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Che tempo che fa: Luglio 2022 caldo e poche piogge
Che tempo che fa
di Giampaolo Rizzonelli
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LUGLIO 2022:
caldo e con poche precipitazioni non solo in Italia
Per “tirare le somme” sull’intera estate 2022 dovrò attendere settembre quando saranno disponibili i dati del trimestre (ricordo che l’estate meteorologica inizia il 1° giugno e termina il 31 agosto). In questo numero parleremo del mese di luglio 2022.
TRENTINO
Nella nostra Provincia il mese di luglio ha fatto registrare temperature molto superiori alla norma anche se la media mensile è stata ovunque poco inferiore ai valori massimi, il luglio più caldo è stato quello del 2015 fatta eccezione per la stazione di Trento Laste (fonte Meteotrentino) dove resiste il record del luglio 1950. Sempre nella stessa stazione meteo di Trento è stata registrata la minima assoluta (+16,7°C il giorno 9) più alta della storia delle rilevazioni iniziate nel 1921 (il record precedente spettava al 19/07/1967 con +16°C). La temperatura media mensile a Trento è stata di +26,3°C, superiore di ben 3,3°C ai valori medi storici caratteristici. Stessa situazione a Castello Tesino dove la media del mese con +21,0°C è stata di 3°C superiore ai 18°C di valore medio storico. Come avevamo visto nel numero precedente in cui abbiamo parlato anche degli incendi luglio è stato caratterizzato da scarse precipitazioni che si sono concentrate nell’ultima settimana del mese.
ITALIA
La figura 1 (fonte Isac/CNR) mostra l’anomalia di temperatura media del mese di luglio 2022 rispetto alla media 1991-2020, tutte le Regioni hanno registrato temperature superiori alla media anche di 4°C, l’anomalia complessiva è di +2,26°C. Luglio è risultato essere il secondo più caldo dall’inizio delle rilevazioni (1800), battuto solo dal luglio 2015, per rendere l’idea il luglio più freddo fu quello del 1913 con un’anomalia negativa di -5,39°C (quindi 7,65°C più freddo del luglio 2022).
PIANETA TERRA – (fonte NOAA)
La figura 2 mostra le differenze di temperatura media del luglio 2022 rispetto alla media del periodo 1991/2020, ed è subito evidente una “macchia rossa” sull’Europa a dimostrazione del caldo intenso che ha colpito gran parte del continente. Alcuni dati : Per gli USA il luglio 2022 è stato il terzo luglio più caldo mai registrato. Il Portogallo ha registrato il luglio più caldo di sempre. Una stazione a Pinhão ha registrato +47,0°C il 14 luglio, stabilendo un nuovo record per il giorno più caldo di luglio per il paese. Nel Regno Unito secondo il Met Office, 46 stazioni meteo hanno stabilito nuovi record di temperatura massima di tutti i tempi. Per la prima volta nel Regno Unito a luglio è stata registrata una temperatura di +40°C. La Spagna ha registrato il luglio più caldo di sempre, così come il mese più caldo di sempre dal 1961. In Francia il luglio 2022 è stato il terzo più caldo di sempre. In Danimarca le temperature sono salite fino a +35,9°C il 20 luglio. Secondo l’Istituto meteorologico danese, questo rappresenta il giorno di luglio più caldo mai registrato e il secondo giorno più caldo nella storia danese. L’Asia ha registrato il suo terzo luglio più caldo di sempre. Numerosi record di temperatura sono stati battuti in tutta la Cina. L’11 luglio è stato stabilito un nuovo record di +44,0°C per la provincia dello Yunnan a Yanjin. A Shanghai, dove vivono 26 milioni di persone, le temperature hanno raggiunto i +40,9°C il 13 luglio, segnando un nuovo record. Hong Kong ha registrato il luglio più caldo di sempre. Il mese di luglio 2022 nel Sud America si è classificato al quarto posto più caldo mai registrato. In Paraguay, nel bel mezzo di un’ondata di caldo invernale, ha raggiunto un nuovo record di temperatura massima
Fig. 1 - Anomalie temperature Italia luglio 2022
Fig. 2 - Anomalie temperature pianeta Terra Luglio 2022 rispetto a 1991/2020
