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Bimestrale Ottobre/Novembre 2016 Numero 2 - € 4,90 Italia
ossier POSTE ITALIANE S.P.A. SPED. IN ABB. POST. - D.L. 353/2003 (CONV. IN L.27/02/2004 N°46) ART. 1, COMMA 1, LO/MI
SCELGO DI STARE BENE
Dalla mucosa intestinale dipende tutta la tua salute
DEPURA L’INTESTINO TI SALVI LA VITA Bastano 2 giorni al mese! Rigeneri fegato, cervello e anticorpi
Lo sapevi che la gioia di vivere dipende dalla serotonina? Il 95% nasce nell’intestino
Flora batterica: se funziona bene ti fa dimagrire
Cover INTESTINO_N2 3.indd 1
Stipsi, colite e colon irritabile: tutte le nuove cure
Gonfiore addominale: spesso è causato da glutine e zuccheri
I probiotici e le fibre giuste che dobbiamo assumere tutti i giorni
15/09/16 14:59
SOMMARIO le nuove teorie sul mal di vivere 18 L’infiammazione scatena
ansia e depressione
la visione psicosomatica 20 Ci sono emozioni che disturbano l’intestino
L’intestino nella storia 22 Per gli antichi la pancia
la matrice della vita 26 La grande scoperta:
non serve solo per digerire 6 L’intestino ragiona come
dentro di noi abita un mondo di batteri
il menu quotidiano 30 Qual è la dieta migliore
un secondo cervello
l’ANATOMIA della digestione 8 Scopri come è fatto
per il microbiota?
dentro l’addome c’è un mondo 10 Lo sai che è grande come
il trapianto di flora batterica?
più che in passato
l’esame delle feci?
i legami insospettabili 38 La colite può provocare
il mal di schiena?
lo studio sui centenari 40 L’elisir di lunga vita
è nella flora intestinale?
il decalogo anti stitichezza 44 È possibile combattere
la stipsi ostinata?
il rimedio indispensabile 46 Ecco tutte le regole per usare bene i probiotici
cosa portare a tavola 48 Ogni giorno ti servono
30 grammi di fibre
i farmaci vanno usati con moderazione 50 Troppi lassativi alterano
esiste un LEGAME fRA intestino ed emozioni 16 La nostra felicità dipende
la diagnosi precoce
Un test semplice ma fondamentale 36 Perché è importante fare
un campo da calcio?
i numeri e le statistiche 12 Un organo che si ammala
la rivoluzione terapeutica 32 La cura del futuro sarà
e come funziona
era un “luogo” sacro
L’importanza della prevenzione 34 Evita i tumori al colon con
(anche) dalla pancia
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i ritmi di evacuazione
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se il mal di pancia colpisce “a zone” 70 Crampi sul lato sinistro?
le irrigazioni depurative 52 Il lavaggio del colon
serve davvero?
non sempre i medicinali fanno bene 54 Farmaci e flora batterica:
sono amici o nemici?
cosa c’È dietro il sovrappeso 58 Non riesci a dimagrire?
Attenzione ai batteri
quando l’intestino È troppo vivace 71 Anche intolleranze e stress
causano dissenteria
quel bruciore che compare all’improvviso 72 I consigli per guarire
le emorroidi
i pericoli dei cibi carnei 74 La carne rossa è la causa delle neoplasie?
disturbi intestinali e peso forma 60 C’è un nesso fra stipsi
Sono i diverticoli
il vademecum dell’intestino sano
e grasso addominale?
78 Mai più coliche né gonfiori con le 7 regole d’oro
le nuove frontiere della ricerca 64 Colon irritabile? Colpa
gli alimenti da ridurre o evitare 66 Il glutine ha veramente un’azione irritante?
alimenti che infiammano 69 Anche il lattosio può compromettere la digestione?
