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Cococciata, di Sabrina Tocchio
TRA ESTATE E AUTUNNO... Cococciata
di Sabrina Tocchio
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Un piatto povero la Cococciata, buono come solo i piatti poveri sanno essere. Povero perché per cucinare si utilizzava quello che si aveva in casa: le zucchine le forniva l’orto, le uova le galline, il formaggio le pecore e il pane era sacro e non si buttava mai, ma si consumava con zuppe o piatti come questo.
Nota dialettale: A Borbona (RI), le zucchine vengono chiamate "cococcie": da qui il nome del piatto
INGREDIENTI PER 4 PERSONE 1 k di zucchine romanesche cipolla 4 uova 200 g pomodoro pelato o fresco basilico, qualche foglia olio extravergine di oliva sale e pepe q.b. 1 cucchiaio di pecorino a porzione
Fette di pane raffermo PREPARAZIONE 1. Pulite, lavate e tagliate le zucchine a dadi. 2. Prendete una padella e cospargetela di olio extravergine di oliva, unite la cipolla tagliata sottile a fettine e il basilico, fate cuocere coperto, aggiungendo un poco di acqua se occorre. 3. Aggiungete il pomodoro a pezzetti e fate insaporire 5 minuti con la cipolla. Versate nella padella i dadi di zucchina, mescolate il tutto e fate andare a fuoco moderato con coperchio, sarà necessario aggiungere dell’acqua per arrivare alla cottura delle zucchine. Aggiustate di sale (senza esagerare) e pepe. 4. Tostate le fette di pane raffermo. 5. Un attimo prima di togliere dal fuoco la Cococciata, sbattete le uova in un piatto con un pizzico di sale, versate nella padella con le zucchine calde e mescolate. 6. Disponete nei piatti una fetta di pane tostato e versateci sopra la Cococciata calda con un poco del suo intingolo. Spolverizzate di pecorino e servire. Chi ha la fortuna di avere un orto seminato a zucchine, sa quanto crescono in fretta e può capitare di ritrovarsi con delle belle zucchine grosse e di strane forme. Mia nonna coltivava verdure e quando le zucchine diventavano troppo grosse e scure le dava ai maiali, ma se ancora di colore verde chiaro e toste preparava la Cococciata, un piatto unico di una bontà assoluta. Occorrono solo zucchine, possibilmente romanesche, pomodoro, uova, pecorino e pane raffermo o tostato. Delle zucchine romanesche abbiamo parlato ampiamente nel numero precedente. Le possiamo trovare da maggio a novembre ed è proprio ora che questo piatto incontra il nostro consenso, ora che le serate sono più fresche, ora che un piatto caldo conforta il rientro a casa. Personalmente amo mangiare questo piatto la sera, con un poco di brodo e una fetta di pane tostato. Niente di meglio per le serate autunnali!