su 6.000 mq). Sono invece 52 i negozi in arrivo al Roma Outlet Village (su 11.000 mq) e ulteriori 55 nell’outlet di Torino (Arcus). Molto buoni i conti degli asset italiani di Neinver (Vicolungo e Castel Guelfo The Style Outlets), in crescita del 7,2% rispetto al 2022 sia per quanto riguarda le visite, sia per quanto riguarda i volumi di vendita. Nel corso dell’anno sono stati sottoscritti 413 accordi e il tasso di occupazione dei centri in portfolio ha raggiunto il 96,5%. Tra le nuove aperture: L’Oréal, Tommy Hilfiger, Rituals, Villeroy & Boch, Dockers, Medi-Market e Bassetti Home Innovation. Per quanto riguarda il F&B, tra i nuovi accordi siglati si segnalano Rossopomodoro, Botega Caffe Cacao e Lino’s Co. Previsti anche piani di rinnovamento per entrambi gli asset nel 2024. MCArthurGlenn, con 5 outlet in Italia, che ha chiuso l’anno con ricavi per 5,5 miliardi di euro e per il 2024 ha annunciato l’ampliamento di 8 mila mq dell’outlet di Castel Romano (vicino Roma) con l’apertura di 30 nuovi negozi, e ha stanziato 20 milioni di euro per
il designer outlet di Serravalle Scrivia (Alessandria) per migliorare i servizi e implementare la sostenibilità. Tra le novità che arriveranno tra il 2024 e il 2025 all’outlet di Serravalle c’è Tourist Hub,un luogo dove i turisti potranno richiedere direttamente il rimborso fiscale dei loro acquisti, shopping tax free che nell’ultimo anno ha segnato +19% sul precedente. Anche Scalo Milano conferma l’andamento positivo degli ultimi anni concludendo il 2023 con 3,8 milioni di visitatori (+12% rispetto al 2022) e un fatturato aggregato in aumento del 15%.
L’Outlet alle porte di Milano registra, inoltre, un notevole aumento dei turisti, soprattutto extra UE. Le vendite Tax Free fanno un balzo dell’80% dall’inizio dell’anno rispetto al 2022, con presen-
ze da Svizzera, Turchia, Medio Oriente e Stati Uniti. Per i Paesi UE continua la progressione a doppia cifra del numero di turisti tedeschi e francesi. Il 2024 comincia bene per Scalo Milano che, per i primi giorni dei saldi invernali, comunica una crescita della spesa media per cliente pari a +12,5% rispetto al 2023 e un aumento del fatturato aggregato del 18,5%, con il comparto moda che mette a segno le migliori performance. Scalo Milano Outlet & More proseguirà nel 2024 nel piano di ampliamento annunciato lo scorso marzo 2023: 9.000 mq si aggiungeranno agli attuali 35.000 per lasciare spazio a marchi premium e luxury della moda italiana e internazionale, ai quali si aggiungerà una selezione di ristoranti di alto livello. Le nuove unità di vendita (il 50% risulta già assegnato ancor prima dell’apertura) saranno 32 per 300 nuovi posti di lavoro. Buoni anche i risultati degli outlet Land of Fashion: “Nel corso del 2023, il nostro gruppo ha performato molto bene, registrando una chiusura con una crescita a doppia cifra del fatturato del 10% rispetto al 2022, mentre Il numero di visitatori ha superato il 6%. Con 650 negozi nei 5 villaggi e oltre 40 ristoranti e caffè e 17+ milioni di visitatori all’anno. Ta i brand entrati nel 2023: Uyn (abbigliamento sportivo), Salewa, Under Armour, La Stupenderia (abbigliamento per bambini), Scott, Sundek. Novità anche nell’offerta food con l’ingresso a Palmanova di Dall’Ava IE 1988, la caffetteria Bakery, secondo locale del gruppo nel Villaggio; mentre in Franciacorta è entrata l’Antica Pizzeria Da Michele.
pag. 34 | retail&food |Maggio 2024
ADS San Martino Est AREAS Italia
Siamo felicissimi di annunciare la riapertura dell’ Area di Servizio San Martino Est sulla A1 direzione nord!
Dopo mesi di lavori, è stata finalmente completata la ristrutturazione: la superficie è stata ampliata di circa 500mq e ha interessato la zona bar, l’area ristorante, le toilettes e il market.
Il restyling ha previsto l’introduzione dei concept “Kikki - L’amore per il caffè” e Rinaldini Pastry che riempiono i 16 metri di vetrine del banco bar.
Anche l’area ristorante “Food Park” è stata completamente rivoluzionata: i concept prescelti sono Fratelli Desideri, Stortellini, Apollo e Insaluteria.
Una grande varietà d’offerta per soddisfare i gusti e le esigenze di tutti i viaggiatori.
Infine la nuova zona market, anch’essa rinnovata sia nell’aspetto che nell’assortimento, in cui è possibile trovare prodotti per ogni necessità.
pag. 36 | retail&food |Maggio 2024 it.areas.com
Shopping tourism, sale la voglia di acquisti in Italia
Secondo le previsioni dell’ultimo Shopping Tourism Italian Monitor, nel 2024 è prevista un’ulteriore crescita dei turisti internazionali dello shopping e anche della spesa grazie all’abbassamento della soglia minima a 70 euro per ricorrere al tax free. Secondo la ricerca, il 2024 vedrà un aumento di oltre 28.000 mq sulla superficie commerciale complessiva degli outlet in Italia (con 27 strutture, seconda in Europa alle spalle del Regno Unito con 38 e davanti alla Francia con 23), raggiungendo un totale di circa 750.000mq (+4% sul 2023 con una stima di ulteriore crescita del +7% nel 2025). McArthurGlenn si conferma per concentrazione il gruppo che detiene la gestione della maggiore estensione commerciale di outlet in Italia, con una superficie di
La spesa media giornaliera dello shopping in viaggio
è pari a 150 euro per i francesi, 110 per gli statunitensi e 75 per gli italiani
quasi 180.000mq nelle sue 5 shopping destination, corrispondente al 24,5% dello spazio totale italiano. A seguire il gruppo Multi Corporation (Land of Fashion) , con circa 148.000mq e una quota del 20% e successivamente Promos che gestisce 110.000mq per una quota di circa 15% sul totale italiano. Per quanto riguarda i department store, in Italia i marchi più diffusi sono Coin (con 40 punti vendita, includendo il brand Excelsior e gli Outlet) e Rinascente (9 punti vendita attivi nel 2024). A questi si affiancano altre realtà come, ad esempio, DFS Italia con il suo unico punto vendita a Venezia (T Fondaco dei Tedeschi), 10 Corso Como , con un unico punto vendita a Milano - e sedi a Pechino, Shanghai, Tokyo, Seul, New York - Eataly (12 punti vendita in Italia) ed altri 7 store di format minori, e Peck (con 3 punti vendita a Milano e uno a Forte dei Marmi).
Novità e ampliamenti in arrivo per i centri gestiti da Odos
Novità per il centro commerciale La Birreria (Napoli) che ha visto nell’ultimo anno un restyling strategico degli spazi commerciali in ottica di miglioramento dell’offerta alla clientela, ma anche in termini di valorizzazione e di attrazione per i visitatori. “Le prossime tappe riguardano l’apertura di nuovi brand già in trattativa e il completamento dell’offerta in una Food Court tutta nuova” fa sapere il gruppo Odos.” Il 2024 ci vedrà impegnati inoltre nella start-up del Retail Park Montalto Center (40.000 mq Gla) e nel completamento dell’offerta commerciale del Centro Commerciale Ibleo (Ragusa)”.
MICROLOG: contapersone per Merlata Bloom Milano e gli skibus del Trentino
Cosa possono avere in comune attività così diverse quanto un centro commerciale e un servizio di trasporto pubblico? Ad esempio, l’esigenza di analizzare con precisione i flussi di persone, al fine di incrementare la qualità dei servizi offerti e la customer experience.
In questa prima parte dell’anno due realtà importanti hanno scelto Microlog per implementare i propri sistemi contapersone, puntando sull’affidabilità delle soluzioni proposte dall’azienda sassolese. Si tratta di Merlata Bloom Milano, innovativo centro commerciale recentemente inaugurato, e Trentino Marketing, con riferimento al servizio skibus invernale.
Per Merlata Bloom Milano, Microlog ha previsto l’installazione di contapersone (19 telecamere 3D e tre Smartcheck a infrarossi) in tutti i varchi del centro, inclusi ascensori e sotterranei. L’architettura preziosa del complesso ha determinato un lavoro attento anche dal punto di vista estetico. Inoltre, il committente ha richiesto di poter distinguere il genere degli entrati e di rilevare i gruppi d’acquisto, due funzionalità evolute offerte dai sensori 3D utilizzati. Tutti i dati raccolti possono essere analizzati sulla piattaforma di data analytics “CheckinWeb”.
Nelle principali zone turistiche del Trentino, Microlog ha studiato un sistema
conta passeggeri per oltre 80 skibus. I dispositivi utilizzati sono sensori a infrarossi Smartcheck e specifiche telecamere 3D, installati in prossimità delle porte dei mezzi. Monitorando numero di passeggeri totale e parziale, per periodo, per fermata, per linea, indice di occupazione e percorso GPS, il committente ha potuto analizzare a fondo le tratte, valutare il tasso di congestione a bordo dei bus e prendere decisioni migliorative basate sui dati.
Il contapersone oggi è diventato uno strumento strategico per ogni tipo di attività. È quindi fondamentale scegliere partner affidabili, che possano offrire soluzioni su misura ed efficienti.
Microlog sarà presente al MAPIC Italy –stand C09 – per presentare i propri sistemi di conteggio e di tracking, le soluzioni di engagement (concorsi, loyalty) e le novità software, fra cui UPPER, innovativa piattaforma per lo specialty leasing.
www.microlog.it
pag. 37 | retail&food | Maggio 2024
Comunicazione pubblicitaria
(fonte: Shopping Tourism Italian Monitor 2024)
Punto Grill Services inaugura il nuovo WOW al centro commerciale Grand’Affi
L’azienda trentina con sede in Val di Non, prosegue nello sviluppo del suo brand legato al food nei centri commerciali. Ma intanto lavora sul travel e perfeziona l’offerta. Intervista all’amministratore delegato, Enzo Rosat
Punto Grill ha inaugurato un nuovo punto vendita a marchio WOW al centro commerciale Grand’Affi, importante destinazione di shopping nella provincia di Verona. E prosegue un progetto di sviluppo, che nei prossimi mesi darà vita a nuove operazioni, con un focus particolare sugli shopping center e nel canale travel. Punto Grill, che ha all’attivo 17 punti vendita, tutti a gestione diretta, ha chiuso l’esercizio 2023 con ricavi a 18,5 milioni di euro, di circa il 16% superiore rispetto al 2019, benché a fronte di minori passaggi. E per il 2024, l’obiettivo è mettere a segno una crescita ulteriore del 7%. L’amministratore delegato, Enzo Rosat, spiega l’evoluzione dell’azienda in questa intervista.
Come si sono evoluti i vostri format negli anni che hanno caratterizzato l’uscita dalla pandemia?
Gli anni del Covid ci avevano fatto comprendere la necessità di apportare alcuni cambiamenti ai nostri format. In questo senso abbiamo lavorato per avvicinarci sempre di più al cliente finale tramite nuove proposte di valore. Per esempio, a livello aeroportuale, prima a Bergamo nel 2021 e poi a Pisa nel 2022, abbiamo lanciato un nuovo concept denominato Al volo, che si affianca ad altre due attività aeroportuali, ma connotate da brand legati al territorio. Nelle stazioni ferroviarie, invece, avevamo
inaugurato due attività di poke. Ma abbiamo capito che la strada del mono prodotto è troppo limitata per un punto vendita che deve vivere l’intera giornata. Quindi adesso il poke diventerà un’offerta complementare.
WOW è il marchio che state sviluppando nei centri commerciali. Quali sono le sue caratteristiche?
L’offerta spazia tra pizze, panini, centrifughe e soddisfa tutti i gusti e le esigenze alimentari. In più, il format dispone di uno spazio market a libero servizio che propone snack e bevande grab&go. Il primo punto vendita è già attivo presso il Vicolungo The Style Outlets e finora sta dando ottimi risultati, perché riesce a coprire bene tutte le fasce orarie, partendo dalla colazione, fino all’aperitivo serale. Ora, con il secondo punto vendita al Grand’Affi Shopping Center, la proposta gastronomica si va ad arricchire con un angolo dei fritti. Crediamo molto in questa operazione. Il Grand’Affi è una destinazione centrale nel veronese, capace di catturare un importante flusso di utenza da tutto il basso Garda, caratterizzato sia dalla presenza di residenti sia da un alto numero di turisti.
Seguiranno altre aperture a marchio WOW?
La location è stata acquisita tramite la cessione di un ramo d’azienda del precedente operatore, che sta rivedendo il proprio perimetro nel canale shopping center. Con lo stesso schema, quindi, potrebbero aprirsi altre opportunità nel corso del 2024/2025.
Con il marchio Punto Grill, invece, presidiate le autostrade. Ci saranno novità in questo segmento?
Con il marchio Punto Grill, finora siamo presenti solo in due aree di sosta: una sulla tangenziale di Mestre (solo ristorazione) e un’altra sulla A12, con anche la gestione del rifornimento e la parte shop. Quest’anno, soprattutto dopo l’estate, dovrebbero aprirsi spazi interessante in questo ambito, per mezzo di nuovi bandi di gare che le concessionarie si preparano a pubblicare. E noi cercheremo di esserci con la nostra proposta già rodata.
Rispetto al capitale sociale, ancora di natura famigliare, avete mai pensato di aprire le porte a un partner?
Finora lo stretto controllo della famiglia è stato uno dei punti qualificanti dell’impresa. Ma è naturale che, oggi, anche noi ci guardiamo intorno e sappiamo che il mondo della finanza presenta delle opportunità. Se dovessimo individuare un partner per affiancarci con un’ottica industriale e concentrata sullo sviluppo, saremo disponibili al dialogo.
Veniamo a un aspetto fondamentale nel business di oggi, la sostenibilità. I consumatori la tengono sempre più in considerazione. Qual è il vostro impegno?
