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Cronache valsuganotte: La stazione dei Pettirossi
Cronache valsuganotte
LA STAZIONE DEI PETTIROSSI
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La chiamano la stazione dei pettirossi. In un quarto di secolo di attività, dal 1995 ad oggi, sono stati oltre 85 mila i volatili inanellati, a scopo scientifico, presso la stazione del passo Brocon. Siamo nel comune di Cinte Tesino. A due passi dal valico. Qui tante specie di uccelli, di tutte le dimensioni, vengono catturati utilizzando le reti foschia o mist-nets. Il passo Brocon è una delle 20 stazioni, presenti su tutto l'arco alpino, del Progetto Alpi, coordinato dall'INFS (Istituto Nazionale della Fauna Selvatica) e dal Museo Tridentino di Scienze Naturali. In Trentino ce ne sono due: oltre al Brocon è attiva quella al valico di Bocca di Caset, in località Tremalzo nel comune di Ledro. Tutte operano con le stesse metodologie di lavoro. Ogni autunno. Il Progetto Alpi è stato attivato per favorire la creazione di una rete di stazioni in grado di operare in maniera standardizzata al monitoraggio permanente della migrazione post riproduttiva, e avviare a tal fine uno scambio proficuo d'informazioni utili a standardizzare l'attività contemporanea di campo. Attraverso l'attività d'inanellamento si vuole implementare le conoscenze e la banca dati esistente, al fine di descrivere la componente migratoria in transito nella loro composizione specifica, comprendere i tempi, le modalità e le strategie ecologiche adottate dai migratori durante l'attraversamento del versante italiano. Non solo. Si punta a incrementare i dati sull'origine geografica dei migratori, raccogliere dati biometrici e fisiologici sui migratori in transito e fornire dettagli e informazioni utili alla conservazione degli habitat e delle specie anche nel contesto di Rete Natura e della conservazione diffusa della biodiversità transitoria. Anche quest'anno, dal 25 settembre al 29 ottobre, al passo che si estende tra il monte Coppolo, nel bellunese, ed il Col del Boia, sono presenti una decina di operatori. Tra i pascoli, purtroppo sempre meno pascolati, tra il Tesino e il Vanoi, fino agli anni '50 c'erano cinque roccoli. Tutti tra il valico e i dintorni di malga Vallarica di sopra. Vi si praticava l'uccellagione. Oggi ci si dedicata esclusivamente allo studio delle migrazioni degli uccelli. L'ornitologa Francesca Rossi e Stefano Noselli sono i referenti del Muse. Con loro ci sono anche i due collaboratori Michele Pes e Laura Tomasi assieme a sei studenti universitari e tirocinanti arrivati da diversi atenei italiani e spagnoli. "Al Brocon siamo di casa, ci conoscono tutti. I volatili che catturiamo - ci racconta Francesca Rossi - arrivano da nord-est, dal passo Cereda e, una volta superato
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Cinte Tesino - L'ornitologa Francesca Rossi al lavoro
il valico del Brocon, proseguono a sud-est verso l'altopiano di Asiago. Questa notte abbiamo avuto due catture speciali: uno stiaccino ed un succiacapre. Non è usuale in quanto si tratta di volatili che, solitamente, in questo periodo dell'anno dovrebbero già aver raggiunto l'Africa ed il deserto del Sahara". Ma questa è la stazione dei pettirossi. "Proprio così. Con la balia nera è la specie più vista dal 1997 ad oggi. Non mancano però uccelli poco inanellati altrove e rapaci notturni quali il gufo comune, la civetta nana, la civetta, l'assiolo oltre a quelli diurni". Come si svolge l'attività? "Una volta catturati, gli uccelli vengono ospitati in sacchetti di cotone e portati alla stazione. Qui si procede all'identificazione marcando, se necessario, la zampa con un anello su cui è inciso un codice alfanumerico. Dopo
l'esame del piumaggio per conoscere sesso, età, muta e stato fisico - continua Rossi - si misurano le ali ed il tarso, ovvero la lunghezza della zampa. L'uccello viene pesato, se ne valuta il grasso e la muscolatura pettorale e infine viene liberato. Il tutto avviene nel minor tempo possibile". Alcuni dati: in 25 anni di attività sono stati oltre 85 mila i volatili inanellati. La fanno da padroni i pettirossi, poi tanti fringuelli e lucherini. Lo scorso anno sono stati 4.794 i volatili inanelCinte Tesino - Il personale presente nella stazione di inanellamento al Passo Brocon lati ma ancora meglio era andata nel 2019 con 7.423 esemplari catturati e studiati. Migratori che arrivano da oriente. In transito lungo la linea che percorre il passo Cereda e quello della Gobbera. Spesso si catturano esemplari già inanellati. "Quest'anno - conclude Francesca Rossi - abbiamo osservato anche un pettirosso arrivato dalla Svezia".