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А ТАКЖЕ ШКОЛА ИТАЛЬЯНСКОЙ КУХНИ, АДАПТИРОВАННОЕ ЧТЕНИЕ, АУДИОПОДКАСТ И МНОГОЕ ДРУГОЕ (+ ОТВЕТЫ НА ЗАДАНИЯ ИЗ ПРЕДЫДУЩЕГО НОМЕРА) A CHI PIACE L'ITALIANO... E IL CIBO ITALIANO
ВЫПУС К 4 2020
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СО Д Е РЖ АНИ Е Адаптированное чтение - стр. 3 Упражнения из учебников - стр. 9 Школа итальянской кухни - стр. 25 Детский уголок - стр. 31 Школа ресторанного бизнеса - стр. 47 Иллюстрированный словарь - стр. 65 Упражнения - стр. 68 Аудиоподкаст. Пеллегрино Артузи - Наука приготовления и искусство поглощения пищи - стр. 74 Рецепты на русском и итальянском языках - стр. 82 Ответы на задания из предыдущего номера - стр.94
Ăīğ ĐƵůƚƵƌĂ Se andate in Italia e incontrate un Italiano, quasi sicuramente, vi invita a prendere un caffè, espresso naturalmente! Il rito del caffè per gli Italiani è molto importante: li accompagna in tutti i momenti della loro giornata, dalla mattina alla sera. La
mattina
risveglio
al si
prepara subito la macchinetta e dopo qualche minuto in cucina si diffonde il profumo, l’aroma inconfondibile del caffè. Spesso prima di cominciare a lavorare si fa una capatina al bar per prendere un altro espresso: un’altra dose di energia per affrontare la giornata. Se volete conoscere più a fondo gli Italiani dovete assolutamente andare al bar la mattina presto; vedete il barista occupatissimo a preparare numerosi tipi di caffè: ristretto (molto concentrato), doppio (due caffè in una tazzina), macchiato (con una goccia di latte), in tazza, al vetro (in un bicchierino di vetro), corretto (con un po’ di liquore) e molti altri. Le richieste sono moltissime e molti sono anche i modi di berlo: senza zucchero, con molto zucchero, con zucchero dietetico, con zucchero di canna, ecc. Il caffè torna anche a pranzo: in casa, preparato con la fedele macchinetta moka o con la più moderna macchina per l’espresso, e fuori al ristorante o al bar, seduti o in piedi ma sempre bevuto in un sorso. Il caffè, infatti, deve essere preparato al momento, ma anche bevuto subito, altrimenti che “espresso” è?! Attenzione però: preparato al momento ma anche con molta cura! Un bravo barista deve, infatti, sapere la quantità giusta del caffè macinato, scegliere la miscela migliore e scegliere anche la tazzina giusta: la tazzina ha un ruolo molto importante, deve avere determinate caratteristiche per poter gustare un buon espresso. Ma niente paura: chi non è esperto può frequentare l’Università del caffè, perché in Italia il caffè è cultura!
CULTURE se andate: үһҵҲ ҬӅ ҹҸүҮүҼү incontrate: ҬӅ ҬһҼҺүҼҲҼү quasi sicuramente: ҹҸӁҼҲ ҸҫӉұҪҼүҵӆҷҸ vi invita a prendere: Ҹҷ ҹҺүҮҵҸҰҲҼ ҬҪҶ rito: ҺҲҼҽҪҵ giornata: Үүҷӆ ҹҸҵҷӅҳ Үүҷӆ
dalla mattina alla sera: һ ҽҼҺҪ ҮҸ ҬүӁүҺҪ al risveglio: ҴҸҭҮҪ ҶӅ ҹҺҸһӅҹҪүҶһӉ subito: ҷүҶүҮҵүҷҷҸ dopo: ҹҸһҵү cucina: ҴҽҿҷӉ si diffonde il profumo: ҺҪһҹҺҸһҼҺҪҷӉүҼһӉ spesso: ӁҪһҼҸ cominciare: ҷҪӁҲҷҪҼӆ lavorare: ҺҪҫҸҼҪҼӆ per affrontare la giornata: ӁҼҸҫӅ ҬһҼҺүҼҲҼӆ Үүҷӆ ҬҸ ҬһүҸҺҽҰҲҲ se volete conoscere: үһҵҲ ҬӅ ҿҸҼҲҼү ҽұҷҪҼӆ andare: ҲҮҼҲ la mattina presto: ҺҪҷҸ ҽҼҺҸҶ vedete: ҽҬҲҮҲҼү tazzina: ӁҪӂүӁҴҪ goccia di latte: ҴҪҹҵӉ ҶҸҵҸҴҪ tazza: ӁҪӂҴҪ bicchierino: ҶҪҵүҷӆҴҲҳ ҫҸҴҪҵ di vetro: һҼүҴҵӉҷҷӅҳ modi di berlo (bere): һҹҸһҸҫӅ үҭҸ ҬӅҹҲҼӆ zucchero: һҪҿҪҺ torna (tornare): ҬҸұҬҺҪӃҪүҼһӉ anche: ҼҪҴҰү a pranzo: ҷҪ ҸҫүҮ Ҵ ҸҫүҮҽ fedele: ҹҺҸҬүҺүҷҷҪӉ seduti: һҲҮӉӃҲү in piedi: һҼҸӉӃҲү ma sempre: ҷҸ ҬһүҭҮҪ bevuto in un sorso: ҸҮҷҲҶ ҭҵҸҼҴҸҶ altrimenti: ҲҷҪӁү con molta cura: һ ҫҸҵӆӂҸҳ ұҪҫҸҼҸҳ sapere: ұҷҪҼӆ giusta: ҹҺҪҬҲҵӆҷӅҳ scegliere: ҬӅҫҺҪҼӆ la miscela migliore: ҵҽӁӂҪӉ һҶүһӆ per poter gustare: ӁҼҸҫӅ ҹҸҹҺҸҫҸҬҪҼӆ ma niente paura: ҷҸ ҷү ҫҸҳҼүһӆ
УРОВЕНЬ A2
GASTRONOMIA legata: ҝҏӉҹҪҡҪ contadine: ҴҺүҝҟӆӉҡү tuttavia: ŇŹ ŇľÓˆŇŤŇ¸Ňś ŇťŇľŇ˝Ó ŇŞŇŻ abbastanza elaborata: ŇŽŇ¸ŇťŇźŇŞŇźŇ¸Ó ŇˇŇ¸ ҟҺҽҎҸӊҜҴҸү prevede: ҚҺүҎҽҝҜҪҟҺҲҏҪүҟ fasi: ҞҪҹӅ soffritto: ҹҪҰҪҺҴҪ tostatura: ҸҍҰҪҺҲҏҪҡҲү riso: ҺҲҝ cottura: ҚҺҲŇҸҟҸҏҾүҡҲү burro: ŇťŇľŇ˛ŇŹŇ¸Ó ŇˇŇ¸ŇŻ ҜҪҝҾҸ cipolla tagliata finemente: ҜүҾҴҸ ҡҪҺүҹҪҡҡӅҳ ҾҽҴ adatto: ҚҺҲҝҚҸҝҸҍҾүҡҡӅҳ ŇҸҎӉӂҲҳҝӉ deve essere aggiunto: ҎҸҾҰүҡ ŇŤÓ…ŇźÓ† ҎҸҍҪҏҾүҡ girato: ŇšŇŻŇşŇŻŇŹŇ¸ŇşŇŞÓ Ň˛ŇŹŇŞŇŻŇś cucchiaio: ҾҸҰҴҪ di legno: ҎүҺүҏӉҡҡҪӉ finchĂŠ non diventa: ҚҸҴҪ Ҹҡ ҡү ҝҟҪҡүҟ l’aggiunta di brodo: ҎҸҍҪҏҾүҡҲү ҍҽҾӆҸҡҪ mestolo: ҚҸҾҸҏҡҲҴ dura: ҎҾҲҟҝӉ ҚҺҸҎҸҾҰҪүҟҝӉ si serve: ŇŹŇŞŇś ҡҽҰҡҸ ben caldo: Ň¸Ó ŇŻŇˇÓ† ŇŇ¸ŇşÓ‰Ó ŇŻŇŻ aggiungendo: Ňť ҎҸҍҪҏҾүҡҲүҜ formaggio stagionato: ҏӅҹҺүҏӂҲҳ ŇťÓ…Ňş parlare: ŇҸҏҸҺҲҟӆ vuol dire: Ň¸ŇąŇˇŇŞÓ ŇŞŇŻŇź conoscere: ҹҡҪҟӆ cerealicola: ҹҾҪҴҸҏҸү mondo: ҜҲҺ se ne conoscono: ҡҪҜ ҲҹҏүҝҟҡӅ nato: ҺҸҰҎӊҡ oriente: ҏҸҝҟҸҴ veniva impiegato ҲҝҚҸҾӆҹҸҏҪҾҝӉ piccole dosi: ҜҪҾүҡӆҴҲү ҚҸҺӀҲҲ era infatti ritenuto: Ҹҡ ŇťÓ Ň˛ŇźŇŞŇľŇťÓ‰ lo si usava: ҲҝҚҸҾӆҹҸҏҪҾҝӉ infusi: ҝҜүҝҲ decotti (decotto): ҸҟҏҪҺӅ per rendere: Ó ŇźŇ¸ŇŤÓ… ҝҎүҾҪҟӆ pelle: ҴҸҰҪ tempi antichi: ҎҺүҏҡҲү ҏҺүҜүҡҪ utilizzato: ҲҝҚҸҾӆҹҸҏҪҾҝӉ tranne: ҹҪ Ň˛ŇťŇ´ŇľÓˆÓ ŇŻŇˇŇ˛ŇŻŇś alimento: ŇšŇ˛ÓƒŇŞ risale: ҎҪҟҲҺҽүҟҝӉ secolo: ŇŹŇŻŇ´ fu portato: ŇŤÓ…Ňľ ҚҺҲҏүҹӊҡ regno: ҴҸҺҸҾүҏҝҟҏҸ consumato: ҚҸҟҺүҍҾӉҾҝӉ esportato: ӇҴҝҚҸҺҟҲҺҸҏҪҾҝӉ coltivazione: ҺҪҹҏүҎүҡҲү abbondanza d’ acqua: ŇŽŇ¸ŇťŇźŇŞŇźŇ¸Ó ŇˇŇ¸ ҏҸҎӅ si affermò: ҽҟҏүҺҎҲҾҝӉ settentrione: ҝүҏүҺ
ZĹ?Ć?ŽƊŽ͗ ĹŻÄžĹ?Ĺ?ĞŜĚĂ Äž Ć?ĆšĹ˝ĆŒĹ?Ä‚ L’origine del risotto è molto modesta e legata alle tradizioni contadine. Tuttavia la sua preparazione è abbastanza elaborata e prevede 3 fasi principali, ovvero il soritto, la tostatura del riso e la cottura. Per il soritto occorrono olio extra vergine d’oliva o burro e cipolla tagliata ďŹ nemente. La tostatura del riso: il riso piĂš adatto ai risotti è il “superďŹ noâ€?, che deve essere aggiunto al soritto e con
continuamente un
girato
cucchiaio
di
legno ďŹ nchĂŠ non diventa trasparente.
La cottura
avviene con l’ aggiunta di brodo, un mestolo alla volta, ďŹ no a ďŹ ne cottura, che dura circa 15-18 minuti. Il risotto si serve ben caldo, aggiungendo del formaggio stagionato. Parlare del risotto vuol dire conoscere un pĂł la sua materia prima: il riso! Il riso ĂŠ la pianta cerealicola piĂş diusa del mondo. Se ne conoscono infatti circa 120,000 varieta! Il riso è nato in Estremo Oriente e a causa del suo elevato costo, veniva impiegato in piccole dosi. Era infatti ritenuto un elemento raro. Lo si usava come farmaco, sotto forma di infusi e di decotti, per malati di stomaco e di intestino, e anche come cosmetico, per rendere la pelle piĂš morbida e luminosa. Insomma, nei tempi antichi, il riso veniva utilizzato per tutto tranne che come alimento. L’uso alimentare del riso risale infatti al XIV secolo, quando fu portato a Napoli dagli Aragonesi. Nel regno di Napoli il riso cominciò ad essere consumato in quantitĂ sempre maggiori come alimento ed esportato in nord Italia, dove c’ era abbondanza d’acqua, indispensabile per la sua coltivazione. Fu cosĂŹ che l’ uso alimentare del riso si aermò soprattutto nel settentrione.
GASTRONOMIA Fino al 1850, l’ unica varietà di riso che veniva coltivata in Italia era il Nostrale. In seguito, grazie ad un missionario, furono introdotte altre 43 varietà . Il riso si distingue fondamentalmente in base alla misura e alle dimensioni dei suoi chicchi: quelli lavorati in Europa, nella Cina del Nord e in Giappone sono corti e tondeggianti, mentre quelli che provengono dalle coltivazioni indiane e del Sud-est asiatico sono piÚ stretti e ausolati.
Appartiene a quest’ ultimo tipo il profumato riso Basmati, che Ê caratterizzato da chicchi allungati e da un piacevole aroma di nocciola che conserva anche dopo la cottura. Cresce in India ai piedi dell’ Himalaya ed è conosciuto e diuso in tutto il mondo.
Una
varietĂ
apprezzata Jasmine,
molto è
il
bianco
riso e
profumato, che si serve come
contorno
nella
maggior parte dei piatti orientali. Da ricordare il riso Sushi, che, ricoperto di amido di mais e sciroppo, viene appunto usato nella preparazione del sushi giapponese. Tende a diventare colloso con la cottura. Si sta sempre piú diondendo sul mercato il riso parboiled, i cui chicchi, che rimangono ben sgranati, hanno la caratteristica di non scuocere e di essere resistenti alle alte cotture.
Grazie a queste sue caratteristiche, è indicato per la preparazione di insalate, di piatti freddi e di quelle ricette che richiedono che venga conservato cotto. Il riso viene classiďŹ cato in base alla lunghezza del chicco, che puĂł essere corto, medio e lungo e diviso in quattro diverse categorie merceologiche: tondo, ďŹ no, semiďŹ no e superďŹ no. Sono categorie che in nessun modo rappresentano una scala qualitativa.
fino al: ҎҸ coltivata: ŇŹÓ…ŇşŇŞÓƒŇ˛ŇŹŇŞŇľŇťÓ‰ in seguito: ҏҚҸҝҾүҎҝҟҏҲҲ grazie ad: ҍҾҪŇҸҎҪҺӉ introdotte: ҏҏүҹүҡӅ si distingue: ŇşŇŞŇąŇľŇ˛Ó ŇŞŇŻŇźŇťÓ‰ misura: ҺҪҹҜүҺ lavorati: ҚҺҸҲҹҏүҎӊҡҡӅү corti: ҴҸҺҸҟҴҲү tondeggianti: ҸҴҺҽŇŇľÓ…ŇŻ provengono: ŇšŇşŇ˛ŇŻŇąŇ°ŇŞÓˆŇź stretti: ҟҸҡҴҲү affusolatJ: ҏүҺүҟүҡҸҸҍҺҪҹҡӅү appartiene: ҚҺҲҡҪҎҾүҰҲҟ quest’ ultimo tipo: ӇҟҸҟ ҚҸҝҾүҎҡҲҳ ҏҲҎ profumato: ҪҺҸҜҪҟҡӅҳ chicchi allungati: ҎҾҲҡҡӅү ҹӊҺҡҪ piacevole: ҚҺҲӉҟҡӅҳ nocciola: ҾүҝҡҸҳ ҸҺүҿ dopo la cottura: ҚҸҝҾү ҚҺҲŇҸҟҸҏҾүҡҲӉ cresce ҺҪҝҟӊҟ piedi: ҚҸҎҡҸҰҲү conosciuto: Ҳҹҏүҝҟүҡ diffuso: ҺҪҝҚҺҸҝҟҺҪҡӊҡ apprezzata: ҏӅҝҸҴҸ Ó€ŇŻŇˇÓ‰ÓƒŇ˛ŇłŇťÓ‰ bianco: ŇŤŇŻŇľÓ…Ňł si serve: ҝҾҽҰҲҟ ricordare: ϙҽҰҡҸ ҏҝҚҸҜҡҲҟӆ ricoperto di amido: ҚҸҴҺӅҟӅҳ ҴҺҪҿҜҪҾҸҜ mais: ҴҽҴҽҺҽҹҪ sciroppo: ҝҲҺҸҚ viene appunto usato: ҲҝҚҸҾӆҹҽүҟҝӉ ҲҜүҡҡҸ tende a diventare colloso: ҲҜүүҟ ҝҏҸҳҝҟҏҸ ҝҟҪҡҸҏҲҟӆҝӉ ҴҾүҳҴҲҜ la cottura: ҚҺҲŇҸҟҸҏҾүҡҲү si sta sempre piĂş diffondendo: ŇŹŇťÓŠ ҍҸҾүү Ҳ ҍҸҾүү ҺҪҝҚҺҸҝҟҺҪҡӉүҟҝӉ mercato: ҺӅҡҸҴ ben sgranati: ҡүҝҾҲҚӂҲүҝӉ non scuocere: ҡү ҺҪҹҏҪҺҲҏҪҟӆҝӉ resistenti: ŇťŇ¸ŇšŇşŇ¸ŇźŇ˛ŇŹŇľÓ‰ÓˆÓƒŇ˛ŇłŇťÓ‰ insalate: ҝҪҾҪҟӅ piatti freddi: ҿҸҾҸҎҡӅү ŇŤŇľÓˆŇŽŇŞ richiedono: ŇźŇşŇŻŇŤŇ˝ÓˆŇź lunghezza: ҎҾҲҡҪ che puĂł essere: ҴҸҟҸҺӅҳ ҜҸҰүҟ ŇŤÓ…ŇźÓ† tondo: ҴҺҽŇŇľÓ…Ňł in nessun modo: ҡҲҴҪҴҲҜ ҸҍҺҪҹҸҜ
;ʣϛŁɵʃ§ϛϏϛ ͙I ϛʅQɹ§lj (uϛ 7 2̸ ϛ ϛ Y˚ϛǃ̆ ϛ ϛpRE Ĺϛ ϛ ̹ ȣÙ ϛČS ϛ ȶǜϛ̈ǝ&ϛ ̉ (- ɇ aϛ¾& ΔǞģϛ ̊Ɉστśϛ ǟϛ ȷ.ʆƚ &i ôēϛ ňϛͽ! vJϛʇ ûüɉ?T ϛ ʤN "Ǡϛ ] ηw ˛ϛC͚ ¨õ¨ϛqŜ i ; ϛ-K͛ Ϳ p t©ϛ ƹæÌϛ bϛrŝ ,ϛ zª ƨkϕϛ} ϛ Ɋϛ ǡϛ̋˜J (ǢϛKǣÁϛ ʥ$ϛü Úƛόϛ ʼnÍϛŘȸU = A ϛ ͜!ϛ «ϛìuI ìğϛě Şϛșç kĉşϛ Î ϛq= ˝ϛ 6ɋ͝ Šϛ ϛ ϛ "?ȹ ÚϛÎc !ϛ NJ ) ĝϛýÛ ˞ϛ ̱Π! 4êϛ Æ>6Ȥmϛ̲ š ¢$͞ ϛ£ ϛ ^ N {͟ ϛNjT ϛö ˟ ϛ - ̺ Ç ʦ)Ɍϛ įϛ }Ţϛ ϛÈ E Ĕϛ Ŏ ϛƜRƩƪDCΕǤϛ̳Ρɍϛ͠ˠʧÜϛ^ ϛƫţĉ ČˡĠϛ¿+K ˢPϛ ;6ϛ;Ï_ÂŤ:ϛ 9ʈ ϛɎʨϛť Í ϛŔŦǥþ ϛAǦ ϛŐd_ ϛ œö )ǧϛeϛAǨ ĚľȚ :ϛnj Nɏϛʉ À .̻ ϛ¡ ϛ =ϛ ʊ>ʩÝϛ_ ÿ ÷ ,ϛ ÆŧÃϛ3v ϛ ϛþɐtɑ} øŨ,ϛƬlbϛϐϛ ũϛ ʋ>ÏwϛǍ Ūϛ z ɒυà ϛ4C ϛ¢Ü í7Pϛ ; ϛőV Þ"3êϛ ϑϛ ʌ̌Þ͖ ϛʍU ȥ cϛ è ϛ «ϛǎ .ϛ Ĝî$Å ɶƺ®:ϛ ^ fϛϛʎǩǏ uĞ,ϛ̍¯ @Dϖϛ I Ǫϛ ΣΖ-ϛɺ ϛÉū $ϛϒϛ͡ǫi ˣϛ` ϛ čɓ¤ ύġİϛ
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УРОВЕНЬ В1
Ci sono delle tradizioni
TRADIZIONE
uguali in tutta Italia. Tutti, per
esempio,
mangiano
lenticchie e qualche chicco dâ&#x20AC;&#x2122;uva, o lâ&#x20AC;&#x2122;uva passa, perchĂŠ lenticchie e uva, secondo la
credenza
popolare,
portano fortuna e denaro. Per lo stesso motivo si mangia anche il cotechino, chiamato anche zampone, che non è un piatto abituale della cucina italiana.
