Tra storia, tradizioni e leggende di Andrea Casna
La stregoneria in Italia Il Quattrocento è conosciuto come il secolo del Rinascimento. Un’epoca splendida che ha visto artisti come Brunelleschi, Donatello Sanzio e Leonardo da Vinci portare in Italia, e non solo, un progresso, in ambito artistico e culturale, senza precedenti. Ma è proprio in questo periodo che la caccia alle streghe andò a diffondersi a macchia d’olio in tutta l’Europa occidentale. Un fenomeno molto più antico ma che è andato a diffondersi a partire dal 1213 quando papa Innocenzo III istituiti la Sacra Inquisizione per combattere l’eresia, i pagani, i malefici e i sortilegi.
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a perché? Non è facile rispondere a questa domanda. Le motivazioni che stanno alla base di questo fenomeno sono molte: lotta contro le eresie, controllo sociale, eliminare gli ultimi retaggi, nel periodo segnato dalla Contro Riforma (Concilio di Trento), di culture e credenze legate ancora al mondo pagano. Ma chi erano queste streghe? Andando al nocciolo della questione, a livello generale, erano donne che sapevano curare le persone con le piante medicinali o che aiutavano le donne incinte
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a partorire. In alcuni casi erano anche individui, quindi non solo donne, in un certo senso legati a culti o a rituali di origine pagana. Quelle accusate di stregoneria -e molti furono gli uomini accusati essere stregoni- erano anche donne comuni che, a causa della superstizione, erano sospettate di possedere chissà quali poteri. Di fronte a guerre, carestie, povertà e fame risultò, inoltre, utile trovare un capro espiatorio nelle streghe e negli stregoni. Potevano essere donne troppo libertine oppure dedite all’amore saffico. O