27 minute read

News

Next Article
Vetrina

Vetrina

Eataly: Investindustrial al 52%, Cipolloni (ex Autogrill) sarà il nuovo AD

Investindustrial, il fondo di investimento guidato da Andrea Bonomi, ha annunciato l’ingresso in Eataly con una quota di maggioranza del 52%. Alla chiusura dell’operazione, i soci storici Eatinvest (famiglia Farinetti), la famiglia Baffigo-Miroglio e l’azionista Clubitaly (Tamburi Investment Partners) controlleranno il 48% restante. L’operazione comporta un esborso di 200 milioni di euro da parte del fondo, che permetterà a Eataly di azzerare il debito finanziario netto e concentrarsi sulla crescita. “L’iniezione di capitale andrà a rinforzare il ruolo della compagnia come ambasciatore globale del food Made in Italy, sia attraverso l’apertura di nuovi flagship store, sia con lo sviluppo di nuovi formati” si legge in una nota di Investindustrial. Nicola Farinetti, figlio del fondatore Oscar e attuale amministratore delegato, ricoprirà il ruolo di presidente, mentre Andrea Cipolloni (ex Autogrill Italia e Europe, nella foto) sarà il nuovo amministratore delegato. Investindustrial ha investito recentemente nel food 2,5 miliardi di euro, supportando diversi marchi, tra cui La Doria, CSM Ingredients, Italcanditi, Parker Food Group, Hi Food (si occupa di food tech) e ha rilevato il controllo della catena Dispensa Emilia.

STOCK OPTIONS

BUY

INDITEX

Il colosso spagnolo ha chiuso un primo semestre dell’anno dorato, con ricavi a 14,8 miliardi di euro, che hanno superato del 24% quelli del medesimo periodo 2021. L’Ebitda è salito del 30% a 4 miliardi. Per la seconda parte dell’anno, però, anche Zara & co temono un rallentamento dovuto alla congiuntura europea.

FERRAGAMO

La maison fiorentina ha registrato ricavi per 630 milioni di euro, in aumento del 20,3% a cambi correnti (e del 17% a cambi costanti) rispetto ai 524 milioni della prima metà del 2021. Segno più per entrambi i canali di vendita, con il retail a +16,5% e il wholesale a +40,9 per cento. Il margine lordo del primo semestre è stato pari a 453 milioni di euro, in aumento del 25,4 per cento.

RALPH LAUREN

Ralph Lauren ha lanciato un piano a medio termine chiamato “Next Great Chapter: Accelerate”. Entro l’anno fiscale 2025, a valuta costante, prevede una crescita annuale dei ricavi compresa fra il 5% e il 9%, con un margine operativo almeno al 15%, sempre al 2025. Il digitale dovrebbe arrivare al 33% dei ricavi, rispetto al 26% di oggi.

HOLD

TOD’S

Come annunciato ad agosto, è partita l’operazione con cui Diego Della Valle (tramite DeVa Finance) ha lanciato un’Opa totalitaria sulle azioni Tod’s, con obiettivo il delisting. Ora il valore dell’azione è allineato al prezzo di offerta, intorno ai 40 euro. La strategia è quella di rafforzare i brand del gruppo concentrandoli verso una fascia alta di prodotto.

H&M

Il gruppo svedese ha chiuso il trimestre, che terminava il 31 agosto, con conti deludenti rispetto alle attese degli analisti. Vendite a 57,5 miliardi di corone svedesi (circa 5,38 miliardi di euro), in crescita del 3% rispetto al medesimo trimestre dell’anno fiscale precedente. Tra inflazione e basso potere d’acquisto, paga le prospettive del fast fashion.

WALMART

Il colosso retailer ha annunciato l’assunzione di 40.000 stagionali in previsione del periodo di shopping, tra Halloween e Natale. Un numero di molto inferiore rispetto al 2021, quando ne vennero annunciati 150.000. L’aumento stimato delle vendite è compreso appena fra l’1% e il 3%. Ancora ombre su Gap, alle prese con una crisi dei ricavi. Secondo il New York Times, per un contenimento dei costi l’azienda americana taglierà fino a 500 posti di lavoro in ambito dirigenziale, tra San Francisco e l’Asia. Inoltre, il rapper Kanye West ha lasciato il brand come testimonial, accusandolo di aver infranto i termini contrattuali.

