D
vo uo N
R
IZA
Bimestrale Febbraio/Marzo 2017 Numero 4 - € 4,90 Italia P.I. 30 gennaio 2017
ossier POSTE ITALIANE S.P.A. SPED. IN ABB. POST. - D.L. 353/2003 (CONV. IN L.27/02/2004 N°46) ART. 1, COMMA 1, LO/MI
SCELGO DI STARE BENE
COME SUPERARE LO STRESS
(e vivere felici 10 anni di più)
La tensione, se diventa cronica, lascia cicatrici profonde nel cervello
Ecco come salvarsi
Quanto sei stressato? Te lo svela il test e ti dice come uscirne
Gli antistress naturali Subito efficaci senza effetti collaterali
Cose fare ogni giorno per evitare che la tensione si somatizzi
SOMMARIO LE CAUSE DEL DISAGIO 20 Quali sono gli eventi
che creano malessere?
I SINTOMI CARDIOCIRCOLATORI 40 Anche il cuore può perdere il rirmo
I SINTOMI E IL TEST 22 Sai riconoscere
42
LA RISPOSTA BIOCHIMICA 26 Cosa succede quando
GLI EFFETTI SUL SISTEMA IMMUNITARIO 44 Un organismo stressato
il tuo livello di stress?
si secerne cortisolo?
UN FENOMENO IN NETTO AUMENTO 3
6
L’editoriale di Vittorio Caprioglio Impariamo a cavalcare l’onda dello stress È proprio vero che è sempre un nemico?
Dopo l’attacco di stress il pericolo-infarto diventa 8 volte più alto
non si difende più
GLI ORGANI PIÙ COLPITI 30 Lo stress lascia tracce
in tutto il corpo ma, in particolare, “ferisce” i tessuti neuronali
I MAGGIORI DANNI LI SUBISCE IL SISTEMA NERVOSO 32 Troppa tensione produce cicatrici nel cervello
I NUMERI DEL MALESSERE 10 Ormai è un’epidemia:
I RIFLESSI SULLA LONGEVITÀ 46 Vivi sempre in allerta?
Sei più vecchio di dieci anni
COME CAMBIA IL METABOLISMO 50 Lo stress blocca la fame
oppure la fa aumentare?
52
Rabbia, noia e frustrazione ci spingono verso alimenti ogni volta diversi
ne soffrono 6 italiani su 10
12
LO STRESS E LE PATOLOGIE ARTICOLARI 54 I dolori e le contratture
Dirigenti, giornalisti, bancari e assicuratori sono i lavoratori più esposti
nascono nella psiche?
UN DISTURBO CHE HA RADICI ANTICHE 14 Anche Greci e Romani erano stressati!
LA LETTURA PSICOSOMATICA 16 Lo stress viene a dirci che è ora di cambiare
SE LA DIGESTIONE DIVENTA DIFFICILE 36 Colite e gastrite hanno un’origine emotiva?
I POSSIBILI RISCHI PER LE VIE AEREE 38 Quando la tensione ti toglie il respiro
RIZA Dossier
4
I DISTURBI DERMATOLOGICI 58 Se la mente è “irritata” la pelle s’infiamma
LE RICADUTE SUL SISTEMA ORMONALE 60 Lo stress altera il ciclo e “uccide” il desiderio
R
IZA
Dossier
Direttore responsabile: Vittorio Caprioglio Direttore generale: Liliana Tieger Progetto grafico: Roberta Marcante Immagini: Fotolia, 123rf, Shutterstock Hanno collaborato per i testi: Chiara Beretta, Fiammetta Bonazzi, Giada Bossi, Giulio Divo, Marco Missiroli, Michael Morelli, Claudia Raimondi, Valentina Schenone, Marcella Valverde, Federica Vuono, Marilena Zanardi.
LE ERBE RIEQUILIBRANTI 64 Esistono delle alternative naturali agli ansiolitici?