Direttore responsabile: Vittorio Caprioglio Direttore generale: Liliana Tieger Progetto grafico: Roberta Marcante Immagini: Fotolia, 123rf, Shutterstock Hanno collaborato per i testi: Fiammetta Bonazzi, Giada Bossi, Stefania Conrieri, Giuseppe Maffeis, Marco Missiroli, Michael Morelli, Claudia Raimondi, Pamela Scarlata, Valentina Schenone, Marcella Valverde, Federica Vuono. Con la consulenza scientifica di: Dott. Raffaele Morelli, medico, psichiatra, psicoterapeuta Dott. Vittorio Caprioglio, medico, psicoterapeuta Dott.ssa Daniela Marafante medico, psicoterapeuta Prof. Emilio Minelli, esperto di Medicina Integrata Centrata sulla Persona Dott.ssa Pamela Scarlata, medico chirurgo, esperta in medicina funzionale dell’intestino e nutrizione Dott.ssa Cristina Molina medico omeopata Pubblicità: Direttore: Doris Tieger Luisa Maruelli, Ugo Scarparo Segreteria: Luana Lombardi, Chiara Rizzelli Responsabile Amministrativo: Danila Pezzali Segreteria di Direzione: Daniela Tosarello Responsabile ufficio tecnico: Sara Dognini Ufficio Abbonamenti: Maria Tondini
degli zuccheri che fermentano
Dossier
la tua farmacia verde 82 Così mangi di tutto
ma ti senti leggera
ISSN 2531-3371 EDIZIONI RIZA s.p.A Via Luigi Anelli, 1 - 20122 Milano www.riza.it - info@riza.it Stampato da Nuovo Istituto Italiano d’arti Grafiche S.p.a. Via Zanica, 92 - 24126 Bergamo Distribuzione per l’Italia: SO.DI.P. “Angelo Patuzzi” S.p.A., Via Bettola n° 18, 20092 Cinisello Balsamo (MI) Tutti i diritti riservati. Questa pubblicazione è protetta da copyright ©. Nessuna parte di essa può essere riprodotta, contenuta in un sistema di recupero o trasmessa in ogni forma e con ogni mezzo elettronico, meccanico, di fotocopia, incisione o altrimenti senza il permesso scritto dell’editore. Le informazioni contenute nella presente pubblicazione sono a scopo informativo e divulgativo: pertanto non intendono sostituire, in alcun caso, il consiglio del medico di fiducia.
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dentro l’addome c’è un mondo
Lo sai che è grande come un campo da calcio? L’intestino ha una superficie vastissima e ospita un chilo e mezzo di microorganismi, in numero 10 volte superiore alle cellule dell’intero organismo. E durante la vita media di un individuo, lo attraversano 30 tonnellate di cibo e 50mila litri di liquidi...
250 metri quadrati
Sono i villi intestinali a rendere questa superficie così ampia: si tratta di minuscole strutture “a onda” che si sviluppano sulla parete intestinale e moltiplicano l’estensione dell’intestino, che altrimenti sarebbe di soli 3,3 mq.
È la lunghezza media del tenue
metri
100 milioni
Si tratta di una lunghezza media e corrisponde alla parte di intestino che provvede all’assorbimento del cibo. A volte questa misura sfiora punte di 9 metri.
sono i neuroni del “secondo cervello” La mucosa intestinale ospita circa 100 milioni di neuroni, pari a quelli presenti nel midollo spinale. Questa rete neuronica costituisce un vero e proprio cervello autonomo, il più antico e legato ai meccanismi non razionali di sopravvivenza: perciò l’intestino viene chiamato anche “secondo cervello”.
”
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la superficie intestinale totale
La sua area è grande quasi come un campo da calcio o come due campi da tennis
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”
1000 miliardi
È il numero di batteri che vivono nell’intestino Il nostro intestino è popolato da batteri. Questi invisibili ospiti sono circa 1000 miliardi. I batteri totali del nostro organismo, presenti soprattutto sulla pelle, arrivano a essere 100mila miliardi.
