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Innovazione, colori e creatività sul podio del Florall Award di Alice Nicole Ginosa

LA FIERA www.florall.be • Due appuntamenti all’anno: a inizio marzo e a fine agosto • Oltre 150 coltivatori presenti • Presenza di aziende di commercio ed esportazione • Partecipazione dei principali fornitori del settore orticolo • Durante ogni fiera si premiano le tre migliori varietà presentate che ricevono il Florall Award

Il doppio appuntamento della fiera Florall, a inizio marzo e a fine agosto - rigorosamente di martedì - dovrà accontentarsi nel 2021 della versione virtuale, salvo qualche cambiamento verso l’estate. Coltivatori e fornitori del settore orticolo, anche senza uno stand fisico dedicato, si sono rivolti a una platea di respiro internazionale - da remoto - grazie a una piattaforma che, a tutti gli effetti, è stata la loro vetrina con il mondo.

Grossisti e rivenditori hanno potuto così dare uno sguardo agli assortimenti per la primavera ed entrare in contatto

INNOVAZIONE, COLORE E CREATIVITÀ SUL PODIO DEL FLORALL AWARD

La fiera belga delle piante ornamentali e prodotti da vivaio ha presentato su una piattaforma digitale a grossisti e dettaglianti di livello internazionale tutte le novità per la primavera. Quali varietà avranno conquistato la giuria?

di Alice Nicole Ginosa

INNOVAZIONE, COLORE E CREATIVITÀ FLORALL AWARD

con gli oltre 150 produttori fiamminghi. Ma quali tra le tante varietà avrà catturato la giuria di professionisti del Florall Award? Dopo lunghe considerazioni la medaglia d’oro è andata a Betterbuxus®, quella d’argento all’Agapanto “Poppin’ Purple “, e infine il bronzo al Leucothoe ‘Rant01’ (Firestar) per i suoi colori spettacolari.

BETTERBUXUS, RESISTENTE E INNOVATIVA Resistente alle malattie fungine, Betterbuxus è il risultato di un lavoro, durato dieci anni, dell’’Istituto di ricerca delle Fiandre per l’agricoltura, la pesca e l’alimentazione (ILVO). Una varietà di Bosso più forte, in un certo senso, e con una maggiore resistenza rispetto a quello comune. La giuria si è concentrata sull’innovazione dietro alla pianta, definendo il nome Betterbuxus®, - pensato dall’azienda Herplant - ideale per abbattere la convinzione che il Bosso sia una pianta difficile da curare. Un altro aspetto che ha convinto i giudici è stata la sua versatilità: la pianta prospera sia in vaso sia in giardino. Questo ibrido, dalle sfumature verdi in inverno, ha il potenziale per ottenere un successo internazionale, anche oltre il mercato fiammingo, grazie alla resistenza alle malattie fungine che permette una crescita indisturbata durante l’estate.

AGAPANTO“POPPIN’ PURPLE”, COLORATA E SCOPPIETTANTE Il primo Agapanto sempreverde viola intenso disponibile sul mercato è stato premiato con la

Il verde e il rosso che caratterizzano questa varietà, la distinguono da tutti gli altri Leucothoe.

LA GIURIA DEL FLORALL AWARD • Lucien Verschoren, Association of the Arborists • Marc Verachtert, horticultural journalist • Jesse Tavernier, Ornamental Plant Research (PCS) • Elias De Boeck, Flanders’ Agricultural Marketing Board (VLAM) • Jarne Depaepe, Association of the Garden Contractors and/or of the green cultivation (AVBS)

medaglia d’argento. La varietà, battezzata dall’azienda Agapanthuskwekerij, saprà conquistare un vasto pubblico grazie al colore intenso dei suoi fiori e alla fioritura di lunga durata. La pianta attira le farfalle, è amica delle api e cresce più velocemente di altre varietà raggiungendo 60 cm di altezza e 45 cm di larghezza. In pieno sole e in un terreno ben drenato, questa pianta ipercolorata resiste fino a -12 °C. In vaso, in balcone o in contenitori misti, saprà come ravvivare ogni angolo.