L’azienda ha intrapreso con convinzione due importanti percorsi che convergeranno presumibilmente già entro fine 2024 in due certificazioni: la prima riguardante la parità di genere e la seconda in tema di ESG. Già oggi vi è una particolare attenzione alla selezione di packaging e materiali di consumo, insieme all’aeroporto di Genova e ai fornitori stiamo lavorando ad un progetto, operativo da questa estate e che permetterà di ridurre il consumo di prodotti non sostenibili. In cantiere anche un’iniziativa che strizza l’occhio agli amici a quattro zampe.
Comunicazione pubblicitaria
Enzo Rosat, amministratore delegato di Punto Grill
COMUNICAZIONE DINAMICA E SU MISURA CON I LEDWALL HIKVISION
Le soluzioni LED Hikvision si adattano a qualunque applicazione indoor e outdoor con versioni trasparenti, angolari a 90° e curve. Gli schemi a LED, a forte impatto scenico, garantiscono una resa ottimale in qualsiasi condizione di luce. Il tutto con un risparmio energetico del 30%. Oltre a soluzioni plug &play ad installazione super semplificata, Hikvision ha sviluppato un intuitivo software di gestione dei contenuti dei LEDWALL con cui caricare da remoto foto, video, audio, link web ed app, schedulare i contenuti da visualizzare per fasce orarie e comandare fino a 500 dispositivi in simultanea.
pag. 39 | retail&food | Maggio 2024
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Hikvision Italy Vittorio Veneto | Roma | Milano | Bologna | Napoli | Bari | Palermo info.it@hikvision.com www.hikvision.com/it
Oriocenter, leader del settore
è la scelta numero uno dei big brand
Di fronte allo scalo di Orio al Serio, il mall propone il meglio dell’offerta con i suoi 300 negozi di cui 57 insegne food, 14 sale cinema e un ipermercato. E arriva on air la nuova campagna
Oriocenter è il Selected Stores numero uno in Italia per superficie e ampiezza di offerta, e uno dei più grandi nel panorama europeo con marchi unici e di qualità. Con una superficie di 105mila mq e 300 negozi, tra cui 57 punti ristoro in 2 food court, 14 sale cinema, inclusa la sala Imax con lo schermo da 450 mq., un ipermercato Iper , un hotel NH con 118 camere, una Smart Clinic del gruppo San Donato e oltre 7 mila posti auto, Oriocenter è sinonimo di eleganza e ricercatezza, ma anche unicità, grandezza e sorpresa.
Negozi esclusivi
A cinque minuti a piedi dall’aeroporto Milano-Bergamo, il mall è meta imperdibile per chi viaggia: molti big brand lo scelgono per sbarcare in Italia o per le loro nuove aperture. Tra questi Boss, Coccinelle, Dainese, Elisabetta Franchi, Emporio Armani, Lacoste, Michael Kors, Polo Ralph Lauren, Twin Set, Victoria’s Secret, Weekend by Max Mara e Woolrich. Ultimo in ordine di tempo Plein Sport, marchio sportivo del celebre stilista Philipp Plein che ha scelto di aprire il suo primo punto vendita in Italia proprio a Oriocenter lo scorso settembre. Ma non solo: il mall si distingue per l’eleganza e per la qualità, che va a braccetto con l’esclusività, l’inclusività con l’accessibilità.
L’offerta food
Ad essere unica è anche l’offerta food di Oriocenter: 57 ristoranti, bar e caffetterie
che spaziano tra diversi format e stili di cucina regionale ed etnica. Inaugurata nel 2017, l’iconica Food Court in legno, articolata su due livelli, ospita 21 diversi brand della ristorazione e mette a disposizione un totale di 800 posti a sedere, mentre la Food Court “storica” fronte aeroporto, rinnovata nel 2021, accoglie 672 posti in totale, con 3 videowall bifacciali 300x180 cm e una rinnovata area bimbi di 80mq, colorata e moderna. Tra le proposte gastronomiche ci sono opzioni per tutti i gusti: Cioccolati Italiani, Dispensa Emilia, Farinella, KFC, Billy Tacos, Roadhouse, Starbucks, I Love Poke, Wagamama, Calavera, Pan B, Giustospirito e tanti altri.
Progetti a supporto al territorio
Sono molteplici le iniziative culturali e artistiche che il mall propone ai suoi clienti offrendo loro esperienze e attività entertainment. “La MERAVIGLIA del LEGNO”, storie di Design e Passioni è l’ultima iniziativa promossa da “Il Legno dalla Natura alle Cose”, Museo del Falegname Tino Sana e Fondazione Architetti Bergamo che, fino al 9 giugno 2024, espone la meraviglia del legno negli spazi di Oriocenter e avvicina adulti e bambini al tema della circolarità del legno, anche attraverso laboratori dedicati. L’attenzione ai giovani e al loro futuro è da sempre un argomento caro a Oriocenter che, da 5 anni, promuove il Settima Arte Festival, progetto educational di alternanza scuola-lavoro che vede i giovani
studenti degli istituti superiori cimentarsi nell’arte del cortometraggio, mettendo in risalto competenze, attitudini e creatività. Attraverso questo progetto gli studenti coinvolti sono chiamati a raccontare le storie che vivono, osservano e immaginano, trasformando vetrine, negozi, corridoi e ascensori di Oriocenter in veri e propri set cinematografici. Infine tra le iniziative sociali continua il successo del progetto UCI Friendly Autism che permette di rendere accessibile il cinema anche ai bambini e ragazzi con disturbo dello spettro autistico. Questo particolare sistema di adattamento ambientale rende la sala cinematografica un luogo accogliente anche per chi è particolarmente sensibile alle stimolazioni esterne, mediante alcuni speciali accorgimenti.
La nuova campagna di comunicazione
In continuità con il percorso strategico e di posizionamento, iniziato con le campagne di comunicazione precedenti (Big and Unique nel 2017, MY WAY - a modo mio nel 2019 e Unexpected nel 2021) il nuovo concept di campagna rafforza ulteriormente la brand awareness e la brand reputation di Oriocenter, oltre che mostrare le sue molteplici sfaccettature come contenitore multi brand. Wes Anderson, il cubismo e il fotocollage sono le ispirazioni di questa nuova campagna, ideata dallo studio creativo di Giovanni Rossi - da sette anni consulente per l’immagine del Mall - che racconta lo stupore di una donna che viene colpita dalle luci riflesse, che simboleggiano, nella semantica della campagna, le vetrine della galleria di Oriocenter. La nuova campagna si declina anche in uno spot, on air sulle principali reti televisive nazionali e piattaforme on demand, che vede protagonista Manuela Saccardi, ballerina e coreografa conosciuta per le sue collaborazioni artistiche nel mondo dello spettacolo, tra cui X Factor Italia.
Comunicazione pubblicitaria
pag. 41 | retail&food | Maggio 2024
LEGO, NON SOLO IN SUPER CENTRO “PRONTI ALLO STORE DI QUARTIERE”
Il colosso scandinavo apre con Percassi nel cuore di Milano, in via Dante. Ma guarda anche alla provincia e al concetto di città a 15 minuti. Intervista a Rossana Mastrosimini, Channel Director LEGO Certified Stores West Europe
Probabilmente più ancora del pallone, il mattoncino LEGO è quel giocattolo (sostantivo ormai riduttivo) capace di collegare generazioni e di richiamare l’attenzione di bambini e adulti. Si trova al cinema, stampato su magliette, è l’oggetto di mostre e di forum di appassionati. E non c’è oggetto, dalla Ferrari al Castello di Hogwarts, che non abbia la sua versione “lego”. Il colosso scandinavo, però, deve il suo successo planetario anche a una rete di negozi monomarca che rappresentano una vetrina formidabile dei prodotti. Il bilancio 2023 di gruppo segnala 1.031 store nel mondo (di cui 147 nuove aperture nel 2023) suddivisi tra quelli a gestione completamente diretta, un po’ meno di duecento, i circa ottocento posseduti e gestiti dai partner. La rete dei negozi in Italia si sviluppa grazie alla partnership consolidata con Percassi Retail, che aveva inaugurato nel 2016 il primo LEGO
Certified Store, all’interno de Il Centro di Arese (Mi). A marzo, sempre nel milanese, ma in una location del tutto diversa, LEGO e Percassi hanno svelato al pubblico il 26esimo punto vendita di questo genere in Italia, in pieno centro a Milano, in via Dante, arteria che collega il Castello Sforzesco e piazza Cordusio. Una location prime, ispirata al format più aggiornato degli store, caratterizzato dall’intero assortimento, inclusi i prodotti in esclusiva, dotato di servizi quali l’Early Access e il pre-ordine su una selezione dei best seller più amati. In più, l’ormai famoso Pick a Brick Wall e la possibilità di realizzare la propria minifigura personalizzata con il Build a Mini. Nell’occasione, abbiamo intervistato Rossana Mastrosimini, Channel Director LEGO Certified Stores West Europe, sui piani di espansione in Italia e sul ruolo degli store nel mercato di oggi.
pag. 42 | retail&food |Maggio 2024
BRAND | Analisys
di Adriano Lovera
In questa pagina e a fianco, alcuni scatti del nuovo LEGO Certified Store di Milano, in via Dante
Come stanno andando le vendite in Italia? Ci sono canali che performano meglio di altri?
Nel 2024 il trend continua a essere positivo, grazie a un importante portfolio in forte crescita su tutta la rete. I numeri sono favorevoli sia nei LEGO Store nei centri città, dove la ripresa del turismo sta influendo in modo positivo, sia in quelli che si trovano nei centri commerciali.
Dopo Milano - via Dante, come proseguiranno le aperture? Il focus resterà sui centri città?
Non solo. I criteri alla base della strategia di espansione si basano su precisi dati e insights di mercato. L’obiettivo è raggiungere le famiglie con bambini, ovunque questo target sia rilevante. Negli ultimi tempi stiamo studiando la strategia migliore per espanderci anche in città secondarie o diventare il ‘negozio di quartiere’ preferito nelle metropoli. Si parla molto della ‘città a 15 minuti’ perché alcuni quartieri diventano sempre più degli ecosistemi di riferimento per la comunità di zona.
Che ruolo rivestono, invece, i centri commerciali?
Abbiamo come target di apertura gli shopping mall con un alto bacino di utenza per il nostro target. Siamo felici di vedere che sempre più centri commerciali prestino maggiore attenzione al gioco per bambini e famiglie creando delle aree di intrattenimento dedicate in linea con i nostri valori.
Rispetto al travel, invece, il brand ha chiuso in Stazione Termini a Roma. Potranno esserci novità rispetto ai negozi in stazioni e aeroporti?
Il gruppo sviluppa il brand puntando molto sul travel retail, quindi non escludiamo future aperture ora che, dopo la pandemia, la mobilità finalmente ha ripreso i ritmi e i volumi pre-Covid. È un segmento importante che di sicuro tornerà sotto i riflettori.
Come possiamo definire un LEGO Store?
Se guardiamo al panorama retail di oggi, senz’altro è riduttivo chiamarlo negozio di giocattoli. Si è passati dal concetto di “negozio” a quello di “posto” in cui vivere la brand experience, quindi un luogo in cui intercettare e coinvolgere famiglie, bambini e gli appassionati che ricadono nella definizione di kidult, a prescindere dal fatto che la frequentazione dello store si converta in acquisto.
Quali sono le specificità del cliente italiano?
I fattori macro-economici determinano alcune differenze tra Paesi di mia competenza. L’Italia non è caratterizzata da un potere di spesa così forte e questo si riflette in una spesa media un po’ più contenuta, rispetto ad esempio alla Francia. Detto questo, è un mercato che dà grandi soddisfazioni e rimane quello di punta, considerando che su 110 negozi dell’area West Europe, 26 sono italiani.
Il cliente è sempre più sensibile alla sostenibilità. Quali sono i principali impegni del gruppo su questo fronte?
Un esempio su tutti è la nuova confezione delle Minifigures, ora riciclabile, realizzato con carta che proviene da foreste certificate dalla Ong Forest Stewardship Council. Questo aiuterà il gruppo a risparmiare circa 30 tonnellate di plastica monouso all’anno. Passando ai numeri, invece, nel 2023 LEGO ha aumentato del 60% la spesa dedicata alle iniziative ambientali e l’obiettivo è raddoppiarla entro il 2025. Sempre nel 2023, abbiamo coinvolto quasi 10 milioni di bambini nei nostri programmi di responsabilità sociale, come ‘Build the Change’, che sensibilizza gli adulti di domani nella costruzione di un mondo più green.
I mattoncini, però, non si riciclano nella plastica. E ne producete miliardi in un anno…
La risposta a questa problematica è l’iniziativa Lego Replay, lanciata nel 2019 negli Stati Uniti e in Canada, per ridare nuova vita ai mattoncini ormai inutilizzati. Basta inviarli a LEGO, senza spese di spedizione, e il gruppo provvede a donarli ad associazioni no-profit. In 5 anni, il progetto ha raccolto più di 230 milioni di mattoncini, destinati a 300.000 bimbi. Adesso il programma arriva in Europa, partendo dal Regno Unito, dove le costruzioni ‘rinasceranno’ soprattutto nelle scuole. E la volontà è di portare l’iniziativa in altri Paesi.
Rossana Mastrosimini, Channel Director LEGO Certified Stores West Europe
SCARPE E ACCESSORI IN FRENATA, RIPRESA RIMANDATA AL 2025
La moda frena, calano i consumi e le calzature non fanno eccezione. Le aziende italiane chiudono il 2023 a +0,9% ma i consumi rallentano (fanno eccezione scarpe per donna e sneakers). La ripartenza? Bisognerà attendere il 2025. La parola a due brand di Paola Oriunno
L’inflazione “morde” e intacca anche il comparto delle calzature italiane. Nel 2023 sono state acquistate meno scarpe (-3%) a fronte di una spesa più bassa (-1,5%). Rallenta, ma regge ancora, il made in Italy, grazie ai buoni risultati dei primi mesi del 2023: il comparto ha chiuso il 2023 con il fatturato a 14,6 miliardi di euro (+0,9%) sostenuto dall’export, che si attesta a 12,8 miliardi (+1,1% a valore).
