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A CHI PIACE L'ITALIANO... E IL CIBO ITALIANO
ВЫПУС К 5 2020
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Мы сно в а пр ив етст вуем в сех л юбител ей ит а л ья нско й кух ни и ит а л ья нско го я зы ка в на шем жур на л е! В каждо м в ы пуске д л я на ших м а л еньких чит ател ей м ы пр ед л а га ем сер ию подел о к и р а звл ечений от па ст ы "Ba ri l l a "! И, ка к в сегд а , в ы на йдёте ещё бол ьше пол езно й инф о р м а ции и ещё бол ьше упр ажнений! Ауд ио за писи к на шему под ка ст у ска чив а йте в м есте с жур на л о м
Пр ия т но го в а м чтения и о бучения !
vk. co m/cu ci n a el i n gu a vk. co m/a n d i a mo i n i ta l i a i n sta gra m. co m/cu ci n a el i n gu a
СО Д Е РЖ АНИ Е Адаптированное чтение - стр. 3 Упражнения из учебников - стр. 9 Школа итальянской кухни - стр. 39 Детский уголок - стр. 44 Школа ресторанного бизнеса- стр. 63 Иллюстрированный словарь - стр. 75 Упражнения - стр. 78 Аудиоподкаст. Пеллегрино Артузи - Наука приготовления и искусство поглощения пищи - стр. 84 Рецепты на русском и итальянском языках - стр. 92 Ответы на задания из предыдущего номера - стр. 104
L’ITALIA A TAVOLA
GELATO Michele
Sara
Maria
CHE
PASSIONE! TESTO ELIANA GIURATRABOCCHETTI FOTO ROBERTO SIMONI
УРОВЕНЬ В1
L’ITALIA%A%TAVOLA
alla primavera all’autunno 2018 ogni italiano mangerĂ 12 chili di gelato. Secondo l’Osservatorio di Sigep, la Fiera mondiale del gelato artigianale, nei mesi piĂš caldi si consumeranno due miliardi di coni e coppette, il 10% in piĂš rispetto all’anno passato. Si sa, gli italiani sono ghiotti di gelato, basta pensare che su 60.000 gelaterie presenti nel 2016 in tutta Europa ben 39.000 erano in Italia. Gelato, per noi italiani, significa soprattutto “cono o coppettaâ€? sfusi, perchĂŠ pochi lo preferiscono industriale. Non è un caso, dunque, che siano stati proprio gli italiani a inventare e portare in tutto il mondo questa delizia.
D
Un po’ di storia In realtĂ il gelato ha origini molto antiche, che secondo alcuni risalgono addirittura ai tempi degli Egizi. Tuttavia il gelato “modernoâ€?, quello realizzato con uova mescolate ad altri ingredienti, si deve a Bernardo Buontalenti, che nel 1559, in occasione della festa per l’inaugurazione del Forte Belvedere a Firenze, servĂŹ agli ospiti una crema fredda a base di latte, miele, tuorlo d’uovo e vino, aromatizzata con bergamotto, limone e arance; un gusto che, con il nome del suo inventore, Buontalenti appunto, nelle gelaterie fiorentine si può assaporare ancora oggi. Un’altra tappa miliare di questa singolare storia è rappresentata dall’apertura del CafĂŠ Procope a Parigi da parte del cuoco siciliano Francesco Procopio de’ Coltelli nella prima metĂ del 1600. Impossibile non citare Giovanni Basiolo, che nel 1770 arriva a New York e propone la panera, un semifreddo di caffellatte tipico di Genova, o Italo Marchioni, altro italiano emigrato a New York, che nel 1896 inizia a vendere le prime cialde, poi brevettate nel 1903.
la fiera , ӉҺҜҪҺҴҪ artigianale , ҹҎүҝӆ ŇşŇ˝Ó ŇˇŇ¸Ňł ҺҪҍҸҟӅ
l’inaugurazionef. , ҟҸҺҰ ҸҟҴҺӅҟҲү ospite l’ m./f. , ŇҸҝҟӆ
consumare , ҚҸҟҺүҍҾӉҟӆ il cono , ҏҪҞүҾӆҡӅҳ ҺҸҰҸҴ la coppetta , ҴҪҺҟҸҡҡӅҳ ҝҟҪҴҪҡ rispetto a , ҚҸ Ň¸ŇźŇˇŇ¸Ó‚ŇŻŇˇŇ˛Óˆ Ň´ essere ҸҍӄүҎҪҟӆҝӉ ghiotto di , ŇŤÓ…ŇźÓ† ҸҍҰҸҺҸҳ sfuso , ҺҪҹҏүҝҡҸҳ inventare ,
ҚҺҲҎҽҜӅҏҪҟӆ
risalire a , ҏҸҝҿҸҎҲҟӆ tuttavia , ҡҸ ŇŹŇťÓŠ ҟҪҴҲ mescolare a , ҝҜүӂҲҏҪҟӆ l’ingrediente m. , ҲҡŇҺүҎҲүҡҟ in occasione di , ҚҸ ŇťŇľŇ˝Ó ŇŞÓˆ
il tuorlo d’uovo , ҰүҾҟҸҴ assaporare , ҏҴҽҝҲҟӆ la tappa miliare , ӇҟҪҚ ҹҪҏҸүҏҪҡҲӉ l’apertura , ҸҟҴҺӅҟҲү il semifreddo , ŇśÓ‰ŇҴҸү ҜҸҺҸҰүҡҸү la cialda , ҏҪҞҾӉ brevettare , ҹҪҚҪҟүҡҟҸҏҪҟӆ il /la salutista , ҝҟҸҺҸҡҡҲҴ ϓϚϒ il/la crudista , ҝӅҺҸүҎ la proposta , ҚҺүҎҾҸҰүҡҲү in fatto di , Ó ŇźŇ¸ ҴҪҝҪүҟҝӉ la parola d’ordine , ҸҚҺүҎүҾүҡҲү l’additivo , ҎҸҍҪҏҴҪ
Tendenza 1: per salutisti e crudisti Dal passato a oggi, le proposte e i gusti in fatto di gelato sono davvero cambiati. La nuova parola d’ordine è salutista. Il gelato contemporaneo è senza additivi, aromi sintetici, emulsionanti, grassi idrogenati, coloranti artificiali e conservanti. Per realizzarlo si cercano strade nuove, come fa la gelateria Dondoli di San Gimignano, che lo realizza partendo dal latte crudo di 10 mucche adottate e alimentate con foraggio di fattoria 100% da agricoltura biodinamica. Si sa che il latte, per essere messo sul mercato, deve essere pastorizzato, ma quando si utilizza per preparare il gelato viene pastorizzato di solito una seconda volta. Con il metodo adottato dalla gelateria Dondoli il latte può essere pastorizzato una sola volta e il risultato è un gelato molto piĂš buono. Si basa su ingredienti crudi anche il gelato di Grezzo Raw Chocolate. Fondata a Roma qualche anno fa, questa gelateria propone per l’estate 2018 il “gelato crudista perfettoâ€?, che si prepara con ingredienti di origine vegetale, integrali, senza glutine, biologici e di altissima qualitĂ , naturalmente crudi. Il latte è quello di mandorle, la cremositĂ si deve agli anacardi, lo zucchero di cocco sostituisce quello bianco. Tanta cura nella preparazione corrisponde a pochi gusti fra cui scegliere: frutta di stagione, nocciole del Viterbese, pistacchio siciliano e mandorle, cioccolato proveniente da selezioni di Ecuador e PerĂš.
Tendenza 2: dalla moringa al gelato alle alici Ogni estate ha i suoi gusti nuovi e il 2018 non tradisce le attese, anzi stupisce per varietà e abbinamenti a volte davvero al limite. Il gusto per eccellenza del 2018 è la moringa, una proposta dall’Accademia dei maestri gelatieri. Si tratta di una pianta che cresce in
l’emulsionantem. , ӇҜҽҾӆŇҪҟҸҺ i grassi (pl.) ŇҲҎҺҸŇүҡҲҹҲҺҸҏҪҡ idrogenati , ҡӅү ҰҲҺӅ il colorante , ҴҺҪҝҲҟүҾӆ il conservante , ҴҸҡҝүҺҏҪҡҟ crudo , ҝӅҺҸҳ adottare , ҹҎүҝӆ ҏҹӉҟӆ alimentar e , ҴҸҺҜҲҟӆ il foraggio , ҴҸҺҜ mettere sul mercato , ҏӅҚҽҝҟҲҟӆ ҡҪ ҺӅҡҸҴ pastorizzare , ҚҪҝҟүҺҲҹҸҏҪҟӆ di solito , Ň¸ŇŤÓ…Ó ŇˇŇ¸ adottare , ҹҎүҝӆ ҚҺҲҡӉҟӆ , fondare ҸҝҡҸҏҪҟӆ
integrBle , ӀүҾӆҡҸҹүҺҡҸҏҸҳ la mandorla , ҜҲҡҎҪҾӆ acardio l’an , Ň´ŇŻÓ‚Ó†Óˆ sostituire , ҹҪҜүҡӉҟӆ la cura , ҹҪҍҸҟҪ la preparazione , ҚҺҲŇҸҟҸҏҾүҡҲү la nocciola , ҾүҝҡҸҳ ҸҺүҿ la selezione , ҸҟҍҸҺ la moringa , ҜҸҺҲҡŇŇŞ l’alice f. , ŇŞŇˇÓ Ň¸Ň˝Ňť tradire , ҹҎүҝӆ ҸҍҜҪҡӅҏҪҟӆ , l’attesa ҸҰҲҎҪҡҲү
anzi , ҡҪҚҺҸҟҲҏ la varietà , ҺҪҹҡҸҸҍҺҪҹҲү l’abbinamento , ҴҸҜҍҲҡҪӀҲӉ il limite , ҚҺүҎүҾ
L’I TA L IA %A%TAVO L A
Come fare il gelato in casa India, ai piedi dell’Himalaya, e contiene nove amminoacidi, 27 vitamine, 46 antiossidanti e diversi sali minerali. Sicuramente fa bene alla salute, ma al palato? Un altro gusto particolare è la menta selvatica, a base di fiordilatte con pezzetti di menta sminuzzati, proposto da Ersilia Caboni, la vincitrice della tappa fiorentina del Gelato Festival. Se la rosa e la violetta vi sembrano gusti ormai quasi classici, se il gelato all’olio d’oliva, ovviamente passato sotto le macine di un frantoio, o quello all’aceto balsamico di Modena non vi stupiscono più, che mi dite del gelato al broccolo romanesco, al pecorino romano e alle alici? Oppure di quello al gorgonzola o alle lenticchie? Ebbene sì, esistono anche questi gusti.
Tendenza 3: gelato alcolico e all’azoto Altra tendenza in espansione è quella del gelato alcolico. Se il cioccolato alcolico vi sembra un gusto ormai tradizionale, assaggiate quello creato dalla senese Valentina Sorrentino, nel quale le note piccanti dello zenzero si sposano con il retrogusto speziato e caramellato del Vermouth. Da provare anche il gusto Asprobronte, inventato da Gian Paolo Porrino, gelatiere di Milano: pistacchio e finger lime, un frutto proveniente dagli Stati Uniti che da qualche anno cresce anche in Sicilia, chiamato in italiano caviale di limone per la sua caratteristica polpa. Il futuro, neanche così lontano, è rappresentato anche dal gelato all’azoto. Per prepararlo si parte da una crema a base del gusto desiderato, che viene poi avvolta in una nuvola d’azoto. Quest’ultima, in pochissimo tempo, congelerà la crema trasformandola in gelato.
