I gradi nel boulder
2
Redazione web up-climbing.com Elena Corriero elena.corriero@up-climbing.com
Voyager
di Mark Pretty e Michele Caminati
8
di Elena Corriero
Arnaud Petit
14
Silbergeier
24
Noia 8c+puntozero
32
Trad moderno
40
Fessura della Disperazione
50
Yuji Hirayama
64
Les specialistes
74
Caroline Ciavaldini+James Pearson
80
Alpinismo e ghiaccio 2012 Falesia 2012 Bouldering 2012
88 94 102
Relazioni e proposte 2012
108
Intervista di Maurizio Oviglia
di Pietro Dal Pra'
di Severino Sassa e Josune Bereziartu
Copertina Elena Congia incastrata in un caminofessura ad Annot, Francia. (foto Richard Felderer) Prezzo di una copia e 13,50 ISBN 978-88-96634-73-8 ツゥ VERSANTE SUD 2013 Hanno collaborato: Josune Bereziartu (E), Marco Bernardi (I), Valerio Bertoglio (I), Roberto Bonelli (I), Michele Caminati (I), Pietro dal Pra' (I), Andrea Giorda (I), Peter Herold (GB), Yuji Hirayama (J), Marzio Nardi (I), Arnaud Petit (F), Mark Pretty (GB), Lucia Prosino (I), Marcello Sanguineti (I), Severino Scassa (I), Jean-Baptiste Tribout (F). Web www.up窶田limbing.com www.versantesud.it VERSANTE SUD Srl
Via Longhi, 10 20137 MILANO (I) ph. +39 (0)27490163 fax +39 (0)270101749 versantesud@versantesud.it info@up窶田limbing.com
di Elena Corriero
di Maurizio Oviglia e Andrea Giorda
Intervista di Elena Corriero
di Jean Baptiste Tribout e Marzio Nardi
Intervista di Peter Herold
contenuti nr10
Redazione magazine Elena Corriero Maurizio Oviglia Marco Romelli (proposte) Eugenio Pinotti (disegni vie mitiche) Bruno Quaresima
I GRADI NEL
BOULDER Testo di Elena Corriero Foto di Roberto Armando, Claudio Piscina, Radec Capek
Poco ossigeno lassù in cima “Non voglio suggerire che qualcuno proponga apposta dei gradi gonfiati. Tuttavia, c’è poco ossigeno lassù in cima, e sembra che qualsiasi mezzo sia giustificato per richiamare l’attenzione dei media e degli sponsor. Per fortuna, questi casi vengono notati dalla comunità, discussi e criticati.” Così rispondeva Bernd Zangerl alla domanda se si potesse davvero parlare di un’inflazione dei gradi nel bouldering, e quale fosse l’eventuale ruolo degli sponsor in questa caccia al grado. Una visione pessimista e quasi amareggiata per quella che, secondo l’austriaco, è una deriva verso la competizione sfrenata e la mancanza di rispetto. “Per quanto mi riguarda, il problema non sono la gradazione di per sé, né la scala o la sua complessità. Il problema sta invece nell’uso dei numeri e nella loro importanza per la comunità odierna. Sembra che i gradi siano l’unica cosa che conta.” Le argomentazioni di Bernd Zangerl, uno dei maggiori esponenti del bouldering europeo - conosciuto per blocchi come Memento e Anam Cara - sembrano confermate dalla pioggia di numeri su tutti i mezzi di comunicazione specializzati, dalla rincorsa al blocco più duro nel tempo più breve, dai tanti piccoli screzi che si registrano fra i boulderisti, online e offline. È difficile non pensare che la competitività abbia il suo peso nella valutazione di un blocco da parte del suo apritore e nella successiva (s)valutazione dei ripetitori. Come interpretare il fatto che i gradi vengano visti e rivisti, e i vecchi boulder sgradati?
contributi UP /4
Christian Core su Gioia, 8c+ (foto R. Armando) g
i gradi nel boulder UP /5
VOYAGER
POTENZA & PRECISIONE Testo di Mark Pretty e Michele Caminati Foto di Moon Climbing/Alex Messenger e Paul Bennet
Per chi non conosce la zona, è sempre una sorpresa lasciare Sheffield e improvvisamente, a meno di dieci chilometri dal centro, ritrovarsi immersi fra le dolci colline della brughiera del Peak District. Per un arrampicatore, la prossimità di questi paesaggi punteggiati di roccia, sia grit sia calcare, rende estremamente attraente l’idea di vivere a Sheffield. Nella città risiedono migliaia di persone che scalano regolarmente, e di queste migliaia molte arrampicano solo sul grit orientale di Stanage o Curbar, formazioni rocciose dalle linee perfette, per quanto piccole. Le più vicine tanto alla strada quanto a Sheffield sono le piccole formazioni allineate lungo la valle di Burbage: grazie al facile accesso, la valle è una delle destinazioni più popolari della Gran Bretagna per le escursioni a piedi, la mountain bike, i pic-nic e, naturalmente, per l’arrampicata. Per tutti gli appassionati di queste attività è una benedizione poter rubare un’ora o due alla città e venire qui a rilassarsi. Gli arrampicatori hanno goduto di queste modeste falesie, alte non più di 15 metri, per decenni: ritagliandosi un’ora prima del lavoro, durante la giornata o nelle sere estive, oltre che, com’è naturale, nei fine settimana. Nel corso del tempo, e grazie a questo livello di attenzione ben oltre la norma, le varianti delle vie e dei blocchi originali sono state a loro volta arricchite da ulteriori variazioni e permutazioni, in tale sconcertante profusione da lasciare il visitatore completamente disorientato.
