panorami di gusto
C
ercare l’indirizzo della felicità? “Inutile”, dice l’umorista Dino Basili: “Cambia domicilio in continuazione”. Non è così. Anche la felicità, qualche volta, si ferma. A quelle tavole a cielo aperto spalancate sul verde e sull’azzurro, che coniugano le suggestioni del palato all’incanto di panorami mozzafiato. Una combinazione mai così apprezzata come in questa estate, dopo i lunghi mesi di forzata reclusione, che per orizzonte non hanno avuto altro che le mura domestiche. Da nord a sud, tra rampicanti e pergolati fioriti, una collana di tavole con vista, stellate e non, fa dell’Italia un risto-
rante diffuso. Il più romantico e spettacolare al mondo. Ce ne sono affacciate sul Monte Bianco oppure in riva al Po (l’Antica Corte Pallavicina di Polesine Parmense, tra i luoghi del cuore di Carlo d’Inghilterra), spalancate su infinite lontananze di colli o su piazze gioiello quale Bagno Vignoni, amatissima anche dal Magnifico. O, ancora, tuffate tra i vigneti. Come quel tempio gastronomico dell’Oseleta in Villa Cordevigo a Cavaion Veronese, aristocratico wine resort tra il Garda e la Valpolicella, blasonata terra di vini celebrata ai tempi dell’antica Roma anche da Virgilio, Marziale e Svetonio.
L’AUBERGINE Courmayeur (AO) Vanto dell’Auberge de la Maison, coniuga gusto e vista sullo sfondo di un eccezionale affaccio sul Monte Bianco. Un cantico dei sapori del territorio, sulla terrazza in estate e nella sala interna d’inverno, al fuoco del camino tra legni antichi e oggetti d’antiquariato alpino.
PREZIOSO Merano (BZ) Con la sua silhouette turrita, la facciata avviluppata dalla vite selvatica, il giardino romantico e la posizione a nido d’aquila, Castel Fragsburg è uno dei relais più romantici e spettacolari d’Alto Adige. Il ristorante gastronomico offre emozioni senza confini. Dell’occhio e del palato. 23