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Beatles o Rolling Stone

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RICERCA PERSONALE

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Musica intramontabile

di Gabriele Biancardi

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Beatles o Rolling Stone?

Uno dei dubbi amletici di almeno tre generazioni: quelli un pochino più "sporchi", ovviamente erano per le pietre, gli altri invece per i quattro di Liverpool. Indubbiamente i Rolling sono stati e forse lo sono ancora, gli alfieri del Rock. Su questa parola si sono scritti fiumi di parole. Per rock non s'intende solo un genere musicale, ma uno stile di vita. Negli anni 70, esistevano solo quelli che mangiavano rock, parlavano di rock, insomma, tutto il resto non contava. Non vorrei usare questo spazio per fare una disamina sulle correnti musicali, mi piacerebbe invece, fare un piccolo percorso sulla rotta che ancora oggi è seguita da milioni di persone. Bisogna fare un distinguo importante. Ci solo quelli che sono nati negli anni 60/70, che credono che dopo il 1979, il rock sia bello che sepolto. Ancora oggi rifiutano l’ascolto delle ultime tre decadi di produzioni e si crogiolano con brani che hanno sentito e risentito migliaia di volte. Il mantra è "il rock è morto". Io credo che invece stia benissimo e che lotti con noi. Tecnicamente parlando, il genere non esce da canoni straconosciuti di base ritmica di 4/4 con cassa che spinge e chitarre distorte. Ma allora, perché non si vuole dare spazio alle nuove generazioni? Facciamo un esempio piuttosto eclatante che ha diviso le opinioni. Måneskin. Gruppo giovanissimo! Nessuno di loro arriva a 25 anni, hanno davvero oltrepassato tutte le frontiere, su spotify mondiale, sono ai primi posti. Milioni di seguaci che pendono dalle loro labbra di rosso colorate. Eppure..già, una folta schiera di puristi sono insorti nei loro confronti. Dalle critiche più pacate agli insulti più beceri. Ma perché? Cosa hanno fatto di male sti ragazzi partiti letteralmente dalla strada dove li potevi trovare fino a cinque anni fa. Musica brutta? Può non piacere certo, sono strafottenti? Pure, ma il rock è costellato da personaggi che di simpatico non avevano nemmeno il cane. E quindi? Io credo semplicemente che chi critica, solitamente nati qualche lustro prima, si sentano minacciati. Si, le proprie sicurezze musicali sono messe in discussione. "ah ma i Led Zeppelin erano la vera musica", no, sono soltanto arrivati prima. Poi, sono il primo ad inchinarmi di fronte a Stairway to heaven che credo sia uno dei brani più belli del mondo o come scrisse melody maker, "qui Page nel suo assolo ha parlato con Dio" Ecco, senza entrare nel profano, io credo che il rock oggi non sia solo un retaggio del passato. Tutto quello che vediamo, anche i lati più trasgressivi, sono già stati visti. Coloro che gridano allo scandalo per le "mise" dei ragazzi romani, forse dimenticano il momento del glam rock, dove lustrini e paillettes erano obbligatori anche sul portachiavi. Ho preso i Maneskin ad esempio perché sono ora lì, in cima. Ma sono tanti che portano avanti con onestà il genere rock. Tante band che caricano il furgone di strumenti e partono per improbabili locali dove "ci fate Vasco" ad un certo punto esce sempre. Sono loro i miei eroi, coloro che ci credono fino in fondo, che vogliono davvero vivere rock, non solo suonarlo. Invito i miei coetanei duri e puri, ha cercare, ora la rete ci permette di scovare musicisti in tutto il mondo. Si possono trovare realtà straordinarie. L’unico nostro limite è la mancanza di curiosità. C’è un bellissimo libro uscito nei primi anni degli 80: "Rock’n roll babylon". Ci sono le storie di vita dei colossi del rock mondiale. L’autodistruzione, il cercare di vivere sempre borderline erano la normalità. Anche i fighettini Beatles hanno avuto a che fare con droghe di ogni tipo. Aerei distrutti, hotel devastati. Oggi se lo facesse qualcuno verrebbe incriminato dai tribunali social, dove esiste un’abbondanza di giudici mica da ridere! E comunque, l’avvallo alle nuove generazioni c’è già stato da parte dei "dinosauri" del rock. Indovinate chi hanno chiamato o Rolling Stones ad aprire i concerti negli Usa come gruppo spalla..si avete indovinato...

Rolling Stone

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