blocco mitico UP /10
Ben Moon (foto A. Messenger) g
voyager UP /11
ARNAUD
PETIT Intervista di Maurizio Oviglia Foto di Arnaud Petit, Thomas Vialletet Nico Kalisz, Laurent Triay
Aprire grandi vie e ripetere tutte le più grandi scalate libere che si possano trovare ai quattro angoli del pianeta. Queste le attuali motivazioni di Arnaud Petit, Campione del Mondo di Arrampicata Sportiva nel 1996, ormai da qualche anno dedito alla scoperta di nuovi orizzonti verticali. Nuove aperture, come per esempio in Giordania, con la Guerra Santa e la sua grande parete di arenaria sabbiosa, arrampicata in alta quota come sulle Torri del Trango, spedizioni nella giungla amazzonica per salire una via estrema con protezioni naturali e roccia delicata come quella del Salto Angel. Un globe trotter che pratica tutte le forme di arrampicata, boulder, falesia o big wall. Dopo il primo periodo della sua carriera, dedicato alle competizioni (vincitore della Coppa del Mondo nel 1996), si è dedicato alla falesia, dove ha raggiunto un livello di 8c+ lavorato e 8b a vista. Nato il 17 febbraio del 1971 a Albertville, Arnaud oggi vive a Sigoyer nella regione delle Hautes-Alpes francese, a due passi dalla famosa falesia di Céüse, che ha eletto a sua dimora quando non è in spedizione… Diplomato in scienze motorie, ha conseguito il brevetto di guida alpina. Dal 1994 è un arrampicatore professionista, fotografo e scrittore. Ad Arnaud piace infatti condividere la sua passione attraverso le immagini e i racconti delle sue spedizioni e delle sue
intervista UP /16
Grand Capucin (foto T. Vialletet) g
arnaud petit UP /17
SILBERGEIER Testo di Pietro dal Pra' Foto di Beat Kammerlander
Silbergeier, Avvoltoio d’argento. Raramente un nome di una via è stato più evocativo. La lucentezza argentea della parete, una roccia quasi vellutata al tatto, una grotta perfettamente ovale a due terzi della parete, un nido, o una vedetta che domina pascoli, boschi e montagne tutt’intorno. Ma ancor più in tono con il nome è il fascino di questa via, messa qui nel Rätikon, dove sembra di volare silenziosi e tranquilli. L’avvoltoio d’argento fila sulla 4a Kirchlispitze, la parte sinistra di una lunga bastionata di liscio calcare grigio chiaro che si estende per chilometri. È la cornice superiore di pascoli d’alta quota della Svizzera verde. A quei prati che precipitano in una profonda valle si arriva attraverso uno sterrato piuttosto impressionante, e l’accesso avventuroso a una zona la cui antropizzazione è quasi nulla (lassù c’è solo una malga, una famiglia di pastori e tante mucche) è speciale. Quella stradina, che la prima volta incute un certo timore, ti porta “in un altro mondo”. Lontano da quello degli uomini. Una lontananza da cui si ammira e si respira una bella fetta di arco alpino. La via comincia a metà parete, dopo un ripido zoccolo di duecento metri e il primo tiro è il solo appena oltre la verticale. Dopo pochi movimenti, sei già per aria. Ciò che rende questa via una delle più belle sul pianeta non è un solo aspetto, ma un insieme di ingredienti. Ho l’impressione però che anche a considerarli tutti non sarebbero sufficienti per spiegare la magia che ci si sente circolare dentro quando si sta su quella parete, su quei piccoli appigli. C’è qualcosa di più di tutto quello che si
via mitica UP /26
Beat Kammerlander sul terzo tiro, 8a+ g
silbergeier UP /27
NOIA
8C+PUNTOZERO Testo di Severino Scassa Foto di Loris Beccaria, Olivier Appouchaux e Roberto Fioravanti
È un percorso laterale una fluida divinità una convergenza stilistica con il primitivo preistorico è l’attualità è l’attualità NOIA normale NOIA mortale CCCP Decisamente non me lo vedo Giovanni Lindo Ferretti superare in scioltezza i 30 metri di Noia, eppure stupisce la precisione con cui i CCCP sembrano descriverne il percorso laterale, la fluida divinità dei movimenti che si concatenano per salirla, la convergenza in una sola via di modi diversi di intendere l’arrampicata, che si incontrano (e si scontrano) ancora a distanza di vent’anni: un vecchio itinerario riattrezzato e una linea moderna, prese scavate e prese naturali, tutte incise nel primitivo preistorico del calcare di Andonno. Diversamente da chi l’ha aperta, Noia non perde il suo smalto: per la sua bellezza e per la sua difficoltà, Noia è l’attualità. Per questo motivo ripercorrere la storia del primo 8c+ d’Italia a vent’anni di distanza vuol dire aprire uno spiraglio sul passato prossimo e sul presente dell’arrampicata italiana e mondiale.
tiro mitico UP /34
Severino Scassa fotografato su Noia nel 2009 in occasione dell'uscita della sua guida sulle falesie del cuneese (foto Loris Beccaria) g
noia UP /35
TRAD MODERNO Testo di Elena Corriero Foto di Richard Felderer, Brooke Sandhal, John Dickey, Paul Bride, Lucia Prosino
Uno spit di troppo Cadarese. Quando Hazel Findlay arriva in falesia, la bellezza delle linee e la qualità della roccia la colpiscono subito. Eppure l'arrampicatrice britannica non può fare a meno di sentirsi a disagio. Si tratta di una sensazione che non riesce subito a inquadrare, come se in un contesto familiare fosse stato inserito un elemento estraneo, che la sua mente non vuole accettare. Cresciuta sul grit del Peak District nell'etica rigorosa del padre, Hazel ha sempre preferito un atteggiamento più laico, nella convinzione che le posizioni troppo dogmatiche abbiano rallentato lo sviluppo dell'arrampicata nel Regno Unito. Nonostante ciò, il suo spirito "brit" è confuso e rattristato nel vedere le fessure impoverite dagli spit. Prova a dirsi che magari il suo è un pregiudizio infondato, che magari non è così male, ma davvero non riesce a farsi piacere la situazione. Non la consola il fatto di poter scalare più rapidamente, o di non doversi caricare tutto il materiale all'imbrago, anzi. "Qualche italiano disposto a schiodare?" scriverà sul suo blog, raccontando l'esperienza a Cadarese. In effetti, se non fosse stato per un italiano disposto a schiodare, forse Hazel non sarebbe mai andata a visitare la falesia vicino a Domodossola. Ciò che porta a Cadarese una delle esponenti di
contributi UP /42
Matteo Della Bordella su The doors 8a+/b, Cadarese. (foto R. Felderer) g
trad moderno UP /43
FESSURA DELLA
DISPERAZIONE Testo di Maurizio Oviglia e Andrea Giorda
