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“Tagli dal mondo” Finanziamenti a fondo perduto: la nuova programmazione comunitaria Gaia Borghi 2021/27 e le altre opportunità per investimenti di sviluppo aziendale
Il lagarto è un taglio di carne suina molto usato per il BBQ e la cottura alla brace. Si tratta del “cordone” ricavato tra il lombo e le costine del maiale. In lingua spagnola il termine signifi ca “lucertola”.
«Innovazione e tradizione sono due valori sui quali SAP fonda la propria attività, promuovendo una continua ricerca al fi ne di perseguire un’alimentazione più consapevole e accorta, in linea con i suggerimenti del mercato» afferma MARCO FULGERI, titolare con il fratello SAVERIO dell’azienda.
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«Poiché l’interesse dei consumatori si è rivolto negli ultimi tempi verso tagli di carne diversi da quelli canonici diffusi in Italia, la SAP ha intrapreso l’anno scorso un’approfondita ricerca sull’argomento. Il risultato è stato sorprendente. Abbiamo infatti compreso come i differenti modi di sezionare il suino in altri Paesi portino ad ottenere tagli di carne diversi e appetitosi che possono avere molteplici utilizzi sia in cucina che in salumeria.
La Pluma, il Secreto, la Presa, il Tomahawk sono nomi specifi ci di tagli che nascono all’interno di una cultura contadina e rurale più orientata verso un consumo di carne fresca rispetto alla tradizione italiana maggiormente indirizzata verso la produzione di salumi. Non è stato facile, sono state necessarie molte prove che hanno riguardato in primis la ricerca specifi ca di un determinato muscolo e il suo giusto taglio. Poi, col contributo di validi chef, abbiamo eseguito numerose prove di cottura e assaggi.
Abbiamo pertanto iniziato a produrre questi tagli utilizzando suini nati e allevati in Italia, secondo disciplinari molto rigidi riguardo alla qualità dell’allevamento e in particolare dell’alimentazione.
Grazie a questo importante lavoro, disponiamo ora di una ampia gamma di tagli tipici per il BBQ, per il Pulled Pork, per i brasati e per altre innumerevoli ricette di carne, dal nome particolare ma dalla rassicurante qualità della carne italiana. Con l’esclusività di questi nuovi tagli, offriamo quindi nuovi prodotti con la nostra riconosciuta qualità».
Un viaggio esplorativo in una nuova dimensione del gusto
«Pensiamo che per crescere, e durare nel tempo, in un mercato molto competitivo servano qualità rare» prosegue Marco Fulgeri. «Non è suffi ciente produrre bene ma è invece necessario anche conoscere a fondo ogni dettaglio del proprio lavoro, saperlo migliorare e adeguarlo alle mutate esigenze di un mondo in continua evoluzione. Crediamo che ormai non sia più l’appetito a stimolare gli acquisti, bensì la curiosità, la voglia di nuove esperienze di gusto, magari da condividere con parenti e amici.
La linea di tagli di carne suina dal mondo si propone come un nuovo settore di prodotti per macelleria e ristoranti dove i dettagli, come la qualità delle carni italiane, le varietà di ricette possibili, la personalizzazione delle richieste del cliente, possano essere un valido aiuto a chi ancora ogni giorno apre la propria attività con entusiasmo e voglia di fare. Noi ci siamo!».
SAP – Salumifi cio Artigianale Pavullese
Via Pasubio 14 41026 Pavullo nel Frignano (MO) Telefono: 0536 22512 E-mail: info@salumisap.it Web: www.salumisap.it
PRESENTA IL SIGILLO ITALIANO
I DISCIPLINARI DEL SISTEMA QUALITÀ NAZIONALE ZOOTECNIA (SQNZ) RICONOSCIUTI DAL MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE “Vitellone ai cereali” “Scottona ai cereali” “Fassone di razza Piemontese”
Intervista a Marco Fabbri di FABO S.I.