Tendenza 4: gelato “da cani” Infine arriva anche il gelato “da cani”. No, non nel senso che non è buono. A Sirmione, sul Lago di Garda, ha aperto la prima gelateria per cani. La notizia mi fa riflettere e ripensare alle storie che mi raccontava mio padre. Quando era piccolo, nel paesino in Basilicata in cui è nato, esistevano solo due bar che vendevano il gelato. I gusti? Classici e pochi: limone, cioccolato e panna. Piacevano a tutti e non stancavano mai. Forse prima ci si accontentava di poco, o forse adesso vogliamo troppo… in attesa di decidere chi ha ragione, credo proprio che mi gusterò una bella coppa di gelato!
contenere , һҸҮүҺҰҪҼӆ l’ammino acido , ҪҶҲҷҸҴҲһҵҸҼҪ la menta selvatica , ҮҲҴҪӉ ҶӉҼҪ sminuzzato , ҲұҶүҵӆӁӊҷҷӅҳ la violetta , ҾҲҪҵҴҪ la macina , ҰүҺҷҸҬ il frantoio , ҮҺҸҫҲҵҴҪ
la lenticchia , ӁүӁүҬҲӀҪ , l’azoto ҪұҸҼ
in espansione , ҺҪһҹҺҸһҼҺҪҷӉӈӃҲҳһӉ assaggiare , ҹҺҸҫҸҬҪҼӆ lo zenzero , ҲҶҫҲҺӆ il retrogusto , ҹҸһҵүҬҴҽһҲү
Anche senza gelatiera è possibile preparare in casa un ottimo gelato. Noi vi proponiamo due ricette diverse, a voi la scelta. Per il gelato alla frutta versate in una ciotola 250 grammi di yogurt bianco (ma potete anche sostituirlo con la panna), 200 grammi di frutta e 50 grammi di zucchero. Mescolate bene e poi riempite le formine per il ghiaccio, mettetele in freezer e lasciate ghiacciare per qualche ora. Versate il contenuto delle formine in un mixer e tritate, infine mescolate finché il composto diventa cremoso. Per il gelato al fior di latte versate in un pentolino zucchero, panna e latte. Fate sciogliere sul fuoco, poi mettete il composto in frigorifero e fate raffreddare per circa un’ora. Poi lavoratelo con le fruste finché non diventa spumoso in superficie e versatelo in un recipiente precedentemente raffreddato in freezer. Lasciate in freezer per circa 6 ore, ricordandovi di mescolare ogni 30 minuti per evitare che il gelato cristallizzi.
la gelatiera , tritare , ҲұҶүҵӆӁҲҼӆ ҶҸҺҸҰүҷҲӀҪ il composto , һҶүһӆ versare , ҷҪҵҲҼӆ raffreddare , ҸҿҵҪҮҲҼӆһӉ la ciotola , ҶҲһҴҪ la frusta , ҶҲҴһүҺ ҫҵүҷҮүҺ la panna , һҵҲҬҴҲ mescolare , ҹүҺүҶүӂҪҼӆ la formina , ҾҸҺҶҸӁҴҪ
speziato , ҹҺӉҷӅҳ proveniente da , ҹҺҸҲһҿҸҮӉӃҲҳ il caviale ҵҲҶҸҷҷҪӉ di limone , ҲҴҺҪ la polpa , ҶӉҴҸҼӆ desiderato , ҰүҵҪүҶӅҳ olgere avv , ҸҴҽҼҪҼӆ congelare , ұҪҶҸҺҸұҲҼӆ
spumos o , ҹүҷҲһҼӅҳ evitare , ҹҸҶүӂҪҼӆ
da cani , һҸҫҪӁҲҳ ҸҫҮҽҶҪҼӆ ettere rifl ripensare , ҹүҺүҸһҶӅһҵҲҼӆ stancare , ҽһҼҪҬҪҼӆ accontentarsi di , ҮҸҬҸҵӆһҼҬҸҬҪҼӆһӉ aver ragione , ҫӅҼӆ ҹҺҪҬӅҶ
L’ I TA L I A % A % TAVO L A
УРОВЕНЬ В1
L’ I TA L I A % A % TAVO L A
A lato: i gusti fragola di Paestum e pistacchio di Stigliano. Nell’altra pagina: gelato alla crema antica.
NON UN GELATO QUALUNQUE A Sapri, in provincia di Salerno, Enzo Crivella è un’istituzione. Nato nel 1950, è considerato uno dei migliori gelatai d’Italia e per molti è “il più grande gelataio che il Cilento abbia mai avuto”. Nella Gelateria Crivella (in Corso Italia) Enzo si diverte a inventare gusti particolari partendo dagli ingredienti della sua terra.
Un gelato alla ricotta, per la sua fragilità e delicatezza. C’è un ingrediente che non ha mai usato per creare un gusto? Ho sperimentato con quasi tutti gli ingredienti, soprattutto con quelli del mio territorio. L’unico che ancora manca è l’acqua di mare del Cilento.
Se l’Italia fosse un gelato, che gelato sarebbe? Bella domanda! Sicuramente tricolore come la bandiera italiana, al “limone di Amalfi” per il bianco, al “pistacchio di Stigliano” per il verde e alla “fragola di Paestum” per il rosso. Che gusti dedicherebbe alla situazione attuale italiana o all’Italia in generale?
Un gusto che proprio non le piace? Odio il “puffo blu”, che non ho mai creato nel mio laboratorio! Cosa pensa delle mode, per esempio quella del gelato alla lenticchia o al gorgonzola? Sono interessanti solo se legate alla valorizzazione del prodotto in questione. Il suo gusto preferito? Il “fior di lavanda”, preparato con latte di bufala campana, miele di acacia del Cilento, panna e fiori di lavanda freschi. L’abbinamento che non farebbe mai? Di sicuro non abbinerei “limone e stracciatella”. I gusti che vanno di più? Pistacchio, nocciola, cioccolato e mandorla.
Chi è unque qual , ҵӈҫҸҳ il gelataio , ҶҸҺҸҰүҷӃҲҴ tricolore , ҼҺӊҿӀҬүҼҷӅҳ la bandiera , ҾҵҪҭ dedicare ,ҹҸһҬӉҼҲҼӆ la fragilità ҿҺҽҹҴҸһҼӆ la delicatezza , ҽҼҸҷӁӊҷҷҸһҼӆ l’ingrediente m. , ҲҷҭҺүҮҲүҷҼ
mancare , ҷү ҿҬҪҼҪҼӆ odiare , ҷүҷҪҬҲҮүҼӆ il (gusto) puffo blu , ϝҶҽҺҾҲҴ ҬҴҽһ
la lenticchia , ӁүӁүҬҲӀҪ la valorizzazione , ҽҵҽӁӂүҷҲү il (gusto) fior di lavanda ,ӀҬүҼҸҴ ҵҪҬҪҷҮӅ il miele di acacia , ҶӊҮ ҪҴҪӀҲҲ l’abbinament o , ҴҸҶҫҲҷҪӀҲӉ
Enzo Crivella ha ereditato [ereditare: erben] la passione per il gelato dal padre Eugenio, che nel 1950 aprì sul lungomare di Sapri il Chiosco Crivella. Nel 1983 Enzo prende in gestione [prendere in gestione: übernehmen] la gelateria di famiglia. Nel 2013 vince il premio “Gelateria dell’anno”. Quest’anno il “Maestro d’arte e mestiere” Enzo Crivella è stato inserito nel Libro d’oro dell’eccellenza artigiana italiana.
Упр аж не н и я и з и та лья нс к и х уче бн и к ов С р ед изем но м о р ска я д иет а в м оде не тол ько в Ит а л ии. Эт а книга на пр а вл ена на ауд ито р ию, кото р а я хо чет научит ься пр а вил ьно го в о р ит ь о еде, кул инар ии, т р а д ицио нных ит ал ья нских бл юд ах , здо р о в о м пит а нии. Это , од на ко , не кул ина р ный кур с, а л ингв ист ический кур с, пут ь, на кото р о м вы ул учшите св о и я зыко вые на вы ки в пр ия т но й и л ёгко й ф о р м е. К нига на пол нена инф о р м ацией, подска зка м и и со в ет ам и и м ожет быт ь пол езна д аже в то м сл уча е, ко гд а в ы хот ите пр а вил ьно пр игото вит ь уж ин по - ит а л ья нский. К нига пр о ст а в по ним а нии д аже д л я чит ател я , кото р ый на зод ится тол ько в нача л е пут и о вл а дения ит ал ья нским я зыко м .
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/ ITALIANO PER STRANIERI
2
Pierangela Diadori - Stefania Semplici con la collaborazione di Benedetta Cinotti, Sara Giovinazzo, Mirella Pederzoli, Eleonora Spinosa
BUON LAVORO 2 L’italiano per le professioni RISTORAZIONE
A2
Loescher Editore - Vietata la vendita e la diffusione
5 Dialogo 3 Eric (barista): Quali sono i miei turni di lavoro? Alfredo (manager del bar): Il lunedì, il mercoledì, il venerdì e la domenica lavori dalle 8 alle 17. Il martedì e il sabato dalle 14 alle 23. Il tuo giorno libero è il giovedì. Eric: E la pausa pranzo? Alfredo: Mamma mia! Pensi già alla pausa pranzo?... Hai mezz’ora di pausa quando vuoi dalle 13 alle 14 e mezz’ora dalle 19.30 alle 20.30.
D. Dialogo n. .......... B. Dialogo n. .........
Mettere via: significa mettere qualcosa al posto giusto, in ordine. Svuotare la lavastoviglie: ricordi il significato dell’aggettivo «vuoto»? Significa togliere gli oggetti dalla lavastoviglie. Riempire la lavastoviglie: è il contrario di «svuotare». Significa mettere gli oggetti nella lavastoviglie. Le stoviglie: piatti e posate (cucchiaini, forchette, coltelli) sono «stoviglie». Scopa e mocio: usiamo la scopa per pulire per terra e il mocio per lavare il pavimento con l’acqua.
Attenzione a queste espressioni! Dialogo 1 Alfredo (manager del bar): È il tuo primo giorno oggi? Eric (barista): Sì, ma non so bene che cosa devo fare. Alfredo: Dunque, quando il bar è ancora chiuso devi prendere lo straccio pulito, spolverare i ripiani con i bicchieri e le bottiglie e tutti gli oggetti del bar; quando hai finito, pulisci bene il bancone e il piano di lavoro. Eric: Uso sempre lo stesso straccio? Alfredo: Assolutamente no! Per spolverare usi uno straccio asciutto e per pulire il bancone puoi usare lo spruzzino e un po’ di carta. Mi raccomando! Non usare lo stesso straccio.
Dialogo 4 Alfredo (manager del bar): Dove sono i bicchieri di vetro? Il bar è aperto e non sono sui ripiani! Eric (barista): Sono nella lavastoviglie, li prendo? Alfredo: Che domande! Certo! Quando ci sono bicchieri sporchi devi metterli subito nella lavastoviglie e quando sono lavati devi controllare se sono puliti e metterli via sui ripiani del bar. Eric: Scusa, è il mio primo giorno! Alfredo: Non c’è problema. Ma ora ho bisogno di ghiaccio, puoi riempire il secchiello per favore? Eric: Subito. Riempio il secchiello e poi svuoto la lavastoviglie.
tracce 1-4
Dialogo 2 Eric (barista): Dove sono gli oggetti per fare le pulizie, signore? Alfredo (manager del bar): Gli stracci puliti sono nel cassetto vicino alla lavastoviglie; la scopa, il secchio e il detersivo sono in dispensa. Capito? Eric: Sì sì, capito. Quali altre pulizie bisogna fare? Alfredo: Quando hai finito di pulire il bancone, bisogna svuotare la lavastoviglie e mettere via le stoviglie. Eric: Quando devo lavare il pavimento? Alfredo: L’area di lavoro deve essere sempre pulita, ma è meglio usare la scopa quando ci sono pochi clienti o all’ora di pranzo. Devi lavare per terra con il mocio solo di sera quando il bar chiude. Eric: Quanto spesso devo lavare la dispensa? Alfredo: Solo la domenica sera.
