Sicurezza in montagna

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PERFORMA

SICUREZZA IN MONTAGNA Materiali, manovre e tecniche per affrontare al meglio l’alpinismo e l’arrampicata

Paolo Tombini e Carlo Gabasio EDIZIONI VERSANTE SUD


Seconda edizione: Ottobre 2023 Copyright © VERSANTE SUD S.r.l. via Rosso di San Secondo, 1 20134 - Milano www.versantesud.it I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento totale o parziale, con qualsiasi mezzo, sono riservati per tutti i Paesi. Copertina: F. Ravassard Testi: Paolo Tombini Fotografie: Carlo Gabasio tranne dove diversamente specificato. Riprese: Monte Bianco, per ghiacciaio e alta montagna; Bard e Monte Strutto per le falesie. Impaginazione: Francesco Rioda Ringraziamenti: CAMP, Punto Azzurro (marchio 4810), Gigi Birsa, Alberto Gnerro, Paola Bozzonetti, Luca Macchetto, Grivel, Petzl, Mountain Hardwear, Dock Rock, Mountain Equipment. Stampa: Press Grafica S.r.l. - Gravellona Toce (VB), Italia


Paolo Tombini Fotografie di Carlo Gabasio

SICUREZZA IN MONTAGNA Materiali, manovre e tecniche per affrontare al meglio l’alpinismo e l’arrampicata. 2a edizione

EDIZIONI VERSANTE SUD


sommario INTRODUZIONE.. ............................................................. 3

MATERIALI 001

......................................................................

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Scarpe . . ............................................................................. 12 - La scarpetta da arrampicata - Scarpa tecnica da alpinismo europeo e ghiaccio - Scarpa da avvicinamento o approach - Scarpone da alta quota - Scarpa da arrampicata per ghiaccio Imbragature, caschi.. ................................................... 16 - Imbragatura - Imbragatura completa - Pettorale - Imbrago leggero - Casco - Accessori per caschi Fettucce, cordini, corde. . ............................................ 21 - Fettucce rinvio - Anelli di fettuccia - Anelli di cordino - Daisy chain - Soste pronte - Longe regolabili - Corde intere - Corde gemelle - Corde mezze

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- Corde semistatiche - Cordino iperstatico da recupero Moschettoni..................................................................... 30 - Moschettone normale - Moschettoni con sistema brevettato Keylook e similari - Moschettoni HMS normali - Moschettone HMS con ghiera - Moschettoni a ghiera piccoli - Moschettone da ferrata - Moschettoni e articoli portamateriali - Moschettone a ghiera ovale - Moschettoni a ghiera con tripla sicurezza - Moschettone multiancoraggio - Maglia Rapida Attrezzi per assicurazione e calata...................... 36 - Freni statici, con bloccaggio della corda assistito - Freno dinamico con bloccaggio - della corda manuale - Freno tipo otto - Piastrina discensore - Freno multifunzionale tipo Reverso - Freno dissipatore tipo Ohm - Bloccanti - Carrucola - Kit recupero da crepaccio


Protezioni fisse e rimovibili..................................... 42 - Spit, tasselli fix e simili - Nut - Friend - Eccentrici o tricam - Bastoni estendibili Chiodi e attrezzi per arrampicata artificiale.... 46 - Martello da roccia - Attrezzatura per la scalata artificiale - I chiodi - Copper - Micronut - Rivet - Rurp - Cliffhangher Ramponi, piccozze, chiodi da ghiaccio................ 50 - Rampone classico - Ramponi da cascata - Ramponcini da escursionismo - Borsa porta ramponi - Chiodi da ghiaccio - Accessori per chiodi da ghiaccio - Piccozza classica - Piccozza da cascata e drytooling - Dragonne - Bastoncini telescopici - Attrezzino Abalakov - Anti zoccolo Zaini, sacchi. . ................................................................... 56 - Zaino da giornata - Zaino da bivacco - Sacca porta corda e zaini da falesia - Saccone da spedizione Accessori vari................................................................. 60 - Crash pad - Magnesite in sacchetto e magnesite liquida - Tape - Sedia per assicurazione - Occhiali - Bastone telescopico da falesia - Spazzolini pulizia prese e roccia - Guanti fessura - Tende

- Portaledge - Sacchiletto - Lampade frontali - Ciaspole - Artva, Pala, Sonda - Bollettini pericolo Valanghe - Cartografia e sistemi di navigazione - Sistemi radio e comunicazione satellitare - Guide e siti internet - Set da ferrata Abbigliamento tecnico................................................ 72 - Calze tecniche - Intimo tecnico - Vestiario da falesia - Giacche in pile - Pantaloni da montagna - Giacche e pantaloni waterproof (o guscio) - Piumino naturale o sintetico - Cappelli e berretti - Guanti

002 NODI

.....................................................................................

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Nodo delle guide con frizione.. ................................ 78 Nodo bulino (bulino infilato).................................... 79 Nodo barcaiolo............................................................... 80 Mezzo barcaiolo. . ........................................................... 81 Nodo delle guide con frizione (asola).................. 82 Asola contro asola........................................................ 84 Asola distanziatrice..................................................... 85 Bloccaggio di emergenza del secchiello............ 86 Nodo di giunzione......................................................... 87 Nodo di giunzione doppio.......................................... 87 Nodo doppio inglese.................................................... 88 Nodo Prusik.. ................................................................... 89 Nodo Machard................................................................ 90 Nodo Bachmann............................................................ 91 Nodo bellunese. . ............................................................ 92 Treccia con fettucce..................................................... 93 Longe con fettuccia o cordino ................................ 93 Bloccaggio daisy chain con bulino.. ....................... 94 Bloccaggio daisy chain semplice........................... 94 Nodo a cuore................................................................... 95 Cordino di svincolo....................................................... 95 Nodo a palla.................................................................... 96

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SOMMARIO

ASSICURAZIONE E MANOVRE DI CORDA 99 004 TECNICHE DI PROGRESSIONE 003 IN CORDATA 100 ..

Le forze in gioco......................................................... Posizionamento delle protezioni veloci........... 102 Posizionamento dei chiodi..................................... 106 - Chiodi da roccia - Chiodi e viti da ghiaccio Manovra per calata in falesia............................... 108 Soste................................................................................ 110 - Sosta mobile - Sosta semimobile - Sosta fissa - Sosta fissa d’abbandono - Controventatura della sosta - Sosta costruita sotterrando un rampone - Sosta con fungo di neve - Sosta con piccozza - Sosta con sacchetto - Abalakov Corda doppia................................................................ 124 - Scelta e verifica degli ancoraggi - Sosta su fittoni o fix - Sosta su protezioni tradizionali, veloci e ancoraggi naturali - Autoassicurazione - Nodo di giunzione delle corde - Lancio della corda e nodo ai capi - Discesa in corda doppia - Tecnica per effettuare una corda doppia nel caso la sosta successiva non sia visibile - Tecnica per distendere le corde - Risalita di una corda fissa - Utilizzo delle maniglie autobloccanti su corde fisse - Risalita di emergenza con nodi autobloccanti Uso dei freni................................................................. 140 - Utilizzo dei freni statici - Utilizzo dei freni dinamici

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. . ...............................................................