500 specie batteriche
variano nel corso della vita e possono arrivare anche a mille È il numero delle specie batteriche presenti nel nostro organismo, soprattutto nell’intestino. Le specie possono variare nel corso della vita, arrivando anche a mille diverse, e sono influenzate dalla nostra dieta e dal nostro stile di vita.
1,5kg
il peso dei microrganismi che abitano la pancia Sono organismi unicellulari delle dimensioni di pochi micrometri (un micrometro corrisponde a un millesimo di millimetro): vivono sui villi, lungo tutto il tubo intestinale.
3 milioni
sono i geni dei batteri enterici L’analisi del DNA dei microrganismi che vivono nel tratto intestinale umano ha stabilito che i nostri batteri hanno oltre 3 milioni di geni, un numero enormemente superiore a quello relativo al genoma umano. Il nostro patrimonio genetico è dunque solo in porzione minore umano, e anche quello batterico è assolutamente indispensabile per vivere.
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la matrice della vita
La grande scoperta: Dentro di noi abita un mondo di batteri Il microbiota è un vero e proprio organo, composto da 100 trilioni di cellule batteriche del peso di oltre un chilo. All’interno di questo ecosistema, che vive nella nostra pancia, specie benefiche e nocive competono alla ricerca di un equilibrio da cui dipende la nostra salute
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na volta si chiamava flora batterica. Oggi il termine da usare è “microbiota intestinale”, espressione che sta a indicare l’insieme dei batteri che popolano il nostro intestino e dai quali - le ricerche recenti lo stanno dimostrando ogni giorno di più - dipende la nostra vita. Si tratta di un intero universo che ospitiamo all’interno della nostra pancia: le specie di batteri identificate sono centinaia e il numero di batteri è 10 volte superiore rispetto alle cellule che compongono il nostro organismo: un individuo è costituito da 10 trilioni di cellule umane ma anche da 100 trilioni di cellule batteriche. I numeri sono davvero sorprendenti: i microrganismi che un uomo di 70 chili ospita pesano, da soli, oltre un chilo! Un vero super-organo aggiuntivo. Si tratta di microrganismi che vengono definiti come specie specifici, cioè propri dell’essere umano: loro si
sono evoluti e sviluppati con noi, non potrebbero vivere senza averci come ospite, ma neppure noi saremmo in grado di esistere senza il loro fondamentale apporto. Ogni individuo ha un proprio personalissimo microbiota, anche se è stato individuato un set di batteri (come i Bacteroidetes
due termini da non confondere il microbiota intestinale è l’insieme dei batteri che colonizzano l’intestino. Si parla invece di microbiota in generale per definire tutti i batteri che popolano il corpo, presenti ad esempio sulla pelle o sulle mucose respiratorie. il microbioma è il patrimonio genetico che deriva da tutti i batteri presenti nell’uomo. RIZA Dossier
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“
Ogni individuo ospita dentro di sé miliardi di cellule batteriche: quando questo “ecosistema” è danneggiato o carente, le funzioni intestinali iniziano a deteriorarsi
”
la funzione dei microrganismi Le diverse specie di batteri che popolano l’intestino intervengono in numerosi processi fondamentali per la nostra vita. Ecco cosa fanno • Sono indispensabili per l’assorbimento dei nutrienti: ad esempio producono alcuni enzimi necessari a digerire e assimilare quello che mangiamo; • favoriscono il metabolismo e la fermentazione dei carboidrati; • migliorano l’assorbimento di acqua e sali minerali a livello del colon; • sintetizzano alcune vitamine, come la K e le vitamine del gruppo B; • concorrono al metabolismo del colesterolo; • producono alcuni aminoacidi come arginina, glutamina, cisteina; • “allenano” il nostro sistema immunitario, rendendolo pronto a difenderci da microrganismi nocivi; • inattivano l’azione di alcune tossine; • combattono i germi patogeni evitando che rechino danno ai nostri tessuti; • partecipano alla sintesi della serotonina, l’ormone del benessere; • concorrono a rinforzare la struttura della mucosa delle pareti intestinali.