SELL

GAP

AMERICAN EAGLE

A conclusione dell’ultime trimestre fiscale, il brand americano ha annunciato che non ci sarà distribuzione del dividendo quest’anno. I ricavi (a livello di comparabile) sono calati del 6% rispetto allo stesso periodo del 2021. Il marchio, al pari di altre retailer come Macy’s, accusa anche problemi di eccessivo invenduto sugli scaffali.

BED BATH & BEYOND

Brutto periodo per il brand a stelle e strisce. A fine giugno è avvenuto l’avvicendamento del Ceo, a causa dei magri risultati trimestrali. E l’annuncio della chiusura di 150 negozi. A settembre, invece, si è verificato il caso di suicidio di Gustavo Arnal, ormai ex Cfo dell’azienda.

Estate da record per molti scali regionali

Areas-Mychef porta Rossopomodoro a Orio al Serio

Le vacanze estive appena archiviate hanno prodotto numeri da record per alcuni scali italiani. Uno di questi è Torino-Caselle, gestito da Sagat. Per il principale aeroporto piemontese, il trimestre giugno-agosto ha fatto registrare la soglia di 1 milione 250mila passeggeri, un volume mai toccato in precedenza, che corrisponde a una crescita del 26% rispetto all’estate del 2019. In modo particolare, ad agosto la crescita è stata del 33,3%, con 427.042 passeggeri. A gonfie vele anche la Sardegna. All’aeroporto di Cagliari, tra maggio e agosto, circa 1,5 milioni di passeggeri hanno viaggiato sulle tratte nazionali stabilendo un nuovo record assoluto. A questi vanno aggiunti circa 600.000 passeggeri delle tratte internazionali. Brindano anche gli scali del Nord della regione. Lo comunicano le società di gestione, Sogeaal di Alghero e Geasar di Olbia. “Sono circa 901.500 i passeggeri transitati nei due scali nel mese di agosto, in crescita dell’8% (+68.800 passeggeri) rispetto allo stesso periodo del 2019. L’incremento è stato determinato dall’ottima performance del segmento domestico, che ha registrato 560.000 passeggeri, il +34% rispetto all’agosto 2019”. In Sicilia, superano il pre-Covid anche lo scalo di Catania (1,14 milioni ad agosto contro 1,12) e il Falcone-Borsellino di Palermo: con quasi 800mila passeggeri, +3,41% rispetto ad agosto 2019.

Svicom diventa Società Benefit

Prosegue l’evoluzione di Svicom che ha annunciato il cambio di forma societaria, da Srl a S.p.A. Il passaggio ha visto anche un aumento del Capitale Sociale a 500.000 euro, a testimonianza di una crescita sostenuta e riconosciuta dai Soci del Gruppo. Il Gruppo conferma, così, la strada intrapresa verso l’ampliamento e la diversificazione della gamma di servizi, guardando oltre gli schemi e puntando sull’innovazione. Con la trasformazione in Società Benefit, inoltre, si uniscono ad obiettivi prettamente economici, propri dell’attività imprenditoriale, anche finalità di beneficio comune per operare in modo responsabile, trasparente e sostenibile nei confronti dei dipendenti, dei fornitori e delle comunità, territori e ambienti in cui ogni asset è calato. I criteri ESG saranno ancora più determinanti nella strategia della Società Benefit. “Adeguiamo la struttura societaria alla nuova strategia di crescita per essere sempre più protagonisti della trasformazione del nostro settore, mettendo al centro la tecnologia. L’innovazione è, infatti, nel DNA aziendale, sempre nel rispetto dei valori che ci contraddistinguono e che parlano di noi da oltre 25 anni: passione, dedizione, entusiasmo delle nostre persone”, ha dichiarato Fabio Porreca, Chairman di Svicom.

Porte di Mestre (Cushman&Wakefield): partito il restyling

Sono iniziati i lavori riqualificazione architettonica e commerciale del centro commerciale Porte di Mestre, finalizzati al rilancio strategico del complesso come luogo di shopping, servizio, tempo libero e socialità per la città di Venezia e provincia. Il restyling si svolgerà lungo un arco di circa 10 mesi e prevede interventi estetici e funzionali, anche nella food court. Di pari passo, procede anche il riposizionamento commerciale del centro. “Nel delineare le linee guida per il riposizionamento strategico del centro, abbiamo attentamente valutato le esigenze della domanda attuale e futura, ripensando l’offerta in modo da rispondere puntualmente a modelli di consumo in rapida evoluzione, e di intercettare i trend emergenti in termini di prodotto, servizi e brand. Una particolare attenzione verrà posta sulla ristorazione, che rappresenta un’opportunità di crescita e consolidamento per una destinazione con le caratteristiche di Porte di Mestre, in area urbana, in un contesto ad alta densità di commerciale, uffici e terziario”, ha detto Roberto Marchetti, Head of Retail leasing di Cushman & Wakefield, gruppo che gestisce il centro dal 2020.