La ricerca della “fessura perfetta” assume a volte, per gli arrampicatori amanti del genere, la stessa ossessione che aveva la ricerca del Sacro Graal per i cavalieri della tavola rotonda. Ma una cosa è certa: se c’è una fessura perfetta, perché ognuno giura che sia quella che ha trovato lui stesso, questa non si trova certo qui da noi, in Italia! Tutti i fessuristi hanno sognato, tanto per fare un esempio, sulle immagini di Supercrack, nello Utah. Come pretendere una fessura più regolare e perfetta di quella? Oppure di Equinox, di Phoenix, di Separate Reality… tutti nomi che ormai sono leggenda, e che hanno fatto acquistare il biglietto d’aereo a più di un climber europeo. Eppure anche da noi c’è una fessura che, nel corso degli anni, si è guadagnata un posto nell’olimpo delle fessure mondiali. Gli stranieri, che sempre più accorrono da ogni parte per salirla, giurano che è una linea incredibile, che pare intagliata nel granito dalla spada di un ciclope. Certo, non è estrema, ma non si lascia domare nemmeno troppo facilmente. E più che braccia forti occorrono nervi saldi… La sua, è una storia che viene da molto lontano. Proviamo a ricostruirla… Si dice che, qui in Italia, nessuno avesse mai guardato alle fessure difficili come formidabile terreno di arrampicata libera ma piuttosto come luogo ove infiggere ottimi chiodi a U. Almeno fino a quando un fisico scozzese, di nome Mike Kosterlitz, lasciò di stucco i suoi amici piemontesi che lo avevano portato a vedere la Valle dell’Orco, salendo con tecnica a incastro di mano una fessura che incideva un
via mitica UP /52
Una ragazza californiana affronta con l'attrezzatura di oggi la Fessura della Disperazione (foto A. Giorda) g
fessura della disperazione UP /53
YUJI
HIRAYAMA Intervista di Elena Corriero Foto di Shinji Mitsubori, Charles Fairbanks Fryberger e Kenji Iiyama
A 43 anni, Yuji Hirayama fa ancora l’atleta di professione. Ciò che colpisce di più, in lui, è il tono di voce sommesso, gentile, che ben rispecchia la sua modestia. Una modestia tanto più incredibile se si considera la grandezza del personaggio. Vincitore del Rock Master di Arco nel 1991 e nel 2001, due volte vincitore della Coppa del Mondo di difficoltà, Yuji ha spaziato dalle competizioni alla falesia, fino alle big wall americane, dove ha lasciato un segno indelebile. Suo è il primo 8c a vista della storia, White Zombie, a Balzola, in Spagna, suo il record di velocità sul Nose, stabilito una prima volta con Hans Florine nel 2002, strappato ai fratelli Huber nel luglio 2008 e ancora abbassato a 2:37:05 nell’ottobre dello stesso anno. Suo il record sulla Salathé nel 2002: 13 ore di arrampicata contro le 19 di Tommy Caldwell. Ora che sa di non poter più essere fra i migliori al mondo (o forse il migliore?) si presenta come un ambasciatore dell’arrampicata in patria e all’estero, portatore di quei valori di uguaglianza e rispetto per gli altri, e amore per la natura, che secondo lui contraddistinguono l’arrampicata. Divide le sue giornate fra l’allenamento e il lavoro in palestra, e dedica il fine settimana alla famiglia, godendosi un approccio alla scalata più rilassato, meno competitivo di quando a tutti i costi voleva distinguersi e battere i record. In Giappone la sua immagine ha reso lo sport immensamente popolare, e nelle manifestazioni di arrampicata la sua immagine continua a essere un fortissimo richiamo. Dal 1998, organizza un circuito di blocchi, The
intervista UP /66
In cima al Mt.Kinabalu di fronte al Oyayubi-iwa (foto S. Mitsubori) g
yuji hirayama UP /67
LES
SPECIALISTES Testo di J.B. Tribout e Marzio Nardi Foto di Philippe Royer e Severino Scassa
Il 25 agosto, in piena estate, riuscivo nella prima libera di Les Specialistes, in Verdon. E grazie alla magia delle immagini di Philippe Royer, la via avrebbe fatto il giro del mondo: Vertical, Rotpunkt, Desnivel, Climbing, tutte le riviste avrebbero pubblicato delle foto. Il testo che accompagnava una di quelle immagini parlava da solo. “Verdon, etstate 1987. Un tetto di 17 metri, strapiombo a 45 gradi, 15 giorni di tentativi, 35 movimenti da concatenare in stile mezzo Rambo e mezzo scimpanzé. Un sogno… almeno per JeanBaptiste! Pschitt aveva scoperto il tetto durante le riprese de “Les Specialistes”; potrebbe essere il primo 8c del nostro sistema solare, che J.B. Tribout ha battezzato come d’obbligo Les Specialistes.” Pschitt, alias Jacques Perrier, aveva scoperto la grotta durante le ricognizioni per il film, che inscenava una fuga rocambolesca proprio nelle gole del Verdon. Anche se non si trovava nelle Gorges, aveva un carattere spiccato proprio perché così isolata e invisibile dall’alto, incastonata nella parete. Bisogna dire che non mancava niente. C’era la novità di una delle prime vie dure molto strapiombanti, in un periodo in cui i tiri difficili erano - in Francia e non solo - in leggero strapiombo. Lo stile di arrampicata, di ultra-resistenza, mentre le altre vie dure erano piuttosto di blocco. Il grado, con la proposta di un nuovo limite, l’8c, e le foto in cui avevo lo sguardo da assassino, non sbarbato e il diamante all’orecchio. E poi, sullo sfondo, la polemica con Patrick Edlinger, che ci aveva messo le zampe per tentare di fare la via prima di me! Per quanto riguarda la salita in sé, il tentativo vittorioso fu magico, come piace a me. Arrampicata molto controllata fino al primo
tiro mitico UP /76
J.B. Tribout (foto P. Royer) g
les specialistes UP /77
CAROLINE
CIAVALDINI JAMES PEARSON Intervista di Peter Herold Foto di Ricky Felderer e David Simmonite
Nel 2012, era impossibile sfogliare una rivista del settore o visitare un sito internet sull’arrampicata senza imbattersi nei loro Trip Report. Caroline Ciavaldini e James Pearson erano dappertutto. Gli stessi articoli tradotti in inglese, tedesco, francese e italiano, foto e video mozzafiato, raccontavano ciò che sembrava un viaggio arrampicatorio senza fine. Francia, Malesia, Laos, Thailandia e Spagna, fino alla Sardegna all’inizio dell’estate. Fu proprio qui, sul terrazzo di casa mia a Lotzorai, che proposi loro questa intervista davanti a un bel bicchiere di birra e approfittando di un intervallo delle loro salite sulle famose multipitch Mezzogiorno di Fuoco, Amico Fragile, e Aria. Poi ci fu Odyssey1, un roadtrip insieme a Hans Jorg Auer e Hazel Finley per produrre l’omonimo film sul tradclimbing britannico, seguito di nuovo dalla Malesia, questa volta il Monte Kinabalu con Yuji Hirayama e Daniel Woods, The North Face Kalymnos Climbing Festival, e per ultimo un mese in Italia a ottobre,
intervista UP /82
Caroline Ciavaldini e James Pearson dopo Mezzogiorno di Fuoco, altopiano del Golgo, Baunei. (foto R. Felderer) g
ciavaldini+pearson UP /83
