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Stefania e Amos…medaglie d’oro
Le Olimpiadi invernali in cronaca
Stefania e Amos... MEDAGLIE D'ORO
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Stefania Costantini e Amos Mosaner hanno riscritto la storia del Curling italiano conquistando una meravigliosa medaglia d'oro nel doppio misto alle olimpiadi invernali di Pechino. Il sorriso della ragazza bellunese ha conquistato tutti e rappresenta il miglio spot immaginabile per i prossimi giochi olimpici di Milano-Cortina 2026, comune dove Stefania risiede e che la accolta con tutti gli onori di una campionessa olimpica. Al suo arrivo a Malpensa è stata accolta dal fidanzato e da alcuni familiari, per lei uno striscione enorme con tutte le foto delle sue vittorie a Pechino, in un torneo segnato da 11 vittorie su 11 partite e l'oro conquistato in finale contro la Norvegia. "In realtà non me l'aspettavo, non mi aspettavo tutto questo supporto ed è stato meraviglioso", ha affermato la Costantini ai giornalisti che la aspettavano al suo rientro in Italia. "Già vivere l'Olimpiade è un sogno, vedere l'Italia intera che che ti supporta è pazzesco. Penso sia una cosa importante per il curling italiano, spero che il nostro movimento possa crescere sempre di più e quindi ridurre al minimo gli allenamenti in 1 o 2 e farli arrivare a essere sempre più numerosi". Questa disciplina conta solo un centinaio di tesserati a livello nazionale e ha cominciato a farsi conoscere in patria in occasione delle olimpiadi di Torino 2006. "Dopo aver finito il round robin da imbattuti, nove partite nove vittorie, ci siamo veramente guardati in faccia e ci siamo detti 'qua è il momento di cambiare l'obiettivo'. Inizialmente volevamo raggiungere le semifinali ma visto il gran lavoro che abbiamo fatto, sembrava giusto scalare fino alla cima e prenderci quello che ci meritiamo e così abbiamo fatto". Ed ora tutto cambierà nella vita di Constantini: "Mi svegliavo presto la mattina per allenarmi a secco, per poi andare a lavoro e tornare la sera ad allenarmi. Invece adesso grazie alle Fiamme Oro ho questa nuova opportunità di fare della mia passione il mio lavoro ed è fantastico. Si sono interessati al nostro sport ancora prima di tutto questo. E' bellissimo perché adesso io ho potuto restituire qualcosa, loro mi hanno dato questa grande opportunità io sono contenta di aver portato questo oro anche per questo gruppo sportivo". Cortina ha accolto con una grande festa i due medagliati, in testa il sindaco Ghedina che non ha nascosto il suo entusiasmo: "«che emozione ci avete regalato, che orgoglio per Cortina! Siete una coppia leggendaria entrata nell'olimpo del curling". La federazione sportiva di pertinenza da l'esatto valore di cosa oggi rappresenti il curling in Italia: "sarà che richiama la tradizione e quei pomeriggi d’estate trascorsi da nonni e papà giocando a bocce sulla spiaggia. O sarà che dalle Olimpiadi Invernali di Torino 2006 nulla è stato più come prima. C’è che in Italia, oggi, il curling lo conoscono davvero tutti. Quattro contro quattro, con le squadre che si sfidano facendo scivolare sul ghiaccio pesanti pietre di granito levigate, dette “stone”, verso un’area di destinazione, la “casa”, contrassegnata da tre anelli concentrici. Un gioco di tattica e strategia a cui aggiungere precisione chirurgica ed altissima sensibilità: non bastano infatti le capacità del singolo, ma serve una perfetta intesa di squadra per riuscire a coniugare al meglio, con una comunicazione efficace, mente fredda e braccia caldissime. I nervi saldi e il polso fermo, prima e durante il lancio; l’occhio attento e i movimenti rapidi, quando c’è da menare la scopa. Sport completo: per tutti, ma non da tutti".