Questa la fotografia del settore scattata dal Centro Studi di Confindustria
Moda per Assocalzaturifici presentata in occasione di Micam. Un anno con un andamento “ondivago” per il calzaturiero italiano. Così lo ha definito Giovanna Ceolini, presidente dell’associazione che aggiunge: “Il 2024 inoltre sta manifestando in avvio segnali preoccupanti, e prevediamo un’ulteriore frenata almeno nel primo semestre. Una congiuntura determinata dal difficile scenario internazionale, dominato da eventi e rischi geopoliti-
ci, e dalle condizioni finanziarie restrittive per famiglie e imprese”. Previsioni che non fanno ben sperare, in un momento dominato da eventi e rischi geopolitici, e delle condizioni finanziarie restrittive per famiglie e imprese. Secondo il Centro Studi, per oltre la metà degli imprenditori la ripartenza non avverrà prima del 2025. Entrando nel dettaglio di alcune catene italiane e internazionale, da segnalare il rallentamento di Geox che ha chiuso il 2023 a -2,2% a 720 milioni di euro. “La lieve riduzione è interamente dovuta alla pianificata ottimizzazione della rete di negozi monomarca volta all’incremento della redditività e alle avverse condizioni meteo” dice l’azienda. Queste ultime infatti “hanno indotto, nel canale multimarca, un aumento delle scorte di invenduto e una conseguente forte riduzione dei riordini sia in primavera che in autunno”. Proseguono anche i piani del gruppo Miriade che negli ultimi mesi ha aperto al
centro commerciale Aprilia2 (Latina) e al Cuore Adriatico di Civitanova Marche. Il gruppo, che ha chiuso il 2022 a 120 milioni di euro, punta a un 2023 in ulteriore crescita. L’anno fiscale in corso dovrebbe assestarsi tra i 125 e i 130 milioni di ricavi con una crescita stimata pari a circa il 10%, in linea con quella registrata nel precedente fiscal year. Tra gli obiettivi di Miriade c’è quello di trasformare i negozi da multibrand a monomarca. “Una
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ANALISI DI MERCATO | Calzature
riconversione che interesserà tutte le 80 insegne presenti sul territorio, mentre gli altri brand proseguiranno su altri canali. Attualmente nel portfolio Miriade ci sono Jaked, V73, Biasia, Kuvè e Valentino di Mario Valentino. Novità anche per Bata (Compar) che conta in Italia 250 negozi, tra diretti e in franchising, che chiude temporaneamente alcuni punti vendita milanesi annunciando un restyling. Intanto, lancia una collaborazione con Original Marines per una collezione kids in vendita nei negozi del brand napoletano. “La collaborazione con Original Marines segna un passo significativo nell’espansione del nostro impegno nel settore della moda bambino”, ha detto Claudio Alessi, Presidente di Bata Europa.
A livello merceologico, le scarpe da donna sono state rispetto al 2022 i prodotti meno penalizzati (-2,3% le paia e -0,9% la spesa), con segni positivi per scarpe classiche, stivali e stivaletti. Mentre le sneakers, anche se in moderata flessione sul 2022 (-0,9%), superano i numeri pre-pandemia (fonte: Assocalzaturifici).
Indagine Euromonitor: “In futuro saranno premiati i prodotti di alta qualità”
Retailer e brand dovranno sempre più attirare e trattenere i clienti nonostante l’inflazione sia un fatto endemico del periodo, come già citato, soprattutto nel mondo del fashion. Questo, però, non significa che gli acquirenti compreranno solo il prodotto più economico, ma cercheranno “il meglio che si possono permettere. E questo andrà a tutto vantaggio di chi fa i prodotti di alta qualità”. A sostenerlo è Marguerite Le Rolland, industry manager per l’abbigliamento e le calzature di Euromonitor, durante la presentazione dell’indagine realizzata per il MICAM X, innovation hub di MICAM Milano. Il report mostra come i consumatori siano infatti disposti a pagare qualcosa in più se si tratta di “avere dalle scarpe con maggior confort e durata”, oppure “una calzata perfetta e un design accattivante”. Si spende di più, quindi, ma per avere più valore.
Crescono l’online e gli acquisti phygital, la personalizzazione sarà centrale
Per quanto riguarda negozi fisici e digitali, si riscontra che l’e-commerce è cresciuto durante la pandemia, mentre c’è difficoltà
nei punti vendita. Il futuro, però, sembra roseo: tra il 2023 e il 2027 “prevediamo che cresceranno sia le vendite online che quelle nei negozi tradizionali”. Secondo Euromonitor, i consumatori di oggi, inoltre, vogliono un’esperienza di shopping completa: alcuni comprano online, altri guardano online e poi comprano in negozio, altri ancora solo in negozio. Chi compra online lo fa per il prezzo o per la maggiore possibilità di scelta e di personalizzazione che “è fondamentale per il consumatore. Le aziende devono capire il prima possibile che un solo approccio non va bene per tutti”, prosegue Le Rolland. A comprenderlo, tra i primi, ci sono stati Nike e Adidas, che propongono la “customizzazione” dei modelli e che cambiano i loro store a seconda della zona geografica in cui si trovano, differenziando le collezioni.
La parola ai brand
Primadonna: “Apriamo in Italia e all’estero. E per il 2024 puntiamo al +5%”
Valerio Tatarella, fondatore e A.D. di Primadonna spa
Nuove aperture in vista per Primadonna Collection, società pugliese attiva nel settore della moda al femminile, in particolare scarpe e borse. Fondata nel 2001 a Bitonto dall’imprenditore Valerio Tatarella, che ne è anche amministratore unico, l’azienda con oltre 300 store monomarca (25 tra Francia, Spagna e Lussemburgo) si appresta a sbarcare in Serbia e in Vietnam. Ecco cosa ci ha raccontato l’A.D. in questa intervista.
Come si compone la rete di vendita di Primadonna Collection in Italia (franchising/ gestione diretta)?
La rete è composta dal 54% di stores diretti e il 46% di punti vendita in franchising.
Quali caratteristiche deve avere l’affiliato tipo?
Il nostro affiliato ideale è un imprenditore orientato al retail con comprovate capacità gestionali o un partner grintoso, appassionato di moda, che ha voglia di far crescere il suo business nell’ambito di una rete franchising di successo, in continua espansione.
Un trend che non conosce crisi: i sandali Birkenstock chiudono il Q1 a +22%
L’azienda degli storici sandali tedeschi “brutti ma comodi” ha registrato nel full year, terminato il 30 settembre 2023, ricavi pari a 1,492 miliardi di euro, in crescita del 20% rispetto al 2022. Nell’ultimo trimestre l’azienda di footwear ha archiviato un fatturato di circa 374,5 milioni con un incremento del 22% sullo stesso periodo dell’anno precedente. La crescita, si legge nel report finanziario, è stata guidata sia da una crescita dei volumi del 6% sia da un aumento dei prezzi del 14% rispetto all’anno precedente, volto al raggiungimento di una fascia premium, favorendo le vendite sul canale diretto (in crescita del 29% sul 2022). Rispetto alla redditività, il marchio nel portfolio di L Catterton (LVMH) ha visto il proprio ebitda rettificato salire di 11 punti percentuali a quota 483 milioni e l’ebitda margin passare dal 35% al 32,4 per cento. Nell’ultimo trimestre, invece, l’utile netto è ammontato a 75 milioni di euro, più che dimezzato dai precedenti 187 milioni. “Tutti i segmenti e i canali, sia a livello regionale che globale, hanno contribuito allo sviluppo positivo dei ricavi dell’azienda”, spiega Birkenstock nella nota. Rispetto alle aree geografiche, a trainare la crescita nel fiscal year è stata la regione Apma (Asia Pacific, Middle East e Africa) con una crescita del 27%, seguita dalle Americhe (+20%) e dall’Europa (+18 per cento).
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Quali sono le principali caratteristiche del format di punto vendita?
Il nostro store ideale è ubicato nelle principali vie del commercio o in centri commerciali affermati con alta pedonabilità. Superficie GLA tra 120/140 mq. Vetrine ampie e ben visibili.
Come gestite la presenza online e quali servizi omnichannel offrite?
La nostra presenza online è gestita in modo strategico, offrendo servizi omnichannel al fine di garantire un’esperienza di shopping fluida e vantaggiosa per le nostre clienti. Il nostro posizionamento online è garantito dal sito e-commerce, attivo su Italia, Francia e Spagna, e dalla presenza su diversi marketplace nazionali ed internazionali. Inoltre, collaboriamo con siti verticali nel settore della moda per aumentare la nostra visibilità e raggiungere determinati segmenti di mercato non ancora fidelizzati. Offriamo diverse opzioni di servizi omnicanale per rendere l’esperienza d’acquisto più smart e personalizzabile, come, ad esempio, i servizi di Click & Collect e Reserve & Collect: permettono di verificare online la disponibilità dell’articolo desiderato, prenotarlo sul sito e-commerce ed acquistarlo in store.
Qual è stato l’andamento delle vendite nel 2023 in Italia e all’estero e quali sono le previsioni per l’anno in corso?
Le vendite del 2023 si sono attestate stabili come nel 2022, mentre, per il 2024 è previsto un +5% per l’Italia e il +10% per l’estero.
Può dirci qual è il valore dello scontrino medio e se ci sono variazioni e/o dinamiche di crescita da questo punto di vista?
In linea di massima il valore dello scontrino medio non è variato.
Quante sono state le aperture di nuovi negozi nei primi mesi del 2024 e quante ne sono previste entro l’anno? Può descriverci quali sono state e quali saranno quelle più importanti?
Entro il mese di maggio sono previste sette nuove aperture ed un restyling. Le più importanti saranno a Torino presso il Centro Commerciale To Dream, poi seguirà Portoferraio (Isola d’Elba) e Catania.
Presidiate sia importanti strade urbane sia il segmento dei centri commerciali. Quale tra queste due tipologie di location vi dà maggiore soddisfazione?
Entrambi i canali performano con soddisfazione e l’espansione, di conseguenza, continuerà di pari passo, sia nelle città che nei centri commerciali.
Infine, avete avviato un’espansione internazionale. Su quali mercati puntate? Attraverso partner e/o con uno sviluppo diretto?
Con una presenza già attestata su Spagna, Francia, Lussemburgo e Portogallo, nel 2024 espanderemo i nostri orizzonti guardando ad Est: la stella di Primadonna Collection brillerà per la prima volta in Serbia e Vietnam, dove sono previste due nuove aperture per paese. Su piano nazionale, invece, l’espansione continua su regioni ancora sprovviste di una realtà retail come la nostra.
Deichmann: “In arrivo 35 nuove aperture in Italia entro la fine del 2024”
Salvo Romano, Amministratore Delegato di Deichmann Italia
Come si compone la rete di vendita di Deichmann in Italia?
I prezzi convenienti, la varietà dei marchi e l’esperienza nel mercato Fashion sono i tre punti di forza che consentono di ottenere risultati così positivi in un contesto di mercato difficile. I clienti sanno di poter sempre contare su prezzi accessibili. Nei nostri 117 negozi c’è sempre molto spazio per i nostri marchi, i private label.
Avete anche una rete in franchising?
Abbiamo 4.700 negozi in tutto il mondo, la maggior parte dei quali gestiti direttamente. Fanno eccezione 18 negozi in Medio Oriente e Africa, gestiti in collaborazione con un partner in franchising. Dal 2018 lavoriamo con il Gruppo Azadea. Il primo negozio Deichmann in Medio Oriente è stato aperto a Dubai nel 2019. Oggi abbiamo negozi ad Abu Dhabi, nel Bahrain, in Costa d’Avorio, Quatar, Kenya, Kuwait, Arabia Saudita e negli Emirati Arabi.
Quali sono le principali caratteristiche del format di punto vendita?
Il concept dei nuovi negozi, in fase di implementazione in tutta Europa, è caratterizzato da look moderno, atmosfera ariosa, colori tenui e molto spazio per gli articoli sportivi. Nuovi colori distinguono i reparti uomo, donna e bambino, rispettivamente grigio, rosa aragosta e lime. Sono state introdotte nuove tipologie di arredi, mobili modulari per la presentazione di alcuni prodotti (donna e bambino) più bassi rispetto allo standard, e “total white” per dare ancora più risalto alle scarpe.
Sempre nel reparto donna è stata inserita una parete espositiva per dare maggior risalto alle calzature di alcune grandi marche. Una novità importante è anche il posizionamento della cassa, che non
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è più collocata all’ingresso del negozio, ma centralmente, come se tutto ruotasse intorno ad essa: in questo modo, lo spazio d’ingresso laterale al negozio può fungere da “passerella” verso l’area sportiva maschile e femminile.
Come gestite la presenza online e quali servizi omnicanale offrite?
Una componente importante del nostro successo è la nostra offerta omnichannel: siamo stati i pionieri dell’e-commerce nel settore delle calzature, vendiamo scarpe online dal 2000. Continuiamo quindi a perseguire la strategia di offrire servizi omnichannel. Recentemente abbiamo compiuto un altro importante passo verso l’ottimizzazione della customer journey con il lancio della nuova App Deichmann Plus, che consente ai clienti di navigare nel negozio online Deichmann, visualizzare l’elenco dei punti vendita e rimanere aggiornati sulle promozioni in corso.
L’app offre anche una serie di newsletter con aggiornamenti sulle ultime tendenze e consigli pratici. Attualmente a livello internazionale gestiamo circa 41 diversi negozi online e offriamo numerosi servizi omnichannel, anche se continuiamo a generare la maggior parte delle vendite nei nostri negozi.
Stiamo anche investendo in nuove piattaforme tecnologiche, a partire dai negozi, per ottimizzare e migliorare la fidelizzazione dei clienti. Stiamo progettando anche specifici programmi di fidelizzazione sempre più mirati con volantini, newsletter, pubblicità e interventi sui social media dedicati a diverse esigenze.
Qual è stato l’andamento delle vendite nel 2023 (anche online) e quali sono le previsioni per l’anno in corso?