LEUCOTHOE RANT01 (FIRESTAR), LIBERA E GIOCOSA Il verde e il rosso che caratterizzano questa varietà, la distinguono da tutti gli altri Leucothoe. Oltre a crescere lentamente ma in modo compatto, la pianta richiede poca manutenzione. Le sue foglie sono di un verde brillante e, in estate, presentano ampi bordi bianchi. In autunno, i giovani germogli assumono un colore viola-rosso intenso, che li accompagna per lungo tutta la stagione. Rinominata dall’azienda Van Vliet new plants bv, il Leucothoe ‘Rant01’ si adatta a questi tempi strani, comunica creatività e leggerezza e ha il potenziale per renderci felici.

Una varietà di Bosso più forte e con una maggiore resistenza rispetto a quello comune.

PREMIO GARDENIA-AICG,

VINCE AGRICOLA HOME & GARDEN

Il premio Gardenia-Aicg, istituito per diffondere la cultura del verde in Italia e giunto alla seconda edizione, ha decretato anche per quest’anno il garden center vincitore. A distinguersi per iniziative consapevoli, organizzazione di corsi e laboratori, servizi di progettazione di terrazzi e giardini ma anche per azioni concrete di responsabilità ambientale - alcuni tra i parametri tenuti in considerazione dalla giuria di Gardenia - è stato l’Agricola Home & Garden di Varese. Il garden center ha convinto i giudici grazie alla ricca offerta di piante, di ottima qualità e cartellinate con precisione: un vero e proprio invito alla scoperta della biodiversità, dal momento che in esposizione si possono ammirare anche varietà non comuni. I clienti, inoltre, grazie al servizio di consulenza sulla fitopatologia vengono accompagnati nella cura delle loro piante e indirizzati verso pratiche sostenibili come il ricorso a antiparassitari bio e buoni per acquistare insetti utili. Durante la pandemia, inoltre, Agricola è stata vicino alla clientela grazie all’e-commerce e ha offerto la possibilità di ritirare all’esterno del garden o con consegna a domicilio. Innovativo anche il servizio di “virtual shopper” che, tramite una chiamata whatsapp, permette di visitare il negozio e vedere gli articoli. Ultimo ma non meno importante, a sancire definitivamente la vittoria, è stato il parco botanico in via di realizzazione con giardini a tema, orto e frutteto.

LEGGE SUL FLOROVIVAISMO, EXPORT E PRATICHE SLEALI AL CENTRO DELL’ULTIMA CONSULTA DELLA COLDIRETTI

Sono stati tre i temi centrali affrontati durante l’ultima Consulta florovivaistica della Coldiretti: le difficoltà dell’export, le pratiche sleali e la legge sul florovivaismo. Proprio su quest’ultima, approvata alla Camera, si sono evidenziate alcune criticità durante l’incontro. In primis, si è ribadito il ruolo centrale dei garden center come principali clienti dei produttori di fiori e piante, ma anche la necessità di una migliore definizione delle diverse figure, per evitare una confusione maggiore di quella che si vorrebbe risolvere. Ulteriori criticità sono state sollevate sul Coordinamento permanente definito dalla nuova normativa che esclude la presenza delle organizzazioni sindacali e imprenditoriali e sull’esigenza di definire i soggetti che possono partecipare ai contratti di coltivazione per evitare che gli appalti vadano alle aziende senza terra. Dopo l’analisi della proposta di legge, l’attenzione si è focalizzata sull’effetto Brexit per il florovivaismo, da risolvere a livello di Unione europea anche grazie alla recente nomina a vice presidente del gruppo floricolo del Copa-Cogeca di Gianluca Boeri. Al centro delle discussioni anche la definizione dei costi di produzione per tutelare i produttori dall’applicazione di pratiche sleali sia nella commercializzazione sia nelle gare di appalto e la proposta di verificare se le misure europee per la promozione adottate per l’emergenza Covid possano essere utilizzate anche nel settore floricolo. In caso positivo, si potrebbero avviare iniziative finalizzate a generare maggiori consumi di piante e fiori.