C. Dialogo n. ......... A. Dialogo n. ......... 1.
Ascolta i dialoghi e abbinali alle foto corrispondenti.
PREPARIAMO IL BANCONE
1.1 Unità УРОВЕНЬ А2
1
Modulo
2. 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8.
Al bar
tracce 1-4
Ascolta di nuovo i dialoghi e rispondi alle seguenti domande.
(dialogo 1) Che cosa deve spolverare il barista? ......................................................................................................................................................................................................................................................... (dialogo 2) Quanto spesso deve lavare la dispensa? ........................................................................................................................................................................................................................................ (dialogo 2) Quando può usare la scopa? ................................................................................................................................................................................................................................................................................. (dialogo 2) Quando deve lavare il pavimento? ............................................................................................................................................................................................................................................................ (dialogo 3) Qual è il suo giorno libero? ...................................................................................................................................................................................................................................................................................... (dialogo 3) Che turno fa il martedì e il sabato? .......................................................................................................................................................................................................................................................... (dialogo 3) A che ora è la sua pausa pranzo? .................................................................................................................................................................................................................................................................. (dialogo 4) Che cosa deve fare con i bicchieri sporchi? ............................................................................................................................................................................................................................
3. Abbina le parole alle immagini corrispondenti, come nell’esempio. a. i ripiani del bar b. la lavastoviglie c. il bancone d. lo straccio e. lo spruzzino f. il pavimento g. le stoviglie h. il mocio i. la scopa l. i bicchieri
1.
6.
............................
............................
2.
............................
7.
............................
i
3.
............................
4.
............................
5.
8.
............................
9.
............................
10.
............................
............................
tracce 1-4 4. Ascolta di nuovo i dialoghi e abbina i nomi in elenco ai verbi come nell’esempio. Controlla poi le tue risposte nei dialoghi corrispondenti.
1. 2. 3. 4.
a. il bancone b. lo straccio c. le stoviglie d. la lavastoviglie e. i ripiani del bar f. il pavimento g. il secchiello h. le pulizie (dialogo 4) svuotare ...................................................................................................................... 5. (dialogo 2) fare ........................................................................................................................................ (dialogo 4) riempire ........................................................................................................................ 6. (dialogo 2) lavare ................................................................................................................................. (dialogo 1) spolverare .................................................................................................................. 7. (dialogo 2) mettere via ............................................................................................................ il bancone (dialogo 1) pulire ................................................................................................................................... 8. (dialogo 1) usare .....................................................................................................................................
5. Conosci il nome di altre attività? Che cosa fai al bar di mattina, di pomeriggio e di sera? Forma delle frasi usando le parole dell’esercizio precedente e poi intervista un tuo compagno come nell’esempio. Puoi usare le espressioni di tempo elencate. di mattina di pomeriggio di sera alle 8 dalle 8 alle 9 fino alle… all’ora di pranzo/cena quando apre/chiude il bar il lunedì/martedì… la domenica sera
Di mattina, dalle 7 alle 8, devo spolverare il bancone e svuotare la lavastoviglie. E tu che cosa devi fare di mattina?
6 Loescher Editore - Vietata la vendita e la diffusione
1.1 Prepariamo il bancone
tracce 1-4 6. Ascolta di nuovo i dialoghi e completa le frasi con le forme usate per dare istruzioni e informazioni.
1. 2. 3. 4. 5. 6. 7.
(dialogo 1) Dunque, quando il bar è ancora chiuso, ......................................................................... lo straccio pulito, spolverare… (dialogo 1) Quando hai finito, ......................................................................... bene il bancone e il piano di lavoro. (dialogo 2) Quando hai finito di pulire il bancone, ......................................................................... la lavastoviglie… (dialogo 2) L’area di lavoro deve essere sempre pulita, ma ......................................................................... la scopa quando ci sono pochi clienti… (dialogo 3) Il lunedì, il mercoledì, il venerdì e la domenica ......................................................................... … (dialogo 3) Pensi già alla pausa pranzo? ......................................................................... quando vuoi dalle 13 alle 14 e mezz’ora dalle 19.30 alle 20.30. (dialogo 4) Non c’è problema. Ma ora ......................................................................... ghiaccio. ......................................................................... il secchiello per favore?
tracce 1-4 7. Ascolta di nuovo i dialoghi e scrivi le domande fatte dal barista per chiedere istruzioni, come nell’esempio.
1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8.
Uso sempre lo stesso straccio? (dialogo 1) ........................................................................................................................................................... (dialogo 2) ........................................................................................................................................................... (dialogo 2) ........................................................................................................................................................... (dialogo 2) ........................................................................................................................................................... (dialogo 2) ........................................................................................................................................................... (dialogo 3) ........................................................................................................................................................... (dialogo 3) ........................................................................................................................................................... (dialogo 4) ...........................................................................................................................................................
8. Con un compagno crea un dialogo orale tra un barista e il manager del bar.
È il primo giorno di lavoro e chiedi al capo cosa devi fare. Il manager ti dice che cosa devi fare e quando. Chiedi dove sono gli oggetti necessari. Il capo risponde. Alla fine vuoi sapere quali sono tuoi turni di lavoro.
9. Leggi la frase nel fumetto. Secondo te cosa significa «nel»? Cerca nei dialoghi altre forme simili. Poi controlla Gli stracci puliti la risposta nel riquadro sotto. sono nel cassetto RIFLESSIONE GRAMMATICALE
Le preposizioni Nei nostri dialoghi troviamo queste preposizioni: in, su, da, a. Vediamo il significato: da a in: significa «dentro», all’interno; su: significa «sopra»; • Gli esempi incontrati hanno però qualcosa in più! In italiano alcune preposizioni (di, a, da, in, su) quando incontrano un nome con l’articolo, formano una parola sola. • in + la lavastoviglie = nella lavastoviglie (dentro la lavastoviglie) • Con i nomi delle stanze si usa di solito solo in: Il secchio è in dispensa. + il la lo i gli le in nel nella nello nei negli nelle su sul sulla sullo sui sugli sulle da dal dalla dallo dai dagli dalle a al alla allo ai agli alle
10. Completa il testo con le preposizioni giuste, come nell’esempio.
in Le mansioni di una persona che lavora (1) ................................................. un bar, sono diverse e dipendono dal ruolo specifico. La mansione d’entrata di solito è fare le pulizie: passare la scopa (2) ................................................. pedana dove camminiamo, spolverare tutti gli oggetti del bar e passare straccio e spruzzino (3) ................................................. ripiani; controllare se le stoviglie sono pulite e, se sono sporche, metterle (4) ................................................. lavastoviglie. Quando la lavastoviglie ha finito bisogna svuotarla, mettere i bicchieri (5) ................................................. ripiani e le forchette, i cucchiaini e i coltelli (6) ................................................. cassetti o al loro posto. Qualche volta bisogna pulire il pavimento (7) ................................................. dispensa; si mette il detersivo (8) ................................................. secchio e si passa il «mocio» (9) ................................................. pavimento. Le cose da fare (10) ................................................. 8 del mattino (11) ................................................. sera sono veramente tante, qualche volta troppe, ma tutti i migliori baristi hanno iniziato così, con moltissima pazienza! Quindi… buon lavoro a tutti!
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Modulo
1
Al bar
Cosa vuol dire?
traccia 5
Esempio • È meglio passare la scopa all’ora di pranzo. • Puoi usare lo spruzzino per pulire il piano di lavoro. • Metti il detersivo nel secchio per lavare il pavimento. • Il secchio per l’acqua e il detersivo sono in dispensa. • I bicchieri puliti sono sui ripiani del bar. • Quando è vuoto, bisogna riempire il secchiello del ghiaccio. • Quando ci sono i clienti il bancone deve essere pulito. • Per spolverare puoi usare lo straccio per la polvere. • Con lo straccio pulito devi spolverare il bancone. • Bisogna mettere via le stoviglie quando sono pulite. • Il mocio per lavare per terra è in dispensa. • Le cose per fare le pulizie sono in dispensa. • La lavastoviglie è pronta, bisogna svuotarla. • Devi riempire la lavastoviglie con i bicchieri sporchi. • Il piano di lavoro deve essere sempre pulito. • Metti via tutto prima di chiudere: mi raccomando! • Quali sono i miei turni di lavoro? • Avete tante cose da fare questa mattina, buon lavoro a tutti! • Puoi mettere via le stoviglie per favore? • Per lavare per terra è meglio usare il mocio. • Devi usare il mocio per lavare per terra. • Devi mettere via le stoviglie nel cassetto.
Italiano la scopa lo spruzzino il detersivo il secchio i ripiani del bar il secchiello del ghiaccio il bancone spolverare lo straccio mettere via il mocio la dispensa svuotare riempire il piano di lavoro mi raccomando! il turno di lavoro buon lavoro! le stoviglie è meglio usare per terra il cassetto
Inglese broom sprayer floor cleaner bucket bar shelves ice bucket bar counter to dust rag to put away floor mop store room to empty out to fill up worktop please! (don’t forget) work shift good luck with your work dishes it’s better to use… on the floor drawer
11. Guarda le immagini e cerca nel riquadro le altre otto parole nascoste. Attenzione: le parole possono essere dall’alto verso il basso e viceversa, da sinistra a destra o viceversa. P S S D R S E T B N I B A
L A V A S T O V I G L I E
A P V V A P E S R R A C R
S O O I C C A R T S V C E
A C C O M P A R I E A H D
I S B A S E R T S C L I B
O C E N O C N A B C F E S
U C V A S T O T A H I R C
A O O I M O C I O I B E O
O S P R U Z Z I N O T R T
12. GIOCO DI MEMORIA! Fotocopia le prossime due pagine e ritaglia le 18 carte. Prendi le nove carte con le immagini e le nove carte con le parole italiane corrispondenti e mettile in disordine sul tuo banco, a faccia in su. I tuoi compagni fanno la stessa cosa. Quando l’insegnante dà il via, abbina le immagini alle parole corrispondenti. Vince chi finisce prima facendo gli abbinamenti corretti. MEMORY GAME!
Make a copy of the next two pages and cut out the 18 cards. Pick up the nine cards that have pictures and then the corresponding nine cards with the Italian words and mix them up on your desk at random, face up. Your classmates will do the same. When the teacher tells you to start, match the pictures with the corresponding words. The first student to finish matching everything properly is the winner.
