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La ripresa economica delle aziende in Trentino

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RICERCA PERSONALE

RICERCA PERSONALE

Il Trentino in cronaca

di Nicola Maschio

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La ripresa economica delle aziende in Trentino

L’economia trentina continua a crescere in modo sostenuto, come testimoniato dal +19,5% di fatturato rispetto al 2020, ma diversi aspetti incerti del futuro costringono le imprese a restare vigili e attente. Su tutti, in ordine cronologico, il conflitto in terra ucraina, che dopo la pandemia di Covid ha reso traballante la ripresa economica. Tuttavia, come evidenziato, quest’ultima è stata importante soprattutto nel 2021, anno in cui si è quantomeno riusciti ad arginare (anche se non ancora a debellare completamente) il problema legato all’emergenza sanitaria. Come emerso infatti dall’indagine elaborata dall’Ufficio Studi e Ricerche della Camera di Commercio di Trento, la ripresa non ha solo portato ad un aumento del fatturato complessivo, ma anche dell’occupazione che, nel confronto tra l’ultimo trimestre del 2021 e lo stesso periodo del 2020, ha segnato un incoraggiante +3,4%. «Il quadro propizio sembra proiettare l’economia trentina verso livelli di ripresa più che auspicabili – ha spiegato il presidente della CCIAA Giovanni Bort. - Solo il comparto dei trasporti ha registrato, nel panorama dei numerosi aumenti, dati che non raggiungono la doppia cifra. Il 2021 è stato un anno assolutamente positivo per le nostre imprese, dobbiamo ribadirlo con forza». Accanto infatti all’aumento di fatturato e di posti di lavoro occupati, la Camera di Commercio ha evidenziato anche un incremento delle ore di lavoro nei mesi di ottobre (+2,1%), novembre (+5,7%) e dicembre (+11,3%), con una media nel trimestre pari al +6% rispetto allo stesso periodo del 2020 quando, hanno ricordato gli addetti ai lavori, la seconda ondata della pandemia aveva costretto a nuove restrizioni e chiusure, quest’anno scongiurate grazie alla bontà della campagna vaccinale anti-Covid. A crescere in modo netto sono stati anche gli ordinativi, con il +75,4% del commercio all’ingrosso a fare la parte del leone, seguito dal comparto manifatturiero (+45,4%) e da quello delle costruzioni, che nonostante il +11,9% si è rivelato in controtendenza rispetto al forte incremento registrato a metà 2021. In termini assoluti, se tra il 2019 ed il 2020 si è stimata una perdita di fatturato pari a 1,95 miliardi di euro (senza considerare i settori di turismo e ristorazione, altrimenti i miliardi sarebbero stati tre), nel 2021 la differenza è stata positiva di ben 2,43 miliardi di euro, con una differenza tra il 2019 e l’anno scorso pari a quasi 500 milioni di euro (al lordo dell’inflazione). Analizzando nello specifico alcuni settori, stando alle rilevazioni della Camera di Commercio, con 1.216 aziende rispondenti, sono quelli del manifatturiero e delle costruzioni a trainare la ripresa post-pandemica (comparti nei quali in realtà il processo era iniziato già nell’estate 2020), rispettivamente con un +30,1% e +16,9% di fatturato nel 2021 sul 2020. Seguono il commercio all’ingrosso (+16,6% di fatturato e +1,8% di occupazione) e quello al dettaglio (+11,4% e +2,4% di occupati), che superano il settore dei servizi alle imprese e del terziario avanzato, con la crescita che si è fermata a poco più dell’11%. Performance meno brillante quella del comparto trasporti, con un aumento netto dell’occupazione, schizzata al +11,5% in virtù della riapertura degli impianti sciistici (lo scorso anno chiusi completamente causa Covid) ma una leggera diminuzione del fatturato, fermo al +6,6%. Unico dato negativo di tutti i comparti analizzati, quello dell’occupazione nel settore dell’edilizia ed in particolare delle costruzioni: -3,7% infatti il dato nel quarto trimestre 2021 rispetto al medesimo periodo del 2020.

