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Fiumicino. Una passeggiata al Borgo Valadier
di Sabrina Tocchio
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Purtroppo la pandemia ha penalizzato tutti, ma con l’arrivo della bella stagione Fiumicino tornerà a splendere sia per la gioia di chi ha un’attività commerciale che per i residenti e i turisti. Noi abbiamo visitato Fiumicino proprio da turiste, ci siamo lasciate cullare dall’andamento lento della località di mare, con la brezza che ti avvolge e quello sguardo al bello che ti circonda.
L’obiettivo prefissato, secondo noi, è stato raggiunto: l’idea era di dare un’impronta dei boulevard parigini, è stato allargato il marciapiede per rendere più attraente la passeggiata, sono stati realizzati dehors in legno, vetro e ferro battuto comprese le insegne per uniformarli ai palazzi disegnati dal Valadier.
IL TRENO ANTICO
Fiumicino nasce sul finire del 18° secolo (fonte sito del Comune), il suo abitato era costituito da poche capanne intorno alla vecchia torre Nicolina, sulla sponda sinistra del canale navigabile. Sulla sponda opposta spiccavano due torri di guardia, l’Alessandrina del 1662, e la Clementina del 1774. Tra la chiesa del Crocifisso e la torre Alessandrina, vi era il ponte di barche, apribile per consentire la navigazione fluviale. Ma la nascita del borgo di Fiumicino si deve alla costruzione del complesso voluto dallo Stato Pontificio in occasione del Giubileo del 1825. Il progetto della costruzione del borgo fu affidato a Giuseppe Valadier, architetto delle Fabbriche Camerali, il suo disegno completo e autografo è oggi conservato presso l’Accademia di S. Luca a Roma. L’idea del Valadier era quella di far diventare Fiumicino una elegante e funzionale porta d’ingresso a Roma per chi arrivava dal mare, un progetto mai pienamente realizzato. Altri rimaneggiamenti negli anni hanno interessato il borgo del Valadier: le due torri, l’Alessandrina e la Clementina sono da ristrutturare, ma nonostante tutto ancora oggi il borgo conserva un certo fascino. Su via Torre Clementina sono iniziati i lavori di restauro per modificare i blocchi di cemento collegati a catene e al loro posto saranno posizionati pali in armonia con il resto. Ad introdurci nel borgo ecco un antico treno del 1880 che ne racconta alcune curiosità. Durante i lavori di ampliamento e riammodernamento di via Torre Clementina sono emersi antichi binari che secoli fa ospitavano i treni per il trasporto delle merci dal fiume a Roma e viceversa. Il tratto di binari, riemerso nel corso dei lavori di riqualificazione del borgo Valadier, è stato lasciato visibile in superficie, proprio per ospitare la locomotiva e un vagone postale. L’antico mezzo, proveniente da Monterotondo, è stato donato all’amministrazione comunale da un privato collezionista. Si tratta di una locomotiva «Biglietto» del 1880 della Slm Winterthur, assemblata a Napoli e in servizio in Sardegna fin oltre il 1905, quando in Italia le ferrovie da private divennero tutte pubbliche. Non è mai stata delle FS in quanto appartenente alle ferrovie secondarie della Sardegna, a scartamento ridotto. L’antica locomotiva, che alcuni cittadini hanno simpaticamente soprannominato “ciufciuf”, è diventata l’infopoint del Comune di Fiumicino e sarà il punto di accesso e informazioni per tutti i turisti che visiteranno il nostro territorio.