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UNITĂ€ 1.1
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UNITÀ 1.1
IL
IL
LO
BANCONE
SECCHIO
STRACCIO
LA
IL
SCOPA
DETERSIVO
LO
IL
SPRUZZINO
SECCHIELLO DEL GHIACCIO
SPOLVERARE
IL
RIPIANO
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Unità
1.2 BUONASERA SIGNORINA, MI DICA! 1. Leggi i dialoghi e abbinali alle foto corrispondenti. Che cosa desidera?
A. Dialogo n. ..........
B. Dialogo n. ..........
Dialogo 1 Alfredo (manager del bar): Io ora vado via, Alvin. Devi controllare se è tutto pronto e in ordine. Alvin (aiuto barista): Da che ora a che ora lavoro? Alfredo: Dalle 13 alle 22. Ora tutti i clienti sono a pranzo, svuota il posacenere e metti in ordine i tavoli e le sedie. Ah! Devi mettere un listino su ogni tavolo. Alvin: Dove metto il posacenere? Nella lavastoviglie? Alfredo: Ma no! Devi solo svuotarlo. Poi, lo lavi a mano e lo asciughi con l’asciugapiatti. Ogni tavolo deve avere un listino e un posacenere. E il porta tovagliolini deve essere pieno sul bancone. Capito? Alvin: Sì, va bene. Quando arrivano i clienti? Alfredo: I clienti di solito vengono dopo pranzo a prendere un caffè, di pomeriggio a fare merenda o bere qualcosa, prima di cena per l’aperitivo e dopo cena per un altro caffè o un drink. Dialogo 2 Alvin (aiuto barista): Che cosa devo dire ai clienti? Come li saluto? Alfredo (manager del bar): Questo è importantissimo, Alvin! Devi essere molto gentile con i clienti, soprattutto con le donne. Per accogliere le persone devi salutare con: «Buongiorno signorina» se la donna è giovane, «Buongiorno signora» se è anziana o sposata e «Buongiorno signore» se è un uomo. Alvin: Come posso chiedere che cosa prendono? Va bene «Buongiorno signorina, cosa vuoi?»
11
C. Dialogo n. ..........
D. Dialogo n. ..........
Alfredo: Oh mamma mia, no! «Cosa vuoi» non è gentile, è molto scortese. Puoi dire semplicemente «Mi dica!» o «Che cosa desidera?» o anche «Che cosa Le porto?» se fai servizio al tavolo. Mi raccomando, Alvin. Dialogo 3 Gigliola Parodi (cliente): Buonasera. Alvin (aiuto barista): Buonasera signorina, prego si accomodi, cosa Le porto? Gigliola: Volevo un amaro. Lo prendo al bancone. Non mi siedo al tavolo. Alvin: Subito, signorina. Lei è molto elegante stasera, come si chiama? Eric (barista): Alvin! Il manager ha detto di essere gentile, non di corteggiare le clienti! Non esagerare! Prendi il sottobicchiere e metti il drink sul bancone. Alvin: Mi scusi, signorina. Ecco il suo amaro. Gigliola: Mmh che buono! Grazie mille, a domani! Alvin: Grazie a Lei, buona serata e arrivederci. Dialogo 4 Alfredo (manager del bar): Perché non hai controllato la macchina del caffè Eric? È spenta, tra poco arrivano i clienti per il caffè e cosa gli dico? «Andate in un altro bar?». Mannaggia Eric! Eric (barista): Scusami ma, quando sono arrivato, ho pulito il forno a microonde ed il tostapane e ho asciugato le caraffe bagnate. Accendo subito la macchina. Alfredo: Dov’è l’apribottiglie? Devo aprire queste bottiglie di birra.
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Modulo
1
Al bar
Eric: È nello scolaposate insieme ai cucchiaini. Le bottiglie di birra le apro io. Alfredo: OK grazie Eric, sbrigati però che siamo in ritardo, dobbiamo lavorare più velocemente. Matteo Schiavon: Scusate, a che ora chiude il bar stasera? Vorrei bere qualcosa con una ragazza che ho conosciuto stamattina in piscina.
Eric: Il bar apre tutte le mattine alle 9 e stasera chiude a mezzanotte. Matteo: Perfetto. Grazie mille, a stasera. Alfredo: Eric, quel ragazzo si chiama Matteo, viene sempre al bar con una ragazza diversa ma alla fine, tutte le sere, rimane al bancone a parlare con noi… da solo!
2. Descrivi a un compagno le foto dell’attività 1, come nell’esempio.
Nella prima foto il barista prepara un drink… 3. Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F). 1. 2. 3. 4. 5. 6.
(dialogo 1) Alvin deve mettere un listino e i tovagliolini su ogni tavolo. (dialogo 2) Alvin deve salutare con «buongiorno signorina» se la donna è giovane. (dialogo 2) Alvin non sa che cosa deve dire ai clienti. (dialogo 3) Gigliola Parodi prende un amaro al tavolo. (dialogo 4) Eric ha pulito il forno a microonde e il posacenere. (dialogo 4) L’apribottiglie è nello scolaposate.
V
F
V
F
V
F
V
F
V
F
V
F
4. Metti in ordine le seguenti parole per formare una frase, come nell’esempio. lavoro? che Da a che ora ora
A Da che ora a che ora lavoro? 1. 2. 3. 4.
mettere un su tavolo Devi listino ogni il Dove posacenere? metto clienti? arrivano Quando i devo ai clienti? dire Che cosa
5. 6. 7. 8. 9.
molto Devi gentile con essere i clienti semplicemente dire «Mi dica» Puoi al bancone non Lo mi siedo prendo al tavolo buona serata Grazie a Lei e arrivederci aprire bottiglie birra di Devo queste
1
5. Abbina l’immagine all’alternativa corretta, come nell’esempio. 1. a. lo scolaposate b. il posacenere c. il bicchiere
2. a. la caraffa b. l’asciugapiatti c. l’apribottiglie
3. a. il microonde b. il tostapane c. la caraffa
4. a. il tostapane b. il microonde c. la macchina del caffè
5. a. i tovagliolini b. il listino c. l’asciugapiatti
6. a. la bottiglia b. il bicchiere c. la caraffa
7. a. il cucchiaino b. l’asciugapiatti c. l’apribottiglie
8. a. i tovagliolini b. la caraffa c. il tostapane
6. Oralmente, forma delle domande con «dove». Il tuo compagno risponde come nell’esempio.
A: Dov’è l’apribottiglie?
2
3
4 5
6 8
B: L’apribottiglie è nello scolaposate.
7 7. Scrivi quello che dice il personale del bar per: Da che ora a che ora lavoro? 1. chiedere il proprio orario di lavoro. ................................................................................................................................................................................................................................................................................................ 2. chiedere se deve mettere il posacenere nella lavastoviglie. ............................................................................................................................................................................................................ 3. chiedere come salutare i clienti. ............................................................................................................................................................................................................................................................................................................ 4. accogliere un cliente quando arriva. .............................................................................................................................................................................................................................................................................................. 5. salutare un cliente quando va via. ..................................................................................................................................................................................................................................................................................................... 6. dire a Eric di lavorare più velocemente. .................................................................................................................................................................................................................................................................................. 7. scusarsi e dire perché non ha acceso la macchina del caffè. ......................................................................................................................................................................................................... 8. informare un cliente sugli orari del bar. ...................................................................................................................................................................................................................................................................................
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1.2 Buonasera signorina, mi dica!
8. Ascolta l’insegnante e poi ripeti due volte le seguenti frasi con la giusta intonazione. 1. 2. 3. 4. 5.
Io ora vado via. Da che ora a che ora lavoro? Che cosa devo dire ai clienti? Buongiorno signorina, mi dica. Buonasera signore, che cosa Le porto?
6. 7. 8. 9. 10.
Lo prende al bancone o al tavolo? Sto al bancone, non mi siedo al tavolo. Mannaggia, sbrigati! Grazie a Lei, buona serata e arrivederci. Oh mamma mia! La macchina è spenta!
9. Con un compagno, crea un dialogo orale tra un barista e il manager del bar.
È il secondo giorno di lavoro. Il barista domanda al manager come deve salutare e poi come prendere le ordinazioni dei clienti. Il manager dà istruzioni. Il barista prende l’ordinazione in modo scorretto. Il manager si arrabbia, lo corregge e gli dice di lavorare più velocemente. Entra un cliente. Il barista saluta, prende l’ordinazione, gli chiede dove lo prende, se al bancone o al tavolo. Prepara il drink e poi serve il cliente. 10. Leggi le parole in rosso nel fumetto. Quali altre espressioni conosci che servono per fare domande? Cerca nei dialoghi altre parole con funzione interrogativa. Poi controlla la risposta nel riquadro sotto.
Dove metto il posacenere? Come lo asciugo?
RIFLESSIONE GRAMMATICALE
Interrogativi All’inizio delle domande troviamo di solito una lista di parole che usiamo per avere un’informazione precisa. Sono i pronomi e aggettivi interrogativi. Usiamo: • Quando? per avere informazioni sul tempo (orari, date): Quando arriva il manager? – Alle 3. • Come? per avere informazioni sul modo (the way): Come saluto il clienti? – Con «Buongiorno». • Che cosa? per avere informazioni nuove su qualcosa: Che cosa faccio ora? – Puoi lavare per terra. • Quanto? per avere informazioni sulla quantità. Se dopo c’è un nome, cambia la vocale finale in accordo con il nome: Quante ore lavori al giorno? – Lavoro 10 ore al giorno; Quanto costa un amaro? – 5 euro. • Dove? per avere informazioni sul luogo. Dov’è l’apribottiglie? – Nel cassetto. Attenzione: dove + è = dov’è. • Chi? per avere informazioni sull’identità delle persone. Chi lavora di mattina? – Eric. • Quale? per avere un’informazione precisa quando ho tante possibilità. Cambia la vocale finale quando si riferisce a qualcosa di plurale. Quale asciugapiatti usi? – Uso quello blu. Attenzione: quale + è = qual è. • Perché? per conoscere una motivazione. Perché lavori così velocemente? – Perché è tardi! In italiano, se ci sono delle preposizioni importanti per il significato della domanda, le mettiamo prima del pronome interrogativo. A che ora inizi a lavorare? – Inizio alle 8.
11. Completa il testo con le parole corrette. come quali chi che cosa (x2) per quale dove quale come quando
Come (1) ................................................. possiamo accogliere un cliente quando viene al bar? (2) ................................................. possiamo dire per essere gentili senza esagerare? Salutiamo con «buongiorno» e «buonasera»; (3) ................................................. li usiamo? «Buongiorno» di mattina e «buonasera» dalle tre del pomeriggio fino a tardi la sera. (4) ................................................. domande possiamo fare per prendere un’ordinazione? La migliore forse è «(5) ................................................. Le porto?» o la semplice espressione: «Mi dica». È educato chiedere al cliente se vuole stare al bancone o sedere al tavolo: «(6) ................................................. preferisce stare?» o «(7) ................................................ . tavolo preferisce?». Se il cliente sta al bancone, forse inizierà a parlare con noi. Non si fanno subito domande personali ma solo «tipicamente italiane» come «(8) ................................................. squadra tifa?», «(9) ................................................. è il calciatore più forte?» Se il calcio non ha successo, scegliamo una domanda classica: «(10) ................................................. è il tempo in Italia?».
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Modulo
1
Al bar
Cosa vuol dire?
traccia 10
Esempio
Italiano
Inglese
• La macchina da caffè è spenta, perché?
la macchina da caffè
coffee machine
• Nel listino c’è la lista dei prodotti del bar con i prezzi.
il listino
bar list
• Devi lavare a mano il posacenere e asciugarlo.
lavare a mano
to hand-wash
• I tovagliolini devono stare sul bancone.
i tovagliolini
bar napkins
• Riempi il porta-tovagliolini se è vuoto.
il porta-tovagliolini
napkin dispenser
• Buongiorno Signorina, si accomodi al tavolo.
si accomodi
take a seat
• Prendi il sottobicchiere e metti il drink sul bancone.
il sottobicchiere
drink coaster
• Siamo in ritardo e i clienti sono arrivati, mannaggia!
mannaggia!
damn! (colloquial)
• Ho pulito bene il forno a microonde dentro e fuori.
il forno a microonde
microwave oven
• Con il tostapane possiamo tostare il pane.
il tostapane
toaster
• Mi passi la caraffa con il vino bianco, per favore?
la caraffa
pitcher
• Le posate bagnate sono nello scolaposate.
lo scolaposate
cutlery drainer
• L’apribottiglie serve per aprire le bottiglie di birra.
l’apribottiglie
bottle opener
• Buongiorno Signore, mi dica.
mi dica!
can i help you?