145

Falesia............................................................................ 146 Vie Multipitch............................................................... 152 - Tecniche di progressione in parete - La scelta del tipo di corda - Distanziamenti dalle protezioni e uso sfalsato delle mezze corde - Autoassicurazione in sosta - Metodi di assicurazione della cordata - Moschettonaggio del vertice della sosta - Il verso corretto delle corde in sosta - Paranchi - Uso del casco - Etica e regole in parete Progressione in conserva...................................... 164 - Progressione in conserva corta - Operazioni preliminari, nodi, formazione della cordata - Corretto uso degli ancoraggi - Gestione della corda e della cordata - Progressione a tiri - Discesa - Conserva Lunga Progressione in ferrata. . ......................................... 172 - Cos’é una ferrata - Longe dissipata e kit da ferrata - Progressione lungo la linea vita - Attrezzatura da ferrata Progressione su ghiacciaio................................... 176 - Piccozza, ramponi e corda - Operazioni preliminari, nodi, formazione della cordata - Gestione della corda - Nodi a palla - Uso della piccozza - Uso del cordino di svincolo - Paranco, manovra di autosoccorso


SICUREZZA IN MONTAGNA 005

..............................

185

Bouldering.................................................................... 186 Falesia............................................................................ 188 Vie multipitch.. ............................................................. 190 - Paranco d’aiuto - Uso del fifi o rinvio nei resting e arrampicata in A0 Ghiaccio.......................................................................... 196 Autosoccorso in Valanga........................................ 200 - Ricerca del primo segnale - Ricerca fine - Ricerca a croce o localizzazione - Fase di sondaggio - Disseppellimento Sale di arrampicata e muri artificiali. . .............. 204 Il soccorso alpino....................................................... 208 - Note comportamentali per alpinisti ed escursionisti

VALUTAZIONE DELLE DIFFICOLTÀ 006

............

211

Scale di difficoltà. . ...................................................... 212 - Scala difficoltà escursionismo - Scala di difficoltà alpinistiche tecniche - Scala difficoltà boulder - Scala di difficoltà alpinistiche o ambientali - Scala estesa di valutazione - Scala di difficolta arrampicata artificiale - Scala di difficoltà arrampicata su ghiaccio - Scala difficoltà drytooling

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INTRODUZIONE Inverno 2022...

vetta del Monte Bianco, in quantità numeriche sicuramente

Undici anni fà la prima edizione di “Sicurezza in montagna”

maggiori di quelle che la montagna potrebbe oggettivamente

andava in stampa, e mentre mi rimetto al lavoro per la secon-

accoglierne, parlando di sicurezza, il problema va ben oltre al

da, un poderoso anticiclone di origine africana, nei prossimi

nodo che abbiamo usato per legarci e al fatto di avere scelto

giorni, porterà sulle Alpi anomalie termiche positive di parec-

con cura l’attrezzatura che stiamo utilizzando.

chie decine di gradi, segno inequivocabile di cambiamenti cli-

Ma non è comunque intenzione ne mia ne di Carlo, coautore di

matici ormai evidenti a tutti, e con i quali, specie in montagna,

questa edizione, spingerci in approfondimenti etici o filosofici,

dobbiamo e dovremo farne i conti sempre di più spesso.

sul perché si vada in montagna, in fin dei conti siamo sempre

L’ultimo decennio ha portato nel mondo della montagna cam-

due guide alpine ed in primis due alpinisti, per i quali chiusa la

biamenti epocali, partendo dalle condizioni climatiche, passan-

porta del rifugio dietro le spalle, rimane l’ambiente che amia-

do ai materiali nuovi sempre più performanti e leggeri, finendo

mo nel quale muoverci nel migliore modo possibile.

per la diffusione sempre maggiore delle discipline verticali.

Anche in questa edizione tratteremo sopratutto il “come” affron-

Lo stile “fast & light” che dieci anni or sono apparteneva quasi

tare al meglio i vari ambienti della verticale, cercando di focaliz-

esclusivamente alle avanguardie dell’alpinismo di punta, o tut-

zarci su tecniche specifiche, ma anche approfondendo scelte ad

talpiù al mondo delle gare, ha contagiato gli stili e i materiali

ampio respiro che possano aumentare la sicurezza in montagna.

della massa, con risvolti pratici che vanno al di là del risparmio

Resta comunque il rischio oggettivo insito in ogni salita, dalla

di qualche grammo in più o in meno che ci si porta appresso.

più banale alla più estrema, che neanche questa volta riscriven-

Siamo alla massificazione della montagna e dell’outdoor in gene-

do il libro potremo in qualche maniera azzerare al lettore, nel

rale; la gente in fila all’Hillary Step, poco prima di toccare la cima

momento stesso in cui un rampone morde il ghiaccio o una

dell’Everest, ne è un simbolo che vale ormai per moltissime mon-

mano stringe una presa, ci si muove in un ambiente che ha le

tagne del globo, accessibili e antropizzate come mai prima d’ora.

sue regole, a volte difficili da accettare; e i nostri errori, che

Certo sia sulle Alpi che altrove, l’alpinismo di scoperta e avven-

possono costare davvero cari.

tura grazie a Dio non è morto, ma questa è un’altra storia.

Del resto partire per l’incerto e per la ricerca dell’avventura

La società nella quale viviamo detta i i tempi e gli stili di vita,

sono da sempre il motore della evoluzione umana, ma soprat-

che si riperquotono inevitabilmente anche sul modo di andare

tutto quella vertigine di felicità e adrenalina ci fa continuare ad

per monti, e allora quando siamo in coda per raggiungere la

andar per monti.

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0001 MATERIALI


Materiali

SCARPE

Caratteristiche tecniche Una caratteristica fondamentale che ne diversifica i vari mo-

LA SCARPETTA DA ARRAMPICATA

delli è senza dubbio la rigidità.

Situazione di utilizzo

Più una scarpa è rigida, più sostiene la pianta del piede e meno

La scarpetta da arrampicata è

sarà precisa.

uno strumento essenziale per

In questa ottica le scarpe senza lacci o velcro molto morbide e

l’arrampicata su roccia. Il gesto

precise quasi fossero una seconda pelle, nelle gamme di costru-

dell’arrampicata tecnicamente

zione stanno agli antipodi dei modelli pensati per le vie in

uguale a se stesso se considera-

montagna dove si deve privilegiare il comfort e anche la possi-

to dal punto di vista tecnico,

bilità di percorrere brevi tratti con le scarpette ai piedi.

pone molte variabili e compli-

Un’altra caratteristica importante è il tipo di allacciatura che

canze a seconda del tipo di struttura rocciosa vogliamo scalare.

grosso modo possiamo suddividere in: con i lacci, senza i lac-

È evidente che l’atteggiamento e l’attrezzatura che usiamo per fa-

ci e con il velcro.

re blocchi si discosta notevolmente da quella in uso su una via di

I modelli senza lacci che un tempo venivano chiamate ballerine

arrampicata in terreno di avventura, sebbene siano entrambe per

sono di solito scarpe morbide ed essendo più leggere, più esi-

così dire due sequenze di appigli e appoggi incredibilmente diver-

genti ma molto adatte in aderenza e in strapiombo.

se tra loro per ambiente e lunghezza. Chiaramente le calzature in

Le scarpe chiuse essendo più precise meglio si comportano in

quanto strumento essenziale della nostra attrezzatura non devo-

appoggio. Chiaramente il velcro è più comodo del laccio anche

no sfuggire a questa considerazione al momento della scelta.

se forse a essere pignoli meno preciso.

Il modello adatto alle nostre esigenze dovrà essere il più per-

La suola è costruita con gomma ad alta aderenza, dalle presta-

formante possibile rispetto al terreno di arrampicata nel quale

zioni molto elevate.

più sovente ci muoviamo.