Giovani, scuola e lavoro

di Armando Munao’

UNIVERSITÀ POPOLARE TRENTINA – SCUOLA DELLE PROFESSIONI PER IL TERZIARIO A BORGO VALSUGANA UN PERCORSO DI STUDIO INNOVATIVO PER IL FUTURO DEI GIOVANI

Vuoi entrare nel mondo del lavoro con la Qualifica o il Diploma professionale? Oggi hai una nuova e concreta possibilità per farlo: diventa “OPERATORE/TECNICO DEI SISTEMI E DEI SERVIZI LOGISTICI”.

Il nuovo percorso scolastico forma i ragazzi e le ragazze ad un profilo lavorativo, quello del LOGISTICO, che trova solide possibilità di impiego in aziende della produzione, dell’artigianato e del commercio, di piccola, media e grande dimensione. Una scuola “unica in Trentino” che a conclusione del ciclo scolastico delle Scuole Medie apre nuove strade e nuovi sbocchi occupazionali nella LOGISTICA, settore indiscutibilmente in crescita e sempre più interessato a figure professionali altamente specializzate e qualificate.

UPT - BORGO VALSUGANA - Via del Mercato 9/A

in un mercato globale il LOGISTICO identifica quell’indispensabile profilo aziendale che segue le complesse fasi del trasporto delle merci, gestendo attività di prioritaria importanza. Una figura professionale destinataria di continue richieste da parte delle imprese locali e non solo. Per saperne di più abbiamo aperto un dialogo con il Direttore Generale di UPT, dott. Maurizio Cadonna.

Direttore, cosa è la LOGISTICA?

Siamo portati a identificare la LOGISTICA con il solo trasporto delle merci. In realtà non è così. La logistica è un sistema molto articolato che gestisce l’intera rete distributiva esterna all’impresa, per assicurare che quanto spedito dall’azienda A, in un qualsiasi punto del mondo, arrivi nel rispetto di modalità e tempi stabiliti all’azienda B, nel luogo in cui si trova. Per ciascun trasporto significa dunque coordinare gli interscambi tra trasporto aereo, navale, su gomma e su rotaia; applicare le normative in vigore; adempiere agli atti amministrativi; monitorarne i costi; assicurare buoni standard ambientali e tanto altro

Giovani, scuola e lavoro

Dott. Maurizio Cadonna - Direttore Generale UPT

ancora. Come ad esempio organizzare il processo di approvvigionamento del magazzino e le successive fasi di consegna. Spesso è proprio dall’ottima funzionalità della logistica che dipende il successo di un’impresa. Ecco perché il LOGISTICO ricopre un ruolo centrale nei moderni contesti aziendali e la sua preparazione è sempre più specializzata.

Allora esiste il lavoro del LOGISTICO?

Certamente! Così come svolgiamo la professione del geometra, dell’informatico, dell’infermiera c’è quella di LOGISTICO. È quell’impiegato o impiegata che in ufficio con software avanzati coordina, organizza e supporta le attività di spedizione, ritiro, trasporto, approvvigionamento e consegna delle merci. Prodotti delle più svariate categorie merceologiche, per distribuirli ad imprese, società e privati nei modi e nei tempi concordati.

Quindi una figura professionale molto importante e ricercata?

Centrale direi. Oggi qualsiasi tipologia di azienda ha bisogno di ordinare materie prime, semi-lavorati e beni oppure ha la necessità di spedire i propri prodotti ad una clientela sempre più vasta e lontana. Stiamo parlando del cuore pulsante dell’economia globale. In Italia ogni giorno vengono movimentati migliaia di container e nel nostro Trentino operano nel settore ben 1053 aziende.

Quali competenze deve possedere il LOGISTICO per gestire un mondo “ in continuo viaggio?”

Al LOGISTICO è chiesto di avere buone competenze informatiche e digitali per operare con i più moderni gestionali aziendali; applicare le normative di riferimento, affinché le operazioni di trasporto siano conformi ai regolamenti vigenti; tenere la contabilità per monitorare i costi del viaggio; organizzare entrare e uscite dal magazzino per supportare depositi e consegne; rispettare gli standard di qualità ambientale per facilitare tragitti sempre più green; governare le logiche dell’e-commerce per stare al passo con i tempi.