Deichmann è in grande espansione anche in Italia dove continuiamo ad aprire e a ristrutturare negozi da Nord a Sud. Grazie al fatturato 2023 in crescita del 28%, e alla vendita di oltre 4.9 milioni di paia di scarpe, il Gruppo continua ad ampliare il numero dei propri negozi monomarca presenti sul territorio. Nel 2023 sono stati aperti 18 nuovi store e altri 14 totalmente rinnovati con il nuovo concept di arredamento. Le nuove aperture hanno creato 796 nuovi posti di lavoro tra Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana, Abruzzo, Lazio, Calabria
e Sicilia, con un incremento del numero di dipendenti italiani che oggi sono pari a 1.144. E l’espansione non si ferma: entro la fine del 2024 sono infatti altre previste 35 nuove aperture, la creazione di oltre 200 nuovi posti di lavoro e investimenti pari a circa 20 mln di euro.
Può dirci qual è il valore dello scontrino medio e se ci sono variazioni e/o dinamiche di crescita da questo punto di vista?
Abbiamo un posizionamento molto chiaro. Ed è chiaro anche il nostro claim principale che promette di offrire il miglior rapporto qualità-prezzo sul mercato, attraente per i nostri clienti anche o soprattutto in tempi di crisi. Siamo anche riusciti ad attirare altre tipologie di clienti nei nostri negozi e nello shop online, grazie al vasto assortimento di scarpe trendy, e all’offerta di altri modelli top brand molto e con una fascia di prezzo più alta.
Quante sono state le aperture di nuovi negozi nei primi mesi del 2024 e quante ne sono previste entro l’anno? Può descriverci quali sono state e quali saranno quelle più importanti (Sud, Centro, Nord)?
Da inizio dell’anno abbiamo aperto 5 nuovi negozi. Per il 2024 abbiamo in previsione l’apertura di nuovi negozi in Sicilia, Piemonte, Lombardia, Calabria, Lazio, Puglia, Emilia-Romagna, Toscana, Campania, Valle d’Aosta e anche del primo negozio in Sardegna.
Deichmann è un Gruppo internazionale. Quali caratteristiche/differenze riscontrate nel mercato italiano per quanto riguarda le vendite e l’apprezzamento del brand da parte dei consumatori?
In larga misura, l’assortimento è lo stesso in tutti i Paesi. L’azienda è comunque attenta ai gusti dei mercati locali per soddisfare le diverse esigenze. Il nostro punto di forza sono i nostri private label. Nelle ultime 4 stagioni, abbiamo sviluppato circa il 30% dell’offerta per il mercato italiano per acquisire un maggior numero di nuovi clienti. Inoltre, aggiungiamo molti marchi e modelli di tendenza che vengono proposti solo per il mercato italiano, perché i clienti italiani sono più attenti alle novità e desiderano modelli più fashion rispetto agli altri paesi europei.
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EFFETTO “ESTERO”, LO SCALO DI TORINO MACINA RECORD
Il 2023 e il primo trimestre dell’anno registrano volumi di traffico mai visti prima. La componente internazionale cresce e cambia la tipologia di spending. Si lavora per ritagliare nuovi spazi retail
Lo scalo di Torino Caselle sta macinando record a livello di passeggeri. Un exploit che si riflette sui ricavi extra aviation e, più in generale, nell’apprezzamento dell’offerta retail, della ristorazione e dei servizi. Già il 2023 era stato incoronato come l’anno migliore di sempre, con 4,5 milioni di passeggeri, che rappresentava un rialzo del 15% rispetto al pre-Covid (2019). Di questi, 2,33 milioni appartenevano al traffico internazionale. Catania , tra le destinazioni domestiche, e Londra per quelle internazionali erano le mete in cima alla classifica. Anche l’inizio del 2024, però, ha confermato il trend. Anzi, rinforzandolo, visto che 1,1 milioni di pax nel periodo gennaio-marzo rappresentano il miglior trimestre di sempre dello scalo piemontese. Il traffico internazionale è quello che ha trainato la crescita, riportando un incremento dei volumi pari al 7,6% e arrivando a rappresentare
il 60% del totale, con 667mila passeggeri dei voli internazionali. “La crescita è ascrivibile a una domanda incoming sempre più forte e più alta rispetto al traffico in uscita” ragiona Andrea Andorno, amministratore delegato di Sagat - Torino Airport, la società di gestione dell’aeroporto. “Durante i mesi invernali registriamo sempre un picco di passeggeri legati alle vacanze sulla neve, ma il traffico sta cambiando. In generale, ci sono sempre più turisti interessati a visitare Torino. Questa forte componente straniera è caratterizzata da spending e tempo di permanenza diversa, rispetto a quella domestica, e questo ha generato una domanda differente a livello di servizi extra avio. Noi siamo stati bravi a intercettarla, lavorando molto con l’analisi dei big data rispetto alla mappatura del traffico”. Quali sono stati, dunque, i riflessi sul retail e sul food&beverage?
Andrea Andorno, amministratore delegato di Sagat-Torino Airport
Ricavati nuovi spazi, new entry in arrivo
“Alcune categorie di prodotto, specialmente al duty free, sono soggette a picchi stagionali. Su tutti, liquori e tabacco. In generale, vanno forte i prodotti del made in Italy, meglio ancora se legati al territorio” spiega Francesca Soncini, direttore Commerciale e Marketing extra aviation e Comunicazione di Sagat. “Questo lo vediamo nell’eno-gastronomia, visto che cibi e vini regionali sono richiestissimi, ma anche in altri comparti, per esempio la pelletteria made in Italy, testimoniata dal successo del brand +39”. Anche a Torino la ristorazione riveste un ruolo centra-
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di Adriano Lovera
TRAVEL | Aeroporti
Francesca Soncini, direttore Commerciale e Marketing extra aviation e Comunicazione di Sagat
le. “Con la ripresa post Covid, abbiamo riorganizzato l’offerta di ristorazione, cercando di concentrarla in un’area dell’airside che ora ospita 4 insegne. Una sorta di food court naturale, che tecnicamente non è dotata di sedute comuni, ma poi nel pratico viene utilizzata in questo modo. Mentre altri due esercizi food sono rimasti nella galleria commerciale. Tra le ultime new entry, è arrivato I Love Poke, una tipologia di offerta che ci mancava”. E da poco è arrivato anche il coffee to go di 12oz. E come vanno le vendite? “Anche da noi, come altrove, in questo momento il food è piuttosto allineato al resto, mentre nel 2023 aveva corso molto più forte In prospettiva, comunque, stiamo cercando di individuare altri spazi così da allargare l’offerta”. Con la stessa logi-
ca, a Torino Caselle sono stati realizzati diversi interventi in modo da aumentare l’offerta commerciale. “Abbiamo liberato diverse superfici che prima non erano commerciali, ritagliando anche piccole metrature. È in fase di realizzazione una nuova unità, che siamo riusciti a ricavare addirittura dove prima c’erano dei quadri elettrici. Inoltre, un altro spazio è stato adibito a temporary store. Qui abbiamo ospitato brand come Gallo o come la pasticceria Racca. In fatto di novità, intorno a giugno accoglieremo un nuovo punto vendita de L’Erbolario, che ci permette di coprire un settore merceologico, quello della bellezza-cosmetica, prima assente” spiega ancora Soncini. Anche altri servizi extra avio, come la sala Piemonte Lounge o il fast track, registrano un successo in aumento, sempre legato alla forte componente straniera.
Una porta sul territorio
L’aeroporto di Torino, insieme alla città, ha di fatto compiuto un salto in avanti. E molto si deve alle scelte di Ryanair, vettore che da solo copre la metà del traffico passeggeri. E che, attivando determinate rotte, permette allo scalo di aprire il territorio a componenti di traffico diverse rispetto al passato. Una volta il traffico-neve invernale la faceva da padrone. Oggi arrivano tanti stranieri anche in primavera ed estate. Le vacanze invernali, poi, sono spesso alimentate da voli charter che provengono da cittadine inglesi come Birmingham o Bristol. Tratte, dunque, quasi soltanto di incoming. “Ma quando il vettore decide di aprire una rotta diretta come Dublino, ecco che si crea un’occasione di turismo, sia business sia leisure, in entrambe le direzioni”
riassume ancora l’a.d. Andorno. “Va anche precisato che Ryanair copre la fetta maggiore come volume passeggeri, ma se guardiamo ai movimenti, tutti i vettori sono importanti. E diverse compagnie legacy investono su Torino, come ITA, che aggiunge una frequenza su Roma, Lufthansa che rinforza il Francoforte e come Air France che conferma la bontà del diretto su Parigi.” E sta arrivando Turkish con il diretto su Istanbul. Quali sono le prospettive 2024, per Sagat? Il primo trimestre ha mostrato una crescita del 3%. “L’annata presenta qualche incertezza, ma siamo su una buona traiettoria. Dovremmo riuscire a mantenere questo trend in aumento, che non deve sembrare poca cosa. Perché confermare un 2023 storico è già molto, tutt’altro che scontato” ammette Andorno.
Centrale il collegamento ferroviario
Da gennaio, è attivo il collegamento ferroviario diretto tra l’Aeroporto di Caselle e il centro di Torino, un’opera molto attesa con alle spalle una lunga gestazione. Una tratta che era rimasta operativa, ma per poco, negli anni delle Olimpiadi invernali 2006. Ora, in 31 minuti è possibile raggiungere l’aeroporto dalla stazione di Torino Porta Susa e viceversa. A gestire il servizio è Rfi, Rete Ferroviaria Italiana, che per l’occasione ha attuato lavori per 180 milioni di euro finanziati per lo più dalla Regione Piemonte (120 in capo al PNRR).
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Focus
Franchising a cura di Massimo Barbieri, titolare di SOFI
Dal pollo alle attività per bambini: vecchie e nuove idee dall’International Show di Londra
Il mese scorso, a Londra, è andato in scena l’International Franchise Show. Secondo gli organizzatori, gli espositori erano oltre 250, in linea con le precedenti edizioni, mentre i visitatori nei due giorni si sono attestati attorno agli 11.000, attratti anche dalla intensa attività di seminar di formazione Franchising, ben 60 distribuiti nelle 6 aree “theatre” dedicate alle presentazioni.
Durante la fiera, erano 38 i marchi non inglesi, di cui due italiani: Cafè Barbera 1870 e la reggiana Ci Gusta, guidata dall’imprenditore Dario Rabboni. I marchi della ristorazione erano 44, campione in cui si rispecchia la vivacità del mercato UK: fanno la parte del leone le categorie burger e pizza, compresa – per citare qualche esempio - la novità di Japes, original Chicago Style Deep-Dish Pizza made in UK - seguiti a breve distanza dal pollo, con la novità della coreana Kokodoo. E ancora, caffetterie e ethnic food, con proposte di origine greca, indiana e messicana, l’immancabile poke (ma con un solo marchio). Da registrare la presenza di McDonald’s, come alle Fiere del Franchising Milano e Parigi, dopo anni in cui i Golden Arches avevano scelto di non presenziare questo tipo di eventi: i tempi cambiano, le aziende si adattano.
Merita un accenno a parte Ci Gusta, case history forse poco nota, perché ha più locali all’estero che in Italia. Per il brand è ormai prossima l’apertura oltre Manica. Questo mostra come a volte nel franchising l’ingresso in mercati esteri non vada affrettato, ma richieda i giusti tempi, e questo ne è un buon esempio. La presenza di Paris Baguette a Londra, invece, non è stata casuale: SPC Group ne gestisce ben 3.750 punti vendita in Corea del Sud ed ha dichiarato l’obiettivo di aprirne 200 nel Regno Unito. Anche su questo versante c’è un pezzetto di Italia, visto che è stato siglato da poco un accordo con Caffè Pa-
scucci che porterà Paris Baguette in Italia, mentre SPC Group già gestisce 530 locali Pascucci in Corea.
Tra gli stand della ristorazione, un posto rilevante era occupato dal segmento “pollo”, che in effetti sta vivendo un momento di vivacità anche nel Regno Unito, come nel resto del Continente. Ne è un esempio l’accelerazione impressa da KFC al suo sviluppo in Italia, che vedrà aggiungere agli 80 ristoranti con cui ha chiuso il 2023 altre 28 location nel 2024. Anche Chef Express ha messo gli occhi sul settore, con l’invenzione di RIC, presentato per la prima volta a Cascina Merlata a fine 2023. Ed è già stato annunciato l’arrivo di Popeyes, facente parte del gruppo RBI - Restaurant Brands International, colosso made in USA con una capitalizzazione di borsa di oltre 31 miliardi di dollari.
È interessante che, per la prima volta, sia stata dedicata un’intera sezione ad attività legate all’infanzia, con l’apertura del Children’s Activity Pavilion. Questa scelta è giustificata dal fatto che nel 2022 nel Regno Unito l’attività economica legata all’infanzia ha prodotto un fatturato di 17,7 miliardi di sterline. In effetti nel mercato britannico, esistono proposte di franchising legate ad ogni fase della vita: dai servizi di asili nido alla formazione su attività sportive e per ripetizioni scolastiche, dai servizi legati al matrimonio a quelli per le case di riposo, fino ai servizi per i funerali.
I prossimi eventi british sul Franchising saranno “The National Franchise Exhibition”, a Birmingham il 4 e 5 Ottobre e l’edizione 2025 di “The British & International Franchise Exhibition” a Londra il 31 Gennaio e 1 Febbraio 2025.
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Massimo Barbieri
AUTOGRILL E
ADR
PORTANO A FIUMICINO
IL PRIMO COSTA COFFEE IN ITALIA
Inaugurato il punto vendita alle Partenze dedicate ai passeggeri extra-Schengen
All’aeroporto di Roma Fiumicino ha aperto il primo punto vendita italiano di Costa Coffee. L’operazione è frutto della collaborazione tra Autogrill (gruppo Avolta), che già gestisce il brand in altri mercati, e Adr-Aeroporti di Roma, società di gestione dello scalo della Capitale. Un solo punto vendita, ma molto significativo nel panorama f&b e travel. Costa Coffee, infatti, è una vera e propria catena planetaria, presente in almeno 50 Paesi, ma che ancora non aveva approcciato il mercato italiano. Un po’ per mancanza di opportunità, un po’ per il timore di portare da noi un tipo di caffetteria che intercetta il gusto di milioni di clienti nel mondo, dall’Asia ai Paesi anglosassoni, naturalmente diversa però dal gusto tradizionale di casa nostra, ispirato all’espresso o cappuccino e brioche.