La tomaia ha diverse forme e la caratteristica più importante è

Per facilitare questa scelta le case costruttrici già diversificano

la fasciatura che deve avvolgere il piede senza lasciare la possi-

la costruzione delle varie scarpe, il granito e le fessure ne pre-

bilità che esso si muova all’interno della calzatura.

diligono una rigida e robusta, il calcare a buchi preferisce le

Esistono modelli pensati esclusivamente per l’indoor, con gomme

punte affusolate, senza dimenticare modelli allround dalle per-

e materiali pensati ad un uso intesivo su struttura artificiale.

formance buone su tutti i terreni. Nuovi sistemi di fasciatura e chiusura, linee espressamente

TIP – Lasciate che sia il vostro piede e non la moda a deci-

studiate pensando al sesso dell’atleta e alla conformazione del

dere il modello più adatto a voi.

piede, permettono a chiunque e facilmente di trovare la scar-

Normalmente le scarpe tendono a cedere un po’, all’acqui-

petta più performante per la propria attività

sto devono essere quasi dolorose. Ricordatevi che quasi in

Un buon negoziante di fiducia vi può aiutare nella scelta del

tutte le scarpe si consuma prima la suola della tomaia, e si

modello più adatto a voi, e anche la visita dei siti delle aziende

possono quindi risuolare.

dove si può facilmente consultarne via internet i cataloghi è sicuramente fonte di utili notizie a riguardo.

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SICUREZZA IN MONTAGNA - PAOLO TOMBINI – Materiali

SCARPA TECNICA DA

Il dilemma della scelta può forse essere un problema per l’alpi-

ALPINISMO EUROPEO

nista debuttante, comunque anche in questo caso la scelta tra i

E GHIACCIO

vari modelli di scarpa deve essere fatta tenendo conto di vari

Situazione di utilizzo

fattori quali l’impermeabilità, la flessibilità, rigidità della toma-

Per cercare di districarsi

ia, precisione e imbottitura, cioè quanto è calda la calzatura.

tra le innumerevoli, vali-

Lo scarpone deve essere adatto al nostro piede, e non vicever-

dissime possibilità e solu-

sa; non abbiate fretta al momento della scelta, trovare il nume-

zioni che il mercato ci offre, dobbiamo partire dalle nostre

ro giusto e la tomaia che rispetti la vostra struttura è

esigenze per calibrare la scelta, e avere la scarpa che più ri-

importantissimo, forse il passo più importante che il piede

sponde alle nostre esigenze.

compie verso le montagne; ricordatevi quindi di provare diver-

Stiamo parlando di alpinismo e quindi ambienti di alta monta-

si modelli sempre indossando la calza tecnica.

gna: ghiaccio, roccia, terreni misti, cascate, creste, ghiaioni ecc.

L’impermeabilità oggi viene ottenuta con inserti di membrane

Ovviamente i piedi dovranno essere difesi da terreni partico-

tipo goretex, le quali hanno comunque una durata meccanica

larmente accidentati e da temperature anche molto basse. Inol-

nel tempo, conseguenza dei ripetuti piegamenti e/o eventuali

tre la pianta del piede e la caviglia devono resistere al carico di

contatti con agenti esterni. La tomaia più o meno rigida, e

eventuali zaini pesanti anche per molte ore, dovendo comun-

quindi più o meno robusta e pesante da sul lungo termine

que garantire la giusta torsione e l’ottimale aderenza che questi

un’importante caratteristica di impermeabilità.

tipi di terreni impongono, magari con l’uso dei ramponi.

La rigidità della tomaia influisce molto anche sulla precisione del-

Le calzature complice lo sviluppo di nuovi materiali e tecnologie si

la scarpa per gli usi più tecnici, ovviamente nel trovare un buon

stanno alleggerendo sempre di più, e ormai si dividono in tre settori

compromesso per la scelta dovremo tener conto delle nostre abi-

ben distinti almeno quelle pensate per un utilizzo prettamente alpi-

tudini in montagna e di quanto usiamo effettivamente i nostri

nistico. Le calzature ultratecniche, spesso dotate di doppia ghetta

scarponi in parete. Se siamo alpinisti invernali o assidui frequen-

integrata e alloggiamento per ramponi automatici, pensate per uti-

tatori delle alte quote la scelta verterà su modelli ben imbottiti

lizzi anche invernali e vie molto impegnative sulle quote più alte

anche se un po’ più pesanti magari dotati di ghetta esterna imper-

delle alpi. Poi ci sono calzature molto tecniche ma più leggere che

meabile e traspirante in goretex, viceversa meglio avere una scar-

sfruttando nuovi materiali e nuovi brevetti garantiscono precisione

pa più leggera e precisa per terreni rocciosi ma asciutti.

leggrezza aderenza e impermeabiltà per alpinismo estivo anche in alta montagna, dal facile all’estremo. Poi ci sono scarpe non neces-

TIP – Le suole oramai sono tutte molto performanti spesso

sariamente ipertecniche ma pensate per un ampio utilizzo outdoor

dotate di inserti detti “climbing zone” di gomma ad alta ade-

dal sentiero al nevaio, ideale quale calzatura da principiante.

renza, per utilizzi su roccia o in ferrata, abbiate cura se possedete ramponi automatici di scegliere scarpe con l’apposito

Caratteristiche tecniche

alloggiamento. Una buona manutenzione e pulizia dei vostri

Al giorno d’oggi le case costruttrici offrono soluzioni veramente

scarponi ne garantisce nel tempo le prestazioni. Un buon ri-

ottime e ognuno può trovare l’articolo che più di altri garantisce

venditore di fiducia e i siti delle varie marche sanno darvi con-

prestazioni ottimali al proprio modo di andare in montagna.

sigli ancora più specifici ed esaurienti.

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Materiali

MOSCHETTONI

ghiacciare d’inverno) oppure può essere di metallo pieno.

IL materiale alpinistico deve essere marchiato UIAA e CE se

Il sistema di incastro con il quale la leva si chiude nel moschet-

prodotto in Europa, le norme EN 12275 e UIAA 121 trattano il

tone è un altro fattore che viene affrontato dalle case costrut-

tema dei moschettoni per alpinismo.

trici in due maniere: liscio (in alcuni casi anche brevettato, vedi paragrafo sucessivo) o con la presenza di un piccolo dente che può causare problemi di impiglio; è quindi questo un partico-

MOSCHETTONE NORMALE

lare abbastanza importante nella scelta del moschettone.

Situazione di utilizzo

Per quanto riguarda il corpo e il design del dorso dei mo-

Il moschettone normale viene

schettoni in commercio esistono veramente tantissime solu-

usato per le connessioni della

zioni che, benchè simili, possono caratterizzare i diversi

corda ai più disparati punti ed

modelli in commercio.

elementi di assicurazione che

Provare l’ergonomicità dell’attrezzo magari moschettonando

normalmente si incontrano in

con entrambe le mani può facilitarne la scelta.

tutti tipi di progressione e su

Come tutte le attrezzature da alpinismo anche il peso è una

tutti i terreni.

discriminante importante che nel caso del moschettone di so-

Normalmente il suo uso più co-

lito è inversamente proporzionale alla dimensione dell’attrez-

mune è associato a una fettuc-

zo. Se da un lato un moschettone leggerissimo è senza dubbio

cia cucita e a un’altro moschettone normale a formare con

molto performante, in alcune situazioni come per esempio vie

l’insieme dei tre elementi il cosidetto rinvio.

estreme in falesia o terreno sportivo, può essere difficile maneggiare moschettoni molto piccoli con i guanti o con le mezze

Caratteristiche tecniche

corde passate insieme.