• Ecco il suo tavolo, Signora. Che cosa Le porto?
che cosa le porto?
how can i help you?
• Facciamo servizio al bancone e al tavolo.
fare servizio al tavolo
to offer table service
• Preferisco bere qualcosa al bancone, non al tavolo.
al bancone
at the bar (counter)
• Devi essere gentile con le clienti, senza corteggiarle!
corteggiare qualcuno
to flirt with someone
• Non chiedere informazioni personali, non esagerare!
non esagerare
don’t go too far
• Prendi l’asciugapiatti giallo e asciuga il posacenere.
l’asciugapiatti
dishcloth
• In Italia il barista lavora al bar.
il/la barista
bartender
4 12. Guarda le immagini e scrivi il nome corrispondente negli spazi sotto. La prima lettera di ogni parola formerà una parola nascosta.
1
2
1. BOTT _ _ _ _ _I GL _ _ I_ A _ 2. _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ 3. _ _ _ _ _ _ _ 4. _ _ _ _ _ _ 5. _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ 6. _ _ _ _ _ _ _ _ _ 7. _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
3
5
6
7
13. GIOCO DI MEMORIA! Fotocopia le prossime due pagine e ritaglia le 18 carte. Prendi le nove carte con le parole italiane corrispondenti senza farle vedere al tuo compagno. Il tuo compagno tiene sul banco solo le nove carte con le immagini, a faccia in su. Leggi ogni parola ad alta voce al tuo compagno, che deve indicare con un dito l’immagine giusta sul banco. Se indovina, deve girare l’immagine, se sbaglia continua con altre parole. Quando il tuo compagno ha indovinato tutte le parole, tocca a te fare la stessa cosa. MEMORY GAME!
Make a copy of the next two pages and cut out the 18 cards. Pick up the nine cards with the Italian words on them without showing them to your classmate. Your classmate keeps the nine cards with the pictures on their desk, face up. Read every word aloud and your classmate must point out the corresponding picture on the desk. If their guess is correct, they will turn the card face down, otherwise you’ll have to keep on reading the other words. When your classmate has finished all the cards, it’s your turn.
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UNITĂ€ 1.2
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UNITÀ 1.2
IL
L’
LO
TOSTAPANE
ASCIUGAPIATTI
SCOLAPOSATE
LA
LA
IL
CARAFFA
MACCHINA DEL CAFFÈ
LISTINO
L’
I
IL
APRIBOTTIGLIE
TOVAGLIOLINI
SOTTOBICCHIERE
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4. 2. 3. 1.
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(dialogo 1) Mi fa un… a. latte macchiato? b. caffè macchiato? c. caffè macchiato freddo? (dialogo 2) Gradisce il… a. caffè? b. latte? c. cacao? (dialogo 3) Io volevo un… a. caffè ristretto. b. caffè lungo. c. caffè americano. (dialogo 4) Prendi il… a. decaffeinato. b. cappuccino. c. vassoio. Dialogo 1 Eric (barista): Buongiorno signora, mi dica. Assunta Finocchiaro (cliente): Mi fa un caffè macchiato in tazza grande? Grazie. Eric: Ecco qui il suo caffè signora. Assunta: … Aah! È bollente! Lo volevo macchiato freddo! Eric: Ma signora, Lei non mi ha detto macchiato freddo, per questo l’ho fatto macchiato caldo. Assunta: Sì che l’ho detto! Forse non ha sentito bene Lei! Eric: Non c’è problema signora, lo rifaccio subito. Come lo vuole? Assunta: Macchiato freddo. Eric: Ecco qui il suo caffè ed ecco anche un cioccolatino.
17 Pedro: Gradisce il cacao signorina? Giovanna: Sì, grazie. Scusi dove sono le bustine di zucchero di canna? Riccardo: Sono qua, tieni Giovanna. Pedro, lei è Giovanna, una ballerina; è bravissima ma anche bellissima. Giovanna: Molto piacere, Pedro. Perché non viene a teatro a vedere il mio spettacolo stasera? Riccardo: E io? Dialogo 3 Amanda (cameriera): Buongiorno signori, avete già ordinato? Gigliola Parodi (cliente): No, non abbiamo ancora ordinato. Amanda: Cosa vi porto? Gigliola: Scusi che cos’è il marocchino? Amanda: È un caffè con la nutella e tanta schiuma di latte o panna. Gigliola: Allora io prendo un marocchino con la panna. E anche un bicchierino d’acqua se possibile. Voi due? Matteo Schiavon (cliente): Per me un caffè ristretto e corretto con Sambuca. Tu Antonio? Antonio Mascelloni (cliente): Mamma mia Matteo, bevi il caffè corretto alle 9 del mattino? Io volevo un caffè lungo in tazza piccola. Se possibile con la panna. Dialogo 4 Eric (barista): Prendi il vassoio. I tre caffè sono per il tavolo 4. Amanda (cameriera): E questo cappuccino per chi è? Eric: È per quel signore al tavolo 5. È decaffeinato. Ha già bevuto tre caffè ed è un po’ nervoso. Matteo Schiavon (cliente): Finalmente signorina, quanto tempo ci vuole per un caffè? Amanda: Mi scusi signore, ci sono tanti clienti. Le fa piacere un biscottino al cioccolato? tracce 11-14
Dialogo 2 Pedro (barista dell’equipaggio): Alvin, prima di iniziare, dobbiamo prendere le cialde per la macchina del caffè, sono quasi finite. Abbiamo bisogno di qualcos’altro? Alvin (aiuto barista): Sì Pedro, la nutella e le bustine di zucchero sono quasi finite. Pedro: Ciao Riccardo, che cosa prendi? Riccardo (massaggiatore): Per me un caffè americano tiepido… e tu cosa bevi Giovanna? Giovanna (ballerina): Non so, vediamo… ecco, prendo un latte macchiato con tanta schiuma.
1.
La Nutella
Ascolta i dialoghi e completa le frasi con l’opzione corretta. La panna
La schiuma di latte
I chicchi di caffè
Le cialde
Lo zucchero di canna
LUNGO O RISTRETTO?
1.3 Unità
Modulo
Al bar
1
Attenzione a queste parole!
2. Leggi i dialoghi e rispondi alle domande. 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8.
bollente: caldissimo. tiepido: non molto caldo. decaffeinato: caffè senza caffeina. vassoio: serve per portare le bevande al tavolo. caffè macchiato: caffè con poco latte. latte macchiato: latte con poco caffè.
(dialogo 1) Che cosa ordina la signora Finocchiaro? .......................................................................................................................................................................................................................................... (dialogo 1) Perché la signora Finocchiaro si lamenta? ...................................................................................................................................................................................................................................... (dialogo 2) Quali prodotti del bar sono quasi finiti? ....................................................................................................................................................................................................................................... (dialogo 2) Che cosa prende Riccardo? ..................................................................................................................................................................................................................................................................................... (dialogo 2) Che cosa prende Giovanna? ................................................................................................................................................................................................................................................................................. (dialogo 3) Che cos’è un marocchino? ........................................................................................................................................................................................................................................................................................ (dialogo 3) Che cosa prende Antonio? ...................................................................................................................................................................................................................................................................................... (dialogo 4) Che cosa ha già bevuto il cliente al tavolo 5? ....................................................................................................................................................................................................................
3. Conosci questi tipi di caffè e bevande? Insieme a un compagno abbina le immagini ai nomi corrispondenti, come nell’esempio. a. il caffè corretto b. il caffè americano c. il latte macchiato d. il cappuccino con cacao e. il marocchino f. il caffè con panna
2. ...............
1. ...............
d 3. ...............
4. ...............
5. ...............
6. ...............
4. Scrivi i nomi delle bevande e dei prodotti sotto le immagini e scegli il risultato dall’elenco, come nell’esempio. a. caffè macchiato freddo b. marocchino c. caffè macchiato caldo d. caffè corretto e. latte macchiato
1.
+
latte caldo = ............................................................................................ caffè caffè macchiato caldo = ......................................... + .........................................
2.
+
= ......................................... + ......................................... = ............................................................................................
3.
+
+
4.
+
= ......................................... + ......................................... = ............................................................................................
5.
+
= ......................................... + ......................................... = ............................................................................................
= ......................................... + ......................................... + ......................................... = ............................................................................................
5. Quanti tipi di caffè conosci? Con un compagno, descrivi i tipi di caffè e crea un dialogo orale, come nell’esempio. Puoi usare le espressioni di quantità elencate. un po’ di poco/poca una goccia di tanto/tanta senza una tazza grande una tazza piccola/una tazzina un bicchiere/bicchierino
A: Che cos’è il caffè macchiato caldo? (oppure: Com’è il caffè macchiato caldo?) B: È un caffè con un po’ di latte caldo in una tazza piccola.
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1.3 Lungo o ristretto?
tracce 11-14 Ascolta di nuovo i dialoghi 6. e scrivi tutte le espressioni usate per prendere l’ordinazione di un cliente. Mi dica 1. (dialogo 1) ........................................................................................................................................ 2. (dialogo 1) ........................................................................................................................................ 3. (dialogo 2) ........................................................................................................................................ 4. (dialogo 2) ........................................................................................................................................ 5. (dialogo 2) ........................................................................................................................................ 6. (dialogo 3) ........................................................................................................................................ 7. (dialogo 3) ........................................................................................................................................ 8. (dialogo 4) ........................................................................................................................................ tracce 11-14 Ascolta di nuovo i dialoghi 7. e completa le frasi con le espressioni usate per ordinare. 1. (dialogo 1) È bollente! .................................................. macchiato freddo! 2. (dialogo 2) Ecco, .................................................. con tanta schiuma. 3. (dialogo 2) Scusi .................................................. di zucchero di canna? 4. (dialogo 3) No, non .................................................. . 5. (dialogo 3) Scusi .............................................. ? Allora io ................................................ un marocchino con .................................................. . 6. (dialogo 3) .................................................. un caffè ristretto e corretto con Sambuca. .................................................. Antonio? 7. (dialogo 3) Io .................................................. in tazza piccola. Se possibile con la panna. 8. (dialogo 4) Finalmente signorina, quanto tempo .................................................. per un caffè?
8. Ascolta l’insegnante e poi ripeti due volte le seguenti frasi con la giusta intonazione. 1. Mi fa un caffè macchiato per favore? 2. Ecco qui il suo caffè, signora. 3. Ah! È bollente! 4. Non c’è problema, lo rifaccio subito. 5. Gradisce un po’ di cacao? 6. Come lo vuole? Normale o macchiato? 7. Abbiamo bisogno di prendere le cialde.
9. Con due compagni, crea un dialogo orale tra un cameriere e due clienti al tavolo.
Sono le 10 di mattina e ci sono tanti clienti. Il cameriere chiede ai due clienti se hanno già ordinato. I due clienti sono sposati e prendono due cose completamente diverse. Quando la cameriera porta il vassoio, il caffè del signore è troppo freddo e quello della signora è bollente. I signori si lamentano e vogliono un altro caffè. La cameriera si scusa. Lei vuole essere gentile e porta una sorpresa insieme ai caffè. 10. Leggi la frase nel fumetto. Come può rispondere il cliente? Cerca nei dialoghi le forme usate per servire i clienti, per ordinare e per rispondere ai clienti. Poi controlla la risposta nel riquadro sotto.
