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TRAVEL | Intervista
from retail&food 10 2022
by Edifis
Nord America e scali al top dei ricavi
Dati al primo semestre 2022
Nord America Europa Internazionali
Aeroporti Autostrade Altri canali
LE VACANZE METTONO IL TURBO AD AUTOGRILL
Mentre il gruppo si prepara alla fusione con Dufry, in Italia il colosso del food & beverage brinda all’estate appena trascorsa, tra nuovi format e aperture
diAdriano Lovera
L’estate 2022, appena archiviata, non ha deluso le attese per quanto riguarda la ripresa del turismo. Confcommercio registra 27 milioni di italiani in viaggio, tra luglio e settembre. Sono tornati gli stranieri (+20% gli americani), che hanno speso ben 17 miliardi. Valori pre-Covid. Sulle principali direttrici di casa nostra, Autostrade per l’Italia ha conteggiato 150 milioni di veicoli a luglio-agosto. E molti scali (vedi servizio a parte) brindano a nuovi record di traffico. Una grande boccata d’ossigeno per un leader del food&beverage come Autogrill, legato a doppio filo ai canali travel. Un gigante italiano, benché ormai due terzi dei ricavi di gruppo provengano dall’estero. Un operatore che, come tutta l’industria, si appresta ad affrontare una stagione invernale piena di incognite. Mentre si prepara la grande fusione con Dufry. retail&food ha fatto il punto della situazione sul mercato domestico con Luca D’Alba, Commercial Director Europe-Italy di Autogrill.
Uno sguardo all’estate appena trascorsa. Soddisfatti dei risultati raggiunti? Ci sono alcuni canali di vendita o mercati che si sono distinti per performance particolarmente brillanti?
Luca D’Alba, Commercial Director Europe-Italy di Autogrill
larmente sorpreso la ripresa degli aeroporti e delle stazioni ferroviarie, mentre le autostrade erano già ripartite. Anche in questa fase Autogrill è al fianco dei viaggiatori, con l’obiettivo di rispondere ai nuovi trend del mondo Food & Beverage on the go, sviluppando nuovi concept e layout in grado di soddisfare le esigenze di tutti coloro che transitano nei canali in cui operiamo.
Semestrale con raddoppio dei ricavi
Sul fronte bilancio, nei primi sei mesi dell’anno Autogrill ha registrato ricavi per 1,78 miliardi di euro (quasi raddoppiati sullo stesso periodo 2021) di cui 951,3 milioni in Nord America, 406,5 milioni in Italia, 229,4 milioni in altri Paesi europei e 174,6 milioni in area International. A livello di canali, il fatturato proviene per 1,17 miliardi dagli aeroporti, 458,2 milioni dalle autostrade e 123,9 milioni da altri canali. Autogrill è presente in 30 Paesi, raggruppati in 3 Business Unit (Nord America, International, Europa) e gestisce un totale di circa 2.800 punti vendita in 805 location diverse. Il gruppo gestisce un portafoglio di oltre 300 marchi, sia di proprietà (tra cui Ciao, Puro Gusto, Motta, Bubbles, Burger Federation, Grab & Fly, LeCroBag) sia in licenza. Questi ultimi includono marchi internazionali come Starbucks Coffee, Burger King, Prêt à Manger ed altri emergenti a diffusione nazionale (tra cui Chick-fil-A, Panera, Leon, Panda Express).
A partire dalla pandemia e fino a oggi, com’è cambiato il cliente “travel”? Sono cambiati i gusti, le abitudini? E lo scontrino?
Il viaggiatore è cambiato con la pandemia: è alla ricerca di esperienze di sosta che siano di alta qualità, per regalarsi veri e propri momenti di benessere. La sosta si è prolungata, è più rilassata, aumenta la richiesta di alimenti bilanciati e genuini, e di alternative healthy e plant-based. Chi viaggia è sempre più attento anche alla sicurezza, all’igiene e alla disponibilità di tecnologie digitali per ordinare e pagare.
Per quanto riguarda l’offerta di Autogrill, quali sono state le principali novità recenti a livello di prodotto, format e di servizio?
Ci siamo attivati su tutti i canali (autostradale, aeroportuale e ferroviario) con nuovi concept, offerte e tecnologie di fruizione. Numerose le novità: dal concept Amore “Do Eat Better” (in foto) con l’introduzione della formula del servizio al tavolo, alle nuove aperture all’aeroporto di Roma Fiumicino e nelle Stazioni ferroviarie di Milano e Napoli, fino al completamento della Food Court all’interno dell’aeroporto di Linate. Tra i punti vendita più recenti, c’è l’inaugurazione del primo Eataly in aeroporto a
Roma Fiumicino (in foto). Autogrill ha inoltre ampliato la propria offerta plant-based con Wowburger (vedi foto) e pokè Rainbow. Infine, abbiamo potenziato i metodi di pagamento digitali, come Click&Good, il servizio integrato nell’app MyAutogrill che consente di individuare il punto vendita più vicino, visualizzare il menu, pagare l’ordine on line e ritirare direttamente presso il punto vendita.
Ancora oggi “autogrill” in Italia è sinonimo di area di sosta. Nei prossimi anni, il canale autostradale sarà sempre centrale per l’azienda o vedremo un arretramento, a favore di un maggior equilibrio tra canali travel e cittadini?
Ripercorrendo la storia di Autogrill, nel corso del tempo al canale autostradale si sono aggiunti anche il canale ferroviario e quello
aeroportuale, il cui peso negli anni è considerevolmente cresciuto. Fa parte del nostro DNA monitorare costantemente il mercato per anticipare le esigenze dei viaggiatori. Ad oggi, c’è un buon equilibrio tra i diversi canali, bilanciamento favorito dalla ripresa generale dei viaggi.
Quali sono invece le prospettive per i mesi a venire? Inflazione e caro carburante potrebbero senz’altro avere un impatto negativo, frenando i movimenti di traffico sia leisure sia business. Qual è la vostra sensazione?
Lo scenario economico attuale internazionale è complesso. Per questo è necessario avere un approccio flessibile al mercato dove la velocità e il sapersi adattare diventano elementi imprescindibili. In questo contesto, la nostra volontà è cogliere anche i segnali positivi: la ripresa dei viaggi e degli spostamenti, il desiderio di un ritorno alla normalità da parte dei viaggiatori, i nuovi stili di vita e di consumo riconducibili a criteri etici e, non ultimo, l’interesse verso il tema dell’alimentazione sostenibile e di qualità anche in viaggio.
Clienti a parte, qual è oggi il rapporto con i landlord? Qual è stato il lascito degli anni di pandemia?
Il dialogo con i landlord è sempre stato costante, come lo sono stati i continui momenti di confronto per monitorare le reciproche necessità. Le relazioni continuano a essere positive e, in particolare negli ultimi anni, i processi e i flussi interni sono costantemente evoluti per potenziare la comunicazione e agevolare la collaborazione.