Feltrino News n. 7/2021 Luglio

Page 51

Tra storia, folklore e tradizioni di Alex De Boni

IL PALIO DI FELTRE L

e origini del Palio Di Feltre risalgono addirittura al 7 dicembre 1388, in seguito ai violenti conflitti che permisero che permisero al Duca di Milano Giangaleazzo Visconti di entrare in possesso della città che fino allora era rimasta legata alla Signoria dei Da Carrara. Da quel momento, la comunità feltrina decise che ogni anno in quel giorno l’intera città avrebbe dovuto festeggiare l’evento con una solenne funzione in cattedrale o nella Chiesa di Ognissanti e con la corsa con i cavalli di un palio. Il premio, ricordano gli antichi statuti, era di 15 ducati d’oro. Il Palio venne spostato ad agosto solo a partire dal 1402, in corrispondenza dell’improvvisa morte per peste del Duca Visconti. In quell’occasione la Serenissima di Venezia fu abile ad ottenere la spontanea annessione della città creando le basi per uno dei più potenti stati italiani dell’epoca rinascimentale. Era il 15 giugno 1404 quando avvenne l’atto ufficiale di donazione di Feltre a Venezia, così come narra lo storico feltrino Antonio Cambruzzi, sulla pubblica piazza dinanzi a tutti gli ordini della città. Per l’occasione, Vittore Muffoni, a nome di tutta la cittadinanza, consegnò la città a Bartolomeo Nani, ribadendo che l’atto avveniva per volontà unanime di tutti i feltrini e che Venezia si sarebbe impegnata a rispettare tutti i cittadini nei loro gradi, onori e prerogative, accettando al tempo stesso gli statuti di Feltre. Il Nani promise in nome della Repubblica di rispettare gli accordi presi e ricevette quindi dalle mani di Vittore Muffoni le chiavi della città ed il bastone bianco, segno del dominio. Allo scopo di garantire il ricordo di tale accordo alle generazioni future, con pubblico decreto si fissò che negli anni successivi, il 15 agosto, si svolgesse una processione di tutti gli ordini della città e si corresse un palio di 15 ducati d’oro. Il Palio che si svolge

a Feltre dal 1979 ogni prima domenica di agosto mira a ricordare proprio gli avvenimenti sopra descritti. Il drappo che viene consegnato ancora oggi al quartiere che vince il palio fu originariamente cucito nel 1979 dalla sarta Luigia Zaetta e ideato da Marula Tarricone, l’artista feltrina che ha anche disegnato i primi costumi storici, le bandiere e le insegne. Nel drappo vi è raffigurato anche l’emblema civico che riporta su cartiglio il motto della Città di Feltre in latino: «QUAE SIMILIS HUIC OPPUGNATA FORTIOR DEPOPULATA PLENIOR ET LAURIS CORONATA» (Quale Città può essere simile a Feltre? Espugnata è diventata più forte, distrutta risorse ancora più popolosa ed è coronata d’alloro). Dal 1980 al 1985 il Palio è stato svolto senza la gara dei cavalli, perché ancora mancava una un sito adatto per la gara equestre. Nel 1986 venne individuata ed attrezzata l’area verde in Prà del Moro che da quell’anno ancora oggi ospita la corsa dei cavalli. Per comprendere l'importanza di questo corteo è bene ricordare che Feltre fu divisa in quartieri nel XIV secolo, quattro in tutto, ognuno controllato da una famiglia

patrizia, ciascuno con i propri simboli e colori.

I QUATTRO QUARTIERI:

Castello, comprende la parte nord orientale della città da Piazza Maggiore al Castello di Alboino, è attribuito ai nobili Gazza e la sua arma è“d'Azzurro al leone d'oro”. Duomo, "Arma d'Azzurro con fascia d'oro, caricata in punto d'onore di una stella a otto punte d'oro e di tre bande dello stesso colore in punta”, comprende la parte sud occidentale di Feltre dalle mura di porta Pusterla al borgo attorno alla Cattedrale di San Pietro. Port'Oria, ha l' Arma d'oro all'aquila spiegata bicipite di nero dell'Impero. Il quartiere prende il nome dall'antica porta cittadina che guarda ad oriente. Nel suo territorio,sullo sperone roccioso del monte Miesna, si erge il santuario, eretto dai crociati nell'XI secolo, dei santi Vittore e Corona martiri, patroni della città. Santo Stefano, della famiglia Dal Corno, che possedeva un palazzo in via Mezzaterra, ha l'Arma di “rosso al corno da caccia d'oro”. Prende il nome dall'antica chiesa demolita nel 1800.

51


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook

Articles inside

Il cinema in controluce: Arancia meccanica

2min
page 95

Conosciamo le aziende: IMAP casa

3min
pages 84-86

Conosciamo il territorio

4min
pages 92-93

Espropriazione di pubblica utilità

4min
pages 82-83

La conquista dello spazio

5min
pages 90-91

La nuova frontieta del BIM

3min
pages 72-73

Salute & Benessere: La dermocosmesi

2min
page 79

Altroconsumo: l’acqua del rubinetto è buona

2min
page 65

Il personaggio di ieri: Leonora Carrington

4min
pages 68-69

Società oggi: Wunderkammer

3min
pages 58-59

Storia e tradizioni:Il Palio di Feltre

9min
pages 51-55

Vita sociale: fondazione Elisa e Antonio Bellus

10min
pages 43-46

Violenza domestica: Il segnale di richiesta aiuto

1min
page 47

Il senso religioso: l’intelligenza del senso delle cose

2min
pages 37-38

La nostra storia: Canòpi e le peste luterana

3min
pages 34-36

Sommario

3min
pages 5-6

Punto & a capo: la morte di Gugliemo Epifani

4min
page 7

Musica & società: suonare fuori dal garage

3min
page 26

Il personaggio: Giorgio Armani

3min
pages 30-32

La Protezione Civile del feltrino

17min
pages 19-25

Turismo & società: torna l’estate, tornano i viaggi

3min
page 33

Famiglia.3: il silenzio del dialogo

2min
pages 3-4
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.