LA FLORITERAPIA CHE LIBERA LA MENTE 66 Ti crolla il mondo addosso? Risollevati con un fiore
LA TERAPIA CON I MINERALI 68 Prendi calcio e magnesio e stai subito meglio
COSA FARE OGNI GIORNO 70 Le regole per trasformare
Con la consulenza scientifica di: Dottor Raffaele Morelli medico, psichiatra, psicoterapeuta Dottor Vittorio Caprioglio medico, psicoterapeuta Dottoressa Daniela Marafante medico, psicoterapeuta Professor Emilio Minelli esperto di Medicina Integrata Centrata sulla Persona Dottoressa Carolina Capriolo biologa e nutrizionista Professor Francesco Cavagnini medico, endocrinologo Dottoressa Alessandra D’Alessandro medico, gastroenterologa Dottor Antonino Di Pietro medico dermatologo Professor Luigi Ferini-Strambi medico, neurologo specializzato in medicina del sonno Professor Gianfranco Fraschini medico ortopedico e traumatologo Professor Alberto Margonato medico, cardiologo Dottor Davide Raiteri medico, pneumologo Dottor Marco Stramba-Badiale medico, cardiologo e geriatra Professor Giuseppe Riva ordinario di psicologia generale all’Università Cattolica di Milano Direttore pubblicità: Doris Tieger Ufficio pubblicità: Luisa Maruelli, Ugo Scarparo Segreteria: Luana Lombardi Responsabile Amministrativo: Danila Pezzali Segreteria di Direzione: Daniela Tosarello Responsabile ufficio tecnico: Sara Dognini Ufficio Abbonamenti: Maria Tondini, Clarissa Cazzato
il tuo disagio in energia positiva
Autorizzazione del tribunale di Milano n° 4 del 10/01/2017
LA MEDITAZIONE COME “MEDICINA” 76 Per ritrovare la calma...
ISSN 2531-3371 EDIZIONI RIZA s.p.A Via Luigi Anelli, 1 - 20122 Milano www.riza.it - info@riza.it Stampato da Elcograf S.p.a. Via Mondadori, 15 - 37131 Verona Distribuzione per l’Italia: SO.DI.P. “Angelo Patuzzi” S.p.A., Via Bettola n° 18, 20092 Cinisello Balsamo (MI)
prova a essere zen!
LA FORZA CURATIVA DELL’ATTIVITÀ FISICA 78 Chi fa sport produce
più ormoni della felicità
80
20 minuti di camminata al giorno sono meglio degli ansiolitici
Tutti i diritti riservati. Questa pubblicazione è protetta da copyright ©. Nessuna parte di essa può essere riprodotta, contenuta in un sistema di recupero o trasmessa in ogni forma e con ogni mezzo elettronico, meccanico, di fotocopia, incisione o altrimenti senza il permesso scritto dell’editore. Le informazioni contenute nella presente pubblicazione sono a scopo informativo e divulgativo: pertanto non intendono sostituire, in alcun caso, il consiglio del medico di fiducia.
RIZA Dossier
5
LE CAUSE DEL DISAGIO
Quali sono gli eventi che CREANO MALESSERE? Incidenti, lutti, traslochi. Ma anche una vincita al gioco, una nascita, un nuovo lavoro... Tante e diverse sono le situazioni che possono innescare la miccia dello stress. Senza sottovalutare l'azione destabilizzante di una vita senza pause o troppo organizzata
L
L’onda lunga del cambiamento
o stress nasce da una relazione distorta con la realtà e dalla tendenza a spendere la nostra energia adeguandoci a richieste o sollecitazioni che arrivano soprattutto da ambiti esterni a noi, come coppia, famiglia, lavoro, amicizie ecc. Esiste anche una graduatoria ufficiale dello stress, detta di Holmes-Rahe, dal nome degli esperti dai quali è stata messa a punto alla fine degli anni Sessanta: è una scala (tuttora valida) che va da 0 (cioè nessuno stress o stress nullo), a 100 (cioè il massimo dello stress possibile) e vengono presi in esame vari eventi che possono capitare a chiunque. Al primo posto, con punteggio 100, c'è la morte del coniuge, e a seguire troviamo divorzio, separazione, morte di un parente stretto, menopausa, matromonio e pensionamento... È chiaro che non tutti reagiscono allo stesso modo di fronte allo stesso fatto, ma gli eventi previsti nella scala di Holmes-Rahe restano comunque un buon indicatore per comprendere quali sono i peggiori fattori di stress. Infatti, se è vero che non è possibile eliminare del tutto lo stress (anche perché si finirebbe col vivere una vita piatta e priva di stimoli), un livello adeguato di stress può essere fondamentale per renderci più energici, più dinamici e creativi e con una maggiore autostima. Il segreto, quindi, non consiste nel combattere lo stress: il trucco è riuscire a tenerlo sotto controllo, in modo da dosarlo al meglio per trasformarlo in una sorta di carburante per la nostra vita.