Rossopomodoro si rafforza nel travel e sbarca all’aeroporto di Bergamo Orio al Serio. Il ristorante si trova al piano ammezzato, nell’area Arrivi, e si presenta con la nuova immagine originale del brand, ispirata al claim “come un giorno a Napoli”. Può accogliere fino a 100 clienti a sedere. “Siamo felici di continuare a collaborare con un partner strategico come il Gruppo Sebeto, con cui aprire punti vendita in importanti location, nell’ambito del travel retail” ha commentato Sergio Castelli, amministratore delegato di Areas Italia – MyChef, player da oltre cento punti vendita negli scali italiani. Rossopomodoro, brand che conta oltre 150 locali in Italia e nel mondo (tra cui Stati Uniti, Regno Unito, Danimarca, Brasile, Germania e Malta) sta intensificando sempre di più la presenza nei luoghi di transito.

Sonae Sierra: al via i lavori nell Galleria Centrale di Reggio Emilia

Dopo l’acquisizione nel 2021 della quota di maggioranza della società La Galleria S.r.l., Sonae Sierra avvia i lavori di ristrutturazione della Galleria Centrale di Reggio Emilia che sarà trasformata nel food market “Il Mercato eat&meet”. Il progetto metterà a disposizione del pubblico 17 punti vendita dedicati al cibo oltre ad offrire spazi dedicati a eventi culturali e di intrattenimento, che diventeranno un luogo di attrazione e di svago per l’intera popolazione di Reggio Emilia. “La firma del contratto di appalto dei lavori di ristrutturazione è un passo molto importante, il cantiere è partito e prevediamo di concludere nel primo trimestre 2023. Grazie al posizionamento strategico, questo intervento ha l’ambizione di dare vita ad un nuovo punto di riferimento per la città di Reggio Emilia e mira a creare uno spazio pubblico aperto a tutti, permeabile ed inclusivo. “ ha commentato José Maria Robles, General Manager per il Property Management di Sonae Sierra in Italia. Il gruppo ha, inoltre, annunciato che fornirà i servizi di commercializzazione per il centro commerciale Vulcano Milano, che conta 160 unità commerciali tra negozi, servizi, ristoranti e caffetterie) e dispone di circa 3.600 posti auto, distribuiti su due livelli interrati, situati al di sotto dei livelli commerciali e su parcheggi multipiano su quattro livelli.

Bkno (Blooming Group) diventa il più grande franchisee italiano di Burger King

Rsct (Pillarstone) rileva Scarpe & Scarpe

Bkno, società controllata da Blooming Group, ha acquisito il 100% di Arilica Food and Beverage. Arlica è attualmente leader in Lombardia e Veneto, avendo in gestione 9 store a marchio Burger King. Con questa acquisizione, il gruppo Blooming diventa così il più grande franchisee italiano per Burger King per numero di store, con 18 punti vendita, oltre 500 dipendenti e un fatturato superiore a 25 milioni di euro. L’operazione, si legge in una nota, “conferma l’espansione del gruppo in un contesto economico complesso e in continuo mutamento”. Blooming Group spA è un gruppo attivo nel food & beverage nato nel 2017 con la creazione di Bkno. Opera nel retail con i brand Burger King, Befed, Il Barbiere e con i propri marchi Lab, Il Barotto e Gallo’s.