Consolidamento, poi altre aperture
Eppure Costa Coffee, catena britannica sorta nel 1971, è stata proprio fondata dai fratelli italiani Bruno e Sergio Costa. Dunque questo passaggio segna una sorta di ritorno a casa. “Questo è un primo passo, che ora vogliamo consolidare. Le prime settimane di apertura sono state più che soddisfacenti. Non abbiamo fretta di annunciare nuove aperture in Italia, benché naturalmente ci siano alcune location strategiche che stiamo considerando e che si presterebbero per un’offerta di questo tipo” ha commentato a retail&food, a margine dell’e-
A.L.
vento di inaugurazione, Luca d’Alba, General Manager Italy F&B di Avolta. “Costa Coffee entra con noi nel mercato italiano. E la ringraziamo per la fiducia che ci accorda” ha dichiarato Massimiliano Santoro, Ceo Italy F&b di Avolta. Il locale si trova alle Partenze del Terminal 3 (area Imbarchi E), un punto di passaggio strategico per Fiumicino, perché frequentato per lo più dai passeggeri internazionali dei voli di lungo raggio. Propone un’ampia scelta dolce e salata, con una parte dedicata al grab-to-go, più un ampio bancone e alcune sedute. “Siamo orgogliosi di questa novità, che ci permette sempre più di diversificare l’offerta, in coerenza con i piani di sviluppo, e di far percepire sempre di più l’aeroporto di Fiumicino come luogo da vivere” ha affermato Marilena Blasi, Chief Commercial Officer Adr.
Sul versante del prodotto, l’offerta è stata messa a punto appositamente per il mercato italiano, dunque per coniugare gli aspetti locali e i gusti richiesti dai viaggiatori extra-Schengen. Il caffè resta l’elemento centrale. Oltre ai noti Signature Bend, si trova una scelta diversificata di bevande calde e fredde, dal classico espresso all’italiana a cappuccini, tè, cioccolate e caffè freddi, senza dimenticare smoothies alla frutta, bevande vegane e milk-shake. Hanno partecipato all’inaugurazione anche Sam O’Brien, Managing Director EMENA di Costa Coffee, e Annalisa Tore, direttore Marketing area EMENA di Costa Coffee.
Fiumicino a 5 stelle per la sicurezza
È arrivato un importante riconoscimento per l’aeroporto di Roma Fiumicino, con l’edizione 2024 dei World Airport Awards di Skytrax. Lo scalo ha vinto il premio per la sicurezza World’s Best Airport Security Processing. Il premio, durante la cerimonia che si è tenuta a Francoforte, è stato ritirato dall’amministratore delegato di Adr Security, Marco Stramaccioni. Per quanto riguarda gli altri premi, il primo posto in assoluto come miglior aeroporto è andato all’Hamad International di Doha (Qatar), seguito da Singapore Changi e Seoul Incheon. Primo degli europei, al sesto posto, il Charles de Gaulle di Parigi.
pag. 51 | retail&food | Maggio 2024 TRAVEL | Novità
Giacomo Pedranzini, AD Kometa
Salite, discese, ore e ore sul sellino, sotto il sole o al gelo, lungo strade che non finiscono mai. Quando si pensa a uno sport faticoso e tenace il ciclismo è sicuramente tra i primi che vengono in mente. E fatica e tenacia sono due termini che Giacomo Pedranzini, Ceo di Kometa, porta con orgoglio nel proprio DNA. Quinto di nove figli, cresciuto in una famiglia di agricoltori di montagna, a Bormio, ricorda i genitori Maria ed Ernesto e la loro azienda agricola Cascina Margherita. “La nostra è una famiglia di grandi lavoratori, coltivatori, allevatori e produttori della Valtellina. Negli
anni ’80 i miei genitori iniziarono a vendere i loro prodotti nei negozi delle cooperative di consumo agricole (tuttora presenti a Bormio e in Valtellina con insegna Pedranzini, associati Sigma, ndr), continuando a fare alpeggio in una malga a 2.300 metri di altitudine e a produrre formaggi e salumi tipici, come il Bitto e la bresaola della Valtellina IGP”.
Negli anni Novanta, Pedranzini inizia la sua avventura imprenditoriale in Ungheria dove, assieme alla famiglia Ruffini di Lovere (BG) fonda Kometa, un’azienda agro-alimentare con sede a Kaposvàr che produce 17.000 tonnellate di salumi l’anno dando lavoro a 800 persone. E il ciclismo quando arriva? “La scintilla è scattata quando il vincitore di due Giri d’Italia, Ivan Basso, ci ha parlato di ‘ciclismo sociale’ e di ‘cibo onesto’- spiega Pedranzini. La Polti Kometa (in
precedenza Eolo Kometa) nasce nel 2018 da un progetto di Ivan Basso, Alberto e Fran Contador e prende forma durante il periodo del Covid. Oggi è un team ciclistico con atleti Pro Team, U-23 e Junior, partecipa alle maggiori gare italiane e internazionali ed è al centro di un progetto di comunicazione per Kometa, terza azienda alimentare in Ungheria e presente in Italia nelle grandi catene di supermercati con prosciutto cotto, petto di tacchino e di pollo, porchetta e roast beef. “Il ciclismo mi piace perché è uno sport di grande fatica e resistenza, sia fisica che mentale; somiglia all’agricoltura degli ultimi 30/40 anni: è un’attività resiliente. Ci consente di comunicare i valori aziendali in modo popolare perché “passa sotto casa”. Per assistere alle corse non serve comprare un biglietto, basta scendere in strada o affacciarsi alla finestra. Il ciclismo unisce l’Italia, mostra paesi, tradizioni e territori ben mantenuti soprattutto grazie al lavoro degli agricoltori.
Il valtellinese di Ungheria – come viene spesso definito – è anche fondatore e presidente di Honest Food, un’associazione senza scopo di lucro con un manifesto che esorta e valorizza la produzione di cibo buono e salutare, accessibile nei prezzi, rispettoso verso l’ambiente e le persone, attento alle nuove sensibilità della società. “Crediamo che una vita sana e una sana alimentazione possano cambiare la vita delle persone e costare meno al sistema sanitario nazionale. Kometa fa la sua parte, infatti abbiamo ridotto del 25% il contenuto di sale dei nostri prodotti”.
Per Giacomo Pedranzini sostenere il cambiamento in modo concreto anche attraverso lo sport è un obiettivo che deve guidare ogni scelta individuale e che non va chiesto né delegato agli altri. Perché, come diceva suo padre Ernesto, “Le parole volano, l’esempio trascina”.
pag. 52 | retail&food |Maggio 2024
A cura di Beatrice Ramazzotti
“Una squadra di ciclisti per comunicare i valori aziendali”
IL FOOD TRAINA I CONSUMI
NEI CENTRI
COMMERCIALI
I dati confermano: con un giro d’affari di 5,6 miliardi, è la ristorazione a sostenere la ripresa negli shopping center. La crescita continuerà anche nel 2024 premiando in particolare mall con offerta leisure e food court con spazi significativi. I numeri dall’ultimo Osservatorio
Aigrim-CNCC di Deloitte di Paola Oriunno
A livello globale, la ristorazione è in forte crescita, attestandosi nel 2023 a 2.795 miliardi di euro. Le prospettive dei prossimi anni sono positive, con un tasso di crescita annuo del +3,8% e un valore che si aggira intorno ai 3.367 miliardi di euro nel 2028. In questo scenario, l’Italia raggiunge un valore di 82 miliardi di euro, confermando il proprio peso del 3% sul mercato della ristorazione globale. Prevista una crescita del +2,1%, trainata principalmente dai Quick Service Restaurant, per i quali si prevede un +2,5% e +1,9% per i Full Service Restaurant. Segnali positivi, dunque, per il F&B italiano. Una delle poche categorie ad aver mantenuto un trend in crescita per tutto il 2023. I dati arrivano da “Ristorazione, People e Consumi”, l’appuntamento organizzato da AIGRIM durante il quale sono stati presentanti i dati aggiornati dell’Osservatorio sulla Ristorazione nei Centri Commerciali, realizzato da Deloitte, nato da un’iniziativa con AIGRIM e CNCC.
Fast Food, prevista una crescita a doppia cifra
Cruciale, il ruolo del foodservice nei centri commerciali: dal 2022 al 2023, il comparto ha guadagnato un punto percentuale sul fatturato dei mall, raggiungendo un volume di affari pari a 5,6 miliardi di euro . La crescita è guidata
anche dalle affluenze, che corrisponde a +7% nel 2023 rispetto al 2022. Nello specifico del 2022 al 2023, l’incidenza dei ricavi della ristorazione sul totale fatturato dei centri è passata dal 9,7% all’11,2% a livello nazionale, sul panel analizzato dall’Osservatorio. Tuttavia, il numero di consumazioni per ingresso nei mall è rimasto stabile rispetto al 2022. Secondo il sentiment dei 15 centri intervistati da Deloitte, la crescita continuerà anche nel 2024 trainata dai mall del Nord Ovest e dal Sud e Isole Mentre, dal punto di vista degli operatori di Ristorazione, la crescita del foodservice nei centri sarà costante ma contenuta, guidata in particolare dai Fast Food , i quali sono previsti avere aumenti a doppia cifra tra il 2023 e il 2024.
Mall & Leisure, la formula che piace al food
“I risultati dell’Osservatorio confermano l’importanza della ristorazione nel business dei centri commerciali: l’offerta f&b è, infatti, diventata un’ancora trainante per l’andamento positivo che stiamo riscontrando da oltre un anno nella nostra Industria, grazie ad un’offerta che ha saputo evolversi ed intercettare le richieste di clienti sempre più esigenti, anche dal punto di vista della qualità e della comodità del ser-
vizio. Obiettivo di questo Osservatorio è anche prevedere i trend futuri, che si possono identificare da un’analisi puntuale del settore, così da anticipare eventuali cambiamenti e inevitabili assestamenti dopo un periodo di grande sviluppo come quello attuale”, ha commentato Roberto Zoia, presidente del CNCC. Ma, sottolinea l’Osservatorio, le performance della ristorazione nei centri commerciali non sono tutte uguali: tra i 15 mall del panel, due su tre hanno servizi di intrattenimento (cinema, palestra, sala giochi). Nei Quick Service Restaurant, il valore dello scontrino medio nei centri in cui sono presenti attività leisure risulta superiore di almeno il 17% sia nel 2022 che nel 2023. Di grande impatto sulla crescita dei ricavi della ristorazione anche la GLA delle food court, aumentata nel corso del 2023 da un minimo del 4% al Sud a un massimo del 48% nei centri del Nord Est.
Necessario un nuovo paradigma lavorativo
“I dati dell’Osservatorio sono un’ulteriore conferma di quanto il nostro comparto sia di rilevanza strategica per il nostro Paese” ha commentato Cristian Biasoni, Presidente di AIGRIM. “Nonostante lo scenario geopolitico sembri riportare un clima di sfiducia sui consumi, l’outlook per i prossimi 5 anni di un +3,8% è un segnale positivo” continua il presidente. “E il tema della tutela e della salvaguardia del benessere delle nostre persone diventa imprescindibile. Non si può parlare di crescita, se non associata a un nuovo paradigma lavorativo applicato anche a chi, nel settore, ci lavora. Possiamo fare molto in termini di welfare, di formazione e di benefit ed è giunto il momento di lavorare di concerto a un modello, attrattivo per le nuove persone e attento per chi già ci lavora”.
pag. 53 | retail&food | Maggio 2024 EVENTI | AIGRIM-CNCC
A cura dello Studio Necchio
IL RINNOVO DEL CCNL TERZIARIO CONFCOMMERCIO, ASPETTI RETRIBUTIVI
Confcommercio, insieme alle parti sociali, ha sottoscritto un’ipotesi di rinnovo del contratto collettivo del Terziario scaduto il 31 dicembre 2019. Tra le novità più importanti sotto il profilo retributivo si segnalano l’aumento dei minimi retributivi e la previsione di un importo una tantum. L’accordo dispone un incremento dei minimi retributivi, prevedendo un aumento a regime di 240 euro per il IV livello. L’importo, da riparametrarsi sulla retribuzione degli altri livelli, è erogato in sei tranche, che vanno da una prima relativa al 1 aprile 2023 (30 euro) per arrivare a quella conclusiva, data 1 febbraio 2027 (40 euro). La tranche corrisposta dal 1° aprile 2023 è comprensiva dell’acconto su futuri aumenti contrattuali, già previsto dal Protocollo straordinario del 12 dicembre 2022 e quindi erogato a decorrere dalla busta paga di aprile 2023. In altre parole, il nuovo minimo tabellare previsto da aprile 2023 “incorpora” nel suo importo l’acconto su futuri aumenti contrattuali. Per cui, il primo vero aumento retributivo si avrà a partire dalla busta paga di aprile 2024.
La voce “una tantum”
L’importo una tantum, invece, è a copertura del periodo trascorso tra la scadenza del contratto collettivo e la sottoscrizione del rinnovo. Viene riconosciuto ai soli lavoratori in forza alla data del 22 marzo 2024 ed è pari a 350 euro per il IV livello. Anche in tal caso, si dovrà procedere a riproporzionare la somma sugli altri livelli, nonché sulla retribuzione percepita dagli apprendisti. L’erogazione avviene in due tranche da 175 euro: la prima a luglio 2024, la seconda a luglio 2025. L’importo, inoltre, dovrà essere proporzionalmente ridotto tenendo in considerazione, per ogni lavoratore, l’effettivo servizio prestato nel periodo 1° gennaio 2022 – 31 marzo 2023, ovvero considerando eventuali instaurazioni e/o cessazioni di rapporti. E ai fini del proporzionamento dovrà tenersi conto di eventuali assenze o aspettative non retribuite, percentuale part time e sospensioni e/o riduzioni dell’orario d lavoro concordate con accordo sindacale. Il testo precisa che eventuali importi corrisposti a titolo di futuri aumenti e/o miglioramenti contrattuali, come ad esempio superminimi individuali, devono essere considerati come un’anticipazione dell’una
tantum. Di conseguenza, tali importi se erogati a decorrere dal 1° gennaio 2022, saranno assorbiti dall’una tantum per l’importo corrispondente.