TORRE CLEMENTINA
Fu costruita per volontà di Clemente XIV – da cui deriva il nome – nel 1773. La torre fu eretta a poco meno di cinquecento metri dalla Torre Alessandrina. L’edificio il cui progetto originario è conservato nell’Archivio di Stato, fu distrutto durante la Seconda Guerra Mondiale. L’attuale torre fu costruita nel dopoguerra in sostituzione della gloriosa torre Clementina. Nel 1992, dopo il distacco dal comune di Roma, la torre è diventata simbolo di Fiumicino apparendo nello stemma e nel gonfalone comunali. L’opera venne realizzata per sostituire le altre torri non più idonee alla sorveglianza a seguito dell’arretramento della linea di costa. La torre era di forma quadrata, misurava 20 metri in altezza con dei lati che raggiungevano i 10 metri, era un edificio imponente, elegante e massiccio e serviva per difendersi dalle incursioni saracene che dal mare salivano su per il Tevere e razziavano i territori adiacenti il fiume. È una gran bella passeggiata arrivare fino a Torre Clementina, si può passare sul grande marciapiede dove si affacciano negozi, ristoranti, pizzerie e pub di ogni genere oppure salire i gradini del molo di fronte e costeggiare dall’alto il canale dove, barche e barchette ormeggiano pigramente.
CHIESA DI SANTA MARIA PORTO DELLA SALUTE
La chiesa fu edificata su disegno del Valadier nell’anno 1823, sotto il pontificato di Pio VII, dove ebbe inizio il nuovo paese tra le torri Alessandrina e Clementina. All’interno è possibile ammirare l’interessante ed enorme affresco posto nell’abside, risalente al 1845 ad opera di artisti sconosciuti: l’affresco misura 37 mq e mostra – oltre la Madonna a protezione dei marinai che si apprestano ad entrare nella sempre pericolosa foce del fiume – anche la Torre Clementina che non esiste più dal 1942, le colline della via Aurelia e le tipiche costruzioni del tempo, di paglia e muratura.
PALAZZO GRASSI
Alla fine della prima guerra mondiale, si ebbe una grave riacutizzazione della malaria in tutta la nazione e ciò indusse Giovan Battista Grassi, noto medico entomologo e zoologo di fama mondiale, a riprenderne la ricerca medica, interrotta nel 1902, dopo il mancato riconoscimento del premio nobel per la medicina sullo studio della trasmissione della malaria. Così, nel 1918, fondò un “Osservatorio della Malaria” – lungo la Via Torre Clementina nel delta del Tevere, dove perfezionò gli studi sulle abitudini di volo della zanzara e approfondì l'epidemiologia sull’incidenza della malaria nella zona, suggerendo allo stesso tempo vari metodi di controllo della malattia. L'Osservatorio è l'attuale Palazzo Grassi, conosciuto anche come Palazzo dell'Orologio, prima sede del Comune di Fiumicino.
LUNGOTEVERE E TERRAZZA SUL MARE
Passeggiare sul lungotevere di Fiumicino è un tuffo nella storia: infatti la gradevole passeggiata è lungo la fossa traianea, canale navigabile progettato e realizzato dall’imperatore Traiano quasi 2000 anni fa. Fermarsi a mangiare a Fiumicino è d’obbligo, qui troverete diversi ristoranti dove mangerete buon pesce appena pescato oppure, se preferite lo street food, non potete perdervi Pizzeria Sancho dal 1969, lo trovate in Via Torre Clementina, 142. La loro pizza ha un impasto leggerissimo e croccante con condimenti gourmet. Visitate anche i negozi di pesce, hanno in mostra il miglior pescato e parlare con loro arricchisce la nostra cultura culinaria. Tra i vecchi pescherecci ormeggiati potrete osservare enormi reti, pescatori al lavoro nella riparazione dei buchi causati dalla pesca in alto mare e non fare foto è praticamente impossibile. Alla fine della passeggiata lungo il canale arriverete al mare aperto, ed è sempre una bellissima sensazione. Qui troverete una pittoresca lanterna rossa dove potrete salire e perdervi nell’immenso con la brezza marina, il verso dei gabbiani e il rumore dell’acqua che infrange sugli scogli. Un consiglio: non perdetevi il famoso tramonto sul mare di Fiumicino: uno spettacolo irrinunciabile!
FONTI E BIBLIOGRAFIA •“Porti-città-territori. Processi di riqualificazione e sviluppo”, Luciano Fonti •“Relazioni storicoarcheologica”, Provincia di Roma, Risorse RpR spa •Comune di Fiumicino