Gli eventi di cambiamento possono essere positivi (come un nuovo amore, una nascita, l’avvio di una nuova attività, un favorevole cambio di lavoro, un viaggio), o negativi (come una separazione, un licenziamento, una morte dopo una malattia). Anche un trasloco provoca stress: perché, oltre all’impegno fisico, implica un profondo coinvolgimento emotivo, generato dal fatto di lasciare ambienti familiari e di doversi adattare a un nuovo contesto abitativo.
Pianificare tutto ci fa ammalare Più si diventa rigidi e programmati e più ogni minimo imprevisto si trasforma in disagio. Nelle persone che pianificano troppo, inoltre, spesso compare la paura per il futuro, altra fonte di stress. Solo abbandonando la nostra identità cristallizzata potremo scoprire nuovi modi d’essere che ci faranno stare meglio nel presente e allontaneranno lo stress.
DORMIRE POCO SOLLECITA L’ORMONE È stato scientificamente dimostrato che la carenza di sonno, soprattutto se abituale, altera il metabolismo degli zuccheri e stimola la produzione di cortisolo, l’ormone dello stress: lo afferma uno studio dell’Università della California pubblicato sul Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism, che ha valutato l’influenza che la carenza di sonno può avere sul metabolismo dei carboidrati. È risultato che dormire un numero
RIZA Dossier
20
D
E
Il peso delle (cattive) abitudini e degli atteggiamenti mentali
Rischi di più ai cambi di stagione e al rientro dalle vacanze
Non bisogna poi dimenticare che tutte le situazioni che ci vanno strette e creano disagio, soprattutto a livello familiare o lavorativo, provocano una continua produzione di cortisolo; la stessa cosa accade quando affrontiamo la vita con atteggiamenti mentali distorti che rendono cronico lo stress: per esempio, ostinandoci a dire di sì quando invece vorremmo dire di no...
Lo stress può essere innescato o accentuato anche da fattori ambientali: il rientro al lavoro oppure a scuola dopo un piacevole periodo di vacanza e il cambio di stagione sono fra gli esempi più comuni. In tutti questi casi, la mente e il corpo si trovano a dover affrontare un cambiamento che spesso porta con sé valenze simboliche negative (come nel caso della fine delle ferie o del passaggio dal gradevole clima estivo alle brevi e buie giornate autunnali), che rendono comunque più difficoltosi i processi di adattamento. Inoltre, i cambi di clima agiscono sul corpo modificando la secrezione ormonale di serotonina, l’ormone del benessere che aiuta a mitigare gli effetti stressanti del cortisolo. ■
LA FRETTA CI FA VIVERE DI CORSA, ANCHE SE NON NE ABBIAMO BISOGNO Fra le cause di stress c’è poi la fretta: per molti, infatti, “vivere di corsa” diventa un’abitudine, il modo per così dire “normale” di affrontare la quotidianità. A volte lo stress dovuto alla fretta si esprime come sensazione di essere in ritardo anche quando non ci sono orari particolari da rispettare; altre volte si manifesta con una tendenza all’iperattività oppure con l’incapacità di prendersi pause o di rallentare perché ci si sente subito in colpa, anche se non c’è motivo. Le cause dell'instaurarsi di questa forma di stress vanno da una marcata incapacità di usare bene il tempo alla paura dei momenti “vuoti”, dal timore del giudizio, all'insicurezza, al senso di inadeguatezza.