RSCT (Responsible & Sustainable Corporate Turnaround Fund), fondo gestito da IQEQ con advisory di Pillarstone, ha rilevato il 70% del capitale di Scarpe & Scarpe. L’operazione avviene dopo l’ok dei creditori al concordato preventivo in continuità e dopo l’omologa del Tribunale di Torino, approvata lo scorso 1° luglio. Come recita un comunicato ufficiale, grazie all’esdebitazione raggiunta attraverso il concordato preventivo e alle nuove risorse immesse dal nuovo azionista, Scarpe & Scarpe riavvierà il progetto di sviluppo interrotto con la pandemia, puntando a tornare al fatturato di 260 milioni di euro. Secondo il nuovo azionista, “Scarpe & Scarpe si propone anche come centro di aggregazione di altre catene di distribuzione orientate alla stessa clientela, a partire da Pittarosso, che sta affrontando un percorso analogo in concordato preventivo, nel quale il principale creditore è RSCT, dopo aver rilevato i crediti di un pool di banche con l’obiettivo di diventarne azionista di controllo”. In seguito alla ricapitalizzazione di Scarpe & Scarpe il controllo del consiglio di amministrazione è passato a Pillarstone e la famiglia Pettenuzzo (che ha ancora il 30% del capitale) ha mantenuto una rappresentanza di minoranza e continuerà a collaborare al rilancio. Amministratore delegato è stato nominato Marcello Pace, già a.d. di Pittarosso, mentre presidente è stato nominato Fabio Pampani, attuale manager del gruppo di profumerie e cosmetica Douglas.

Calzedonia acquista l’80% di Antonio Marras ed entra nell’alta moda

Arriva Calzedonia per il rilancio del marchio di alta moda Antonio Marras, fondato dallo stesso stilista sardo. Il gruppo veneto ha deciso di acquisire l’80% del capitale della Antonio Marras, anche se il comunicato non svela l’entità della cifra. L’accordo prevede che Calzedonia metta a disposizione la sua esperienza nel retail e nella produzione, nonché la sua forza finanziaria, per sviluppare le potenzialità del marchio. Antonio Marras (a sinistra nella foto) continuerà a dedicarsi alla creazione e realizzazione di abiti, accessori e complementi di arredo. Al momento, rispetto ai negozi fisici, Antonio Marras possiede tre boutique monomarca, a Milano, Alghero e Mosca.

La Rubrica Legale

a cura di Cocuzza & Associati Studio Legale, Milano

di Alessandro Barzaghi

Spese comuni dei punti vendita e ISTAT: aumenti e strumenti di reazione previsti dal diritto

È tempo di considerevoli aumenti nel settore dell’energia e delle materie prime e questo sta avendo ripercussioni importanti sulle spese e sui canoni di locazione ed affitto. Per quanto riguarda le spese, l’aumento si può verificare in via diretta (aumento delle utenze in bolletta) o in via indiretta (aumento delle spese comuni).

Per quanto riguarda il canone, l’indice ISTAT ha ricominciato a galoppare dopo anni in cui era sostanzialmente irrilevante (per un periodo addirittura negativo). Gli effetti sui canoni si stanno facendo sentire. Molti si chiedono se i rimedi giuridici già utilizzati per il periodo Covid siano impiegabili anche per contrastare questi fenomeni.

Come è noto la legge 392/78 detta una disciplina inderogabile (tranne che in caso di grandi locazioni) sull’ISTAT: il canone non può subire aumenti in misura superiore al 75%, tranne che nelle locazioni ultranovennali (intese in senso stretto: la giurisprudenza ha chiarito che quelle con rinuncia al diniego di rinnovo alla prima scadenza da parte del locatore non sono tali). In realtà questa norma risulta spesso violata, pertanto è senza dubbio tempo di verifica del proprio parco contratti per controllare se la clausola sia in violazione della norma (le somme pagate in eccesso sono ripetibili sino a sei mesi dalla riconsegna dell’immobile).

Non esiste analoga disciplina negli affitti di rami, per cui vengono in esame le norme già utilizzate in tema di Covid, quali eccessiva onerosità sopravvenuta (che tuttavia in mancanza di offerta di perequazione da parte del landlord può sfociare nella sola risoluzione del contratto) o riequilibrio di buona fede. Tuttavia, diversamente dalla pandemia, l’inflazione è un fenomeno finanziario che facendo perdere potere di acquisto alla moneta, colpisce nello stesso modo proprietà e conduttori.

Si ricorderà che l’invocazione di norme civilistiche di riequilibrio del contratto passa sempre per l’esame dell’imprevedibilità e straordinarietà. Da un certo punto di vista gli aumenti delle materie prime e utenze sono causati a una crisi energetica dovuta in parte a una guerra (evento imprevedibile e straordinario) e ad altri fattori internazionali (conseguenze della pandemia, che invece potevano essere in buona misura previste).

