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Attualità ASSOCARNI e UNICEB insieme per la sostenibilità dei sistemi zootecnici

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Butchers for Children, presto di nuovo insieme. La rete dei macellai Butchers for Children, che unisce gli artigiani delle carni dal Nord al Sud Italia, ha iniziato le proprie scorribande paesane e cittadine nel 2001 per volontà di Dario Cecchini dell’Antica Macelleria Cecchini proprio da Panzano in Chianti (FI). Da allora la staff etta benefi ca dei Butchers — che nel corso degli anni, ricordiamolo, ha raccolto oltre 600.000 euro — non si è mai fermata, trasferendo il testimone da Panzano a Milano, passando per Mirano (VE), Asiago (VI), Sovizzo (VI), Treviso, Val di Non (TN), Carpi (MO), Bomporto (MO), Genazzano (RM) e Sabaudia (RM). «Butchers for Children funziona perché è nata in modo spontaneo ed è rimasta tale negli anni, lontana da logiche politiche o dinamiche poco costruttive. L’unico elemento che ci guida è la solidarietà e il piacere di stare insieme» ricorda spesso Roberto Papotti dell’omonima Macelleria di Fossoli di Carpi (MO) e organizzatore degli eventi in terra emiliana. «Che belle persone i macellai! Gente sana in tutti i sensi, forte e generosa» è solito ripetere il nostro Dario. È proprio vero! Qui uno scatto all’interno dell’Antica Macelleria Cecchini, con il primo ritrovo dei Butchers post-lockdown, un’occasione per celebrare l’amicizia che li unisce e programmare gli appuntamenti autunnali. Stay tuned (in foto, insieme a Dario Cecchini, da sinistra Roberto Papotti, Macelleria Papotti di Fossoli di Carpi, Giuliana e Daniele Biassoni della Macelleria Maggio di Milano e Moreno Favaretto della Macelleria Favaretto di Mirano).

NOVITÀ

ASSOCARNI e UNICEB insieme per la sostenibilità dei sistemi zootecnici

Una tavola rotonda che ha riunito le due associazioni del mondo zootecnico e della trasformazione e lavorazione delle carni per fare il punto sui traguardi raggiunti e i futuri obiettivi. Scordamaglia (ASSOCARNI): «l’ideologia il principale nemico della transizione ecologica». Siciliani (UNICEB): «fi liera delle carni pronta alla transizione ecologica ma sono necessari incentivi per il volano degli investimenti»

«È l’ideologia il principale nemico della transizione ecologica, di questa transizione verde alla base del PNRR e della futura PAC, strumenti fondamentali per il futuro su cui oggi non possiamo, anche come settore, sbagliare». Così LUIGI SCORDAMAGLIA, presidente di ASSOCARNI è intervenuto alla tavola rotonda “La sostenibilità dei sistemi zootecnici italiani: traguardi raggiunti e obiettivi futuri”, organizzata lo scorso 5 luglio da ASSOCARNI e UNICEB e che si è svolta in diretta streaming moderata dal giornalista ANTONIO BOSCHETTI, direttore de L’INFORMATORE AGRARIO.

L’evento, realizzato in vista del Summit delle Nazioni Unite sui sistemi alimentari (UN Food Systems Summit) e dei lavori preparatori che si sono svolti a Roma a fi ne luglio, ha voluto porre l’attenzione sul

modello di allevamento italiano fatto di equilibrio in termini di benessere animale, sostenibilità ambientale, economia circolare e

presidio ambientale.

«Un consumo consapevole del prodotto carne crea sicuramente più vantaggi che svantaggi». «Dove si consuma carne è migliorata la vita». «Il prodotto italiano è già eccellente, dobbiamo migliorare la percezione a livello internazionale della qualità dell’azienda italiana». «C’è stata una riduzione del 43% di antibiotici negli ultimi decenni, bene. In realtà si potrà fare ancora meglio.”

Queste sono alcune delle dichiarazioni di ROBERTO CINGOLANI, Ministro della Transizione ecologica, che ha partecipato alla tavola rotonda insieme a GIAN MARCO CENTINAIO, sottosegretario di Stato alle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, FILIPPO GALLINELLA, presidente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, PAOLO DE CASTRO, primo vicepresidente della Commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale. I saluti introduttivi sono stati riservati a LUIGI CREMONINI, Inalca Spa e past president ASSOCARNI, e a CARLO SICILIANI, presidente UNICEB.

Luigi Cremonini past president ASSOCARNI

«Il mondo della zootecnia e dell’agricoltura sono il nostro mondo e per questo dobbiamo proteggerlo. La zootecnia — ha ricordato il cav. Cremonini in apertura della tavola rotonda — è l’ossatura del sistema agricolo nazionale favorendone lo sviluppo. Servono quindi sforzi per aprire questo comparto alle nuove sfi de che ci apprestiamo ad affrontare, come l’economia circolare e la sostenibilità».

«La Filiera ha un bisogno assoluto di riconquistare la fi ducia del consumatore che troppo spesso è stata minata da campagne denigratorie sotto il profi lo nutrizionale e salutistico e riaffermare il suo ruolo di asset strategico per il Paese nell’ambito del comparto agroalimentare. Senza una rinnovata fi ducia non si può raggiungere l’obiettivo di una piena ripresa ma, soprattutto, non si può rilanciare il volano degli investimenti da parte degli imprenditori» (Carlo Siciliani)

Carlo Siciliani presidente UNICEB

Nel suo intervento il presidente UNICEB Carlo Siciliani ha sottolineato la soddisfazione per aver promosso questa tavola rotonda, perché il tema della “transizione ecologica” è centrale sia nelle politiche europee che in quelle nazionali e il Piano nazionale di Ripresa e Resilienza ne è la dimostrazione.

La Filiera delle carni — ha proseguito Siciliani — non teme le sfi de legate alla sostenibilità, perché già da molti anni è impegnata a fare la sua parte anche su questo aspetto. Purtroppo, però, non solo non è mai riuscita ad ottenere il dovuto riconoscimento sui risultati sin qui raggiunti ma, paradossalmente, continua troppo spesso ed a torto ad essere demonizzata.

Nel settore della macellazione e trasformazione non siamo mai riusciti ad utilizzare gli scarti delle nostre lavorazioni a fi ni energetici per arrivare ad una vera economia, circolare e sostenibili, sia da un punto di vista ambientale che economico-fi nanziario. Da anni siamo impegnati — prosegue Siciliani — su questo tema con un’apposita “Sezione Energia” per studiare, da un lato, l’ottimizzazione dei fabbisogni energetici delle aziende e, dall’altro, le soluzioni tecnologiche più adatte per lo sfruttamento degli scarti. Per questo riteniamo necessario — ha sottolineato il presidente UNICEB — ed urgente richiedere al Governo che venga concesso un incentivo dedicato per l’utilizzo degli scarti di macellazione per quegli impianti costruiti all’interno delle aziende che producono energia sul posto generando, in tal modo una vera economia circolare in termini di sostenibilità ambientale ed economica.

Altro punto toccato dal presidente Siciliani ha riguardato gli investimenti per la creazione di impianto a biometano o biogas che ad oggi benefi ciano di forme incentivanti esclusivamente se realizzate da

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