alpinismo e ghiaccio 2012 26 gennaio/Francia Il francese Jeff Mercier ha messo a segno la prima ripetizione dell’anno della raramente ripetuta Rappelle toi que tu es un homme, linea di ghiaccio con tratti di misto nella Vallée du Couleau. Cristophe Moulin, l’apritore, l’aveva valutata IV7/M8/6b/A0, ma Mercier ritiene sia piuttosto M5 W15 max. 27 gennaio/Italia La tedesca Ines Papert in cordata con l’austriaca Lisi Steurer è riuscita a chiudere il conto con Illuminati M11+/WI 6+, la via aperta da Albert Leichtfried in Vallunga (Val Gardena) realizzando così la probabile terza ripetizione e prima femminile dell’itinerario. 29 gennaio/Regno Unito Greg Boswell e James Dunn hanno portato a termine la seconda salita in libera di Don’t Die of Ignorance su The Comb, al Ben Nevis (Scozia). L’itinerario era stato aperto nel febbraio 1987 dai celebri Simon Yates e Andy Cave, e valutato VI/6 /A2. Nel marzo 2008 Dave MacLeod era riuscito a liberarla valutandola XI/11, la più difficile linea invernale della montagna. 31 gennaio/Francia Gli spagnoli Albert Salvadó, Unai Mendía e Kepa Escribano hanno aperto Los gallina ED+, 200m, WI 6+, 6b, nuova linea di ghiaccio al Terzo Muro di Gavarnie – Pirenei francesi. 31 gennaio/Francia La Guida Alpina Jonathan Joly ha salito la cascata Rappel toi que tu es un gnome, 200 metri IV/6 nella Vallée du Rabioux, a sud di Argentiere la Bessée. La linea era stata aperta nel gennaio del 1999 da R.Borgis, D.Charignon e S.Foissac. 31 gennaio/Regno Unito Dave Macleod ha aperto - con Ruth Taylor e Andy Turner - Castle in the Sky, un nuovo testpiece invernale sulla parete occidentale del Druim Shionnach nel Glen Shiel, in Scozia. Le difficoltà tecniche sono stimate tra M10+/M11 e secondo McLeod il nuovo itinerario è un grado più difficile della celebre Don’t Die of Ignorance XI,11. 04 febbraio/Regno Unito I britannici Greg Boswell e Will Sim hanno messo a segno la prima ripetizione di The Gathering VIII/9 a Coire an Lochain nei Cairngorms in Scozia. 8 febbraio/Svizzera Il tedesco Robert Jasper è riuscito a salire un tiro di misto che ha valutato M14+ o D14+ a Eptingen in Svizzera. Si tratta di una via di misto sportivo senza ghiaccio. 9 febbraio/Francia I francesi Fred Degoulet e Jonathan Joly hanno aperto New generation, una linea di misto che permette di evitare la lunghezza chiave di Mandelbrot, quasi mai percorribile a causa della sua aleatorietà. Dopo aver percorso il primo tiro di Mandelbrot, Degoulet e Joly, hanno salito la parete di roccia verticale con 2 tiri di M8 e M6+
UP /90
usando spit e chiodi oltre alla protezioni veloci. 11 febbraio/Francia Gli spagnoli Pau Escalé e Toti Solé hanno realizzato una prima salita al Cirque du Fer à Cheval, in Francia: si tratta di La guillotine (V/6, 210 m), una variante di Inachevée (V/5, 170 m), aperta il 26 gennaio del 1992 da Patrick Gabarrou e François Marsigny. 12 febbraio/Austria Lo svizzero Luca Godenzi e il valtellinese Pietro Biasini hanno ripetuto Felsige Gärten, nuova via di misto che evita il primo pilastro della classica cascata della Sellraintal Haengende Gaerten. La linea era stata aperta a fine gennaio da Albert Leichtfried e Christian “Picco” Piccolruaz e presenta difficoltà fino a M8 / WI7-. 17 febbraio/Italia Il ventunenne Greg Boswell ha salito Illuminati (M11+/WI 6+) di Albert Leichfried in Vallunga. Just for fun, Boswell ha ripetuto la cascata anche il giorno successivo. 18 febbraio/Italia Pietro Biasini ha aperto Mastro d’Haschish, un tiro di misto in Val di Mello. Si tratta della partenza su roccia della candela di Maestro d’ascia, salita per la prima volta da Mario Sertori nel febbraio 2010. La difficoltà proposta è M9/WI6. 20 febbraio/Svizzera A Eptingen, il tedesco Robert Jasper ha aperto Iron man, un tiro lungo 40 metri, che ha valutato M14+ o D14+. Si tratta di una via di misto sportivo senza ghiaccio, che collega degli itinerari già esistenti. 20 febbraio/Italia Lucie Hrozová, fortissima atleta della repubblica ceca, ha messo a segno la seconda salita femminile di Illuminati, la via di misto aperta da Albert Leichtfried e Dougal Tavener in Vallunga (Val Gardena). 23 febbraio/Italia Riccardo Quaranta e Dario D’Alessio hanno salito la cascata più a sud d’Italia, situata nella Gola del Falco, fra Molise e Campania. Battezzata Repentance sud, è lunga 90 metri ed ha difficoltà di IV, WI4 – R. La stessa cordata, il 18 febbraio, aveva aperto Tubular Bells (Grotta delle Ciaole) un nuovo tiro di misto lungo 20 metri con difficoltà di III WI5+/6 M5. 23 febbraio/Francia A Gavarnie, gli spagnoli Manu Córdova e Javi Bueno sono riusciti nella prima libera completa della via El aliento del Diablo (terzo muro). Si tratta di due tiri di misto M7, WI5+ e 6b. L’itinerario, che si sviluppa per 200m, è del 2004 e porta la firma di Xavier Teixidó e Albert Salvadó che lo valutarono A2/6a, 5+ 6-. 2 marzo/Italia Gli alpinisti bergamaschi Maurizio Panseri, Daniele Natali e Alessandro Ceribelli hanno percorso in prima invernale la via Direttissima sulla parete nord della Presolana Occidentale, nelle Alpi Orobie. L’itinerario era
alpinismo e ghiaccio 2012 stato aperto nel 1972 da Livio Piantoni e Rocco Belingheri in 3 giorni, presenta una chiodatura tradizionale e in completa arrampicata libera ha difficoltà di 7a. 10 aprile/Italia Caroline Ciavaldini e James Pearson hanno salito Mezzogiorno di Fuoco, a Punta Giradili (Sardegna). La via (270 metri, 8b max/7c obbl) era stata aperta da Larcher, Vigiani, Oviglia. James ha realizzato flash o a vista tutte lunghezze (7a, 8b, 6c, 8a /+ 7c, 7c, 7a) e Caroline è riuscita in libera su tutto l’itinerario. 13 aprile/Francia Sul granito della Bavella (Corsica), Matteo Della Bordella ha ripetuto - con Davide Bacci - De rerum natura (230m, 7c max/7a obbl, RS2+/II), di Rolando Larcher e Maurizio Oviglia. Sempre con Bacci, Matteo ha aperto una nuova via, Sintomi strani. 13 aprile/Francia La francese Stéphanie Bodet è riuscita su Octogénèse alle Teghie Lisce (Bavella, Corsica). La via era stata aperta nel 1991 da Arnaud Petit e da lui liberata nel 1997. Si compone di 10 lunghezze, con difficoltà fino all’8a+, rigorosamente di placca. 30 marzo/Spagna L‘americano Alex Honnold, specialista del free solo, ha salito La Fiesta del biceps (250m, 7a) sulla strapiombantissima parete meridionale de La Visera, ai Mallos de Riglos. Honnold ha impiegato meno di un’ora per arrivare in cima, scalando a vista; un’impresa realizzata già nel 1989 dallo spagnolo Carlos Garcia. 4 Maggio/Italia Caroline Ciavaldini e James Pearson sono riusciti a ripetere Aria, la via aperta nel 2006 da Pietro Dal Prà sulla Punta Plumare in Sardegna. La linea si snoda per 350 metri, su 10 lunghezze -7c/7a/6c+/6c+/6c +/8a+/8a+/6c+/7b/7a. Il nome deriva dalla chiodatura particolarmente distanziata. 04 Maggio/Francia L’austriaca Barbara Zangerl è riuscita nella ripetizione di Delicatessen (8b, 150 m) alla Bavella, in Corsica. La sua è la quarta salita della via liberata da Arnaud Petit nel 2001 e riattrezzata dallo stesso Petit e da Stephanie Bodet nella primavera 2011. Si compone di cinque lunghezze molto tecniche (8b, 7c+, 7c, 8a, 6c) in placca. 26 giugno/Italia I fratelli altoatesini Simon e Manuel Gietl hanno completato una nuova via sulla Cima Scotoni, in Dolomiti. La via, battezzata Agoge, è lunga 400 metri e raggiunge difficoltà di 8b, 8b+ da proteggere. 9 luglio/Svizzera Prima ripetizione di Velocità Limitata da parte di Matteo della Bordella e Pablo Moghini. La via, che si trova a Gamstobelwand, nel Ratikon svizzero, era stata aperta e liberata da Domenico Soldarini e Paolo Spreafico nell’estate del 2011; la difficoltà massima è di 8a, e l’obbligatorio 7b+. 6 giugno/Svizzera Barbara Zangerl ha salito Super