In generale, coloro (pochi, ma ci sono) che hanno pattuito cap (tetti) all’aumento delle spese o dell’ISTAT oggi possono ritenersi soddisfatti. Probabilmente le clausole quando furono negoziate ai tempi apparivano di applicazione molto teorica, ma oggi sono di attualità e proteggono notevolmente. I contratti, del resto, si fanno proprio per tutelarsi da circostanze future, anche improbabili.

Le tipologie sono le più disparate, ma in generale si dividono tra quelle che pongono un cap rapportato all’anno precedente (per esempio: le spese non potranno essere aumentate in misura maggiore di - ovvero l’indicizzazione non potrà essere superiore a – una percentuale eccedente tot % rispetto all’anno precedente) e quelle che pongono un cap diretto (per esempio: le spese non potranno eccedere una determinata somma o una percentuale del canone ovvero l’indicizzazione non potrà superare tot % annuale).

Clausole di questo tipo, complesse da negoziare perché impegnano proprietà e operatori a previsioni sul futuro, offrono tuttavia la massima protezione, e pertanto la loro introduzione nei contratti appare particolarmente consigliata in questo momento storico.

Osservatorio Collaborations e Co-Branding

a cura di BRAND JAM

di Paolo Lucci

Tra pop up store e librerie leggendarie, il retail narrativo della brand extension

Brand Jam osserva dal 2011 il mondo delle “collaborations” in licenza e attività di brand extension, sezionando più di 300 casi innovativi ogni trimestre. Nella rubrica di questo numero per Retail & Food, Brand Jam ha scelto due casi di studio: i pop up store dedicati al merchandising Harley Davidson e alla collaborazione tra Bottega Veneta e la libreria The Strand di New York. Il caso di Harley-Davidson segna una tappa interessante nel percorso di brand extension del marchio, grazie ad alcuni popup store che la casa motociclistica di Milwaukee ha appena aperto in Italia e in Portogallo. La strategia di marca si fonda non solo sulle sue moto leggendarie, ma sullo stile di vita all’insegna della libertà e dell’avventura. Uno stile che capi d’abbigliamento e accessori esprimono in maniera chiara ed emotivamente forte, e che caratterizza la gamma di merchandising Harley.

I negozi sono sviluppati dal management Harley Davidson della regione SPI (Spain, Portugal, Italy) e sono dedicati esclusivamente al merchandising, incentrando l’attenzione del consumatore nello spirito esperienziale leggendario. La prima apertura è avvenuta a luglio a Cortina D’Ampezzo, la seconda a Lazise, sulle sponde del Lago di Garda, e a luglio un terzo pop-up è stato aperto anche in Portogallo, a Madeira. Aperture più recenti riguardano anche la capitale italiana, dove l’eredità storica di Roma e il suo ambiente cosmopolita creano il mix perfetto per un pop-up store e a Venezia, nei pressi del ponte di Rialto. Il focus sul retail come contenitore esperienziale è il denomitore comune che troviamo nella partnership tra Bottega Veneta e la libreria The Strand, partnership inusuale per un brand di lusso, che pone l’attenzione sulla carta stampata e su una libreria diventata negli anni un simbolo della Grande Mela e un punto di riferimento per i newyorkesi.

Fondata nel 1927, The Strand bookstore, ha rappresentato per Matthieu Blazy, nuovo direttore creativo di Bottega Veneta, un luogo di scoperta durante il suo periodo di co-direzione di Calvin Klein, periodo che il designer ha voluto “omaggiare” con la creazione di una limited edition di tre tote bag Bottega Veneta in pelle, caratterizzate dal logo Strand, presentate da lui stesso a New York e protagoniste della campagna scattata da Stephen Shore – fotografo celebre per i suoi ritratti dell”American Life”. Solo 50 ospiti nella libreria, per scoprire insieme le borse e una lista di libri curata da Blazy come parte finale della partnership, completano la narrativa esclusiva di questa collaborazione. La limited edition è acquistabile in forma fisica solo nello store di Bottega Veneta a Soho, mentre dal 15 settembre è disponibile sul sito Bottega Veneta.