DELLO STRESS (E FA ANCHE INGRASSARE) di ore insufficiente (4-5 ore per notte per 5 notti di fila) espone al pericolo di avere troppi zuccheri nel sangue e di sviluppare, nel tempo, diabete di tipo 2. Non solo: la carenza di sonno porta anche a un incremento del cortisolo, che ha conseguenze negative sul metabolismo; il cortisolo provoca infatti un rallentamento del metabolismo basale e una riduzione della massa magra, favorendo il sovrappeso. RIZA Dossier
21
I SINTOMI CARDIOCIRCOLATORI
Anche il cuore può PERDERE IL RITMO Quando è acuto e improvviso ma anche se diventa cronico, lo stress può danneggiare il muscolo cardiaco e sfiancare arterie e capillari. Ecco allora cosa devi sapere per evitare i disturbi cardiocircolatori favoriti da uno stile di vita eccessivamente incalzante e metterti al riparo da tachicardia, ictus, infarto e aterosclerosi
D
“
a secoli si parla delle emozioni che possono danneggiare il motore del nostro organismo e oggi la scienza conferma che fra stress e patologie cardiocircolatorie esiste un legame molto stretto. A questo proposito, abbiamo chiesto al professor Alberto Margonato, primario dell’Unità Operativa di Cardiologia clinica e Terapia intensiva coronarica dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano e docente di Cardiologia presso l’Università Vita e Salute del San Raffaele, di spiegarci quali sono i fattori di rischio che lo stress - acuto o cronico - può determinare sul nostro sistema cardiocircolatorio. Perché, in una persona che vive sempre di corsa, il cuore che batte più veloce e il dolore al petto non devono mai essere sottovalutati.
Un’arrabbiatura, una forte emozione o uno spavento improvviso fanno aumentare la secrezione di catecolamine, particolari sostanze che alterano il battito, alzano la pressione e sfiancano le coronarie
”
Lo stress improvviso e acuto è in assoluto il più pericoloso! “Negli ultimi anni, il ruolo dello stress nella genesi delle cardiopatie è stato decisamente rivalutato, tanto che esiste addirittura una malattia specifica che si chiama ‘cardiopatia da stress’ o, per usare un termine più antico, ‘crepacuore’. Si tratta di un vecchio concetto che riporta indietro alle frasi che dicevano i nostri nonni del tipo ‘è morto per il dispiacere’ oppure ‘ha avuto una notizia meravigliosa e non ha retto all’emozione’”, afferma il cardiologo. “Ora noi medici abbiamo avuto modo di constatare che lo stress
RIZA Dossier
40
ECCO I SINTOMI DA NON SOTTOVALUTARE Per la salute del cuore è importante imparare a gestire rabbia e nervosismo, ma occorre anche può essere causa di cardiopatie saper riconoscere alcuni sintomi caratteristici, come dolore al petto, sensazione di fiato corto, di tipo ischemico: infatti, il cervelaritmie che si manifestano in situazioni di stress. “È stata stilata una lista delle circostanze lo ha un enorme potere sul cuore potenzialmente dannose: tra queste, per esempio, vi sono i lutti in famiglia, la perdita del perché, sotto lo stimolo delle emolavoro, i problemi finanziari, la notizia che un figlio divorzia, la morte dell’amatissimo cane, zioni, induce la secrezione di cateuna litigata particolarmente violenta, un’incomprensione sul lavoro, un alterco nel traffico…”, colamine, cioè di adrenalina e di avverte il professor Margonato. Ma non sono solo i fatti negativi a provocare problemi cardianoradrenalina. Se siamo sottopoci: “Anche una gioia improvvisa, una vincita inattesa o altri eventi piacevoli ma imprevisti sono sti improvvisamente a uno stress in grado di innescare la sindrome del cuore spezzato. Sembra un infarto classico, ma il dolore acuto, ossia forte e improvviso, le è spesso meno violento e l’esito di una serie di esami specifici, tra