Mettere un dito in un bicchiere di spumante e passarlo dietro il proprio orecchio, o dietro lâ&#x20AC;&#x2122;orecchio di unâ&#x20AC;&#x2122;altra persona, è un augurio di buona fortuna per il proprietario dellâ&#x20AC;&#x2122;orecchio. E cosĂŹ, a Capodanno, sono in molti a farlo. Inoltre gli Italiani, sia maschi che femmine, il 31 dicembre indossano dellâ&#x20AC;&#x2122; intimo di colore rosso, perchĂŠ oltre a portare fortuna, il rosso assicura amore e fertilitĂ . Ma attenti, la tradizione indica che la biancheria intima indossata a Capodanno deve essere buttata via il giorno dopo. Quando lâ&#x20AC;&#x2122;anno nuovo arriva, lâ&#x20AC;&#x2122;importante è come inizia! Secondo i veri superstiziosi, se la prima persona che vedrete sarĂ un vecchio o un gobbo, avrete fortuna e anche una vita lunga e felice; se invece la persona che incontrerete per prima sarĂ un bambino o un prete, avrete una grande sfortuna che porterete con voi per tutto lâ&#x20AC;&#x2122;anno. Per tutti gli altri Italiani, sarĂĄ la prima cosa che farete a indirizzare il vostro annoâ&#x20AC;Ś Molti, infatti, scelgono di fare lâ&#x20AC;&#x2122;amore.
uguali: ҸҎҲҡҪҴҸҏÓ&#x2026;ŇŻ mangiano: ҸҡҲ ŇŻŇŽÓ&#x2030;Ňź lenticchie: Ó ŇŻÓ ŇŻŇŹŇ˛Ó&#x20AC;ŇŞ chicco dâ&#x20AC;&#x2122;uva: Ó&#x2030;ŇҸҎÓ&#x2026; ҏҲҡҸŇҺҪҎҪ uva passa: ҲҹÓ&#x2C6;Ňś perchĂŠ: ҚҸҟҸҜҽ Ó ŇźŇ¸ secondo: ҝҸŇҾҪҝҡҸ la credenza: ҏүҺҪ portano fortuna: ҸҡҲ ҚҺҲҡҸҝÓ&#x2030;Ňź Ň˝ŇŽŇŞÓ Ň˝ denaro: ҎүҡÓ&#x2020;ŇҲ cotechino: ҴҸҟүҴҲҡҸ Ҳҟ ŇŤŇľÓ&#x2C6;ҎҸ
chiamato: ҡҪҹÓ&#x2026;ŇŹŇŞŇŻŇśÓ&#x2026;Ňł zampone: ҎҹҪҜҚҸҡү Ҳҟ ŇŤŇľÓ&#x2C6;ҎҸ
un piatto abituale: ҸҍÓ&#x2026;Ó ŇˇŇ¸ŇŻ ŇŤŇľÓ&#x2C6;ҎҸ mettere un dito: ҹҪҝҽҡҽҟÓ&#x2020; bicchiere: ҍҸҴҪҾ passarlo il dito dietro lâ&#x20AC;&#x2122;orecchio: ҚҺҸҏүҝҟҲ ҚҪҾÓ&#x2020;Ó&#x20AC;ŇŻŇś ҹҪ ҽҿҸҜ augurio: ҚҸҰүҾҪҡҲү sono in molti a farlo: ҜҡҸŇҲү Ó&#x2021;ҟҸ ҎүҾҪÓ&#x2C6;Ňź inoltre: ŇŞ ŇŻÓ&#x192;Ó&#x160; assicura: ҸҍүÓ&#x192;ŇŞŇŻŇź amore: ŇľÓ&#x2C6;ҍҸҏÓ&#x2020; indica (indicare): ҚҺүҎҽҚҺүҰҎҪүҟ biancheria: ҡҲҰҡүү ŇŤŇŻŇľÓ&#x2020;Ó&#x160; indossata: ҡҪҎүҟҪÓ&#x2030; buttata via: ŇŹÓ&#x2026;ҍҺҸÓ&#x201A;үҡҪ il giorno dopo: ҡҪ ҝҾүҎҽÓ&#x2C6;Ó&#x192;Ҳҳ ҎүҡÓ&#x2020; inizia: ŇˇŇŞÓ Ň˛ŇˇŇŞŇŻŇźŇťÓ&#x2030; vedrete: ŇŹÓ&#x2026; ҽҏҲҎҲҟү sarĂ un vecchio: Ó&#x2021;ҟҸ ҍҽҎүҟ ҚҸҰҲҾҸҳ Ó ŇŻŇľŇ¸ŇŹŇŻŇ´ gobbo: ŇҸҺҍҽҡ avrete: Ň˝ ŇŹŇŞŇť ҍҽҎүҟ lunga: ҎҸҾŇŇŞÓ&#x2030; felice: ŇťÓ ŇŞŇťŇźŇľŇ˛ŇŹŇŞÓ&#x2030; invece: ҡҪҸҍҸҺҸҟ incontrerete: ŇŹÓ&#x2026; ҏҝҟҺүҟҲҟү bambino: ҺүҍÓ&#x160;ҡҸҴ prete: ҝҏÓ&#x2030;Ó&#x192;үҡҡҲҴ farete: ҝҎүҾҪүҟү indirizzare: ŇŽŇŞŇźÓ&#x2020; ҡҪҚҺҪҏҾүҡҲү pochi ci credono: ҜҪҾҸ ҴҟҸ ŇŹ Ó&#x2021;ҟҸ ҏүҺҲҟ facili: ŇľÓ&#x160;ŇҴҲү meglio: ŇľŇ˝Ó Ó&#x201A;ŇŻ non dimenticarsi: ҡү ҹҪҍÓ&#x2026;ŇŹŇŞŇźÓ&#x2020; metterle in pratica: Ҳҿ ҚҺҪҴҟҲҴҸҏҪҟÓ&#x2020;
Insomma, il Capodanno italiano è la festa della superstizione. Pochi ci credono sul serio, ma dopo tutto sono usanze cosÏ economiche e facili che è sempre meglio non dimenticarsi di metterle in pratica.
ĐŁĐ Đ&#x17E;Đ&#x2019;Đ&#x2022;Đ?ĐŹ A2
Упр аж не н и я и з и та лья нс к и х уче бн и к ов С р ед изем но м о р ска я д иет а в м оде не тол ько в Ит а л ии. Эт а книга на пр а вл ена на ауд ито р ию, кото р а я хо чет научит ься пр а вил ьно го в о р ит ь о еде, кул инар ии, т р а д ицио нных ит ал ья нских бл юд ах , здо р о в о м пит а нии. Это , од на ко , не кул ина р ный кур с, а л ингв ист ический кур с, пут ь, на кото р о м вы ул учшите св о и я зыко вые на вы ки в пр ия т но й и л ёгко й ф о р м е. К нига на пол нена инф о р м ацией, подска зка м и и со в ет ам и и м ожет быт ь пол езна д аже в то м сл уча е, ко гд а в ы хот ите пр а вил ьно пр игото вит ь уж ин по - ит а л ья нский. К нига пр о ст а в по ним а нии д аже д л я чит ател я , кото р ый на зод ится тол ько в нача л е пут и о вл а дения ит ал ья нским я зыко м .
За ка зат ь д а нны й учебник вы м ожете чер ез на с ил и на пр я мую на са йте w w w. ed i zi o n i p l an . i t
УРОВЕНЬ B2
LABO R AT DEL ORIO TE ST O
SCOPRO il testo
ǹȌȍȓȈȑ ȏȈȌȈȕȐȧ I FATTI
SVOLGIMENTO
INIZIO
Gli uomini di burro Giovannino Perdigiorno, gran viaggiatore e famoso esploratore, capitò una volta nel paese degli uomini di burro. A stare al sole si squagliavano, dovevano vivere sempre al fresco, e abitavano in una città dove al posto delle case c’erano tanti frigoriferi. Giovannino passava per le strade e li vedeva affacciati ai finestrini dei loro frigoriferi con una borsa di ghiaccio in testa. Sullo sportello di ogni frigorifero c’era un telefono per parlare con l’inquilino. – Pronto. – Pronto. – Sono il re degli uomini di burro. Tutta panna di prima qualità. Latte di mucca svizzera. Ha guardato bene il mio frigorifero? – Perbacco, è d’oro massiccio. Ma non esce mai di lì? – D’inverno, se fa abbastanza freddo, in un’automobile di ghiaccio. – E se per caso il sole sbuca d’improvviso dalle nuvole mentre la Vostra Maestà fa la sua passeggiatina? – Non può, non è permesso. Lo farei mettere in prigione dai miei soldati. – Bum – disse Giovannino. E se ne andò in un altro paese. Gianni Rodari, Favole al telefono, Einaudi Ragazzi
LE TRE PARTI DEL RACCONTO
SVOLGIMENTO
Giovannino arriva
nel paese degli uomini di burro.
Gli abitanti vivono
in frigoriferi. Il frigorifero del re è fatto di diamanti. Il re dice che lui al sole non si scioglie. Il re dice che può comandare anche al sole.
I PERSONAGGI FANTASTICI Chi sono i personaggi del racconto? ........................................................... ...........................................................
Fra questi, quali sono personaggi fantastici? Sottolineali.
IL LUOGO FANTASTICO Dove avvengono i fatti?
Che cosa si narra in ogni parte del testo? Collega.
INIZIO
Segna quali fatti sono narrati nel testo. Poi sottolinea i fatti che non possono accadere nella realtà.
CONCLUSIONE
................................................................
IL TEMPO INDETERMINATO Giovannino vede che gli abitanti vivono in frigoriferi e parla con loro attraverso un telefono. Parla anche con il re che è molto presuntuoso.
Giovannino Perdigiorno arriva nel paese degli uomini di burro.
Giovannino se ne va in un altro paese.
Quando avvengono i fatti? ................................................................
IO R AT O R O B A L DEL T E S TO
IL TESTO REGOLATIVO
A CHE COSA SERVE
Fornire indicazioni per fare qualcosa: ISTRUZIONI per costruire oggetti o attività da svolgere. REGOLE di comportamento.
CHE COSA CONTIENE
ELENCHI ILLUSTRAZIONI LINGUAGGIO semplice e chiaro.
COME È FATTO
Può essere diviso in due parti che indicano: i MATERIALI, l’occorrente; il PROCEDIMENTO. Segue spesso un ORDINE.
SCOPRO il testo LE DUE PARTI
Uova strapazzate
Scrivi il titolo delle due parti in cui è diviso il testo:
Ingredienti t 3 uova t 2 cucchiai di parmigiano
...........................................................................
t 2 cucchiai di latte t 30 grammi di burro t un pizzico di sale
Procedimento Rompere le uova in un piatto, aggiungere il sale e il latte e sbattere. Far fondere il burro in un pentolino, versarvi le uova e mescolare energicamente finché non si saranno rapprese. Poco prima di togliere dal fuoco unire il parmigiano.
...........................................................................
L'ORDINE Metti in ordine le azioni per fare le uova strapazzate, numerandole da 1 a 6: ........
versare le uova nel pentolino
........
rompere le uova
........
aggiungere sale e latte
........
fondere il burro
........
unire il parmigiano
........
sbattere le uova con il sale e il latte
un maialino goloso Alex, il maialino, va di soppiatto in giardino in cerca di patate. Dâ&#x20AC;&#x2122;improvviso la mamma strilla: â&#x2C6;&#x2019; Non devi mangiare fuori dai pasti! Secondo lui la mamma è troppo severa. Quante storie per due o tre patate! Alex va al fiume per fare il bagno e, lungo la strada, vede dei frutti rossi. â&#x2C6;&#x2019; E chi resiste ai lamponi?! â&#x2C6;&#x2019; dice Alex. Di colpo alle sue spalle si profila unâ&#x20AC;&#x2122;ombra enorme. Con una spaventosa risata, si prepara a divorarlo. â&#x2C6;&#x2019; Lamponi! â&#x2C6;&#x2019; esclama il mostro. â&#x2C6;&#x2019; Voglio papparmeli tutti. Poi toccherĂ a te, maialino. In quel preciso istante si profila unâ&#x20AC;&#x2122;ombra ancora piĂš gigantesca di luiâ&#x20AC;Ś â&#x2C6;&#x2019; Non devi mangiare fuori dai pasti! â&#x2C6;&#x2019; strilla la mamma del mostro. Subito il mostro molla Alex, che fugge come un razzo e pensa che a volte le mamme fanno proprio bene ad essere un poâ&#x20AC;&#x2122; severe. C. Cneut - C. Norac, Mostro, non mangiarmi, Adelphi
COMPRENDERE
Â&#x2039; Â&#x17D;²¢¼²Ÿ  ¢Ž¯°Ž¹. Leggere per...
Â&#x2039; Chi sgrida il maialino? .............................................................................................................................................. Â&#x2039; PerchĂŠ il maialino è sgridato? ............................................................................................................................ Â&#x2039; Che cosa vede Alex lungo la strada? ........................................................................................................... Â&#x2039; Dove Alex incontra il mostro? ............................................................................................................................
SCRIVERE
Â&#x2039; Â&#x201A; ÂŞÂŽÂœ¼ ° ¹¹ª § ¯Ž°Ž¹Ă&#x20AC;ÂÂŽÂŞ ¤³ ¼² ¡²Ž ½²Ž  ¹ Ž ¤¼¼ ¾Ž°Ž¸Ž ¡²Ž Leggere per...
  ¨ÂŽ£¤ ¥¢ ¼² ¹²°Ž£ŽŠ Â&#x20AC; ² ¹Ž£ ¹¼Â" Â? ¯¨¸¨ ¯Ž¡¼³ ÂŻÂŽ ¨² Ÿ¿Â¹ª¨  Ž²¤¼ŸÂÂŽÂŹ ¨¹²ª¼
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La Fattoria Avventura n° 3
In questo kit troverete: ¾ La fattoria per la collezione “Piccolini Time”
¾ Le pecorelle di pasta Piccolini
¾ I consigli di Piccolini per creare l’atmosfera
¾ Gli animaletti segnalibro da costruire con i bambini
- ATTIVITĂ&#x20AC; -
Come costruire gli animaletti segnalibro Procedimento: 1
Stampate e ritagliate le sagome fronte e retro degli animaletti.
2
Per renderle piĂš rigide e consistenti, incollate le sagome su supporti come fogli spessi di album da disegno, cartoncini, scatole di scarpe, cartoni da imballaggio ecc.
3
Infine, se volete, potete decorare a piacere i vostri animaletti aggiungendo scritte e decori con pennarelli, tempere, brillantini, pastelli ecc. o applicando delle orecchiette di feltro o altri scampoli di stoffa, delle code di cotone o fili di lana, dei bottoncini a fare da naso o da occhi.
