Saphari

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MIGUEL ÀNGEL MARTÍN

SAPHARI


Saphari

di Miguel Ángel Martín © 2020 Miguel Ángel Martín © 2022 Solone srl per questa edizione Tutti i diritti riservati. Collana Miguel Ángel Martín, 9 Direttore editoriale: Nicola Pesce Ordini o informazioni: info@edizioninpe.it Caporedattore: Stefano Romanini Ufficio stampa: Gloria Grieco ufficiostampa@edizioninpe.it Service Editoriale: MN Grafica Correzione bozze: a cura della redazione Traduzione dallo spagnolo all’italiano: Stefano Romanini Il font utilizzato è “Martin” – © Miguel Ángel Martín Stampato tramite Tespi srl – Eboli (SA) nel mese di novembre 2022 Edizioni NPE è un marchio in esclusiva di Solone srl Via Aversana, 8 – 84025 Eboli (SA) edizioninpe.it facebook.com/EdizioniNPE twitter.com/EdizioniNPE instagram.com/EdizioniNPE #edizioninpe La traduzione di questa opera si è avvalsa della partecipazione di


MIGUEL ÀNGEL MARTÍN

SAPHARI traduzione dallo spagnolo all’italiano: stefano romanini



Prefazione di Michele Casella

C’è un’ombra diversa nel nuovo libro di Miguel Ángel Martín, un’ambiguità meno evidente e più subdolamente caustica. Al plagio fisico, scopertamente manifesto nella sua raccapricciante normalità, mostrato con un tratto divenuto ancor più rapido e sicuro, si affianca il caos della ragione, l’assopimento del pensiero critico. I personaggi sono isole, ognuno riluttante a mostrare qualcosa di sé per aprirsi agli altri. Al freddo delle relazioni interpersonali si contrappone l’efferatezza della violenza fisica, la devastante atrocità ferina. Il male ha due volti, distinti e biecamente affiatati: Belasco e Sandoval. Si riconoscono al primo incontro, l’uno nichilista e concentrato sulla sua attitudine predatoria, l’altro colto e al tempo stesso sadico, affascinato dal potere sfregiante della brutalità. Attorno a loro un mondo di contraddizioni e incertezze, conflitti sociali che si riverberano sulla sfera personale, ma soprattutto una parcellizzazione dell’identità collettiva che porta a una totale desensibilizzazione percettiva ed emozionale.

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Non è un caso che l’intera opera di Martín sia sovente caratterizzata da una destabilizzante algidità, un’implosione dell’essere umano ai suoi più reconditi istinti, un trionfo del pensiero debole, a cui corrisponde uno stile elegante e minimale, perfino scarno nella sua trasparenza poetica. La potenza dell’artista spagnolo sta in un paradosso che unisce forma e sostanza: nell’epoca dell’egemonia dell’immagine, in cui tutto sembra già visto e l’occhio non paventa più alcuna empietà, Martín è fra i pochi capaci di mostrare il raccapricciante. In una società che antepone la pudicizia e l’edulcorato alla crudezza della verità, l’autore di Saphari sbatte in faccia l’ordinarietà – e dunque l’ineluttabilità – del dolore, della spietatezza, del delitto. È il collasso di un modello sociale in cui “agli idealisti non importa degli animali e ancor meno delle persone” e dove la mistificazione dell’informazione porta a mastodontiche distorsioni. Così, in questo romanzo grafico, Adolf Hitler diventa il precursore del movimento ecologista e gli animalisti uccidono specie protette per denunciarne la caccia selvaggia. E se in Martín la tecnologia è spesso foriera di una rovinosa viralità, di un pericolo concreto per ciò che è organico, Saphari è un racconto fuori dal tempo, estraneo al consueto rapporto fra causa ed effetto. Le azioni dei personaggi, le loro scelte autodeterminanti e le interazioni più significative della loro vita non vengono quasi mai spiegate nella loro più intima motivazione. Questo grado zero narrativo spazza via le nostre abitudini all’affabulazione, sgomenta il lettore privandolo delle sue usuali decifrazioni consolatorie e ricongiunge l’autore iberico con alcuni maestri del contemporaneo: da David Cronenberg a J. G. Ballard, da Sam 4


Peckinpah a Michel Houellebecq, per arrivare a Bret Easton Ellis e Dennis Cooper. Miguel Ángel Martín è da sempre un autore che fa paura, perché non irretisce il lettore, bensì lo priva di qualunque baluardo di sicurezza sulla propria incolumità. Allo stesso tempo lo ama e lo rispetta, perché per lui viaggia attraverso l’ineffabile e l’incomprensibile, restituendogli una narrazione sincera e mai semplicemente suggestiva. I suoi personaggi sono spesso ritratti mentre guardano il lettore dritto negli occhi, ma quell’ammiccamento non sancisce un’intesa maliziosa, bensì raggela il sangue e obbliga al confronto con la morbosa sicumera di chi è privo di scrupoli e compassione. C’è una regola nel processo creativo di Martín, il punto centrale della sua opera, nonché l’elemento che lo rende unico nel panorama internazionale: non voltare mai lo sguardo, non distoglierlo neppure quando emotività e razionalità ci spingerebbero a serrare le palpebre per respingere il turbamento più inaudito. Il suo motto è Humani nihil a me alienum puto (che tradotto letteralmente significa “Sono un essere umano, niente di ciò che è umano ritengo estraneo a me”, NdR), un pensiero quasi blasfemo in un frangente storico in cui l’infinito intrattenimento e l’arte della manipolazione confondono il pensiero e ottenebrano i sensi. Fuggire, con gli occhi e con la mente, sembrerebbe la soluzione più semplice e confortante, mentre Martín viaggia da sempre in senso contrario, abbattendo le gabbie del convenzionale, riscrivendo le regole del “raccontabile”, sfidando la morale bigotta, la cecità intellettuale, il pensiero ebete. Un lavoro sporco, spesso ingrato, che qualcuno con coraggio continua a fare. 5



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quante volte l’ho ingoiato e cagato!

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USCITO DAL CARCERE, SANDOVAL COMINCIA A LAVORARE COME GUARDIA DI SICUREZZA IN UNA ZONA INDUSTRIALE SEMI-ABBANDONATA. LÌ INCONTRA BELASCO, TITOLARE DI "SAPHARI", UN RISTORANTE SPECIALIZZATO IN CARNI ESOTICHE E ALTRE PRELIBATEZZE STRAVAGANTI. FREQUENTANDO IL SUO LOCALE, CONOSCE AMANDA - UNA CLIENTE ABITUALE DA CUI È ATTRATTO E SCOPRE UN MONDO CHE VA OLTRE I VALORI E LE NORME DELLA SOCIETÀ. UN GIORNO, DOPO AVER RICEVUTO LA NOTIZIA CHE STAVA ASPETTANDO, CONFESSERÀ A BELASCO IL SUO VERO LAVORO. IL NUOVO, ATTESO GRAPHIC NOVEL DI MIGUEL ÀNGEL MARTÍN, PER LA PRIMA VOLTA EDITO IN ITALIA.

LA TRADUZIONE DI QUESTA OPERA SI È AVVALSA DELLA PARTECIPAZIONE DI ACCIÓN CULTURAL ESPAÑOLA (AC/E)

ISBN: 978-88-36270-99-6

EDIZIONINPE.IT

euro 19,90

18+


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