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Il food in rete Social food Elena Benedetti

Il made in Italy agroalimentare italiano non smette di regalare soddisfazioni all’estero, salumi compresi (photo © TPhotography – stock.adobe.com).

fronte dell’offerta e indebolisce il sistema nella sua totalità. Basti pensare alla partita delle denominazioni europee, il nostro fi ore all’occhiello, dove un terzo delle produzioni non solo non è mai sbarcato nei mercati stranieri, ma è completamente assente dalla Grande Distribuzione Organizzata in territorio nazionale.

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Che la richiesta ci sia, ma la produzione stenti ancora a trovare un suo spazio, è evidente dal dilagante fenomeno dell’Italian sounding, che al momento mostra numeri da capogiro. Il nostro export cresce in maniera ragguardevole, ma il mondo delle imitazioni dei nostri prodotti all’estero non è da meno, anzi. Secondo COLDIRETTI e FILIERA ITALIA il “falso” made in Italy agroalimentare vale oltre 100 miliardi, con un aumento record del 70% nel corso dell’ultimo decennio.

Più di due prodotti su tre venduti nel pianeta come italiani sono falsi. C’è dunque la necessità di coprire quelle aree di mercato adesso impegnate abusivamente da altri e rendere illegali i prodotti spacciati impropriamente per italiani.

Va portato avanti quel lavoro già intrapreso che vede, tra gli altri, accordi bilaterali tra Unione Europea e Canada a tutelare anche 160 prodotti DOP e IGP del Belpaese che possono essere venduti con un riferimento all’Italia solo se autenticamente provenienti da aziende nazionali.

Un altro problema è che le nostre aziende, grandi o piccole che siano, nell’affacciarsi ai mercati esteri non possono contare sulla Grande Distribuzione Organizzata italiana, confi nata da questa parte delle Alpi. Cosa che non accade per i Francesi o i Tedeschi che, al contrario, hanno come partner le proprie catene distributive che fanno da traino.

Ma se vogliamo anche fare una sana e costruttiva autocritica, c’è da colmare un enorme gap di preparazione generale che impedisce a molte aziende di affrontare i mercati esteri.

In questo scenario già di per sé diffi cile, è evidente che l’Italia e la Dieta Mediterranea siano oggetto da alcuni anni di continui attacchi esterni attuati con un mal celato tentativo di discredito. Dal sistema di etichettatura a semaforo all’Italian sounding, passando per una fi nta sostenibilità che predilige il cibo prodotto in laboratorio, sembra che per il nostro agroalimentare non ci sia pace. Oggi agricoltura e allevamento tradizionali, quelli che ci caratterizzano, complice anche la virata sulla transizione ecologica, appaiono come la causa di ogni male.

L’unica strada possibile per arrivare alla sostenibilità delle produzioni alimentari sembra essere l’abbandono di tutto ciò che abbiamo sinora conosciuto, possibilmente sacrificando prodotti tipici e qualità sull’altare del rispetto dell’ambiente, come se queste cose non potessero andare tutte di pari passo verso l’obiettivo comune di mangiare bene e mangiare tutti, ma soprattutto mangiare senza sacrifi care il pianeta che ci ospita.

In sintesi, fatti i dovuti festeggiamenti per i risultati sinora ottenuti, grandi sfi de si presentano al cospetto dell’agroalimentare nazionale. Vietato farsi trovare impreparati.

Sebastiano Corona

SOCIAL

di Elena

1. Cappellini Veg

Prendiamoci una pausa dalle proteine animali e andiamo ad esplorare Cappellini Veg Lab di Mariano Comense (CO) al link laboratoriovegetale.it: “I nostri prodotti nascono dalle migliori materie prime: fresche, controllate e provenienti da produttori di fi ducia. Vengono lavorate artigianalmente senza aggiunta di conservanti o additivi, per questo sono totalmente naturali”. La linea di prodotti è curatissima anche nella grafi ca e nel packaging. Sono anche su Instagram: @laboratorio_vegetale. Super bravi! (photo © facebook.com/laboratoriovegetale).

2. Mortadella Bologna DOP, new look

È on-line il nuovo sito del Consorzio italiano tutela Mortadella Bologna (mortadellabologna.com). Sito che, partendo da un restyling estetico, si propone di costruire un diverso dialogo con gli utenti grazie anche all’utilizzo dell’Intelligenza Artifi ciale, per individuare e intercettare le aree tematiche di interesse e fornire, in tempo reale, risposte e soluzioni alle loro necessità. Nuovo anche il logo, realizzato da Robilant & Associati, un vero e proprio sigillo con elementi grafi ci che sintetizzano le tre principali caratteristiche della Mortadella Bologna, ovvero qualità, storia e simpatia. W la Mortadella Bologna DOP (photo © mortadellabologna.com).