Le forbici da utilizzarsi per le operazioni di ritaglio devono avere la punta arrotondata e devono essere idonee all'utilizzo da parte dei bambini. Utilizzare esclusivamente colla stick del tipo che si trova nelle normali cartolerie.
- COLLEZIONE PICCOLINI TIME -
Come costruire la fattoria Procedimento: 1
Aprite la confezione di Mini Penne Piccolini scollando delicatamente lo spigolo posteriore destro e tagliate via le linguette superiori e inferiori della scatola.
2
Ritagliate le 4 facciate che raffigurano l’esterno della fattoria che trovate nel kit (immagini A, B, C e D); con un taglierino create un buco all’altezza della finestra.
3
Fate poi lo stesso con le facciate che raffigurano l’interno della fattoria (immagini E, F, G e H): ritagliate le 4 facciate e con un taglierino create un buco all’altezza della finestra.
4
Incollate le facciate che raffigurano l’esterno della fattoria sui lati esterni della confezione, seguendo l’ordine che vedete qui a lato. A
5
B
C
D
Fate poi lo stesso con le facciate che raffigurano l’interno della fattoria, incollandole sui lati interni della confezione nell’ordine che vedete qui a fianco. E
F
G
H
La collezione è pensata su misura per i pack Piccolini Barilla ma è possibile usare un qualunque cartone di riciclo. Utilizzare la confezione dei Piccolini Barilla solo quando la pasta è stata completamente consumata. Non riutilizzare le confezioni una volta che sono state usate per le attività proposte nel kit. Le forbici da utilizzarsi per le operazioni di ritaglio devono avere la punta arrotondata e devono essere idonee all'utilizzo da parte dei bambini. Utilizzare esclusivamente colla stick del tipo che si trova nelle normali cartolerie.
- COLLEZIONE PICCOLINI TIME -
1
Ritaglia la tua decorazione
2
Incollala sulla confezione Piccolini
- COLLEZIONE PICCOLINI TIME -
1
Ritaglia la tua decorazione
2
Incollala sulla confezione Piccolini
- COLLEZIONE PICCOLINI TIME -
1
Ritaglia la tua decorazione
2
Incollala sulla confezione Piccolini
- COLLEZIONE PICCOLINI TIME -
1
Ritaglia la tua decorazione
2
Incollala sulla confezione Piccolini
- CONSIGLI -
Come creare l’atmosfera della fattoria Per entrare nell’atmosfera, giocate con i bimbi a elencare gli animali della fattoria imitando i loro versi! Per rallegrare l’ambiente potete anche pensare a delle canzoni a tema, ad esempio “Nella vecchia fattoria”, da insegnare ai più piccoli e da cantare insieme. Per i più grandicelli potete proporre la versione inglese della famosa canzoncina! Adesso che avete creato l’ambiente perfetto potete mettervi al lavoro! Prima di iniziare, assicuratevi di aver coperto il tavolo da lavoro con della carta da giornale, in modo da potervi divertire con i colori senza preoccuparvi delle macchie! Attrezzatevi anche per l’abbigliamento: vestiti vecchi per i bimbi, così da poterli lasciare liberi di giocare e sporcarsi! Gli animaletti che creerete con il cartone, oltre ad intrattenere i bambini, possono essere utilissimi come segnalibri, quindi perché non approfittarne per insegnare ai bambini l’amore per la lettura?
- PASTA CREATIVA -
Come costruire le pecorelle di pasta Piccolini Materiale (per 1 pecora): # 8 Mini Fusilli Piccolini # 4 Mini Penne Piccolini # 2 Mini Conchiglie Piccolini
# Colori acrilici bianco e nero # Gomma crepla nera # Forbici e pennello # Colla forte
Procedimento: 1
Colorate i Mini Fusilli con il colore bianco, le Mini Conchiglie e le Mini Penne con il colore nero.
2
Quando il colore sarĂ asciutto iniziate ad incollare la pasta: iniziate unendo insieme le 2 Mini Conchiglie per fare la testa.
3
Poi unite insieme i Mini Fusilli per creare il corpo della pecora.
Le forbici da utilizzarsi per le operazioni di ritaglio devono avere la punta arrotondata e devono essere idonee all'utilizzo da parte dei bambini. Utilizzare esclusivamente colla stick del tipo che si trova nelle normali cartolerie.
- PASTA CREATIVA -
Come costruire le pecorelle di pasta Piccolini 4
Infine incollate le 4 Mini Penne per fare le zampette e aggiungete la testa della pecora al corpo.
5
Ritagliate dalla gomma crepla 2 mini orecchie e incollatele sulla testa della pecora. Ecco pronto il vostro animaletto!
Le forbici da utilizzarsi per le operazioni di ritaglio devono avere la punta arrotondata e devono essere idonee all'utilizzo da parte dei bambini. Utilizzare esclusivamente colla stick del tipo che si trova nelle normali cartolerie.
modulo
A
Turismo e moneta Il turismo è un fenomeno che ha subìto nel tempo una forte evoluzione con notevoli riflessi di carattere economico, sociale e ambientale e importanti novità nella legislazione in materia.
U1 Il fenomeno turistico U2 La legislazione turistica U3 La moneta
p e r c o r s o d i l av o r o La legislazione turistica TURISMO
ECONOMIA
La moneta
SOCIETÀ
AMBIENTE
A
U1
˘ PIL Prodotto Interno Lordo, indica il valore dei beni e servizi finali prodotti da un Paese in un anno.
Il fenomeno turistico
Nella seconda metà del XX secolo si è assistito, a livello mondiale, a una continua crescita ed evoluzione del turismo, fenomeno che interessa vari aspetti della vita umana, da quello economico a quello sociale e culturale. Un dato significativo che dimostra le dimensioni raggiunte dal fenomeno è l’aumento del numero di persone che si spostano per turismo e i movimenti di valuta che ne derivano, ormai superiori alla crescita del PIL mondiale. La crescita del fenomeno, tuttavia, ha segnato nei primi anni del nuovo secolo una battuta d’arresto, dovuta alle ben note conseguenze degli attentati terroristici sul clima di sicurezza dei viaggi, agli eventi bellici e alle calamità naturali (tsunami, epidemie) che hanno funestato questo inizio di millennio.
Variazioni arrivi turistici e volume d’affari indotto nel mondo. Anni 1995-2003 11% 9,7%
10%
Arrivi internazionali
9%
Il grafico mette in 8% evidenza un netto 7% calo dal 2001 in poi 6% degli arrivi turistici e delle relative spe5% se nel mondo. Se4% condo l’OMT (Organizzazione mondia- 3% le del turismo), tut2% tavia, nel 2004 gli 1% arrivi internazionali 0% hanno raggiunto i –1% 760 milioni, il che segnerebbe una ri- –2% presa del trend di –3% crescita.
Volume di affari 6,8% 6,2%
5,9%
5,4% 4,7% 3,7%
3,3%
4,5% 3,5% 2,7%
0,3% –0,5% –1,0%
–1,2% –2,2%
96/95
97/96
98/97
99/98
00/99
01/00
02/01
03/02
Fonte: WTO-World Tourism Barometer, giugno 2004.
Il turismo si presenta oggi come un fenomeno sempre più complesso e difficile da analizzare. Gli studi più recenti hanno messo in evidenza i seguenti aspetti:
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• gli eventi infausti, terrorismo, guerre, epidemie, crisi economiche, instabilità politica hanno pesanti ripercussioni sui movimenti turistici, ma essi riprendono rapidamente non appena si ristabilisce la normalità o si avverte un miglioramento delle condizioni; Economia e gestione dell'impresa ristorativa - Liviana © 2006 De Agostini Scuola SpA – Novara
A
modulo TURISMO E MONETA
• in tempi recenti molti fattori economici hanno pesantemente condizionato il turismo europeo e italiano; fra questi i più importanti sono: – la forza dell’euro e la svalutazione del dollaro, che rende meno conveniente il prodotto turistico europeo per gli americani; – la stagnazione economica in Germania, che ha ridotto i flussi turistici provenienti da questo Paese, tradizionalmente ai primi posti tra gli arrivi in Italia; • il turismo europeo, pur essendo sempre al primo posto per i flussi turistici, sembra avviarsi a uno stadio di maturità, insidiato dalla concorrenza dei nuovi Paesi turistici dell’Est europeo, dell’Estremo Oriente, dell’Oceania. Tali Paesi generano nuovi flussi ma intaccano la supremazia dei Paesi tradizionali con regioni di crescente attrattiva turistica. I loro tassi di crescita sono più elevati, anche se l’incremento di movimenti turistici nei primi dieci Paesi del mondo (Francia, Stati Uniti, Spagna, Italia ecc.) in valore assoluto è comunque maggiore di quello di tutti gli altri Paesi. Fra i turisti asiatici, in testa ci sono i giapponesi, seguiti da cinesi, sudcoreani, thailandesi, malesi. Secondo le previsioni, nei prossimi anni la Cina invierà in Europa e in tutto il mondo, e accoglierà da tutto il mondo, un enorme numero di visitatori; • la rapidità dei cambiamenti che interessano il fenomeno è sempre più accelerata: alcune destinazioni nuove, sempre più numerose, aumentano il loro appeal, altre lo perdono; le varie forme di turismo (di svago e vacanze, culturale, sportivo, religioso, d’affari ecc.) modificano continuamente contenuti e caratteristiche e ne nascono sempre di nuove. — Y Turista è una persona che si muove dal luogo della sua abituale dimora e di lavoro verso luoghi in cui effettua un soggiorno non stabile, utilizzando mezzi di trasporto, servizi ricettivi, ristorativi, di intermediazione.
viaggiatore
turista
escursionista
— Y È definito escursionista chi invece si sposta dal luogo della sua abituale dimora e di lavoro per un tempo limitato, entro le 24 ore, senza pernottamenti. La spesa degli escursionisti è stimata in circa 20 miliardi di euro l’anno. Tale valore è sicuramente sottostimato, data la difficoltà di rilevazione del fenomeno.
Le motivazioni dello spostamento possono essere: • divertimento, riposo, motivi culturali, motivi religiosi, climatici (turismo balneare, montano, lacuale, rurale) che danno luogo al cosiddetto turismo proprio; • motivi di salute (turismo termale), per affari, motivi professionali o per servizio, per partecipare a meeting o congressi, che danno luogo al turismo improprio. Economia e gestione dell'impresa ristorativa - Liviana © 2006 De Agostini Scuola SpA – Novara
15
A
U1 Il fenomeno turistico
La distinzione fra turismo proprio e turismo improprio è comunque poco significativa, dal momento che, indipendentemente dalla motivazione, il viaggiatore che compie atti di consumo di beni e servizi turistici (trasporti, camere negli hotel, pasti al ristorante), in località diverse da quella di abituale dimora, per periodi di tempo limitati, è considerato a tutti gli effetti turista, e quindi soggetto attivo nel mercato turistico. turismo proprio mercato turistico
turista
Riadattato da «BARgiornale», novembre 2004
LETTURA
turismo improprio
CINA, LA GRANDE MARCIA VERSO L’OCCIDENTE Grazie all’accordo turistico tra Unione europea e Cina operativo dal settembre 2004, i cinesi possono richiedere il visto per un Paese europeo non più solo per affari, ma anche per semplice turismo. «Durante l’estate sono stati rilasciati più di 7 mila visti per l’Italia a cittadini cinesi», ha detto Amedeo Ottaviani, presidente dell’Ente nazionale italiano per il turismo. «Già all’indomani del 1° settembre è arrivato da Pechino un primo gruppo di 56 persone. Ma sono dati destinati a crescere: prevediamo che, entro fine dicembre, i consolati italiani di Pechino e Shanghai concederanno più di 20 mila visti e, nel giro di un anno, saranno almeno 500 mila i nuovi arrivi». I cinesi mettono l’Italia al primo posto tra le destinazioni preferite (il 70% secondo i dati forniti dal Ministero per le Attività produttive) e portano in Italia un turismo ricco. A salire sugli aerei per Roma, Milano o Venezia sono i rappresentanti di una recente generazione di manager e imprenditori che ha approfittato dell’apertura ai mercati occidentali dopo che il Paese è entrato nell’Organizzazione mondiale del commercio. I membri di questa nuova top-class si sono arricchiti rapidamente e sono
attirati da tutto ciò che rappresenta il meglio del consumismo occidentale: impazziscono per il prosciutto di Parma e il Parmigiano reggiano, considerano trendy pizzerie e spaghetterie, sognano che diventi presto realtà cenare all’ombra della Città Proibita in un ristorante firmato Vissani.
Guida alla comprensione
• Quali sono le loro aspettative? • Quali sono i loro consumi preferiti? • Quali sono le loro abitudini che contrastano con le nostre?
• A quale classe sociale appartengono i turisti cinesi che arrivano in Italia?
Ma attenzione: i turisti cinesi che entreranno in un bar italiano o siederanno al tavolo di un ristorante, possiedono un retaggio di abitudini che non sarà facile adeguare al nostro costume: dare una mancia non rientra proprio nella loro mentalità, non si capacitano che da noi ci siano dei divieti severi riguardo al fumo, sono puntuali fino alla pignoleria e quindi percepiscono quasi come un’offesa che il cameriere non si precipiti subito da loro o che un piatto tardi un po’ ad arrivare dalla cucina. In più, hanno gusti difficili: ci vorrà tempo per convincerli che un buon spumante italiano vale più di uno champagne mediocre, che non sempre nella straordinaria tradizione italiana ciò che è griffato è anche il meglio. Non saranno i clienti più facili del mondo: in compenso, però, saranno sicuramente tra i più ricchi.
16 Economia e gestione dell'impresa ristorativa - Liviana © 2006 De Agostini Scuola SpA – Novara
A
modulo
Secondo i dati dell’Organizzazione mondiale del turismo (WTO) la Cina prende il tradizionale posto riservato all’Italia, il quarto gradino del podio delle mete più visitate al mondo, dopo Francia, Spagna e USA. Il rapporto del WTO spiega, infatti, che le destinazioni asiatiche hanno rinforzato significativamente la loro posizione: e così, anche se l’ordine delle tre destinazioni principali di turismo del mondo è rimasto identico, con la Francia come guida incontestata, gli sviluppi del 2004 hanno incluso la Cina come quarta destinazione. La Francia rimane in testa con 75,1 milioni di arrivi turistici nel 2004, quasi lo stesso livello del 2003 (+ 0,1%). La Spagna, in cui gli arrivi turistici si sono sviluppati del 3,4%, continua a occupare il secondo posto con 53,6 milioni di arrivi. È seguita dagli USA, con 46,1 milioni di arrivi, che mostra un recupero significativo dai risultati difficili degli ultimi tre anni (+ 12% rispetto al 2003). Il cambiamento più consistente nella scala degli arrivi turistici internazionali è il movimento della Cina dal quinto al quarto posto. Nel 2004 la Cina ha completamente recuperato le battute d’arresto causate dallo scoppio della SARS e ha registrato un aumento significativo del 2%, realizzando quasi 42 milioni di arrivi turistici; al contrario gli arrivi turistici in Italia so-
no scesi di oltre il 6%, registrando un totale di 37,1 milioni. Il Regno Unito si colloca in sesta posizione, con quasi 28 milioni di arrivi nel 2004 (+ 12%). Hong Kong (Cina) ha fatto un’entrata spettacolare tra le prime dieci destinazioni turistiche piazzandosi in settima posizione dopo che, con un salto del 40% negli arrivi nel 2004, ha registrato quasi 22 milioni di presenze. Il Messico (20,6 milioni) e la Germania (20,1 milioni) hanno mantenuto le stesse posizioni dell’anno scorso, mentre l’Austria (19,4 milioni) è caduta alla decima posizione. Nel 2004, le 10 destinazioni principali del turismo hanno rappresentato insieme più di 363 milioni di arrivi turistici internazionali. Non tutte queste destinazioni però si sono sviluppate con lo stesso passo. Le due destinazioni asiatiche, Cina e Hong Kong, hanno sorpassato altre destinazioni, crescendo a una velocità vicina al 9% ciascuna, annualmente fra il 1995 e il 2004. Fra le altre destinazioni, la Spagna sta registrando le prestazioni più costanti con un tasso di accrescimento medio quasi del 5% ogni anno. Nello stesso periodo la Francia e l’Italia si sono sviluppate in media da 2,5 e 2,0% l’anno rispettivamente. Le due destinazioni americane hanno registrato i tassi di accrescimento più bassi, rispettivamente 0,6% annualmente per gli USA e 0,2% per il Messico.
Riadattato da «Corriere della Sera.it», 22 maggio 2005
TURISMO, LA CINA SORPASSA L’ITALIA
LETTURA
TURISMO E MONETA
˘ Turisti che visitano il Giardino del Diletto a Shanghai.
