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Zucchero e dolcificanti:

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Sorma Group

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salute e sostenibilità sempre più al

Centro

Cresce tra i consumatori la propensione verso un consumo consapevole e responsabile dello zucchero, trainato dall’attenzione per la sostenibilità e la salute. Guadagnano spazio nel carrello anche i dolcificanti naturali, visti come alternative valide e sane allo zucchero tradizionale.

Nell’anno terminante a gennaio 2023, il mercato dello zucchero e dei dolcificanti mostra un andamento diversificato al suo interno. Lo zucchero mette a segno una flessione a volume pari a -2,7% con 231 milioni di volumi commercializzati e una crescita a doppia cifra a valore, pari a +17,4%, con un giro d’affari di quasi 279 milioni di euro. I dolcificanti, invece, registrano una decrescita a volume pari a -3,6% con 2,4 milioni di volumi commercializzati e un andamento flat a valore con un fatturato di quasi 53 milioni di euro (dati Iri, totale Italia, Iper+Super+Lsp+Discount).

Aree Geografiche E Canali Di Vendita

Per quanto riguarda lo zucchero, nell’allocazione delle vendite per area, il Sud copre il 32,1% dei volumi e il 30,6% del valore, seguito da Nord Ovest (26,4% vol e 26,9% val), Centro+Sardegna (22,5% vol e 23,1% val) e Nord Est (19% vol e 19,4% val).

A livello di superfici distributive, invece, i supermercati hanno sviluppato il 45,1% delle vendite in volume e il 50% delle vendite a valore, seguiti dai discount (37,8% vol e 30,8% val); chiudono Lsp (10,9% vol e 12,1% val) e ipermercati (6,3% vol e 7,1%

L’importanza di valorizzare i plus di un prodotto distintivo val). Per la categoria dei dolcificanti, invece, il Nord Ovest copre il 32,5% dei volumi e il 34,5% del valore, seguito da Centro+Sardegna (26,3% vol e 25,1% val), Nord Est (21,8% vol e 20,3% val) e Sud (19,5% vol e 20,1% val). In termini di canali, i supermercati hanno generato il 55,7% delle vendite in volume e il 61,9% delle vendite a valore, staccando discount (26,4% vol e 16,4% val), ipermercati (11% vol e 12% val) e Lsp (7% vol e 9,7% val).

Nel 2022 Italia Zuccheri ha lanciato in comunicazione Nostrano Grezzo di Barbabietola 100% italiano, come spiega Leandro Cariolo: «Avevamo l’obiettivo di investire sul nostro prodotto “eroe” per farlo conoscere al consumatore, incrementarne la notorietà e raccontare tutti i valori di sostenibilità che sono dietro la nostra filiera corta 100% italiana. La strategia di comunicazione ha quindi verticalizzato su Nostrano, attivando una campagna che è stata un mix tra offline e online. I risultati sono stati molto positivi: subito dopo la partenza dell’attività ad agosto, Nostrano ha visto incrementare le rotazioni a scaffale a doppia cifra mese su mese e oggi Nostrano è la seconda referenza a volume più alto rotante nel segmento degli zuccheri grezzi».

Andamento Dei Segmenti

All’interno del comparto dello zucchero, il segmento altri zuccheri guida la decrescita con una flessione a doppia cifra, pari a -23,2% a volume e -22,2% a valore, seguito dallo zucchero di canna con -8,5% a volume e -6,4% a valore. Lo zucchero da barbabietola, invece, si distingue per un calo a volume del 2% e per una crescita importante a valore, pari a +25,7%. I primi tre produttori di zucchero (Beghin Say Eridania, Italia Zuccheri e Sadam Zuccherifici) coprono a valore il 36,1% di un mercato in cui la private label, al momento, pesa ben il 42,4%. All’interno del mondo dei dolcificanti, invece, il segmento compresse/liquidi mostra andamenti positivi con +3,1% a volume e +1,6% a valore, mentre quello polvere/zollette segna -6,2% a volume e -1,8% a valore. I primi tre produttori (Sperlari, Valsoia e Beghin Say Eridania) coprono a valore il 50,2% del mercato, mentre la private label attualmente pesa il 27,9%.

I Consumatori Si Spostano Verso Un Consumo Consapevole

Da qualche anno i consumatori vanno nella direzione di un consumo più consapevole, riducendo la quantità di zucchero, consumandone quindi meno ma di qualità, senza privazioni e compromessi. «Seguendo una logica di consumo responsabile – dichiara Gisselle Talavera, category manager food di Altromercato – gli shopper scelgono sempre di più referenze da agricoltura biologica e da filiere etiche e sostenibili, attente alle persone e all’ambiente. In particolare, per quanto riguarda l’utilizzo dello zucchero di canna, i consumatori sono legati alla percezione di un prodotto poco lavorato e/o raffinato, il più possibile naturale e sano, oltre che con un gusto gradevole». Secondo Mauro Rossetto, direttore commerciale di Pinin Pero, «sono oggi numerosi

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