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Pasta Il fusillo di Felitto Chiara Papotti
La Salsiccia di Pignone
La produzione salumiera in Liguria non è particolarmente ricca, fatto derivante da una scarsa attenzione all’allevamento del maiale. Tuttavia, come per qualsiasi altra regione del nostro incredibile Paese, anche in terra ligure si trovano alcuni prodotti degni di assoluta considerazione, come la Testa in cassetta, il Salame genovese ottenuto da carni miste di suino e bovino, la Mostardella, un insaccato tipico a metà strada tra salame e salsiccia, o la Prosciutta castelnovese. Nella provincia di La Spezia, nel piccolo comune di Pignone, nel territorio del Parco di Montemarcello-Magra-Vara, attraversato dal nostro Sentiero dei Poeti, si produce l’omonima salsiccia, un insaccato di carne suina aromatizzato con sale, pepe e aromi naturali come la noce moscata, la cannella e i chiodi garofano. La Salsiccia di Pignone si presenta sotto forma di salamelle, insaccate in budellina naturale, della lunghezza di circa 10-12 cm e di colore rosa con striature bianche date dalla presenza della pancetta. Quella della lavorazione della salsiccia è una tradizione antica di Pignone: fi no a qualche decennio fa, infatti, tutte le famiglie allevavano uno o più maiali. La produzione dell’insaccato ha acquisito un aspetto commerciale con l’attività di una famiglia di salumai locali, anche se il prodotto era comunque destinato a un mercato locale. La Salsiccia di Pignone è ottima consumata cruda in mezzo alla focaccia genovese oppure cotta sulla piastra arrotolata e steccata e profumata da foglie d’alloro (photo © Salumifi cio Pignone, www.salumifi ciopignone.it).
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Olio DOP Riviera Ligure
Duemila anni di storia. È questo il punto di partenza per capire cosa è l’olivicoltura in Liguria. I Liguri conoscevano l’olio, prodotto nelle colonie greche in Italia, commercializzato dagli Etruschi, pilastro della cultura mediterranea. Conoscevano anche l’olivastro, il cugino selvatico dell’olivo domestico. La colonizzazione romana ha imposto le prime forme di coltivazione dell’olivo in Liguria: ne sono prova l’azienda agricola del Varignano, non lontano da La Spezia, nella regione lunense e gli studi paleobotanici del professor Daniele Arobba del Museo Archeologico del Finale.
La zona di produzione e trasformazione dell’olio extravergine di oliva Riviera Ligure DOP interessa l’intero territorio della regione Liguria. Il prodotto è ottenuto dai frutti dell’olivo delle varietà Taggiasca, Pignola, Lavagnina, Razzola e cultivar locali autoctone. La denominazione deve essere accompagnata da una delle seguenti menzioni geografi che aggiuntive: Riviera dei Fiori, Riviera del Ponente Savonese, Riviera di Levante. Le menzioni si differenziano per l’area di produzione e per la diversa percentuale negli oliveti delle specifi che varietà di olivo. La raccolta delle olive deve concludersi entro il 31 marzo di ogni anno. I terreni idonei sono in pendenza più o meno accentuata, con disposizione a terrazze e con una formazione geologica che varia dal Ponente al Levante ligure. L’olio extravergine di oliva Riviera Ligure DOP si caratterizza per un livello di acidità massima totale che varia fra 0,5 g (Riviera dei Fiori e Riviera del Ponente Savonese) e 0,8 g (Riviera di Levante) per 100 g di olio. >> Link: oliorivieraligure.it
di fl ora della macchia mediterranea, il tutto incorniciato, in lontananza, dalle spiagge e dal blu intenso e vivido del mare.
Incamminandovi su questo bel sentiero avrete l’opportunità di addentrarvi nella tipica natura del luogo, e attraversare tre importanti parchi (il Parco Naturale di Porto Venere, il Parco Nazionale della Cinque Terre e il Parco Naturale Regionale di Montemarcello Magra-Vara), nonché di visitare i borghi, i paesi e le località tanto amate da molti poeti e scrittori (BYRON, D’ANNUNZIO, SHELLY, MONTALE e SOLDATI, per citarne alcuni) che ebbero l’occasione di restarne affascinati e di soggiornarvi, e grazie ai quali il Golfo dei Poeti deve la propria denominazione.