Assorbimenti
Con riferimento agli aspetti retributivi, l’intesa affronta poi il discorso legato agli assorbimenti degli aumenti tabellari. Si prevede che ai fini dell’assorbimento debbano ricorrere una serie di condizioni. Innanzitutto, si deve trattare di importi che non siano aumenti di merito o scatti di anzianità. Pertanto, laddove al lavoratore venissero erogati importi legati al rendimento o nel caso percepisse scatti legati all’anzianità, questi non potranno essere assorbiti dai nuovi minimi e continueranno ad essere erogati. Potranno invece essere assorbiti altri importi, purché previsti come assorbibili da un accordo sindacale, ovvero dall’atto di concessione degli stessi a condizione che siano erogati a decorrere dal 1° gennaio 2022 a titolo di acconto o anticipazione su futuri aumenti contrattuali. A sostegno di quest’ultima previsione, è intervenuta Confcommercio con la nota di chiarimento del 28 marzo 2024, precisando che gli importi riconosciuti unilateralmente dall’azienda ai dipendenti, per potersi ritenere assorbibili dagli aumenti tabellari, devono rispettare una duplice condizione:
- devono essere espressamente riconosciuti a titolo di acconto o anticipazione su futuri aumenti contrattuali;
- devono essere concessi ed erogati a decorrere dal 1° gennaio 2022.
Ad esempio, qualora l’azienda avesse concordato un importo a titolo di superminimo individuale, per verificare se sia assorbibile dai nuovi aumenti contrattuali si deve innanzitutto verificare se l’accordo sottoscritto con il lavoratore prevedeva l’erogazione di un superminimo assorbibile o non assorbibile. In quest’ultimo caso, il problema non si pone e l’importo continuerà ad essere erogato. Nell’ipotesi in cui l’importo fosse espressamente definito come “assorbibile”, si dovrà verificare il momento dell’erogazione in busta paga. Se questa è decorsa prima del 1° gennaio 2022, tale importo non potrà essere assorbito. Viceversa, l’azienda potrà procedere ad assorbire fino a concorrenza il superminimo assorbibile.
pag. 54 | retail&food |Maggio 2024
Alessandro Necchio, Consulente del lavoro e founder di Studio Necchio
Retail & Job
Francesco Gallo, Jr HR & Payroll di Studio Necchio
È IL MOMENTO DI INVESTIRE IN MULTI-UNIT E MULTI-BRAND
In Italia il mercato degli operatori in franchising è ancora molto frammentato. C’è tanto spazio per creare società attive su più punti vendita e differenti marchi. Un’occasione anche per la finanza
Dietro due buffe sigle, si nasconde un’opportunità d’impresa da cogliere al volo. Il mercato del franchising italiano, ancora molto polverizzato, si presta bene per ragionare su aggregazioni che diano vita a operatori attivi su più punti vendita (Multi-Unit Franchisee, o MUF) o addirittura su brand diversi, eventualmente anche trasversali tra food e non food (Multi-Unit Multi-Brand Operator, o Mumbo). “Quello dei MUF e dei Mumbo è un trend tutto sommato nuovo per l’Italia, già maturo negli Stati Uniti, e in pieno sviluppo nei principali mercati europei” ha spiegato Luca Fumagalli, Co-Founder e Senior franchise Consultant di Affilya, società di consulenza in ambito franchising, che sul tema ha organizzato un recente convegno ospitato da Edifis e moderato dal direttore di retail&food, Andrea Aiello
Porte più aperte come accesso al credito
Se guardiamo ai numeri, gli Stati Uniti sono la “casa mondiale” dei multi-operatori: si contano 43.230 MUF/Mumbo (circa 10mila in più rispetto al 2010), di cui la gran parte (35mila) sono di piccole dimensioni e gestiscono tra 2 e 5 unità, ma 419 attori presentano un portafoglio superiore alle 50 unità. Il Qsr è la categoria più rappresentata. E in Italia? “Intanto, il settore del franchising cresce” puntualizza Andrea Meschia, Co-Founder e Senior franchise Consultant di Affilya. Secondo i dati di Assofranchising, il settore è composto da oltre 61mila punti vendita che impiegano oltre 252mila addetti e genera un fatturato vicino ai 31
A.L.
miliardi di euro. Ma quel che più conta è la prospettiva. Secondo un’elaborazione di Affilya, basata sui codici Ateco, il mercato potenziale dei MUF in Italia è di 2.940 imprese, equamente divise per distribuzione geografica e per classe di fatturato (vedi grafico). I multi-operatori sfruttano in partenza di un vantaggio, a livello di accesso al credito: se oggi il piccolo affiliato, in banca, viene ancora visto con diffidenza, queste imprese godono di maggior fiducia.
Buona idea per autoimprenditorialità
Benché il trend sia in fase embrionale, non mancano i multi-operatori anche in Italia, alcuni dei quali hanno portato la loro testimonianza. Il polo che fa capo al fondatore Alessandro Cappelleri è composto da Quantum Retail (società multi-brand con all’attivo circa 80 punti vendita che spaziano da L’Erbolario a Divani&Divani) e Only The Food (oltre trenta ristoranti tra Alice Pizza, Poke House, La Piadineria, Billy Tacos e Bomaki). Cappelleri ha puntato l’accento sulle risorse umane e sull’interoperabilità delle figure: “Difficile trovare scuole ad hoc. Molto si deve alla componente interna. Nel grup-
po, però, posso affermare che l’80% delle competenze sia trasversale”. Più legata agli aspetti economico-finanziari la riflessione di Davide Canavesio, fondatore di Blooming Group, che ha all’attivo oltre 40 store suddivisi fra 8 brand food e non. “A livello di opportunità di finanziamento, lavoriamo bene con il private debt. Rispetto al conto economico, il retail è un comportato dove puoi anche centrare il 20% di Ebitda, se le operations sono ottimizzate. Ecco perché lo considero un settore promettente per singoli e famiglie desiderosi di autoimprenditorialità” ha affermato Canavesio.
Gli occhi del private equity
Certo il settore va ancora in qualche modo “puntellato” e non mancano le criticità. La legge 129/2004 ancora non tutela a pieno i piccoli affiliati, “molti dei quali chiudono in silenzio” ha detto Canevesio. Di contro, c’è un pezzo di finanza con ingente liquidità da impiegare, molto interessata a diversificare verso le catene. “In Italia, la raccolta del private equity nel suo complesso è quadruplicata, dal 2019 a oggi” he spiegato Alberto Niccolini, Partner Corporate Finance di KPMG “Un matrimonio tra un multi operatore retail con un fondo di private equity porterebbe vantaggi a entrambe le parti. Il multi-franchisee acquisirebbe nuovo capitale a supporto della crescita e un miglioramento decisivo a livello di management e controllo di gestione. Il fondo, invece, entrerebbe in un mercato alternativo ma ancora frammentato, caratterizzato quindi dalla possibilità di creare grandi piattaforme, molto forti in determinati territori o segmenti di prodotto”.
pag. 55 | retail&food | Maggio 2024 RETAIL | MUF & Mumbo
Pinalli con Raja Italy per un packaging più green
La catena di profumerie Pinalli elimina la plastica dal packaging delle spedizioni eCommerce. Il gruppo sostituirà il nastro adesivo in polipropilene grigio, usato per gli acquisti online, con un nastro in carta gommata avana. Saranno, inoltre, eliminati il pluriball e i cuscini d’aria in plastica all’interno delle confezioni, passando a protezioni di carta riciclabile e biodegradabile. Il progetto - studiato in collaborazione con Raja Italia (Raja Group) - è stato accompagnato dall’introduzione di un nuovo packaging che utilizza una minore quantità di inchiostro. “Questa decisione rappresenta un passo avanti nel cammino dell’azienda verso pratiche più rispettose dell’ambiente e sottolinea l’impegno nel ridurre l’impatto delle nostre attività – ha sottolineato il Presidente e AD di Pinalli Raffaele Rossetti.
Codé Crai Ovest testa i contenitori riutilizzabili in tre store torinesi
In tre punti vendita Codè Crai Ovest di Torino sarà possibile acquistare i prodotti del banco gastronomia e del banco macelleria utilizzando contenitori riutilizzabili al posto dei monouso. Dopo essersi registrati gratuitamente sull’app Aroundrs, il cliente potrà richiedere, senza alcun costo aggiuntivo, il prodotto da asporto in un contenitore riutilizzabile fino a 200 volte. Il contenitore andrà poi restituito entro 7 giorni nel punto vendita, dove sarà sanificato e rimesso in circolo. La novità nasce dal progetto Reusable Packaging Revolution, presentato da Mercato Circolare srl, Università di Torino e Aarhus University, in collaborazione con Around e Codè Crai Ovest.
PRG Retail Group ottiene la Certificazione per la parità di genere
PRG Retail Group (Prénatal, Toys Center, Bimbostore e FAO Schwarz) ha ricevuto la Certificazione per la Parità di Genere. Lo standard di eccellenza arriva dopo aver esaminato la cultura aziendale, la governance, le pratiche HR, le opportunità di crescita neutre dal punto di vista del genere, l’equità salariale e la conciliazione vita-lavoro all’interno del gruppo. “Siamo certi che attingere alla ricchezza di capacità e professionalità diverse che si confrontano nella realizzazione dei medesimi obiettivi renda l’azienda più solida oltre che più equa”, ha dichiarato Amedeo Giustini, Ceo del gruppo. Inoltre, ha sottolineato che le donne rappresentano il 78% del personale dell’azienda, ponendole quindi al centro della strategia aziendale, in linea con la Mission 5 del PNRR”.
Al centro Le Centurie un eco-compattatore PET a disposizione dei clienti
Un eco-compattatore è stato installato e inaugurato al centro commerciale Le Centurie di San Giorgio delle Pertiche (Padova), in portfolio a Pradera e gestito dallo Studio Conte. La macchina è arrivata grazie a un contributo per il finanziamento ottenuto dal Comune di San Giorgio delle Pertiche da parte del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. L’eco-compattatore seleziona il rifiuto Pet (bottigliette di plastica) riducendone il volume e rilasciando in cambio ai fruitori uno scontrino con un numero di conferimenti, tradotti in ecobonus che, se accumulati, danno diritto a sconti e vantaggi da utilizzare presso i negozi aderenti del centro commerciale. L’iniziativa intende promuovere processi virtuosi e scalabili e incentiva l’educazione ambientale verso un’economia circolare.
NEWS | ESG pag. 56 | retail&food | Maggio 2024
CRESCE IL CONSUMO FUORI CASA LE CATENE RAGGIUNGONO L’11%
Il valore aggiunto della ristorazione nel 2023 sfiora 54 miliardi di euro. E procedono gli investimenti sul versante digitale
Cresce il food fuori casa in Italia e aumenta il peso delle catene. È quanto emerge dall’ultimo rapporto sulla Ristorazione elaborato da Fipe. Il valore aggiunto della ristorazione è arrivato a quota 54 miliardi di euro nel 2023, con un +3,9% rispetto al periodo pre-Covid. Crescita anche per quanto riguarda i consumi fuori casa, i quali raggiungono i 92 miliardi di euro con un +7%. Il 2023 è stato anche un anno caratterizzato da importanti investimenti: il 50% degli imprenditori ha investito nel rinnovo del parco attrezzature e nel potenziamento del digitale. Circa il 90% tra ristoranti e bar ha adottato misure in materia di risparmio energetico e sostenibilità. E ormai oltre l’80% delle imprese ha introdotto uno più strumenti digitali all’interno dei propri spazi. Mentre gli investimenti promessi per il 2024 ammontano a 4 miliardi di euro. Certo in valore assoluto, il numero degli operatori cala leggermente. A dicembre 2023 erano 331.888 le imprese della ristorazione, in leggera contrazione rispetto all’anno precedente (-1,2%). “Questa diminuzione non è necessariamente una cattiva notizia se si traduce in un rafforzamento delle competenze e un aggiornamento dei format. Il settore è in trasformazione, come testimoniato anche dalla spinta ad investire e ad innovare” ha dichiarato Lino Enrico Stoppani, Presidente di FIPE-Confcommercio.
Più peso per i brand organizzati
Nel 2023, le catene di ristorazione hanno rappresentato circa l’11% del mercato del consumo fuori casa, per una cifra di 9,9 miliardi di euro, raddoppiando quasi la loro quota rispetto al 2011, dove la percentuale era del 5,8% (4,2 miliardi). La crescita della rete è del +22% tra il 2019 e il 2023 e sono circa 11.500 gli esercizi nel nostro Paese, con una forte prevalenza al Nord. La ristorazione in catena rappresenta più del 10% dei consumi, evidenziando così un +4% sul 2019. Sempre nel 2023, in questo segmento le visite hanno superato 900 milioni e lo scontrino medio si è attestato a circa 10 euro. Oltre ai grandi player nazionali e internazionali troviamo anche piccoli operatori nazionali, i quali rappresentano già più di un terzo della rete. Scattando una fotografia degli operatori attivi in Italia, il Rap-
porto Fipe mette in evidenza la presenza di oltre 600 gruppi che sul mercato sviluppano addirittura 850 format diversi. In questo contesto, oltre ai big, sono sempre più attive le cosiddette mini-catene. Il 79% dei brand comprende meno di 10 punti vendita. E sulla scia di questo, sono sempre più frequenti le attività di M&a, spesso da parte dei fondi di private equity. Ne è un esempio “La Piadineria”, recentemente acquisita da CVC Capital, per una cifra di 600 milioni di euro. Inoltre, tra il 2018 e il 2022 sono state concluse 28 operazioni di fusione e acquisizione nel settore della ristorazione commerciale, trend che sembra destinato a proseguire.