OVS porta i corner GAP anche dentro Coin

Lendlease sceglie CBRE per la gestione di MIND

Dopo l’acquisizione degli 11 negozi GAP, conclusa a febbraio 2022, il Gruppo OVS lavora per migliorare la diffusione del marchio. Tra settembre e ottobre arriveranno 16 nuovi shop-inshop Gap (uomo, donna e bambino) all’interno dei negozi Coin di Roma, Milano, Como, Brescia, Firenze, Bari, più tre punti vendita negli outlet di Valmontone, La Reggia, Puglia Village. I prodotti Gap Kids erano già presenti in alcuni negozi OVS. OVS ha inoltre annunciato in una nota stampa che “è in corso la ricerca di una location a Milano” e che dal primo ottobre sarà lanciato il nuovo sito Gap-Italia.it, “una vetrina evoluta completamente integrata ai negozi fisici in un’ottica di omnicanalità”.

CBRE, società internazionale di consulenza immobiliare, ha ottenuto da Lendlease il mandato per la gestione del Property Management e del Community Management del MIND, all’interno di MIND Milano Innovation District, al centro dell’area ex-Expo 2015. Per offrire un servizio efficace, il gruppo ha messo a disposizione di Lendlease una squadra dedicata, composta da un team multifunzionale con expertise nel Property e Community Management, nel Digital, nel Marketing e nel Legal. Per agevolare la gestione delle attività, CBRE utilizza Host, uno strumento tecnologico sviluppato in-house che permette di avere, in un’unica piattaforma, tutte le informazioni utili per chi lavora o vive in un immobile. Il software darà, inoltre, la possibilità al Community Manager di comunicare one to one con gli occupier, inviando loro anche survey ad hoc per raccogliere feedback e suggerimenti, e agli user di prenotare corsi, pranzi e servizi.

Assofranchising chiede interventi urgenti per il settore

Assofranchising ha presentato un pacchetto di interventi in soccorso del settore, messo a dura prova dalla crisi energetica e dall’inflazione in aumento. “Insieme a Confcommercio stiamo dialogando sul tema dell’inserimento di un Cap proprio in merito agli adeguamenti Istat”, ha dichiarato Alberto Cogliati, Segretario Generale di Assofranchising. Le proposte dell’Europa sul contenimento dei costi e dei consumi di energia trovano pieno appoggio in Assofranchising che pone l’attenzione anche sui punti vendita nei centri commerciali. “Chiediamo di valutare la possibilità di chiusura selettiva anticipata per i negozi presenti nei centri commerciali, in base alle esigenze di ogni singola linea di business e ovviamente in accordo con la proprietà, senza che questo implichi il non adempimento del contratto”, continua Cogliati. “Auspichiamo che il Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali, ma anche la politica, prendano in considerazione queste richieste per dare respiro alla filiera”, conclude Cogliati.

Dal carrello al fuori casa, aumentano i consumi bio in Italia

Nel 2022 l’89% delle famiglie italiane ha acquistato bio almeno una volta. Sono i dati che emergono dall’Osservatorio Sana 2022 a cura di Nomisma. Tra i canali di vendita, Iper e supermercati veicolano la maggior parte delle vendite: 1,4 miliardi di euro a luglio 2022, segnando un leggero calo rispetto allo scorso anno (-2,0%). Al secondo posto per dimensioni i Discount, con vendite di biologico pari a 272 milioni di euro, in crescita del +14% rispetto all’anno precedente. Al terzo posto, invece, i Liberi Servizi con vendite per 159 milioni di euro che, come nel caso degli iper e supermercati mostrano un segno negativo (-4,6%). Come nel 2021, anche nel 2022 gli Specialisti Drug mostrano segno positivo (+5,7%), pur rimanendo una piccola porzione delle vendite della Distribuzione Moderna. Cresce anche l’e-Commerce, ma con ritmi minori rispetto allo scorso anno (+5%). I consumatori apprezzano il cibo bio anche fuori casa: negli ultimi 6 mesi oltre 6 italiani su 10 hanno consumato prodotti biologici fuori casa in almeno una occasione, aperitivo compreso.