per luglio con +39,1°C all’aeroporto di Vallemi vicino a Concepción. Andando in Africa, la capitale tunisina ha stabilito una temperatura massima record di tutti i tempi di +48°C il 13 luglio. L’Oceania ha registrato un luglio quasi nella media, è stato il più freddo dal 2012. Secondo l’ Australia’s Bureau of Meteorology , l’Australia ha registrato un luglio più freddo di 0,6°C rispetto alla media del paese del 1961-1990. Una stazione aeroportuale nel New South Wales ha stabilito un record di temperatura minima per luglio di -6,0°C. La temperatura della Nuova Zelanda di luglio 2022 è stata di 1,3°C al di sopra della media del 1981-2010. Questo è stato il quarto luglio più caldo del paese dall’inizio dei record nazionali nel 1909. L’ Antartide ha registrato un luglio insolitamente caldo secondo il National Snow and Ice Data Center. Le temperature nel Mare di Weddell erano in media tra 3° e 7°C superiori al normale. La maggior parte del continente e della costa orientale ha registrato temperature da 1° a 4°C sopra la media ad eccezione del Mare di Ross settentrionale che ha registrato temperature di circa 4°C inferiori alla media. Molto interessante è la fig. n. 3 che mostra le anomalie di precipitazione per il Pianeta Terra per il mese di luglio 2022 rispetto alla media del 1961/1990, appare subito evidente il deficit di precipitazioni sull’Europa occidentale, centrale e meridionale e sull’ovest degli USA, ma anche su Messico, Asia centrale e sud-occidentale, Australia meridionale e occidentale, nonché parti del Brasile sud-orientale e del Sud America meridionale. Gran parte dell’Argentina, del Brasile centrale, delle Hawaii e di parti della Cina sudorientale e della Russia occidentale hanno avuto precipitazioni inferiori alla media. Condizioni più piovose del normale si sono registrate in alcune zone degli USA orientali, Alaska, Sud America nord-orientale, Islanda, Finlandia, India occidentale, Pakistan, Sud-est asiatico, Nuova Zelanda e costa orientale dell’Australia.
Che tempo che fa
Fig. 3
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CONOSCIAMO L’UROLOGIA
Quando si parla di urologia il riferimento è per quella branca specialistica (medica e chirurgica) che studia e si occupa di tutte le malattie a carico sia dell’apparato urinario maschile e femminile sia degli organi genitali interni ed esterni. La visita urologica, effettuata dall’urologo (medico specialista in grado di eseguire varie procedure medico-chirurgiche - con finalità diagnostiche e/o terapeutiche) è una visita non dolorosa e non invasiva che ha come principale obiettivo quello di diagnosticare, escludere o monitorare disturbi e patologie, anche allo stadio iniziale, che se non diagnosticate in tempo possono evolvere e decisamente peggiorare anche in maniera tragica. E, purtroppo, tra le “gravi” patologie di pertinenza dell’urologia ci sono anche i tumori dell’apparato urinario e riproduttivo maschile tra cui quello della prostata che è il più frequente negli uomini e non di rado, può causare mortalità. Per la cronaca il cancro della prostata (che può essere di natura anche benigna) è il tumore maschile più diffuso nei paesi industrializzati, Italia compresa, e il numero di casi diagnosticati è, purtroppo, in continuo aumento e il rischio di insorgenza aumenta con l’invecchiamento: la maggior parte dei pazienti, infatti, ha più di 50 anni. Da qui e per quanto sopra, non sono “MAI” da sottovalutare particolari e specifici sintomi, quali urine torbide o che presentano tracce di sangue, dolore durante la minzione e/o getti di urina deboli e ridotti rispetto al normale; incontinenza urinaria (perdite involontarie di urina) e/o stimoli frequenti e urgenti ad urinare; infezioni e calcolosi delle vie urinarie, disturbi legati alle funzioni sessuali, infezioni genitali maschili e femminili, dolore pelvico e/o coliche, compresi dolori ai reni. Sintomi, questi, che DEVONO spingere a sottoporsi ad una visita urologica allo scopo di prevenire patologie a volte subdole che nel tempo possono aggravarsi. Una recente indagine ha certificato che otto italiani su dieci non si sono mai sottoposti a una visita urologica, anche se è accertato che controlli frequenti sarebbero di vero aiuto e di vera prevenzione contro gran parte dei disturbi a carico dell’apparato urinario maschile e femminile. E secondo l’opinione degli esperti lo screening urologico è importante, soprattutto per gli uomini, perché permette di individuare per tempo molte malattie che possono avere complicanze a volte gravi.