È possibile suddividere l’incantevole itinerario sul golfo spezzino in alcune tappe ideali, con partenza dal meraviglioso borgo marinaro di Porto Venere e quindi con arrivo, passo dopo passo, ad altrettanto belle e graziose località, quali Campiglia, La Foce, Buonviaggio, Lerici e, infi ne, alla meta fi nale, Bocca di Magra.
Come avrete modo di constatare con i vostri occhi, la sola partenza dalla stupenda Porto Venere, con l’immancabile passeggiata dentro alle strette stradine del centro e con l’imperdibile ascesa alla rocca del Castello Doria, sarà già immediatamente in grado di restituirvi un degno assaggio di tutta la bellezza che incontrerete lungo questo sentiero.
Allontanandovi da Porto Venere e salendo di quota, in un dolce e non troppo impegnativo saliscendi, camminerete tra piccoli vigneti terrazzati, i quali vi sembreranno miracolosamente aggrappati tra terra e mare, e quindi, all’improvviso, rimarrete affascinati da straordinari scorci mozzafi ato, caratterizzati dalla vista, in lontananza, della falesia del Monte Muzzerone e delle isole Palmaria, Tino e Tinetto.
Avvicinandovi poi nei pressi di La Foce, il vostro sguardo potrà abbracciare l’intero golfo, incorniciato dalle Alpi Apuane, con le sue mille insenature, e ammirare nell’insieme tutta la città di La Spezia, con l’imponente Arsenale Militare Marittimo.
Proseguendo infine il cammino verso il delizioso borgo di Lerici, con la sua torre imponente che si staglia in lontananza, e quindi avviandovi verso la meta fi nale di Bocca di Magra, noterete lungo tutto il percorso l’intensifi carsi della presenza di meravigliosi e antichi oliveti, i quali conferiscono al Parco di Montemarcello-Magra una sua tutta tipica e specifi ca conformazione, strettamente legata ad uno sviluppo di agricoltura sostenibile nell’ambito della conservazione del patrimonio naturale del parco stesso.
Durante ognuna delle tappe di questo incantevole Sentiero dei Poeti, avrete certamente modo di ristorarvi dalle fatiche e di rinfrancare degnamente fi sico e spirito grazie alla degustazione dei molti prodotti tipici che la meravigliosa terra ligure, tenacemente arroccata sul mare, puntualmente produce. Una terra davvero splendida, attraverso la quale, con le nostre amate scarpe da trekking, possiamo ancora camminare, in questa bella e nuova estate che ci aspetta.
Elena Simonini
Passeggiate & buon gusto. Tra borghi, ulivi e fattorie: esperienze tra natura, cultura ed enogastronomia in Umbria
“Passeggiate & buon gusto. Tra borghi, ulivi e fattorie” è il nuovo format di esperienze tra natura, cultura ed enogastronomia in Umbria, nato dalla collaborazione tra la Strada dell’olio evo DOP Umbria e due associazioni umbre che si occupano di escursioni a piedi, “L’Olivo e la Ginestra” e “I Tuoi cammini” di Assisi. Il progetto volto ad evidenziare l’indissolubile connubio tra la valorizzazione dell’olio extravergine di oliva e del paesaggio da cui proviene, gli oliveti umbri, simbolo identitario della cultura regionale, prevede un calendario settimanale per i mesi di maggio, giugno e luglio di passeggiate accompagnate da guide ambientalistiche ed escursionistiche, che porteranno i visitatori alla scoperta dei borghi umbri ad alta vocazione olivicola, tra gli ulivi e nelle aziende agricole e frantoi associati alla Strada dell’olio evo DOP Umbria, luoghi in cui poter fare degustazioni di olio evo in abbinamento agli altri prodotti di eccellenza locali ed esperienze dirette nei luoghi di produzione. La partecipazione è su prenotazione alla e-mail: info@stradaoliodopumbria.it (info: www.stradaoliodopumbria.it).