2 minute read
Incontri
Trend / ESTERO
Fuori dal vaso, dentro la bottiglia
Dalla Corea del Sud giunge fino a noi l’arte del “sommergere” fiori e talee perché non a tutti piace mettere le mani nella terra
SONO NATI DEI “PROFILI CONTENITORI” SU INSTAGRAM CON UN FEED RICCO DI SCATTI BOTANICI E FLOREALI DELLA COMMUNITY
municazione del prodotto potrebbe essere ottimizzata? Questo spiegherebbe il picco di vendita online di piante, dove l’offerta è più ampia, speciale, allineata alle tendenze. Si vendono piccolissimi cactus, varietà rare di piante comuni, la ricerca si affina e raffina: i clienti
vogliono quello che vede sui
social. E se non sai offrirglielo, si rivolgeranno da un’altra parte. Un esempio concreto è quello dei substrati, per cui sembrerebbe si stia profilando una nuova era. Youtuber e “plantgrammer” prediligono mix variegati per la composizione del terriccio. Bark, chips e fibra
di cocco, zeolite e lapilli vulcanici, fino alla lana di roccia si fanno strada tra le voci di spesa
dei millennial. Tantissimi li consigliano eppure, il pollice verde alla prime armi spesso si trova spaesato perché (nella maggior parte dei casi) non le trova nel punto vendita vicino casa e così compra online. La indicazioni generiche su luce e acqua, esposizione e fondo di argilla ormai non convincono più, si
fa strada una maggiore consapevolezza, voglia di capire e di non vedere vanificati i propri
sforzi e cure. Il garden ha tutte le carte in regola per fare un salto in avanti e nella giusta direzione. Le suggestioni e il racconto di quello che accade online non deve essere monito quanto spinta e spunto.
Guarda fuori dal punto vendita, entra nel flusso degli hashtag e delle stories, ascolta cosa
si dice online e rendilo tuo. Non tutto. Seleziona, capisci cosa va bene per te, ma integralo, perché non c’è nulla di male dal “prendere in prestito”. Capire e tradurre i cambiamenti che si impongono online tra le community di pollici verdi è un canale diretto con i clienti che vanno ascoltati, coccolati e che al
varcare la soglia del tuo centro devono sentirsi a casa e sapere che lì troveranno tutto quello
di cui hanno bisogno. Hai davanti a te una grande sfida dopotutto: diventare il punto di riferimento per tutte le generazioni. Ecco da dove cominciare.
Esempio di “pianta sommersa”.
Tutto è partito da Slow Pharmacy, un negozio di piante gestito da Lee e Jeong a Seoul, un luogo in cui tutto è lento e con i suoi ritmi. E così anche fiori e piante qui vengono essicati e
poi immersi in una speciale, e al momento se-
greta, miscela di oli. Il tutto ovviamente sigillato. Un modo alternativo di concepire la natura e di “mostrarla” grazie a fiale che non richiedono cure specifiche ma aspettano solo di essere guardate. Il tema dell’estetica e dello scatto da condividere, che interessa sempre più anche il garden center, sta diventando capillare e una parte della clientela è in prima linea nella ricerca di soluzioni salva tempo e a prova di social. Senza dimenticare l’elemento naturale e sostenibile, un fil rouge costante, grazie al contenitore in vetro e al tappo in alluminio che avvolgono la pianta. Il terrarium liquido è per
quei pollici pigri ma verdi, non troppo, che
ricercheranno un’alternativa personalizzata, un target perfetto a cui rivolgersi. Dopotutto è solo un modo diverso di concepire la presenza del verde nella propria casa. Un bel trend su cui puntare!
Per maggiori informazioni
www.slowpharmacy.eu