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Bombardamento... buono

Fino a metà novembre, ai Giardini di Castel Trauttmansdorff, si può assistere alla pioggia di bombe di semi. Un inno alla biodiversità

di Viola Delfino

© Giardini di Castel Trauttmansdorff - Karlheinz Sollbauer.

TEMPO DI LETTURA: 4 minuti

Tutti i giorni, fino a metà novembre 2021, ogni 30 minuti, chi si trova nella serra dei Giardini di Castel Trauttmansdorff a Merano può sentire il rumore del passaggio dei biplani, della pioggia di bombe di semi sganciate dall’alto, dei vetri infranti della serra, i tonfi delle bombe sul terreno e della loro schiusura: come fossero uova, rilasciano il loro contenuto e partecipano così al ciclo vitale. Il tema della biodiversità, che nel parco botanico meranese viene riproposto per la seconda stagione, quest’anno viene trattato anche attraverso una nuova installazione di seed bombing: le bombe di semi, che nel 2020 erano state collocate in due luoghi dei Giardini (sui blocchi

LA FALENA PIÙ GRANDE D’EUROPA

Durante il primo censimento della biodiversità delle falene notturne svolto a maggio ai Giardini di Castel Trauttmansdorff è stata rilevata la presenza di esemplari di saturnia del pero (anche detta pavonia maggiore), falena caratterizzata da un’apertura alare che può raggiungere i 16 centimetri. Minacciata in molti luoghi e diventata rara anche in Alto Adige, è un lepidottero esclusivamente notturno, che vive nel periodo tra maggio e la prima metà di giugno. In questa fase, il suo obiettivo primario è di trovare un partner: i maschi non possono né vedere né sentire le femmine, ma riescono con le loro antenne piumate a captarne l’odore anche in lontananza, fino a 10 chilometri di distanza.

© Peter Huemer.

di porfido all’ingresso e nel laghetto dei Boschi del Mondo), ora si trovano pure all’interno della serra.

PRATICA DI RIFORESTAZIONE

AEREA

Maschio con antenne piumate.

Autori della nuova installazione sono Vera Bonaventura e Roberto Mainardi di Officinadïdue, che hanno realizzato delle bombe in vetro soffiato riempite di semi di varia natura, in attesa di una loro ideale schiusura nella terra della serra. «Il vetro non solo racchiude la fragilità della vita, ma è anche l’elemento alchemico dove avvengono le trasformazioni dei vari elementi», commenta

Bonaventura e Mainardi aggiunge: «Questa installazione è una forma di eternità, una forma di ricchezza interiore». Il seed bombing, infatti, è una © Peter Huemer. pratica di riforestazione aerea in uso in molte foreste canadesi e nordamericane: utilizzando degli aeromobili, che riescono a raggiungere luoghi remoti o di difficile accesso in poco tempo, vengono rilasciate su territori piuttosto ampi

Falena saturnia del pero.

Bombardamento…

Per saperne di più: www.trauttmansdorff.it

© Giardini di Castel Trauttmansdorff - Alexander Pichler.

Gli autori dell’installazione, Vera Bonaventura e Roberto Mainardi di Officinadïdue.

L’installazione di seed bombing promossa dai Giardini di Castel Trauttmansdorff per affrontare il tema della biodiversità.

colpiti da incendi, inariditi o deforestati, delle palline/bombe di creta con dentro i semi insieme a humus e sostanze nutritive. Anche la perdita di biodiversità porta a inaridire i terreni, perché le monoculture intensive impoveriscono e avvelenano il terreno in pochi anni, portando a carestie e a inevitabili squilibri geopolitici e demografici con conseguenti migrazioni di animali e popoli. Questi spostamenti costituiscono un grande rischio che può portare a gravi conflitti; pertanto, le bombe di vetro di Officinadïdue presenti ai Giardini di Castel Trauttmansdorff hanno un duplice scopo: curare la terra e mettere in evidenza come alla biodiversità sia collegata anche la pace fra gli esseri umani.

© Giardini di Castel Trauttmansdorff.

Bombe in vetro soffiato riempite di semi di varia natura, in attesa di una loro ideale schiusura nella terra della serra.

OLTRE 80 PAESAGGI BOTANICI IN UN UNICO LUOGO

Suddivisi in quattro aree tematiche, i Giardini di Castel Trauttmansdorff presentano, su una superficie di 12 ettari, più di 80 paesaggi botanici con piante da tutto il mondo, alcune delle quali sono esemplari rari. A forma di anfiteatro naturale, si estendono su un dislivello di oltre 100 metri, aprendo affascinanti prospettive panoramiche sulle montagne circostanti e sulla città di Merano e integrandosi con armonia nel paesaggio naturale circostante. Nel cuore dei Giardini, ecco Castel

Trauttmansdorff dove, un tempo l’imperatrice Elisabetta, meglio conosciuta come Sissi, trascorreva la stagione invernale.

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