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Invito al cambiamento

Vuole presentarsi così il Libro Bianco del Verde, pubblicazione promossa da Confagricoltura e Assoverde, rivolta ai soggetti istituzionali e alla collettività. Proposte tecniche e soluzioni concrete per innovare processi e modelli

di Nora Adamsberg

Invito Per saperne di più: www.assoverde.it al cambiamento

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Riportare il verde e la natura a uno stato di equilibro con l’uomo. Questo l’obiettivo del Libro Bianco del Verde, un’iniziativa promossa da Confagricoltura e Assoverde (Associazione Italiana Costruttori del Verde) per migliorare le conoscenze, eliminare le pratiche obsolete e rinnovare la cura e la gestione del verde grazie a proposte tecniche e soluzioni concrete, supportate da decisioni politiche.

Si tratta di una pubblicazione, in versione cartacea e digitale, che, a fine settembre, sarà consegnata formalmente ai ministri della Transizione Ecologica, dell’Agricoltura, della Cultura, già patrocinanti del Libro, insieme ad Anci, Ordini professionali, associazioni ed enti del settore. Titolo dell’edizione 2021, la prima, è “Per un Neorinascimento della Cura e della Gestione del Verde”. L’idea di Confagricoltura e Assoverde è far diventare il Libro Bianco del Verde – alla cui redazione è coinvolta una vasta platea di soggetti pubblici e privati, politici e tecnici, istituzionali, accademici ed imprenditoriali – un appuntamento con cadenza annuale, per supportare e indirizzare la programmazione istituzionale.

PER CHI?

A seguito della presentazione nel convegno di fine settembre, il Libro Bianco del Verde sarà fornito gratuitamente a: ◗ istituzioni, gli interlocutori politici, a cui è demandato il governo del settore, la definizione di modelli e regole per incentivare e valorizzare il settore, oltre che l’uso ottimale delle risorse disponibili; ◗ tecnici delle Amministrazioni che sui territori devono gestire strumenti e disponibilità; ◗ università ed enti di ricerca per la definizione di modelli innovativi di sviluppo sostenibile e il trasferimento di best practice nazionali e internazionali; ◗ ordini professionali, federazioni, associazioni, rappresentanze di categoria, per rafforzare le sinergie; ◗ imprese, professionisti e studi professionali, per far coincidere la ripresa economica e sociale del Paese con modelli di sviluppo compatibili con l’ambiente; ◗ cittadini e la collettività, verso una “cultura” del valore del verde.

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