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USA La Food Safety and Inspection Services (FSIS) promuove il sistema italiano di macellazione e trasformazione

della carne suina. Con raccomandazioni. I risultati, sia pure preliminari, dell’audit condotto dalle autorità americane “non identifi cano criticità sostanziali per il sistema italiano di macellazione”. Le carni suine possono quindi continuare ad essere esportate verso gli Stati Uniti. Condotto da remoto a causa della pandemia, l’audit ha visto un confronto con il team ispettivo e offerto “spunti di rifl essione utili all’affi namento dell’impianto regolatorio adottato dall’Italia per sostenere i principi di equivalenza concordati con USDA-FSIS”. Lo ha reso noto il Ministero della Salute in una circolare ai servizi veterinari in cui dettaglia alcune raccomandazioni che gli operatori e le Regioni “sono chiamate a rispettare per assicurare la corretta implementazione dei requisiti addizionali export USA”.

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Le raccomandazioni attengono alle misure che devono essere attuate negli impianti di macellazione italiani autorizzati ad esportare negli Stati Uniti; la necessità di riportare per esteso nei verbali di verifi ca le evidenze raccolte in fase di controllo uffi ciale; i provvedimenti di sospensione che non possono perdurare per un periodo superiore ai 6 mesi, trascorso il quale, nel caso in cui i problemi permangano, il controllo uffi ciale dovrà proporre al Ministero il delisting dello stabilimento interessato dalla lista USA. “Il delisting — precisa la nota ministeriale — non va considerato come un provvedimento punitivo per quell’impianto, bensì come una misura a tutela dell’integrità dell’intero sistema e in tal senso, il reinserimento in lista potrà avvenire secondo le vigenti procedure autorizzative non appena risolte le non conformità”. Infi ne, per quanto riguarda l’etichettatura di prodotti composti contenenti prodotti carne, il controllo uffi ciale, in fase di certifi cazione del prodotto, dovrà accertare che gli stabilimenti utilizzino solo etichette approvate dalle autorità statunitensi (fonte: www.anmvioggi.it; photo © Erwin Wodicka – wodicka@aon.at).

UE

L’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) ha valutato il rischio di diffusione della Peste Suina Africana (PSA) negli allevamenti suini all’aperto e ha proposto misure di biosicurezza e controllo per

gli allevamenti all’aperto nelle zone dell’UE colpite

dalla PSA. L’allevamento all’aperto di maiali è comune nell’UE. Non esiste tuttavia una legislazione a livello europeo che categorizzi tale tipo di allevamenti, per cui le informazioni sono limitate, non armonizzate tra loro e da interpretare con attenzione.

Il gruppo di esperti scientifi ci EFSA sulla salute e il benessere degli animali ha concluso che gli allevamenti di suini all’aperto comportano un rischio notevole di introdurre e diffondere la PSA, ritenendo però che l’installazione di robuste recinzioni singole o di recinzioni doppie in tutti gli allevamenti di suini all’aperto nelle zone dell’UE in cui è presente la PSA potrebbe ridurre tale rischio almeno del 50%. Inoltre, l’attuazione di valutazioni in termini di biosicurezza complete e obiettive in allevamento e l’approvazione di allevamenti suini all’aperto sulla base del rispettivo rischio di biosicurezza ridurrebbero ulteriormente il rischio di introduzione e diffusione della malattia.

Le valutazioni effettuate sul sito dell’allevamento sono uno strumento effi cace non solo per migliorare la biosicurezza, ma anche per affrontare questioni zootecniche più ampie. L’EFSA è dell’avviso che le deroghe alle attuali restrizioni sull’allevamento di suini all’aperto nelle zone interessate da PSA possano essere prese in considerazione caso per caso, una volta attuate tali misure e altre misure specifi che di biosicurezza.

Il parere scientifi co (Scientifi c opinion on African swine fever and outdoor farming of pigs) si basa su evidenze raccolte da enti veterinari nazionali, associazioni di agricoltori e letteratura scientifi ca. È stata effettuata un’elicitazione della conoscenza di esperti (EKE) per classifi care gli allevamenti di suini all’aperto in base al loro rischio di introdurre e diffondere la PSA, onde classifi care le misure di biosicurezza in base alla loro effi cacia, e proporre migliorie in termini di biosicurezza (fonte: www.efsa.europa.eu).

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