Direttore, Lei ha delineato un profilo professionale solido, ambizioso. Ci sono possibilità concrete di carriera?

Ci sono buone possibilità di carriera per i ragazzi e le ragazze che vorranno mettersi in gioco. Che desiderano costruirsi una professionalità spendibile in molti contesti aziendali locali e non solo. Pensiamo al management delle grandi aziende; alle realtà produttive e artigiane che intrattengono scambi a livello nazionale e con l’estero; alle compagnie di trasporto internazionale; alle ditte di import-export; allo sviluppo dell’interporto e dei grandi Hub logistici che offrono percorsi di specializzazione e la possibilità di viaggiare.

Direttore, del nuovo percorso formativo cosa vogliamo dire?

Lo presenteremo nel numero di maggio di Valsugana News! Ai giovani e alle loro famiglie abbiamo già dato molti stimoli. Grazie

Università Popolare Trentina - Scuola di logistica

di Armando Munao’

Giovani, scuola e lavoro Parla MARCO SEGATTA

Presidente Assoartigiani di Trento

Presidente, avete avuto un

ruolo chiave nel progettare con UPT il nuovo percorso formativo dedicato al settore della logistica. Per quali motivi?

Il nostro rapporto con le scuole di formazione professionale e dell’UPT è molto continuo e intenso. Direi che ha subito una forte accelerata negli ultimi anni perché sempre di più il mondo che rappresento ha bisogno di figure preparate, infatti la richiesta di manodopera professionalizzata è altissima in diversi settori produttivi. Va da sé che abbiamo accolto con grande favore ed entusiasmo l’iniziativa dell’Upt di far partire il nuovo percorso dedicato alla logistica. In tal senso c’è stato uno scambio fitto e continuo per mettere a disposizione l’esperienza diretta dei nostri operatori del comparto in questione in modo tale da arricchire il quadro di competenze già a disposizione dell’istituto scolastico. C’è un altro aspetto che mi preme sottolineare: nel futuro prossimo il ramo della logistica sarà sempre più protagonista nell’ambito del trasporto inteso a 360 gradi. Velocità, organizzazione e puntualità la faranno assolutamente da padrone.

La sinergia tra il mondo delle aziende che Lei rappresenta e la nuova scuola di UPT toccherà vari aspetti? Tirocini... borse di studio ...testimonianze di esperti, visite aziendali, messa a disposizione di gestionali,...

La sinergia tra il mondo del lavoro e la scuola è un tema già ora centrale e dovrà esserlo sempre più. Per gli studenti avere la possibilità di tra-

Marco Segatta

scorrere del tempo direttamente all’interno delle aziende credo sia importantissimo così come per gli imprenditori. L’alternanza tra le aule e il luogo dove fisicamente si opera ti fa capire se hai preso la strada giusta, quali difficoltà dovrai affrontare e che tipo di impegno serve, il datore di lavoro può invece conoscere direttamente le nuove leve, dare consigli preziosi e farli crescere ulteriormente. Sono moltissimi i casi in cui una volta terminato l’apprendistato si viene poi assunti, così cominciano ad essere diversi gli esempi di chi ha cominciato con l’alternanza ed ora è un imprenditore.

Cosa vuole dire ad un ragazzo e a una ragazza che si appresta a concludere la scuola media e deve scegliere gli studi superiori?

In primo luogo che non ha alcun senso continuare a credere esistano scuole di serie A e di serie B. All’interno degli istituti professionali il corpo docente è assolutamente preparato così come l’offerta formativa è molto varia, semplicemente si tratta di attitudine. Senza poi considerare che scegliere una scuola professionale non significa precludersi la possibilità di frequentare l’università se lo si vorrà dato che esiste eventualmente il quinto anno così come in tutti gli altri istituti. Capire per cosa si è portati e cosa “piace” in particolare e poi scegliere, questo è fondamentale. Altro mito da sfatare riguarda la figura dell’artigiano: la tecnologia e l’innovazione sono ormai parte integrante delle nostre realtà, non bisogna più pensare a quello che era 30 o 40 anni fa. Per quanto riguarda gli sbocchi professionali che dire? Saranno l’ultimo dei problemi, come ho già detto la richiesta supera di gran lunga l’offerta.