cui l'elettrocardiogramma concentrazioni arrivano a essere e la valutazione delle sostanze di necrosi cardiaca in circolo nel sangue, consente di fare di gran lunga superiori al normale chiarezza. Per fortuna, nella maggior parte dei casi la prognosi è migliore rispetto all’infarto e possono provocare uno spasmo e il cuore tende a tornare alla normalità nel giro di qualche settimana”. delle arterie, un’alterazione dei capillari del cuore, un incremento dele donne giovani. Da questo punto di vista, perciò, la pressione, dispnea o disturbi del ritmo cardiaco, oramai siamo pronti a intervenire quando un paziente tanto che, in alcuni casi, si può scatenare un infarto riferisce di aver avuto grandi emozioni e non si sente fatale oppure si possono innescare patologie che bene”, osserva il professor Margonato. possono essere simili all’infarto. Tali eventi, spesso, colpiscono categorie di pazienti abbastanza ben Vivere in preda alla frenesia definite: per esempio, in genere si tratta di donne in può provocare danni “pesanti” post menopausa, ma interessano anche molti uomini Ma “mentre è facile comprendere che la causa scatenante di un problema cardiaco può essere determinata da un evento inaspettato, è più difficile verificare quanto incida una situazione di stress cronico reiterato nel tempo”, prosegue l’esperto. “In tal caso, a mio parere, è essenziale richiedere una valutazione psicologica da parte di un esperto che comprenda quanto, in quella particolare persona, la situazione esistente legata magari al lavoro o ai rapporti interpersonali in genere, sia in grado di procurare stress e in quale misura. Alcuni sostengono che ciò accada perché, facilmente, chi è stressato tende ad avere stili di vita scorretti, cioè a mangiare di più e male, a fumare molto, a fare meno moto per mancanza di tempo. Ma è anche vero che, comunque, se si è in uno stato di stress perenne, la quantità abnorme di ormoni specifici in circolo, soprattutto cortisolo, determinerà una serie di conseguenze non certo positive: la pressione arteriosa sarà più elevata, le coronarie subiranno una costante contrazione e il cortisolo favorirà la produzione di colesterolo da parte dell’organismo, con un effetto negativo sui depositi che si possono formare all’interno dei vasi. Inoltre, non bisogna dimenticare che una condizione prolungata di stress altera anche il sistema ormonale che protegge i vasi dalla formazione dei coaguli”, afferma lo specialista.
▲
RIZA Dossier
41
I DISTURBI DERMATOLOGICI
Se la mente è “irritata” LA PELLE S’INFIAMMA Durante la gestazione, la pelle e il sistema nervoso si sviluppano da una medesima matrice cellulare: si spiega così perché le preoccupazioni, le paure, il logoramento emotivo e il surmenage psicofisico che affaticano il cervello provocano ricadute a livello epidermico
L
a pelle è uno degli organi-bersaglio che più risentono degli effetti nocivi dello stress. Le continue fluttuazioni ormonali che contraddistinguono questo stato mentale agiscono infatti sulla pelle determinando la comparsa di lesioni, così come il peggioramento di problemi cutanei già presenti. Ma perché lo stress agisce in maniera così aggressiva proprio sulla pelle? “Tutto nasce dal fatto che tra pelle e sistema nervoso c’è un legame intimo, che risale addirittura alla vita prenatale: hanno un’origine comune. Entrambi si sviluppano partendo dallo stesso foglietto cellulare che poi si differenzia nell’una e nell’altro”, afferma Antonino Di Pietro, dermatologo a Milano, direttore dell’Istituto Dermoclinico Vita Cutis. “Ecco perché la pelle risente dell’affaticamento psichico. E vale anche il contrario: i danni inferti alla pelle sono fonte di uno stress particolare”.
