Occhi di lupo

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brizzi – Tisselli occhi di lupo

Occhi di lupo di Giovanni Brizzi e Sergio Tisselli © 2000 Giovanni Brizzi – eredi Tisselli © 2023 Solone srl per questa edizione

Edizioni NPE Tutti i diritti riservati. Collana Sergio Tisselli, 9

Direttore Editoriale: Nicola Pesce Ordini o informazioni: info@edizioninpe.it Caporedattore: Stefano Romanini Ufcio stampa: Gloria Grieco ufciostampa@edizioninpe.it Coordinamento Editoriale: Cristina Fortunato Impaginazione: Valeria Morelli Correzione bozze: a cura della redazione

Si ringrazia Erasmo Frascaroli per la gentile collaborazione

Stampato tramite Tespi srl nel mese di gennaio 2023

Edizioni NPE è un marchio in esclusiva di Solone srl Via Aversana, 8 – 84025 Eboli (SA)

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Occhi di lupo

Testi di Giovanni Brizzi Disegni di Sergio Tisselli

La storia e i fumetti

Parafrasando Wittgenstein, Umberto Eco ebbe a dire, una volta, che «di ciò che non si può descrivere, bisogna narrare»: e precisamente questo è quanto si è tentato di fare nel presente fumetto. Il genere si presta in sé, e lo hanno dimostrato, al di là di ogni dubbio, alcuni autori, soprattutto stranieri.

Questi paiono aver compreso una verità assai meno ammessa in altri generi di intrattenimento per così dir popolare (e per nulla perspicua, sembra, agli sceneggiatori del cinema o dei serial televisivi…), e cioè che gli interstizi nel largo tessuto degli eventi storici sono ampi al punto da consentire, sia pure nel pieno rispetto della verità, di inserirvi vicende fantastiche, anche estremamente lunghe e articolate, e della più alta spettacolarità.

È il caso, per esempio, degli episodi settimanali di Dago, editi in Italia dai periodici dell’Eura Editoriale, che coniugano le trame di Wood con i disegni, davvero splendidi, di Salinas e Gomez, o di quelli che hanno come protagonista Murena, pubblicati in grandi albi in Francia e nel Benelux da Dufaux e Delaby; serie fasci nose e avvincenti, l’una e l’altra, quanto il celeberrimo Gladiatore di Ridley Scott e, pur con qualche svista, assai più di quello aderenti alla realtà storica.

Proprio su questa traccia ha cercato di spingersi il nostro esperimento.

Quanto alle tavole, con la loro bellezza esse, io credo, parlano da sole; e al compi mento dell’opera il contributo dell’amico Sergio Tisselli è stato indispensabile assai più del mio.

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Quanto invece all’ambientazione e ai particolari, chi scrive ne è il responsabile diretto, anche – naturalmente – per ciò che concerne gli errori. I punti salienti del momento storico trattato (il passaggio dell’Appennino da parte di Annibale, la battaglia del Trasimeno, l’uccisione del console Gaio Flaminio a opera dell’Insuber eques Ducario) sono ben noti, perché riferiti da Livio e da Polibio. Attorno a essi si è voluta costruire la vicenda – fantastica, ma quale potrebbe essere avvenuta davvero – dello stesso Ducario: arruolatosi sotto le insegne del cartaginese per odio verso i romani (e, in particolare, verso lo stesso console Flaminio, che ne ha massacrato i conterranei), si immagina che il nobile galli co venga catturato dai liguri durante una missione esplorativa, ma si liberi poi in tempo per seguire il proprio destino e sconfggere l’incubo giovanile che lo tormenta. Anche dei singoli elementi narrativi è stata curata l’attendibilità: dalle fgure dei consiglieri di Annibale – il fratello Magone, il precettore Sosilo, l’impaziente Maarbale, capo dei cavalieri numidici – e dei loro rivali romani – il duro Gaio Flaminio in particolare – fno alla pericolosità, ben nota, delle genti appenniniche e al sogno dello stesso Ducario, modellato su un celebre omen letterario, il presagio del lupo e della cerva (che, in Livio, anticipa e in certo qual modo prefgura negli esiti il decisivo scontro di Sentino).