Arcaplanet inaugura 4 nuovi pet store e cresce ancora, da Nord a Sud

Prosegue il piano di sviluppo e crescita di Arcaplanet che a settembre ha aperto 4 nuovi pet store a Caponago (Monza Brianza), Vicenza, Cuneo e Torre Annunziata (Napoli). Con l’apertura di Torre Annunziata, Arcaplanet incrementa la sua crescita al Sud raggiungendo 17 punti vendita in tutto il meridione, di cui 5 in Campania. Forte anche la presenza nel Nord, dove Lombardia, Piemonte e Veneto da soli incorporano il 55% di negozi. Grazie all’inaugurazione dei quattro negozi, sono 16 (quattro per ogni punto vendita) le nuove risorse che entrano a far parte del team dei Pet Specialist dell’insegna. L’azienda prevede per tutti i dipendenti percorsi di formazione in Academy tenuti da veterinari, addestratori, comportamentisti e nutrizionisti. Uno di questi è focalizzato sullo sviluppo di nuove figure da avviare alla carriera manageriale. Arcaplanet fa parte del Gruppo Agrifarma e oggi conta oltre 390 store (2 sono in Svizzera), una piattaforma di vendita online e circa 2000 dipendenti.

Un Horto sul tetto più bello di Milano

di Monica Cannalire

Horto è fiorito sul meraviglioso rooftop di The Medelan, palazzo storico che sino alla fine degli anni ’20 del secolo scorso fu sede della Borsa, in un continuum sempre ad opera dell’architetto Luigi Broggi, con la struttura in style liberty che ospitava i Magazzini Contratti. La Piazza Ellittica, oggi Cordusio, si conferma quindi un nuovo cuore pulsante di Milano.

Tornando all’oasi appena creata in cima a questo nuovo mondo, con vista Galleria e Duomo, scopriamo cheil ristorante Horto nasce da un’idea di appassionati investitori ed esperti di ospitalità, circa cinque anni fa. Il progetto è uscito “illeso” dal periodo di pandemia ed, anzi, è letteralmente sbocciato grazie all’impegno dei co-fondatori Osvaldo Bosetti e Diego Panizza, oggi anche Managing Director. Ad entrambi, ormai consci dell’importanza della prossimità e di uno stile di vita più sostenibile, è parso naturale esaltare il concetto di “ora etica”, una distanza amica che crea una rispettosa sinergia tra la cucina e il territorio circostante. Entro un’ora si trovano tutte le ottime materie prime desiderabili, sempre fresche e stagionali, in armonia con i ritmi della natura e trasportate in modo consapevole, da fornitori locali ed esperti. L’azienda agricola Cirenaica (a Robecchetto) fornisce alcune carni di qualità, Cascina Fascina ad Abbiategrasso e Iside a Sulzano si occupano degli ortaggi; il pesce di lago arriva dalla Pescheria Montisola, il latte da Baronchelli (Lodi), il riso da Cavalieri d’Italia a Giussano, mentre il pane è di Tondo, a Milano.

I materiali del luogo, elegante ed accogliente, parlano la stessa lingua naturale, che predilige il riutilizzo delle risorse: il pavimento deriva da vecchie botti di aceto, la struttura delle pareti interne è di materiale biodegradabile, mentre l’intonaco incorpora residui della lavorazione del riso. Il merito del progetto di interior design è di Genius Loci Architettura, lo stesso studio incaricato della ristrutturazione dell’intero complesso. Il paesaggio sulla terrazza di Horto è stato curato da un’esperta come Raffaella Colombo, che ha creato un racconto verde con una vita propria, studiato accuratamente per innestarsi nel variegato landscape meneghino e poi mutare con le stagioni, cullando gli ospiti nella scoperta di queste eccellenze culinarie.

Gli occhi di Diego Panizza si illuminano, mentre racconta tutto l’impegno profuso per realizzare Horto, in modo autenticamente etico: “Non potevamo che affidare la direzione strategica e organizzativa della cucina a Chef Norbert Niederkofler, tre Stelle Michelin

e Stella Verde per la Sostenibilità, con cui siamo orgogliosi di portare questa nuova esperienza di alta cucina etica, nel cuore di Milano”. Questo pioniere vede la cucina come catalizzatore di processi culturali e il cuoco come educatore emozionale, che ispira gli avventori ad uno stile di vita migliore, nella giusta valorizzazione del rapporto tra produzione, territorio e consumo. Il portatore di gusto qui è Alberto Toè, executive chef e responsabile sviluppo menù, in passato a lungo al fianco di Niederkofler. Insieme ad una brigata dinamica e capace, realizzano piatti da sogno, che al risveglio lasciano il gusto reale di materie prime locali di eccellenza, trattate con pazienza e rispetto.

Come in natura, Horto ha richiesto il suo tempo per fiorire e oggi ci invita a rivalutare proprio questo importante elemento intangibile: ci consiglia di trascorrerlo con maggior gusto e consapevolezza, magari proprio sul tetto verde con la vista più bella di Milano.