I CONSUMATORI PRIVILEGIANO SEMPRE DI PIÙ L’ARTIGIANALITÀ Lo scoppio della pandemia e dell’emergenza sanitaria, oltre a farci passare maggior tempo in casa e farci appassionare alla cura del verde in appartamento, ha evidenziato una nuova tendenza: l’interesse per l’artigianalità. In questo periodo, infatti, gli atelier artigiani e le produzioni locali hanno conosciuto una forte espansione. Come sottolinea il professore Giovanni Maria Conti, docente di storia e scenari della moda al Politecnico di Milano, «la pandemia ha cambiato i valori intorno alla sostenibilità, intensificando il dibattito che ruota attorno al materialismo e al consumo eccessivo». Questo trend, definito “handmade effect” nello studio pubblicato sul Journal of Marketing statunitense, porta i consumatori a considerare l’artigianalità e il consumo locale come valore aggiunto, soprattutto ora che la pandemia ci ha portato a riconsiderare le nostre priorità e a privilegiare scelte più sostenibili. Solo in Italia le imprese artigiane e le piccole medie imprese generano un valore aggiunto del 67%, il 10% in più rispetto alla media europea.

COLDIRETTI ABRUZZO E SICILIA: POSSIAMO SALVARE IMPRESE E POSTI DI LAVORO Il crack del florovivaismo italiano ha toccato nell’ultimo anno 1,7 miliardi di euro. Un aiuto per il settore è arrivato, almeno in parte, dalla stagione 2021 della festa di San Valentino, il primo tradizionale appuntamento significativo per il settore. Come sottolinea Silvano di Primio, presidente di Coldiretti Abruzzo,«sono necessari interventi urgenti e concreti su tutte le scadenze, fiscali e non, per la gestione dei dipendenti e l’accesso agli ammortizzatori sociali. A livello nazionale abbiamo chiesto indennizzi a fondo perduto per coprire i danni subiti dalle imprese e garantire la liquidità necessaria a ripartire con i nuovi cicli produttivi, esonerando il settore dal pagamento di imposte e tasse e dei contributi previdenziali e assistenziali. Vanno inoltre potenziate nelle risorse e allargate ad una platea più vasta le misure previste per il Bonus Verde». Un’idea condivisa anche da Coldiretti Sicilia. «La crisi generata dal virus ha stravolto i programmi di sposi e famiglie e azzoppato i bilanci delle aziende. Da tutelare c’è il futuro di un comparto chiave del Made in Italy agroalimentare». Comprare dei fiori o una pianta per San Valentino ma anche per tutte le ricorrenze è un segno tangibile che può realmente aiutare gli agricoltori.

LA TRANSIZIONE VERSO L’AGRICOLTURA BIO NEL 2021 È UNA NECESSITÀ FederBio e WWF hanno definito l’anno appena concluso come un’occasione sprecata per fare un salto di qualità verso il bio. Oltre alla nuova legge sul biologico, ferma al Senato da oltre due anni, e alla mancata approvazione degli emendamenti alla Legge di Bilancio 2021, finalizzati ad investire nelle filiere del Made in Italy bio e nella diffusione dei distretti biologici, il 2020 non ha portato a nessuna novità nemmeno sul nuovo Piano di Azione Nazionale (PAN) per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari per fissare regole più severe per tutelare le coltivazioni biologiche dalla contaminazione accidentale. Anche i contenuti del documento programmatico del Governo sul piano per la “Next Generation EU” sono deludenti: mancano i riferimenti alle Strategie UE “Farm to Fork” e Biodiversità 2030 e non sono previsti investimenti specifici per l’agricoltura biologica. L’unico aspetto positivo del 2020, a quanto pare, è l’aumento delle vendite di prodotti biologici nella grande distribuzione (+19.6%) con picchi nei discount (+23.7%) e nei piccoli supermercati di quartiere (+26.2%). Segnale che l’interesse per il biologico cresce sempre più. In questi giorni si stanno anche rianalizzando le priorità e i progetti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). FederBio e WWF ritengono che per promuovere una vera agricoltura sostenibile sarebbe necessario un piano nazionale di conversione al biologico per sostenere le filiere del Made in Italy bio e per la promozione di distretti biologici. Il documento del Governo promuove, invece, un’agricoltura intensiva, gestita dalle grandi aziende e dalle corporazioni agricole, penalizzando quella biologica gestita prevalentemente dalle piccole e medie aziende. In aggiunta, nella Missione “Rivoluzione Verde e Transizione Ecologica”, la seconda delle sei del PNRR, ricade anche l’agricoltura sostenibile, con risorse destinate ai contratti di filiera (1,8 miliardi di euro), senza riferimenti al biologico, mentre nella Missione per la “Parità di genere, Coesione sociale e Territoriale” non vi è alcun riferimento al ruolo potenziale dell’agricoltura multifunzionale che rappresenta oggi un’importante opportunità per lo sviluppo delle aree interne, in particolare per le giovani imprenditrici agricole. Per questo motivo FederBio e WWF chiedono al Governo alcune modifiche sostanziali al PNRR per non perdere ancora una volta l’opportunità di raggiungere gli obiettivi del Green Deal europeo indicati nelle due Strategie “Farm to Fork” e Biodiversità 2030. Per il 2021 le due realtà sperano in un cambio di rotta, iniziando proprio dalla correzione del documento programmatico del Governo per la “Next Generation EU” e puntando all’obiettivo ambizioso di rendere il 40% della superficie agricola in Italia certificata in biologico entro il 2030. La transizione verso un’agricoltura bio è necessaria, anche perché sembrerebbe che siano gli stessi consumatori a volerla.

COPA-COGECA: BOERI È IL NUOVO VICEPRESIDENTE Il presidente di Coldiretti Liguria, Gianluca Boeri, ha assunto nella mattinata del 12 gennaio 2021 la carica di vicepresidente del gruppo floricolo del Copa-Cogeca, la federazione europea che raccoglie le associazioni di agricoltori e le cooperative agricole. Il giovane imprenditore, classe 1983, sarà responsabile della tutela e valorizzazione del comparto florovivaistico non solo italiano ma anche europeo, rappresentando oltre 22 milioni di agricoltori e loro familiari e 22.000 agri cooperative. Titolare dell’azienda florovivaistica Boeri, specializzata nella coltivazione dei fiori recisi, il neo vicepresidente fin da subito ha dimostrato di avere le idee chiare sul da farsi. «Penso al ruolo che il settore florovivaistico potrà svolgere per guidare, non solo l’Italia ma l’Europa agricola, verso gli obiettivi del Green Deal Ue; questo prendendo atto però della crisi generata dal Covid in quest’anno di pandemia, dove ritardi, cancellazioni ordinativi e difficoltà nei commerci hanno pesato, e continuano a pesare, su numerose imprese, e alla quale si sommano problematiche legate a tensioni internazionali, come nel caso della Brexit». E aggiunge, «per il settore è necessario, a livello europeo, portare avanti non solo aiuti per sostenere la tenuta economica delle aziende florovivaistiche e per rilanciarne l’export ma elaborare proposte concrete per la piena valorizzazione, ricerca e promozione delle grandi eccellenze prodotte, nell’ottica della massima sostenibilità ambientale, sociale ed economica». Le due organizzazioni, infatti, mirano a garantire che l’agricoltura dell’Ue sia innovativa, competitiva e soprattutto sostenibile. A commentare la nuova nomina anche Nada Forbici, presidente di Assofloro: «la presenza di Gianluca Boeri nel CopaCogeca rafforza il florovivaismo italiano in Europa e ci consente di essere al centro delle politiche europee che riguardano il comparto florovivaistico». L’auspicio è quello di non essere più spettatori passivi ma attori di politiche europee concrete e sostenibili.

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