Da storico, la mia speranza è che questo nostro albo avvicini un buon nume ro di lettori all’antichità e ne faccia conoscere uno scorcio più in fretta e in modo più gradevole di quanto non avvenga attraverso le opere, talvolta aride, dell’accademia. Ci riusciremo?

Chissà: habent sua fata libelli…

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Nella pagina precedente: il gallo “Capelli di calce”.
La battaglia del Trasimeno 1 – Esercito romano 2 – Cavalleria cartaginese 3 – Galli 4 – Baleari e fanteria leggera cartaginese 5 – Fanteria iberica e africana 6 – Campo di Annibale 7 – Lago Trasimeno
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anno 597 dalla fondazione di cartagine, cinquecentotrentaseiesimo di roma, febbraio 217 a.c.

superate le alpi, l’armata di annibale ha ottenuto, sul fnire dell’anno avanti, le sue prime vittorie, in una scaramuccia di cavalieri non lungi dal corso del ticino e nella successiva, grande battaglia presso piacenza, sul fume trebbia.

accampato ai piedi dell’appennino, non lungi dal centro al quale i galli boi* hanno dato il nome di bologna, annibale attende il momento propizio per passare in italia centrale.

con la sola eccezione dei veneti, la pianura padana è passata compatta al fanco del cartaginese, e i guerrieri celti accorrono in gran numero sotto le sue insegne.

questa gente, che pure ha invocato la nostra venuta, tollera sempre peggio la presenza delle truppe puniche sul suo territorio, e…

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bisogna ripartire subito!

ahi! scotta! lasciamolo raffreddare ancora un po’! uhm…
* popolazione celtica dell’Età del ferro originaria dell’Antica Gallia.

gli esploratori?

non… non sono ancora tornati.

è strano, dovrebbero essere qui da un pezzo. mi chiedo cosa sia successo…

ci siamo persi… maledetta tempesta!

in fondo, il passo non dovrebbe essere lontano. da lì sarà più semplice ritrovare la pista per la valle…

già… ma non è solo il tempo che mi preoccupa.

allora?

allora ci siamo addentrati troppo nel territorio dei liguri.

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dicono sia gente selvaggia e molto pericolosa…

…che conosce queste foreste come i cinghiali che le abitano… queste foreste…

è una
sono dappertutto!!! 14
trappola!

via di quiii!

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quelle… quelle non sono le mie mani… sono le mani di un…

un ragazzo! !

…di
ooohh!!! mi hanno colpito! ho la testa che mi duole… 17

io… io so che più avanti c’è un crepaccio… se riesco a saltarlo…

è troppo largo, non ce la farò mai!

…ma è meglio morire nel precipizio che sbranato da quelle belve!

io… io ce l’ho fatta!

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i lupi si sono fermati… ormai sono in… 19
…salvo. oh, no!
Nooo!!!

!

questo è morto…

ha aperto gli occhi!!! ora…

perché mi hai fermato, vecchio? ha ucciso molti dei nostri guerrieri…

fermo!

…e tuttavia non voglio che muoia. sento… sento che quest’uomo ha un grande destino…

come vuoi. le sacre pietre decideranno la sua sorte.

lo so, e ne soffro anch’io…

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il ritardo degli esploratori mi preoccupa. si sa che questi monti brulicano di genti selvagge.

anche i boi, però, si stanno dimostrando infdi: i rapporti con le nostre truppe sono tesi, e scoppiano continui disordini. tra l’altro…

…tuttavia, sai bene che le alpi ci sono costate molte vite, non possiamo perderne altrettante. così, penso…

i miei uomini premono per levare le tende, non vedono l’ora di valicare queste montagne.

