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La colazione di pasqua

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EDITORIALE

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La tradizione pasquale parte da una ricca colazione

di Elena Castiglione

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Con tutto il rispetto dovuto al menu del pranzo, è la colazione il momento più bello, quello che ci vede riuniti in allegria intorno La tradizione pasqualealla tavola con tutta la famiglia. Un'antica tradizione che speriamo rimanga per sempre!

Dopo aver riempito per giorni la casa di profumi inebrianti delle pizze sbattute e ricresciute e aver visto troneggiare sulla tavola alcune delle leccornie della nostra memoria... Finalmente possiamo sederci tutti insieme e gustarne tutti i sapori cari, che ci accompagnano fin dall'infanzia: le pizze di Pasqua vanno preparate in anticipo, le uova di cioccolata sono lì pronte per essere aperte e scoprire la sorpresa all'interno, il salame – l'amata "corallina" – affettato ... e un po' rubacchiato lontano da sguardi "severi"..., le uova "toste" sono pronte e decorate, e per ultimo sta arrivando in tavola "lo squajo" di cioccolata, caldo, fumante e profumato. Una volta la tavola era apparecchiata con le pizze ricresciute, il salame (non ancora affettato), le uova di cioccolata, e tutto quello che si poteva mettere in anticipo, fin dal giorno precedente, in attesa della benedizione del prete. Ben lo descrive Livio Jannattoni nella sua "La cucina romana e del Lazio": ...

E il martirio dell'acquolina in bocca durava ancora tutto il sabato, quando nella sala da pranzo ogni cosa era pronta per la benedizione del prete . E lui , il prete , appena entrato, cominciava a schizzare con l'aspersorio tutto quello che vedeva , perfino me , dopo che qualcuno gli aveva detto : «Dateje na bona benedetta a sto ragazzino, ch'è na peste ,

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