Il moschettone è formato da due parti principali: il corpo e la leva collegata al corpo da un perno, che permette l’apertura del

TIP – La manutenzione e la pulizia e quindi l’efficenza dei

moschettone stesso. Quando il moschettone è correttamente

vostri moshettoni sono la sicurezza di buon funzionamento

chiuso esso si può considerare a tutti gli effetti un anello la cui

e facilità di apertura.

tenuta nominale (quella cioè dichiarata dal costruttore che è

I moschettoni che abbiano subito traumi importanti o cadute da

valida solo se il moschettone non ha subito traumi o manomis-

altezze elevate devono essere sostituiti senza alcun dubbio.

sioni anche accidentali) deve essere stampigliata normalmente

I moschettoni per l’alpinismo e l’arrampicata devono ripor-

sul dorso. Esistono moltissimi modelli diversi sul mercato, la

tare la norma per l’omologazione a uso alpinistico stampi-

grossa differenza nella leva può essere la sua costruzione e il

gliata solitamente sul dorso.

sistema di incastro con il quale si chiude nel corpo. Le leve normalmente in commercio sono liscie oppure sagomate curve per facilitare l’apertura del moschettone con le dita. Inoltre la leva può essere costitutita da un filo d’acciaio (minore forza d’inerzia nelle aperture accidentali e possibilità di

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SICUREZZA IN MONTAGNA - PAOLO TOMBINI – Materiali

MOSCHETTONI CON SISTEMA

suo interno avendo sufficiente spazio. Sono quindi ottimi per le

BREVETTATO KEYLOOK E

manovre di corda che non necessitino la sicurezza della ghiera.

SIMILARI Caratteristiche tecniche Situazione di utilizzo

Sono moschettoni asimmetrici dalla forma che in alcuni mo-

Questi tipi di moschettoni sono do-

delli può ricordare quella di una pera, la forma ampia facilita la

tati di una soluzione tecnica brevet-

gestione della corda e degli eventuali nodi.

tata che durante qualsiasi tipo di connessione a corde o fettucce ne

TIP – Se usati contro la roccia o il ghiaccio la leva deve

rende più agevole l’inserimento della

sempre stare verso l’esterno per evitare accidentali apertu-

corda evitando accidentali incagli.

re. Questi modelli senza ghiera non devono mai essere usa-

Questo sistema viene utilizzato su

ti per l’autoassicurazione, ne per l’assicurazione di

tutti i tipi di moschettoni: normali, hms, ghiera ecc.

qualsiasi tipo.

Caratteristiche tecniche Questo brevetto di chiusura è più o meno un incavo scavato nel

MOSCHETTONE HMS

corpo del moschettone nel quale la leva va a inserirsi effettuan-

CON GHIERA

do la chiusura.

Situazione di utilizzo

Il grosso vantaggio è di avere il naso della leva e l’alloggiamen-

Questi moschettoni devono

to competamente lisci.

il loro nome alla definizione Halbmastwurf

sicherung

TIP – I moschettoni dotati di key-lok e similari garantiscono

che significa “tecnica di as-

una parziale sicurezza anche con la leva aperta pochi

sicurazione con il mezzo

millimetri.

barcaiolo”. La loro forma a pera è stata pensata infatti per poter age-

MOSCHETTONI HMS NORMALI

volmente effettuare nodi e manovre di corda al suo interno

Situazione di utilizzo

avendo sufficiente spazio.

Questi moschettoni devono il loro no-

La presenza della ghiera, che ne rende assolutamente sicura la

me alla definizione Halbmastwurf si-

chiusura, favorisce e ne rende quasi indispensabile il suo utiliz-

cherung che significa “tecnica di

zo per tutte la manovre di corda e di assicurazione in sosta, e

assicurazione con il nodo mezzo bar-

per l’autoassicurazione.

caiolo”. La loro forma a pera è stata

Inoltre, data al sua forma asimmetrica, è perfetto per la con-

pensata infatti per poter agevolmente

nessione tra l’imbrago e i vari tipi di freno per l’assicurazione.

effettuare nodi e manovre di corda al

31


Materiali

mo più la nostra preparazione potrà essere accurata in relazio-

SET DA FERRATA

ne a cosa dovremo affrontare sul campo.

Caratteristiche tecniche Più che caratteristiche tecniche, potremmo parlare di veridicità della fonte; iniziando dai siti internet, pensati come piazza virtuale nella quale ognuno può liberamente condividere relazioni ma sopratutto condizioni degli itinerari, si rischia di avere informazioni per lo meno fuorvianti, scritte da persone che o per esperienza dubbia o per ego smisurato possono fornire relazioni assolutamente non veritiere.

Situazione di utilizzo

Le stesse guide cartacee, scritte anni addietro, potrebbero de-

Ferrate, sentieri attrezzati.

scrivere montagne completamente diverse da come si presentano oggi, le ultime estati caldissime hanno cambiato in modo

Caratteristiche tecniche

anche importante le condizioni di ghiacciai, versanti e accessi.

Il kit da ferrata, quando correttamente usato è da considerarsi

Crolli hanno spazzato via porzioni intere di pareti e allora co-

come l’unica attrezzatura che garantisce la sicurezza su ferrate

me districarsi tra miriadi di informazioni spesso coìntrastanti?

e sentieri attrezzati. Per Kit da ferrata intendiamo il set da fer-

Il segreto è reperire informazioni da più fonti possibili e incro-

rata o longe dissipata, il casco e l’imbrago. Questi tre elementi

ciarle per farsi un’idea più precisa e completa possibile.

devono essere usati insieme. Ora procediamo però alla descrizione del set ovvero della longe dissipata.

TIP – Sebbene nell’era digitale la condivisione libera e quasi a

Il sistema di costruzione oramai adottato da tutte le case co-

costo zero sia la norma, non va dimenticato che dietro ad ogni

struttrici è detto a “y”, dove cioè i due rami di corda o fet-

descrizione c’è il lavoro di persone che rendono fruibile a tutti,

tuccia, recanti ai capi i moschettoni per la connessione al

o almeno in maniera molto più facile e sicura, le informazioni

cavo metallico sono uniti con varie soluzioni quali cuciture

relative alle nostre passioni. Comprare le guide fisiche, oltre

o altro, ma dissipati insieme tramite un unico sistema che

che impreziosire le nostre collezioni spesso finanzia l’attività

può essere la classica piastrina multiforo, oppure shock ab-

dei chiodatori e degli apritori locali, non dimenticatelo!

sorber tessili a esplosione. Questo particolare costruttivo è un dettaglio molto importante, in quanto per funzionare, e quindi in caso di caduta dissipare la nostra energia senza spezzare le corde, il kit da ferrata deve essere usato correttamente. I moschettoni utilizzati sono quelli da ferrata facili veloci e sicuri da aprire e chiudere. Nei modelli più evoluti i rami del kit sono elasticizzati in maniera che la loro lunghezza non sia mai d’intralcio durante l’arrampicata.

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SICUREZZA IN MONTAGNA - PAOLO TOMBINI – Materiali

Anche i sistemi di connessione all’imbrago a seconda dei mo-

Dopo ogni caduta o forte sollecitazione sostituire completa-

delli e materiali usati possono differire leggermente garanten-

mente il kit. Utilizzare sempre entrambi i rami ma soprat-

do comunque standard di sicurezza ottimali.

tutto mai connetterne uno a un punto quale ad esempio l’anello dell’imbrago,. Facendo così facilmente ci si ritrove-

TIP – Per nessun motivo modificare il kit da ferrata, anche

rebbe nella condizione di longe rigida bypassando di fatto il

solo variando leggermente la lunghezza della corda dissipata.

sistema dissipante, facile causa di cadute mortali.

Foto: Archivio CAMP 71


Materiali

ABBIGLIAMENTO TECNICO

lungata, ha portato negli ultimi anni un enorme vantaggio di benessere che tutti gli appassionati di attività outdoor hanno potuto apprezzare.