Finanziamenti a fondo perduto: la nuova programmazione comunitaria 2021/27 e le altre opportunità per investimenti di sviluppo aziendale
di Gaia Borghi
Riuscire a districarsi con successo nell’intricato groviglio dei bandi e dei fi nanziamenti a fondo perduto, superando gli ostacoli della burocrazia e delle scadenze ed ottenere grandi e, spesso, importantissime opportunità di crescita e sviluppo per la propria azienda grazie al giusto partner… è possibile? La risposta è sì e si chiama FABO S.I. FABO è una società di consulenza con sede a Massa Lombarda, in provincia di Ravenna, di proprietà di Giacomo e Marco Fabbri. L’attività di questa azienda, che vanta oltre 25 anni di esperienza specifi ca, è proprio quella di aiutare la propria clientela — formata da micro, piccole, medie e grandi imprese, con un focus particolare sul settore agroalimentare e ittico — ad ottenere contributi pubblici (ma non solo) da utilizzare per i propri investimenti produttivi. E FABO tutto questo lo fa grazie ad un team affi atato di esperti in ambito commerciale, tecnico, produttivo ed amministrativo e con esperienza specifi ca nelle aziende di tipo agroalimentare.
Nell’ambito del salone milanese Tuttofood 2021, abbiamo avuto l’opportunità di parlare direttamente con Marco Fabbri (la FABO era tra gli espositori in Marco Fabbri, a destra, amministratore di FABO S.I. con il padre Giacomo, e Lorenzo Minguzzi, sezione tecnica, allo stand dell’azienda a Tuttofood 2021.
fi era, all’interno del Padiglione 6, NdA) e chiedergli le sue opinioni sul biennio che ci stiamo lasciando pian piano e con fatica alle spalle, oltre alle ultime novità riguardanti la programmazione comunitaria dei fondi.
«Ci incontriamo dopo più di due anni dall’ultimo nostro aggiornamento sullo stato dei programmi comunitari di fi nanziamento e sulla nostra piccola visione sul mondo delle aziende del settore agroalimentare» mi dice Marco Fabbri. «Sono stati due anni molto particolari, impegnativi e pieni di incertezze per tutti; il mondo si è quasi fermato per qualche mese poi abbiamo ripreso a correre piuttosto forte e speriamo di continuare. Essere qui a Milano oggi, ad esempio, è particolarmente signifi cativo: è davvero molto bello vedere così tante persone in fi era dopo quanto successo negli ultimi 18 mesi».
2020 e 2021, due anni che faremo fatica a dimenticare: come sono andate le cose alla FABO e qual è stato l’impatto della pandemia sulla vostra clientela?
«In questa pandemia, come in tutte le “crisi” o “guerre” della storia, c’è chi ha guadagnato molto e chi ha perso tanto; abbiamo visto nostri clienti crescere ed aumentare in modo consistente il proprio giro di affari con addirittura diffi coltà a rispondere alle esigenze del mercato, parlo di tutto il mondo legato alla GDO. Per contro, abbiamo visto clienti fermarsi quasi completamente con perdite di fatturato importanti: mi riferisco in particolare a tutto il mondo legato alle forniture HO.RE.CA.
Oggi, che stiamo uscendo da questo bruttissimo periodo e iniziando a tirare le somme, possiamo però dire che nessuno dei nostri clienti è fallito o ha chiuso, e questo è un ottimo segnale della solidità della nostra clientela, che ci fregiamo di avere selezionato negli anni, consigliato ed aiutato nel tarare e gestire i propri investimenti nel modo migliore. Infatti spesso, grazie anche ai rapporti di fi ducia e stima che si creano coi nostri clienti, non ci limitiamo a gestire la domanda di contributo ma valu-
tiamo insieme all’imprenditore la
portata dell’investimento in merito alla sua attività, alle disponibilità fi nanziarie e, soprattutto, il potenziale ritorno dell’investimento. È capitato di suggerire a clienti di dimezzare l’investimento previsto, ad esempio, in quanto i volumi di prodotto lavorato e il ritorno dell’investimento non giustifi cavano l’impegno economico».
Dal vostro punto di vista privilegiato sull’agroalimentare, dunque, si può dire che il settore abbia retto allo tsunami pandemico meglio di altri?
«Un segnale che il settore agroalimentare non si è fermato e che continua a guardare al futuro con positività l’abbiamo avuto proprio nel 2020, quando, prima e dopo i tre mesi peggiori della prima ondata pandemica, in cui non squillava nemmeno il telefono, abbiamo presentato domande di contributo a fondo perduto per oltre 40 milioni di euro di investimenti, una parte consistente dei quali riguardava proprio anche il settore delle carni».
In sostanza, anche in momenti caratterizzati da instabilità, nel senso lato del termine, è importante ricordare agli imprenditori che occorre guardare “oltre”, continuare a fare progetti per la crescita delle proprie aziende e che le opportunità