…ho notizie certe che stanno tramando più di un complotto contro di te.

maarbale*, tutti conosciamo il tuo valore e la tenacia dei tuoi cavalieri…

e la tua impazienza…

…che bisogna riorganizzare le truppe e avere ben chiara la via da seguire.

in più, i liguri che abitano questi monti ci sono ostili e non conosciamo le loro forze. sosilo**? be’, i risultati ottenuti fnora sono buoni… è inverno, muo versi è rischioso!

…riproviamo adesso col cataplasma di cavolo…

così, bello tiepido, ti sarà di grande sollievo.

uhm… il tempo è cattivo, il passaggio diffcile…

…e le avanguardie non sono rientrate… sverneremo qui!

* comandante di cavalleria dell’esercito cartaginese. ** Storico greco al seguito di Annibale nella seconda guerra punica.
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siamo attesi…

temo che si metta male…

riesci a capire cosa dicono questi selvaggi?

al palo!

un poco… c’erano dei liguri nel nostro campo… taci, ora.

secondo l’usanza, sian portate le antiche pietre rituali!

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ah! no… oh, noo!!!

grida! grida! che i nostri morti ti sentano e ne godano.

non urla più…

…è fnita.

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puah!

questi nemici hanno un cuore così piccolo… e debole.

e tu, gallo, sei pronto al supplizio?

ti caverò le costole lasciandoti in vita…

non gridi? non chiedi clemenza? clemenza?

non può esservi clemenza tra nemici. chi sei tu per concedermi clemenza? io sono un tuo pari!

adesso tocca a te!
ti scalcherò pezzo per pezzo!
uccidere senza pietà… morire senza odio…
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Volumi di Sergio Tisselli già pubblicati in questa collana:

Sul sentiero del tramonto – isbn: 978 88 94818 63 5 Guerre di frontiera – isbn: 978 88 94818 82 6 Marchiato dal diavolo isbn: 978 88 36270 11 8

Tra Bologna, l’Appennino e il West – isbn: 978 88 36270 36 1 Kim – isbn: 978 88 36270 61 3

Tex – Sfda alla vecchia missione – isbn: 978 88 36270 74 3

La costellazione del cane – isbn: 978 88 36270 90 3 La locanda dei misteri – isbn: 978 88 36271 01 6

Volumi di Sergio Tisselli di prossima pubblicazione in questa collana: Le avventure di Giuseppe Pignata Foreste di Morte e tanti altri…

La casa editrice del fumetto d’autore edizioninpe.it

«La tua volontà sarà il terrore dei tuoi nemici».

Lo scontro tra l’esercito romano di Gaio Flaminio Nepote e quello cartaginese guidato da Annibale, è considerato uno dei più terribili e signifcativi della seconda guerra punica. I libri di storia lo ricordano come la battaglia del Trasimeno: un massacro in cui persero la vita oltre quindicimila soldati romani e millecinquecento cartaginesi.

Il volume ripercorre quel drammatico even to attraverso la vicenda del cavaliere insubre Ducario. Già protagonista della resistenza delle tribù celtiche, il nobile gallico ebbe un ruolo decisivo nella battaglia: fu lui a deca pitare il console Flaminio. Una ricostruzione storica, e insieme fantastica, negli incantevoli acquerelli del maestro Tisselli.

Sergio Tisselli (Bologna, 1957-2020), esordisce con l’Editrice Rizzoli e Magnus ne riconosce subito le doti e le potenzialità, scrivendo per lui prima Le Avventure di Giuseppe Pignata e poi l’inedito L’Uomo della Schioppa d’Argento.

La visione delle tavole, delle illustrazioni e dei colori di Sergio Tisselli non può che lasciare chiunque senza parole di fronte alla perfezione del tratto, che cede il passo soltanto alla poeticità del colore. I suoi fumetti sono paesaggi in cui la nostra anima vorrebbe perdersi, e dopo averli letti è un peccato tornare al mondo reale. edizioninpe.it

euro 16,90 ISBN: 978-88-36271-08-5

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