CALZE TECNICHE

É importante indossare un intimo che permetta di rimanere il

Caratteristiche tecniche

più possibile caldi e asciutti anche nelle situazioni più estreme.

I materiali per la montagna e

I buoni consigli della nonna, che prevedevano di utilizzare tan-

qualsiasi tipo di attività out-

ti strati a cipolla per combattere il freddo senza all’evenienza

door in genere, hanno avuto

sudare, rimangono ancora oggi validi ed efficaci, soprattutto se

un’innovazione tecnica vera-

si utilizzano le fibre attualmente disponibili per i capi intimi.

mente importante, nulla è

Lo studio dell’ergonomicità diversa per uomo e donna, e le dif-

lasciato al caso.

ferenti combinazioni tra calzemaglie, maglie, t-shirt o intimo

Per quanto riguarda le calze, i materiali utilizzati, l’ergonomicità,

tradizionale, copre le esigenze di tutte la attività possibili in

gli inserti a differente resitenza all’abrasione e supporto dell’arti-

montagna, da 0 a 8000 m.

colazione, offrono sicuramente un aiuto ai nostri piedi che “maltrattiamo” per intere giornate esponendoli al freddo e alla fatica. Sarà importante scegliere lo spessore e la specificità della calza

VESTIARIO DA FALESIA

in base all’attività predominante che svolgiamo.

Caratteristiche tecniche

La scelta errata del modello potrebbe creare situazioni dolorose

Chi per ragioni anagrafiche

che arrivano a volte a creare vesciche che possono compromet-

possiede ricordi dell’ultimo

tere la nostra attività, un eccessivo peso in realzione alla tempe-

ventennio del secolo scorso,

ratura oppre l’utilizzo della taglia errata sono errori da evitare.

ricorderà l’esplosione dell’arrampicata sportiva come un vortice di novità che tutto

INTIMO TECNICO

travolse e modificò nel mondo della montagna. Le foto dei nuovi eroi in scarpette e fuseaux sgargianti di lycra, furono quasi un manifesto di quella fase epocale. Normalmente l’ambiente della falesia, non pone dei problemi così importanti dal punto di vista climatico tali da dover indossare capi che facciano la differenza nella prestazione. Oggi comunque esistono linee di abbigliamento appositamente studiate per climber e boulderisti. Oltre al design e allo stile accattivante, che può essere una scel-

Caratteristiche tecniche

ta soggettiva, adottano comunque utili soluzioni espressamen-

L’avvento dei tessuti traspiranti, che permettono di mantene-

te pensate per il gesto verticale.

re la pelle asciutta anche in situazioni di sforzo e fatica pro-

I rinforzi sulle cosce per agganciare le canne oppure i porta

72


SICUREZZA IN MONTAGNA - PAOLO TOMBINI – Materiali

spazzolini, come i rinforzi sulle ginocchia sono dettagli da con-

rato in modi diversi. In alcuni casi vengono aggiunte altre fibre

siderare in fase di acquisto.

sintetiche, come poliammide, acrilico, elastane. Il pile è il risultato di una lavorazione a maglia particolare, che è in grado di rendere il tessuto soffice e voluminoso. Una fibra lavorata in

GIACCHE IN PILE

questo modo contiene molta aria ed è quindi in grado di essere

Caratteristiche tecniche

un buon isolante termico: più il tessuto si presenta voluminoso

Le fibre sintetiche e in parti-

e spesso, più terrà caldo. C’è però il limite, già sottolineato in

colare il pile, il cui marchio

precedenza, dela scarsa o nulla resistenza all’acqua e al vento.

depositato è Polartec, hanno

Negli ultimi anni con la lavorazione e il confezionamento di

mandato in pensione dagli

capi in lana merinos, o con l’aggiunta ai tradizionali “pile” di

anni ottanta del secolo scor-

inserti in “piuma o “primaloft” o similari, il mondo di questo

so, i gloriosi maglioni di lana,

tipo di capi si è arricchito di ulteriori possibilità di scelta.

che non potevano mancare nell’armadio degli alpinisti di allora. I vantaggi del pile, furono subito molto evidenti: leggero, caldo

PANTALONI

come la lana, veloce nell’asciugarsi e nessun problema per la sti-

DA MONTAGNA

ratura. Fu subito un successo che ben presto oltepassò le monta-

Caratteristiche tecniche

gne per diffondersi in settori di mercato quasi universali.

I pantaloni tecnici di oggi, hanno ca-

Il grosso limite di questa fibra è la scarsissima resistenza a ven-

ratteristiche molto interessanti. In-

to e acqua, ecco quindi oggi combinata con innumerevoli tipi

nanzitutto

di fibre: laminate, elasticizzate, resistenti al vento e all’acqua o

ergonomicità differenti per uomo e

con inserti di materiali resistenti all’usura, sono molte le solu-

donna e sono costruiti in tessuti soli-

zioni per creare capi performanti, davvero lontani parenti di

tamente sintetici con inserti e rinforzi

quei bei maglioni delle “direttissime” degli anni cinquanta.

nelle zone più soggette a usura e sfre-

Non cambia comunque la regola sempre valida di vestire “a cipol-

gamento nell’attività alpinistica.

la” cioè con diversi strati e a seconda della stagione e dell’attività

Le varie fibre utilizzate, combinate a

che intendiamo svolgere. Per questo possiamo attingere dal mer-

diversi spessori, garantiscono una possibilità di scelta per ogni

cato la soluzione che meglio si adatta alle nostre esigenze.

ambiente alpino, vale secondo noi sempre la regola del vestiario

sono

studiati

con

“a cipolla” e anche nel caso dei pantaloni, potrebbero valere la

Che cosa significa Pile?

combinazione di diversi strati nel corso della giornata o dell’at-

Il successo di Polartec è stato tale, che in breve tempo altre fi-

tività, particolare da tenere presente nella scelta.

bre simili, prodotte da altre aziende, sono comparse sul merca-

Come per altri capi, rispetto ad anche solo un decennio fa la gram-

to. La composizione precisa delle fibre che genericamente

matura in linea di massima è scesa, optando più per la leggerezza

vanno sotto il nome di pile rimane spesso un segreto dell’a-

e vestibilità che per la capacità di isolare dal freddo, che sopratut-

zienda. La fibra di partenza è il poliestere, che può essere lavo-

to ahimè nelle ultime estati diventa merce sempre più rara.

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nodi

NODO BARCAIOLO Situazione di utilizzo Autoassicurazione in sosta.

Video Nodo barcaiolo

L’autoassicurazione deve essere sempre effettuata utilizzando solo moschettoni a ghiera.

1

2

3

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SICUREZZA IN MONTAGNA - PAOLO TOMBINI – nodi

MEZZO BARCAIOLO Situazione di utilizzo Assicurazione del secondo di cordata su vie multipitch in ogni tipo di terreno, in mancanza di

Video Nodo mezzo barcaiolo

freni idonei, assicurazione al primo o al secondo di cordata, su terreni dove si utilizza la progressione in conserva. Utilizzo di moschettone a ghiera non del tipo a baionetta.

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nodi

NODO BELLUNESE Situazione di utilizzo Nodo autobloccante utilizzato per le manovre di soccorso or-

Video Nodo Bellunese

ganizzato utilizzando corde dello stesso diametro. Costruire sempre un nodo sulla ricchezza in uscita.

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3


SICUREZZA IN MONTAGNA - PAOLO TOMBINI – nodi

TRECCIA CON FETTUCCE

1

2

Situazione di utilizzo Nodo autobloccante monodirezionale effettuato utilizzando una fettuccia.