Vicine al 13% le aziende under 35
Più di diecimila imprese hanno avviato l’attività nel 2023, dato in crescita del +6,5% rispetto al 2022. Si segnala però un tasso di sopravvivenza delle nuove imprese che supera di poco il 50% a cinque anni. Il 28,9% di queste è gestito da donne, soprattutto per quanto concerne il canale bar con un 33,1% del totale. Le imprese guidate dagli under 35 sono il 12,9%, concentrate prevalentemente nei ristoranti (60,3%), mentre le attività gestite da stranieri sono più di 50mila, che rappresentano circa il 14% del totale. Positivi anche i dati sull’occupazione. Il Centro Studi di FIPE, infatti, ha contato 1,4 milioni di addetti nel 2023, mostrando una crescita del 6,4% sul 2022 e del 2,3% sul 2019. Concentrandoci sul lavoro dipendente, le aziende con almeno un dipendente hanno impiegato 1.070.839 lavoratori (6,4 unità per impresa), portando a un +8,1% rispetto al livello pre-pandemia. I contratti a tempo indeterminato sono cresciuti di oltre 11mila unità rispetto al 2019, e oggi costituiscono la maggior parte dei contratti di lavoro nel campo della ristorazione (58,5%).
pag. 57 | retail&food | Maggio 2024 RISTORAZIONE | Rapporto Fipe
CATENE AI RAGGI X
Quota mercato “fuori casa” 11% Punti di consumo 11.500 Crescita 2019/2023 22% Medio grandi (oltre 10 punti vendita) 21% Mini catene (sotto i 10 punti vendita) 79%
di Andrea Mammana
Osservatorio Collaborations e Co-Branding
a cura di BRAND JAM
Le Bon Marché e Sarah Aldeman puntano sul retail narrativo
Con Brand Jam osserviamo il mondo della brand innovation, sezionando con il suo Osservatorio Collaborations più di 300 casi ogni trimestre. In questo numero approfondiamo un’insolita attivazione che Sarah Andelman, ex fondatrice del concept store parigino Colette, ha curato per il department store Le Bon Marché.
Con un’inusuale miscela di letteratura, arte e collaborazioni con marchi fashion e lifestyle, “Mise En Page”, titolo dell’evento che ha occupato 3 piani del grande magazzino parigino, deve molto alla sua curatrice Sarah Andelman e all’esperienza retail di Colette, concept store da lei fondato e gestito dal 2007 al 2017. Per Le Bon Marché si tratta di un evento curatoriale senza precedenti, una mostra dedicata al mondo dei libri, caratterizzata da una contaminazione artistica, interpretata dall’artista Jean Jullien, e commerciale, con collaborazioni con band lifestyle che spaziano da Paul Smith a Casetify, da Tee Library a Snoopy. L’evento, in programma dal 24 febbraio al 21 aprile, si è snodato su 3 piani, che per l’occasione si sono vestiti con aree dedicate e due installazioni giganti, realizzate da Jean Jullien con le sue tipiche figure bidimensionali, che torreggiano a fianco alle famose scale mobili che segnano il landmark tipico di Le Bon Marché. Negli spazi a piano terra, i libri d’arte di Just An Idea Books, casa editrice di Sarah Andelman, sono stati affiancati da prodotti in co-branding e merchandising creato per l’occasione. In questi corner, prodotti come le boule de neige Snoopy x Mise En Page convivono con collezioni
di Paolo Lucci
di t-shirt e abbigliamento Paul Smith x Mise En Page, o con cover per smartphone Casetify x Mise En Page. Al secondo piano, al visitatore veniva offerta un’esperienza dal sapore museale, sempre con la lettura come tema di sottofondo, tramite installazioni artistiche, anche in questo caso avvicendate nell’esposizione da libri e merchandising curato. Il terzo piano ha raccolto invece prodotti interpretati dall’estro di Jean Jullien, con la sua tipica estetica da illustratore per ragazzi. Anche qui, prodotti di merchandising come mug, shopper, piatti, sono presentati insieme alle opere editoriali di Jullien, che ha anche realizzato le strutture espositive e il “Caffè Effimero”, bar pop up con proposta di prodotti alimentari sviluppati dalla coreana NouNou e da Phamily First, entrambi licenziatari dell’artista con numerosi prodotti dal packaging ispirato alle sue opere. Durante l’evento, incontri, dibattiti con Sarah Andelman e Jean Jullien, firmacopie e presentazioni con autori di Just An Idea Books arricchiscono l’evento e cre-
ano traffico di qualità. Lo sforzo e l’investimento di Le Bon Marchè in questa operazione retailtainment sono solo i due fattori più evidenti; ciò che colpisce soprattutto è il risultato ottenuto: una nobilitazione curata, a sfondo letterario e artistico, di spazi che rimangono decisamente commerciali. Il tutto con un certo coraggio e in controtendenza. In una città che attende le Olimpiadi imminenti, e che veste qualsiasi evento, museo e location di temi sportivi, Le Bon Marché punta sulla letteratura. Chapeau.
pag. 58 | retail&food |Maggio 2024
Malpensa accoglie Fattorie Garofalo
VARESE – L’aeroporto internazionale di Milano Malpensa accoglie la nuova apertura di Fattorie Garofalo, marchio che conta già altre presenze nel travel, come le Stazioni Roma Termini e Milano Centrale e gli aeroporti di Fiumicino, Napoli Capodichino, Torino Caselle e Orio al Serio. La nuova vetrina, nello scalo milanese, si trova nella cosiddetta Piazza del Pop del Terminal 1, al piano partenze. Per quanto riguarda l’offerta, domina naturalmente il mondo della mozzarella di bufala campana, affiancata da altre specialità come salumi, formaggi e prodotti da dispensa, cui si aggiunge un assortimento per il take-away, dal dolce al salato.
Bulgari porta il lusso
allo scalo di Francoforte
FRANCOFORTE – La maison Bulgari ha aperto un nuovo punto vendita all’interno dell’aeroporto internazionale di Francoforte, un’operazione condotta con Frankfurt Airport Retail, la joint venture formata tra la società di gestione Fraport e Heinemann. Il negozio copre una superficie di circa 100 metri quadrati e si trova al Terminal 1, area B. Il design del negozio, dominato dalle tonalità dorate, secondo quanto dichiarato dall’azienda offre al viaggiatore un’esperienza immersiva, che richiama il classicismo della Roma antica. Al taglio del nastro era presente Gabriele Arlotta, manager italiano, Direttore per tutta l’Europa del travel retail di Bulgari.
Vinci conquista la maggioranza del primo aeroporto di Scozia
EDIMBURGO – Il colosso aeroportuale Vinci ha acquistato una quota del 50,01% di Edinburgh Airport Limited, compagnia che gestisce lo scalo della capitale scozzese, per una cifra vicina a 1,27 miliardi di sterline. A vendere è stato il fondo specializzato in infrastrutture Gip (Global Infrastructure Partners), che controllava lo scalo dal 2012 e che mantiene la quota rimanente del capitale. Vinci prende il controllo di una società che, nel 2023, aveva riportato ricavi per 272 milioni di sterline e un margine Ebitda intorno al 65%.
Lagardère, format food per l’Asia dal sapore europeo
SHANGHAI - Lagardère Travel Retail sta investendo nello sviluppo di diversi marchi di ristorazione, in alcuni scali asiatici, in cui il nome e l’offerta richiamano il meglio della tradizione italiana. All’aeroporto di Shanghai Hongqiao è stato portato il brand Vino Volo, già diffuso in altri aeroporti del Nord America, che propone un elenco di oltre 100 etichette fra vini e champagne. All’aeroporto internazionale di Hong Kong, invece, ecco il corner Godiva Cafè, per restituire ai passeggeri tutta l’esperienza e il gusto della famosa casa di cioccolateria belga. Questa attività è solo nel formato on the go, senza sedute.
World Travel Retail pag. 59 | retail&food | Maggio 2024
Heathrow, primo trimestre da record
LONDRA – Il principale scalo inglese, Londra Heathrow, ha archiviato un primo trimestre dell’anno, gennaio-marzo, da record. Sono stati 18,5 milioni i passeggeri in transito, grazie in particolar modo al Nord America, all’est Asia (+40% anno su anno) e grazie a rotte chiave, per il business, come Delhi e Mumbai. Sulla scorta di questo risultato, le previsioni per l’intero 2024 sono state portate a 82,4 milioni di passeggeri (erano stati 79,2 nel 2023). Ottimi risultati anche per quanto riguarda le partenze collegate al ponte pasquale.
Duty Free Americas cerca partner in Europa
HOLLYWOOD – L’operatore americano Duty Free Americas, che oggi conta su circa 250 punti vendita, prevede per il 2024 di registrare ricavi superiori ai 2 miliardi di dollari. Lo ha dichiarato alla stampa il presidente, Leon Falic. Descrivendo l’attuale strategia di crescita, il manager ha specificato che al momento la società sta partecipando a una gara per concessioni negli scali di New York. Inoltre, ha aperto un ufficio a Dubai, per penetrare il mercato del Medio Oriente, ma DFA è anche interessata a ragionare su partnership che permettano di espandersi anche nel mercato europeo.
Kevin Rozario | London
GENDER STEREOTYPES IN TRAVEL RETAIL PERSIST
LEDIFFERENZEDIGENERERESISTONONEGLIACQUISTITRAVEL
Stereotyping based on gender were common in the past but are generally frowned upon today. However, for some retail categories clear differences remain. And while emerging Gen Z behaviours are blurring between sexes, some hard lines still endure for certain product segments.
New shopper research in travel retail from m1nd-set reveals that some category attitudes are quite predictable. Peter Mohn, m1nd-set’s CEO commented: “It comes as no surprise that women purchase beauty significantly more than men; 48% versus 32%. We see the same tendency in the food and confectionery category where 40% of women say they bought something in airports while only 34% of men did.” Men also tend to buy more alcohol and tobacco than women, as well as jewellery and watches.
Men also shop more than women at airports. While both sexes are equally likely to enter a duty-free store, 29% of men bought one or more products while only 26% of women were persuaded, preferring to just browse in many cases. This translates to a conversion rate for men of 64%, five points higher than for women.
This makes sense as men still tend to earn more, even when doing the same job. Men, on average, were therefore spending more in 2023: $148 versus $137 for women. Multiply $11 per passenger over a year at an international hub and this adds up to a significant difference. Moreover, at a time when traffic is still not back to pre-Covid levels at numerous gateways, the different spending levels are amplified. Men appear to like the convenience factor of duty-free shopping more than women. This could be because women are tempted to shop downtown and may have made a lot of their purchases before getting to the airport. Men also easily open up their wallets when they see a good deal advertised.
Where there is perfect equality is on inflated pricing. Both sexes (at 50% each) said that higher prices than in their home markets, or a lack of good promotions, put them off shopping in duty-free shops. The research was conducted among more than 10,000 shoppers across the world, providing insights on footfall, categories purchased, share of wallet by category, staff interaction, purchase drivers, and barriers to purchase.
Gli stereotipi basati sul genere, comuni in passato, sono oggi universalmente disapprovati. Tuttavia, per alcune categorie di vendita, rimangono chiare differenze. E mentre i comportamenti emergenti della Gen Z si confondono tra i sessi, per alcuni segmenti di prodotto permangono alcune linee di demarcazione.
Una nuova ricerca di m1nd-set sul travel retail rivela alcuni atteggiamenti piuttosto prevedibili. “Non sorprende che le donne acquistino prodotti di bellezza in misura significativamente maggiore rispetto agli uomini: il 48% contro il 32%. Vediamo la stessa tendenza nella categoria degli alimenti e dei dolciumi, dove il 40% delle donnedichiaradiaveracquistatoqualcosa negliaeroporti,controsoltantoil34%degli uomini”hacommentatoPeterMohn,Ceodi m1nd-set.Gliuominitendonoancheacomprarepiùalcolicietabaccodelledonne,oltreagioiellieorologi.
Gli uomini fanno più acquisti in aeroporto. Sebbene entrambi i sessi abbiano la stessa probabilità di entrare in un duty-free, il 29% degli uomini ha acquistato uno o più prodotti mentre solo il 26% delle donne si è lasciato convincere, preferendo in molti casi limitarsi a curiosare. Ciò si traduce in un tasso di conversione per gli uomini del 64%,cinquepuntiinpiùrispettoalledonne. Questoineffettisipuòcollegarealgender pay gap, gli uomini tendono a guadagnare di più, anche a parità di lavoro. Quindi, nel 2023 questi ultimi registrano una spesa mediadi148dollari,contro137dollarifemminili. Moltiplicando 11 dollari per passeggero in un anno in un hub internazionale, si ottiene una differenza significativa. Inoltre, inunmomentoincuiiltrafficononèancora tornato ai livelli pre-Covid in numerosi gateway,idiversilivellidispesasonoamplificati.
Gli uomini sembrano apprezzare il fattore convenienza degli acquisti duty-free più delledonne.Questopotrebbeesseremotivato dal fatto che le donne sono più inclini allo shopping in città, che magari hanno già sbrigato prima di arrivare in aeroporto. Inoltre,gliuominiapronofacilmenteilportafoglio di fronte a una promozione ben pubblicizzata.
Dove c’è perfetta parità è sull’attenzione ai prezzigonfiati.Entrambiisessi(al50%ciascuno)hannodichiaratocheiprezzipiùalti, rispetto a loro mercati nazionali di provenienza,olamancanzadibuonepromozioni, liscoraggianodall’acquistareneiduty-free. La ricerca è stata condotta su oltre 10.000 acquirentiintuttoilmondoehafornitoinformazionisuaffluenza,categorieacquistate,quotadiportafogliopercategoria,interazione con il personale, fattori di acquisto ebarriereall’acquisto.
pag. 60 | retail&food |Maggio 2024 duty free world |
by
kevin_rozario@yahoo.com
New Travel Markets | a cura di Luca Esposito luca.esposito@layline-consulting.it
LA CINA ESPANDE LA 15-DAY VISA-FREE TRAVEL POLICY
Chi ha affrontato un viaggio in Cina sa bene come sia costoso e complesso il procedimento per ottenere un visto turistico. Oltre alle varie pratiche burocratiche e alla solita foto con un formato particolare, servono un passaporto con almeno sei mesi di validità, le prenotazioni dei voli ed un piano dettagliato di viaggio con l’elenco degli hotel in cui si soggiorna. La procedura per il rilascio dura qualche giorno e comporta un costo che va dai 127 ai 196 euro, a secondo della rapidità di emissione con cui è richiesto. Ma quest’anno tutto questo potrà essere evitato.
