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Una gita al Terminillo, la montagna di Roma, di Sabrina Tocchio

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IL PESCE POVERO

IL PESCE POVERO

di Sabrina Tocchio

Da Virgilio che lo citò nell’Eneide, fino ad arrivare agli anni Trenta, quando il governo fascista realizzò un imponente progetto di valorizzazione turistica, il Monte Terminillo diventò un punto di riferimento per l’intera Italia centrale e in particolare per l’alta borghesia romana. La montagna diventò una vera e propria stazione sciistica con moderne infrastrutture di accesso e di ricettività, pubblicizzata e propagandata come la Montagna di Roma.

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Il gruppo del Terminillo è la vetta più alta dei Monti Reatini e tocca quota 2.217 metri di altitudine. È costituito da un complesso di cime separato da profonde valli ed eleganti creste ed è il più importante dei quattro in cui si può dividere l’intera catena dei Monti Reatini, sia per l’aspetto alpinistico e sciistico che per le caratteristiche di flora e di fauna. La fauna tipica della zona è composta da mammiferi comuni come il cinghiale, la volpe, la faina il riccio, le lepri, gli scoiattoli. In un territorio così ampio e vario, non è esclusa la presenza del lupo appenninico e dell’aquila reale vista anche la vicinanza dei Parchi e Riserve Naturali. Nelle giornate limpide è possibile vedere il falco Pellegrino e di notte il gufo reale, il barbagianni e la civetta.

LA MONTAGNA DI ROMA

La Montagna di Roma è più che una montagna, per i romani: il Terminillo è un pezzo di cuore che di generazione in generazione ha permesso la gita sulla neve, senza necessariamente percorrere tantissimi chilometri. Per questo abbraccia la storia di un intero territorio.

Oggi il Terminillo, purtroppo, è molto lontano dalle più moderne e attrezzate piste del Nord dell’Italia, ma anche dai gloriosi fasti che l’hanno reso il punto di riferimento degli sciatori del Centro Italia. Le stagioni invernali negli ultimi anni faticano a decollare. Il cambiamento climatico espone il massiccio, spesso soggetto ai caldi venti di scirocco, allo scioglimento rapido della neve, se c’è! I mutamenti hanno accorciato la stagione sciistica a poche settimane mettendo in seria crisi l’indotto locale.

META IDEALE PER GITE ED ESCURSIONI IN BICI

Oltre ad essere una nota destinazione invernale per lo sci, il Monte Terminillo è anche meta ideale per gite ed escursioni in bici grazie ai molti sentieri del CAI che in estate si possono affrontare in mountain bike e a piedi. Numerose sono le attività da praticare anche d’estate, circondati dalla bellezza di peasaggi suggestivi tra monti e valli.

Proprio per queste peculiarità si potrebbero incentivare molto di più quelle che sono le attività legate alla montagna in generale a prescindere dalla neve, proprio per accogliere il turismo tutto l’anno.

In passato era stata richiesta l’istituzione di un Parco Nazionale che è stata negata, ma che invece avrebbe portato una maggiore valorizzazione e un turismo ecosostenibile riqualificando il territorio.

Ci auguriamo che presto vengano promossi i progetti attualmente in fase di approvazione e possano portare nuova vita alle attività locali.

Per quanto ci riguarda continueremo a frequentare il Terminillo, personalmente lo trovo un posto magico soprattutto in inverno. È innegabile che la neve ha il suo fascino, la montagna e il territorio circostante si prestano ad essere avvolti dal candido manto. Se poi si ha la fortuna di trovare una limpida giornata di sole senza vento vi troverete benissimo. Consiglio di affittare una sdraio e prendere il sole o fare una "ciaspolata" – la passeggiata con le racchette da neve – tra i boschi attraverso i sentieri autorizzati. Affittare uno slittino per i bambini costa pochissimo e si divertiranno un mondo, ma anche gli adulti!

PUNTI DI RISTORO

Per il ristoro trovate bar e ristoranti dove scaldarvi con una cioccolata calda o mangiare i piatti tipici locali, come la polenta o la pasta all’amatriciana, gli stracci di Antrodoco (cannelloni di crepes con la carne), la pasta e fagioli, con il prezioso legume di Borbona dove qui, il fagiolo borlotto dalla buccia inesistente e il sapore di castagna, regna sovrano e i funghi locali eccezionali con le fettuccine.

NEI DINTORNI

Dal Terminillo, poi, è possibile visitare il paese di Leonessa, Rieti e la Valle santa reatina, con i suoi Santuari francescani di Fonte Colombo, Poggio Bustone, La Foresta e quello di Greccio.

Inoltre è un ottimo punto di partenza per visitare Amatrice e la Valle di Antrodoco, luogo della Prima Guerra del Risorgimento e del Marrone, una castagna di qualità superiore.

COME ARRIVARCI

Se partite da Rieti, facilmente raggiungibile da Roma, dovete percorrere solo 22 km per arrivare a Pian de Valli (la località che dovete impostare sul navigatore per arrivare alla stazione sciistica), le strade sono percorribili, sicure e pulite anche quando c’è neve. Se siete appassionati di fotografia, al Terminillo di notte, potrete fotografare la Via Lattea. Qui l’inquinamento luminoso è talmente ridotto che non potete perdervi lo spettacolo.

DOVE ALLOGGIARE

L’Angelo Pellegrino Vicolo Barilotto, 22 – Rieti

Tel. 351 545 2758 langelopellegrino@gmail.com

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DOVE MANGIARE I PIATTI DELLA TRADIZIONE LOCALE

Ti suggeriamo Le Tre Porte, un centro culturale enogastronomico realizzato per conoscere un mondo fatto di cibo, turismo e cultura. Sono il luogo d'incontro tra produttore e consumatore. Il locale si sviluppa su due piani. Al piano terra trovate il loro mercato: negozio di alimentari con banco macelleria, frutta e verdura e pasticceria + caffetteria (hanno dei dolci buonissimi) o tè e tisane + sala degustazioni + libreria. Al piano superiore "Reati di gola": l'osteria tipica reatina (prendete gli Stracci di Antrodoco!!), birreria, caffetteria, tè e tisane.

Le Tre Porte

Via della Verdura, 21/25 Rieti

Tel. 0746 1970040 letreporte@campagnasabina.it

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