Cyrill, in Ticino. La via, da proteggere, si compone di nove lunghezze, è lunga 200 metri e raggiunge la difficoltà di 8a/+. 23 luglio/Francia Cedric Lachat e Nina Caprez hanno salito gli 8 tiri di Carnet d’adresse, itinerario attrezzato da Philippe Mussato nel 2002 e liberato nel 2010 da Yann Guesquiers. La via, lunga 250 metri, comprende una lunghezza chiave di 8b+. Nina ha suggerito una revisione dei gradi, proponendo 7a, 7b+, 7c, 8b+, 7a+, 8a+, 7c+, e 8a+/b. 25 luglio/Italia La neozelandese Mayan Smith-Gobat, insieme a David Falt, ha realizzato la seconda ripetizione di Donnafugata, sulla Torre Trieste, in Dolomiti. La cordata ha salito i 750 metri della via in 32 ore, senza materiale per il bivacco. Aperta da Christoph Hainz e Roger Schäli nel 2004, la via era stata liberata da Mauro Bubu Bole nel 2007, poi ripetuta dagli sloveni Grmovsek e Krajnc; quella di Mayan Smith-Gobat è la terza libera, nonché la prima femminile. 31 luglio/Italia In Marmolada, l’italiano Omar Genuin è riuscito a vista su Millenium e Coitus Interruptus (entrambe max 8a), mentre Sara Avoscan è riuscita flash su Coitus interruptus (e ha liberato anche Millenium). 03 agosto/Spagna Patxi Arocena e Carlos Garcia hanno liberato Giovanni Corpo Corto, sulla Hermana Mayor de Dos Hermanas (Irurtzun, Navarra). La via si compone di quattro lunghezze ed era stata attrezzata e salita per la prima volta nel 1981 (6c, A2) da Antxon Alonso, lungo la caratteristica fessura. Nella loro libera dell’itinerario, lungo 130 metri, Arocena e Garcia hanno incontrato difficoltà fino all’8a+, su vecchi chiodi e protezioni. 26 luglio/Svizzera Matteo Della Bordella ha ripetuto Letze Ausfahrt Titlis, la via aperta da Glowacz nel 2004 sul pilastro Titlis, in Ticino. La via è lunga 500 metri, si compone di 13 lunghezze e presenta difficoltà fino all’8a+ e obbligatorio di 7b. 1 agosto/Germania Barbara Zangerl ha salito End of Silence, aperta da Thomas Huber nel 1994 e gradata 8b+. La via si trova sul Feuerhorn, nella Germania meridionale, e insieme a Silbergeier (di Beat Kammerlander) e a Des Keisers neue Kleider fa parte delle trilogia alpina di vie lunghe di 8b+. 13 agosto/Francia La coppia francese Gerome Pouvreau e Florence Pinet ha ripetuto la famosa multipitch di Aiglun, Ali Babà (7c+/8a, 7c+/8a ,7b+, 8a, 8a+, 8a+, 8a/8a+ ; 7b+). Pouvreau è il primo ad avere salito tutte le lunghezze a vista, mentre Pinet è la seconda donna a realizzare la salita al secondo tentativo. 15 agosto/Spagna Dani Moreno, in cordata con Alvaro Lafuente, ha salito una delle vie più emblematiche del UP /91
falesia 2012 4 aprile/Spagna Barbara Raudner è riuscita su Fish Eye, 8c, a Oliana. L’austriaca aveva chiuso a gennaio, nella stessa falesia, Full Equip, sempre 8c. 5 aprile/Austria Micha Vanhoudt ha realizzato il suo primo 9a, Erfolg ist trainierbar reclimbed, in Adlitzgraben, aperto da Berni Fiedler. Micha è il secondo climber belga a riuscire su questa difficoltà. 5 aprile/Spagna Daniel Jung si è aggiudicato Estado Critico a Siurana. Per il tedesco è la quinta via di 9a. 7 aprile/Spagna L’austriaca Katharina Posch (17 anni) è riuscita nel suo primo 8c, Digital System, a Santa Linya. Nel 2011 Katharina si è classificata quinta nella Coppa del Mondo Lead 2011 e durante l’estate dello stesso anno ha realizzato varie vie di 8b. 7 aprile/Italia Adam Ondra ha realizzato a vista la seconda salita di Bella Regis, la via chiodata e liberata il 9 ottobre da Gabriele Moroni nella falesia di Bus de Vela, vicino a Trento. Per il fuoriclasse ceco si tratta dell’ottavo 8c+ a vista. Ondra ha anche salito onsight Belzebù Climbing Team (8c). 9 aprile/Spagna La svedese Matilda Söderlund (1992) ha messo a segno due belle onsight: Negociee (8b) e Zona 0 (8b), a Siurana. Nei giorni precedenti, Soderlund ha chiuso flash Ramadan, 8b, sempre a Siurana. 12 aprile/Spagna Johanna Ernst ha trascorso un periodo in Spagna con i colleghi della squadra austriaca. A Santa Linya, la diciannovenne ha chiuso Ruta del sol, 8b, al terzo tentativo, Fabelita (8c) al secondo tentativo e Open Your Mind (8c/c+) al quarto. 15 Aprile/Austria L’austriaca Andrea Maruna ha chiuso Sponsored by family 8b a Schwarzau am Gebirge, nello Handelsberg. Il tiro era stato aperto da Karl Reicht nel 2002 e conta pochissime ripetizioni. 16 aprile/Spagna Dani Fuertes, pompiere di Saragozza, ha realizzato Era Vella, il 9a aperto da Chris Sharma a Margalef. Per Dani è il terzo 9a, dopo Monster, alla Cueva di Alquezar, e Supernova, nel settore Caverna di Vadiello, vicino a Huesca. 18 aprile/Spagna Lo scalatore basco Gorka Karapeto è riuscito nella sua terza via di 9a, Begi puntuan, nella falesia di Etxauri. Begi Puntuan era stata attrezzata da Ekaitz Maiz e liberata nel 2006 da Patxi Usobiaga, che aveva suggerito il grado 9a. I due precedenti 9a di Karapeto sono Sistematik ihes (Aizpun) e Esclatamasters (Perles). 22 aprile/Gran Bretagna Dopo una settimana di lavoro, il “grit aficionado” Michele Caminati è riuscita nella settima salita della classica The New Statesman, E8 7a, aperta da John Dunne at Ilkley. Michele ha aggiunto al suo bottino Braille Trail, Kaluza Klein e Master’s Edge (flash), valutate E7 6c, scalandole dal basso dopo aver guardato gli amici che provavano i movimenti. UP /96
21 aprile/Slovenia Al sesto tentativo Domen Škofic ha ripetuto Halupca 1979, 9a a Misja Pec. La via era stata chiodata da Klemen Becan e liberata nel settembre 2008 dal connazionale Matej Sova. Nella stessa falesia, il diciottenne Škofic ha chiuso anche Revolucija 8c+, Sanjski par, 8c+ e Martin Krpan, 9a. 25 aprile/Spagna Sasha DiGiulian è riuscita su Era Vella (o Era Bella) 9a di Chris Sharma, a Margalef. Si tratta del primo 9a per la giovane americana, che nell’ottobre 2011 aveva chiuso Pure Imagination, a Red River Gorge, in Kentucky. Il tiro era valutato 9a, ma nel novembre 2012 è stato poi sgradato da Adam Ondra a 8c+. 26 aprile/Italia Matteo Gambaro ha realizzato ad Andonno la prima salita di Calibro 38, una via che ha valutato 8c+. Gambaro aveva chiodato il tiro nel 2010, ma è tornato sul progetto solo nel 2012 ed è riuscito a salirlo dopo avere “aggiustato due piccoli appigli sulla placca finale e un appoggio”. 30 aprile/Spagna Tom Bolger ha realizzato Catxasita, 9a, una via che costituisce la versione più facile di Catxasa 9a+, nella grotta di Santa Linya. Tom Bolger ha al suo attivo varie vie di 9a e 9a+, tra cui Fabela pa la enmienda e Ciudad de dios, entrambe a Santa Linya. 