Le 1000 virtù di Aceto e Argilla

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Anche l’argilla è dotata di sorprendenti proprietà, molte delle quali poco note: è disinfiammante, antisettica, battericida, deodorante, assorbente e cicatrizzante. Si usa contro la gastrite, l’artrite, le contusioni e le ferite. In più è efficacissima per rendere liscia e tonica l’epidermide. Argilla e aceto insieme alleviano il gonfiore e il dolore dovuti a traumi o contusioni. Detergono a fondo la pelle e i capelli; sono alleati preziosi contro il calcare, utilissimi per pulire e disinfettare le superfici domestiche.

Aceto e Argilla

L’aceto, oltre a essere un condimento, è un vero e proprio rimedio salutare, perché è efficace come ricostituente, elimina i batteri e riduce le infiammazioni. Inoltre è utile anche per trattamenti estetici, per la pulizia e l’igiene della casa.

Le 1000 virtù di

Le 1000 virtù di

Aceto e Argilla

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Edizioni Riza - Via Luigi Anelli, 1 - 20122 Milano - www.riza.it

Aceto e Argilla Sono i rimedi più efficaci per la depurazione. Eliminano i batteri, vincono i dolori senza effetti collaterali • Curano i reumatismi e l’artrite • Spengono i bruciori di stomaco • Combattono il sovrappeso • Tonificano e rassodano la pelle



Le 1000 virt첫 di

Aceto e Argilla Sono i rimedi pi첫 efficaci per la depurazione. Eliminano i batteri, vincono i dolori senza effetti collaterali

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LE 1000 VIRTÙ DI ACETO E ARGILLA Editing: Giuseppe Maffeis Progetto grafico: Roberta Marcante Foto e illustrazioni: Fotolia, 123rf © 2014 Edizioni Riza S.p.A. via Luigi Anelli, 1 - 20122 Milano - www.riza.it Tutti i diritti riservati. Questo libro è protetto da copyright ©. Nessuna parte di esso può essere riprodotta, contenuta in un sistema di recupero o trasmessa in ogni forma e con ogni mezzo elettronico, meccanico, di fotocopia, incisione o altrimenti senza il permesso scritto dell’editore. Le informazioni contenute nella presente pubblicazione sono a scopo informativo e divulgativo: pertanto non intendono sostituire, in alcun caso, il consiglio del medico di fiducia.


Sommario INTRODUZIONE

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ACETO

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Storia e caratteristiche ................................................... 10 I diversi tipi di aceto ....................................................... 16 Per la salute .................................................................... 24 Per la bellezza ................................................................ 40 Per le pulizie di casa ....................................................... 50 In cucina e nelle ricette .................................................. 58

ARGILLA

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Storia e caratteristiche ................................................... 70 Le tante varietĂ .............................................................. 73 Le sue proprietĂ ............................................................. 83 Come si usa .................................................................... 90 Per la salute .................................................................. 102 Per la bellezza .............................................................. 114 Gli altri utilizzi ............................................................... 126


Introduzione

Molte virtù poco note

L’aceto, sostanza pregiata Usato da 10mila anni per la conservazione dei cibi e come condimento, l’aceto si è dimostrato efficace anche contro molti disturbi: aiuta a disinfettare, disintossicare, lenire gli arrossamenti e combattere le infiammazioni articolari. Oggi in particolare all’aceto di mele sono attribuite tante proprietà benefiche; è anche un alleato per chi vuole dimagrire e per la cura della pelle e dei capelli. Nel libro troverete le caratteristiche dei tipi di aceto più diffusi (di vino, di mele e balsamico) e tutti i consigli per usarli nel modo migliore per la salute, per la bellezza, per le pulizie di casa e in cucina.

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L’argilla, un materiale “magico” Una sostanza in apparenza “povera” e molto comune, in realtà preziosa per i benefici che può dare al corpo. Questa terra infatti ha caratteristiche fisiche e chimiche del tutto particolari, grazie alle quali, venendo a contatto col nostro corpo, assorbe tossine e batteri, cedendo all’organismo oligoelementi utili. Grazie a queste caratteristiche, può contrastare molti malesseri: acidità di stomaco, emicrania, dolori articolari, ferite, ustioni, intossicazioni e vari altri. Inoltre si usa anche a scopo cosmetico. Nel libro spieghiamo le differenze fra i vari tipi di argilla e tutti gli utilizzi pratici che se ne possono fare.