e i Firmicutes) che costituiscono il nucleo (detto anche “core”) comune a tutti, perché sono quelli che servono a svolgere alcune delle funzioni fondamentali legate alla nostra sopravvivenza.
un ecosistema, nel quale le diverse specie collaborano, ma anche competono tra di loro, per la sopravvivenza. E come in tutti gli ecosistemi, anche nel nostro intestino è importante garantire la biodiversità, ovvero la presenza di più specie diverse. È dalla loro “lotta”, ma soprattutto dall’equilibrio che questa competizione produce, che deriva il nostro stato di salute. Noi ospitiamo infatti anche specie potenzialmente dannose, la cui presenza e proliferazione è tenuta sotto controllo da quei batteri che svolgono un ruolo positivo ai fini del mantenimento della salute dell’ospite.
Sono più concentrati nel colon I batteri nel nostro intestino si concentrano soprattutto nell’ultimo tratto: è nel colon che è presente il maggior numero di microrganismi, molti dei quali anaerobi, che cioè non hanno bisogno di ossigeno per vivere e moltiplicarsi. Dobbiamo pensare all’insieme dei batteri intestinali come a
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cosa portare a tavola
Ogni giorno ti servono 30 grammi di fibre Ecco la dose ideale per nutrire e mantenere pulita la microflora batterica ed evitare infiammazioni. Ma attenzione: con le fibre non bisogna esagerare perché, se sono troppe, possono irritare la mucosa intestinale e provocare gonfiori e meteorismo
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e i probiotici (ne parliamo dettagliatamente a pag. 46-47) sono dei “coloni”, che inviamo al nostro intestino perché sostengano la flora buona, le fibre sono il suo nutrimento preferito. Si tratta di polisaccaridi di origine vegetale, presenti in frutta, verdura, cereali e legumi, che il nostro organismo non riesce a digerire e che passano intatti attraverso l’intestino, per poi essere espulsi. Nel transito, però, le fibre incontrano alcuni batteri probiotici che le fanno fermentare e, in
cambio, producono vitamine (come la vitamina K) e acidi grassi benefici, allenano il sistema immunitario e ostacolano la proliferazione dei batteri nocivi. Ecco perché la nostra alimentazione dovrebbe essere sempre ricca di fibre. Se lasciamo la flora a stecchetto, senza darle il nutrimento adeguato, i batteri alleati del nostro intestino non potranno svolgere adeguatamente la loro funzione. Un altro importante ruolo delle fibre è quello di accelerare l’attività intestinale, favorendo una depurazione re-
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impara a farne scorta con ortaggi, frutta e cereali
i vegetali che ne sono più ricchi
Ogni giorno si dovrebbero assumere 30 g di fibre, una dose che si riesce a raggiungere consumando circa 5 porzioni di frutta e verdura e sostituendo pane, pasta e riso bianchi con farine e cereali integrali. I vegetali hanno il vantaggio di fornire, oltre alle fibre, anche tante vitamine, minerali e liquidi. In una giornata, per esempio, puoi mangiare: 150 g di lamponi (9,7 g di fibre), 3 fichi (4,5 g di fibre), 200 g di carote (6 g di fibre), 100 g di carciofi (8,6 g di fibre), una grossa pera (5,2 g di fibre).
Funghi e porri Tra gli alimenti più ricchi di fibre spiccano in particolare carciofi, porri, carote, seguiti da funghi, agretti, finocchi, aglio e cipolle, e i legumi come ceci, fagioli, lenticchie.
Kiwi e prugne golare e profonda, che facilita anche una rapida eliminazione delle tossine pericolose ed evita gli effetti negativi (anche cancerogeni) del loro ristagno nel colon.
Per quanto riguarda i frutti, i migliori per l’intestino sono kiwi, fichi (che sono però anche molto calorici), prugne, mele, pere e lamponi, con tante fibre sia solubili sia insolubili.