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FOOD

Benedetti

3. Quisitaffi a Guida Food Bologna

«Ci chiamiamo ALEX, GIANMARCO e FILIPPO, siamo di Bologna e abbiamo fondato un anno e mezzo fa la nostra pagina Instagram @quisitaffi a, raccoglitore di tutte le nostre esperienze culinarie in Italia e nel mondo». Oltre alla guida che va alla scoperta della tradizione culinaria italiana (non a caso, dopo Qui si Taffi a, la specifi ca è Italian Food Culture Club), non mancate una visita al sito quisitaffi acollection.com e soprattutto allo shop di merchandising, made in Bologna. Favoloso! (photo © quisitaffi acollection.com).

4. Galopin a Oslo!

Galopin è una bellissima salumeria a Oslo, in Norvegia, specializzata in formaggi francesi, salumi francesi e italiani, patè, confi t d’anatra, oltre ad altre meraviglie. Noi li seguiamo su @galopin.oslo. Le foto parlano da sole ed è interessante seguire le strategie di comunicazione social di una bella salumeria norvegese che valorizza e promuove i prodotti italiani (in foto, il guanciale del Salumifi cio Pedrazzoli; photo © instagram.com/galopin.oslo).

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Nuovo look per il sito Consorzio Zampone e Cotechino Modena IGP

Totalmente rinnovato nei contenuti e nella veste grafi ca per rendere la navigazione più semplice e intuitiva: è on-line il nuovo sito del “Consorzio Zampone e Cotechino Modena IGP” realizzato da YAM112003: www.modenaigp.it/it Il sito conduce gli utenti attraverso un vero e proprio viaggio, che ha inizio dalla storia del Consorzio e approfondisce, con sezioni specifi che, i due prodotti; i valori nutrizionali, con una sezione ad hoc che permette di confrontare le proprietà nutrizionali dei prodotti con quelli di altri alimenti che consumiamo abitualmente; le Ricette e le news su Bandi e Gare. Proprio alle Ricette è dedicata grande attenzione: un’ampia selezione è infatti consultabile dal sito, grazie alle quali l’utente potrà sperimentare l’utilizzo di Cotechino e Zampone Modena IGP in cucina tutti i giorni e non solo durante il periodo natalizio. Dal sito è possibile selezionare le ricette in base a diversi criteri: il prodotto, l’occasione di consumo e la tipologia di piatto (antipasti, primi piatti, secondi piatti, fi nger food, ecc…).

Zampone e Cotechino Modena sono tra i più antichi prodotti della salumeria italiana. La leggenda narra che avrebbero fatto la loro prima apparizione nell’inverno del 1511 a Mirandola, quando la cittadina fu assediata dalle milizie del papa Giulio II. In quell’occasione, i Mirandolesi si sarebbero ingegnati cominciando ad insaccare la carne di maiale nella cotenna o a utilizzare la cotenna come ingrediente di un salume da cuocere, dando origine al cotechino e, successivamente, ad insaccarla nelle zampe, decretando l’origine dello zampone.

>> Link: www.modenaigp.it/it

Giorgio Chiellini protagonista della campagna social di Veroni Salumi

Inizio di giornata dolce o salato? Il capitano della Nazionale Italiana di calcio Giorgio Chiellini non ha dubbi e sceglie il team colazione salata. Opinione condivisa dallo storico Salumifi cio Veroni che ha chiesto al difensore di diventare il volto della campagna sua social per il lancio di BrioBrain, nuova linea per la colazione salata sviluppata con la biologa e nutrizionista Gigliola Braga. «Abbiamo deciso di sfi dare una delle abitudini più comuni in Italia, la colazione dolce, proponendo un’opzione che fornisca in maniera equilibrata i nutrienti di cui abbiamo bisogno per ripartire al mattino», spiega Guido Veroni, AD insieme al fratello Marco di Veroni Salumi. La linea BrioBrain si sviluppa in 4 kit che includono una brioche integrale salata con semi di chia, lino e canapa o un gnocchino con lievito madre e olio extravergine di oliva, farciti con salumi Veroni: cotto, crudo, mortadella e fesa di tacchino. Completano il kit l’Asiago DOP o la provola dolce, mandorle sgusciate Mister Nut e due tisane bio Valverbe per infusioni calde o fredde.

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