Video Treccia c/fettucce

Ottima chance in caso di emergenza! Ops i cordini…

LONGE CON FETTUCCIA O CORDINO Situazione di utilizzo Manovra della discesa in corda doppia.

Il nodo di giunzione per chiudere l’anello di cordino è il doppio inglese (dyneema o kevlar). È importante regolare il nodo in funzione della distanza del freno dal cor-

Video Longe c/ fettuccia per doppia

po, esso non deve superare la lunghezza delle braccia. Per fissare il moschettone della longe a uso autoassicurazione è consigliabile un barcaiolo.

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4

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nodi

NODO A PALLA Situazione di utilizzo Progressione in ghiacciaio.

Video Nodo a palla

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3

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SICUREZZA IN MONTAGNA - PAOLO TOMBINI – nodi

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0003 ASSICURAZIONE E MANOVRE DI CORDA


Assicurazione e manovre di corda

LE FORZE IN GIOCO

la realtà che si verifica il più delle volte a seguito di un errore.

Prima di spiegare nel dettagio i vari tipi di manovre di corda, co-

Introduciamo ancora un parametro molto importante che è il

me utilizzare i freni, e che strumenti usare per la nostra sicurezza

fattore di caduta. Con esso si definisce il rapporto tra la lun-

durante tutti i tipi di progressione e scalata nei vari terreni, è im-

ghezza del volo (H) e la lunghezza di corda interposta tra la

portante capire cosa realmente succede e quali forze entrano in

sosta e l’arrampicatore che cade (L).

gioco quando avviene una caduta. Il principio che essa deve essere trattenuta dalla corda, associata poi al lavoro di tutta la catena

Fattore di caduta = H/L

di sicurezza (protezioni, imbragatura e freni) al fine di non procu-

+5m

+5m

+5m

rarsi danni è lapalissiano, anche se per certi versi non scontato. Il corpo umano infatti per la sua fisiologia ha dei limiti fisici ben

L=5m

L=5,2m

L=9m

H=10m

noti, non sopporta una decellerazione superiore ai 15 g (g è l’accelerazione di gravità) equivalente a una forza di 12 kN. Se per as-

H=10m

0

0,2m

H=10m

0

0

surdo utilizzassimo un cavo d’acciaio per arrampicare, sulla cui

4m

tenuta a rottura non avremmo assolutamente problemi in caso di caduta, per la sua natura meccanica decisamente statica, trasmettetrebbe però alla persona che viene trattenuta una forza d’arresto così elevata da superare abbondantemente il limite fisiologico di

-5m

-5m

-5m

Fc = 2

Fc = 1,9

Fc = 1,1

12 kN e procurarne quindi la morte. +3m

La forza di arresto è la sollecitazione che viene trasmessa alla persona che cade al momento dell’arresto della caduta, cioè

H=4m

quella che non viene dissipata dagli attriti e da tutti gli elemen0m

ti della catena di sicurezza.

L=1m

Preso atto che tutti i materiali che utilizziamo per la nostra si-

-1m

1m 4m

curezza, quando correttamente usati, hanno valori di rottura tali da non rendere questo aspetto il primo per importanza, in una situazione reale di volo è invece la forza di arresto un con-

Fc = 4

cetto da capire bene e su cui ragionare in tema di sicurezza. Nel nostro ragionamento non tralasciamo certo l’eventualità di

Una delle condizioni più sfavorevoli nella quale ci si può trova-

rottura ipotetica dei materiali, ma ci arriviamo in un secondo

re quando si arrampica è la caduta sulla sosta senza protezioni

tempo, quando considereremo l’usura dei materiali, il numero

intermedie, cioè con un fattore di caduta pari a 2, ma in pro-

possibile di voli tollerati dagli stessi e il concetto del fattore di

gressione su una ferrata o una corda fissa questo valore può

caduta, e malposizionamento.

essere abbondantemente superato.

È bene notare poi che i risultati delle prove che determinano i cari-

Con fattori di caduta vicini a 2 si raggiungono dei valori di for-

chi di rottura sono effettuati in situazione di corda bloccata, quindi

za d’arresto tra i 900 e i 1100 daN, quindi molto vicini seppur

annullando tutto il lavoro della catena di sicurezza, eventualità nel-

ancora inferiori al limite fisiologico, con fattori di caduta supe-

100


SICUREZZA IN MONTAGNA - PAOLO TOMBINI – Assicurazione e manovre di corda

riori, oltre a superare questi valori, si varca la soglia di tenuta

Particolare però è la situazione che si viene a creare all’ultimo

degli stessi materiali.

rinvio dove abbiamo il cosidetto effetto carrucola. In questo

In ferrata quindi una longe non dissipata vuol dire pericolo

preciso punto si vanno a sommare la forza frenante creata dal

certo di morte, nelle progressioni multipitch bisogna assoluta-

freno e da tutta la catena di sicurezza e la forza di arresto creata

mente ridurre i fattori di caduta proteggendo subito la sosta.

dall’arrampicatore che cade.

La corda, primo elemento della catena di sicurezza e unico nel caso

Questa protezione in caso di caduta riceve una sollecitazione

di caduta in situazione erronea di corda bloccata, essendo elastica

quasi doppia rispetto alla sollecitazione che riceve l’arrampica-

ha una propria caratteristica meccanica di assorbire la forza di ar-

tore e a quella assorbita dal freno.

resto. Quest’ultimo è un valore riportato sui bugiardini allegati alle

Nei terreni d’avventura dove le protezioni possono avere valori

confezioni di ogni corda; inoltre, più lunghezza di corda è utilizzata,

di tenuta anche molto variabili è sicuramente un dato da tenere

maggiore è la sua capacità di assorbire questa energia.

ben presente nella gestione e nel posizionamento delle stesse.

Il nostro problema quando arrampichiamo è proprio il ridurre

Anche gli attriti, che una scorretta gestione della corda, crean-

questa forza e possiamo farlo usando correttamente le prote-

do angoli marcati tra le protezioni può generare, trasformano

zioni e soprattutto usando un freno per assicurare chi scala.

un’assicurazione dinamica in una di tipo statica creando di fat-

Il freno produce una forza frenante, cioè un attrito che, sommato

to una situazione critica per diversi motivi.

agli altri attriti secondari prodotti dallo scorrimento della corda

L’arrampicatore riceverà una forza d’arresto notevole, la corda

sulla roccia e nei moschettoni, si oppone alla forza di arresto.

dovrà assorbire per intero l’energia della caduta, la quale potrà

Questo è un concetto importantissimo, in quanto la forza fre-

avere fattori di caduta molto elevati.

nante è quella che nella realtà determina l’effettiva forza di ar-

Di conseguenza anche l’ultimo rinvio riceverà un carico che

resto a cui è sottoposta tutta la catena di sicurezza e in ultimo

ricrea le condizioni sopracitate.

l’arrampicatore in caso di caduta.