17 Economia e gestione dell'impresa ristorativa - Liviana © 2006 De Agostini Scuola SpA – Novara
A Riadattato da «Turismo d’Italia», 34/2003
LETTURA
U1 Il fenomeno turistico
TURISMO TRA LE STELLE Mancano ancora pochi anni al varo delle vacanze spaziali. In settantacinque minuti con lo space shuttle si andrà dalla Terra all’orbita degli hotel cosmici e un milione di americani sono già pronti a partire. Una tipologia estrema di vacanza diventerà tra pochi anni una realtà palpitante: il “turismo spaziale”. L’esplorazione dello spazio ha solo pochi decenni di vita, eppure i progressi in questo campo non trovano riscontro, probabilmente, in alcun altro settore tecnico-scientifico. E come poteva il turismo restare insensibile all’esplorazione spaziale, dal momento che non c’è più alcun angolo della terra che non sia luogo di vacanze? E come poteva l’uomo non sentire il bisogno turistico di raggiungere gli spazi interplanetari, sotto lo stimolo di molteplici motivazioni: i picchi delle accelerazioni, le traiettorie dei veicoli di lancio e di quelli orbitali, le condizioni ambientali, le temperature, i panorami e le notti spaziali, gli effetti dell’assenza di peso? La Prima guerra mondiale determinò lo sviluppo della “motorizzazione popolare”, trasformando i rigidi camion militari a gomme piene in confortevoli torpedoni granturismo; il secondo conflitto mondiale promosse il turismo aereo intercontinentale, riconvertendo le temute fortezze volanti americane in comodi velivoli a reazione civili, transoceanici. In modo simile la grande svolta di questo secolo con la conquista del cosmo movimenterà dapprima, come in passato per altre conquiste, un turismo elitario; poi, grazie alla competitività fra grandi tour operator spaziali, si allargherà a offerte ambiziose alla portata di più borse. A gestire l’avvio della tipologia di “turismo tra le stelle” sarà la Space adventures Ltd, una società americana con sede ad Arlington in Virginia, fon-
data nel 1997 da un gruppo di tecnici aerospaziali e di esperti in turismo estremo. Essa ha in programma voli di breve durata, che entreranno in orbita a 100 km sopra la barriera atmosferica: sembra che ci siano già ogni anno circa 10 mila persone che si prenotano per fare la stessa esperienza “estrema”, compiuta sinora solo da cinquecento astronauti e due turisti spaziali multimilionari. Esiste poi una società californiana, lo Space Island Group, che si prefigge di portare a soggiornare nell’universo, entro la fine del corrente decennio, chiunque lo desideri al prezzo che si paga per l’acquisto di un’automobile di classe media. Il progetto prevede la costruzione di una catena spaziale di hotel di lusso (nella foto, un progetto di hotel da un sito Internet specializzato), messi in orbita a un’altezza di 600 km: a tale scopo verranno utilizzati i quattordici serbatoi giganti vuoti, ognuno della capacità di un Boeing 747, abbandonati nel cosmo dallo Space Shuttle. Nuove navette trasporteranno i clienti in settantacinque minuti dalla Terra ai loro domicili cosmici senza gravitazione. Ma una forza di gravitazione verrà creata artificialmente all’interno degli stessi domicili per consentire ai clienti di fare la doccia o di usare la vasca da bagno. Se nel 2012 gli Space-Island-Hotel in orbita avranno raggiunto assieme un’occupazione annua di almeno 100 mila clienti, il prezzo a persona per settimana, con pensione completa e in camere con “vista Terra”, viaggio incluso, calerà a 20 mila dollari.
Guida alla comprensione • Che tipo di turista è il “turista spaziale”? • Quali sono i principali motivi di attrazione verso il turismo nello spazio?
• Secondo te, a quale forma di turismo appartiene il turismo spaziale?
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1,1 . Nascita ed evoluzione del turismo in Italia Ripercorriamo brevemente le principali tappe del processo di crescita del fenomeno turistico nel nostro Paese. XIX secolo I giovani aristocratici europei, seguendo l’esempio di gran-
di scrittori stranieri, quali il tedesco J. W. Goethe (1749-1832) e il francese Stendhal (1783-1842), compiono viaggi soprattutto nelle città d’arte italiane a scopo culturale (il grand tour, da cui il termine “turismo”). 1841 L’inglese Thomas Cook organizza il primo viaggio ferroviario per
gruppi, con una riduzione di prezzo del biglietto individuale; fonda la prima agenzia di viaggi. Fine del XIX secolo Lo sviluppo industriale determina forti cambia-
menti a livello economico e sociale; la nuova borghesia industriale, forte di crescenti disponibilità economiche, incomincia a frequentare alcuni centri mondani, località termali e climatiche, facendo così nascere il turismo termale, balneare, montano. Si tratta di turismo d’élite che si sviluppa anche nelle grandi città, favorendo la nascita di nuovi grandi alberghi: il Ritz a Parigi, il Savoy a Londra, il Danieli a Venezia, il Grand Hotel Principe di Savoia a Milano, l’Excelsior a Roma. Nel 1904 nasce la CIGA (Compagnia italiana grandi alberghi). 1919 Nasce l’ENIT (Ente nazionale italiano turismo) con lo scopo di
promuovere l’immagine turistica dell’Italia all’estero. 1925 Il governo fascista fonda l’Opera nazionale del dopolavoro
(OND) con lo scopo di promuovere iniziative per il tempo libero dei lavoratori e delle famiglie (sport, viaggi, spettacoli ecc.). 1931 Vengono istituiti i treni popolari di sola terza classe che praticano
forti sconti sulle tariffe per raggiungere località climatiche e balneari. Anni ’50-’60 È il periodo del “boom economico”, con forte aumento
della produzione industriale, fuga dalle campagne verso i centri urbani, migrazioni dal Sud al Nord. Aumenta il reddito medio pro capite, nasce il consumismo. Si diffonde l’uso degli elettrodomestici (televisore, lavatrice) e dell’automobile. Si allarga la rete stradale e autostradale. Il benessere diffuso, le ferie retribuite, i mezzi di trasporto più veloci e comodi, sono tra i fattori che hanno contribuito alla nascita del turismo di massa, sia nazionale sia internazionale. Anni ’70 Le strutture ricettive ed extraricettive sono sempre più nu-
merose e differenziate; cresce il numero delle agenzie di viaggi e nascono i tour operator che organizzano pacchetti-vacanza “tutto compreso”. Il turismo rappresenta ormai uno dei settori più importanti dell’economia. Economia e gestione dell'impresa ristorativa - Liviana © 2006 De Agostini Scuola SpA – Novara
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U1 Il fenomeno turistico Dal 1980 in poi I periodi di congiuntura economica negativa (crisi pe-
trolifere, forte inflazione), pur determinando flessioni nelle spese per il turismo, non interrompono il processo di crescita del fenomeno. Aumenta il numero di turisti stranieri, attirati anche dal cambio favorevole, si diffonde l’uso dell’aereo, per cui località molto lontane diventano raggiungibili in poco tempo. La propensione alla spesa turistica è sempre più alta, perché “fare turismo” è diventata un’esigenza individuale, oltre che una moda. 1985 Gli accordi di Schengen eliminano ogni forma di controllo doga-
Riadattato da Belluomini Pucci, Borella, Principe di Piemonte, Ed. Idea Books, Viareggio 2004
LETTURA
nale alle frontiere tra i Paesi dell’UE, per cui gli spostamenti dei cittadini all’interno dell’UE sono enormemente semplificati.
STORIA DI UN GRAND HOTEL: IL PRINCIPE DI PIEMONTE Viareggio negli anni ’20 del Novecento si affermò come la stazione balneare più famosa e frequentata d’Italia. L’amministrazione comunale favorì l’investimento da parte di privati nell’edilizia residenziale e turistico-balneare: risalgono a quel periodo le ristrutturazioni e le nuove costruzioni di hotel, come il Grand Hotel Royal, l’Excelsior, il Modern Astor e il Mediterranée, originali e lussuosi edifici monumentali che trasformarono sostanzialmente il volto del litorale viareggino. In questo contesto si pone l’intervento del conte fiorentino Giuseppe de Micheli che acquistò i terreni litoranei a nord della città per rea-
lizzare un nuovo albergo, il Select Palace Hotel, oggi Principe di Piemonte. Il progetto è caratterizzato dall’imponente estensione di due corpi di fabbrica, collegati da una struttura architettonica d’angolo. Le facciate presentano un’armonica sequenza di aperture messe in risalto, al primo piano, da una terrazza continua, mentre al secondo ogni finestra è dotata di un balcone. L’hotel fu inaugurato il 15 giugno del 1922 con numerosi annunci su riviste e quotidiani. Nel 1925 De Micheli commissionò l’ampliamento dell’hotel, con riferimento ai modelli francesi dei grandi alberghi della Costa Azzurra: l’elemento di spicco, che emerge dall’allineamento dell’edificio, è il frontone con l’insegna dell’hotel in corrispondenza della parte centrale sull’angolo. Fin dalla sua inaugurazione l’albergo si connotò per stile ed eleganza e per la qualificata ricettività offerta a una clientela selezionata. L’allestimento interno presentava precise corrispondenze con la sontuosità e l’eleganza dell’esterno. Concepiti per gli eventi e le manifestazioni più importanti, i grandi ambienti erano arricchiti da un’equilibrata armonia stilistica che raccorda i soffitti, fastosamente decorati con stucchi, con i mobili in art déco e i sontuosi lampadari, prodotti da prestigiose vetrerie veneziane. Ancora oggi l’atmosfera dell’epoca traspare dai particolari preziosi delle colorate vetrate artistiche che decorano le porte delle sale di ricevimento.
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1989 Dopo il crollo del muro di Berlino la nuova situazione politica
dei Paesi dell’Est europeo permette una più libera circolazione di merci e persone e quindi un aumento di flussi turistici verso e da quei Paesi. L’offerta di servizi turistici è più ampia e differenziata e si fa sempre più importante l’influsso positivo su altri settori economici (commercio, trasporti, industria, artigianato) e sui livelli di occupazione. 11/9/2001 L’attentato alle Twin Towers di New York e le conseguenti
tensioni internazionali provocano un’immediata flessione dei viaggi e dei trasporti aerei e pesanti ripercussioni sull’economia a livello mondiale. Le cronache mondane delle riviste dell’epoca riportano la presenza di importanti ospiti nazionali e internazionali dell’hotel: aristocratici, nobili, esponenti dell’alta borghesia, come pure intellettuali e artisti. Nelle notti estive viareggine al Select si avvicendavano gran balli, feste di beneficenza ed elezioni di reginette di bellezza. Nel 1938 fu inaugurato, di fronte all’albergo, il nuovo stabilimento balneare, una struttura polivalente che comprendeva cinema, teatro, bar, ristorante, ambienti tutti corredati di impianto di riscaldamento e condizionamento dell’aria, piscina, oltre centocinquanta cabine in cemen-
to armato. Nello stesso anno il Ministero popolare invitò De Micheli a denominare l’hotel e lo stabilimento balneare con un nome italiano: il Select si trasformò così in Principe di Piemonte. A partire dall’immediato dopoguerra l’hotel ha ospitato le riprese di film italiani e stranieri, fino ai recenti Caruso Pascoski di Francesco Nuti (1988) e Il paziente inglese (1996); con la fine del conflitto avvenne inoltre l’importante trasferimento del Premio Viareggio dal Grand Hotel Royal al Principe di Piemonte. A. Belluomini Pucci
Per approfondire la conoscenza della storia di questo hotel, per vederne la struttura e consultare l’offerta al pubblico, puoi visitare il sito www.principedipiemonte.com
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1,2 . Il turismo come fenomeno sociale L’ampiezza oggi raggiunta dal turismo, come fenomeno che interessa vari aspetti della vita degli individui e dei gruppi sociali, è frutto di una serie di fattori che caratterizzano il vivere quotidiano nelle società postindustriali. Tali fattori sono: • un più elevato livello di vita grazie a maggiori risorse economiche a disposizione e quindi una maggior propensione alla spesa in consumi, anche di tipo voluttuario; • aumento dei viaggi all’estero, soprattutto da parte dei giovani, per l’apprendimento delle lingue e la curiosità di conoscere luoghi e culture diversi; • un maggior interesse di sempre più vasti strati della popolazione verso la conoscenza delle opere d’arte e le località ricche di cultura, nonché di itinerari enogastronomici; • il peggioramento della qualità della vita nei centri urbani, che spinge gli individui a utilizzare il tempo libero per spostamenti, anche brevi, verso zone con migliori condizioni climatiche o dove comunque poter respirare aria meno inquinata; • l’evoluzione dei mezzi di trasporto e le nuove opportunità offerte dai voli a basso costo, dalla possibilità di effettuare prenotazioni e di cogliere offerte promozionali direttamente on line, via Internet; • l’allungamento della vita media che ha determinato la nascita di un importante segmento turistico, quello della terza età, che compie viaggi anche in periodi di bassa stagione e ha una capacità di spesa medio-alta; • l’influenza della pubblicità: il fare turismo, divenuto per molti un’esigenza pressante, è anche un bisogno indotto, cioè in molti casi creato e modellato da una martellante serie di messaggi provenienti dai mezzi di comunicazione di massa (immagini di luoghi esotici, di bellissime località montane e marine, informazioni sui grandi esodi dalle città verso le località di villeggiatura ecc.); • il fare turismo è diventato in molti casi uno status symbol, cioè una dimostrazione dello stato sociale a cui appartiene un individuo; attraverso i racconti dei viaggi e delle conoscenze acquisite su luoghi e popoli lontani, si ottiene un riconoscimento sociale.
1,3 . Il turismo come fenomeno economico
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La gamma dei beni e servizi che un turista può richiedere in una località di arrivo è molto vasta e comprende: • servizi di trasporto (terrestri, aerei, marittimi, lacuali); • servizi di ospitalità in strutture ricettive ed extraricettive; • servizi ristorativi; • servizi di informazione e assistenza turistica, compresa organizzazione di visite ed escursioni; Economia e gestione dell'impresa ristorativa - Liviana © 2006 De Agostini Scuola SpA – Novara
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• viaggi organizzati e pacchetti “tutto compreso”; • beni e servizi accessori, quali servizi bancari e assicurativi, telecomunicazioni, prodotti dell’artigianato. Tutte queste richieste hanno messo in moto una vera e propria industria delle vacanze che ha raggiunto dimensioni macroscopiche e rappresenta per tutti i Paesi un’autentica fonte di ricchezza, poiché trasforma le risorse naturali (paesaggi montani e marini, località dal clima favorevole) e culturali (musei, monumenti, città) in risorse economiche, determinando grandi volumi di vendite nelle imprese turistiche e nei settori a esse correlati, e un forte aumento nei livelli di occupazione (numero di addetti). Ciò è ancor più vero in Italia, dove le città d’arte e la ricchezza diffusa sul territorio di un’incredibile quantità di monumenti e testimonianze del passato, rendono il Paese una delle mete turistiche più importanti del mondo. Da un punto di vista economico, il turismo si distingue in: • turismo interno: è il flusso di turisti residenti entro i confini nazionali; dà origine a spesa di reddito nazionale nel Paese stesso (ad esempio turisti italiani in Italia);
turismo
interno
estero
attivo
passivo
˘ Bilancia dei pagamenti Documento che evidenzia i rapporti di credito e debito derivanti dagli scambi tra i residenti di un Paese e i non residenti.
Mesi Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Totale anno
• turismo estero o internazionale: è il flusso di turisti che si recano in Paesi diversi dal proprio. Esso è: – attivo: si riferisce, ad esempio, agli stranieri che vengono in Italia e spendono reddito prodotto all’estero; – passivo: si riferisce, ad esempio, agli italiani che si recano all’estero e lì spendono reddito prodotto in Italia. L’apporto del turismo all’economia nazionale può essere sintetizzato nel seguente modo:
• il turismo estero attivo determina entrate di valuta straniera corrispondenti alle spese dei turisti stranieri in beni e servizi consumati; in Italia tali entrate sono sempre superiori alle uscite Bilancia dei pagamenti turistica (2004) (dati in milioni di euro) prodotte dal turismo passivo, per cui la Bilancia turistica Spesa dei viaggiatori Spesa dei viaggiatori Saldo contribuisce positivamente al stranieri italiani saldo della bilancia dei paga1.361 1.130 231 menti (v. Modulo A, U3); 1.105 652 1.757 1.953 2.137 2.874 3.271 3.723 3.376 3.281 2.231 1.359 1.343
1.546 1.148 1.139 1.265 1.788 2.770 1.347 1.092 1.006 1.180
407 989 1.735 2.006 1.935 606 1.934 1.139 353 163
28.666
16.516
12.150
Fonte: www.uic.it/it/statistiche/pubblicazioni/turismo.
• il turismo interno, spostando denaro dalle regioni più industrializzate e ricche verso quelle più povere economicamente, ma spesso ricche di risorse naturali, contribuisce ad accrescere la produzione in quelle zone e ad aumentare il reddito totale del Paese; 23
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• il turismo è uno dei settori a più alta intensità di lavoro (labor intensive) e il numero degli occupati è in crescita; nascono inoltre sempre nuove figure professionali in rapporto ai cambiamenti dell’offerta turistica; • il turismo crea un importante effetto indotto, contribuendo al miglioramento delle infrastrutture e allo sviluppo di altre attività commerciali, quali negozi, bar, locali di divertimento, farmacie, banche, assicurazioni, trasporti, comunicazioni e a quelle dei fornitori, quali industrie alimentari, dell’arredamento, delle costruzioni ecc. Alberghi e ristoranti
Imprese Addetti
2000
2001
2002
250 215 858 899
252 640 894 149
252 136 933 492
2003
addetti
256 549 1 000 726
Fonte: Dati ISTAT (Archivio Statistico delle Imprese Attive).
imprese 2000
2001
2002
2003
Italia 2002-2003 – Spesa totale per ramo e branca (dati in milioni di euro correnti)
La tabella evidenzia i consumi, sia strettamente turistici sia indotti, dei turisti stranieri e italiani in Italia nel periodo 2002/03.
Agricoltura Prodotti energetici Alimentari Tessili e cuoio Altri prodotti della trasformazione industriale Costruzioni Commercio Alberghi e ristoranti Trasporti Intermediazione monetaria e finanziaria Locazione di fabbricati (attività immobiliare e noleggio) Attività ricreative Servizi vari Totale
Consumi turistici stranieri
Consumi turistici italiani
2002
2002
2003
2003
486 1 281 1 800 1 205
479 1 261 1 774 1 187
1 417 2 697 5 281 2 330
1 462 2 782 5 447 2 403
2 717 43 3 817 12 683 612
2 676 43 3 759 12 491 603
6 171 150 9 304 16 187 1 472
6 366 154 9 597 16 696 1 519
50
49
102
105
1 755 1 815 143
1 728 1 787 141
6 023 4 137 322
6 212 4 267 332
28 407
27 978
55 593
57 342
Fonte: Aggiornamento elaborazioni CISET e IRPET.