Troppi pensieri e... la cute si arrossa Il nostro cervello, quando è sotto stress, è una fucina di pensieri. L’attenzione si fissa su un problema e questo diventa il centro della nostra vita, anche quando crediamo di non pensarci. “Il cervello funziona attraverso impulsi elettrici, che si propagano lungo i nervi e così controllano l’azione dei muscoli”, afferma Di Pietro. “Sotto stress la produzione di impulsi aumenta, di pari passo al ribollire dei pensieri, e crea uno stato di tensione muscolare. L’effetto è una vasocostrizione, cioè il
RIZA Dossier
58
Un segno sulla pelle è sempre un segno sull’anima
restringimento dei piccoli vasi sanguigni. Proprio il restringimento dei vasi è la causa del colorito pallido e delle occhiaie, nelle persone alle prese con uno stato di tensione emotiva. Ma questo non è l’unico effetto”. Il peggioramento della circolazione nei piccoli vasi sanguigni provoca un danno: le cellule non vengono più nutrite con l’ossigeno e i micronutrienti di cui hanno bisogno, e non vengono ben ripulite da tossine e radicali liberi. Ne consegue un invecchiamento precoce. “La pelle di una persona stressata è più suscettibile alle infezioni. Non a caso nei periodi di forte tensione compaiono lesioni come l’Herpes e peggiorano i problemi cutanei cronici quali rosacea, dermatite seborroica e psoriasi. Anche questi disturbi risentono della minore ossigenazione della cute, dovuta al restringimento dei piccoli vasi”.
La comparsa di un eczema o di un prurito diffuso, lo sviluppo di bolle da orticaria senza una causa apparente sono tutti segnali tipici dello stress. E non devono essere sottovalutati. “Ogni segno sulla pelle balza subito all’occhio e cattura la nostra attenzione. L’unica cosa da fare è prendersi cura di sé e parlarne con chi ci può aiutare: non è raro infatti che nel momento in cui si riesce a superare la fase stressante, anche il disturbo cutaneo migliori. Viceversa, ignorare questi segnali determina un ritorno al cervello della stimolazione elettrica, lungo le vie nervose. E questo eccesso di attività elettrica altera il normale flusso dei pensieri e può diventare fonte di comportamenti irrazionali, negativi, che possono peggiorare il problema”, puntualizza Di Pietro. ■
PUOI PREVENIRE A TAVOLA PRURITO, ECZEMI E DERMATITI La natura per fortuna ci offre varie risorse per migliorare lo stato della pelle stressata, in attesa di risolvere il problema che sta a monte. “Si deve potenziare la circolazione dei piccoli vasi”, suggerisce Di Pietro. “Ed è un risultato che si ottiene mangiando frutti di bosco rossi, che contengono flavonoidi preziosi per mantenere l’elasticità dei capillari.
Sempre a difesa del microcircolo sanguigno, raccomando di consumare anche kiwi e agrumi, ricchi di vitamina C così come, tra le verdure, cavoli e cavolini di Bruxelles.
Anche un quadratino di cioccolato fondente a fine pasto è un buon alleato: oltre ai flavonoidi stimola la secrezione di serotonina, che migliora il tono dell’umore.
Nelle banane, infine, c’è il magnesio che aiuta a sciogliere le tensioni muscolari. Consiglio anche l’integrazione di oligoelementi come rame e zinco: fanno bene al sistema immunitario, a quello nervoso e a quello circolatorio”. RIZA Dossier
59
LA TERAPIA CON I MINERALI
Prendi calcio e magnesio E STAI SUBITO MEGLIO Questi sali facilitano la trasmissione degli impulsi nervosi e rilassano la mente e i muscoli. Bisogna assumerli con la dieta o, nei casi di carenza, con gli integratori: stemperano il nervosismo e ci regalano una sensazione di benessere profondo
M
inerale indispensabile per tenere sotto controllo lo stress, il magnesio assicura la corretta trasmissione degli stimoli nervosi ai muscoli. È ottimo per il buon funzionamento del sistema cardio-circolatorio: regola il battito cardiaco, previene l’infarto e abbassa la pressione troppo alta, evento molto frequente nelle persone stressate o esaurite. Il magnesio può essere utile anche per attenuare gli sbalzi d’umore tipici della sindrome premestruale; in menopausa, smorza le vampate di calore e combatte ansia e insonnia. Agisce anche sulla digestione riducendo l’acidità, poiché riequilibra il pH; di conseguenza diminuisce le infiammazioni e mitiga i disturbi gastroenterici “da stress”.