Sono di 2 tipi: solubili e insolubili Ogni vegetale contiene, in percentuali diverse, fibre sia solubili sia insolubili, entrambe benefiche per il nostro intestino. Quelle solubili, una volta a contatto con l’acqua, formano un amalgama gelatinoso che si lega al cibo ingerito, intrappola i grassi e scivola agevolmente attraverso le viscere, obbligando la muscolatura liscia dell’intestino a una ginnastica benefica, che mantiene le feci morbide e accelera il transito. Le fibre insolubili, invece, forniscono nutrimento alla flora batterica “buona”, ma non sono apprezzate dai microrganismi patogeni, ghiotti di proteine e grassi animali. Consumando cibi ricchi di fibre nutriamo selettivamente il nostro microbiota, privilegiando proprio i batteri che ci fanno stare bene. n
Orzo, riso e avena Orzo, riso e avena integrali e la crusca apportano grandi quantità di fibre, soprattutto di tipo insolubile. Vanno assunti con cautela.
evitale in caso di colite, stipsi persistente o forte dissenteria Non bisogna però dimenticare che un eccesso di fibre può irritare l’intestino, soprattutto se non si è abituati ad assumerle. Le fibre (in particolare quelle insolubili, più dure e “stimolanti”), sollecitano la motilità intestinale e incrementano il lavoro dei batteri; se si esagera con le dosi, possono verificarsi gonfiori, flatulenza e mal di pancia. Si consiglia, quindi, di iniziare gradualmente e di non eccedere mai con le quantità. È essenziale, in ogni caso, abbina sempre le fibre a dosi abbondanti di liquidi (almeno 1-1,5 litri al giorno di acqua, tisane o centrifugati di verdura e frutta), per diluirle e facilitare il transito. Le fibre vanno evitate o assunte con cautela in caso di colite, stipsi persistente o forte dissenteria, perché possono peggiorare l’infiammazione, e se sei affetto da grave osteoporosi e demineralizzazione, tendono a limitare l’assorbimento di calcio e nutrienti. RIZA Dossier
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il vademecum dell’intestino sano
Mai più coliche né gonfiori con le 7 regole d’oro Sono dei piccoli accorgimenti, semplici ma efficaci, che ti aiuteranno a evitare stipsi e colite, disbiosi e infiammazioni, e ti garantiranno un’evacuazione regolare. Mettili in pratica da oggi
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o sai quali sono le regole per mantenere l’intestino sano e attivo a tutte le età, senza dover ricorrere a farmaci di sintesi e lassativi? Lo abbiamo chiesto alla dottoressa Pamela Scarlata, esperta in medicina funzionale dell’intestino, che ci ha fornito 7 “dritte”,
semplici ma davvero efficaci, per scongiurare i principali disturbi gastroenterici. Sono consigli facili da mettere in pratica, ma che ti garantiranno enormi benefici: alcuni andrebbero seguiti ogni giorno, altri solo quando compare un disturbo specifico. Scoprili uno per uno.
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Bevi un litro e mezzo di liquidi al giorno
I probiotici
L’intestino, per poter funzionare a regime, ha bisogno di essere ben idratato: senza acqua, infatti, le feci diventano dure e difficili da espellere, e le pareti del tratto intestinale si infiammano. Scegli dell’acqua naturale o, se soffri di stipsi, dell’acqua bicarbonato-magnesiaca, da bere a piccoli bicchieri a temperatura ambiente. Ricordati di bere preferibilmente a digiuno e prima dei pasti: così l’acqua raggiunge subito l’intestino vuoto e lo idrata in profondità.