Infatti, il 24 novembre dello scorso anno la Cina ha annunciato l’estensione della politica di esenzione del visto (la cosiddetta 15-Day Visa-free Travel Policy), già prevista per i cittadini del Brunei e di Singapore, anche a cinque Paesi europei e alla Malesia. Nel periodo compreso tra il 1° dicembre 2023 e il 30 novembre 2024, i titolari di passaporti ordinari di Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Spagna e Malesia potranno infatti entrare in Cina senza visto per un massimo di 15 giorni per affari, turismo, visite a parenti o amici e per il transito. Successivamente, nel marzo di quest’anno tale lista è stata estesa anche ad altri sei Paesi europei (Svizzera, Irlanda, Ungheria, Austria, Belgio e Lussemburgo).
Questa risoluzione, seppure sperimentale e temporanea, consentirà ai cittadini dei citati paesi di viaggiare in Cina con l’unico requisito rimasto: essere in possesso di un passaporto con almeno 6 mesi di validità. Una strategia che dà un ulteriore, importante segnale circa l’impegno cinese a facilitare le procedure per gli stranieri provenienti dall’Europa con l’obiettivo di attrarre investimenti esteri, rafforzare i legami economici e promuovere ulteriormente gli scambi di personale, così come sancito nel “2024 Government Work Report”.
Il portavoce del Ministero degli Esteri, Mao Ning, ha dichiarato che la semplificazione dei visti ha lo scopo di contribuire ad un’apertura della Cina verso il mondo esterno. Questa iniziativa segue le precedenti strategie del Governo cinese, tra cui un piano globale introdotto ad agosto per affrontare le pre-
occupazioni sul fare affari nel Paese. Il piano includeva infatti la promessa di un migliore trattamento fiscale e di procedure semplificate per i visti a favore delle imprese estere.
Anche la tempistica dell’annuncio di novembre riveste un significato strategico in quanto ha preceduto di pochi giorni il vertice UE-Cina, tenutosi a Pechino il 7 dicembre. La Cina intendeva inviare segnali di distensioni all’Europa prima di affrontare la spinosa questione del difficile accesso al mercato cinese con le restrizioni imposte alle imprese che rappresentano una costante preoccupazione per l’UE. Purtroppo, però, nonostante le ripetute richieste di accesso paritario ai mercati e il contesto di debolezza economica cinese che potrebbe teoricamente offrire un’apertura a negoziati più equi, la questione della reciprocità rimane un obiettivo ancora difficile da conseguire.
NEWS | International pag. 61 | retail&food | Maggio 2024
A Dubai apre il Real Madrid World, il parco a tema in partnership con la società sportiva spagnola
Dubai Parks and Resorts ha annunciato l’apertura del Real Madrid World, il primo parco a tema in collaborazione con la società sportiva del Real Madrid. Il parco ospita più di 40 esperienze e attrazioni legate al mondo del calcio e delle Merengues. All’interno dell’area sono presenti anche negozi e merchandise ufficiali della squadra. Tra le attrazioni principali: Celebration Plaza dedicata a tutte le più importanti vittorie del team; Champions Avenue, dove sarà possibile ripercorrere la storia della squadra attraverso esperienze, musica e cibo; lo Stars Universe per mettersi alla prova con allenamenti e sfide di calcio e basket; Sports Boulevard con ristoranti e negozi. Il parco propone anche 40 giostre tra montagne russe, ruote panoramiche e un teatro dove è possibile vivere la “Bernabéu Experience”.
Via Outlets chiude il 2023 a +11,5% con 360 accordi di remerchandising e nuovi brand
Via Outlets ha chiuso il 2023 a +11,5% (1,36 miliardi di eur). Gli ingressi negli 11 outlet del gruppo (in 8 Paesi europei) sono aumentati del 7,5% rispetto al 2022, superando i 30 milioni di visite. Nel corso dell’anno, la società ha toccato il record di affiliati al programma fedeltà Via Outlets Fashion Club (+20% rispetto al 2022) portando gli iscritti a oltre 2 milioni. In aumento anche l’attività di leasing in tutto il portfolio. Nel 2023, la società ha chiuso 360 accordi di remerchandising e nuovi contratti. Tra le novità, si segnalano l’ingresso negli outlet del marchio francese di sci Fusalp, del brand norvegese di abbigliamento Holzweiler, The North Face, Selected Femme/Homme (parte del gruppo Bestseller), i grandi magazzini scandinavi Steen & Strøm e Zadig & Voltaire. Altre partnership sono state avviate con il brand danese Name It, con la squadra di calcio Sport Lisboa e Benfica e il marchio sportivo italiano Unleash Your Nature (Uyn). Per il food&beverage: Five Guys e l’insegna tedesca di patatine fritte Frittenwerk
Ingka sbarca negli USA con Saluhall, la food hall vegetariana ancorata a Ikea
Lo scorso 11 aprile, Ingka ha inaugurato il primo Saluhall all’interno del Meeting Place di San Francisco (945 Market Street). La gestione dello spazio di circa 2.200 mq e 450 posti a sedere sarà affidata al gruppo londinese Kerb. La nuova area dal design nordico (“saluhall” in svedese significa proprio food hall) propone menu “planted” con cinque insegne internazionali (Taqueria La Venganza, Momo Noodle, Kayma Algerian Eater, Curry Up Now, Casa Borinqueña), un ristorante con panetteria interna, un’hamburgheria vegana. Il locale sarà aperto dalle 8.00 alle 22.00, sette giorni su sette. “Saluhall rappresenta la nostra visione di rivitalizzare gli spazi urbani, creando ambienti in cui le persone si connettono e le imprese prosperano” ha dichiarato Cindy Andersen, Direttrice generale di Ingka Centres. Il gruppo ha acquisito 945 Market Street nel settembre 2020, ma solo lo scorso agosto ha aperto uno store Ikea. La superficie totale affittabile del centro è di circa 24.000 mq. Il portfolio Ingka conta ì 34 centri commerciali in 13 mercati, tra cui l’Italia.
Fast Retailing chiude il Q1 a +27,7% ed espande il marchio Uniqlo negli USA
Entro il 2024, il colosso giapponese dell’abbigliamento aprirà 11 nuovi negozi in Texas e California (Houston, Dallas, San Diego e Sacramento). Il piano di crescita di Uniqlo prevede l’opening di circa 200 negozi in Nord America entro il 2027 e l’avvio dell’espansione anche sulla West Coast. Intanto, nel primo semestre terminato a febbraio 2024, l’utile netto del gruppo Fast Retailing, proprietario del brand, è stato pari a 195,9 miliardi di yen (circa 1,2 miliardi di euro), in aumento del 27,7% su base annua. L’utile operativo ha toccato i 257 miliardi di yen (+16,7% su un anno). Il fatturato è aumentato del 9% a 1.598,9 miliardi di yen (9,7 miliardi di euro), crescita condotta principalmente dal dinamismo di Uniqlo a livello internazionale, ma anche da quello del secondo grande marchio del gruppo, GU. In Italia, Uniqlo è presente con 3 store: due a Milano (Cordusio e piazza Gae Aulenti) e uno a Roma (Galleria Sordi).
NEWS | International pag. 62 | retail&food | Maggio 2024
Tesisquare presenta al mercato il suo Retail LAB a ComoNext
Tesisquare ha inaugurato il nuovo Retail LAB negli spazi di ComoNext, polo di innovazione tecnologica, certificato Mise, all’interno dell’antico Cotonificio Somaini a Lomazzo (Como). Un vero e proprio spazio fisico, dove i clienti del settore retail potranno esplorare le soluzioni dell’azienda, che puntano a rendere più agili i processi di vendita. Tra le soluzioni sviluppate nel centro vi è Back Office Operations Mobile, che consente di gestire in modo ottimale le operazioni di punto vendita, dagli ordini alla gestione della merce in stock. Più in generale, attraverso il sistema chiamato Store management, Tesisquare punta a garantire una gestione unificata del front end, front office e back office, con una unica user experience, che permette di massimizzare l’efficienza operativa e avere un migliore controllo dei costi e dei margini.
Pointer (Industree) lancia la piattaforma per il Retail media
Pointer , startup del gruppo Industree , ha lanciato la propria soluzione per il mercato del Retail media, offrendosi come abilitatore tecnologico sia dei retailer sia delle concessionarie media. Attraverso una piattaforma omnicanale e un motore cognitivo proprietario, Pointer promette di facilitare la gestione e l’ottimizzazione dei vari touchpoint di contatto con il consumatore, dai canali social ai volantini cartacei, passando per Adv online e offline, fino all’implementazione dell’uso di Qr Code in negozio. Pointer assicura l’acquisizione di dati e lead che arricchiscono i Crm dei retailer. E ai partner confeziona report dettagliati, basata su un’approfondita analisi dei dati, che consentono un’affinazione continua dei messaggi così da massimizzare il Roi.
Bennet, avanti con Alkemy per potenziare il digitale
È stato rinnovato per tutto il 2024 l’accordo tra Alkemy e Bennet, che va avanti ormai da cinque anni. Attraverso il team di Digital Marketing & Media, Alkemy continua ad affiancare Bennet per rafforzare il brand e la sua presenza digitale. Tra gli obiettivi, la creazione di un ecosistema phygital fondato sull’integrazione dei punti vendita fisici con quelli digitali attraverso l’e-commerce di Bennet, l’app potenziata da Alkemy nel 2023, e un piano di comunicazione full-funnel dedicato, che spazierà dalla pianificazione degli spazi pubblicitari online alla progettazione della creatività, dalla consulenza SEO alle attività di project management, per un’efficace gestione dei progetti e dei costi associati. Inoltre, Alkemy si occuperà della gestione dei canali social del brand.
PRODOTTI E FORNITORI pag. 63 | retail&food | Maggio 2024
CAMBI DI POLTRONA
GIANMARIA CHIURCO
Sales Executive di MangoPay
Mangopay ha nominato Gianmaria Chiurco come Sales Executive, con l’obiettivo di accelerare l’espansione dell’azienda in Italia. Chiurco proviene da un’altra realtà collegata ai pagamenti digitali, Revolut, dove ha trascorso gli ultimi due anni lavorando per il team di espansione del business in Italia. Originario di Novara, Chiurco è laureato in Relazioni Internazionali presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Entra a far parte del team di Mangopay specializzato nel mercato dell’Europa meridionale che, oltre all’Italia, include Spagna, Portogallo, Cipro e Malta. Riporterà direttamente a Nicolas Fournié, Head of Sales for Southern Europe di Mangopay.
MASSIMILIANO IOVINO
Direttore generale Euronics
Italia
Il Cda di Euronics Italia annuncia la nomina di Massimiliano Iovino a Direttore Generale del Gruppo in Italia. Il manager, classe 1972, è laureato in Economia Aziendale presso l’Università Cattaneo LIUC. Iovino porta con sé un’esperienza di oltre 20 anni trascorsi nel settore retail, in cui ha lavorato in realtà come Esprinet, Carrefour Italia e MediaWorld, dove era arrivato a ricoprire il ruolo di Direttore acquisti Mda&Sda, prima del passaggio in Euronics. Lavorerà a stretto contatto con il Presidente di Euronics Italia, Maurizio Minuti.
GIOVANNI GIANOLLI
Amministratore delegato Bianalisi
Il Gruppo Bianalisi ha ufficializzato la nomina di Giovanni Gianolli al ruolo di Amministratore delegato. Laureato in Economia Aziendale all’Università Bocconi, Gianolli ha iniziato il suo percorso professionale in Pirelli nel 1989. Dopo aver ricoperto i ruoli di Head of Controlling e Cfo in diverse aziende del comparto ICT, nel 2006 è approdato al settore Salute, dove ha al proprio attivo una solida esperienza come CEO di realtà quali Générale de Santé Italia e, negli ultimi 13 anni, Synlab Italia. In Bianalisi, arriva alla guida di un gruppo presente in 12 regioni con oltre 350 strutture tra laboratori, punti prelievo, poliambulatori e centri di diagnostica per immagini.
FEDERICO VALENTINI Head of Capital markets di Nhood
Federico Valentini è stato nominato Global Head of Capital Market di Nhood. Guiderà il neonato dipartimento che ha l’obiettivo di accelerare lo sviluppo delle attività anche sul mercato dei capitali. Contestualmente, Stefano Garavaglia ha assunto il ruolo di Head of Capital Markets Italy e insieme a questo acquisisce la carica internazionale di Co - Global Leader Debt Advisory per il Sud Europa (Iberia e Italia), in sinergia con Gregory Guillaumon, che si occuperà del mercato di Francia e Lussemburgo. Finora Garavaglia lavorava come Finance & Asset Services Director di Nhood Services Italy.
JOANNA GORSKA
Expansion Manager Medi-Market Italia
Joanna Gorska è la nuova Expansion Manager di Medi-Market per il mercato italiano. A partire dal 2019 aveva seguito l’espansione in Italia di Pepco, prima come property assistanza e poi a capo dell’espansione. Gorska, laureata in Polonia e con un master all’Università degli studi di Milano, all’inizio della sua carriera ha lavorato per diversi studi legali, per poi effettuare il passaggio nel retail alla fine del 2019. In Medi-Market lavorerà a stretto contatto con la country manager, Cristina Prizzon.
MASSIMO VISONE Integrator Director di Unieuro
Unieuro ha nominato Massimo Visone nel ruolo di Integration Director, a diretto riporto del direttore generale Bruna Olivieri. La nomina avviene in seguito alla recente acquisizione di Covercare. Visone è dedicato all’integrazione di Covercare, guidando la transizione della società in coerenza con il piano strategico “Beyond Omni-Journey”. Massimo Visone era entrato è entrato nel gruppo nel 2017, dove ha ricoperto il ruolo di Sales and Marketing Director presso Monclick. Vanta una consolidata esperienza manageriale in ambito e-commerce e digital marketing
pag. 64 | retail&food |Maggio 2024