Fairy Tales di Oscar Wilde

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Fairy Tales di Oscar Wilde

adattamenti a fumetti di P. Craig Russell Š 1992-2012 P. Craig Russell, represented by NBM Publishing, New York, nbmpub.com Tutti i diritti riservati. Collana Clouds, 10 Direttore Editoriale: Nicola Pesce Ordini o informazioni: info@edizioninpe.it Ufficio stampa per il volume: Stefano Romanini ufficiostampa@edizioninpe.it traduzione: Gloria Grieco lettering: Giorgio Carta per Symmaceo hanno collaborato per Symmaceo: Mattia di Bernardo e Pamela Poggiali impaginazione: Nicola Pesce grafica copertina: Nicola Pesce Stampato presso Peruzzo Industrie Grafiche SpA nel mese di ottobre 2016 Nicola Pesce Editore (Edizioni NPE) è un marchio in esclusiva di Solone srl Via Aversana, 8 - 84025 Eboli (SA) edizioninpe.it facebook.com/EdizioniNPE twitter.com/NicolaPesceEdit instagram.com/EdizioniNPE


Fairy Tales di P. Craig Russell traduzione di Gloria Grieco



Adattamento a fumetti di

Ha detto che danzerà con me se le porterò delle rose rosse...

Singhiozzò il giovane studente

...ma non c’è una sola rosa rossa nel mio giardino.

Dal suo nido sulla quercia, un usignolo udì le sue parole e, guardando attraverso le foglie, si meravigliò.

Nemmeno una rosa in tutto il giardino! Disse lui.

Ah, da quali piccolezze dipende la felicità!

Ho letto tutto ciò che i saggi hanno scritto, e conosco tutti i segreti della filosofia...

...eppure, la mancanza di una rosa rossa rende la mia vita infelice.

Ecco finalmente un vero innamorato.

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E i suoi bellissimi occhi si riempirono di lacrime.

Disse l’usignolo.


Per tante notti ho cantato di lui, sebbene non lo conoscessi.

Il principe darà un ballo domani sera, e la mia amata vi prenderà parte.

I suoi capelli sono scuri come i boccioli del giacinto, e le sue labbra rosse come la rosa che spera di trovare.

Per tante notti ho raccontato la sua storia alle stelle. Ed ora lo vedo.

Sussurrò il giovane studente.

Ma la passione ha reso il suo volto pallido come avorio, e la tristezza ha posto il suo sigillo sulla fronte.

Se le porterò una rosa rossa, potrò stringerla tra le mie braccia.

Se le porterò una rosa rossa, danzerà con me fino all’alba.

Ma non c’è una rosa rossa nel mio giardino.

Poggerà il suo capo sulla mia spalla, e le sue mani si intrecceranno con le mie.

E così lei non si accorgerà di me... ...e il mio cuore andrà in pezzi.

È proprio un vero innamorato.

Quello di cui canto, lui lo patisce!

Disse l’usignolo.

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Ciò che per me è gioia, è per lui una pena.


L’amore è davvero una cosa meravigliosa. Più prezioso degli smeraldi e degli opali.

I musici siederanno nella galleria.

Suoneranno i loro strumenti a corda...

Non può essere acquistato dai mercanti, né pesato su bilance d’oro.

Ma lei non danzerà con me... “...e la mia amata danzerà al suono dell’arpa e del violino. Ballerà con così tanta leggiadria che i suoi piedi non toccheranno terra, e i cortigiani nei loro abiti da cerimonia si aduneranno ad ammirarla.”

...perché non ho una rosa rossa da donarle.

E si gettò sull’erba...

...coprendosi il viso con le mani...

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...e pianse.


Perché piange?

Perché, dunque?

Per una rosa rossa?

Chiese una farfalla che svolazzava dietro un raggio di sole.

È davvero ridicolo!

Bisbigliò una margherita alla sua vicina, con voce fioca e delicata.

Già, perché?

E il piccolo ramarro, che era un po’ sprezzante, rise a crepapelle.

Domandò un piccolo ramarro verde dalla coda all’insù, che passava di lì.

Piange per una rosa rossa.

Ah

Rispose l’usignolo.

ah ah!

Dissero stupiti

Ma l’usignolo, che capiva la profonda sofferenza del giovane studente, restò in silenzio, riflettendo sul mistero dell’amore.

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Poi di colpo spiegò le sue ali, e si alzò in volo. Passò attraverso il boschetto come un’ombra, e come un’ombra svolazzò sul giardino.

Nel mezzo del prato vi era un bellissimo roseto, e non appena lo vide gli volò incontro e si posò su un ramoscello.

Ma il roseto scosse il capo.

Se mi darai una rosa rossa, intonerò per te il canto più dolce.

Le mie rose sono bianche, bianche come la schiuma del mare. Ma vai da mio fratello, che cresce vicino all’antica meridiana, e forse potrà darti quello che cerchi.

Così l’usignolo volò verso il roseto vicino all’antica meridiana.

Ma il roseto scosse il capo. Offrimi una rosa rossa...

...e intonerò per te il canto più dolce. esclamò

E l’usignolo volò verso il roseto che cresceva sotto la finestra del giovane studente.

Le mie rose sono gialle, gialle come i capelli della sirena che siede su un trono d’ambra, e più gialle dei narcisi che fioriscono nel campo. Ma vai da mio fratello, sotto la finestra del giovane studente, e forse lui potrà darti quello che cerchi.

Se mi darai una rosa rossa, intonerò per te il canto più dolce.

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Ma il roseto scosse il capo.

Ho bisogno di una rosa soltanto. Una sola rosa rossa. Non c’è alcun modo per averla?

Le mie rose sono rosse, più rosse degli splendidi ventagli di corallo che ondeggiano nelle grotte dell’oceano.

Ma l’inverno ha ghiacciato le mie radici e il gelo ha devastato i miei boccioli, e quest’anno non nascerà nemmeno una rosa.

Un modo c’è, ma è così terribile che non oso nemmeno dirlo.

Dimmelo. Non ho paura.

Se vuoi una rosa rossa, dovrai plasmarla con il tuo canto al chiaro di luna e tingerla con il sangue del tuo cuore.

La morte è un caro prezzo da pagare in cambio di una rosa rossa, e la vita è così cara a tutti. Dovrai cantare per me con una spina nel petto. Dovrai farlo per tutta la notte, mentre la spina trafiggerà il tuo cuore e la tua linfa vitale scorrerà nelle mie radici, diventando mia.

...e cosa è mai il cuore di un uccellino in confronto a quello di un uomo?

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Ma l’amore vale più della vita stessa...




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