Università Popolare Trentina - Scuola di logistica

di Armando Munao’

Giovani, scuola e lavoro Parla MARCO FONTANARI

Vicepresidente Confcommercio Trentino

Il settore del commercio all’in-

grosso e al dettaglio necessita di continui approvvigionamenti. Quanto è importante il buon funzionamento della LOGISTICA nel successo di un’azienda commerciale?

L’intero settore del terziario ha come elemento fondamentale la gestione delle logistica. Questo è sempre stato vero, tuttavia i rapidi cambiamenti ai quali assistiamo in questi anni rendono la logistica un vero e proprio asset all’interno dell’offerta commerciale, sia essa legata al commercio vero e proprio o anche ad altri servizi come la ristorazione. La logistica è un aspetto aziendale ancora più delicato se consideriamo i molti fattori esterni che possono condizionare gli approvvigionamenti delle imprese: limitazioni al traffico, costi di trasporto, disponibilità delle materie, ubicazione delle stesse imprese. Ritengo che oggi nessun imprenditore possa svolgere il proprio lavoro in modo consapevole ed efficiente senza considerare l’aspetto logistico tra quelli strategici. Ritengo lungimirante, dunque, un percorso formativo che affronti questi temi e prepari al mondo del lavoro figure professionali in grado di gestire la logistica in un’ottica di sistema in maniera ottimale ed efficiente. Tali competenze, infatti, saranno sempre più apprezzate dal mercato del lavoro. C’è poi un altro aspetto che riguarda la logistica: a fianco della logistica b2b, cioè tra aziende, occorre implementare anche un sistema cosiddetto b2c, ovvero business to consumer, cioè dall’impresa al cliente privato. Sempre più imprese, infatti, stanno trovando nuovi stimoli di crescita dall’implementazione di sistemi di vendita online e consegna a domicilio. Un e-commerce territoriale che in futuro sarà una chiave di successo per molte realtà.

Nella nostra provincia quali sono le prospettive di sviluppo del settore logistico?

La nostra provincia ha una conformazione orografica particolare rispetto a territori come, ad esempio, quelli in pianura. Anche lì esistono naturalmente problemi di natura logistica, ma un territorio prevalentemente montuoso come il nostro ha certamente bisogno di valutazioni specifiche e progettualità dedicate. Tra le molte valutazioni che ciò implica, c’è indubbiamente quello dei costi: per questo ritengo che le prospettive future dovranno riuscire a mettere insieme sia le istanze di sostenibilità del trasporto ma anche quelle economiche: non possiamo permetterci, infatti, che iniziative pur lodevoli come quelle previste dalla cosiddetta transizione ecologica vadano a gravare maggiormente sulle nostre valli. Occorre un approccio che sappia mettere in relazione costi, benefici ed equità. Tanto più in una provincia dalla spiccata vocazione turistica come la nostra.

Sul fronte dell’occupazione ci saranno a suo avviso segnali positivi? Quale bisogno di nuovo personale LOGISTICO Le vengono espressi?

In questo periodo di forte incertezza

Marco Fontanari

ci sono anche molti segnali positivi. Indubbiamente il Pnrr rappresenta un’opportunità per il nostro Paese che deve saperlo valorizzare ed utilizzarlo per quello che è stato concepito: uno volano di crescita che trasformi l’Italia in un paese davvero moderno. In questo scenario lo sviluppo della logistica è uno degli aspetti più importanti, perché ci deve consentire di porre rimedio ad arretratezze croniche che ci portiamo dietro da molto tempo. E questo vale anche per il Trentino, dove il discorso della logistica va, ovviamente, ad intersecarsi con la questione delle infrastrutture. Non parliamo solo di strade, si badi bene, per quanto esse siano ancora fondamentali soprattutto per il cosiddetto “ultimo miglio”, ma anche di altre tipologie di infrastrutture. Inoltre, vi è un aspetto anche, per così dire, immateriale della logistica, cioè tutto quel complesso di conoscenze e innovazione legate ai software di gestione della movimentazione delle merci. Gli sviluppi in questo campo sono moltissimi e potenzialmente molto rilevanti sull’intero sistema della logistica.

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