A livello mondiale la crescita del turismo contribuisce allo sviluppo socio-economico dei Paesi poveri, che offrono ambienti incontaminati e culture ricche di attrattiva e fascino. Il processo è appena all’inizio e molto deve ancora essere fatto perché il turismo diventi un’occasione di riscatto per i poveri del mondo. In tal senso fondamentale è la cooperazione tra operatori turistici internazionali e organizzazioni che lottano contro la povertà, al fine di favorire lo sviluppo dell’imprenditoria locale e la nascita di una vera e propria offerta turistica locale, come sottolinea la lettura che segue. 24 Economia e gestione dell'impresa ristorativa - Liviana © 2006 De Agostini Scuola SpA – Novara
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IL CONTRIBUTO DEL TURISMO ALLA RIDUZIONE DELLA POVERTÀ NEI PAESI IN VIA DI SVILUPPO Lo sviluppo vertiginoso dell’industria del turismo a livello globale è uno dei fenomeni di costume più evidenti dell’ultimo decennio, con importanti ripercussioni economiche sulle destinazioni turistiche. Grazie alla maggiore facilità degli spostamenti, resa possibile dalla rapida evoluzione dei mezzi di trasporto, e al processo di globalizzazione della comunicazione che ha favorito la conoscenza di culture, terre e Paesi fino a pochi anni fa a molti ignoti, il turismo internazionale ha conosciuto nell’ultimo decennio un autentico boom, specialmente verso le mete più esotiche e lontane per i turisti occidentali. A beneficiare sono quindi oggi anche e soprattutto quei Paesi meno integrati nell’economia globale, ma ricchi di ambienti naturali e di culture ancora incontaminati e, di conseguenza, di grande attrazione e fascino. In questo contesto, il turismo si presenta oggi come il settore che potenzialmente più di ogni altro può contribuire positivamente nella lotta per la riduzione della povertà e lo sviluppo socio-economico dei Paesi in via di sviluppo. I dati dell’Organizzazione mondiale del turismo (OMT) sono chiari al riguardo: • il turismo è una delle principali voci di esportazione (figura tra le prime cinque) per l’83% dei Paesi in via di sviluppo ed è la prima per un terzo di essi; • i Paesi in via di sviluppo hanno avuto 292,6 milioni di arrivi internazionali nel 2000, una crescita dal 1990 di quasi il 95%. I 49 Paesi meno avanzati (PMA) hanno avuto 5,1 milioni di arrivi internazionali nel 2000, ottenendo una crescita nel decennio di quasi il 75%, contro una crescita del 39,3% per i Paesi dell’area OCSE e del 38, 4% per i Paesi dell’area UE; • l’80% dei poveri del pianeta, cioè chi vive con meno di 1 dollaro americano al giorno, vive in 12 Paesi. In 11 di questi, il turismo è un settore importante e in forte crescita; • nel 2000 il turismo costituiva il terzo settore d’esportazione merci sia per i Paesi in via di sviluppo (dopo i settori del manifatturiero e dell’alimentare) sia per i Paesi meno avanzati (dopo il petrolio e il settore manifatturiero).
Le straordinarie potenzialità offerte dal turismo sono quindi evidenti: già oggi si tratta di uno dei pochi settori trainanti lo sviluppo economico dei Paesi in via di sviluppo e dei Paesi meno avanzati, ma le previsioni dell’OMT indicano per gli anni a venire una progressiva e inarrestabile crescita degli arrivi internazionali a danno dei tradizionali mercati turistici dell’Europa e del Nord America, che vedranno calare sensibilmente le loro quote di mercato. Va dunque posto in risalto che il turismo possa realmente rappresentare il “petrolio del nuovo millennio” per questa macroarea, contribuendo in maniera decisiva all’obiettivo della riduzione della povertà sul pianeta. Va inoltre ricordato che dal 1971, anno in cui l’ONU ha introdotto la categoria dei Paesi meno avanzati, solo il Botswana è stato in grado di uscire da questa lista e il turismo ha giocato un ruolo determinante per la sua crescita economica, visto che il numero degli arrivi turistici internazionali è più che raddoppiato tra il 1995 e il 1998. Inoltre a Capo Verde, nelle Maldive, a Samoa e alle Vanuatu, i quattro Stati presi in considerazione dal 1994 per la promozione a Paesi in via di sviluppo, il turismo è stato il settore più importante per il progresso socio-economico degli ultimi anni. Occorre tuttavia sottolineare come il turismo sia un settore che, quanto gli altri, richiede alcune condizioni di base per svilupparsi con successo, in primo luogo la stabilità politicoeconomica all’interno della destinazione che consenta i necessari investimenti di capitale locale e straniero. Le guerre civili scoppiate a Haiti dopo il 1985 e in Sierra Leone nella seconda metà degli anni ’90 costituiscono un esempio evidente, giacché esse hanno determinato un crollo dei flussi turistici internazionali, con pesanti ripercussioni sulle economie di questi Stati.
Riadattato dal sito www.onuitalia.it, febbraio 2003
LETTURA
TURISMO E MONETA
Il contributo potenziale del turismo alla riduzione della povertà nel mondo è testimoniato anche dalle iniziative e dalle prese di posizione dei governi e delle organizzazioni internazionali interessate: la Dichiarazione delle Isole Canarie sul turismo nei Paesi meno avanzati (2001) ha
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U1 Il fenomeno turistico E evidenziato l’attenzione dei rappresentanti governativi dei PMA verso il fenomeno del turismo, visto come «un mezzo per accrescere la partecipazione nell’economia globale, alleviare la povertà, e raggiungere il progresso socio-economico» e come uno dei settori prioritari su cui puntare per lo sviluppo. Sul fronte internazionale, l’Organizzazione mondiale del turismo (OMT/WTO) e la Conferenza delle Nazioni Unite su Commercio e Sviluppo (UNCTAD) hanno lanciato per il 2003 e gli anni a venire un programma d’azione comune, chiamato ST-EP (Sustainable Tourism-Eliminating Poverty), con l’obiettivo di promuovere il turismo sostenibile come strumento primario per l’eliminazione della povertà nei Paesi in via di sviluppo, in particolare i Paesi meno avanzati. Ulteriore riconoscimento del ruolo del turismo nel processo di riduzione della povertà si è infine avuto al vertice di Johannesburg sullo sviluppo sostenibile, il cui documento finale ha dedicato un intero paragrafo (n. 41) al turismo, nel quale sono richiamate le linee-guida per uno sviluppo turistico sostenibile, si incoraggia l’ecoturismo e si fa appello alla comunità internazionale perché venga fornita l’assistenza tecnica necessaria allo sviluppo del turismo sostenibile nei Paesi in via di sviluppo, con particolare riferimento alla partecipazione e alla gestione dell’offerta turistica da parte delle comunità locali. Nel paragrafo 64 del documento finale, inoltre, si invita la comunità internazionale a sostenere gli sforzi dell’Africa per promuovere il turismo sostenibile, in particolare pubblicizzando l’offerta turistica africana. Quest’ultimo riferimento rientra nel più generale obiettivo di riduzione della pover-
tà nel continente africano, uno dei temi chiave del vertice di Johannesburg. Va tuttavia rilevato come, a oggi, i benefici economici apportati dal turismo nei Paesi in via di sviluppo, per quanto rilevanti, siano fortemente limitati dal fenomeno dei leakages (letteralmente “fuoriuscite, perdite”), ossia dal fatto che solo una bassa percentuale del reddito generato dal turismo rimane nella destinazione, mentre una quota significativa viene persa per l’importazione di prodotti a uso turistico e per il rimpatrio dei profitti da parte degli imprenditori stranieri. Il fenomeno dei leakages, che in alcuni casi raggiunge percentuali del 70-80%, è tale da costituire un forte freno allo sviluppo socio-economico locale. La strategia decisiva affinché il turismo operi effettivamente a favore dell’economia locale è quindi quella di promuovere la cooperazione tra il settore turistico tradizionale (alberghi, tour operator, ristoranti ecc.) e l’imprenditoria locale. Occorre, in altre parole, che l’industria turistica acquisti i beni e i servizi di cui necessita per realizzare il suo prodotto dalle industrie locali (agricoltori, pescatori, artigiani, imprese edili ecc.). Ciò determinerebbe, da una parte, una riduzione dei costi di importazione per la stessa industria turistica e, dall’altra, la creazione di nuova occupazione e reddito per la popolazione locale. È inoltre necessario che all’interno dello stesso prodotto turistico venga offerta, da parte degli investitori esteri, una maggiore possibilità di interazione fra i turisti e l’economia locale. Soprattutto nei Paesi in via di sviluppo si è infatti affermata da tempo la tendenza verso l’allinclusive
¯ Cooperativa tessile in Botswana, che produce tappeti e stoffe per turisti.
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package, all’interno dei villaggi turistici come nelle crociere. Queste forme di “isole” turistiche impediscono il contatto fra turista e mercato domestico e quindi il sorgere di effettivi benefici economici per l’imprenditoria locale. La realizzazione di partnership tra i diversi attori della filiera turistica consentirebbe di invertire questa situazione; ad esempio, accordi che prevedano l’accesso agli alberghi o ai villaggi turistici per i commercianti locali per la vendita dei loro prodotti in giorni prestabiliti e in base a uno schema a rotazione (come è stato sperimentato con successo in Gambia) possono rappresentare un’opportunità di reddito straordinaria per le piccole imprese locali. Del resto, negli ultimi anni si è affermata una nuova tendenza che vede il turista molto più attento e curioso verso le persone e le culture dei Paesi visitati, più desideroso di una vacanza attiva, a contatto con le tradizioni e i costumi locali. Ciò consente una diversificazione e un arricchimento del prodotto turistico attraverso l’offerta di beni, servizi e attrazioni basati sul lavoro locale, che determinano a loro volta un aumento della spesa e della durata del soggiorno. Lo sviluppo del turismo si pone inoltre come strategicamente rilevante nelle politiche di riduzione della povertà a livello globale per una serie di motivazioni: è uno dei settori a più alta intensità di lavoro, dopo l’agricoltura, e offre possibilità di impiego per molte donne; è uno dei pochi settori in cui i Paesi in via di sviluppo possono essere competitivi con il resto del mondo in quanto un prodotto turistico ha alla base le risorse naturali e culturali, caratteristiche possedute da molte popolazioni povere; ed è infine un “bene” che viene consumato nel punto di produzione, e per questo motivo offre considerevoli opportunità ai microimprenditori di vendere i loro prodotti o servizi aggiuntivi (souvenir, oggetti d’artigianato, spettacoli artistici ecc.).
Guida alla comprensione • Quali sono i principali fattori che hanno favorito lo sviluppo dei Paesi meno avanzati economicamente come mete turistiche? • Che cos’è il fenomeno dei leakages? • Quali sono le conseguenze negative della dif-
Se la cooperazione tra operatori turistici stranieri e imprenditoria locale può portare benefici alle comunità locali tramite la fornitura di beni e servizi aggiuntivi al prodotto turistico tradizionale, è altresì vero che un obiettivo di fondo per i governi nazionali e per le organizzazioni internazionali impegnate nella lotta contro la povertà debba essere quello di favorire il sorgere di una vera e propria offerta turistica locale. Il coinvolgimento delle comunità locali nell’organizzazione e nella gestione dell’offerta turistica consentirebbe di massimizzare i benefici economici e minimizzare i leakages. Già da alcuni anni vengono promossi progetti di sostegno all’imprenditoria locale nel settore turistico da parte delle organizzazioni che operano nel settore della cooperazione allo sviluppo. La promozione di un’offerta turistica richiede tuttavia investimenti rilevanti, non solo a livello di infrastrutture, pianificazione e preparazione del personale, ma anche per quel che concerne il marketing del prodotto. Occorre quindi, come sostenuto dall’Organizzazione mondiale del turismo, che questo settore venga considerato con più forza, al pari di altre industrie, come uno strumento di sviluppo e che dove possa costituire una valida alternativa per lo sviluppo economico locale e per le strategie di lotta alla povertà, venga adeguatamente sostenuto dalle organizzazioni finanziarie internazionali per lo sviluppo. Nell’America Latina questo processo è già in atto, con la Banca InterAmericana di Sviluppo che ha finanziato varie attività nel settore turistico. È auspicabile che una simile strategia venga promossa anche per l’Africa, terra ricchissima di risorse naturali e culturali per la quale il turismo potrebbe rivelarsi uno strumento tremendamente efficace per raggiungere l’obiettivo della riduzione della povertà nel continente. Andrea Gianvenuti (volontario UNIC)
fusione degli allinclusive packages per i Paesi in via di sviluppo? • Come si può modificare il prodotto turistico per migliorare le condizioni economiche di tali Paesi? • Che cosa auspica l’OMT per la risoluzione di questi problemi?
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A Riadattato da «Turismo d’Italia», 15 giugno 2001
LETTURA
U1 Il fenomeno turistico
IL MERCATO DELLA TERZA ETÀ Conoscenza del mercato a cui si rivolge e professionalità. Sono queste le carte vincenti per avere successo con il mercato della terza età, cioè il segmento di clientela dai 65 anni in su. I dati parlano chiaro: nel 1965 i turisti con più di 60 anni rappresentavano il 5% del totale della popolazione. Vent’anni dopo sono raddoppiati. Oggi sul totale di italiani che fanno vacanze, questo segmento costituisce il 22% (i turisti over 55 sono circa 5 milioni), cifra destinata a crescere in futuro. Liguria, Emilia-Romagna e Toscana sono le regioni con la più alta percentuale di senior. Non meno sorprendenti risultano le cifre del mercato estero, dove i viaggiatori ultrasessantenni costituiscono il 17% della popolazione, superando i 60 milioni di individui. Di questi, 24 milioni si concentrano in Germania, 15 in Francia e Gran Bretagna e 10 milioni in Spagna. Nonostante questi numeri siano sufficienti a chiarire l’importanza sempre maggiore di questo segmento, non aumenta in proporzione l’attenzione alle esigenze del turista della terza età. Il risultato è che ancora oggi le proposte di vacanza per i senior non sono all’altezza delle loro aspettative. Occorre sapere e anticipare desideri ed esigenze, comprendere che cosa si aspettano gli over 55 da una vacanza, che cosa amano fare e vedere, come preferiscono trascorrere il loro tempo libero. L’errore di alcuni tour operator è quello di creare viaggi ad hoc per turisti della terza età. Gli over 55 non sono diversi dagli altri segmenti di domanda e non si sentono tali, dunque non gradiscono essere ghettizzati in viaggi fatti su misura per loro, quasi a dimostrazione della loro scarsa autosufficienza. Per questo motivo prediligeranno sempre un tipo di vacanza che risponda alle loro esigenze, ma aperto anche ad altre tipologie di clientela. Quello della terza età è un segmento tutt’altro che omogeneo e indifferenziato al suo interno. Individuare atteggiamenti, gusti e preferenze in materia di viaggio non è semplice. Per questo, aziende e organizzazioni orientate al marketing hanno segmentato tale mercato in ba-
se all’età individuando tre fasce: gli over 55, fra i 55 e i 64/65 anni e gli over 65. Ma il criterio demografico non fornisce da solo risposte esaustive ed efficaci per una precisa strategia di marketing orientata agli over 55. Una tecnica più efficace è invece quella di integrare a questa prima segmentazione i cosiddetti “stili di vita”. Ricerche recenti mostrano il segmento dei senior distinto in tre sottosegmenti: “ricercatori di novità”, costituiti da persone appena andate in pensione desiderose di fare nuove esperienze; “entusiasti attivi”, senior giovani amanti dell’attività fisica e delle destinazioni calde e infine “viaggiatori riluttanti”, over 65 con reddito basso e per questo orientati verso vacanze brevi. Gli over 55 prediligono la vacanza culturale, non è un caso che in Italia siano in aumento le università della terza età (se ne contano circa 400), con un’attenzione particolare alla cura della propria persona. Viaggiare, conoscere, scoprire, ma anche rilassarsi, ritemprarsi. Sono queste le motivazioni alla base di un viaggio. Una tra le mete più amate degli over 55 è lo stabilimento termale, non più concepito come centro di cura, ma connubio perfetto tra benessere fisico e psichico. Momento di svago, socializzazione, relax, cura del proprio corpo e insieme riabilitazione, il soggiorno alle terme sta diventando sempre più polo di attrazione turistica anche per i giovani. Questo elemento non è da sottovalutare nel nostro Paese che risulta essere molto ricco di centri termali. Ogni anno milioni di non più giovanissimi partono per raggiungere le città d’arte alla scoperta di piazze, musei e monumenti che racchiudono un ricco patrimonio storico-artistico. I turisti della terza età hanno una grande passione per la gastronomia: un viaggio è occasione per scoprire i piatti tipici della località che raggiungono, ma anche per passeggiare tra mercatini di oggetti di artigianato artistico e condividere momenti di relax con i compagni di viaggio. Per quanto riguarda la tipologia di viaggio, la vacanza organizzata risulta essere la preferita dagli over 55 per il fatto che comporta meno responsabilità.