13 Maggio/Germania Gabriele Moroni ha realizzato una rara ripetizione di Pain makes me stronger, every day!, 8c+, in Frankenjura. 10 Maggio/Italia Nella falesia del Bus de Vela (Trento) Gabriele Moroni ha realizzato la prima salita del suo progetto Happy Milf. La via è costituita da un boulder di 7c+, seguita da una sezione su biditi e tacche e da un muro di canne e pinzate. Gabri ha valutato il tiro 8c (duro). 14 Maggio/Spagna Gli spagnoli Pablo Barbero e Dani Fuertes si sono aggiunti alla lista dei ripetitori di Era Vella, 9a a Margalef. Nella stessa area, Dani Fuertes ha successivamente realizzato una ripetizione di Políticamente corruptos 8c+/9a, attrezzata e liberata da Dani Andrada nell’estate del 2010. 16 Maggio/Francia Il francese Christophe Zehani ha realizzato il suo progetto a Orgon. Si tratta di Une époque formidable, per il quale ha proposto la valutazione di 9a. Nato a Marsiglia nel 1974, Christophe arrampica dal 1990; gli ci sono volute una trentina di sessioni per chiudere la via. 18 Maggio/Italia Stefano Ghisolfi (1993) è riuscito nel suo primo 8c+, L’extrema cura plus a Gravere, in Val di Susa. Lo scorso aprile, Stefano aveva risolto Noi, ad Andonno, il suo terzo 8b+ dell’anno, dopo Quarto potere diretta (8b/+, probabile FA) a Caprie, e Suka ad Albenga. 22 Maggio/Francia Il francese Seb Bouin ha realizzato la seconda salita di La madone, 9a+ nel Lubéron. Aperta da Gérôme Pouvreau nel giugno dell’anno scorso, la via è lunga 50 metri e ha richiesto a Bouin undici sedute di lavoro. Per
falesia 2012 Sébastien è la sesta via di nono grado e la seconda dell’anno dopo la prima salita di Casi Mono a Courchon (Verdon). 25 Maggio/Spagna Il britannico Tom Bolger ha chiuso Gypsy Blood, una via da lui stesso attrezzata nel novembre 2011, nella grotta di Santa Linya. 24 Maggio/Germania Gabri Moroni ha ripetuto Zugzwand, aperto da Markus Bock nel 2007. Il tiro, che quest’anno ha richiesto a Moroni quattro tentativi, è un solido 8c+. 26 Maggio/Germania Gabri Moroni ha realizzato la terza salita di The Essential, 9a, in Frankenjura. Il tiro era stato attrezzato da Klaus Buechele a metà degli anni 80, ri-chiodato da Werner Thon e liberato da Markus Bock nel maggio 2008. La prima ripetizione spetta ad Adam Ondra (2009). 25 maggio/Italia Alessandro Manini ha salito il tiro più duro dell’Ossola, Lapotarapia, nella falesia di Osso (Croveo). Manini ha valutato 8c la via, una fessura di 20 metri chiodata da Maurizio Pellizzon. 27 maggio/Spagna Lo spagnolo Edu Marin (1985) ha realizzato a vista Pengim penjam, 8c a St. Miquel del Fai. La via è una linea di resistenza con un paio di sequenze dure, lunga 30 metri. Edu ha già salito a vista altri due 8c. 3 giugno/Spagna Il catalano Ramon Julian Puigblanque, campione di Spagna 2012, ha salito in due tentativi Gipsy Blood, 8c+ a Santa Linya. 6 giugno/Spagna Il climber russo Alexey Rubtsov ha risolto in tre giorni di tentativi Los Inconformistas, 8c+/9a, a Rodellar. Rubtsov era reduce dal Melloblocco, dove aveva chiuso un blocco che nessun altro era riuscito a scalare, portandosi al top della classifica maschile. 5 giugno/Francia Adam Ondra si è aggiudicato una prima assoluta a Ceüse. Il ceco ha salito Jungle Boogie, nel settore Biographie, a sinistra della linea omonima. Attrezzata da Sylvain Bessier, la via era stata provata a lungo e invano da Sylvain Millet, e più recentemente da Enzo Oddo. Ondra ha confermato la difficoltà stimata di 9a+. 8 giugno/Germania In Frankenjura, la svedese Matilda Söderlund è riuscita in quattro tentativi sul suo primo 8c, Odd Fellows, una via di Markus Bock. La ventenne si è messa in luce nel corso degli ultimi nove mesi, con una progressione che l’ha portata a salire il suo primo 8b+ all’inizio di maggio, e il suo primo 8c a fine mese. Il 6 giugno, Matilda ha chiuso flash Friends like you, 8b+. 7 giugno/Francia Lo statunitense Jonathan Siegrist ha effettuato la prima salita assoluta di Coraux de la Vie, una via nel settore Berlin, a Ceüse. L’americano ritiene che la via sia un solido 8c+, se paragonata agli altri 8c di Ceüse. 29
maggio/Germania Il diciassettenne tedesco David
Firnenburg ha salito Hattori Hanzo, 8c+, in Frankenjura, Germania; la via era stata aperta nel 2005 dal fortissimo local Markus Bock. Pochi giorni prima, il 20 maggio, il giovane tedesco aveva chiuso un 8B boulder, Grabmal, sempre in Frankenjura. 9 giugno/Polonia Il quindicenne polacco Piotr Schab ha aperto in 8 tentativi Batalion Skala, la sua seconda via di 8c+ a Pochylec, in Polonia. Si tratta di una prima salita, che segue quella di Parowa, nella stessa falesia, nel settembre dell’anno scorso. Oltre ai due 8c+, il giovane polacco ha all’attivo due 8c e un 8b+. 11 giugno/Spagna La statunitense Sasha Digiulian, di ritorno in Europa, ha salito Pata Negra, 8c, a Rodellar. In riferimento ai molti allunghi della via, la giovanissima arrampicatrice ha commentato: “Me la sono dovuta conquistare”. 13 giugno/Francia Di passaggio a Entraygues, falesia del Briançonnais, il ceco Adam Ondra si è concesso la salita a vista di Deltaplane Man Direct, 8c+, per poi chiudere, in tre tentativi, Condé de Choc, la variante di 9a della stessa via, con una partenza più dura. 13 giugno/Italia Silvio Reffo ha chiuso il suo primo 9a, al Covolo, la falesia vicentina dove il ventiduenne è di casa. Si tratta anche di una prima libera; L’attimo è infatti una connessione fra due vie esistenti, immaginata da Reffo l’anno scorso e non ancora liberata. Nel portfolio del vicentino figurano due 8c+ e quattro 8c, concentrati principalmente nelle falesie del Covolo e di Fonzaso. 11 giugno/Spagna Il polacco Mateusz Haladaj ha salito Direct into your Fabelita, nella grotta di Santa Linya, in Spagna. Haladaj, ventisette anni, ha all’attivo anche il 9a Martin Krpan (Misja Pec, in Slovenia) e varie vie in Frankenjura, tra cui Ronin (8b+/8c). 13 giugno/Italia Tito Traversa ha chiuso il suo secondo 8b di Sarre, Parsifal 2000, al Tetto di Sarre, in Val d’Aosta. In questa falesia, il giovanissimo climber (11 anni) aveva già salito Sarsifal, 8b+. 13 giugno/Spagna Raquel Hernandez, da vari anni lontana dalla scena arrampicatoria, è tornata alla ribalta con un 8b+, il primo della sua carriera. Si tratta di China Crisis, a Oliana, realizzata dopo qualche mese di allenamento. 16 giugno/Francia Muriel Sarkany è riuscita ad approfittare del suo soggiorno a Saint Leger du Ventoux nonostante la pioggia, salendo Abregejnief, 8b. 18 giugno/Spagna Daila Ojeda ha chiuso Los humildes pa’ casa, 8b+, una delle vie più note e fotografate di Oliana. Daila ha scritto di essere stata sempre affascinata e intimorita dalla linea di Oscar Jimenez, che sale una canna svasa e strapiombante.
