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Imprese
Melinda
Con l'obiettivo di ampliare la propria gamma e di presidiare nuovi comparti, il consorzio continua il suo percorso di diversificazione.
di Claudia Scorza
Consorzio Melinda, una tra le principali realtà europee del mercato ortofrutticolo, continua il suo percorso di diversificazione dando vita a Melinda Lab, un nuovo ramo d’azienda dedicato al settore dei trasformati a base frutta, nato in seguito all’acquisizione di Ad Chini. Ne abbiamo parlato con Paolo Gerevini, direttore generale di Consorzio Melinda.
Dopo quasi 20 anni di collaborazione, qualche mese fa avete acquisito Ad Chini. Quanto è importante questa operazione?
Con l’acquisizione di Ad Chini è nato un nuovo ramo d’azienda, la business unit Melinda Lab. Melinda è oggi in grado di proporre al pubblico prodotti da una filiera totalmente trentina e di proprietà, dal campo allo stabilimento, fino al prodotto finito, a marchio Melinda. Abbiamo dunque un controllo totale su tutti gli step del processo produttivo, riuscendo a offrire al consumatore referenze attentamente controllate e sicure.
Quali obiettivi vi permette di raggiungere Melinda Lab?
Con questa acquisizione Melinda punta a crescere ulteriormente e a espandersi nel segmento dei prodotti derivanti dalla lavorazione della frutta, come mousse, snack, barrette e Squeez. Negli anni, Ad Chini ha saputo costruire una realtà di rilievo a livello nazionale proprio in questo segmento con positive ricadute in Trentino. Il binomio, dunque, si prospetta vincente.
Avete in cantiere nuovi lanci di prodotto nel settore trasformati?
Stiamo lavorando al lancio di due nuove linee di prodotto, in arrivo sul mercato quest’inverno: una gamma di mousse vellutate in formato doypack, formulata pensando a un pubblico più maturo per ampliare il panorama dei potenziali consumatori, e una linea a base di frutta e fibre a sostegno del benessere intestinale.n