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Una gita al Terminillo La Montagna di Roma
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di Sabrina Tocchio
a Virgilio che lo citò nell’Eneide, fino ad arrivare agli anni Trenta, quando il governo fascista realizzò un imponente progetto di valorizzazione turistica, il Monte Terminillo diventò un punto di riferimento per l’intera Italia centrale e in particolare per l’alta borghesia romana. La montagna diventò una vera e propria stazione sciistica con moderne infrastrutture di accesso e di ricettività, pubblicizzata e propagandata come la Montagna di Roma. Il gruppo del Terminillo è la vetta più alta dei Monti Reatini e tocca quota 2.217 metri di altitudine. È costituito da un complesso di cime separato da profonde valli ed eleganti creste ed è il più importante dei quattro in cui si può dividere l’intera catena dei Monti Reatini, sia per l’aspetto alpinistico e sciistico che per le caratteristiche di flora e di fauna. La fauna tipica della zona è composta da mammiferi comuni come il cinghiale, la volpe, la faina il riccio, le lepri, gli scoiattoli. In un territorio così ampio e vario, non è esclusa la presenza del lupo appenninico e dell’aquila reale vista anche la vicinanza dei Parchi e Riserve Naturali. Nelle giornate limpide è possibile vedere il falco Pellegrino e di notte il gufo reale, il barbagianni e la civetta.
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