UP /97
bouldering 2012 4 gennaio/Italia A Varazze, l’italiano Stefano Ghisolfi ha salito Gioia stand e Alphacentauri. I due blocchi sono valutati 8b; Ghisolfi li ha saliti entrambi in giornata. Sempre a Varazze, il giovane azzurro ha realizzato la terza ripetizione di Gandalf il Grigio, 8B+ al settore Potala. Il blocco era stato aperto nel 2007 da Christian Core.
8B+ a Fontainebleau.
8 gennaio/Francia A Targassonne, sul versante settentrionale dei Pirenei, lo spagnolo Nacho Sánchez ha realizzato la prima ascensione di Le tombeau de damme panc ashash sit (8B) e ha ripetuto Psoas mole, 8B.
5 febbraio/Francia Nalle Hukkataival ha realizzato in un giorno due blocchi di 8B + a Fontainebleau. Il primo, Realist, è una prima salita. Il secondo è Gecko assis, che il finlandese ha giudicato “soft” per il grado.
8 gennaio/Italia Stefano Ghisolfi ha ripetuto al Cubo di Arnad Gabry Traverse, 8B, aperto da Gabriele Moroni nel 2011: si tratta della traversata integrale in 35 movimenti del masso di Alby Traverse, con l’aggiunta della partenza sit dallo spigolo di Spiderman. Ghisolfi è riuscito al secondo tentativo anche su Alby Traverse, 8A.
11 febbraio/Svizzera Niccolò Ceria (1993) ha salito il suo secondo 8B+, dopo The Never Ending Story. In 5 giorni di lavoro l’italiano è venuto a capo di The Dagger, il blocco aperto da Toni Lamprecht a Cresciano.
10 gennaio/Francia Lo spagnolo Nacho Sáchez ha realizzato il suo primo 8B flash. Si tratta di I shot Sarkonazy assis, a Targassonne (Pirenei). 12 gennaio/Italia Simone Pedeferri è riuscito a risolvere alcuni boulder sul granito della Val Masino. Si tratta di Fine della traccia 8A/B e di Cata-comba 8A/B, 25 movimenti che finiscono con una prua svasata di resistenza. 18 gennaio/Francia Kevin Lopata, contrabbassista dell’orchesta nazionale di Lille, ma anche eccellente boulderista, ha realizzato Satan i ielvete bas, 8B+ a Coquibus Longs Vaux (Fontainebleau). Sébastien Frigault aveva aperto questo blocco in versione sit e l’aveva valutato 8C, ma i ripetitori avevano abbandonato la partenza ritenuta illogica, abbassando il grado a 8B. Dopo Frigault, Ty Landman e Paul Robinson, Lopata è stato il quarto a eseguire la partenza sit originale, ora gradata 8b+. 18 gennaio/Francia Ancora a Bleau, Sébastien Frigault ha realizzato la prima della partenza sit di Hibernatus, 8B+ ; il blocco era stato aperto da Christophe Laumone nella versione in piedi (7B) e poi nella versione bassa (8A+). 19 gennaio/Italia Michele Caminati è venuto a capo di un nuovo blocco al Monte Amiata: si tratta di L’Ultimo dei Moicani, che l’italiano propone come 8B+. 25 gennaio/Germania Dopo quattro giorni di lavoro in condizioni meteo proibitive, Sarah Seeger è riuscita su Kalte Sophie, 8A+ in Frankenjura. La sua è la seconda femminile del selettivo blocco aperto da Markus Bock, già salito da Dorothea Karalus nel 2009. 30 gennaio/Francia Una sola ora è stata sufficiente al canadese Sean McColl per venire a capo di Kheops assis,
UP /104
5 febbraio/Francia Alla sua prima visita a Fontainebleau, l’americano Jimmy Webb ha messo a segno importanti risultati, salendo Partage (8A+) al secondo tentativo, e Kheops assis, 8B+ in circa un’ora di tempo.
12 febbraio/Francia L’americano James Webb è venuto a capo di The Island, 8B+ e di Gecko assis, a Fontainebleau. Di quest’ultimo blocco ha dato, come Adam Ondra, una valutazione di 8B. 15 febbraio/Svizzera Due nuove ripetizioni per il tetto di The Dagger, 8B+ a Cresciano, realizzate dagli austriaci Jakob Schubert e Mario Lechner. Schubert, vincitore della Coppa del Mondo di difficoltà 2011, ha anche salito velocemente Confessions 8B(+) e Booggalagga 8B. 19 febbraio/Francia Il bleausard Olivier Lebreton ha realizzato la prima salita della Arête de Boissy assis, 8B+. La partenza in piedi (7C+) era stata aperta nel 1999 da Stéphane Brette. Olivier aveva iniziato a lavorare il blocco l’anno scorso e quest’anno è riuscito a chiuderlo in un paio di sedute. 19 febbraio/Italia Niccolò Ceria (1993) ha realizzato la seconda ripetizione di Gabry Traverse, 8B, al Cubo di Arnad. Stefano Ghisolfi si era aggiudicato la prima ripetizione del traverso di Moroni, nel gennaio 2012. 21 febbraio/Francia Il sudafricano Arjan De Kock è riuscito sul tetto di Gourmandise, 8B, aperto da Vincent Cantrelle a Cuvier Rempart e su Kheops Assis, 8B+, aperto da Antoine Vandeputte. 03 marzo/Regno Unito Michele Caminati, in trasferta nel Peak District, ha realizzato la salita di The End of the Affair E8 6c, a Curbar (salendo ground up, in stile highball) e di The Voyager, la prua strapiombante di 8B aperta da Ben Moon a Burbage North. 04 marzo/Spagna Ad Albarracín, Paul Robinson ha aperto Helicopters on Beaches. L’americano ha suggerito un grado 8b+ “low-end”, ovvero facile.
bouldering 2012 21 marzo/Svizzera Nel Vallese, il francese Romain Desgranges ha ripetuto Touch by the devil, 8B a Vernayaz e ha realizzato la prima salita di La rose d’eliott, 8B a Branson. 23 marzo/Svizzera Dai Koyamada è riuscito a chiudere The Story of two worlds il blocco aperto da Dave Graham a Cresciano nel 2005, valutato 8C e ripetuto per la prima volta da Paul Robinson nel marzo del 2011. Il blocco è conosciuto anche come The dagger sit start. 25 marzo/Regno Unito Michele Caminati è riuscito in una rara ripetizione di Screaming Dream E7 7a, a Froggatt Edge, settore Brookside Buttress, nel Derbyshire, Inghilterra. 4 aprile/Spagna Lo spagnolo Nacho Sanchez è riuscito a risolvere un suo progetto di lunga data alla Cova de la Gota, Crevillente. Il nuovo blocco si chiama Insomnio, 8C, e corre lungo un tetto di conglomerato. 6 aprile/Regno Unito Chris Davies ha aggiunto un nuovo difficile sit start al blocco New noise (8A+/B) a Tan Y Grisiau, Blaenau Ffestiniog. A Parisella’s cave, Ben Bransby ha trovato un link fra il classico Rock atrocity (7C) e il recente Bonnie, valutando il nuovo itinerario 8B. 12 aprile/Francia A Fontainebleau, il sudafricano Arjan De Kock ha realizzato la terza salita di The Big Island, 8C. Il blocco era stato aperto da Vincent Pochon, che aveva aggiunto due movimenti a The Island, 8B+ di Dave Graham. La prima ripetizione era riuscita a Lucas Menegatti. 16 aprile/Germania Manuel Brunn ha realizzato la quarta salita di Montecore (8C), dopo quelle dell’apritore Markus Bock, di Dai Koyamada e Fabian Christof. Bock aveva aperto il blocco nel 2005 aggiungendo cinque movimenti in partenza a Alphamann, 8B+ 16 aprile/Francia A Targasonne, gli spagnoli Rubén Díaz e Iker Arroitajauregui hanno realizzato rispettivamente I shot Sarkonazy 8B (Díaz) e 21 Grammes, 8B, e La Theorie du Chaos, 8B (Arroitajauregui). ?? marzo/Spagna Paul Robinson ha realizzato El monstruo de las regletas (8B) a El Escorial. 25 aprile/Svizzera Lo svizzero Martin Keller ha realizzato a Chironico la prima salita di Der mit dem Fels tanzt dopo 3 anni e più di 100 giorni di lavoro. Keller suggerisce un grado di 8C. 1 Maggio/Svizzera Lo scozzese Dave MacLeod ha fatto visita ai massi di Chironico, in Canton Ticino, riuscendo a chiudere in pochi tentativi Conquistador Direct 8B/+. 17 Maggio/Svizzera Dave MacLeod ha realizzato la seconda salita di Mystic Stylez, un blocco di 8C aperto da Daniel Woods nella foresta di Magic Wood, in Svizzera. Il blocco aggiunge una partenza sit e tre movimenti per
arrivare alla presa iniziale di Muttertag (8a). 19 Maggio/Regno Unito Dave MacLeod ha realizzato la prima salita di Natural Method 8B+, a Skeleton Boulder, Glen Nevis, definendola “il risultato più difficile per quest’anno”. 29 Maggio/Svizzera Niccolò Ceria ha chiuso flash Dulcifer sit start , 8B boulder aperto da Fred Nicole a Schöllenen nel Cantone di Uri. Ceria ritiene che il blocco sia più probabilmente 8A+. 15 giugno/Austria Tamás Zupán ha salito il suo primo 8b+. Si tratta di Memento; un problema ormai classico, aperto nel 2005 da Bernd Zangerl, caratterizzato da un lancio a partire da una piccola scaglia. L’ungherese aveva già salito 5 blocchi gradati 8b, di cui molti a Magic Wood. 16 giugno/Francia Alban Besnier, arrampicatore di Grenoble, ha salito la Directe du surplomb de la Mée assis, un blocco di 8B aperto da Oliver Lebreton a Fontainebleau. 18 giugno/Svizzera Il ventenne tedesco Jan Hojer ha chiuso il suo primo 8B+ (che ha definito “soft”). Si tratta di The Never Ending Story, a Magic Wood, dove Hojer nei giorni precedenti ha salito anche tre 8b: Riverbed, Steppenwolf e One summer in paradise. 31 maggio/Austria Diego Corte Pause è riuscito a chiudere Wrestling with an alligator, il suo primo 8B di blocco, a Malaltal. Diego, 27enne di Misurina aveva già risolto la versione più facile, Petting with an alligator (8A+), e nel marzo 2012 aveva iniziato a provare Wrestling. 22 luglio/Svizzera A Magic Wood, Guillaume GlaironMondet ha chiuso in giornata 5 blocchi sopra l’8a, fra cui Never Ending Story (8B+) e Massive Attack, 8A+, realizzato flash. Ha fallito il tentativo flash su Dark Sakai (8B) all’ultima presa, ma ha salito il blocco due giri dopo. 11 settembre/Finlandia Jani Lehtola è riuscito, dopo 30 giorni di tentativi, a liberare un nuovo blocco di 8B+ sul blocco Martti Servo, a Rovaniemi. Il boulder, che propone una partenza sit a un problema già esistente, è stato battezzato Voimasanat. Solo altri tre blocchi di tale difficoltà esistono attualmente in Finlandia: Living the Dream, The Globalist e Circus Elephant Syndrome. 28 settembre/Svizzera L’italiano Niccolò Ceria ha salito Radja, blocco storico di Nicole, a Branson. Radja era stato aperto da Fred Nicole, che l’aveva gradato 8B+, ma in seguito alla scoperta di una nuova sequenza il grado era stato abbassato a 8B. Il 20 settembre, Niccolò aveva salito Permanent Midnight a Fionnay e il 15 settembre, Steppenwolf a Magic Wood, entrambi 8B. 4 ottobre/Svezia Carlo Traversi ha aggiunto alla propria ticklist The Hourglass, aperto da Stefan Rasmussen come UP /105
relazioni e proposte 2012 VIE LUNGHE ROCCIA
GHIACCIO E MISTO
ITALIA
ITALIA
Valle d'Aosta
Valle d'Aosta
CARPE DIEM Aiguille du Châtelet TEMPEST Mont Greuvetta
UN SERPENTE PER ANOUK Valnontey WALSER DIRECT–ISSIME Gressoney ALICE IN WONDERLAND Gressoney
Piemonte UN GIORNO TI AVRO', BARONE ROSSO! Corno Stella QUASI TRAD Corno Stella IMAGINE Becco di Valsoera ANGEL Vallone Piantonetto SALVATE MORCHIETTO Valle dell'Orco
Lombardia
Lombardia
Trentino Alto-Adige
MUTANDENBAUM Val Mora EASY RIDER Valle di Predarossa A PIEDE LIBERO Corna delle Quattro Matte - Presolana ALIEN Presolana Centrale IL COLPO DI CODA Presolana Centrale HEIDI Pizzo del Becco
CASCATA DELLA GOLA DI CARPENE Condino - Storo
MASTRO D'HASCHISH Val di Mello ORDINARIA MAGIA Val Gerola QUI QUO QUAI Valle di Arigna BECCO DRY Pizzo del Becco
Friuli Venezia Giulia
Trentino Alto-Adige
ZANNA BIANCA Tolmezzo ALICE IN WONDERLAND TRIP TERAPIA CINDARELLA MICOICE Tarvisio
AGOGE Fanis
Campania
Sardegna
REPENTANCE SUD Gola del Falco, Lago Matese (CE) TUBULAR BELLS Grotta delle Ciaole, Campitello Matese (CB)
LA NOSTRA SVIZZERA Monte Oddeu Sicilia L'ORACOLO DEL SUD Monte Monaco SENZA NOME Monte Monaco EUROPA Corsica INSEGUENDO LE NUVOLE Aiguilles de Popolasca Turchia FATA TURCHINA Cimbar Valley IL VENTO DEL SILENZIO Cimbar Valley KOKA Euphrate Canyon BE RELAX Euphrate Canyon
EUROPA Francia LOS GALLINA Cirque de Gavarnie NEW GENERATION Fressinières LAPINS CRÉTINS Briançon-Crévoux TRAIT D'UNION (O NICOVOLE) Triangle du Grand Bargy DIE HARD, REP-A-LINE Aiguille des Pélerins COMBINAZIONE ÉCHARPE NE – SORTIE GAÏANI-MARSIGNY Aiguille des Pélerins FULL LOVE Aiguille du Peigne Svizzera NO MORE DIESEL Faido, TI ANCHE PER OGGI NON SI LAVORA Bodio, TI DIOMEDE Val Leventina, TI PRIMPERAN Val Verzasca, TI Austria FELSIGE GAERTEN Sellraintal
UP /110