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modulo TURISMO E MONETA
Distinzioni a parte, il segmento della terza età è composto da persone dinamiche, senza più impegni familiari e lavorativi e con una discreta disponibilità economica, che amano molto viaggiare (il viaggio rappresenta, infatti, la seconda voce di spesa nel budget familiare). E visto che hanno a disposizione molto tempo libero, si concedono di media all’anno 1 o 2 vacanze che durano dagli 8 ai 21 giorni. Fra l’altro non avendo particolari vincoli, sono tra i pochi a poter scegliere di andare in vacanza in diversi periodi dell’anno, pianificando l’acquisto di un viaggio con un certo anticipo. E, cosa da non sottovalutare, non scelgono necessariamente gli stessi periodi della maggior parte dei vacanzieri, anzi, prediligono la bassa stagione che per un albergatore vuol dire coprire le spese della propria struttura nei periodi “morti”. Purtroppo quello che è indiscutibilmente un vantaggio diventa riduttivo, dal momento che troppo spesso riempire le camere nei periodi di scarsa domanda è l’unico motivo che spinge l’albergatore a orientarsi sul segmento dei senior. Quali servizi deve offrire un albergo che ha scelto di orientarsi verso questo segmento di mercato? Eccone di seguito una sintesi:
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• disporre di materiale promozionale e informativo chiaro e leggibile; • realizzare azioni di benvenuto efficaci, come mettere a disposizione una saletta con poltrone comode, dolci e bevande (dopo un viaggio spesso lungo e faticoso gli over 55 apprezzano molto l’opportunità di rilassarsi e di socializzare); • assicurare attenzione, gentilezza e comprensione da parte di personale, guide e autisti dal momento dell’arrivo a quello della partenza; • mantenere alta la qualità dei servizi e delle attrezzature anche fuori stagione (sicurezza, igiene, corretto funzionamento degli im-
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pianti e delle apparecchiature, buona illuminazione, arredi ergonomici, eliminazione di barriere architettoniche); offrire camere dotate di maniglia e chiavistello piuttosto che pomelli, spesso problematici per chi soffre di artrite; offrire camere con bagni che dispongano di vasca da bagno anziché doccia; ingrandire i numeri sugli apparecchi telefonici, telecomandi e sveglie; mettere a disposizione pullman per lo shopping in città o altre forme di intrattenimento; mantenere l’animazione degli hotel anche fuori stagione (spettacoli, banchetti e feste danzanti); attribuire particolare attenzione ai pasti, adattandoli alle loro esigenze; organizzare gite (che non devono essere particolarmente stressanti e lunghe), passeggiate in campagna e attività sportive all’aria aperta; includere nei programmi un po’ di tempo libero da dedicare al riposo, allo shopping e alle visite; assicurare la disponibilità di un’assistenza medica veloce; sistemare lo stesso gruppo di persone in camere al piano terra e adiacenti, per agevolare una maggiore armonia di gruppo; prevedere un accompagnatore che aiuti all’arrivo in aeroporto, durante il trasferimento in pullman e per le necessarie registrazioni in hotel; creare delle offerte con sconti rivolti esclusivamente ai turisti della terza età (ad esempio uno sconto del 10% agli over 65); garantire spazi adeguati per cani o gatti in modo da non dover costringere i senior ad abbandonarli, seppure temporaneamente.
Mauro Santinato
Guida alla comprensione • Quali caratteristiche ha il segmento della terza età e in quali fasce può essere diviso? • Perché questo turismo può essere molto vantaggioso per gli albergatori?
• Quali servizi deve offrire un albergo che desidera rivolgersi a questo target? • Quali sono i principali elementi di attrazione per il turista over 55?
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СУПЕРМАРКЕТ
• IL SUPERMERCATO le offerte лэ оффэ2ртэ спецпредложения la corsia ла корси2а проход lo scaffale ло скаффа2ле полка
il manico иль ма2нико ручка
la drogheria ла дрогери2а бакалейные товары il cliente иль клиэ2нтэ покупатель
la cassa ла ка2сса кассовый аппарат
la cassiera ла кассье2ра кассир il cestino иль чести2но корзина il nastro convogliatore иль на2стро конвольято2рэ транспортёр
la cassa ла ка2сса касса
il carrello иль каррэ2лло тележка
il codice a barre иль ко2диче а ба2ррэ штрихкод
il lettore ottico иль лэ2тторэ о2ттико сканер
la bilancia ла била2нча весы
lo scontrino ло сконтри2но чек
i soldi, il denaro и со2льди, иль дэна2ро деньги
la carta di credito ла ка2рта ди крэ2дито кредитная карта
la panetteria ла панэттэри2а хлебобулочные изделия
i latticini и латтичи2ни молочные продукты
i cereali da colazione и череа2ли да колацио2нэ сухие завтраки
la verdura ла вэрду2ра овощи
la frutta ла фру2тта фрукты
la carne ed il pollame ла ка2рнэ эд иль полла2мэ мясо и птица
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Lâ&#x20AC;&#x2122;Italia in video La pizza 1 É&#x2030;ɨÉ&#x17E;ɊɢɲɢɏÉ&#x; ɊɨÉ&#x17E; ɤÉ&#x161;É É&#x17E;ɾɌ
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Quattro stagioni Vegetariana Margherita Funghi e salsiccia C ..................................................... 5
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Dopo un 12 /14 ore si preparano i panetti della pizza. Si fa lievitare la prima volta. Si fa ulteriormente lievitare.
3 É&#x2030;ɨɍɌɨɏɪɢɏÉ&#x; ɍɧɨÉ&#x153;É&#x161; É&#x153;ɢÉ&#x17E;É&#x;ɨ ɢ ɊɨÉ&#x17E;ÉąÉ&#x;ɪɤɧɢɏÉ&#x; ɨ ɤÉ&#x161;ɤɢɯ ɊɪɨÉ&#x17E;ÉɤɏÉ&#x161;ÉŻ ɢ ɧÉ&#x161;ɊɢɏɤÉ&#x161;ÉŻ É?ɨÉ&#x153;ɨɪɢɏ ɍɢɧɜɨɪ É&#x17D;ÉŞÉ&#x161;ɧɹÉ&#x;ɍɤɨ pomodoro funghi salvia vino basilico aranciata salsiccia gorgonzola caffè prosciutto birra mozzarella ricotta olio cipolla parmigiano coca-cola scamorza olive
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Francesco Cappello lavora nella pizzeria â&#x20AC;&#x153;Da Ciroâ&#x20AC;? da circa 10 anni Lâ&#x20AC;&#x2122;impasto della pizza è fatto con acqua, lievito, sale e farina. I clienti bevono sempre la birra con la pizza. Per Francesco in un locale sono necessari olio, pomodoro e mozzarella. La caratteristica della pizza Santa Anastasia è il bordo ripieno di formaggio. Mangiare la pizza â&#x20AC;&#x153;Da Ciroâ&#x20AC;? costa dai 10 ai 20 euro. Il sabato e la domenica la pizzeria può servire fino a 300 clienti.
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Lâ&#x20AC;&#x2122;Italia in Internet É&#x2021;É&#x161;ÉŁÉ&#x17E;ɢɏÉ&#x; É&#x153; ɢɧɏÉ&#x;ɪɧÉ&#x;ÉŹÉ&#x; ɢɧɎɨɪɌÉ&#x161;ɰɢɸ Ɋɨ ÉŤÉĽÉ&#x;É&#x17E;ÉɸɳɢɌ É&#x153;ɨɊɪɨɍÉ&#x161;ÉŚ
i cuochi italiani piĂš importanti. i ristoranti piĂš famosi dâ&#x20AC;&#x2122;Italia. le ricette tipiche italiane.
1 Dove preferite mangiare la pizza, a casa o in pizzeria? 2 Quando avete mangiato la pizza lâ&#x20AC;&#x2122;ultima volta? 3 Avete mai cucinato la pizza? Se sĂŹ, quando e come? 4 Qual è la vostra pizza preferita?
L'italiano con il gelato Зна ете эт и в кусы ит а л ья нско го м о р ожено го ? 1. 3. 5. 7.
ci o cco l ato ; 2. stra cci atel l a ; p i sta cch i o ; 4. f ra go l a ; n o cci o l a ; 6. crema ; l i mo n e; 8. f i o r d i l atte.
Н а йд ите д л я каждо го в куса его о писа ние: a ) È d i co l o re ro s a e sta b en e co l l i mo n e. b ) D i s o l i to i n gel ateri a s i trova q u el l o fo n d ente e q u el l o a l l atte. c) No n è p ro p ri a mente u n gel ato, ma u n s o rb etto . d ) È d i co l o re ma rro n ci n o e sta b en e co n l a crema o co n i l ci o cco l ato . e) D i s o l i to è i l gu sto p i ù co sto s o p er l ’ i n gred i ente p ri n ci p a l e ch e vi en e i mp i egato n el l a p rep a ra z i o n e. f ) S i o tti en e a g gi u n gen d o a l f i o r d i l atte d el l e s ca gl i e d i ci o cco l ato fo n d ente. g) È u n gu sto s emp l i ce, ma ch e s i p u ò a rri cch i re co n a l tri i n gred i enti , crea n d o co s ì n u ovi gu sti . h ) Tra gl i i n gred i enti vi s o n o u ova e va n i gl i a .
А сейча с по го в о р им о пр о исхождении м о р ожено го . За пол ните пр о пуски в тексте сл едующ им и сл о в а м и: Arri vò – p rep a rato – fece – d eci s e – a cco l to - ri co n o s ci u ta – d ed i cava – ri u s cì L’o ri gi n e i ta l i a n a d el gel ato vi en e _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ i n gra n p a rte d el mo n d o, ma f u l a s u a i ntro d u z i o n e i n F ra n ci a a ren d erl o fa mo s o i n tu tta E u ro p a . S eco n d o a l cu n i , i l gel ato f u _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ p er l a p ri ma vo l ta d a u n certo Ru g geri d i F i ren ze, ma cel l a i o e a p p a s s i o n ato d i cu ci n a , ch e gra z i e a u n p rep a rato ch e co mp ren d eva p a n n a , za b a i o n e e f ru tta d i ven n e b en p resto fa mo s o, ta nto ch e _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ fo rtu n a a Pa ri gi . E gl i p rep a rò i l gel ato i n o cca s i o n e d el l e n oz ze d i C ateri n a d e’ Med i ci e E n ri co d ’O rl éa n s . No ti z i e p i ù certe ri gu a rd o a l gel ato co me “ i mp res a” s i h a n n o gra z i e a F ra n ces co Pro co p i o d ei C o l tel l i , u n cu o co s i ci l i a n o ch e n el 1686 _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ a p rep a ra re l a mi s cel a ch e tu tti n o i co n o s ci a mo o g gi . Pro co p i o u ti l i z zò u n ’ i nven z i o n e d el n o n n o F ra n ces co, u n p es cato re ch e n ei mo menti d i l i b ertà s i _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ a l l o stu d i o d i u n a ma cch i n a p er l a p ro d u z i o n e d i gel ato l a q u a l e n e p erfez i o n a s s e l a q u a l i tà f i n o a d a l l o ra es i stente. Un gi o rn o ri u s cì n el s u o i ntento, ma o rma i a n z i a n o _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ d i l a s ci a rl a i n ered i tà a l n i p o te. Pro co p i o, temp o d o p o, sta n co d el l a vi ta d a p es cato re p res e l a s u a ma cch i n etta e co mi n ci ò a s u a vo l ta a stu d i a rl a , fece d i vers e p rove e a l l a f i n e d eci s e d i p a rti re i n cerca d i fo rtu n a . _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ , d o p o ta nti i n s u cces s i e s u cces s i vi p erfez i o n a menti , f i n o a Pa ri gi . S co p ren d o l ’u s o d el l o zu cch ero a l p o sto d el mi el e, e i l s a l e mi s ch i ato co n i l gh i a cci o p er fa rl o d u ra re d i p i ù , fece u n s a l to d i q u a l i tà e ven n e _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ d a i p a ri gi n i co me gen i a l e i nvento re: a p rì n el 1686 a Pa ri gi u n l o ca l e, i l C afé Pro co p e, d ove ven i va s er vi ta u n a gra n d e va ri età d i gel ati .
L’italiano mangiando con moderazione: “Cucina per gli stomachi deboli”, qualche indicazione di Pellegrino Artusi “O ra s i s ente s p es s o p a rl a re d el l a cu ci n a p er gl i sto ma ch i d eb o l i , l a q u a l e p a re s i a ven u ta d i mo d a . Bi s o gn erà q u i n d i d i rn e d u e p a ro l e s en za p reten d ere co ’ mi ei p recetti n é d i ri nfo rza re, n é d i a p p a ga re q u esti sto ma ch i d i ca rta … p ri ma d i i n d i ca r vi i ci b i s o l i d i ch e co nven go n o megl i o, s a rà b en e ri ch i a ma re a l l a memo ri a ci ò ch e h o d etto n el l e p o ch e n o rme d ’ i gi en e i n meri to a l l a ma sti ca z i o n e; e ci o è ch e s e q u esta è fatta a ccu rata mente, av vi en e ch e, p er meri to d el l a ma g gi o re s a l i va z i o n e, i l ci b o s i d i geri s ce e s i a s s i mi l a p i ù fa ci l mente; mentre ch i ma sti ca i n f retta e i n gh i o tti s ce ci b i ma l tri tu rati , fo rza l o sto ma co a d u n a el a b o ra z i o n e p i ù grave e l a d i gesti o n e ri es ce l a b o ri o s a e p es a nte. Gi ova i n o l tre avere l e s u e o re sta b i l i te p er l a co l a z i o n e e p el p ra n zo, i l q u a l e fatto a mez zo gi o rn o o a l to cco s a rà a s s a i p i ù i gi en i co p erch é vi d à ca mp o d i fa rci s o p ra u n a p a s s eg gi ata e u n s o n n el l i n o d i estate, sta gi o n e d u ra nte l a q u a l e i l ci b o d ev ’es s ere p i ù l eg gero e men o s u ccu l ento ch e n el l ’ i nvern o . V i av verto p o i d i n o n s b o cco n cel l a re f ra gi o rn o, e co n s i gl i o a l l e s i gn o re d i n o n d eb i l i ta rs i l o sto ma co co i co nti n u i d o l ci u mi . Vera mente n o n s i d ovreb b e ri co rrere a l ci b o s e n o n q u a n d o l o sto ma co ch i ed e, co n i n s i sten za , s o cco rs o, i l ch e s i o tti en e p i ù s p eci a l mente co n l ’es erci z i o d el co rp o, p erch é q u esto e l a temp era n za s o n o i d u e p ern i s u i q u a l i sta l a s a l u te.”
Упражнения: следующие слова из текста даны каждое с тремя возможными значениями, 2 из которых верны. Удалите лишнее. Затем заполните пропуски в следующих предложениях этими словами. a) Prece!o: 1. norma; 2. consiglio; 3. regola b) Mas"cazione: 1. a!o del pulire accuratamente la bocca; 2. a!o che precede la deglu"zione; 3. l’a!o del mas"care c) Salivazione: 1. produzione di liquido dotato di funzioni diges"ve; 2. produzione di liquido u"lizzabile per incollare francobolli; 3. produzione di liquido ada!o a risciacquare il cavo orale d) Tritura": 1. pressa"; 2. macina"; 3. rido# in piccolissimi pezzi e) Giova: 1. procura un vantaggio; 2. si consiglia da tempi molto an"chi; 3. si rivela u"le f) Tocco: 1. mezzogiorno e mezzo; 2. le una; 3. le tredici g) Sonnellino: 1. l’a!o di prendere il sole; 2. pennichella; 3. pisolino h) Succulento: 1. abbondante; 2. invogliante; 3. sostanzioso i) Sbocconcellare: 1. mangiare a piccoli bocconi; 2. mangiucchiare a pezze#ni; 3. riempirsi la bocca mangiando l) Debilitarsi: 1. indebolirsi; 2. infiacchirsi; 3. riempirsi m) Dolciumi: 1. alimen" contenen" zucchero; 2. purghe; 3. alimen" dolci n) Temperanza: 1. moderazione; 2. opposto di esagerazione; 3. dieta
УРОВЕНЬ В1
1. Che manicare!o _______________ ! L’hai preparato con le tue mani? 2. La ____________ è una virtù che tu# dovrebbero possedere. 3. La diges"one ha inizio nella bocca, per questo è importante la ___________ 4. Lavarsi le mani prima di mangiare è un ____________ a cui tu# devono a!enersi. 5. Il corso di cucina finisce al ___________, dopodiché possiamo incontrarci in pizzeria. 6. Con tu!o questo stress, Luigi rischia di _____________, sarà meglio che il do!ore gli ordini una cura ricos"tuente. 7. I chicchi di pepe vanno accuratamente ______________ prima di essere sparsi sul formaggio. 8. Che " sei innamorata del den"sta? A forza di mangiare tu# codes" _______________ finirai per vederlo presto! 9. Dopo mangiato, mi basta un _______________ di 15 minu" per sen"rmi vispo e brillante. 10. Me!ere tanto burro nelle pietanze non ___________ certamente al tuo colesterolo. 11. Il bambino ha dei problemi di ______________ dovu" probabilmente ai suoi den" stor". 12. Non ho fame, mi limiterò a ____________ qualcosina.
УРОВЕНЬ B1 За пол ните пр о пуски недо ст а ющ им и пр я м ы м и м есто им ения м и и ча ст ицей ci Tu1 sanno che il pomodoro in Italia è arrivato solo dopo la scoperta delle Americhe quindi se oggi è tanto presente sulle nostre tavole 1/__ si deve, sopra5u5o, a Cristoforo Colombo. La famosa pasta all’amatriciana, per esempio, deriva dire5amente dalla gricia che era il sugo usato a Grisciano (paese in provincia di Rie9, nel Lazio) dove i pastori solitamente condivano la pasta con il guanciale (la guancia del maiale) e il pecorino. In seguito il paese di Amatrice, sempre in provincia di Rie9, ebbe l’idea di prendere la rice5a del paese vicino e aggiunger2/__ il pomodoro, ovviamente ciò accade dopo la scoperta dell’America. Decisero anche di ba5ezzare quel sugo con il nome del loro paese così che i pastori quando si recavano a Roma potessero dare un nome alla
loro specialità rendendo3/__ molto popolare. Oggi la semplicità degli ingredien9 che 4/__ compongono fa sì che l’amatriciana venga cucinata in tu5 ’Italia. È però fondamentale la scelta delle materie prime perché gli ingredien9 sono semplici ma non banali. Innanzitu5o l’amatriciana dovrebbe essere condita con il pecorino romano, anche se succede spesso che 5/__ venga gra5ugiato il parmigiano reggiano o il grana invece del pecorino, sappiate che questa scelta altera il gusto della salsa. In secondo luogo è importante adoperare il guanciale e non la pance5a (che è il grasso del ventre del maiale e ha un sapore meno caratteris9co del guanciale). L’altro ingrediente che richiede a5enzione e che ormai è diventato ogge5o di dispute gastronomiche è la forma della pasta che si deve condire con l’amatriciana: spaghe1, buca9ni o rigatoni? Gli abitan9 di Amatrice con questo sugo condiscono esclusivamente gli spaghe1, però voi siete liberi di fare come preferite.