Prendili ogni mattina per 15 giorni al mese
L’acqua
I probiotici agiscono come una “squadra di soccorso” che arriva in aiuto del nostro intestino per sostenere la flora batterica indebolita da stili di vita sbagliati, diete povere di fibre e ricche di cibi industriali, assunzione di farmaci, abitudine al fumo. Prendili tutte le mattine a digiuno, privilegiando i prodotti che hanno una carica di almeno un miliardo di batteri (indicata in etichetta) e sempre con un bicchiere d’acqua. Funzionano ancora meglio se poi, durante la colazione, consumi del kefir o uno yogurt naturale senza zucchero: facilitano la crescita dei batteri buoni.
cambia latte Sostituisci il latte vaccino con quelli di soia, riso e mandorle: privi di lattosio, non irritano l’intestino. E a colazione gusta un muesli con gocce di cioccolato fondente: “nutre” i lactobacilli.
con il limone La mattina, 10 minuti prima di colazione, bevi un piccolo bicchiere di acqua tiepida acidulata con il succo di mezzo limone: se l’intestino è irritato lo disinfiamma, e se è pigro lo stimola. Il limone, in più, è un ottimo depurativo generale.
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Mangia poco alla sera (e non farti mai mancare un brodo o una zuppa)
L’orario
La cena
Dai un ritmo al tuo intestino e rispetta le sue “richieste” L’intestino è un organo ritmico e abitudinario, e funziona meglio se lo stimoli ogni giorno nella medesima fascia oraria. Quindi, cerca di andare in bagno la mattina sempre alla stessa ora. Inoltre, cerca di assecondare lo stimolo quando arriva: se lo blocchi, l’intestino diventa pigro.
dado? No, miso Per idratare e mantenere pulito l’intestino, alla sera gusta sempre una minestra leggera o un brodo di miso: è un derivato della soia gialla originario del Giappone, che si può usare al posto del dado. Potente alcalinizzante, è indicato a chi soffre di muco intestinale. Una tazza di brodo di miso, la sera a cena, sgonfia la pancia e fa digerire.
muoviti e respira Il movimento agisce positivamente sulla peristalsi perché effettua una sorta di massaggio sul ventre, che aiuta il transito intestinale. Il massaggio più potente viene effettuato dai muscoli che intervengono nella respirazione, in particolare il diaframma. Quando sei in bagno, respira profondamente, cercando di percepire l’aria che “massaggia” l’addome.
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Cerca di limitare il carico di cibo la sera, specie prima di andare a dormire: cenare tardi o con cibi pesanti da metabolizzare mantiene l’intestino impegnato per tutta la notte e ne favorisce l’infiammazione. Per questo, a cena evita intingoli, salumi, formaggi stagionati e dolci ricchi di burro o creme, e alzati da tavola almeno 3 ore prima di coricarti.
Un po’ di pausa Dopo un’abbuffata, niente cibi solidi per 24 ore Se ti capita di esagerare a tavola o arrivi da un periodo di dieta sregolata, dai la possibilità al tuo intestino di riprendersi evitando i cibi solidi per 24 ore. Le “abbuffate”, infatti, sovraccaricano gli organi della digestione: di conseguenza, gli alimenti rimangono più a lungo nell’intestino e fermentano, aumentando le tossine in circolo e causando gonfiore e coliche. Durante il tuo breve digiuno depurativo, assumi centrifugati di frutta e verdura che apportano vitamine e sali minerali, ma non affaticano il lavoro digestivo.
la tisana di erbe anti gonfiore Mentre eviti i cibi solidi, per contrastare i gas intestinali puoi assumere un infuso di liquirizia, salvia e coriandolo. La liquirizia regola l’attività duodenale, salvia e coriandolo eliminano gonfiori e dolori dovuti a una cattiva digestione. Prepara un mix con 30 g di radice di liquirizia insieme a 30 g di foglie di salvia e 20 g di semi di coriandolo. Porta a bollore 250 ml di acqua fredda e aggiungi un cucchiaino di questo mix. Lascia riposare per 10 minuti. Filtra senza zuccherare e assumi tiepido una mezz’ora prima dei pasti principali. RIZA Dossier
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