Retail Glitch

Con questo numero di retail&food diamo avvio a una nuova rubrica, Retail Glitch, curata da Monica Cannalire. Monica è una nota professionista del retail, che ha maturato una solida esperienza nel settore real estate e infine ha fondato il proprio servizio di consulenza, Younicorrn. Il nome della rubrica deriva da glitch: una sorta di rumore o interferenza nelle linee d’onda, per riferire al suono, mentre nel mondo del metaverso è un “errore”, che in realtà spesso rappresenta un’evoluzione autonoma del sistema. È più esattamente un’anomalia, un graffio sulla superficie liscia delle cose. Quello che spesso le rende interessanti.

Occhiali da Lettura

© 2022 Tempting Brands AG all rights reserved. ROUTE 66 is a registered trademark. Distribuito da: Polinelli S.r.l. - Società con Socio Unico, una divisione di FGX International - Via Roma, 57 - 21020 Daverio (VA)

Esselunga sceglie Deliveroo per entrare nel “quick commerce”

Anche Esselunga entra nell’arena del quick commerce e sceglie Deliveroo HOP come partner per il recapito a casa. Il servizio, LaEsse by Deliveroo HOP, parte da Milano e può offrire ai consumatori più di 2.400 prodotti, comprese referenze a marchio privato e prodotti di marca. L’integrazione tra piattaforme digitali permette anche l’accumulo dei punti Fidaty di Esselunga, ordinanda la spesa tramite la app del canguro. Per Esselunga si tratta di un ulteriore passo avanti in un piano consistente di investimenti nell e-Commerce. In estate, per esempio, il gruppo aveva estesa il suo recapito della spesa a zone di villeggiatura, come Liguria e Toscana, e dalla propria piattaforma ha implementato l’opzione “Presto a casa”, che invia la spesa entro 3 ore. A livello globale, per Deliveroo nel primo semestre del 2022 la consegna su richiesta di generi alimentari ha rappresentato il 10% del totale del GTV (gross transaction value, ovvero il valore lordo delle transazioni), in crescita rispetto all’8% del secondo semestre del 2021. Nel complesso, negli 11 mercati in cui Deliveroo è presente, gli store da cui ordinare prodotti alimentari sulla App sono più di 15.000. Al momento, nella città di Milano, la sezione “Spesa” di Deliveroo si avvale di accordi con Carrefour, Conad, ora Esselunga più una serie di botteghe affiliate.

L’Antico Vinaio fa il bis in Lombardia e apre a Milano Centrale con Grandi Stazioni Retail

Prosegue la crescita della schiacciata farcita dell’Antico Vinaio. L’insegna, fondata da Tommaso Mazzanti, ha aperto un nuovo punto vendita a Milano Centrale con Grandi Stazioni Retail. Si tratta della seconda sede nella città meneghina dopo la bottega in via Lupetta, non lontana dal Duomo. Il nuovo locale si affianca, oltre alla sorella in stazione, a quelle di Roma e New York, senza dimenticare i punti vendita a Firenze, dove è partita l’avventura del marchio.

2030 Milano centro

Autunno caldo, niente fantasie

Quando hai 50 anni sei un giovane vecchio o un vecchio giovane. Io sono un giovane vecchio.

Adoro la gente che si inventa come vivere, spesso con poco, spesso per poco tempo ma sempre in libertà. Non ho mai avuto il coraggio di farlo, di mollare il (sempre meno) certo per l’incerto.

Il classico salto nel buio che puoi fare fino a quando non hai anime paffutelle a cui pensare prima di chiudere gli occhi tutte le volte che ti butti sul letto.

Ne ho conosciuti di sommelier della vita da vivere. Venditori legali o illegali di sogni, oggetti inutili di cui non puoi fare a meno.

Quando va bene donne e champagne, quando va male, solitudine e gazzosa per parafrasare il gigante Giorgio Gaber.

Chi ha scelto di credere a Confucio “scegli un lavoro che ami, e non dovrai lavorare neppure un giorno in vita tua” e un po’ lo invidio.

Noi invece ci prepariamo al classico “autunno caldo”. La working class hero non può avere fantasia, ce lo chiede l’Europa.

Questo è quel che predicano in questo venerdì di election week questi quattro bugiardi alla TV.

Chi vuol esser lieto sia…

This article is from: