Flortecnica e vivaismo TRADE MAGAZINE BIMESTRALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE PER LA FLORICOLTURA E IL VIVAISMO
416
dal 1977 informa il settore
TERZO TRIMESTRE • anno 2021
LA QUALITà PROFESSIONALE PER CHI AMA LE PIANTE
kaostudio.it
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LAN IGORP
T.COM
Inquadra il QR Code e guarda lo spot TV
8 PRIMO PIANO / ricerca Dipladenia, ecco le prove varietali sulle ibridazioni condotte dal Centro Po di Tramontana
26 PRODUZIONE / generazioni Storie dal futuro (del florovivaismo)
MERCATI
38 ambiente Il cambiamento climatico fa male alle imprese, tutte. La ricerca del Politecnico di Milano
42 tendenze A Genova il punto
sul florovivaismo. In attesa di Euroflora
I vasi ideali per ogni pianta. E ogni coltivazione
Flortecnica e vivaismo
EDITORIALE
Rivista fondata da ARTURO CROCI N° 416 - TERZO TRIMESTRE 2021 DIRETTORE RESPONSBILE Francesco Tozzi / direzione@laboratorioverde.net IN REDAZIONE Marta Meggiolaro, Alice Nicole Ginosa redazione@laboratorioverde.net
FRANCESCO TOZZI DIRETTORE
COLLABORATORI Lucio Brioschi, Gabriele Cantaluppi, Alessandro Coraggio, Costanza di Matteo, Stefania Medetti, Valerio Pasi, Matteo Ragni, Daniela Stasi, Filippo Terragni, Filippo Tommaseo GRAFICA Testo&Immagine PROGETTO GRAFICO Daniela Francescon
È
questa la parola che salta principalmente all’occhio in questo numero di Flortecnica e vivaismo. Novità che muovono il commercio e racchiudono in sé investimenti da parte delle società di genetica, sperimentazioni condotte da aziende produttrici, speranze e fiducia rivolte ai canali distributivi, affinché possano credere proprio nel valore delle novità. La definizione della Treccani alla parola novità: la condizione o la qualità di essere nuovo, di essere cioè fatto, concepito o conosciuto per la prima volta o da poco, o di presentarsi in modo diverso da quello noto o usuale, e perciò anche spesso, con aspetto o con carattere originale, insolito, oppure strano, singolare.
Nel campo della floricoltura sappiamo tutti benissimo cosa c’è dietro al lancio di una novità, ecco perché siamo andati al Centro Ortofloricolo Po di Tramonta, dove Giovanna Pavarin conduce prove sperimentali sulle nuove varietà di piante di prossima introduzione sul mercato. Ecco che a pagina 8 trovate le sue considerazioni su 18 nuovi ibridi di dipladenia, una delle piante più in voga in questi ultimi anni: una varietà in grado di assicurare un portamento adatto all’uso in fioriera e una fioritura abbondante e resistente, ma bisogna lavorare ancora sull’ampliamento della gamma di colori, che finora, almeno nella vendita di massa, sono praticamente limitati al rosa, rosso e bianco nelle varie tonalità. E di novità si parla anche a pagina 16, con la nuova linea per i garden creata da Vivai Acciarri, e ancora a pagina 32, con le ultime introduzioni di Arena Vivai, e a pagina 35, con le anteprime per la prossima stagione. Ora non resta che continuare, tra produttori e distributori, con la sperimentazione (commerciale) di queste nuove varietà, che strizzano l’occhio a nuovi consumatori, alle nuove generazioni, sempre più attente e incuriosite dal fenomeno green di questi ultimi anni. Quindi: novità, novità, novità!
PROMOZIONE E SVILUPPO Matteo Ragni / m.ragni@laboratorioverde.net Stefano Carlin / s.carlin@ laboratorioverde.net RESPONSABILE EDITORIALE Daniela Stasi / d.stasi@ laboratorioverde.net STAMPA Press Up - via Caduti sul lavoro 36 Settevene (VT) DIREZIONE, REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE Edizioni Laboratorio Verde srls, via E. Cosenz 35 20158 Milano - Tel. +39 02 4244 8445 info@laboratorioverde.net | www.laboratorioverde.net Flortecnica e vivaismo, periodico mensile registrato presso il Tribunale di Piacenza n. 275 del 8/03/1977 – n. R.O.C. 15/171.
e d i z io n i
NOVITÀ, NOVITÀ, NOVITÀ!
PRODUZIONE E SEGRETERIA Katiuscia Morello k.morello@laboratorioverde.net
Laboratorio
verde
Casa editrice specializzata nei settori florovivaismo, garden e interior. AMMINISTRATORE UNICO Francesco Tozzi SEGRETARIA GENERALE Katiuscia Morello Flortecnica e vivaismo è una rivista di Edizioni Laboratorio Verde srls. Fanno parte della stessa casa editrice: • Greenup • IL giardiniere • Agenda del Verde • I Quaderni di greenup • Calendario del Verde Rappresentante e collaborazioni: • floorewall.com • floorewall magazine • Radio Garden Edizioni Laboratorio Verde srls, titolare del trattamento dei dati relativi ai destinatari della presente pubblicazione, informa che le finalità di tale trattamento sono rivolte a consentire l’invio della presente rivista, e/o altre di propria edizione, allo scopo di agevolare l’aggiornamento dell’informazione tecnica, nonché alle operazioni necessarie alla gestione amministrativa e contabile dell’abbonamento. Edizioni Laboratorio Verde srls riconosce e garantisce ai medesimi destinatari i diritti di cui all’art. 7 del D.Lgs. 196/03.
www.laboratorioverde.net issuu.com/edizionilaboratorioverde
Flortecnica e vivaismo 5 abbonamento da 6 numeri: 25,00 Euro
SOMMARIO | 416 - 2021 TERZO TRIMESTRE
Flortecnica
TRADE MAGAZINE BIMESTRALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE PER LA FLORICOLTURA E IL VIVAISMO
dal 1977 informa il settore
TERZO TRIMESTRE • anno 2021
LA QUALITà PROFESSIONALE PER CHI AMA LE PIANTE
> VIGOR
PLAN
T.COM
Inquadra il QR Code e guarda lo spot TV
MERCATI 38 ambiente Il cambiamento climatico fa male
8 PRIMO PIANO / ricerca Dipladenia, ecco le prove varietali sulle ibridazioni condotte dal Centro Po di Tramontana
alle imprese, tutte. La ricerca del Politecnico di Milano
26 PRODUZIONE / generazioni Storie dal futuro (del florovivaismo)
42 tendenze A Genova il punto sul florovivaismo. In attesa di Euroflora
13
IN COPERTINA Il nuovo soggetto della campagna pubblicitaria dell’azienda lodigiana Vigorplant, che punta in prima battuta sulla “qualità professionale” dello storico marchio.
08
32 PRODUZIONE
PRIMO PIANO
08 RICERCA
La pianta del momento di Giovanna Pavarin, a cura di Marta Meggiolaro
12 AMBIENTE
26 NUOVE GENERAZIONI
Storie dal futuro (del florovivaismo) di Alice Nicole Ginosa
30
In attesa di soluzioni alternative a cura di Filippo Terragni
13 VIVAISMO
La carenza di piante è una tempesta perfetta o un’opportunità da cogliere? a cura di Francesco Tozzi, testo di Francesco Ferrini
32 NOVITÀ
Le piante bisogna saperle presentare… di Bianca Ferraris
35 NOVITÀ
Spazio a nuove varietà e composizioni miste di Bianca Ferraris
16 INTERVISTA
Selezionata ed esclusiva colloquio con Roberto Ferracuti e Mattia Acciarri di Marta Meggiolaro
RICERCA Ganaspis, conclusi i “lanci” in Trentino di Filippo Terragni
MERCATI
39 AMBIENTE
Il cambiamento climatico fa male alle imprese, tutte di Alice Nicole Ginosa
35
42 TENDENZE
A Genova il punto sul florovivaismo di Filippo Terragni
45 EVENTI
A IPM un’area dedicata alla sostenibilità di Bianca Ferraris
RUBRICHE
03 EDITORIALE
26
Novità, novità, novità! di Francesco Tozzi
20
FATTI & BREVI News dal mercato
42 Flortecnica e vivaismo
5
FLORTECNICA per Florsistemi
Informazione pubbliredazionale
L’APPROVVIGIONAMENTO
È SMART
Il florovivaismo risponde a questi tempi moderni con l’agilità del digitale in cui con un solo click sullo schermo si possono smuovere carichi, ampliare le funzionalità e velocizzare le operazioni. E Florsistemi pensa a come semplificare tutto questo dal 1993 Etiflor permette di raccogliere i barcode associati ai prodotti in mobilità con l’ausilio di un palmare. Il margine di errore si riduce al minimo.
I
canali della distribuzione di fiori e piante non si limitano a spostare l’insieme dei prodotti che troveranno spazio nei punti vendita. Dietro al visibile, e gli addetti ai lavori come voi saranno d’accordo, si avvicendano una serie di azioni “invisibili” ma essenziali per il corretto funzionamento di tutto. Questo equilibrio di ingranaggi ben oliati si realizza quando, oltre a una visione customer-centered, la filiera nel suo insieme si dota di strumenti tecnologici per aumentare la propria efficienza e per stare al passo con un mercato rapido e mutevole, una realtà del tutto e subito. La necessità di velocizzare e puntare su un approvvigionamento “elastico” con ordini settimanali o quindicinali, si sa, è ormai la regola: solo così fiori e piante saranno sempre freschi e si potrà dare spazio alle novità con più frequenza. Ma lasciamo da parte ciò che è visibile e concentriamoci sul lavoro che vi sta dietro. E qui entra in gioco il partner tecnologico, colui che coadiuva il personale nella gestione del magazzino e delle vendite del prodotto fresco
e lo accompagna nel percorso verso il cambiamento e l’efficienza. Un obiettivo che l’azienda Florsistemi porta avanti dal 1993 affiancando i suoi clienti con soluzioni software, hardware e di etichettatura per un approv approvvigionamento più smart. TECNOLOGIA INTELLIGENTE PER LA DISTRIBUZIONE Un team giovane e fresco popola la sede milanese e romana U e identifica l’attitudine innovativa di Florsistemi che ha fatto del confronto con il cliente e adattabilità delle sue soluzioni il suo mantra. Ma passiamo ai fatti: non resta che vedere come la filiera può facilitarsi la vita e gestire al meglio i prodotti. ETIFLOR ANDROID La soluzione per la gestione del magazzino, produzione e vendita che passa da Windows Mobile ad Android con vantaggi in termini di facilità di utilizzo e versatilità.
Funzionalità Raccolta di barcode associati ai prodotti ricevuti dai fornitori, un’attività da svolgere in mobilità con l’ausilio di un palmare per effettuare l’associazione e che consente di risparmiare tempo e abbatte il margine di errore. Rettifiche inventariali, inventario e vendita di magazzino graficamente migliorate e che tramite wi-fi comunicano con il gestionale di origine. Foto dei prodotti Prelievo del prodotto è facilitato da un barcode di richiamo che guida l’utente verso le merci indicate nell’ordine tramite una griglia attiva visibile dal dispositivo. Login operatore permette all’utente di identificarsi durante il prelievo Caricamento del furgone viene effettuato scansionando il barcode identificativi dello stesso che identifica tutta la merce destinata a quel carico Operazioni in mobilità come tentata vendita e raccolta ordini direttamente dal dispositivo Scarico dell’automezzo, grazie al palmare, permette di riportare in magazzino la merce o di destinarla al cestino
Approfondisci Etiflor
TWENTIES Il modulo e-commerce mobile-first per le offerte temporanee di prodotti a magazzino o disponibili nel breve periodo da inviare al cliente tramite Whatsapp. 3 semplici passaggi 1. Preparazione dell’offerta Direttamente dal gestionale si può aggiungere l’articolo, il prezzo e si può scattare la foto. Le offerte, attive per un periodo limitato, vengono notificate ai clienti tramite le liste broadcast di Whatsapp che consentono un invio contemporaneo a un numero infinito di clienti.
VIRTUAL STOCK La piattaforma cloud per la merce non ancora a magazzino in cui produttori, importatori e distributori possono pubblicare la propria offerta con tutte le informazioni necessarie quando i prodotti sono ancora nella serra. Uno strumento che crea vantaggi per tutta la filiera: cliente finale ➝ maggiore assortimento e merce fresca grossista ➝ ottimizzazione della logistica e azzeramento degli sprechi produttori ➝ visibilità totale dei prodotti e incremento delle vendite
Ogni prodotto è catalogato con la propria anagrafica e relativa foto che si potrà scattare direttamente dal dispositivo.
Scopri Twenties e Virtual Stock
PASSPLANT A generare e stampare il nuovo passaporto fitosanitario europeo delle piante ci pensa PassPlant, il portale in cloud intuitivo, accessibile ovunque e con un backup dei dati. Ogni singola specie botanica avrà così la propria anagrafica con relativa immagine e quantità destinata alla vendita e l’etichetta potrà essere progettata e stampata grazie al software Tattoo, sviluppato da Florsistemi.
Dai un’occhiata al tutorial
PassPlant permette di generare il nuovo passaporto fitosanitario europeo delle piante. L’etichetta viene stampata grazie al software Tattoo, sviluppato da Florsistemi.
2. Ricezione dell’offerta e gestione dell’ordine Il cliente può agevolmente inserire le quantità desiderate ed eventuali note sul singolo prodotto o generale alla fine dell’ordine. 3. Evasione Una volta confermato, l’ordine viene trasmesso e importato direttamente nel gestionale che grazie a una serie di funzionalità agevola il prelievo da magazzino e l’evasione. Flortecnica e vivaismo
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PRIMO PIANO | ricerca
LA PIA N
DEL MOM E Sundaville Lemon. Un giallo chiaro ma brillante, valorizzato dalla gola arancio: un colore nuovo di sicuro impatto, anche per l’abbondante fioritura.
È la dipladenia, che grazie alla sua bellezza e alla sua resistenza si configura come la migliore “sostituta” del geranio sui balconi di tutta Italia. Ecco i risultati delle prove varietali sulle nuove ibridazioni di Giovanna Pavarin a cura di Marta Meggiolaro
P Sundaville Mimi Pink. Portamento, colore, resistenza: questa varietà recente ha tutti i numeri per sfondare sia in coltivazione sia nell’utilizzo finale.
Sundaville Classic Yellow Gold exp. Di prossima introduzione commerciale, la novità di un giallo intenso in una dipladenia di tipo standard, con ottima performance in fioriera.
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Flortecnica e vivaismo
er il terzo anno è stata la dipladenia la protagonista della sperimentazione varietale del Centro sperimentale Po di Tramontana. È indubbio che sia sulla cresta dell’onda, grazie alle caratteristiche estetiche e le limitate richieste di manutenzione, soprattutto per quanto riguarda l’irrigazione. Per farne un degno e soprattutto duraturo “sostituto” del geranio è però necessario avere, da un lato, la disponibilità di varietà in grado di assicurare un portamento adatto all’uso in fioriera e una fioritura abbondante e resistente; dall’altro, l’ampliamento della gamma di colori, che finora, almeno nella vendita di massa, sono praticamente limitati al rosa, rosso e bianco nelle varie tonalità. Con lo scopo di verificare tali aspetti nel materiale disponibile e anche in varietà pre-commercia pre-commerciali, al Centro Sperimentale di Rosolina sono state messe in comparazione circa un centiCARATTERISTICHE DELLA DIPLADENIA • Adatta all’uso in fioriera • Fioritura abbondante e resistente • Buoni margini di guadagno • Minimo impiego di interventi • Fiori di grandi dimensioni • Resistenza al sole • Disponibilità di varietà standard nel colore giallo
A NTA
M E NTO
DITTE PRESENTI NELLA SPERIMENTAZIONE • Dummen • Florensis • Lannes • Lazzeri • Padana
• Psenner • Selecta • Sentier • Syngenta
Sundaville Mimi Red. È compatta ma non troppo; offre un’ottima fioritura con un colore brillante e resistente.
naio di varietà, di tutti i principali ibridatori, comprese novità commerciali e varietà in test. BUONE ANCHE LE OPPORTUNITÀ DI GUADAGNO Tale sperimentazione varietale è stata richieT sta dalle associazioni di produttori venete, Florveneto e Associazione Florovivaisti Veneti, che hanno individuato in questa specie quella che, al momento, offre maggiori opportunità per la vendita, sia per i numeri, crescenti, che per i margini di guadagno ottenibili. La tipologia di coltivazione individuata ha previsto un invaso tardivo, in settimana 10, per l’ottenimento di un prodotto adatto alla vendita di fine stagione. La coltivazione, come da accordi con le associazioni, è stata condotta col minimo impiego di interventi, sia manuali, sia per quello che riguarda i trattamenti. In particolare non sono state effettuate né cimature né interventi con fitoregolatori nanizzanti. Come prime considerazioni si può confermare, come già osservato negli altri due anni, che il lavoro degli ibridatori sta portando a risultati considerevoli sia per quanto riguarda le caratteristiche vegetative di questa pianta, e ancor più per gli aspetti legati alla fioritura. Molte delle nuove introduzioni, infatti, sono caratterizzate da fioritura abbondante e ottime caratteristiche estetiche dei fiori stessi, notevoli sia per la dimensione sia per la resistenza al sole. Degna di segnalazione, infine, è la presenza di nuove varietà in colorazioni non consuete per questa pianta: parliamo del giallo, che comincia a essere disponibile anche in tipologie di piante più allineate con la dipladenia tradizionale.
Bella White imp. Presenta uno splendido fiore bianco puro, prodotto in abbondanza da una pianta vigorosa e ben accestita.
Rio Grande Scarlet. Si conferma uno dei migliori rossi sul mercato, per dimensione dei fiori e tenuta perfetta anche in pieno sole. Flortecnica e vivaismo
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PRIMO PIANO | ricerca Diamantina Tourmaline Rose.
Diamantina Tourmaline Intense Fuchsia.
Serie recente, di cui si segnalano entrambe le colorazioni testate, che hanno offerto per tutta la stagione una fioritura spettacolare.
Diamantina Amazonite Pink. Una dipladenia diversa, che si è fatta notare per il portamento eretto in una pianta robusta, e i fiori enormi e appariscenti.
Sel Hot Pink 005. Prossimamente disponibile, questa novità dalla vegetazione sana e rigogliosa si fa notare per la sua brillante fioritura.
Malaga Pink.
Un gradito ritorno sul mercato, queste serie ben si adattano al tipo di coltivazione del test per compattezza, accestimento e abbondanza di fiori. Particolarmente gradevoli le tonalità del rosa disponibili.
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Flortecnica e vivaismo
Marbella Rose.
Sel Pink 026. Pre commerciale che ha nei fiori, molto grandi e dalla colorazione intensa e resistente, il suo punto di forza.
Rio Elegant Coral Pink. Esuberante sia nella vegetazione sia nella fioritura, con un bel colore intenso e attraente.
SEL Red 039. Altra prossima introduzione, fiori grandi rosso intenso, abbondanti e resistenti anche in pieno sole.
Bella Compact Red. Non passa inosservata grazie ai fiori brillanti, grandi e abbondanti, che quasi coprono una vegetazione compatta, ma esuberante.
Brasileira Red.
Brasileira Pink.
Due colori classici, ma non facili, ottimamente riusciti in una serie ancora in evoluzione, che offre piante compatte ma rigogliose, ben accestite e dalle gradevoli fioriture. Flortecnica e vivaismo
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PRIMO PIANO | ambiente
“Il mercato italiano dei substrati rappresenta, dopo la Germania, la realtà più importante all’interno dell’Ue”
T
ra i più diffusi materiali organici di origine vegetale, le torbe rappresentano quasi il 90% del terriccio per le coltivazioni in vaso e il giardinaggio. Concorrono al giusto mix dei substrati per apportare humus e fertilizzante a terreno e piante. Un mercato, quello delle torbe, esploso in pandemia per il boom della cura del verde in casa, ma allo stesso tempo fiaccato nell’ultimo 2021 dalla chiusura della più importante torbiera irlandese e ora, sempre di più, dai rincari diffusi sulle materie prime. Di questo si è parlato nell’ultimo evento online promosso dall’Associazione Florovivaisti Italiani che guarda al settore in prospettiva e che sulla scia delle urgenze green Ue, fa appello a una maggiore ricerca a livello europeo per trovare alternative sostenibili per l’ambiente, ma anche per i florovivaisti. UN GAP DA COLMARE Come emerso dall’incontro, il mercato italiano dei substrati rappresenta, dopo la Germania, la realtà più importante all’interno dell’Ue. A fronte di un consumo di terricci nei principali Paesi europei di oltre 35 milioni di metri cubi, l’Italia con 5 milioni, fa circa il 15% del mercato continentale. Nel frattempo, il Green Deal Ue, ma anche la Pac, chiedono maggiore equilibrio, riduzione degli sprechi e degli inquinanti, meno sfruttamento del suolo. Mancano, però, ancora analisi d’impatto complessive e alternative reali alle richieste dell’Europa. Proposte,
sperimentazioni e studi che troverebbero, tra l’altro, il mondo della produzione pronto a nuove sinergie e stress test per adottare soluzioni più innovative e sostenibili. Del resto, la situazione che si prospetta non è nuova per il settore che, già in passato, ha fatto a meno delle torbe ricorrendo ad altre tipologie di terriccio. “Siamo chiaramente molto preoccupati - è intervenuto il presidente dell’Associazione Florovivaisti Italiani, Alberto -. Di fatto non ci sono sviluppi importanti su una nuova fase senza torbe che sappiamo bene non essere risorsa infinita, sempre meno disponibile e più costosa. Siamo di fronte a cambiamenti epocali e pronti a essere protagonisti della transizione green - ha aggiunto Aldo Alberto - ma come imprenditori florovivaistici sul campo, ci rendiamo conto che non c’è adeguata ricerca in materia che, inoltre, non hanno ricadute sperimentali sulle aziende. Non c’è attenzione sul tema ed è quella che chiediamo a istituzioni, università e imprese produttrici per fare squadra e lavorare insieme su questo fronte. Non possiamo garantire sostenibilità, se la tenuta delle imprese, e quindi del loro reddito, viene compromessa da costi produttivi in escalation e investimenti su ricerca e innovazione che vanno ancora calati sulle esigenze del mondo agricolo e florovivaistico”. TRE NUMERI • 35.000.000 il consumo di terricci nei principali Paesi europei • 5.000.000 il consumo in Italia • 15% la quota di mercato dell’Italia
L’Associazione Florovivaisti Italiani lancia l’allarme sull’approvvigionamento della torba. Aldo Alberto: “Non ci sono sviluppi importanti su una nuova fase senza questo materiale che sappiamo bene non essere risorsa infinita, a cura di Filippo Terragni sempre meno disponibile e più costosa”
IN ATTESA
DI SOLUZIONI ALTERNATIVE
PRIMO PIANO | vivaismo
LA CARENZA CARENZA LA DI PIANTE
È UNA TEMPESTA PERFETTA O UN’OPPORTUNITÀ DA COGLIERE?
Francesco Ferrini è stato eletto quest’anno a capo del Distretto rurale vivaistico-ornamentale di Pistoia.
Appello del presidente del Distretto di Pistoia a istituzioni e committenza pubblica e privata per avviare una concertazione. Nei vivai si registra una carenza di materiale vegetale a fronte del repentino rialzo della domanda di verde: necessario a cura di Francesco Tozzi, testo di Francesco Ferrini* programmare gli incrementi produttivi
I
l presidente del Distretto vivaistico ornamentale Francesco Ferrini lancia l’allarme: i vivaisti non riescono a soddisfare tutte le richieste della clientela, improvvisamente aumentate per il balzo del bisogno di verde generato dalla pandemia. E la domanda di piante resterà alta per almeno cinque anni, anche grazie al Recovery Fund, che obbligherà a cicli produttivi brevi (spese entro il 2026). Ma le scarse coperture arboree delle nostre città (ferme al 15%) rendono indispensabili, per la mitigazione dei cambiamenti climatici, anche programmi di sostituzione di alberi e di forestazione urbana nei prossimi 20-30 anni. Senza programmazione, il rischio è l’arrivo di materiale vegetale d’importazione con tutti i problemi di malattie che la globalizzazione ci ha fatto ben conoscere.
V riportiamo di seguito le considerazioni del presidente Vi Ferrini, uno spunto di riflessione per tutti.
S
e chiedete ai produttori di piante la disponibilità, in numeri anche non necessariamente consistenti, potreste sentire affermazioni come “purtroppo non ne abbiamo al momento”, “c’è una domanda senza precedenti” o “è la peggiore carenza di piante da anni”. Difficile pensare che la vendita di tutta la merce possa essere vista come un fatto negativo per il mercato. Non lo sarebbe se stessimo parlando di mascherine, magliette, di un qualcosa, insomma, che si può produrre in un tempo che può essere anche solo di pochi secondi o minuti.
*Presidente del Distretto rurale vivaistico-ornamentale di Pistoia e professore di arboricoltura e coltivazioni arboree all’Università di Firenze.
Flortecnica e vivaismo
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PRIMO PIANO | vivaismo
Ma cosa è successo per creare questa carenza? L’analisi tocca aspetti anche non meramente tecnici, sanitari, sociologici, psicologi, economici e politici. La pandemia, che ci ha costretti a casa per mesi, ha avuto infatti il “merito” di aprirci gli occhi sui benefici del verde e su quanto esso possa migliorare la nostra salute fisica e mentale. Di conseguenza tutti noi abbiamo sentito il bisogno di riavvicinarsi alla natura, di frequentare le aree verdi, di curare il proprio giardino, magari trascurato per troppi anni. Di conseguenza c’è stato un notevole incremento della domanda di piante che, tuttavia, segue la recessione avvenuta negli anni ‘10, durante i quali molti vivai avevano un’offerta eccessiva e una produzione ridotta, e molti hanno cessato l’attività, riducendo, di conseguenza il potenziale produttivo del settore. La produzione attuale è probabilmente inferiore, in termini numerici, rispetto a 15 anni fa e poter far fronte alle richieste già adesso e a quelle che si presume ci saranno nei prossimi cinque anni non è e non sarà semplice, perché se i soldi del Recovery Fund dovranno essere spesi entro il 2026 vuol dire che dobbiamo programmare adesso tutti gli impianti per soddisfare le potenziali necessità, se consideriamo un ciclo produttivo breve in grado di fornire piante del calibro 12-14 nel giro di tre anni. Ma i terreni utilizzabili ci sono? Le risorse economiche per partire in assenza di finanziamenti esterni sono disponibili? L’apparato burocratico-amministrativo è in grado di “dare una mano” per questa “Rivoluzione verde”? C’è sufficiente disponibilità idrica per garantire la produzione? Ci sono indicazioni su quali specie piantare? Si parla genericamen genericamente di specie autoctone, ma il termine è “fluido” e necessita di un preciso contesto per essere pienamente compreso. A ciò si aggiunge che il vivaismo è un’attività già a corto di manodopera, soprattutto formata, e non sarà facile averne in quantità e qualità sufficienti in tempi brevi. Laa difficoltà di reperire materiale in Italia potrebbe portare (e in parte è già successo) a importare materiale da altri Stati il che, oltre a presentare perplessità per l’introduzione di materiale genetico diverso, pone anche il problema della diffusione di malattie di origine patogena o entomologica,
oltre che, come spesso è accaduto, quello dell’importazione di materiale di scarsa qualità morfologica. Siamo arrivati al punto in cui i vivaisti devono comunicare ai clienti in anticipo che ci vorranno uno-due, forse addirittura tre anni per avere le disponibilità richieste e lasciare che decidano se vogliono o possono aspettare. La buona notizia è che c’è molto lavoro, ci sono ottime prospettive, ma può rivelarsi un business agrodolce, se non adeguatamente gestito a tutti i livelli. A Allora cosa possiamo fare? Nel frattempo, gli esperti affermano che questa è un’opportunità sia per i produttori sia per la committenza pubblica e privata di poter siglare contratti a lungo termine per garantire la fornitura dei materiali vegetali necessari per i progetti, nei modi e nella qualità prevista. La possibilità di stipulare contratti di coltivazione rappresenta infatti un vantaggio sia per il produttore vivaista, che sarà dunque in grado di programmare la produzione con la garanzia di collocazione del prodotto, sia per il committente pubblico e privato che, in questo modo, avrà la certezza di poter reperire il materiale nelle quantità e della qualità richieste. Tutto ciò rappresenterebbe un notevole impulso al mercato, aumentando l’occupazione e innescando una filiera produttiva in grado di produrre redditività all’imprenditore privato e garanzia di buona riuscita dei progetti al committente, soprattutto pubblico. Siamo decisamente in una posizione in cui non saremo in grado di coltivare piante per tutti e occorrerà quindi privilegiare quei clienti che possono e vogliono davvero lavorare su un piano a lungo termine e gli appaltatori devono pensare in anticipo alle esigenze per i nuovi impianti e per il rinnovo delle alberature senescenti. Soprattutto adesso, con le carenze, migliore è la programmazione, maggiori sono le possibilità di ottenere i materiali di cui si ha necessità in tempi adeguati. La grande domanda è quanto durerà questa carenza? Se non sarà possibile mettere a coltura altre aree per la produzione di materiale nel breve termine, non possiamo aspettare di vedere presto alcun sollievo nell’approvvigionamento di materiale vegetale. Personalmente ritengo che la richiesta di piante non sia destinata a esaurirsi presto. Anzi, non sarà solo un fenomeno del 2021 e sicuramente durerà, credo, almeno altri tre-cinque anni.
“Siamo arrivati al punto in cui i vivaisti devono comunicare
ai clienti in anticipo che ci vorranno uno o due anni, forse addirittura tre, per avere le disponibilità richieste e lasciare che decidano se vogliono o possono aspettare” 14
Flortecnica e vivaismo
“La domanda di piante resterà alta per almeno cinque anni, anche grazie al Recovery Fund, che obbligherà a cicli produttivi brevi”
Il problema è che dobbiamo chiederci cosa accadrà una volta esauriti i fondi del PNRR. La domanda che il mondo vivaistico si pone riguarda il fatto che occorre prendere adesso decisioni, quando il mercato va bene, ma col rischio di trovarsi fra qualche anno in una situazione in cui la domanda decresce e con la possibilità di avere molto materiale invenduto. Se è pur vero che questo fa parte del rischio imprenditoriale, è altrettanto vero che dobbiamo scongiurarlo anche perché il vivaismo e tutta la filiera del verde ornamentale rappresentano un notevole “motore economico” per il nostro Paese in grado di fornire potenziali benefici per tutti e un ritorno non solo in termini di miglioramento nei principali parametri di salute e benessere, ma anche dei ritorni economici diffusi e non limitati ai soli produttori vivaisti o a coloro che realizzano le opere a verde, ma anche per i cittadini con un diffuso benessere.
La maggior parte delle città italiane ha una copertura inferiore al 15% (ma spesso molto meno) e le autorità governative locali dovrebbero stabilire obiettivi ambiziosi di aumento della copertura arborea che potrebbero portare a un consistente incremento della densità del verde urbano nel corso di un periodo di programmazione previsto in 20-30 anni. Ecco perché occorre una concertazione con le politiche di settore, fondamentale per dare sicurezza al settore e garantire alle nostre città di avere un verde di qualità che non può prescindere dall’impianto di materiale di qualità. Ed ecco perché occorre porre il vivaio al centro di questa concertazione. Essere sulla cuspide di un possibile cambiamento significativo offre opportunità sia per la foresta urbana sia per coloro che la devono gestire per dare un contributo significativo alla sostenibilità e alla vivibilità delle città per decenni e nei secoli a venire. Carpe diem.
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PRIMO PIANO | intervista
SELEZIONATA La linea di Vivai Acciarri per i garden center raccoglie cespugli di alta qualità fra cui spiccano diverse varietà di Nerium oleander.
ED ESCLUSIVA È la linea di Vivai Acciarri pensata per i garden center. Piccoli esemplari di piante da vivaio, presentati come un prodotto finito, facili da portare a casa e di pronto effetto colloquio con Roberto Ferracuti e Mattia Acciarri di Marta Meggiolaro
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ivai Acciarri si trova in provincia di Ascoli Piceno, nel distretto di Grottammare, noto per la produzione di piante mediterranee, fra cui spicca l’oleandro. La produzione si estende a tutte le piante mediterranee in genere: alloro, leccio, oleandro, pittosporo; ma quello che distingue l’azienda è l’ampia offerta di varietà e taglie diverse. La produzione storicamente è destinata a giardinieri e architetti paesaggisti che cercano piante sane, forti, e di grandi dimensioni; ma da quest’anno Vivai Acciarri, grazie alla collaborazione con Alessandro Fornasaro e Francesco Martini, presenta una collezione di piante da vivaio per il garden center. Abbiamo chiesto a Roberto Ferracuti, collaboratore della società, di presentarci LA LINEA PER I GARDEN questa novità insieme a Mattia • Cespugli di alta qualità Acciarri, figlio del fondatore • Prodotti finiti pronto effetto di Vivai Acciarri, Alfredo. • Vaso grigio, etichetta, QRcode • Oleandro come prodotti di punta Qual è il progetto nuovo che Q • Piante aromatiche state organizzando con Fornasaro e Martini? 16
Flortecnica e vivaismo
«Nell’ultimo periodo io e Mattia abbiamo deciso di sviluppare, su consiglio di Francesco Martini e Alessandro Forna Fornasaro, in parallelo alla nostra realtà, da sempre orientata ai prodotti pronto effetto, una linea da garden center. Abbia-
L’AZIENDA IN BREVE • Fondata nel 1983 • 20 ettari di proprietà, più altri appezzamenti per 35 ettari totali • 1,5 milioni di piante prodotte all’anno • 300 varietà a catalogo • Export verso Francia, Belgio, Olanda, Libano, Grecia
I vasi grigi e tondeggianti contraddistinguono la produzione destinata alla clientela del garden center.
PER SAPERNE DI PIÙ: www.vivaiacciarri.it
mo progettato il nuovo prodotto curando ogni aspetto: il vaso, il pacciamante, l’etichetta, il QRcode, tutti elementi che rendono le nostre piante prodotti adatti alla clientela del garden. Si tratta di un articolo esclusivo, dotato di un vaso particolare, grigio, dalle linee soft, con etichetta e logo aziendale. Le piante che abbiamo scelto sono cespugli di qualità sopra la media, che entrano nel mercato come prodotto d’élite, con un prezzo superiore. Per il momento abbiamo selezionato varietà che esaltano la fioritura, e abbiamo programmato la produzione in modo che si possa coprire la richiesta per tutto l’anno con varietà adatte alla stagionalità. Il prodotto di punta è naturalmente l’oleandro, la specie su cui siamo più specializzati, con un assortimento molto tecnico e dettagliato che differenzia la nostra offerta. In questa linea garden abbiamo inserito anche delle piante aromatiche, sviluppate per essere cespugli molto compatti e di grande dimensione».
Piante di gaura in fiore: aumenta la tendenza a usare piante mediterranee nei giardini, anche a causa dell’innalzamento delle temperature e della mancanza di pioggia.
È una linea promettente? «Tanto promettente che ora stiamo progettando anche una linea di alberature da garden. L’idea che stiamo sviluppando, sempre con Fornasaro e Martini, è una linea di alberature facilmente carrellabili e trasportabili. Tutto ciò sarà pronto alla vendita per la primavera-autunno 2022». Come è cambiato il vostro lavoro dopo l’emergenza legata al Covid-19? «Facciamo una considerazione di base: quando sono iniziati i problemi causati dalla pandemia e dal lockdown, la nostra era un’azienda già ben avviata, solida, e in evoluzione grazie a una serie di investimenti importanti. Nel 2019 infatti abbiamo inaugurato il nuovo corpo aziendale, con due capannoni di produzione e una nuova serra, e abbiamo dato una svolta anche dal punto di vista organizzativo: abbiamo un impianto a pannelli solari e stiamo adottando nuove tecnologie sia produttive che logistico-organizzative. I problemi generati dal Covid li conosciamo tutti, ma come è successo per tutto il nostro settore, abbiamo avuto il vantaggio che le persone, costrette a casa, hanno riscoperto la passione per il verde, e il nostro giro di affari è aumentato. Sicuramente il Covid-19 ha cambiato il nostro indirizzo aziendale: la tipologia di consumo di piante è cambiata e di conseguenza la produzione. La richiesta nei garden center è cresciuta e noi ci siamo adattati, aumentando l’offerta di piante finite».
“La richiesta di piante pronto effetto è sempre maggiore, e non ci
si pone il problema del prezzo” Flortecnica e vivaismo
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PRIMO PIANO | intervista Un’ampia e accurata selezione di Nerium Oleander è il cuore della collezione pensata per i garden center.
Vivai Acciarri si stende su 35 ettari totali.
Dal vostro punto di vista, come sta evolvendo il mercato? Ci sono prodotti che stanno crescendo, o alcuni che stanno perdendo terreno? «Direi che la domanda di piante di qualità è in costante aumento, soprattutto nei garden. Eravamo abituati a fornire piante di medie-piccole dimensioni, mentre adesso servono piante già grandi, di pronto effetto. Il problema del prezzo è meno rilevante: quello che chiedono i clienti non è “quanto costa”, ma “è pronto? Copre?”. Il giardino mediterraneo è sempre più di tendenza, perché l’innalzamento delle temperature e la mancanza di piogge che caratterizzano questo periodo ne favoriscono la diffusione. Adesso produciamo e vendiamo piante che qualche tempo fa non pensavamo fosse possibile proporre, come le agavacee e le cactacee. Forse fra i prodotti per cui c’è meno richiesta inserirei le piante ad alto fusto, ma anche questa tendenza sta cambiando perché la produzione non soddisfa la richiesta. Il nostro è un settore che in generale in questo momento sta navigando col vento in poppa. Il verde va davvero per la maggiore ed è un bene per l’intero settore e per tutta la società; fortunatamente l’interesse per il verde sta coinvolgendo anche la pubblica amministrazione e l’edilizia». Se dovessi dirmi un carattere positivo e uno negativo del florovivaismo italiano, cosa diresti?
LA STORIA IN PILLOLE L’azienda è stata fondata da Alfredo Acciarri nel 1983, sulla base della prima attività di famiglia, la produzione di ortaggi, in particolare insalata; si deve a lui l’intuizione di introdurre la produzione di piante ornamentali. Nel tempo l’azienda si è evoluta e negli ultimi cinque anni c’è stata la svolta, con la produzione di articoli di qualità superiore che hanno permesso di servire clienti nuovi di fascia alta. Roberto Ferracuti è entrato in azienda nel 2007, e si occupa della parte commerciale, mentre il cugino Mattia, il figlio di Alfredo, è il titolare insieme a suo padre e si occupa della parte tecnica - organizzativa. 18
Flortecnica e vivaismo
«Per quanto riguarda la nostra realtà e quello che vedo intorno a me, direi che noi italiani siamo in grado di produrre articoli ottimi, adatti a soddisfare le richieste del mercato, a fronte di una buona capacità di analisi della domanda. Però manca la qualità del lavoro, che è un punto chiave. Mancano agronomi, operai specializza specializzati. Nonostante le università di Agraria siano sempre più frequentate, nelle aziende non arrivano figure professionali di qualità che permettano un vero sviluppo, il tanto decantato cambio di passo. Fra i fattori positivi aggiungo anche che a livello governativo abbiamo un buon aiuto, ci sono i fondi a livello europeo, c’è un trattamento fiscale vantaggioso. In questo momento è importante, così come l’appartenenza alle associazioni: noi facciamo parte di Anve e di Aipv». N sito segnalate la vostra attenzione alla sostenibiNel lità e il fatto di avere due certificazioni: parliamone. «Siamo certificati Globalgap e Vivaifiori, due utili riconoscimenti che ci permettono di vendere anche in mercati non abituali. Per fare un esempio, produciamo piccoli allori su grande scala, in vaso 9x9, 12, 14 e 17. Grazie alla certificazione Globalgap possiamo venderli come prodotti edibili perché coltivati in modo biologico. Questo significa che possono entrare nei mercati in quantità importanti. Abbiamo valorizzato un prodotto di punta della filiera di Grottammare, la nostra zona, con una certificazione che permette di trattare l’alloro come una pianta aromatica, e ne vendiamo quantità importanti». Che obiettivi avete per il prossimo futuro? «Direi che i nostri obiettivi in questo momento sono due: stiamo incentivando la produzione di piante pronto effetto. Vogliamo aumentare la qualità in assortimento e le misure disponibili, per servire tutta la platea e consolidare la nostra posizione nel mercato come azienda produttrice di piante di alta qualità. L’altro obiettivo, che comunque si lega a questo, è sviluppare i progetti con Martini e Fornasaro, con cui ci presentiamo nei garden, e nei quali la nostra punta di diamante è l’assortimento di Nerium Oleander».
da oltre vent’anni coltiviamo la qualità
S.S.113 Via Nazionale Km 57 + 0,70 C.da Bazia | 98054 Furnari (Messina) | tel. fax +39 0941 802051 www.giambopiante.it | info@giambopiante.it
FATTI & BREVI | news dal mercato
A SUPPORTO
DELLE STELLE
È ripartita la campagna Stars for Europe - l’associazione di coltivatori europei di Stelle di Natale - a supporto delle vendite della Poinsettia, con l’obiettivo di soddisfare appieno i clienti e di promuovere al meglio l’attività commerciale. Molti specialisti della coltivazione in serra in tutta Europa dipendono fortemente dalle Stelle di Natale: non solo queste piante vengono vendute in grandi quantità, ma permettono ai coltivatori di rimanere pienamente operativi tutto l’anno. Le Stelle di Natale, infatti, iniziano a crescere quando la maggior parte delle altre colture smette di fiorire. Centinaia di milioni di stelle nel mondo sono vendute nel periodo che precede il Natale, perché queste piante sono tra gli ornamenti festivi più scelti e tra i regali tradizionali più apprezzati della stagione. È molto importante dedicargli la giusta attenzione: se da un lato, infatti, le Stelle di Natale sono così popolari grazie alle loro meravigliose e appariscenti forme, dall’altro hanno bisogno di cure e attenzione ed ecco perché l’associazione ha confermato ancora per questa stagione una campagna di promozione che comprende anche informazioni pratiche per i consumatori. Per maggiori informazioni: www.starsuniteeurope.eu/it/
IPM ESSEN E BGI TRADE CENTER INSIEME FINO AL 2024
In un recente incontro alla fiera di Essen, ha avuto luogo la firma dell’accordo di collaborazione fino al 2024 tra IPM Essen e BGI Trade Center. “Siamo molto lieti di aver esteso la nostra cooperazione, che esiste da più di 20 anni, per altri tre anni. Il BGI Trade Center è uno dei partner più importanti di IPM ESSEN e un attrattore di folla con un appeal internazionale” ha affermato Oliver P. Kuhrt, CEO di Messe Essen. Il prossimo IPM ESSEN si svolgerà dal 25 al 28 gennaio 2022 a Essen e si conferma come una delle più importanti piattaforme di ordine e comunicazione del settore verde internazionale che mostra l’intera catena del valore della produzione vegetale: dalle nuove ibridazioni e tecnologia innovativa fino alle attrezzature per il punto vendita. Un ricco programma di eventi con forum specializzati, workshop e spettacoli dal vivo sulle tendenze attuali completeranno il programma.
SIGNIFICATIVO RESTYLING
Da quasi 50 anni, Agribios Italiana concepisce e realizza concimi organici e organo-minerali, tecnologicamente e agronomicamente avanzati, frutto di una ricerca continua per il miglioramento delle performance dell’attività agricola in maniera sostenibile e per ridurne al contempo l’impatto ambientale. L’azienda padovana ha recentemente iniziato un percorso di ridefinizione dell’identità di marca e di razionalizzazione dell’offerta, che trova adesso declinazione anche in uno dei touchpoint più importanti: i nuovi sacchi. Le confezioni Agribios sono state oggetto di un significativo restyling grafico; con una duplice finalità: identificare distintamente il marchio e il prodotto, differenziandoli e rendendoli facilmente riconoscibili agli occhi dei consumatori; diventare il supporto primario per rivenditori e agricoltori, trasmettendo subito e in maniera chiara le principali caratteristiche del prodotto, di produzione e di utilizzo. “Il nostro ruolo di produttori ci spinge al continuo dialogo con gli istituti di ricerca e con i clienti per produrre fertilizzanti innovativi, che anticipano le richieste del mercato, sempre più all’avanguardia, non solo da un punto di vista agronomico ma anche dei formati, per aiutare l’utilizzatore nell’impiego dei prodotti” – ha dichiarato Carlo Alberto Antoniazzi (nella foto), dottore agronomo e direttore commerciale di Agribios Italiana. Uno dei sacchi oggetto del restyling.
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FATTI & BREVI | news dal mercato
FLORMART, DOPPIA DATA
Flormart si ricolloca dal 9 all’11 febbraio 2022 con una Special edition centrata sull’eccellenza italiana del florovivaismo ornamentale. È la scelta che ha compiuto lo storico salone del verde alla luce degli obiettivi condivisi con i rappresentanti dell’intera filiera, si legge in una nota stampa: costruire un evento in grado di valorizzare le migliori produzioni italiane in sintonia con una tempistica coerente con le necessità organizzative degli operatori e con l’obiettivo di portare a Padova, al di là di ogni incertezza che ancora deriva dall’emergenza sanitaria, un numero adeguato di buyer internazionali. Per questo la data già annunciata (dal 24 al 26 novembre) è stata rimodulata come segue: • Flormart Special edition dal 9 all’11 febbraio 2022: l’edizione straordinaria di febbraio è un evento specializzato dedicato al florovivaismo ornamentale italiano di qualità, che si esprime in momenti di confronto sull’importanza del verde nel PNRR italiano e alla promozione e valorizzazione della qualità Made in Italy sui mercati esteri; grazie alla nuova programmazione triennale che Fiere di Parma ha sviluppato per le aziende e che debutta proprio in tale contesto. • Flormart dal 21 al 23 settembre 2022: l’evento fieristico cardine del mondo florovivaistico che torna alle date storiche pre Covid. GROENDIREKT SPEGNE 25 CANDELINE
In occasione della Fiera d’autunno del 25-26 agosto, GROENDirekt ha dato il via al suo 25° anniversario, oltre a presentare tutta una serie di novità. La prima sicuramente è stata la gamma primaverile che è stato possibile prenotare sia fisicamente sia online, dando ai coltivatori una panoramica anticipata delle proprie vendite primaverili. Si sono aggiunti anche venti nuovi lotti, presentati nella Novelties Plaza, tra cui spicca Heuchera “Timeless Night” come la novità di punta. Rinnovata anche l’esposizione e presentazione dei prodotti con banchi di maggiore altezza che facilitano la vista da parte dei visitatori della fiera nella loro interezza. 1.500 visitatori, 5.500 lotti unici, una piattaforma online per partecipare da lontano e 2.200mq con 100 stand. Insomma una fiera che diventa luogo di ritrovo per tutti i professionisti del verde e che, come recita il suo slogan, punta a “crescere insieme”.
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JAN DER VRIES È IL NUOVO PRESIDENTE DELLA NURSERY TRADE FAIR FOUNDATION
Arrivato dopo la lunga presidenza, 12 anni, di Jan Willem Griep, De Vries (nella foto) è stato eletto come nuovo presidente della Nursery Trade Fair Foundation. Il neo eletto è proprietario di Boot & Dart Boomkwekerijen BV, Griffioen Wassenaar BV e De Noordhoek perennials BV. Lo scopo della Fondazione Nursery Trade Fair è quello di promuovere il commercio di prodotti vivaistici. A tal fine, l’organizzazione gestisce gli immobili dell’International Trade Center di Hozerswoude-Drop e organizza la fiera Plantarium, che lo scorso anno non ha potuto svolgersi fisicamente a causa della pandemia. Innovazione e cambiamento al passo della società sono per Van Dries il fulcro della sua futura attività: “Ci sarà futuro per Plantarium solo se la fiera saprà ispirare e attivare le imprese al cambiamento. Questo è il compito che mi pongo con la nuova amministrazione”.
ASSOFLORO: AL VIA LA GIUNTA ESECUTIVA NAZIONALE
Durante l’ultima assemblea dei soci di Assofloro di luglio è stata istituita la Giunta Esecutiva Nazionale, composta dal Presidente del Consiglio Direttivo e da un numero di altri membri, eletti dal Consiglio Direttivo e scelti anche tra persone che non fanno parte del Consiglio Direttivo medesimo. Aumentare l’operatività, la trasversalità e la rappresentatività dell’associazione, a livello nazionale, tra tutti i comparti che compongono il settore florovivaistico anche in previsione dell’attivazione di nuove sezioni territoriali: questa la motivazione alla base della sua nascita, come precisa la stessa Nada Forbici, presidente dell’Associazione. Ma non solo. La Giunta sarà
lo strumento con cui rafforzare i rapporti istituzionali a livello regionale e nazionale e continuare a fare rete tra le aziende che sempre più guardano ad Assofloro come un punto di riferimento per migliorare e promuovere il settore. I componenti della Giunta Esecutiva, nominati dal Consiglio direttivo di Assofloro sono, oltre alla Presidente Nada Forbici sono: Paolo Arienti e Mario Faro, rappresentanti del settore vivaistico italiano, Giorgio De Menech per la Direzione del comparto floricoltura Assofloro, Andrea Pellegatta per il comparto arboricolturale e comunicazione e Sandro Maffi, che avrà compiti inerenti gli aspetti contrattualistici e della tesoreria. “PREZIOSE DI NATURA” DA VIRIDEA
Viridea (presso il garden center di Rho) ha lanciato la scorsa estate l’iniziativa “uniche, rare e straordinarie, da non perdere”, creando un corner dedicato “Preziose di natura” - che per la prima volta in Italia ha messo al centro della scena le perenni rare da giardino. Al progetto hanno partecipato con le proprie varietà anche Plantipp con Mad About Mangave® e Arena Vivai da sempre coinvolte nella promozione di piante innovative, di qualità ed esteticamente accattivanti. Solo così il garden center diventa luogo di conoscenza in cui il pubblico può entrare in contatto con le novità del settore. Il corner dedicato a Mad About Mangave® presso il garden center Viridea di Rho.
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PRODUZIONE | nuove generazioni
G
enitori e figli, studenti universitari, professionisti rodati che condividono lo spazio di lavoro con le giovani leve. “The next generation” è un melting pot di esperienze e punti di vista, un agglomerato di storie genuine, in caratteri digitali ma dall’alto valore uma umano, che mostrano uno spaccato del settore del florovivaismo. Parliamo di visioni del futuro, un futuro prossimo e innovativo messo in moto da giovanissimi professionisti, seconde generazioni che vogliono far evolvere l’azienda famigliare - ma non solo - e mescolare vecchio e nuovo per dare forma a idee ibride, ancora da sperimentare. L’ingresso dei giovani nel florovivaismo è ormai assodato, come l’interesse crescente per il ripensamento delle sue logiche. The Green Times è dunque l’ennesima conferma di una tendenza del settore che non sembra arrestar-
SFOGLIA “THE NEXT GENERATION” si e che, grazie alla fusione tra tradizione e dinamicità, genererà approcci inediti e sinergie uniche. GIOVANI E AMBIZIOSE VISIONI PER DOMANI Famiglie alle prese con il passaggio e la convivenza intergenerazionale da una parte, studenti della HAS University of Applied Sciences, con fame di conoscenza e l’urgenza di fare la propria parte, dall’altra. Tutte voci di professionisti che stanno o rimodelleranno, questo è l’obiettivo, l’industria florovivaistica. Abbiamo selezionato alcune delle storie raccontate in The Green Times; tutte le altre le potete leggere e consultare sul numero online.
STORIE DAL FUTURO
(DEL FLOROVIVAISMO) Sono il cuore di “The Green Times”, il progetto online di ICL per ispirare e raccontare il settore da una prospettiva diversa. Dopo “The Future Issue”, ecco “The next generation”, la voce del cambiamento di Alice Nicole Ginosa
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T Harme Broekhuis.
Dean Zuidgeest.
Brecht Tielmans.
IN BREVE
Violeta Angelova.
A soli 20 anni, Harme Broekhuis, studentessa al secondo anno di Horticulture & Business Management, vuole raggiungere la perfezione delle piante e all’orizzonte vede una carriera in ricerca e innovazione. Per completare le sue conoscenze, addirittura, lavora nel weekend presso un produttore di piante in vaso. Brecht Tielmans, al quarto anno di Horticolture & Arable Farming, ha da poco rilevato insieme al fratello il vivaio dello zio. Ma l’attività agricola è proprio di famiglia, dato che anche i genitori sono professionisti del settore. L’obiettivo del futuro? Semplice, fondere le due aziende e aprirsi alla digitalizzazione, un nodo ancora da sciogliere con lo zio, decisamente più tradizionalista.
V Violeta Angelova, invece, a 27 anni e al quarto anno di Horticolture & Business, si vede nell’ambito commerciale del florovivaismo. Lo sviluppo di nuovi concept, l’analisi del comportamento dei consumatori, l’approdo in azienda di marketing online ed e-commerce. Il settore può e deve diventare attraente per i giovani con iniziative speciali!
• Rivista digitale • Due pubblicazioni all’attivo: “The Future Issue” e “The Next Generation” • Prossima uscita nel 2022 • Per informazioni: Info.italia@ iclgroup.com
Dean Zuidgeest, anche lui studente al quarto anno in Horticolture & Business Management, sta avviando la sua impresa di curcuma, che vuole vendere direttamente ai consumatori con cui predilige un contatto diretto. Se da una parte crede che il florovivaismo consista ancora nel duro lavoro nei campi, dall’altra ritiene che la componente del marketing e della contabilità saranno sempre più essenziali, soprattutto in un settore complesso e multidisciplinare come quello in cui opera.
CONOSCIAMO LA HAS UNIVERSITY OF APPLIED SCIENCES Specializzata nei settori agroalimentare, florovivaistico e ambientale, la HAS ha due sedi nei Paesi Bassi e accoglie studenti provenienti da tutto il mondo. La sua offerta si basa su 13 programmi di istruzione professionale superiore, compreso un corso speciale di laurea per l’imprenditorialità ma anche corsi aziendali e corsi di formazione. In quanto polo di eccellenza, si concentra sulla ricerca, la consulenza e lo sviluppo dei prodotti, sia nei Paesi Bassi, sia all’estero. Flortecnica e vivaismo
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PRODUZIONE | nuove generazioni
“Competenze
L’URGENZA DI DIGITALIZZARE Comune a tutte le storie è il filo dell’innovazione, che si insinua poco a poco nelle logiche delle aziende. Dalla necessità di rivedere l’organizzazione interna e i carichi di lavoro, ad azioni più strutturate che velocizzeranno e perfezioneranno le performance del florovivaismo al ritmo di dati, marketing e best practice a prova di futuro. Secondo Marcel Bongartz, uno degli studenti intervistati per il progetto, “l’industria florovivaistica è rimasta un po’ indietro rispetto alla digitalizzazione”, e conferma l’importanza di prevedere l’ingresso dell’automazione dei processi di marketing, deep learning e intelligenza artificiale. Krijn Overbeeke, al secondo anno di Horticolture & Arable Farming, invece, si spinge ancora LE TEMATICHE più in là. Il suo obiettivo è quello DI “THE GREEN TIMES” di lavorare per un’azienda che de• futuro del florovivaismo cida consapevolmente di investire • ricerca in innovazione. Un esempio? L’ir• terricci/substrati rigazione a goccia. Competenze • protezione delle colture tradizionali e moderne tecnologie • sfide nel mercato convivono sotto lo stesso tetto, si del lavoro danno la mano, perché se da una • produttori di vasi parte è importante ricordare da di plastica dove si è partiti, dall’altra si deve • tutti gli aspetti per una sempre avere il coraggio di camcoltivazione di successo biare idea. E così, mentre le nuove
tradizionali e moderne tecnologie convivono sotto lo stesso tetto, si danno la mano, perché se
importante ricordare da dove si è partiti, dall’altra si deve sempre avere il coraggio di cambiare idea” da una parte è
generazioni di florovivaisti si affacciano al mondo del florovivaismo, nell’azienda di famiglia o facendo la gavetta in realtà terze, tutto scorre, i tempi cambiano, e stare al passo diventa necessario. Dopotutto, l’innovazione è un lavoro a tempo pieno: il florovivaismo è pronto?
DIETRO LE QUINTE DI “THE GREEN TIMES” Intervista a Denise Huizing, Marketing Communication Manager di ICL ◗ Come ma soprattutto perché è nata l’idea di “The Green Times”? «ICL ha decenni di esperienza nella nutrizione delle piante e i nostri consulenti lavorano quotidianamente sul campo con agricoltori e coltivatori. Si respira così tanta passione e conoscenza in questa azienda che siamo costantemente alla ricerca di modi per condividere le nostre conoscenze con la nostra community. Pubblichiamo articoli tecnici su riviste, condividiamo trial e nuovi contenuti attraverso i nostri canali social e disponiamo di un portale molto ampio sul nostro sito web. Ma il successo della coltivazione, che sia in agricoltura, orticoltura ornamentale o tappeto erboso, non dipende solo dal nutrimento delle piante. Né il successo di quest’ultimo dipende esclusivamente dal fertilizzante stesso. Si deve capire il quadro generale, ed è per questo che abbiamo sviluppato “The Green Times”. Questo progetto editoriale online copre tutti gli aspetti di una coltivazione di successo: ricerca e innovazione, terriccio/substrati, protezione delle colture, sfide nel mercato del lavoro, produttori di vasi di plastica, ecc. The Green Times è una fonte di conoscenza e ispirazione per i coltivatori e il suo obiettivo è per espandere per davvero i nostri orizzonti». 28
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◗ Chi è la “nuova Denise Huizing, generazione” e cosa sta Marketing cercando? Communication «Non è facilmente definibile Manager di ICL. dall’età o dal background professionale e personale. Può essere lo studente ambizioso e desideroso di rinnovare le modalità di lavoro, può essere il figlio/a in un’azienda di famiglia che bilancia il vecchio e il nuovo mentre lavora fianco a fianco con le generazioni precedenti, e può anche essere il professionista che cambia carriera. Hanno tutti background, visioni e obiettivi diversi ma hanno una cosa in comune: sono tutti alla ricerca di modi più efficienti e migliori di coltivare le piante». ◗ Cosa vi aspettate in termini di risultati dal progetto? «Il nostro obiettivo più importante con ogni edizione di “The Green Times” è condividere le nostre conoscenze con la community. Vogliamo davvero ispirare i coltivatori di tutto il mondo e, con temi (globali) come “The Future Issue” e “The Next Generation”, penso che ci siamo riusciti. Non vedo l’ora che arrivi la prossima edizione nel 2022!».
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GANASPIS,
CONCLUSI I “LANCI” IN TRENTINO Terminata la fase di rilasci in campo da parte della Fondazione Edmund Mach dell’insetto Ganaspis brasiliensis, in grado di contrastare la Drosophila suzukii, il moscerino asiatico dei piccoli frutti che sta causando ingenti danni alle coltivazioni di Filippo Terragni
L’
Italia è la prima nazione a ottenere l’autorizzazione al rilascio dell’insetto Ganaspis brasiliensis, in grado di contrastare la Drosophila suzukii importato lo scorso anno dalla Svizzera. Un risultato prestigioso per il nostro Paese, frutto della intensa rete di collaborazioni scientifiche con istituti nazionali e internazionali, con i quali si sono condivisi dati e informazioni utili alla predisposizione della documentazione necessaria. In occasione dell’ultimo rilascio a Pergine Valsugana, nei campi sperimentali della FEM (Fondazione Edmund Mach), con il presidente FEM, la dirigenza e i tecnici che seguono l’attività in campo, era presente anche l’assessore provinciale all’agricoltura della PAT (Provincia autonoma di Trento) che ha definito l’autorizzazione ministeriale e il conseguente rilascio del parassitoide. Un momento importante dopo tanti mesi di lavoro da parte della Fondazione Mach e della Provincia autonoma di
Trento. Ora l’attenzione è rivolta ai monitoraggi in campo per verificare l’insediamento del nuovo insetto e predisporre la dettagliata relazione da inviare al Ministero entro il mese di dicembre 2021. PRIMATO ITALIANO Claudio Ioriatti, dirigente del Centro Trasferimento Tecnologico, spiega che dalle ricerche condotte in diversi laboratori, sia statunitensi, che europei G. brasiliensis è risultato essere, per la sua elevata specificità, il candidato migliore per attivare programmi di lotta biologica. Sulla base di queste evidenze, sono stati predisposti (es. USA e Italia) o sono in corso di preparazione (es. Francia e Svizzera) gli studi sulla valutazione del rischio, documenti indispensabili per il deposito della richiesta di autorizzazione al rilascio del parassitoide. In questa corsa all’ottenimento dell’autorizzazione, l’Italia è stata la prima a tagliare il traguardo e per il momento è
IL MOSCERINO DEI PICCOLI FRUTTI, COSA C’È DA SAPERE Una breve “carta d’identità” di questo insetto, per conoscere le caratteristiche principali Il moscerino dei piccoli frutti, Drosophila suzukii, è un parassita polifago che attacca tutte le specie frutticole e viticole. Dalla sua zona d’origine iniziale il sud-est dell’Asia, il parassita è stato, solo alcuni anni fa, importato in Nordamerica, dove si è diffuso rapidamente e ha già causato danni considerevoli. In Europa è stato riscontrato per la prima volta nel 2009 (Trentino) e in Spagna, mentre in Alto Adige è stato osservato per la prima volta nel 2010. PIANTE OSPITI. La Drosophila suzukii ha un’ampia cerchia di piante ospiti, che si potrebbe ancora estendere a causa della sua rapida capacità di adattamento in ogni 30
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condizione. Infesta frutta con buccia sottile di piante coltivate e spontanee. Danni economici sono Un esemplare di Drosophila sinora noti sulle drupacee (ciliegio suzukii. dolce, pesco, susino, albicocco), sui frutti a bacca (mirtillo, lampone, mora, fragola), ma anche kiwi, cachi, fichi e sull’uva. Inoltre è stata riscontrata un’infestazione su mele già danneggiate. BIOLOGIA. Gli insetti adulti hanno una lunghezza di 2-3 mm, hanno occhi rossi e un disegno corporeo giallo marroncino. Le femmine assomigliano ampiamente
Il parassitoide Ganaspis brasiliensis.
Fasi di lancio in pieno campo.
quindi la sola nazione in cui sia stato consentito il rilascio di G. brasiliensis per il controllo di D. suzukii. Il via libera del Ministero della transizione ecologica è arrivato ad agosto e la FEM si è attivata fin da subito con il rilascio in campo in 12 siti, mentre nelle camere di quarantena prosegue l’allevamento e la riproduzione dell’insetto. C'è inoltre da sottolineare che la lotta biologica contro la Drosophila suzukii si inserisce, al pari della cimice asiatica, all’interno del progetto SWAT finanziato dalla Provincia autonoma di Trento e la FEM con il Servizio agricoltura della Provincia autonoma di Trento rappresenta il Trentino nel tavolo nazionale Drosophila suzukii coordinato dal CREA-DC. Ma ci sono altre regioni che hanno ottenuto l’autorizzazione accanto alle Province autonome di Trento e Bolzano: Veneto, Valle d’Aosta, Piemonte, Emilia Romagna, Campania, Sicilia e Puglia. Ad oggi gli allevamenti di G. brasiliensis alla FEM contano migliaia di esemplari con una produzione mensile di oltre 7mila individui. Dodici i siti trentini nei quali sono stati rilasciati gli esemplari di Ganaspis, corrispondenti alle aree a maggiore vocazione cerasicola e di piccoli frutti, vale a dire: Valsugana (cinque siti), Val d’Adige (quattro siti), Vallagarina (un sito), Valle dei Mocheni (un sito), Altopiano di Pinè (un sito).
ACCURATO MONITORAGGIO A seguito dei rilasci del parassitoide è previsto un programma di monitoraggio pluriennale per valutarne in sicurezza gli eventuali impatti sugli ecosistemi locali e l’efficacia nei confronti della Drosophila suzukii. Gli esiti del piano di monitoraggio e una dettagliata relazione saranno trasmessi al Ministero entro il mese di dicembre di quest'anno. Per effettuare i rilasci di G. brasiliensis sul territorio P è stata necessaria una specifica autorizzazione del Ministero della transizione ecologica, chiamato a valutare l’analisi dei rischi diretti e indiretti legati all’immissione dell’ACB (agente di controllo biologico) sulla biodiversità. La Fondazione Edmund Mach ha pertanto predisposto un articolato documento di valutazione del rischio: un dossier di 120 pagine che descrive le caratteristiche biologiche ed ecologiche della specie G. brasiliensis e i possibili impatti sull’ecosistema. Le sette regioni e due province autonome di Trento e Bolzano partecipanti al gruppo nazionale per il lancio dell’antagonista hanno sottoscritto e inviato lo scorso maggio la domanda di rilascio al MITE, unitamente allo studio del rischio. L’iter ha previsto un passaggio all’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA), alle agenzie di protezione ambientale regionali e provinciali (ARPA e APPA) e infine ai Ministeri dell’ambiente e agricoltura.
alle Drosofile locali, i maschi sono facilmente riconoscibili, perché hanno una macchia scura sulle ali. Mentre la maggior parte delle Drosofile non svolge attività parassitoide, perché gli insetti infestano solo frutta troppo matura già caduta, le femmine della Drosophila suzukii possono penetrare con il loro grande ovodepositore dentato la buccia dei frutti in maturazione e deporre le proprie uova. In media sono deposte due-tre uova. Una femmina può deporre complessivamente circa 400 uova. Già dopo un giorno sgusciano le larve (bachi) e iniziano a nutrirsi all’interno dei frutti. L’impupamento può verificarsi nel frutto o nel terreno. Entro 8-14 giorni è possibile il completamento di una generazione. Con condizioni climatiche favorevoli possono comparire oltre 10 generazioni all’anno. Lo svernamento avviene come
Allevamento in laboratorio di Ganaspis brasiliensis.
mosca adulta in luoghi protetti. Dalla Drosophila suzukii è preferito un clima temperato, ma i moscerini sono già attivi con temperature superiori ai 10 °C. DANNO. Esternamente sui frutti sono riconoscibili punture e chiazze infossate. Successivamente si hanno marcescenze fungine o batteriche. Si riportano perdite di produzione fino all’80%, talvolta perfino perdite totali del raccolto. PROPAGAZIONE E DIFFUSIONE. Su grandi distanze la propagazione avviene attraverso la frutta infestata. Già pochi esemplari sono sufficienti, entro pochissimo tempo e con condizioni climatiche favorevoli a determinare elevate densità di popolazione. Regioni frutticole confinanti possono perciò venir colonizzate dopo l’avvenuto insediamento attraverso la diffusione naturale. Flortecnica e vivaismo
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PRODUZIONE | novità
Lo staff di Arena Vivai, con le future generazioni.
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LE PIANTE BISOGNA SAPERLE PRESENTARE…
… per venderle al meglio. È uno degli aspetti da migliorare nei punti vendita per Arena Vivai che, al meeting annuale, ha presentato le varietà per la prossima stagione. Oltre ad alcune riflessioni su come il garden può e dovrebbe raccontarle di Bianca Ferraris
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rmai è una tradizione quella di Arena Vivai di raccogliere in una giornata clienti e collaboratori e presentare le novità per la prossima stagione. Appuntamento che non è mancato neanche quest’anno, dove si è respirata la voglia di tornare a pensare al futuro, a investire. A parlare e accompagnarci in un percorso cadenzato tra novità e riflessioni è Mario Ferrarini che con il microfono in mano e slide a portata di mano, salta da un Agapanthus hybrida Poppin Star a una serie di dati che ci confermano l’andamento positivo del settore negli ultimi anni. La platea ascolta, alcuni annuiscono, si ritrovano in quelle parole e condividono gran parte degli spunti offerti. Perché quello su cui ormai non si può fare a meno quando si
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tratta di piante è saperle mettere in mostra e presentarle come meritano. E qui entrano in gioco fin da subito i social e le dinamiche che li governano: scatti armoniosi ed equilibrati, pensiero e progettazione dietro alla scelta del proprio feed, caption ironiche (quanto basta) ma anche coinvolgenti ed esplicative, che arricchiscano l’utente e lo informino. Arena Vivai ne è convinta, la direzione è questa. TANTA VOGLIA DI COLORE IN GIARDINO Fulcro principale del meeting sono però le piante e per questo, dopo le considerazioni più tecniche sulla comunicazione e sul ruolo del digitale, il palco rimane a loro e noi in platea ci lasciamo catturare dai loro colori. Ecco una piccola selezione di dieci varietà presentate:
P Nandina domestica “Redlight” Unica e favolosa! Nandina ‘Redlight’ ha un aspetto leggero come quello di un piccolo bambù in miniatura. Sulla pianta possono apparire contemporaneamente foglioline verdi variegate di bianco crema e foglioline dall’intenso colore rosso carico. L’effetto d’insieme è straordinario! La pianta è sempreverde, molto resistente al freddo e al caldo. Da mettere ovunque: offrirà sempre uno spettacolo colorato, leggero ed elegante.
H Lagerstroemia “Coconut Sorbet” Assoluta protagonista della scena con le speciali colorazioni che giocano tra fiori e foglie. Signore e signori ecco a voi “Coconut Sorbet”, che in estate emana voluminose infiorescenze formate da tanti fiori color bianco cocco. Alle foglie di solito non si presta attenzione, ma in questa varietà sono quasi nere. L’effetto della fioritura bianca sullo sfondo delle foglie nere è scioccante, lascia senza parole. Ma c’è di più: la sua capacità di rifiorire sulla stessa infiorescenza la rende decisamente unica e straordinaria. Fiorisce così abbondantemente che non si può davvero smettere di guardarla! P Lagerstroemia “Shell Pink” Molto ricercata e davvero unica. In estate infatti appaiono voluminose infiorescenze formate da tanti fiori color rosa carico o rosa corallo che sembrano monili preziosi. Risaltano ancora di più sullo sfondo del magnifico fogliame che raggiunge un punto di colore che è quasi nero e che rimane tale per tutta la stagione vegetativa. Raramente capita di poter ammirare un contrasto simile: l’effetto è “elettrizzante”.
H Yucca hybrida “Bright Star” Il mondo delle Yucche si arricchisce di una nuova varietà! Lunghe foglie colorate formano un interessante gioco di geometrie tra il verde e il giallo limone. Ma non basta: c’è anche una strepitosa fioritura con fiori campanulacei portati su lunghi steli eretti. Robusta e resistente alla siccità. Un gioco di geometrie e colori davvero particolare.
R Thuja occidentalis “Golden Anne” Una pianta perfetta per il periodo invernale! Di medie dimensioni, cresce senza problemi in molteplici condizioni. Molto carina con la sua forma conica compatta. La nuova vegetazione è giallo limone vivido, gradualmente poi si tinge di verde chiaro. Un bel gioco di colore per una pianta quasi indistruttibile. Flortecnica e vivaismo
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P Weigela “All Summer Monet” Non si rimane indifferenti di fronte ad un arbusto come questo! Il fogliame è davvero attraente grazie ad una variegatura insolita e raffinata che mostra il verde, il crema, il bronzo e che in autunno si arricchisce di riflessi rosati deliziosi. In primavera ecco una profusione di fiori rosa carico, ma a differenza delle altre varietà, “All Summer Monet” è in grado di rifiorire durante l’estate e l’autunno. Lenta nella crescita, mai invadente, ma soprattutto molto resistente. Un vero must.
H Agapanthus hybrida “Poppin Star” Questa varietà di Agapanthus nuova di zecca genera una lunga e abbondante fioritura estiva! Infiorescenze globose solide e compatte che scoppiano di fiori dai petali blu-azzurro solcati da una banda più scura. L’aspetto complessivo è unico! Resistente alla siccità come altre poche piante, garantirà colore per buona parte della primavera, dell’estate e dell’autunno.
Q Agastache “Mango Tango” Impossibile rimanere indifferenti quando si ha a che fare con le Agastache! Selezionata per il suo portamento più corto, “Mango Tango” è davvero impressionante per la vivacità del colore dei fiori tra il rosso-arancio. Il fogliame emana una deliziosa profumazione aromatica che ricorda l’anice e la liquirizia.
P Podocarpus lawrencei “Blue Gem” Il mondo delle conifere ha ancora molto da dire! Questa pianta per esempio è fantastica con la sua struttura densa, che copre il terreno in modo perfetto. La vegetazione ricorda quella del tasso, ma a differenza di questo è di colore blu-azzurro cremoso. Può essere potata senza problemi ma comunque non risulta mai invadente.
H Syzygium australe “Etna Fire”® Ecco un’essenza dall’aspetto stupefacente. Le sue foglie possiedono una lucentezza unica. Emozionanti i suoi nuovi germogli rosso scuro: un’esplosione di colore in giardino. La nuova vegetazione rossa contrasta magnificamente con il fogliame verde scuro esistente. ‘Etna Fire’® è ricco di sorprese e in estate produce masse di fiori bianchi, seguiti da bacche rosse. Forte e solido con un portamento compatto e cespuglioso, ma è anche facile da coltivare e resistente alle malattie. Da riparare un po’ al nord.
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PRODUZIONE | novità Il campo sperimentale trasformato in un vero e proprio showroom durante il Porte Aperte.
SPAZIO A NUOVE VARIETÀ E
COMPOSIZIONI MISTE Appuntamento immancabile con il “porte aperte” di Andrea Psenner, all’interno di un’area espositiva open air di 4mila metri quadrati, dove i floricoltori hanno toccato con mano un’anteprima della prossima stagione di Bianca Ferraris
S
empre a Caldaro e con bellissime varietà, anche quest’anno Andrea Psenner & Figli ha realizzato il suo “porte aperte” annuale per far conoscere le sue novità. Senza tenervi troppo sulle spine, vi lasciamo
subito al potere delle immagini e dei colori degli scatti che seguono, sperando possano rendere giustizia agli originali. In più siamo riusciti a scambiare due parole con Robert Psenner: ecco cosa ci ha raccontato!
TRE DOMANDE A ROBERT PSENNER • Come sempre tantissime novità… “Sì, anche quest’anno abbiamo voluto rappresentare il meglio della nostra produzione per far capire a coltivatori e rivenditori quali sono le potenzialità sia della nostra offerta, sia del nostro settore”. • Uno stimolo alla sperimentazione e a investire sulle novità? “Questo è il messaggio che vogliamo lanciare. Il consumatore è sempre alla ricerca di nuove piante, nuove varietà e sono sicuro che il garden center è il posto ideale per presentare queste novità. Però, bisogna fare uno sforzo in più a livello espositivo: le nuove varietà vanno raccontate e la cosa migliore è far vedere al cliente quale potrebbe essere il risultato che potrà ottenere, utilizzando le novità proposte. Quindi, spazio ad aiuole e composizioni dimostrative che invoglino i consumatori a nuovi acquisti”. • Conferma l’andamento positivo del settore dell’ultimo periodo? “I dati sono decisamente incoraggianti. Il mercato ha fatto registrare numeri importanti che non si vedevano da anni. Ora bisognerà mantenere questo andamento, costruendo un rapporto anche con i giovani consumatori, e una delle leve commerciali è proprio quella di puntare sulle novità”.
PRODUZIONE | novità
R Pelargonium interspecific «Champion» Questa nuova gamma di geranio è uno straordinario successo nell’ibridazione del Pelargonium. Questo ibrido interspecifico riunisce le migliori caratteristiche delle due specie del geranio pendente e del geranio eretto.. Il risultato è una pianta robusta con ottima resistenza al grande calore e alla siccità. Il fiore doppio ha colori incredibilmente intensi.. La crescita è vigorosa con un portamento coprente, ottimo l’accestimento, autopulente e resistente agli edemi. Novità 2022:: Champion Mandarin e Champion Magic.
P Pelargonium zonale «Dolomites Fantastic» Le varietà bicolore catturano maggiormente l’attenzione nel punto vendita. Dolomites Fantastic esibisce un gioco di colori luminosi e contrastanti. La crescita è molto omogenea, la fioritura continua e ha caratteristiche che superano molte varietà già affermate.
H Pelargonium Peltatum «TOP Allegria» Un’innovativa varietà caratterizzata da colori molto forti che mantengono la loro intensità anche durante le elevate temperature estive. La coltivazione presenta ottime caratteristiche di crescita e una fioritura precoce. Sono disponibili 10 colori intensi.
P Bidens «Spicy Electric White» La specializzazione di Psenner nell’ibridazione delle bidens ha raggiunto una fama mondiale e per questo continua a offrire varietà con la migliore crescita, i fiori più grandi e la gamma più ampia di colori. colori
H Calibrachoa «Pocket» Le varietà Pocket presentano prestazioni sensazionali come prodotto finale per la vendita, continuando a crescere durante l’estate ed essendo molto resistenti alle intemperie.
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Q Caladium «Heart to Heart» Le foglie dei caladium sono caratterizzate da contrasti di colori con venature e macchie che creano movimento. Le piante, originarie dell’America meridionale e centrale, sono state sviluppate e ibridate dando vita a varietà innovative, per un utilizzo completamente nuovo: sia nella paesaggistica, sia come piante da interno in ciotole e/o in combinazione con altre. Rispetto alle varietà tradizionali sono notevolmente più resistenti alle alte temperature.
R Petunia «Vista Snowdrift» Le varietà Vista fioriscono instancabilmente e regalano un bellissimo effetto compatto anche a distanza. I suoi fiori sono di medie dimensioni ed estremamente resistenti al calore e alle intemperie, oltre che di un colore bianco puro che non passa inosservato.
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Flortecnica e vivaismo TRADE MAGAZINE BIMESTRALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE PER LA FLORICOLTURA E IL VIVAISMO
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8 PRIMO PIANO / ricerca
condotte dal Centro Po di Tramontana
26 PRODUZIONE / generazioni
Storie dal futuro (del florovivaismo)
giardiniere N° 030
IL
Settembre – Ottobre 2021
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Il protagonista della cover story è il giardiniere Davide Gabba, socio titolare di Luna Verde, specializzata in giardini di piccole e medie dimensioni
T.COM
Inquadra il QR Code e guarda lo spot TV
Dipladenia, ecco le prove varietali sulle ibridazioni
PROGETTAZIONE COSTRUZIONE GESTIONE E MANUTENZIONE PROFESSIONALE DEGLI SPAZI VERDI
MERCATI 38 ambiente Il cambiamento climatico fa male
alle imprese, tutte. La ricerca del Politecnico di Milano
42 tendenze A Genova il punto sul florovivaismo. In attesa di Euroflora
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MERCATI | ambiente
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artiamo con un po’ di numeri che, per chi gestisce un’attività - soprattutto nel settore del florovivaismo! -, non sarà una materia così ostica e sconosciuta. Iniziamo dicendo che nei 10 anni tra il 2009 e il 2018 il cambiamento climatico si è abbattuto sul sistema economico italiano portando le percentuali a cifre in deficit: -5,8% di fatturato in media e -3,4% di marginalità. Per non parlare
“Non si può più non
considerare il surriscaldamento globale come un tema economico”
dell’anno più caldo di tutti, il 2018, che ha ufficialmente dato il colpo di grazia con 133 miliardi di euro di ricavi mancati, soprattutto a nord est e centro Italia. Se fino a prima di questa ricerca si avevano ancora dei dubbi, ora non si può non considerare il surriscaldamento globale come un tema economico, fondamentale per di più. E ora cerchiamo di raccontarvi tutto quello che sappiamo e che anche voi è meglio che conosciate.
LA RICERCA IN BREVE
1.154.000 2008-2019
IMPRESE COINVOLTE
PERIODO DI ANALISI
OBIETTIVO: trovare evidenze empiriche solide sul rapporto che lega clima e sistema economico PROCESSO: confronto e incrocio tra le Informazioni economico/finanziarie e i dati meteorologici di temperatura, piovosità, irraggiamento solare dal 1950
IL CAMBIAMENTO CLIMATICO FA MALE ALLE IMPRESE, TUTTE A confermarlo uno studio dell’Osservatorio Climate Finance del Politecnico di Milano che ha dimostrato come con un solo grado in più in 10 anni, il fatturato sia calato del 5,8%. E sì, tutto questo interessa anche te di Alice Nicole Ginosa Flortecnica e vivaismo
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MERCATI | ambiente
L L’Osservatorio del Politecnico è stato in grado di calcolare i danni reali e non ipotetici, derivanti dall’aumento di un grado centigrado in Italia: • Le piccole imprese hanno perso in redditività (-4%, a fronte del -5,3% di fatturato) • Le grandi realtà, nonostante una diminuzione di ricavi e di domanda, hanno contenuto la perdita di marginalità a -3,6% SETTORI
ESPOSIZIONE ALLÕ AUMENTO DI TEMPERATURA Ð DIFFERENZE SETTORIALI LE IMPRESE DEL SETTORE FINANZIARIO E DELLE COSTRUZIONI SONO FRA LE PIU’ ESPOSTE AL CAMBIAMENTO CLIMATICO + 1 °C
Retail
BASSA
Manifatturiero
Agricoltura Turismo Trasporti
Riduzione EBITDA e fatturato < -3%
MEDIA
Real estate
EBITDA Fatturato
Ricerca e innovazione
Manifatturiero Real Estate Retail Ricerca e innovazione
Information technology
Riduzione EBITDA e fatturato fra -3% e -7%
Estrazioni
ALTA Costruzioni Estrazioni Finanza Information Technology
Finanza
Riduzione EBITDA e fatturato >-7%
Costruzioni -2%
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-
8%
-
13%
- 18%
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Osservatorio Climate Finance – Convegno annuale 2021 REGIONI L’aumento di un grado centigrado non ha solo avuto conseguenze sul singolo settore ma anche a livello regionale. L • Centro Italia (-10,6% di fatturato e -8,5% di Ebitda) • Nord est (-10% e -4,2%) • Nord ovest ha visto una brusca perdita di redditività (-6,8% redditività e -4,5% di fatturato) • Sud e Isole hanno risentito poco dei cambiamenti climatici (rispettivamente -1% e -2,3% di Ebitda; - 4,3% e -3,1% di fatturato)
ESPOSIZIONE ALLÕ AUMENTO DI TEMPERATURA Ð DIFFERENZE GEOGRAFICHE LE IMPRESE DEL CENTRO ITALIA SONO FRA LE PIU’ ESPOSTE AL CAMBIAMENTO CLIMATICO
É É É ..
-10.6%
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Osservatorio Climate Finance – Convegno annuale 2021
Flortecnica e vivaismo
Esposizione climatica dell’Ebitda
-8.5% É É É ..
Esposizione climatica del Fatturato
0%
Fatturato
EBITDA
Nord ovest Nord est
-4,5% -10,0%
-6,8% -4,2%
Centro
-10,6%
-8,5%
-4,3% -3,1%
-1,0% -2,3%
Sud Isole
§ Le imprese del nord-est appaiono maggiormente in grado di ridurre i costi al decrescere del fatturato § Le imprese del centro registrano una maggior esposizioni sia in termini di fattura che di marginalità 7
CASO STUDIO: IMPATTO DELLÕ AUMENTO DI TEMPERATURA NEL 2018 133 MILIARDI DI EURO LA RIDUZIONE DI FATTURATO A CAUSA DEL CALDO ANOMALO Riduzione del Fatturato nel 2018 -6.7%
-3.0%
-7.2% -7.1%
-2.5% -3.0%
-5.2%
può essere un mattoncino
0% -6.5%
che costruisce e che cresce,
0% -3.2% -6.3%
Lazio Lombardia Veneto Emilia-Romagna Toscana Piemonte Trentino Alto Adige Friuli-Venezia Giulia Liguria Campania Puglia Umbria Sardegna Sicilia Calabria Basilicata Valle d'Aosta Molise Marche Abruzzo
“Nel suo piccolo il punto vendita
-6.4%
É É É ..
-4.1%
Perdita di fatturato 2018 a causa dell’incremento di temperature (Miliardi di Euro)
che va nella giusta direzione”
0% -1.4% -1.2%
-1.1% -1.9%
-2.0% -2.0%
-0.07%
Osservatorio Climate Finance – Convegno annuale 2021
FOCUS 2028, L’ANNO PIÙ CALDO L’anno più caldo della media nel decennio considerato ha L significato per l’Italia un calo di fatturato di 133 miliardi di euro. GESTIRE LE CONSEGUENZE Mitigare il rischio e ridurre l’impatto dell’aumento delle temperature saranno le sfide principali su cui le economie mondiali si dovranno focalizzare. Proprio negli ultimi mesi la Commissione Europea e le agenzie di regolazione hanno redatto diversi documenti per migliorare la comprensione delle interrelazioni fra rischi climatici e attività economiche. Uno di questi è Tassonomia Verde
(pubblicato il 21 aprile) che mira a identificare, tenendo in considerazione il settore, gli interventi da attuare per mitigare il cambiamento climatico. Ma anche la BCE non0 si 2è fatta e già marzo ha 22 4 6attendere 8 10 12 14 a 16 18 20 reso noti i risultati di un’analisi che ha preso in considerazione un campione di circa quattro milioni di imprese e 2.000 banche. Il tutto per dimostrare come i costi di adozione di una strategia di adattamento e mitigazione ora siano inferiori rispetto a quelli che ci si può trovare a sostenere in futuro. La BCE è convinta: la probabilità di default delle banche sarà elevata se le azioni intraprese per modificare l’andamento delle temperature non saranno abbastanza concrete e immediate. E anche le aziende che operano all’interno della filiera del florovivaismo non può permettersi di non tenere a mente l’importanza del clima e le sue ripercussioni sull’economia. Nel loro piccolo floricoltori e vivaisti possono essere un mattoncino che costruisce e che cresce, che va nella giusta direzione.
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MERCATI | tendenze
Uno scatto dell’edizione di Euroflora 2018.
A GENOVA IL PUNTO SUL
FLOROVIVAISMO In tutto il mondo è “plantdemic”, cresce la voglia di verde, di città verdi e di vita all’aria aperta. Per il florovivaismo è ripresa. È quanto emerso della Giornata per la promozione internazionale del florovivaismo, organizzata nell’ambito di “Aspettando Euroflora 2022”
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di Filippo Terragni
oglia di verde, di città verdi e di vita all’aria aperta in Italia come nel resto nel mondo. A sostanziare questo trend, dati e ricerche alla mano, sono stati alcuni tra i più accreditati esperti del settore italiano e estero riuniti a Genova in occasione della Giornata per la promozione internazionale del florovivaismo, organizzata nell’ambito di “Aspettando Euroflora 2022” da Porto Antico di Genova e sponsorizzata da Iren. Di “power of plants” e di un enorme interesse per il mondo green sviluppato in questo periodo di pandemia ha parlato 42
Flortecnica e vivaismo
Tim Briercliffe, segretario generale di AIPH (International Association of Horticultural Producers), l’associazione che certifica le floralies internazionali; un interesse talmente diffuso da essere stato battezzato “plantdemic” in Australia. Briercliffe si è soffermato poi sul ritorno di Euroflora nel circuito delle grandi floralies internazionali e dell’impegno di AIPH, con il progetto Green City, perché queste manifestazioni siano sempre più portatrici di un messaggio che metta in relazione il benessere delle persone che vivono nei grandi centri urbani con l’incremento di spazi verdi fruibili. In questa direzione AIPH ha lanciato quest’anno il World Green City Awards. Ottimismo anche nell’intervento di Alberto Manzo, esperto di floricoltura in seno al MIPAAF (Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali) racchiuso in due dati fondamentali, la crescita dell’export italiano L’APPUNTAMENTO Euroflora è in programma a Genova nel meraviglioso contesto dei Parchi di Nervi. La XII esposizione internazionale del fiore e della pianta ornamentale andrà in scena dal 23 aprile al 08 maggio 2022.
PROVVEDIMENTI IN DISCUSSIONE • Discussione e approvazione del DDL sul florovivaismo • Riconferma del bonus verde • Conferma della “rottamazione” delle serre
Tim Briercliffe, segretario generale di AIPH.
e dell’import nel periodo gennaio-giugno 2021 che ha segnato rispettivamente un +33,14% e un +30,22% rispetto allo stesso periodo del 2020. Richiamando i contenuti del DDL sulla floricoltura oggi in esame, Manzo ha accennato poi alla possibilità di inserimento di misure per la “rottamazione” delle serre, il cui parco in Italia è davvero obsoleto. UN NUOVO MODELLO DI CONSUMATORE Dati estremamente positivi sono stati presentati anche dal presidente di ANVE (Associazione Nazionale Vivaisti Esportatori) Leonardo Capitanio che ha parlato di una crescita delle vendite del 40% e di un +50% della produzione totale destinato ai mercati esteri. Capitanio ha poi sottolineato la capacità delle singole aziende italiane di fare ricerca in campo varietale, caratteristica che insieme all’alta qualità del prodotto italiano ne determina il grande successo sui mercati esteri. Secondo Davide Michelini, vice presidente di AICG, l’associazione che raggruppa oltre 130 garden center in Italia, si stima che i dati di vendita del 2021 rispetto al 2019, a seconda delle tipologie di prodotto, abbiano segnato incrementi di vendita dal 10 al 25% con un trend in continua crescita, anche se rallentato dalla congiuntura economica internazionale e dai rincari delle materie prime e dell’energia. Michelini ha posto l’attenzione anche su un nuovo modello di consumatore, più consapevole e preparato, anche se neofita. Il boom ha riguardato le piante da orto e da interno, grande crescita anche per le piante da frutto e officinali, ma anche le piante ornamentali di ogni tipo hanno avuto un interesse maggiore alla media. La necessità di far capire al grande pubblico la complessità del lavoro dei florovivaisti è secondo Luca De Michelis, presidente del Distretto Florovivaistico della Liguria, sempre più indi-
MERCATI | tendenze
I TREND Incremento delle vendite del 40% e di un 50% della produzione totale destinato ai mercati esteri. ANVE La crescita dell’export italiano e dell’import nel periodo gennaio-giugno 2021 che ha segnato rispettivamente un +33,14% e un +30,22% rispetto allo stesso periodo del 2020. MIPAFF Si stima che i dati di vendita del 2021 rispetto al 2019, a seconda delle tipologie di prodotto, abbiano segnato incrementi di vendita dal 10 al 25% con un trend in continua crescita. AICG
Un momento della giornata di divulgazione organizzata a Genova.
spensabile. L’utilizzo dei social, dei mezzi di comunicazione e gli open day all’interno delle aziende produttrici sono uno strumento efficace per comunicare quanta ricerca e innovazione esistono in questo comparto. Il ritorno dei Paesi Bassi, segno della ritrovata centralità di Euroflora nel panorama internazionale, è stato il focus dell’intervento di Niek Roozen, tra i più conosciuti paesaggisti olandesi, progettista della prossima edizione di Floriade, nel 2022, e della partecipazione dei Paesi Bassi a Genova. Roozen ha illustrato l’esperienza tutta nordeuropea delle Floriade, che - a differenza delle floralies che hanno una breve durata - sono una sorta di expo internazionale, a cadenza decennale, tra i tre i sei mesi di durata, con sistemazioni a verde definitive realizzate dai partecipanti in aree di nuova urbanizzazione. L’IMPEGNO POLITICO Della prossima edizione di Euroflora ha parlato diffusamente il direttore della manifestazione Rino Surace annunciando alcune delle partecipazioni internazionali più significative, dal già citato ritorno dei Paesi Bassi alla Cina, dalla prima volta della Russia alla presenza degli
Uno dei rendering che anticipano l’edizione 2022.
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Flortecnica e vivaismo
Stati Uniti, con la città di Columbus, poi la Spagna con Murcia e il Principato di Monaco e dei lavori in corso con Thailandia ed Ecuador. Il presidente di Porto Antico di Genova Mauro Ferrando ha parlato del ruolo di Euroflora per lo sviluppo del settore, per le nuove generazioni che trovano nella manifestazione un’opportunità di crescita e di riflessione e per la diffusione della cultura ambientale. A questo proposito Ferrando ha dato un’importante anticipazione: “La partecipazione del Ministero della Transizione ecologica con Federparchi, presente per la prima volta all’esposizione genovese, sarà un viaggio attraverso la rete dei parchi nazionali, con endemismi e rarità botaniche spiegate anche attraverso la realtà virtuale”. Il presidente di Porto Antico ha letto poi il messaggio augurale del Ministro per le politiche agricole Stefano Patuanelli, che ha voluto ricordare come nel DDL sulla floricoltura in discussione in queste settimane tornerà in primo piano la riconferma del bonus verde. E questa è una notizia che, unita alla possibile “rottamazione” per le serre, lascia ben sperare per un futuro piano di investimenti. Naturalmente, seguiremo gli aggiornamenti, intanto appuntatevi in agenda il prossimo Euroflora, dal 23 aprile all’8 maggio.
MERCATI | eventi
IPM
A UN’AREA DEDICATA ALLA
LE DATE • Quando: 25-28 gennaio 2022 • Dove: Messe Essen • Per maggiori informazioni www.ipm-essen.de
SOSTENIBILITÀ Un tema che registra sempre una maggior attenzione, soprattutto da parte dei consumatori. Fondamentali, ormai, scelte in grado di minimizzare l’impatto ambientale. Così a Essen spazio al Packaging Center di Bianca Ferraris
S
ul tema della sostenibilità, la consapevolezza del cliente, lo sapete, è ai massimi storici e consolidata. I prodotti eco-friendly, per ragioni di marketing o per reale inclinazione delle aziende, sono entrati a gamba tesa nell’offerta commerciale, le persone hanno cominciato a guardare di sbieco la plastica, prediligere una spesa leggermente più costosa per il proprio portafoglio sì, ma a favore del Pianeta. Un modus operandi che si è allargato a macchia d’olio su tutti i settori merceologici, anche e soprattutto per piante e affini, forse proprio per la loro connotazione “naturale” e verde. Non sorprende che anche il comparto fieristico, proprio per la sua indole di “mettere in vetrina” e riflettere l’andamento del mercato, abbia preso questa piega: la fiera IPM Essen presenterà per la prima volta il suo Packaging Center.
DOVE SI PENSA AI NUOVI IMBALLAGGI In programma dal 25 al 28 gennaio 2022, IPM Essen per la nuova edizione punta al confronto, offrendo risposte agli interrogativi sul packaging sostenibile. Dalle alternative ai vasi di plastica e pellicole fino ai pallet riciclabili, il Packaging Center metterà a disposizione dei visitatori tutto quello che darà forma al futuro del packaging proprio attraverso il center, dove le aziende potranno presentare i prodotti in modo accattivante. Ma il fulcro dello spazio non è solo l’esposizione dell’offerta, infatti ad aggiungersi alla proposta commerciale, anche un Speakers’ Corner. Un ambiente piacevole e d’atmosfera in cui ospitare conferenze, facilitare il networking e condividere conoscenze e consigli pratici per la produzione e la vendita al dettaglio. L’attenzione per la tematica a tutti i livelli dimostra come ormai ragionare in ottica green, anche per produttori e distributori, sia imprescindibile.
IL CONSIGLIO Se vorresti avere un approccio più green per la tua attività, ti ricordiamo (nel caso non l’avessi ancora letto) il numero speciale della nostra rivista greenup giugno-luglio 2021 “Visioni future sulla sostenibilità”. Buona lettura! Flortecnica e vivaismo
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