L'a mat ric ia n a
Ingredien•: guanciale olio extravergine peperoncino vino bianco sugo di pomodoro sale
La preparazione del sugo originale prevede pochi semplicissimi ma necessari passaggi secondo la tradizione. Prendete il guanciale, pulite6/__ e tagliate7/__ in listelli dello spessore di circa 1 cm, fate8/__ soffriggere in olio di oliva, aggiungete del peperoncino, poi rosolate9/__ e stemperate10/__ con
del vino bianco. Una volta evaporato quest'ul•mo aggiungete il sugo di pomodoro e portate11/__ lentamente alla co•ura, salate alate quanto è necessario io e avete finito. Ogni pia•o preparato con procedure differen• da
L'a mat ric ia n a
questa è da ritenersi un pia•o differente, come gusto e sapore, dall'amatriciana. Come potete vedere, infa•, nella rice•a auten•ca non sono assolutamente cita• l'uso di cipolla, aglio, carote, così come quello della pance•a al posto del guanciale.
УРОВЕНЬ B2
MINESTRE MINESTRE IN BRODO 19. MINESTRA DI CARNE PASSATA Vitella di la•e magra, grammi 150. Prosciu•o grasso, grammi 25. Parmigiano gra•ato, grammi 25. Pappa fa•a con midolla di pane, acqua e un pezze•o di burro due cucchiaiate. Uova n. 1 Odore di noce moscata Sale quanto basta. Tritate prima la carne e il prosciu•o con un coltello a colpo, dopo colla lune•a, poi pestateli nel mortaio e passateli per istaccio. Fatene quindi tu•o un impasto coll'uovo e gli altri ingredien•: quando bolle il brodo ge•atelo a cucchiaini o passatelo da una siringa per dargli forma graziosa, e dopo una bollitura sufficiente a cuocerlo, servite la minestra. Questa quan•tà basta per qua•ro o cinque persone, ma potete farla servire anche per dodici mescolandola in una zuppa. Prendete allora pane finissimo del giorno avan•, tagliatelo a piccoli dadi e rosolatelo in padella alla svelta con molto unto. Quando siete per mandare in tavola ponete il de•o pane nella zuppiera e versate sul medesimo la sopra descri•a minestra di carne passata.
20. MINESTRA DI PASSATELLI Eccovi due rice•e che, ad eccezione della quan•tà, poco differiscono l'una dall'altra. Prima: Pangra•ato, grammi 100. Midollo di bue, grammi 20. Parmigiano gra•ato, grammi 40. Uova, n. 2. Odore di noce moscata o di scorza di limone, oppure dell'una e dell'altra insieme. Questa dose può bastare per qua•ro persone. Seconda: Pangra•ato, grammi 170. Midollo di bue, grammi 30. Parmigiano gra•ato, grammi 70. Uova n. 3 e un rosso. Odore come sopra. Può bastare per se•e od o•o persone.
Il midollo serve per renderli più teneri, e non è necessario scioglierlo al fuoco; basta s•acciarlo e disfarlo colla lama di un coltello. Impastate ogni cosa insieme per formare un pane piu•osto sodo; ma lasciate addietro alquanto pangra•ato per aggiungerlo dopo, se occorre. Si chiamano passatelli perché prendono la forma loro speciale passando a forza dai buchi di un ferro fa•o appositamente, poche essendo le famiglie in Romagna che non l'abbiano, per la ragione che questa minestra vi è tenuta in buon conto come, in generale, a cagione del clima, sono colà apprezzate tu•e le minestre intrise colle uova delle quali si fa uso quasi quo•diano. Si possono passare anche dalla siringa.
21. MINESTRA DI PASSATELLI DI CARNE File•o di manzo, grammi 150. Pangra•ato, grammi 50. Parmigiano gra•ato, grammi 30. Midollo di bue, grammi 15. Burro, grammi 15. Rossi d'uovo, n. 2. Sale, quanto basta. Odore di noce moscata Il file•o pestatelo nel mortaio e passatelo dallo staccio. Il midollo e il burro s•acciateli insieme con la lama di un coltello e uniteli alla carne. Aggiungere il resto per fare un pastone che riescirà sodo da poterci premere sopra il ferro come ai passatelli del numero precedente. Fateli bollire nel brodo per dieci minu• e serviteli per sei persone. Anche un pe•o di pollo o un pezzo di pe•o di tacchino lessa• o crudi, possono servire a quest'uso invece del file•o.
22. MINESTRA A BASE DI RICOTTA Prendete il composto dei cappelle• n. 7, ma invece di chiuderlo nella sfoglia ge•atelo a cucchiaini nel brodo quando bolle, e appena assodato versatelo nella zuppiera e servitelo.
23. MINESTRA DI NOCCIUOLE DI SEMOLINO La•e, decilitri 3. Semolino, grammi 100. Parmigiano gra•ato, grammi 20. Uova, uno intero e un torlo. Burro, quanto una noce. Sale, quanto basta. Farina, idem. Odore di noce moscata. Me•ete il la•e al fuoco col burro e quando bolle versate il semolino a poco a poco. Salatelo; quando è co•o e caldo ancora, ma non bollente, scocciategli dentro le uova, aggiungete il parmigiano e l’odore e mescolate. Lasciatelo diacciar bene e poi versatelo sulla spianatoia sopra a uno strato di farina. Avvoltolatelo leggermente sulla medesima !randone un bastoncino che taglierete a pezze• uguali per fame tante pallottole della grandezza di una nocciuola. Ge•atele nel brodo quando bolle e, poco dopo, versatele nella zuppiera e mandatele in tavola. A vostra norma, vedrete che assorbiranno da 25 a 30 grammi soltanto di farina; ma poi dipenderà il più e il meno dai come riesce il composto. Questa dose potrà bastare per cinque o sei persone.
24. MINESTRA DI BOMBOLINE DI FARINA Sono le bombe composte del n. 184 meno la mortadella; per eseguirle guardate quindi quella rice•a, la cui quan!tà può bastare per o•o o dieci persone, tanto rigonfiano per uso di minestra, anche se le terrete piccole quanto una nocciuola. Per ge•arle in padella prendete su il composto col mestolo, e colla punta di un coltello da tavola, in!nto nell'unto a bollore, distaccatelo a pezze•ni rotondeggian!. Friggetele nel lardo vergine o nel burro, ponetele nella zuppiera, versateci sopra il brodo bollente e mandatele subito in tavola. Per avvantaggiarvi, se avete un pranzo, potete fare il composto il giorno innanzi e friggere le bomboline la ma•na dipoi; ma d'inverno non pa!scono anche se stanno fri•e per qualche giorno.
25. MINESTRA DI MATTONCINI DI RICOTTA Rico•a, grammi 200. Parmigiano gra•ato, grammi 30. Uova, n. 2. Sale, quanto basta. Odori di scorza di limone e di noce moscata, Disfate la rico•a passandola per istaccio, aggiungere il resto e le uova uno alla volta. Mescolate bene e versate il composto in uno stampo liscio per cuocerlo a bagnomaria. Sformatelo diaccio, levategli la carta colla quale avrete coperto il fondo dello stampo e tagliatelo a dadini della dimensione di un cen!metro circa. Collocateli poi nella zuppiera, versate sui medesimi il brodo bollente e mandateli in tavola. Questa dose basterà per cinque o sei persone.
26. MINESTRA DI MILLE FANTI Mezzo uovo per persona è più che sufficiente per questa minestra, quando si è in parecchi. Prendete un pentolo e in fondo al medesimo ponete tan• cucchiaini colmi di farina quante sono le uova; aggiungete parmigiano gra•ato, odore di noce moscata, una presa di sale e per ul•mo le uova. Frullate ogni cosa insieme ben bene e versate il composto nel brodo quando bolle, facendolo passare da un colino di la•a a buchi larghi, rimestando in pari tempo il brodo. Lasciate bollire alquanto e servite.
27. MINESTRA DI LATTE COMPOSTA Farina, grammi 60. Burro, grammi 40. Parmigiano, grammi 30. La•e, decilitri 4. Uova, n. 4. Sale, quanto basta. Odore di noce moscata, se piace . Me•ete il burro al fuoco e appena squagliato versate la farina; mescolate, e quando comincia a prendere colore versate il la•e a poco per volta. Fate bollire alquanto, poi ri•rate il composto dal fuoco e conditelo aggiungendo le uova per ul•mo quando sarà diaccio. cuocetelo a bagnomaria come la minestra di semolino n. 15 e regolatevi come per la medesima. Questa dose potrà servire per o•o o dieci persone.
28. MINESTRA DI PANE ANGELICO Midolla di pane fine, grammi 150. Prosciu•o grasso e magro, grammi 50. Midollo di bue, grammi 40. Parmigiano, grammi 40. Farina, quanto basta. Uova, n. 2, meno una chiara. Odore di noce moscata. La midolla di pane bagnatela col brodo bollente tanto che s'inzuppi appena appena e spremetela forte entro a un canovaccio. Il prosciu•o tritatelo finissimo; il midollo di bue s•acciatelo colla lama pia•a di un coltello, e con essa rimestatelo tanto da ridurlo come un unguento. Mescolate queste tre cose insieme col parmigiano ed aggiungete le uova. Distendete un velo di farina sulla spianatoia, versategli sopra il composto, copritelo con altra farina e fategliene prender tanta (qualcosa meno di 100 grammi possono bastare) per formare delle pallo•ole, piu•osto morbide, e grosse come le nocciuole. Ge•atele nel brodo bollente e dopo 10 minu• di co•ura servitele. Questa dose potrà bastare per dieci o dodici persone.
29. MINESTRA DI BOMBOLINE DI PATATE Patate, grammi 500. Burro, grammi 40. Parmigiano gra•ato, grammi 40. Rossi d'uovo, n. 3. Odore di noce moscata.
Cuocete le patate nell'acqua o, meglio, a vapore, sbucciatele, passatele calde dallo staccio e salatele. Aggiungete gl’ingredien• sudde• e lavoratele alquanto. Distendete un velo di farina sulla spianatoia e sopra la medesima versate il composto per poterlo •rare a bastoncini senza che la farina penetri nell'interno, e con ques• formate delle palline grosse come le nocciuole. Friggetele nell'olio o nel lardo ove sguazzino e me•etele nella zuppiera versandovi il brodo bollente. Questa dose potrà bastare per o•o o dieci persone.
30. MINESTRA DI BOMBOLINE DI RISO Riso, grammi 100. Burro, grammi 20. Parmigiano gra•ato, grammi 20. Un rosso d'uovo. Odore di noce moscata. Sale, quanto basta. Cuocete molto e ben sodo il riso nel la•e (mezzo litro potrà bastare); prima di levarlo dal fuoco aggiungete il burro e il sale e quando non è più a bollore me•eteci il rimanente; pel resto regolatevi come alla rice•a antecedente. Queste bomboline riescono al gusto migliori di quelle di patate. Questa dose basterà per sei persone.
31. MINESTRA DI DUE COLORI Questa è una minestra delicata e leggiera che può piacere in Toscana specialmente allesignore; ma non sarebbe da presentarsi a un pranzo in Romagna ove il morbidume so•o ai den• non è punto del gusto di quel paese delle tagliatelle per eccellenza; meno poi lo sarebbe quella moccicaglia di minestra di tapioca, la quale, salvo pochissime eccezioni, al solo vederla promuoverebbe colà il mal di stomaco.
Farina, grammi 180. Burro, grammi 60. Parmigiano, grammi 40. La•e, decilitri 4. Uova, due intere e due rossi. Sale, quanto basta. Odore di noce moscata. Un pugno di spinaci. Lessate gli spinaci, strizzateli bene dall'acqua e passateli dallo staccio. Me•ete il burro al fuoco e quando è sciolto ge•ateci la farina mescolando bene; poi versateci il la•e caldo a poco per volta, salatela e mentre cuoce lavoratela col mestolo per farne una pasta omogenea. Levatela e quando sarà •epida stemperatela colle uova aggiungendo il parmigiano e la noce moscata. Poi questo composto dividetelo in due par• uguali, in una delle quali mescolerete i de• spinaci in quan•tà sufficiente a farle prendere il color verde e non di più. Ponete il composto nella siringa con lo stampino a buchi rotondi e spingetelo nel brodo bollente come i passatelli del n. 48; ma questa operazione occorre farla in due volte, prima col composto giallo e dopo col verde. Questa dose sarà sufficiente per o•o o dieci persone.
32. ZUPPA RIPIENA Prendete mezzo pe•o di cappone o di un pollo grosso, una fe•na di prosciu•o grasso e magro, un pezze•o di midollo; fatene un ba•uto, conditelo con parmigiano gra•ato, dategli l'odore della noce moscata e legatelo con un uovo. Il sale, essendovi il prosciu•o, non occorre. Prendete un filoncino di pane raffermo, affe•atelo in tondo alla grossezza di mezzo dito, levate alle fe•e la corteccia e sulla metà del numero delle medesime spalmate il composto sudde•o; ad ognuna di queste fe•e spalmate, sovrapponete una fe•a senza ba•uto e pigiatele insieme onde si a•acchino. Poi queste fe•e così appaiate, tagliatele a piccoli dadi, e friggeteli nel lardo vergine o nell'olio o nel burro, conforme al gusto del paese o vostro. Quando è ora di servir la zuppa in tavola, ponete i dadi fri• nella zuppiera e versateci sopra il brodo bollente.Uova, n. 2, meno una chiara.
33. ZUPPA DI OVOLI Al tempo dei funghi potete servire questa minestra in un pranzo anche signorile che non vi farà sfigurare. Gli ovoli sono que' funghi di colore arancione descri• al n. 396. Prendetene grammi 600, che quando saranno ne•a• e spella• rimarranno grammi 500 circa. Lavateli interi e tagliateli a fe•e piccole e so•li o a pezze•. Fate un ba•uto con 50 grammi di lardone e un pizzico di prezzemolo e me•etelo al fuoco con 50 grammi di burro e tre cucchiaiate d'olio. Quando avrà soffri•o versate i funghi e salateli alquanto per dar loro mezza cottura, poi versateli nel brodo con tu•o il soffri•o per farli bollire altri dieci minu•. Prima di levarli, disfate nella zuppiera un uovo intero e un rosso con un pugno di parmigiano gra•ato e versateci sopra la minestra poca per volta rimestando, indi uniteci dadini di pane arros•to; ma avver•te che la zuppa res• molto brodosa. Questa dose potrà bastare per sei o se•e persone. Se ne fate la metà, può bastare soltanto l'uovo intero.
34. ZUPPA DI ZUCCA GIALLA Zucca gialla, sbucciata e tagliata a fe•e so•li, un chilogrammo. Me•etela a cuocere con due ramaiuoli di brodo e poi passatela dallo staccio. Fate al fuoco un intriso con grammi 60 di burro e due cucchiaiate rase di farina, e quando avrà preso il colore biondo fermatelo col brodo; aggiungete la zucca passata e il resto del brodo che bas• per sei persone. Poi versatelo bollente sopra a dadini di pane fri•o e mandate la zuppa in tavola con parmigiano gra•ato a parte. Se farete questa zuppa a dovere e con brodo buono, potrà comparire su qualunque tavola ed avrà anche il merito di essere rinfrescante.
35. ZUPPA DI PURÈ DI PISELLI, DI GRASSO Tra•andosi qui di piselli da passare non occorre sieno de' più teneri. Grammi 400 di piselli sgrana• possono bastare per sei persone che pranzino alla moda, cioè con poca minestra. Cuoceteli nel brodo con un mazze•o, che poi ge•erete via, composto di prezzemolo, sedano, carota e qualche foglia di basilico. Quando i piselli saranno co• ge•ate fra i medesimi, per inzupparle, due fe•e di pane fri•o nel burro e passate per istaccio ogni cosa. Diluite questo composto col brodo occorrente, aggiungete un po’ di sugo di carne se ne avete e bagnate la zuppa, la quale dovrà essere di pane sopraffine raffermo, tagliato a dadini e fri•o nel burro.
Ag ne l l o s ap orit o
( Ба зил икат а ) ИНГРЕДИЕНТЫ: 1 М я со но ги я гнёнка 1 кг Анчоусы о чень о чень сол ёные, 6 шт ( зам енит ь м ож но х ам со й) 3 зубчика чесно ка Ро зм ар ин свежий 2 вето чки ил и сушёный 10 г Бо ка л бел о го сухо го вина Ол ив ко в о е м а сл о ex t ravergi n e 4 ст. л . Ба р а ний жир 10 г ( за м еня ется на свино й) С ол ь по вкусу Пер ец чёр ны й м ол от ы й от 3 г и вы ше, по вкусу Уксус винный 2 ст. л .
П Р И ГОТО В Л Е Н И Е: Н ар еж ьте м я со на кусо чки и о бжар ьте в см еси ол ив ко в о го м а сл а и ба р аньего жир а . Пр им ер но чер ез деся т ь м инут вл ейте в ино и д а йте ему испар ит ься . До ба в ьте ка к сл едует пр о м ыт ые, о чищенны е и на р еза нны е а нчоусы , крупно на р езанны й чесно к и р о зм а р ин. По сол ите и пр одол жа йте гото в ит ь еще о кол о 40 м инут, сбр ы зните уксусо м и чер ез 2 м инут ы выкл ючите о го нь. Пер ед тем , ка к под ав ат ь на стол , по сыпьте о бил ьно м ол от ы м пер цем . Ча сто под а ётся с аар р т ишо ка м и.
Ингр ед иент ы : 4 с ред н их я йц а 180 г с ах арн ого п е с ка тон кого п ом ола (н е с ах арн ую п уд ру!) 145 г муки из м я г кого зе рн а тип а 00 1 ще п отка с оли Нем н ого с ах арн ого п е с ка д ля п ос ып ки 1 ч айн ая ложка э кс тракта ван или 1 ч айн ая ложка те ртой лим он н ой цед ры п о желан ию С ливоч н ое или рас тительн ое м ас ло д ля с м азки ф орм оч е к.