Per avere un apporto equilibrato di magnesio, gli esperti suggeriscono che in media dovremmo assumerne 300-500 mg al giorno. Se ne può fare scorta, prima di tutto, attraverso i cibi: i cereali integrali ne sono ricchi, mentre quelli raffinati ne sono quasi del tutto privi, dato che il magnesio è contenuto nella crusca e nel germe; grano saraceno e miglio sono i cereali che contengono la maggiore quantità di magnesio, presente in alte dosi anche nelle verdure a foglia verde e in alcuni tipi di frutta, come banana, melone, uva, more, lamponi, fragole, ciliegie, datteri, fichi secchi e albicocche secche. Altre fonti di magnesio, oltre al cacao amaro, sono i legumi, la frutta oleosa (mandorle, noci, arachidi, pistacchi) e i semi (sesamo, zucca e girasole).
Lo stress “mangia” il magnesio
Quando serve l’integratore
Sotto stress, l’organismo utilizza dosi massicce di magnesio per riequilibrare gli scambi fra neuroni e fra neuroni e muscoli. Si entra così in un circolo vizioso, in cui si richiede sempre più magnesio.
Se all’organismo manca il magnesio, si possono riconoscere alcuni sintomi tipici, come stanchezza, ansia, irritabilità, cefalea, insonnia, crampi e palpitazioni. Un altro segnale di mancanza di magnesio è
IL CALCIO IL MIGLIORE ALLEATO SE LA TENSIONE Oltre a essere il principale “materiale da costruzione” di ossa e denti, il calcio regola la contrazione muscolare e, assieme al magnesio, interviene nei processi di trasmissione degli impulsi nervosi. Il calcio, inoltre, abbassa la pressione arteriosa e riequilibra i livelli di colesterolo, che s’innalzano per effetto dello stress. Infine, aiuta a tenere sotto controllo la fame nervosa e, assunto alla sera, favorisce l’addormentamento. RIZA Dossier
68
P
E
IL LITIO ELIMINA LE RIGIDITÀ E DISPERDE I CATTIVI PENSIERI
Talvolta lo stress associato a insonnia, contratture e dolori diffusi (fibromialgia), scatena ipocondria e preoccupazioni, peggiorando ulteriormente il quadro di esaurimento. In queste ipotesi risulta d’aiuto il litio sotto forma di oligoelemento: pacifica la tensione nervosa e riduce il rischio di somatizzare lo stress. Il litio mitiga gli sbalzi d’umore e stempera l’irritabilità, con un’azione distensiva anche a livello muscolare. Il Litio oligoelemento si assume in fiale: se ne prende una la mattina a digiuno, tenendo il liquido qualche secondo sotto la lingua prima di deglutire. Il Litio si assume per cicli di 2 mesi.
dato dalla comparsa di macchie bianche sulle unghie. In questi casi, è consigliabile integrare il minerale assumendo un integratore. Una delle formulazioni che l’organismo assimila meglio è il carbonato di magnesio in forma citrata, sotto forma di polvere effervescente da sciogliere in acqua tiepida; si prende una volta al giorno (un cucchiaino o una bustina in un bicchiere d’acqua), alla sera prima di dormire o la mattina prima di colazione. Si fanno cicli da un mese, sospendendo la terapia solo se si nota che l’intestino diventa troppo “vivace”. In caso di stress dovuto a carichi di super lavoro o dopo un’intensa attività fisica, è invece indicata l’associazione fra magnesio e potassio. n
“
PROVOCA INSONNIA E FAME NERVOSA Oltre ai latticini e alle verdure a foglia verde, di calcio sono molto ricchi i semi di lino, sesamo e papavero, la quinoa e l’amaranto, e l’alga wakame; se non c’è il giusto apporto del minerale, possono comparire crampi, formicolii alle dita, mal di testa e vuoti di memoria, irritabilità e nervosismo. In questi casi, si raccomanda l’assunzione di un integratore a base di calcio; una compressa al dì al mattino a digiuno, con un abbondante bicchiere di acqua.
Cerchi energia nel caffè? Attenzione! Se ne bevi troppo non assorbi i minerali antistress e, di conseguenza, peggiori le ricadute negative delle tensioni. Come regola, non superare le 3 tazzine al giorno
RIZA Dossier
69
”