Insieme per la cura del corpo e per le pulizie Aceto e argilla si possono abbinare per preparare rimedi per la salute, trattamenti di bellezza e prodotti detergenti per la casa. Il cataplasma freddo di argilla e aceto è indicato per diminuire il gonfiore e il dolore provocati da un trauma o da una contusione. Le due sostanze unite fra loro servono per pulire la pelle in profondità e purificarla dagli eccessi di sebo. La stessa accoppiata ha anche l’effetto di normalizzare la produzione sebacea del cuoio capelluto e per questo si usa contro i capelli grassi con forfora. L’abbinamento è utile anche per pulire e disinfettare le superfici domestiche. L’azione dell’aceto aiuta a sciogliere il calcare, poi l’argilla con il suo effetto lievemente abrasivo rimuove lo sporco e i residui.

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Aceto L’alleato naturale che uccide i germi, brucia i grassi e ti depura


Aceto

Storia e caratteristiche

Un “amico” millenario nobile e pregiato L’aceto è una sostanza prodotta e utilizzata dall’uomo da migliaia di anni; se ne trovano tracce presso tutte le popolazioni antiche. Residui di aceto sono stati trovati in un antichissimo vaso egizio, risalente a circa 10mila anni fa. Si usava soprattutto per la conservazione dei cibi e per la loro preparazione, ma anche per fare bevande e per curare disturbi fisici. Parlando di aceto, ci viene naturale pensare a quello di vino, ma in realtà il primo tipo di aceto nell’antichità era ricavato dal miele, prima ancora che l’uva fosse coltivata dall’uomo e che si producesse il vino.

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Usato anche nell’antica Grecia Nell’antica Grecia l’aceto era molto diffuso, tanto che la bevanda più popolare e abituale era quella chiamata “oxycrat”, composta da acqua, aceto e miele. I Greci ne apprezzavano anche le virtù curative, come rimedio per le piccole ferite e vari disturbi. Il grande medico Ippocrate ne raccomandava l’utilizzo per la salute. Anche i Romani usavano molto l’aceto; i legionari ne portavano una scorta nelle spedizioni di guerra, per conservare e condire i cibi, ma anche per preparare la “posca”, bevanda a base di acqua e aceto, che veniva ritenuta energetica e fortificante. Inoltre a Roma ogni commensale a tavola aveva a disposizione un “acetabulum”, un contenitore per l’aceto nel quale intingere il pane quando cambiavano le portate. L’uso dell’aceto per l’alimentazione continuò anche nel Medioevo, quando furono perfezionate le tecniche per la sua preparazione. In quest’epoca si usò molto l’aceto come rimedio contro varie malattie; in particolare si pensava che potesse bloccare la diffusione della peste, quindi veniva adoperato come disinfettante durante le epidemie. Si usava per sterilizzare i corpi e gli oggetti delle persone colpite dalla terribile malattia.

Lo producevano con tecniche segrete I metodi di produzione restarono identici per secoli, in parte avvolti nei segreti delle corporazioni che lo fabbricavano, come quella di Orléans, che aveva sviluppato un suo metodo particolare, che rese famoso il suo prodotto.

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Aceto In generale si pensava che per fare l’aceto fosse necessario usare dei vini scadenti o un po’ alterati, perché si riteneva che questo favorisse la fermentazione. Solo nell’Ottocento i progressi della chimica e della scienza permisero di capire le reazioni che danno il via all’acetificazione. Questo avvenne grazie agli studi di Pasteur e Lavoisier, che permisero di chiarire scientificamente i meccanismi che portano alla produzione dell’aceto, in seguito alla fermentazione del vino (o di altre sostanze che contengono zuccheri) e alla trasformazione dell’alcol etilico in acido acetico. Il fenomeno è possibile in seguito all’azione di batteri di varie famiglie, classificati con il nome di acetobatteri (Acetobacter). Tali scoperte aprirono la strada anche alla produzione industriale di aceto già nell’Ottocento con procedimenti artificiali. Inizialmente si usava soprattutto alcol etilico per arrivare all’aceto, poi nel Novecento le leggi in materia regolamentarono la produzione dell’aceto, imponendo l’uso del vino anziché dell’alcol etilico (riservato solo all’aceto usato nell’industria conserviera).