Cosa vi porto? RIFLESSIONE GRAMMATICALE
Per servire, scusarci o rispondere a un cliente e per ordinare possiamo usare queste espressioni: • Prendere un’ordinazione: mi dica, cosa vi porto?, cosa Le porto?, cosa Le do?, gradisce (il cacao)?, Le fa piacere un po’ di panna? • Ordinare/lamentarsi: volevo..., per me..., prendo/ bevo..., può farmi un caffè?, potrei avere..., è troppo freddo/caldo, non è buono. • Rispondere/scusarsi: subito, ecco qui, ecco a Lei, come lo vuole?, prego. Il suo caffè, mi dispiace Signora, lo rifaccio subito. Attenzione alla forma! Volevo (tempo imperfetto); Mi dica (modo imperativo). Le altre espressioni sono al tempo presente.
11. Completa il testo con le seguenti parole. cappuccino caffè ristretto decaffeinato panna marocchino tiepido zucchero bollente Gli italiani adorano il caffè e lo bevono in grande quantità. Esistono numerosi tipi di caffè, e ognuno può scegliere il suo preferito. C’è chi ha poco tempo e ordina una tazzina con poco caffè, un (1) .................................................; c’è chi ama il caffè non troppo caldo e lo beve (2) ................................................., ma c’è anche chi riesce a berlo (3) .................................................. Per alcune persone l’effetto della caffeina può essere pericoloso, quindi lo prendono (4) ................................................., con o senza latte. Negli ultimi anni sono nati altri tipi di caffè più elaborati e golosi come il (5) marocchino ................................................. che è versato in una tazzina con la nutella sul fondo ed è coperto di (6) .................................................. Anche se c’è chi beve il caffè amaro, senza (7) ................................................., la maggior parte degli italiani, a colazione, ama leggere il giornale davanti a un tradizionale (8) ................................................., magari con cacao per rendere più dolce la mattinata di lavoro.
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Modulo
1
Al bar
Cosa vuol dire?
traccia 15
Esempio
Italiano
Inglese
• Il caffè macchiato è caffè con un po’ di latte.
il caffè macchiato
coffee with a dash of milk
• Posso avere un caffè macchiato in tazza grande?
la tazza grande
a large coffee cup
• È bollente, questo cappuccino è troppo caldo.
bollente
hot
• Volevo un cappuccino tiepido, non caldissimo.
tiepido
lukewarm
• Mi fa un caffè lungo in tazza piccola?
la tazza piccola
a small coffee cup
• Il caffè lungo ha più acqua di quello normale.
il caffè lungo
weak black coffee
• Il caffè americano ha più acqua di quello italiano.
il caffè americano
drip coffee
• Non ho tempo per stare al bar, prendo un ristretto.
il caffè ristretto
strong coffee
• Il marocchino è un tipo di caffè dolce e goloso.
il marocchino
coffee with hazelnut cream
• Il caffè corretto è caffè con un po’ di liquore.
il caffè corretto
coffee with a shot of liqueur
• Per me un caffè con panna.
la panna
whipped cream
• Volevo un cappuccino con tanta schiuma.
con la schiuma
frothy
• Mi scusi dov’è lo zucchero di canna?
lo zucchero di canna
brown sugar
• Può portarmi una bustina di zucchero, per favore?
la bustina di zucchero
packet of sugar
• Le fa piacere un cioccolatino insieme al caffè?
Le fa piacere…?
would you like …?
• Gradisce il cacao Signora?
gradisce…?
would you like …?
• Mi fa un caffè d’orzo in tazza grande?
il caffè d’orzo
barley coffee
• Il caffè decaffeinato è senza caffeina.
il decaffeinato
decaffeinated coffee
• Quanto tempo ci vuole per un caffè?
ci vuole
it takes / it needs
• Abbiamo quasi finito le cialde per la macchina.
la cialda
coffee pod / capsule
• Il marocchino ha la nutella o la crema di nocciola.
la nutella
hazelnut cream
• Il latte macchiato è latte con una goccia di caffè.
la goccia
drop
• Il caffè amaro è caffè senza zucchero.
il caffè amaro
coffee without sugar
• I chicchi di caffè sono tostati e macinati.
i chicchi
coffee beans
12. GIOCO DI MEMORIA! Fotocopia le prossime due pagine e ritaglia le 18 carte. Prendi le nove carte con le immagini e le nove carte con le parole italiane corrispondenti e mettile in disordine sul tuo banco, a faccia in giù, in file di tre o sei carte. Gioca con un tuo compagno. Quando l’insegnante dà il via, ognuno a turno gira due carte e se l’immagine corrisponde alla parola, mette da parte le due carte. Se invece non corrispondono le rimette al loro posto a faccia in giù. Vince chi finisce prima facendo gli abbinamenti corretti.
Make a copy of the next two pages and cut out the 18 cards. Pick up the nine cards with the pictures and the nine cards with the corresponding Italian words. Put them all face down on your desk, at random, in ranks of three or six cards. Play with a classmate. When the teacher tells you to start, each one, in turn, faces two cards up. When your pictures match, you keep the two cards, if not you turn both cards face down again. Your classmate does the same. The student who is the first to complete the right matchings is the winner. MEMORY GAME!
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Vocabolario visuale
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UNITĂ€ 1.3
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Vocabolario visuale
UNITÀ 1.3
LA
IL
IL
BUSTINA DI ZUCCHERO
CAFFÈ AMERICANO
CAFFÈ RISTRETTO
IL
LA
IL
CAFFÈ MAROCCHINO
TAZZA PICCOLA
CAFFÈ CORRETTO
IL
LA
LA
CAFFÈ MACCHIATO
TAZZA GRANDE
SCHIUMA
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Unità
1.4 BIBITE E SNACK 1. Conosci i nomi dei seguenti prodotti? Abbina le immagini ai nomi corrispondenti, come nell’esempio. a. i succhi di frutta b. il frullato c. il ghiacciolo d. la tisana e. la spremuta d’agrumi f. le bibite in lattina g. la coppetta gelato
1.
f
............................
2.
............................
3.
............................
4.
............................
2. Leggi i dialoghi. Dialogo 1 Agnese Giacomelli (cliente): Ciao Antonio! Come stai? Antonio Mascelloni (cliente): Ciao Agnese, sto bene ma qui in spiaggia fa caldissimo! Andiamo al bar a prendere qualcosa di fresco? Agnese: Dai va bene, andiamo! Eric (barista): Buongiorno signore, mi dica. Antonio: Io prendo un ghiacciolo alla menta e una Sprite. Eric: Come la vuole? In bottiglia o in lattina? Antonio: La può mettere in un bicchiere con il ghiaccio per favore? Tu cosa prendi Agnese? Agnese: Per me un succo di frutta. Eric: A che gusto? Agnese: Lo prendo all’ananas, grazie. Antonio: Scusi, avete le coppette gelato al cioccolato? Agnese: Ma Antonio, tu non eri a dieta? Dialogo 2 Agnese Giacomelli (cliente): Eric! Eric! Potrei avere un pacchetto di patatine? Assunta Finocchiaro (cliente): Scusi signorina, c’ero prima io! Agnese: Oh scusi, non l’avevo vista! Prego, faccia pure. Assunta: Potrei avere una Coca Cola per mio nipote? Con la cannuccia se possibile. Eric (barista): La porta via o la beve qua?
23
5.
............................
6.
............................
7.
............................
Assunta: La beve qua, grazie. La può aprire? Eric: Certo, ecco a Lei, signora. Altro? Assunta: Sì, per me una tisana alla menta, grazie… scusi potrei avere la cannuccia di un altro colore? A mio nipote non piace il rosa. Eric: Certo, non c’è problema, la prendo blu, va bene? Ed ecco la sua tisana, signora. Sono 10 euro. Agnese: Mamma mia Eric, quella signora ha davvero bisogno di una tisana rilassante. Dialogo 3 Pedro (barista dell’equipaggio): Buongiorno Giovanna! Lo spettacolo di ieri sera è stato fantastico, Lei è molto brava. Giovanna (ballerina): Grazie Pedro ma dammi pure del tu. Pedro: Va bene, grazie Giovanna. Cosa ti porto? Accomodati pure al tavolo. Giovanna: Vediamo… prendo una spremuta d’agrumi, ho bisogno di energie stamattina. Pedro: Basta così? O fai anche uno spuntino? Giovanna: Quasi quasi prendo anche una brioche con la crema, grazie Pedro. Ecco la mia carta.
Attenzione a queste parole! fare uno spuntino: mangiare qualcosa fuori dall’ora di pranzo o cena (per esempio mangiare uno snack alle 11 del mattino) energia (plurale “energie”): l’accento è sulla “i” – il volume della voce aumenta sulla “i”: e-n-e-r-g-ì-a. spicchio d’arancia: fetta di arancia o limone.
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Modulo
1
Al bar
Dialogo 4 Eric (barista): Buonasera signori, cosa vi porto? Matteo Schiavon: Che bibite avete? Eric: Di bibite gassate abbiamo: chinotto, Crodino, aranciata, acqua tonica… e poi anche succhi di frutta, spremute…
Matteo: Per me un chinotto senza ghiaccio allora. Per te Gigliola ? Gigliola Parodi: Io prendo un Crodino, senza spicchio d’arancia, se possibile. Eric: Perfetto, grazie signori.
3. Leggi di nuovo i dialoghi e correggi l’errore nelle seguenti battute (uno in ogni frase) come nell’esempio (A, B e C sono i personaggi). 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8.
qualcosa di fresco (dialogo 1, B) «Andiamo a prendere qualcosa di caldo?» ........................................................................................................................................................................................................................... (dialogo 1, B) «Io prendo una brioche e una Sprite.» ........................................................................................................................................................................................................................................ (dialogo 1, B) «La può mettere in una bottiglia per favore?» ............................................................................................................................................................................................................. (dialogo 2, B) «Potrei mangiare un pacchetto di patatine?» ............................................................................................................................................................................................................... (dialogo 2, A) «La beve qua, grazie. La può dare?» ................................................................................................................................................................................................................................................ (dialogo 2, C) «Certo, c’è problema, non la prendo.» ...................................................................................................................................................................................................................................... (dialogo 3, A) «Basta così? O vuoi pranzare?» ................................................................................................................................................................................................................................................................ (dialogo 4, A) «Di bibite ghiacciate abbiamo: chinotto…» ...................................................................................................................................................................................................................... 4. In ogni riquadro abbina le immagini ai nomi corrispondenti, come nell’esempio. A Possiamo offrire un succo di frutta a questi gusti a. alla fragola b. agli agrumi c. al pompelmo d. all’ace e. all’ananas f. alla pesca g. al mirtillo h. all’arancia rossa i. alla pera l. all’albicocca m. al limone n. ai frutti di bosco
a
1.
............................
2.
............................
3.
............................
4.
7.
............................
8.
............................
9.
............................
10.
............................
............................
5.
............................
11.
............................
6.
............................
B Possiamo offrire una bibita in questi contenitori e con questi oggetti a. in lattina b. con la cannuccia c. in bottiglia d. in un bicchiere e. con ghiaccio
1.
............................
2.
............................
3.
............................
4.
............................
5.
............................
5. Con un compagno crea dei brevi dialoghi orali, come negli esempi. Utilizza le parole dell’attività 3 (ricordi le espressioni per servire il cliente dell’unità 1.3?).
A: Buongiorno, mi dica. B: Un succo di frutta, grazie. A: Come? / A che gusto? B: All’ananas.
A: Buongiorno, che cosa Le porto? B: Una Sprite, per favore. A: Come? In bottiglia? B: No, in lattina grazie.