S a v oia rdi Это печенье было изобретено для герцогской семьи из Савойи, когда они ожидали в гости ни больше ни меньше как короля Франции. Пр игото вл ение:
Прогрейте духовку до 180° C. Лучше, если у вас вентилируемая духовка, но не обязательно. В миске соедините 2 яичных желтка и 2 целых яйца. Добавьте сахар и взбейте хорошо, блендером или миксером. Взбейте оставшиеся 2 яичных белка с щепоткой соли. Слегка нагрейте муку в сковороде и постепенно добавьте ее в яйца, взбитые с сахаром. Присоедините взбитые яичные белки, смешивайте вручную с особой деликатностью, чтобы тесто не расслоилось и не выпустило жидкость. Смажьте силиконовые формочки (лучше сливочным маслом, но можно и растительным). и наполните их тестом до половины. Посыпьте небольшим количеством сахара и поместите их в прогретую духовку. Выпекайте в течение 12 минут. Подождите некоторое время, прежде чем доставать печенье из формочек, чтобы дать им остыть. Чтобы немедленно повторно использовать формочки, достаточно снова смазать их, а не мыть. Если у вас нет формочек, хорошо расположите полоски теста, с большими интервалами, на бумаге для выпечки, потому что они сильно увеличиваются в объёме во время выпечки. Готово!
ент и д е р г Ин
ы:
Tira mis ù Итальянская академия кухни идентифицирует происхождение тирамису из региона Венето. Об этом говорится даже в энциклопедиях и словарях. Название этого блюда на венецианском диалекте "tiramesù", трансформируется в итальянское "tiramisù", по-русски "тяни меня вверх" или "подними меня", как говорят, за его питательные и восстановительные способности, хотя другие утверждают, что имя связано с предполагаемыми свойствами афродизиака, которыми блюдо обладает. На родину тирамису претендуют также регион Фриули-Венеция-Джулия, так как у них существует издавна похожее блюдо, называемое "Coppa Vetturino Tirime su" и Пьемонт, где носит название "tirri mi su". Ингр ед иент ы : 500 г маскарпоне 300 г печенья "Савоярди" 250 г крепкого горького кофе (мокко или эспрессо) 200 г сахарного песка 80 г вина марсала 4 яйца горький какао-порошок соль 1 щепотка. Пр игото вл ение: Отделите яичные белки от желтков в двух разных мисках. Отложите яичные белки и взбивайте желтки с сахаром венчиком или миксером пока они не станут светлыми. Добавьте маскарпоне во взбитые желтки, помешивая ложкой. Взбейте яичные белки венчиком вручную или с помощью миксера с щепоткой соли до образования плотной белой пены. Соедините взбитые яичные белки со смесью желтков и маскарпоне, смешивая крем очень-очень нежно и аккуратно вручную снизу вверх. Налейте кофе, охлаждённый до комнатной температуры в низкое, широкое блюдо, смешайте со столовой ложкой сахара и марсалой. Замочите печенье в этой смеси, опуская их в неё на 1 секунду каждое и тут же откладывайте в сторону, затем разложите в первый слой, в форму для выпечки (30x30 см), не оставляя пробелов. Покройте этот слой 1/3 крема и повторите те же действия, чтобы сделать ещё два слоя. Охладите тирамису в холодильнике в течение нескольких часов, накрытое алюминиевой фольгой, а затем посыпьте какао перед подачей на стол.
PACCHERI LISCI CON LE ALICI La Taverna dell’arte, Rampe San Giovanni Maggiore.
1 Lavate bene le alici, spinatele [ɭɞɚɥɢɬɶ ɤɨɫɬɢ] togliendo delicatamente anche la testa e la coda, poi disponetele [ɜɵɥɨɠɢɬɶ] su un foglio di carta assorbente da cucina [ɤɭɯɨɧɧɵɣ ɩɟɪɝɚɦɟɧɬ].
2 In un’ampia padella [ɫɤɨɪɨɜɨɞɚ] dai bordi alti soffriggete [ɩɨɞɠɚɪɢɬɶ] l’aglio nell’olio extravergine. Dopo un minuto circa, aggiungete i pomodorini schiacciati [ɪɚɡɞɚɜɥɟɧɧɵɣ] con la forchetta e cuocete per due minuti. Quindi abbassate [ɭɦɟɧɶɲɢɬɶ] la fiamma al minimo.
3 Mettete a bollire l’acqua per i paccheri e aggiungete un po’ di sale. Buttate [ɡɚɤɢɧɭɬɶ] la pasta e fate cuocere per 12 minuti.
4 Quando la pasta cuoce da 8 minuti, rialzate [ɩɪɢɛɚɜɢɬɶ] il fuoco sotto la padella della salsa e aggiungete [ɞɨɛɚɜɢɬɶ] i capperi con il loro sale, le olive e le alici. Fate cuocere per un minuto circa e spegnete.
5 Mentre i paccheri completano la loro cottura [ɝɨɬɨɜɧɨɫɬɶ], aggiungete alla salsa un cucchiaio di acqua bollente della pasta e mescolate [ɦɟɲɚɬɶ].
Scolate [ɫɥɢɬɶ] i paccheri, versateli nella padella con la salsa e mantecate [ɧɚɠɢɦɚɬɶ]. Se c’è un eccesso d’acqua di cottura, aggiungete un pizzico [ɳɟɩɨɬɤɚ] di pane grattugiato [ɩɚɧɢɪɨɜɨɱɧɵɟ ɫɭɯɚɪɢ]. Completate con il prezze-molo, il pecorino e i semi di finocchietto.
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УРОВЕНЬ A2
6
Ingredienti per 6 persone: 500 g di paccheri lisci 500 g di alici [ɚɧɱɨɭɫɵ] fresche ¾ di bicchiere di olio extravergine di oliva 15 olive nere di Gaeta denocciolate [ɛɟɡ ɤɨɫɬɨɱɟɤ] 1 manciata [ɝɨɪɫɬɶ] di capperi sotto sale [ɜ ɫɨɥɢ] 3 cucchiai di pecorino grattugiato 1 spicchio di aglio [ɱɟɫɧɨɤ] tagliato molto sottile 20 pomodorini maturi 1 ciuffo [ɩɭɱɨɤ] di prezzemolo tritato [ɧɚɪɟɡɚɧɧɵɣ] qualche seme di finocchietto selvatico [ɞɢɤɢɣ ɮɟɧɯɟɥɶ]
УРОВЕНЬ B!
Il carrello della spesa Antipasto
Calamari, gamberi e verdure al Porto CALAMARI 2 medi GAMBERI ROSSI 18 CIPOLLOTTI 2 CAROTA 1 POMODORINI SECCHI SOTT’OLIO 100 g PORTO BIANCO 120 ml COLATURA DI ALICI 30 ml OLIO EXTRAVERGINE D’OLIVA 120 ml LIMONE 1, il succo PANCARRÈ 6 fette AGLIO 1 spicchio SALE, PEPE
Primo
Secondo
Lasagne fresche con zucchine saltate
Polpo ubriaco al vino rosso
PASTA PER LASAGNE 300 g PROVOLA AFFUMICATA 250 g FORMAGGIO GRATTUGIATO 1 ZUCCHINE 6 AGLIO 1 spicchio BASILICO 1 mazzetto OLIO EXTRAVERGINE D'OLIVA 40 ml SALE PER LA BESCIAMELLA LATTE 1l FARINA 50 g BURRO 50 g NOCE MOSCATA
POLPI DECONGELATI 6 da 200 g l’uno AGLIO 2 spicchi POMODORINI SECCHI SOTT'OLIO 100 g VINO ROSSO 6 cucchiai OLIO EXTRAVERGINE D'OLIVA 6 cucchiai PREZZEMOLO SALE E PEPE NERO
Dolce
Torta di farro e mandorle nel vasetto UOVA 3 intere FARINA DI FARRO 150 g FARINA DI MANDORLE 100 g ZUCCHERO DI CANNA 250 g OLIO DI ARACHIDI 130 ml LATTE DI MANDORLA (NON ZUCCHERATO) 130 ml LIQUORE A PIACERE 30 ml CREMOR TARTARO 1 bustina BICARBONATO 1 cucchiaino FRUTTA DI STAGIONE
VAS OCO TTU RA
Calamari, gamberi e verdure al Porto Stuzzicante e divertente è l’entrée perfetta per un menu particolare
6 PERSONE
INGREDIENTI CALAMARI 2 medi GAMBERI ROSSI 18 CIPOLLOTTI 2 CAROTA 1 POMODORINI SECCHI SOTT’OLIO 100 g PORTO BIANCO 120 ml COLATURA DI ALICI 30 ml OLIO EXTRAVERGINE D'OLIVA 120 ml LIMONE 1, il succo PANCARRÈ 6 fette AGLIO 1 spicchio SALE E PEPE
DIFFICOLTÀ FACILE
1
PREPARAZIONE 10 MIN COTTURA 10 MIN
COSTO MEDIO
2
3
SCIACQUATE i calamari già puliti sotto l’acqua e poi tagliateli ad anelli oppure a tocchetti. Quindi, sgusciate i gamberi, eliminate il filetto nero sul dorso, e sciacquateli. Lasciate raffreddare in frigorifero. Intanto, lavate tutte le verdure. Poi, spellate i cipollotti e tagliateli a pezzetti, riducete a bastoncini sottili la carota e sgocciolate i pomodori secchi.
DISTRIBUITE i cipollotti, la carota, e i pomodori secchi sul fondo di 6 vasetti di vetro dotati di chiusura ermetica. Quindi, versate l’olio in ogni vasetto, mescolate con un cucchiaino e poi aggiungete i gamberi e, infine, gli anelli di calamaro. A questo punto, insaporite con 2 gocce di colatura di alici, 20 ml di Porto e un goccio di succo di limone. Infine, regolate sale e pepe.
CHIUDETE i vasetti e disponeteli all’interno di una pentola capiente. Quindi, riempitela d’acqua, facendo in modo che il livello raggiunga la metà dei contenitori. Lasciate cuocere 10 minuti da quando inizia a bollire, poi spegnete ed estraete i vasetti. Lasciateli riposare 10 minuti prima di aprirli. Infine, servite i contenitori direttamente in tavola, con qualche fetta di pane tostato, insaporita da uno spicchio d’aglio.
Lasagne fresche con zucchine saltate La versione primaverile di un grande classico della cucina è più leggera, e vegetariana. La cottura in vetro, poi, ne esalta il gusto e il profumo 6 PERSONE
DIFFICOLTÀ FACILE
PREPARAZIONE 10 MIN COTTURA 20 MIN
COSTO MEDIO
INGREDIENTI PASTA PER LASAGNE 300 g PROVOLA AFFUMICATA 250 g FORMAGGIO GRATTUGIATO 100 g ZUCCHINE 6 AGLIO 1 s picchio BASILICO 1 mazzetto OLIO EXTRAVERGINE D'OLIVA 40 ml SALE
Il consiglio
FALERNO DEL MASSICCIO BIANCO DOP UN BIANCO ELEGANTE E PROFUMATO L’ABBIAMO SCELTO PERCHÉ Un vino storico della Campania, che si abbina a pasta e risotti con verdure, ottimo anche con antipasti e secondi di pesce e crostacei.
PER LA BESCIAMELLA LATTE 1 lt FARINA 50 g BURRO 50 g NOCE MOSCATA SALE
UVE Falanghina. COLORE Colore giallo paglierino.
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PER LA BESCIAMELLA sciogliete il burro in un pentolino a fuoco basso, incorporate la farina lavorando con la frusta e cuocete 10 minuti. Intanto, scaldate il latte e, appena bolle, versatelo lentamente nella pentola con il burro e la farina, mescolando con cura. Sempre miscelando, portate a bollore e cuocete 5 minuti, regolate sale e noce moscata.
CUOCETE la pasta sfoglia per lasagne e disponetela su un canovaccio. Poi, con un coppapasta, ricavate dei dischetti da 9 cm. Prendete 6 vasetti di vetro a chiusura ermetica e, sul fondo di ognuno, versate 1 cucchiaio di besciamella alle zucchine, poi un dischetto di pasta, ancora besciamella, e quindi la provola, proseguite così finoacreare4 strati.
PROFUMO Elegante, con sentori di frutta matura, fiori e delicate note di vaniglia. GUSTO Equilibrato, vellutato, ricco e persistente. COME SERVIRLO Temperatura: 10/12 °C. www.villamatilde.it
LAVATE spuntate e affettate le zucchine. In una larga padella, scaldate l’olio con l’aglio sbucciato, poi unite le zucchine, salate e cuocete 15 minuti. Se necessario, unite poca acqua. Profumate con le foglie di basilico e fate riposare 5 minuti. Mescolate le zucchine alla besciamella. Tritate la provola con una grattugia a fori larghi.
TERMINATE i vasetti con le zucchine e chiudeteli. Poi, disponeteli all’interno di una pentola capiente. Quindi, riempitela d’acqua, in modo che il livello raggiunga la metà dei contenitori. Lasciate cuocere 20 minuti, da quando inizia a bollire, poi spegnete il fuocoed estraete i vasetti. Lasciateli riposare 10 minuti prima di aprirli.
Polpo ubriaco al vino rosso Morbido e molto saporito, grazie alla cottura nel vetro: una ricetta che riscuote sempre successo. Un piatto da servire caldo oppure freddo 6 PERSONE
DIFFICOLTÃ&#x20AC; FACILE
PREPARAZIONE 10 MIN COTTURA 30 MIN
COSTO MEDIO
INGREDIENTI POLPI DECONGELATI 6, da 200 g l'uno AGLIO 2 spicchi POMODORINI SECCHI SOTT'OLIO 100 g VINO ROSSO 6 cucchiai OLIO EXTRAVERGINE D'OLIVA 6 cucchiai PREZZEMOLO SALE E PEPE NERO
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LAVATE il prezzemolo, quindi sbucciate gli spicchi di aglio e poi tritateli finemente al coltello oppure con il mixer. A questo punto, scolate i pomodorini secchi dal loro olio e quindi tagliateli a pezzettoni.
2
PRENDETE 6 barattoli di vetro a chiusura ermetica e in ognuno disponete un polpo. Unite un pochino d’aglio tritato, 3 pomodorini a pezzetti, il prezzemolo, sale e pepe. Insaporite con un cucchiaio d’olio e uno di vino.
Il consiglio dFMMP DIFG
IL TRUCCO DELLO CHEF CONGELATO IL POLPO È PIÙ TENERO
3
PULITE i bordi dei vasetti e chiudeteli. Disponeteli all’interno di una pentola. Quindi, riempitela d’acqua, in modo che raggiunga la metà dei contenitori. Cuocete 30 minuti, da quando inizia a bollire. Poi, spegnete ed estraete i vasetti. Lasciateli riposare 10 minuti prima di aprirli.
POTETE acquistare il polpo già congelato oppure fresco e congelarlo in casa. Prima, pulitelo, lavatelo e asciugatelo. Poi, mettetelo in un sacchetto di plastica per alimenti, premendo bene per far uscire l’aria. Infine, chiudete e disponetelo
disteso nel congelatore. Prima di cucinarlo fatelo scongelare in frigorifero. Il polpo decongelato richiede una cottura più breve ed è ideale per questa ricetta. Se preferite, tagliatelo a pezzi prima di cucinarlo, sarà più facile da mangiare.
Torta di farro e mandorle nel vasetto Accattivante, semplice e sano, questo insolito dessert accontenta tutti
6 PERSONE
INGREDIENTI UOVA 3 intere FARINA DI FARRO 150 g FARINA DI MANDORLE 100 g ZUCCHERO DI CANNA 250 g OLIO DI ARACHIDI 130 ml LATTE DI MANDORLA (NON ZUCCHERATO) 130 ml LIQUORE A PIACERE 30 ml CREMOR TARTARO 1 bustina BICARBONATO 1 cucchiaino FRUTTA DI STAGIONE
PREPARAZIONE 10 MIN COTTURA 15 MIN
DIFFICOLTÀ FACILE
1
VERSATE l’olio di arachidi in una ciotola, quindi unite il latte di mandorla, il liquore e mescolate con cura. A parte, montate le uova con lo zucchero, lavorando con le fruste elettriche. Poi, incorporate le 2 farine poco alla volta, mescolando dal basso verso l’alto, con una spatola.
2
COSTO MEDIO
MAN MANO che il composto si addensa, aggiungete il mix di olio, liquore e latte di mandorla. Per ultimo, unite la bustina di cremor tartaro e il bicarbonato, quindi mescolate ancora. Imburrate 6 vasetti di vetro a chiusura ermetica e distribuitevi il composto, oltrepassando appena la metà del vasetto.
3
SE VI PIACE unite nei vasetti frutta di stagione a tocchetti. Poi, adagiateli, ancora aperti, in una teglia e infornate a 180°C per 15 minuti circa. Se non li consumate subito, a cottura ultimata, toglieteli dal forno e chiudeteli ermeticamente. In questo modo, si crea il sottovuoto e potete conservarli 1 settimana.
УРОВЕНЬ B!
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Упражнение 1 Dolci e piatt tipici di Pasqua
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Упражнение 2, La besciamella la, la, la, la,la, lo, lo, la, la, la, la Упражнение 3, La zuppa inglese: storia, ricetta e una comprensione 1-3, 2-2, 3-2, 4-9 uove e 2 albumi, 5-200g, 6-420g Упражнения с детской страницы 1.Tino beve la cioccolata 2. Nella beve il te o la spremuta, mangia i biscotti e il latte con la marmelatta, fa la frittata con le fette e il becon 3. Geloso Вопросы к рассказу La pizza di pasqua I paesani salivano al convento dei frati francescani con piccoli doni: uova, galline, frutta, verdura, che i frati distribuivano poi ai poveri. La sua casa parve fredda e solitaria. Decise di fare e regalare le sue “pizze pasquali”. Si sentì leggero e con il cuore pieno di gioia. Вопросы к рассказу UNA CUCINA 1. faceva la funzione di 2. Si dà prima uno sguardo generale alla stanza, poi ci si concentra sui particolari.