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Più valore al bosco

Forest Sharing è una piattaforma digitale dove i proprietari di boschi si incontrano con le imprese e i tecnici forestali, creando una comunità che permette di valorizzare aree boschive abbandonate o non gestite. Un’occasione di rendita, un esempio da seguire

di Daniela Stasi

Più valore AL BOSCO

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Iprogetti, quelli interessanti, utili, innovativi, devono essere promossi. E chi fa il nostro mestiere ha un’importante responsabilità: quella di scovarli e di presentarli. Forest Sharing è uno di questi, scoperto per caso, sui social. Di cosa si tratta? È una piattaforma web ideata per accorpare le proprietà forestali medie e piccole non gestite, in modo sostenibile secondo i principi dell’economia di scala, con gli strumenti della ricerca scientifica e della selvicoltura di precisione. Un metodo che si ispira ai veri principi della sharing economy: si crea valore con le persone, non sulle persone. Forest Sharing propone quindi una gestione attiva e responsabile (e consapevole!) delle risorse forestali, valorizzando il bosco e creando una filiera corta di qualità. In pratica è una community di proprietari forestali che, insieme a professionisti e tecnici del settore, uniscono le forze, per gestire le superfici boschive abbandonate o non gestite. Creata da Bluebiloba, start-up innovativa e spinoff dell’Università degli Studi di Firenze, al momento in cui scriviamo, conta 4.500 ettari e 400 proprietari di boschi.

COME FUNZIONA

Importante dire, innanzitutto, che, grazie a una grafica molto intuitiva, l’iscrizione alla piattaforma è semplice e immediata e l’accesso è gratuito. Vediamo come funziona. Il proprietario forestale inserisce i dati del proprio bosco e sceglie le modalità di gestione (taglio legname, valorizzazione

IL PROGETTO

Nasce dal percorso di incubazione universitaria di un gruppo di ricercatori nel settore forestale e oggi vede impegnato un corposo gruppo di giovani imprenditori e professionisti. A testimoniare la buona riuscita del progetto, il lungo elenco di riconoscimenti ricevuti. Giusto per citarne alcuni, Forest Sharing è stato selezionato come best practice per l’innovazione forestale all’interno del progetto Rosewood della Commissione Europea e ha vinto il premio Comunità Forestali Sostenibili 2020, promosso da PEFC (Programme for Endorsement of Forest Certification schemes, Programma di Valutazione degli schemi di certificazione forestale, organizzazione di certificazione per la gestione sostenibile delle foreste) e Legambiente nella categoria Gestione Forestale Sostenibile, per aver messo la Sharing Economy al servizio della conoscenza del territorio e della gestione forestale. Da evidenziare, infine, il rigore scientifico del metodo promosso, che segue gli standard qualitativi fissati da PEFC.

ricreativo turistica, mantenimento), che possono essere gestite singolarmente o combinate tra di loro. A tal punto, i tecnici di Forest Sharing analizzano le proprietà forestali, e scelgono insieme ai proprietari le soluzioni ottimali. Dopodiché si dà avvio alla gestione e il valore del bosco, nel momento in cui viene creato, viene condiviso. Il proprietario può ottenere così una rendita, che può rappresentare una fonte di reddito aggiuntiva o uno strumento per il mantenimento del bosco e dei costi di gestione. Ma chi stabilisce quanto vale il bosco? La valutazione viene fatta in base a: specie arborea, estensione, età, tipo di bosco, accessibilità, condizioni stazionali (suolo, precipitazioni, altitudine). Parte di queste valutazioni vengono effettuate con tecnologie di telerilevamento (satelliti), parte attraverso sopralluoghi e voli con drone. Quando tempo ci vuole per avere una rendita? Dipende dal tempo in cui Forest Sharing riesce a formare il lotto forestale, grazie alla partecipazione degli utenti, quindi dalle caratteristiche e l’estensione dei boschi degli utenti confinanti o limitrofi.

GESTIONE CONDIVISA

Gestire il bosco significa prendere decisioni relative alla conduzione del bosco stesso, come per esempio quando operare un intervento colturale, quale specie reimpiantare, accettare un’offerta economica per il legname. Tali decisioni vengono prese in autonomia dall’utente iscritto a Forest Sharing: il proprietario indica espressamente sulla piattaforma la sua attitudine, cioè quella che vuole sia la modalità di gestione della proprietà forestale; i tecnici di Forest Sharing valutano poi la fattibilità dell’attitudine espressa dal proprietario, sulla base delle caratteristiche del bosco (esempio: ubicazione, estensione, etc.). Alla scelta di forma gestionale più adatta si arriva insieme, mediante confronto tra il proprietario e i tecnici.

I VANTAGGI • Riconoscimento del bosco come bene prezioso • Gestione attiva della risorsa forestale • Accesso alla piattaforma gratuito • Le proprietà inutilizzate o abbandonate tornano a essere un luogo da vivere • Rendita inaspettata • Un team di professionisti per gestire gli aspetti tecnici e gestionali

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