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1.4 Bibite e snack
6. Scrivi quello che dice il barista per: 1. 2. 3. 4. 5. 6.
Come? chiedere una preferenza. ...................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................... chiedere il gusto di un succo di frutto. .................................................................................................................................................................................................................................................................................... chiedere al cliente se porta via la bibita. ............................................................................................................................................................................................................................................................................... chiedere al cliente se vuole ordinare altre cose. ..................................................................................................................................................................................................................................................... chiedere a Giovanna se vuole ordinare altre cose. ............................................................................................................................................................................................................................................. fare una lista delle bibite che ci sono. ........................................................................................................................................................................................................................................................................................ 7. Ascolta l’insegnante e poi ripeti due volte le seguenti frasi con la giusta intonazione.
1. 2. 3. 4. 5.
Come la vuole? In bottiglia o in lattina? A che gusto? Il succo lo porta via o lo beve qua? Ecco la sua tisana, signora.
6. 7. 8. 9. 10.
Basta così? Sono 10 euro. Vuole una cannuccia? Desidera altro? Di bibite abbiamo: Crodino, Sprite… Con o senza ghiaccio?
8. Con un compagno crea un dialogo orale tra un cameriere e un cliente.
Il cliente arriva al bar, il cameriere lo saluta e lo fa accomodare al tavolo. Il cameriere chiede l’ordinazione ma il cliente è indeciso. Il cameriere fa una lista e il cliente ordina da bere e uno spuntino. Quando arriva l’ordine, il cliente dà al cameriere la carta di credito per pagare. 9. Leggi le frasi nei fumetti. Secondo te a cosa è riferita la parola «lo»? Cerca nei dialoghi altre forme simili. Poi controlla la risposta nel riquadro iquadro sotto.
Prendo un succo, grazie
Come lo vuole?
RIFLESSIONE GRAMMATICALE
• Quando non vogliamo ripetere il nome di un oggetto e persona usiamo un pronome diretto, una parola con lo stesso genere e numero e che si riferisce a quell’oggetto. Cliente: «Io prendo una Sprite» (Sprite: nome femminile e singolare) Barista: «Come la vuole? In bottiglia o in lattina? (La = la Sprite (Lei), pronome femminile e singolare) • I pronomi diretti si usano con i verbi transitivi. Dopo un verbo transitivo possiamo fare le domande Chi?, Che cosa? Aprire (Che cosa? Una lattina); prendere (Che cosa? Un succo); vado (Dove? In piscina) = non è transitivo. • I pronomi diretti si mettono prima del verbo coniugato. Sì: La beve qua? (la + verbo) No: Beve la qua? • Con i tempi composti si mettono prima dell’ausiliare avere e il verbo concorda con il pronome in genere e numero. Colazione, l’ho già fatta. (lo + ho = l’ho; lo + la = l’ha) Pronomi diretti (chi / che cosa?) (io) mi; (tu) ti; (lei, lui) la/lo; (noi) ci; (voi) vi; (loro f/m) le/li.
10. Completa il dialogo con i pronomi diretti li, le, lo, la. A: Ciao Thomas, vuoi fare uno spuntino con me? B: No grazie Giovanna, (1) ................... faccio più tardi. Hai voglia di bere una bibita? A: Sì, (2) ................... bevo volentieri, grazie. Sai, in Italia faccio sempre uno spuntino. (3) ................... faccio tra la colazione e il pranzo. Tu (4) ................... fai nel tuo paese? B: Negli Stai Uniti i pasti non hanno orari fissi, (5) ................... facciamo quando abbiamo fame ma la colazione
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(6) ................... prepariamo molto ricca e abbondante. Gli snack (7) ................... mangiamo anche noi e spesso contengono molte calorie come ad esempio gli hot dog, i gelati con la panna, le patatine fritte… A: No! Queste cose non (8) ................... mangio, sono troppo grasse. In Italia è più comune mangiare una barretta di cioccolato, un frullato, un pacchetto di patatine… gli italiani passano molto tempo al bar, per chiacchierare con un amico, bere un caffè, ma anche per discutere di lavoro e soprattutto, per guardare le partite di calcio!
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Modulo
1
Al bar
Cosa vuol dire?
traccia 20
Esempio
Italiano
Inglese
• Potrei avere una Coca Cola in lattina per favore?
la lattina
can
• Preferisci un ghiacciolo o una coppetta gelato?
il ghiacciolo
popsicle
• Avete il ghiacciolo all’amarena?
l’amarena
black cherry
• Abbiamo solo ghiaccioli all’anice e alla menta.
l’anice
anise
• Io prendo un succo di frutta, da portare via.
il succo di frutta
fruit juice
• A che gusto il succo di frutta? Ananas o pesca?
a che gusto?
which flavour?
• Avete le coppette gelato al cioccolato?
la coppetta gelato
ice cream cup
• Salve, volevo un pacchetto di patatine alla paprika.
il pacchetto di patatine
a packet of crisps
• Che fame! Quasi quasi faccio uno spuntino.
fare uno spuntino
to snack
• Volevo una Sprite, con la cannuccia.
la cannuccia
straw
• Mi scusi ma devo ordinare io, c’ero prima io.
c’ero prima io!
I came first!
• Oh scusi. Prego, faccia pure!
prego, faccia pure
knock yourself out
• Quella signora deve bere una tisana rilassante.
la tisana
infusion
• Eric, io e te parliamo tutti i giorni; dammi pure del «tu».
dare del «tu» a qualcuno
to be on a first name basis with someone
• Per me una spremuta d’arancia, grazie.
la spremuta
fresh squeezed juice
• Avete anche il pompelmo per fare la spremuta?
il pompelmo
grapefruit
• Per me un chinotto, se c’è.
il chinotto
type of bitter orange soda
• Il Crodino è un tipico aperitivo analcolico.
il Crodino
non alcoholic aperitif
• Potrei avere un Crodino senza spicchio d’arancia?
lo spicchio d’arancia
orange slice
• La Fanta è un tipo di aranciata.
l’aranciata
orange soda
• Per mia sorella un’acqua tonica e per me una Fanta.
l’acqua tonica
tonic water
11. Completa gli spazi con i nomi delle immagini e scopri la parola nascosta nella colonna centrale.
1
G
2
1
2
3
4
3
5
4 5
12. IL BINGO! Fotocopia le prossime due pagine e ritaglia le 18 carte. Scegli cinque carte con le immagini e mettile in disordine sul tuo banco, a faccia in su. I tuoi compagni fanno la stessa cosa. Quando l’insegnante nomina un’immagine, se questa è fra le tue cinque carte, giri la carta corrispondente a faccia in giù. Chi gira tutte le immagini per primo fa bingo! Chi vince, nomina le immagini al prossimo giro. BINGO! Make a copy of the next two pages and cut out the 18 cards. Choose five cards with pictures and put them face up on your desk, at random. Your classmates will do the same. When the teacher calls a picture, if you have it among your five cards, you turn that card face down. The student who is first to turn all the cards face down is the winner. Then the winner calls the pictures in the next round.
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Vocabolario visuale
27
UNITĂ€ 1.4
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Vocabolario visuale
UNITÀ 1.4
IL
LA
IL
CRODINO
CANNUCCIA
CHINOTTO
LA
LA
L’
SPREMUTA
LATTINA
ACQUA TONICA
IL
LA
LA
SUCCO DI FRUTTA
TISANA
BRIOCHE
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29 al lavandino, Eric. Eric: Ecco qua signora, può prendere anche questi stuzzichini al bancone. Dialogo 4 Alfredo (manager del bar): È il tuo primo giorno Yanis? Ti faccio vedere gli strumenti che devi usare. Questo è un miscelatore. Yanis (barista):Un miscelatore. Serve per mescolare gli ingredienti di un long drink? Alfredo: Esatto Yanis. E questo è un colino. Yanis: Il colino è una sorta di filtro per il ghiaccio, giusto? Alfredo: Sì bene Yanis. E questo che cos’è? Lo sai? Yanis: Sì questo è lo shaker, serve per agitare insieme gli ingredienti. Dialogo 5 Amanda (cameriera): Buonasera Signor Mascelloni, come sta stasera? Tutto bene? Antonio Mascelloni: Sì grazie mille Amanda. Senta, vorrei un ammazzacaffè. Amanda: Un ammazzacaffè? Che cos’è? Antonio: È un liquore o un amaro che si beve dopo cena e dopo il caffè. Amanda: Ho capito adesso! Dunque, abbiamo il limoncello, l’amaro Montenegro, la grappa, la sambuca, il mirto… Antonio: Un amaro Montenegro, grazie Amanda.
............................
c
tracce 21-25
2.
Ascolta i dialoghi.
............................
3.
............................
4.
............................
5.
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Dialogo 1 Alvin (aiuto barista): Come si fa il mojito? Eric (barista): Si prende un tumbler grande e si mettono: spicchi di lime, un cucchiaio di zucchero di canna e il rum. Poi si pesta tutto con un pestello e si aggiungono le foglie di menta. Alvin: Quante ne aggiungo? Eric: Ne aggiungi due o tre. Poi si tritano i cubetti di ghiaccio, si aggiunge nel tumbler il ghiaccio tritato e si versa la soda. Alvin: Devo mettere una guarnizione? Eric: Sì, si serve il drink con una spirale di buccia di lime. Dialogo 2 Matteo Schiavon: Buonasera, un analcolico alla frutta per la signorina e per me una birra. Eric (barista): Come vuole la birra? In bottiglia o alla spina? Matteo: Alla spina, una birra chiara alla spina, grazie. Eric: La vuole piccola o in un boccale da mezzo litro? Matteo: Ne prendo mezzo litro, grazie. Dialogo 3 Eric (barista): Buonasera signora, gradisce un aperitivo? Assunta Finocchiaro: Sì, che cosa mi consiglia? Eric: Prima di cena Le consiglio uno spumantino. Assunta: Perfetto va bene. Prendo un bicchiere di spumantino. Eric: Alfredo devo togliere il tappo a questa bottiglia, dov’è il cavatappi? Alfredo (manager del bar): Il cavatappi è nel cassetto vicino
2. 1.
............................
6.
............................
7.
............................
8.
............................
a. il pestello b. la birra alla spina c. il misurino d. il frullatore e. la birra scura f. il colino g. il miscelatore h. il boccale
1. Conosci il nome dei seguenti oggetti? Con un compagno, abbina le immagini ai nomi corrispondenti, come nell’esempio.
BIRRA, COCKTAIL E AMMAZZACAFFÈ
1.5 Unità
1
Modulo
3. 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9.
Al bar
tracce 21-25
Ascolta di nuovo i dialoghi e rispondi alle seguenti domande.
(dialogo 1) Che cosa si mette nel tumbler per fare il mojito? ........................................................................................................................................................................................................ (dialogo 1) Con quale guarnizione si deve servire il mojito? .............................................................................................................................................................................................................. (dialogo 2) Cosa prende Matteo Schiavon? ...................................................................................................................................................................................................................................................................... (dialogo 2) Quanta birra prende? ........................................................................................................................................................................................................................................................................................................... (dialogo 3) Che cosa consiglia Eric alla signora Finocchiaro? ............................................................................................................................................................................................................. (dialogo 3) Che cosa può prendere la signora con il drink? ................................................................................................................................................................................................................ (dialogo 4) Quali strumenti deve usare Yanis? ............................................................................................................................................................................................................................................................. (dialogo 4) A cosa serve lo shaker? .................................................................................................................................................................................................................................................................................................... (dialogo 5) Che cosa prende Antonio Mascelloni? ..............................................................................................................................................................................................................................................
4. Abbina le azioni alle immagini corrispondenti. a. tritare b. guarnire c. agitare d. mescolare e. pestare f. versare
1.
............................
2.
............................