Nasce dall’alcol che fermenta Non bisogna assolutamente pensare all’aceto come “vino andato a male”. In realtà per produrre l’aceto, soprattutto quello di pregio, si usano procedimenti molto sofisticati e materie prime di grande qualità. Però, come tutte le sostanze poi utilizzate comunemente, anche l’aceto nacque inizialmente per caso, per una coincidenza di circostanze. Probabilmente il sidro, l’idromele o il vino lasciati esposti all’aria si trasformarono in modo naturale

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in un liquido acido, molto diverso, per sapore e caratteristiche: l’aceto. Una sostanza aspra che si rivelò molto utile per diversi usi. Poi l’uomo, provando e riprovando, imparò a provocare volontariamente questo processo e quindi a produrre l’aceto. La materia prima da cui si ricava deve necessariamente contenere etanolo (alcol etilico), perché l’acido acetico si forma dalla fermentazione dell’alcol, attraverso l’azione di batteri del genere “Acetobacter”. L’alcol a sua volta viene dalla fermentazione degli zuccheri, che si trovano nelle materie prime più svariate. Quindi le sostanze di base da cui produrre l’aceto sono davvero tante: vino, sidro (vino di mele), birra, cereali (tra cui anche il riso), succo di frutta, miele e altri ancora. La singolarità dell’aceto è dunque il fatto che nasce da una doppia “fermentazione” (anche se chimicamente non è il termine esatto): prima quella che elabora gli zuccheri in alcol e poi quella che trasforma l’alcol etilico in acido acetico.

foto produzione aceto

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Aceto

Le molte virtù dell’aceto di vino Le tante proprietà dell’aceto sono dovute alla sua composizione chimica particolare. Contiene per la maggior parte acqua (attorno al 90%) e in secondo luogo acido acetico, che gli conferisce il caratteristico odore e sapore. La percentuale di acido acetico varia secondo i tipi di aceto e mediamente va dal 5% all’8%. Nell’aceto si trova anche una piccola percentuale di alcol. Ci sono poi oligoelementi, vitamine, enzimi e aminoacidi, che variano in base alla materia prima da cui è stato prodotto.

I tanti possibili usi Grazie a queste sue caratteristiche organolettiche, l’aceto possiede molte qualità, alcune molto conosciute, altre meno note. Vediamo alcune proprietà dell’aceto, che poi esamineremo nel dettaglio, illustrandone gli usi pratici. Uccide i batteri - Essendo un acido, l’aceto ha capacità battericide. L’aceto combatte batteri pericolosi come la salmonella e lo streptococco. Tanto che è stato sperimentato come disinfettante per ambienti in alcuni ospedali. Già nell’antichità veniva usato come antisettico per le ferite e come disinfettante. Protegge dall’invecchiamento - Nell’aceto ci sono sostanze antiossidanti, cioè in grado di bloccare l’effetto dei

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radicali liberi, che provocano l’ossidazione delle cellule e accelerano i processi di invecchiamento. Dalle materie prime vegetali, l’aceto ricava polifenoli e flavonoidi, che hanno un forte potere antiossidante e un effetto antiage. Conserva i cibi - Proprio per le sue proprietà antisettiche e antibatteriche, l’aceto protegge gli alimenti dagli effetti dei microrganismi che potrebbero farli degradare e renderli immangiabili o addirittura nocivi per l’uomo. Per questo, fin dalle epoche più remote, l’aceto era usato per conservare gli alimenti nel tempo e per poterli trasportare nei viaggi; non solamente le verdure, ma anche la carne. Elimina il calcare - L’aceto è acido mentre il calcare è basico. Quando questa sostanza acida entra in contatto con il calcare, lo scioglie e lo elimina. L’applicazione più immediata di questa capacità si ha usando l’aceto contro i depositi che appannano l’acciaio e gli smalti (ad esempio su lavandini, rubinetti, vasche da bagno). Inoltre, proprio perché toglie i residui di calcare dal bucato, l’aceto ha un effetto ammorbidente su tutti i vestiti. Aiuta a pulire - Conviene usare l’aceto come detergente per una serie di ottimi motivi: toglie la patina di grigio dalle superfici, le igienizza e disinfetta dai batteri, crea uno “scudo” che ostacola il successivo depositarsi dello sporco, per cui la pulizia dura più a lungo. Per di più l’aceto è ecologico, essendo interamente biodegradabile. Ed è anche economico (soprattutto il tipo meno costoso, quello che viene usato comunemente per le pulizie).

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