Matteo Giglio, Valle dell’Orco Foto: Marco Spataro 101


Assicurazione e manovre di corda

RISALITA DI UNA CORDA FISSA

ge prima di togliere il freno e le maniglia dalle corda. Sulle

Situazione di tilizzo

bigwall i climber effettuano questa manovra numerosissime

Vogliamo finalmente farci fare un bel servizio fotografico, con

volte se devono risalire tratti attrezzati in precedenza con cor-

le riprese dall’alto verso il basso, magari da posizione defilata

de fisse. Il passagio da una sezione di corda all’altra deve essere

nel vuoto, oppure abbiamo accompagnato il nostro compagno

effettuato con l’utilizzo di una longe collegata all’imbrago.

storico su una via completamente fuori dal nostro livello. Sono molte le situazioni nelle quali è necessario dover risalire una

La risalita di una corda fissa che non abbiamo fissa-

corda. Con l’utilizzo di una maniglia autobloccante qualche

to noi, presume che la corda sia buona e che l’anco-

moschettone un anello e un freno meccanico autobloccante ri-

raggio alla quale è ancorata sia sicuro. Se non è possibile

salire una corda è una manovra abbastanza facile.

valutare questi due aspetti è sconsigliabile risalire una corda. Attenzione agli spigoli, possono danneggiare una corda

Costruzione

in tensione in pochissimo tempo, nel caso avere cura di ri-

Si monta il freno sulla corda correttamente (foto 1), in maniera

pararli con appositi passacorda.

che si blocchi se caricato verso il basso, si monta la maniglia a monte del freno, e sul foro predisposto alla base dell’impugna-

L’efficacia della spinta delle gambe e quindi della

tura e si aggiunge un moschettone. La corda che esce dal freno

risalita stessa, dipende molto dalle regolazione del

viene fatta passare nel moschettone (foto 2). Si effettua questo

pedale. Conviene partire da una posizione rannicchiata.

passaggio per ottimizzare con un effetto paranco, il successivo recupero della corda che sarà più agevole. Si aggiunge alla maniglia un anello di fettuccia o cordino che sarà il pedale sul quale far forza agendo con le gambe per sollevarsi (foto 3). Inizialmente sono in posizione di carico sul freno, le gambe sono rannicchiate (foto 4), agendo con l’azione coordinata di gambe e di braccia, le quali spingono nell’anello e tirano la maniglia il bacino si solleva verso l’alto La corda tra la maniglia e il freno diventa lasca. Ora la corda che esce dal freno, con effetto carrucola attraverso il moschettone posizionato sulla maniglia può essere recuperata (foto 5). Il bacino è salito della lunghezza delle gambe stese, possiamo far salire la maniglia, rannicchiarci sull’anello di fettuccia o cordino ed effettuare un’altra pompata, e così via fino all’altezza desiderata. Se devo scendere dalla stessa corda che ho salito basterà semplicemente togliere la maniglia autobloccante, e agire sul freno quale discensore. Se raggiungerò una sosta alla quale dovrò autoassicurarmi, effettuerò questa manovra con l’utilizzo di una lon-

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SICUREZZA IN MONTAGNA - PAOLO TOMBINI – Assicurazione e manovre di corda

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3

4

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Tecniche di progressione in cordata

PROGRESSIONE IN FERRATA

a eguali pericoli oggettivi.

Nella seconda metà del 1800 in Austria, sulla cresta sudocci-

Per semplicità noi definiamo il terreno “tipo ferrata” qualsiasi

dentale del Grossglockner, venne costruita la prima via ferrata,

terreno dove affidiamo la nostra sicurezza a una longe dissipa-

ovvero un itinerario alpinistico attrezzato per fini sportivi,

ta a due rami connessa a un cavo metallico o una corda prece-

pensato espressamente per poter rendere la salita, grazie a cor-

dentemente fissata a regola d’arte.

de metalliche, scale e chiodi di ferro, accessibile anche a chi non possedeva già allora spiccate doti arrampicatorie.

COS’È UNA FERRATA

Quando la follia della Grande Guerra si abbatté sulle Dolomiti,

Una ferrata, o più in generale qualsiasi tipo di sentiero o ascen-

trasformando questa meraviglia della natura nel patibolo di un’in-

sione attrezzata, è un percorso sul quale è stata precedentemen-

tera generazione di ragazzi, le ferrate si trasformarono in opere

te costruita una linea vita per la sicurezza dei suoi percorritori e

militari e strategiche sulla linea del fronte tra Italia e Austria.

dove inoltre possono essere stati costruiti aiuti artificiali alla

Molte ferrate dolomitiche, ripetute ancora oggi, ripercorrono

progressione siano essi scale, pioli, appoggi e appigli artificiali.

parzialmente o integralmente queste ardite costruzioni.

Le linee vita sono costituite da cavi metallici o corde assicurate

Dalla seconda metà del secolo scorso si riversarono anche in

al terreno tramite protezioni fisse.

montagna folle sempre più numerose di turisti e così le ferrate e i sentieri attrezzati, rendendo accessibili vette altrimenti

Verificare sempre lo stato di salute di ancoraggi, ca-

soltanto alla portata di scalatori esperti, divennero sempre

vi e corde, oltre che di scale e gradini o quant’altro

più frequentate. Ora non è più la cima il vero obbiettivo delle

incontriamo durante la nostra progressione, nel dubbio

ferrate dei nostri giorni, ma la salita stessa.

cambiare tecnica di progressione o tornare indietro.

Esistono molteplici situazioni nelle quali ricorriamo a questa

Nel caso trovassimo anomalie nel precorso avvertire i ge-

tipo di progressione, come esistono molteplici modi di attrez-

stori dei rifugi limitrofi, i gruppi guide alpine di valle o il

zare le pareti per facilitarne la salita, e non tutte ci espongono

soccorso alpino.

172


SICUREZZA IN MONTAGNA - PAOLO TOMBINI – Tecniche di progressione in cordata

LONGE DISSIPATA E KIT DA FERRATA

PROGRESSIONE LUNGO LA LINEA VITA

Malgrado le ferrate siano nate per facilitare e rendere sicure

Siano cavi metallici o corde di vario materiale, le linee vita alle

pareti altrimenti affrontabili solo con tecniche di arrampicata,

quali affidiamo la nostra sicurezza devono sempre essere mo-

in caso di volo ci poniamo in una condizione al limite di rottura

schettonate da entrambe i capi della nostra longe dissipata o

per i materiali che usiamo per la nostra sicurezza.

kit da ferrata.

In nessun altro tipo di progressione infatti raggiungiamo con

Dal primo fittone lungo tutto l’itinerario esse sono frazionate a

estrema facilità fattori di caduta così come avviene nel caso di

intervalli più o meno regolari, di distanza variabile, ma mai ec-

un volo in ferrata.

cessiva in quanto questa distanza rappresenta il potenziale mas-

Normalmente tra un fittone e l’altro del cavo possono intercorrere distanze anche vicine ai 10 metri, mentre la nostra longe non supera il metro. Siamo esposti quindi a possibili fattori di caduta così elevati da rendere obbligatorio un sistema di dissipazione della nostra forza di caduta, in quanto qualsiasi altra soluzione si risolverebbe con una rottura facile e certa dei vari cordini, rinvii o longe improvvisate. Pur essendo ancora possibile costruirsi autonomamente una longe dissipata consigliamo vivamente di acquistare un set da ferrata in quanto appositamente studiato e progettato per l’uso specifico.

173


Tecniche di progressione in cordata

simo fattore di caduta. Solitamente la linea vita con la quale è attrezzata una ferrata segue la morfologia del terreno. Il passaggio del fittone è il momento più delicato per la nostra sicurezza. Qui dobbiamo far passare l’assicurazione al segmento successivo rimanendo sempre connessi alla linea vita, questo è il motivo per cui la nostra longe deve avere due capi. Smoschettoniamo un capo e lo connettiamo al di là del fittone e successivamente portiamo anche il secondo ramo al di là del fittone in modo da non trovarci mai senza assicurazione. Sulle ferrate moderne, particolarmente atletiche e strapiombanti, possiamo utilizzare un rinvio a cui appenderci, per scaricare il peso sui gradini. Situazione analoga sui traversi particolarmente esposti. Il rinvio in questione va posizionato sull’anello di servizio dell’imbrago e

174


SICUREZZA IN MONTAGNA - PAOLO TOMBINI – Tecniche di progressione in cordata

passato nel cavo o nel gradino al quale assicurarci per il resting. Non deve mai verificarsi il caso nel quale due persone percorrono simultaneamente la stessa frazione di linea vita (la porzione libera di cavo tra due ancoraggi), anche se sulla ferrata c’è molta gente e noi dobbiamo correre perché la sera c’è la finale dei mondiali di calcio, il volo di chi precede in questa situazione potrebbe avere conseguenze anche gravi, e allora addio birra e patatine. La ferrata pur essendo un tipo di progressione con caratteristiche proprie da non sottovalutare è erroneamente considerata come terreno entrylevel per coloro inizino a masticare le prime esperienze oltre al sentiero. Nel caso dovessimo condividere la salita con bambini o persone inesperte, oltre a dotarle naturalmente del kit e del casco e dei guanti, dovremo assicurarle con la tecnica della conserva corta.

ATTREZZATURA DA FERRATA Abbiamo fin qui trattato la sicurezza attiva data dal nostro kit da ferrata in caso di volo, ma indubbiamente questo è soltanto uno dei pericoli oggettivi che incontriamo in questo ambiente. Il casco in testa non deve mai mancare in quanto sia la morfologia delle pareti che la presenza di altre persone sull’itinerario lo rende assolutamente indispensabile. Munirsi di una corda lunga anche solo una ventina di metri, un freno e qualche moschettone a ghiera supplementare può risultare utile in molte situazioni. Ci si può assicurare su qualche salto particolarmente difficile o esposto, oppure si può eventualmente aiutare un compagno in momentanea difficoltà. Anche guanti robusti del tipo da lavoro sono molto utili se non indispensabili a chi frequenta le ferrate, maneggiare cavi metallici o canapi può danneggiare le mani compromettendo la salita. Come qualsiasi altro tipo di ascensione, la conoscenza e la documentazione preventiva sulla salita è un aspetto della sicurezza da non tralasciare per nessun motivo. I moschettoni devono essere utilizzati nel verso corretto.

175


Sicurezzain montagna

Salite in alta montagna, non necessariamente di vie di ghiac-

stivamente essere allertato.

cio, impongono comunque la conoscenza e l’applicazione delle

In questi frangenti il tempo e la velocità di intervento diventa-

tecniche di progressione tipiche del ghiaccio.

no fattori di sicurezza importantissimi.

Un esempio lampante sono le salite sul meraviglioso e assolato

A prescindere dalla gravità di un incidente, avere la possibilità

protogino del Monte Bianco, per raggiungere il quale però bi-

e la copertura di un’eventuale intervento deve farci ben riflet-

sogna effettuare un avvicinamento su ghiacciaio.

tere. Le condizioni meteo, per esempio, possono garantire o

A seconda delle condizioni di quest’ultimo adotteremo i vari

meno l’intervento dell’elicottero, oggi un mezzo indispensabile

sistemi di legatura descritti nel capitolo specifico, e la progres-

per il soccorso in montagna. Anche la copertura telefonica del-

sione su di esso sarà in funzione di pericoli oggettivi totalmen-

le zone in cui andiamo a divertirci, può essere un fattore da

te differenti da quelli che si incontreranno in parete.

valutare. In molti casi siamo in posti dove il telefonino non

É superfluo aggiungere che la cordata deve conoscere entram-

prende, una radio o un sistema satellitare di comunicazione

be le diverse tipologie di progressioni.

nello zaino aumenta la nostra sicurezza.

Anche l’attrezzatura della cordata deve essere in funzione

Sapere sempre dove siamo, meno scontato di quanto in appa-

non esclusivamente del terreno predominante di una salita,

renza possa sembrare, e averlo comunicato a qualcuno, ga-

ma di tutti i terreni che la cordata anche solo marginalmente

rantisce la possibilità di essere all’occorrenza soccorsi o

dovrà affrontare.

trovati velocemente.

Se pensiamo alla neve, solitamente la catena di sicurezza ART-

Nel caso si richiedano i soccorsi la corretta posizione, le condi-

VA, pala, sonda, viene utilizzata in prevalenza solo d’inverno,

zioni meteorologiche, e una prima diagnosi sulla condizione

quasi che dopo la primavera svanisse di colpo il pericolo delle

del o dei feriti, risparmia tempo alle ricerche e ai soccorritori,

valanghe. Certi pendii di alta montagna in piena estate, quando

aumentando la possibilità e l’efficacia del soccorso stesso.

le spiagge sono gremite e la canicola fa boccheggiare le città,

L’assoluta professionalità e la competenza del soccorso orga-

hanno le stesse caratteristiche, pericoli oggettivi compresi, di

nizzato, certo sopperiscono al panico e alla tragicità di mo-

quelli che affrontiamo d’inverno con gli sci o le ciaspole, e che

menti concitati come quelli successivi a un incidente, dove

mai forse ci sogneremmo di affrontare senza ARTVA, pala e

mantenere la calma e ragionare freddamente può risultare

sonda o addirittura zaino airbag.

molto difficile. Sapere comunque come comportarsi nell’evenienza è importante.

La catena di sicurezza ARTVA, pala e sonda, unico efficace strumento di autosoccorso in caso di valanga, oltre che correttamente indossato deve essere conosciuto e utilizzato da tutti i membri della cordata.

Soccorso organizzato (vedi capitolo Il Soccorso Alpino) Nell’ipotesi che succeda un incidente più o meno grave, se l’autosoccorso può sicuramente essere un efficace e importantissimo primo intervento, il soccorso organizzato deve tempe-

198

I numeri di emergenza della zona nella quale siamo o le frequenze radio di soccorso devono essere sempre a portata di mano.


SICUREZZA IN MONTAGNA - PAOLO TOMBINI – Sicurezzain montagna

Foto: F. Ravassard 199


001. MATERIALI Scarpe – Imbragature, caschi – Fettucce, cordini, corde

003. ASSICURAZIONE E MANOVRE DI CORDA

– Moschettoni – Attrezzi per assicurazione e calata–

Le forze in gioco – Posizionamento delle protezioni veloci

Protezioni fisse e rimovibili – Chiodi e attrezzi per

– Posizionamento dei chiodi – Manovra per calata in

arrampicata artificiale – Ramponi, picozze, chiodi da

falesia – Soste – Corda doppia – Uso dei freni

ghiaccio – Zaini, sacchi – Accessori vari – Abbigliamento tecnico

002. NODI

004. TECNICHE DI PROGRESSIONE IN CORDATA Falesia – Vie Multipitch – Progressione in conserva –

Nodo delle guide con frizione – Nodo bulino (bulino infilato) – Nodo barcaiolo – Mezzo barcaiolo – Nodo delle

Progressione in ferrata – Progressione su ghiacciaio

guide con frizione (asola) – Asola contro asola – Asola

005. SICUREZZA IN MONTAGNA

distanziatrice – Bloccaggio di emergenza del secchiello

Bouldering – Falesia – Vie multipitch – Ghiaccio –

– Nodo di giunzione – Nodo di giunzione doppio – Nodo

Autosoccorso in Valanga – Sale di arrampicata e muri

doppio inglese – Nodo Prusik – Nodo Machard – Nodo

artificiali – Il soccorso alpino

Bachmann – Nodo bellunese – Treccia con fettucce – Longe con fettuccia o cordino – Bloccaggio daisy chain con bulino – Bloccaggio daisy chain semplice – Nodo a

006. VALUTAZIONE DELLE DIFFICOLTÀ Scale di difficoltà

cuore – Cordino di svincolo – Nodo a palla

33,00 € IVA inclusa

ISBN: 978 88 55471 084

www.versantesud.it


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