3.
............................
4.
............................
5.
6.
............................
a
............................
5. Inserisci i nomi al posto giusto. versare la buccia di limone guarnire le foglie di menta l’ombrellino mescolare la ciliegia la fetta di lime i cubetti di ghiaccio agitare la vodka aggiungere il colino il misurino pestare il pestello lo shaker il frullatore la fragola l’oliva il succo di frutta il distillato i cubetti di frutta il miscelatore Ingredienti
Guarnizioni
Strumenti
Azioni
guarnire
6. Abbina i tipi di birra alle descrizioni. 1. 2. 3. 4. 5.
Di solito è la birra più leggera: .................................................................. Di solito è una birra più alcolica, più forte: .................................................................. birra chiara Il colore è quasi rosso e il gusto un po’ amaro: .................................................................. È tipica in Irlanda e ha un gusto amaro. È quasi nera: .................................................................. Ha un colore molto chiaro, è tipica in Germania e Belgio: ..................................................................
7. Quali cocktail conoscete? Oralmente, con un compagno, forma delle frasi come nell’esempio e usa le azioni dell’attività 4.
birra rossa
birra bianca
birra a doppio malto
birra scura
A: Come si fa il mojito? B: Si prende un tumbler, si mette il rum poi lo zucchero di canna…
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1.5 Birra, cocktail e ammazzacaffè
8. 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9.
tracce 21-25
Ascolta di nuovo i dialoghi e completa le frasi come nell’esempio.
Come si fa il mojito? (dialogo 1) .......................................................................................... (dialogo 1) Si ............................................................................. grande. (dialogo 1) Poi si ............................................................................. i cubetti di ghiaccio … (dialogo 2) Come vuole la birra? ............................................................................. o .............................................................................? (dialogo 3) Buonasera signora, .............................................................................? (dialogo 3) Prima di cena, Le ............................................................................. uno .............................................................................. (dialogo 3) Ecco qua signora, può ............................................................................. anche questi ............................................................................. … (dialogo 4) Un miscelatore. ............................................................................. per ............................................................................. gli ingredienti di un long drink? (dialogo 5) Dunque ............................................................................. Montenegro, la ............................................................................., la Sambuca… 9. Con un compagno crea un dialogo orale tra il barista e il cliente.
Un cliente viene al bancone per un aperitivo e chiede un consiglio. Il barista consiglia un long drink. Il cliente chiede che cos’è e come si fa. Il barista spiega come lo prepara. Il cliente beve il drink al bancone ma è molto curioso e vuole sapere che cosa sono e a che cosa servono gli strumenti per fare i drink. 10. Leggi le frasi nei fumetti. Secondo te cosa significa ne? Cerca nei dialoghi altre forme simili. Poi controlla la risposta nel riquadro sotto.
… poi si aggiungono le foglie di menta.
RIFLESSIONE GRAMMATICALE
Quante ne metto?
Ne Quando parliamo della quantità di un prodotto e non vogliamo ripetere il nome del prodotto, usiamo ne prima del verbo, dell’azione. Prendiamo due bottiglie di birra. Ne pprendiamo due bottiglie quantità di birra uantit prodotto odotto Attenzione: dopo il verbo devo usare la quantità. A: Quanto zucchero metto? B: Ne metti un cucchiaio (ne = di zucchero)
11. Completa le frasi con ne e la quantità giusta. due boccali uno spicchio una bottiglietta un cucchiaio mezzo litro una tre cubetti poche
ne due boccali 1. Noi prendiamo la birra, .......................... prendiamo ............................................................................. . 2. Nel negroni mettiamo il ghiaccio, .......................... mettiamo .............................................................................. 3. Come guarnizione metto le olive, .......................... metto ...................................................... sola. 4. Aggiungiamo lo zucchero nel tumbler, .......................... aggiungiamo .............................................................................. 5. Come guarnizione metto il lime, .......................... metto ..................................... 6. Ora verso nel bicchiere la soda, .......................... verso .................................................................. 7. Guarnisco con delle foglie di menta, .......................... metto .............................................. ................................ 8. Prendo una birra alla spina, .......................... prendo ............................................................................
31
Aspetti interculturali: età e alcolici In Italia è vietato vendere alcolici ai ragazzi che hanno meno di 18 anni. Il venditore, infatti, deve controllare il documento di identità del cliente. Tuttavia, i ragazzi che hanno 16 anni, minorenni, possono bere alcolici: quindi non possono comprare alcolici ma possono berli. In Italia, i controlli della polizia in strada per le persone in macchina e in moto sono molto frequenti: la polizia fa un «alcol test». Se il livello di alcol di chi guida è troppo alto, c’è il rischio di ritiro della patente di guida. E nel tuo paese?
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Modulo
1
Al bar
Cosa vuol dire?
traccia 26
Esempio
Italiano
Inglese
• Come decorazione mettiamo una buccia di lime.
la buccia
peel
• Il miscelatore serve per mescolare un drink.
il miscelatore
bar spoon
• Eric mi passi il colino? Devo filtrare il ghiaccio.
il colino
strainer
• Il misurino serve per dosare la quantità di un liquido.
il misurino
jigger
• Bisogna tritare i cubetti di ghiaccio per servire i drink.
il cubetto di ghiaccio
ice cube
• Aggiungete una foglia di menta al drink.
la foglia
leaf
• Come guarnizione possiamo mettere un’oliva.
la guarnizione
drink decoration
• Una birra alla spina o in bottiglia?
la birra alla spina
draught beer
• Io prendo un boccale di birra rossa, tu Gigliola?
il boccale
mug
• Quando servi una bottiglia, togli sempre il tappo.
il tappo
cap/cork
• Dov’è il cavatappi? Devo aprire una bottiglia di vino!
il cavatappi
corkscrew
• Desidera un ammazzacaffè? Abbiamo gli amari, la grappa, il whiskey, la sambuca…
l’ammazzacaffè
alcoholic drink after a meal
• Per fare un cocktail bisogna agitare bene gli ingredienti con lo shaker. agitare
to shake
• Si prende il miscelatore e si mescola bene il drink.
mescolare
to mix
• Si trita il ghiaccio e si mette la soda.
tritare
to crush
• Si mettono il lime e lo zucchero di canna e si pesta tutto dentro il tumbler.
pestare
to crush
• Quando hai messo lo zucchero puoi versare il rum.
versare
to pour
• Quando il cocktail è pronto si deve guarnire.
guarnire
to decorate
• Puoi guarnire il cocktail con un ombrellino di carta.
l’ombrellino
cocktail umbrella
• Il pestello serve per pestare gli ingredienti.
il pestello
pestle
• Le consiglio uno spumantino frizzante.
lo spumantino
sparkling white wine
• La birra chiara è la birra più leggera, meno alcolica.
la birra chiara
lager/light beer
• La birra scura è più forte e il sapore è più amaro.
la birra scura
stout/dark beer
• Un aperitivo prima di cena è molto comune in Italia.
l’aperitivo
aperitif
• Signori, desiderate degli stuzzichini insieme al drink?
gli stuzzichini
appetizers/snacks
• I distillati, come il gin, si mettono nei cocktail alcolici.
il distillato
alcoholic distillate
12. INDOVINA LA CARTA! Fotocopia le prossime due pagine e ritaglia le 18 carte. Prendi le nove carte con le immagini e mettile una sopra l’altra sul banco, a faccia in giù. Il tuo compagno fa la stessa cosa ma con le nove carte con le parole. Quando l’insegnante dà il via, mostra una carta al tuo compagno. Se trova nel suo mazzo la parola corrispondente prende la tua carta con l’immagine. Se non indovina, il turno passa a te. Vince chi ha più carte in mano alla fine del gioco. GUESS THE CARD!
Make a copy of the next two pages and cut out the 18 cards. Play in groups of two. Pick up the nine cards with pictures and put them face down, on the top of the other, on your desk. Your classmate will do the same with the nine cards with words. When the teacher tells you to start, show your classmate a card. If they find the right word in their cards, they will keep your card. If they choose the wrong card, it’s your turn to guess the word. The student who has more cards at the end of the game is the winner.
32 Loescher Editore - Vietata la vendita e la diffusione
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DOLCETTI DAL GUATEMALA Benedetta Vitali, Un libro buono un mondo, Giunti Progetti Educativi
Miguelito è un bambino che vive in una cittĂ del Guatemala, Antigua. I suoi dolci preferiti sono i ciucitos, cosĂŹ ci spiega come si fanno. Per prima cosa preparate lâ&#x20AC;&#x2122;impasto. Mettete la farina in una zuppiera e versateci il latte molto lentamente, girando con un mestolo fino a che non avete fatto una crema ben liscia, senza pallottole. Il burro lo dovete tirare fuori dal frigorifero almeno unâ&#x20AC;&#x2122;ora prima di cominciare a preparare i ciucitos perchĂŠ sia morbido, allora lo potete aggiungere alla farina insieme alla ricotta. Continuate a girare bene bene; potete anche utilizzare le mani, se vi sembra piĂš comodo, ma vi prego lavatele bene perchĂŠ, come dice mia la mia nonna, gli ingredienti che si trovano sulle mani dei bambini non sono richiesti da questa ricetta. In un secondo momento lavate lâ&#x20AC;&#x2122;uvetta nellâ&#x20AC;&#x2122;acqua calda, aggiungetela allâ&#x20AC;&#x2122;impasto insieme ai semi di sesamo, alla polvere di cannella e allâ&#x20AC;&#x2122;anice. Ora viene il bello: prendete qualche tuza (la foglia che racchiude le pannocchie) e mettetela a bagno nellâ&#x20AC;&#x2122;acqua per qualche minuto. Poi stendetela e mettetevi un cucchiaio dâ&#x20AC;&#x2122;impasto. Avvolgete la foglia su se stessa, ripiegatela in due e legatela con uno spago da cucina. Dovete cuocere i ciucitos a vapore, tenendoli coperti, per unâ&#x20AC;&#x2122;ora e mezza; se avete una di quelle pentole per cuocere a vapore non avrete problemi, altrimenti fatevi aiutare da un adulto che abbia un poâ&#x20AC;&#x2122; dâ&#x20AC;&#x2122;esperienza.
COMPRENDO il testo É&#x2030;ɪɨɹɢɏÉ&#x161;ÉŁ É&#x153;ɧɢɌÉ&#x161;ÉŹÉ&#x;ɼɜɧɨ ɨÉ&#x203A;ɴɚɍɧÉ&#x;ɧɢɚ É&#x2020;ɢÉ?Éɡɼɢɏɨ É&#x201E;É&#x161;ɤɢÉ&#x; ɢɧÉ?ÉŞÉ&#x;É&#x17E;ɢÉ&#x;ɧɏɾ ɧÉÉ É§Éľ ɹɏɨÉ&#x203A;Éľ ÉŤÉ&#x17E;É&#x;ÉĽÉ&#x161;ÉŹÉś ciucitos?
Scrivo É&#x2021;É&#x161;Ɋɢɲɢ É&#x153; ÉŹÉ&#x;ÉŹÉŞÉ&#x161;É&#x17E;ɢ ÉŞÉ&#x;É°É&#x;ÉŠÉŹ ciucitos É&#x201A;ɍɊɨɼɜɥÉÉŁ É?ÉĽÉ&#x161;É?ɨɼɾ É&#x153; ɢɧɎɢɧɢɏɢÉ&#x153;É&#x;
Ingredienti Farina, â&#x20AC;Ś Procedimento Per lâ&#x20AC;&#x2122;impasto Mettere la farina...
Per fare i ciucitos Lavare...
IMPARO LE TECNICHE
ARTE
LAB
UNA FACCIA D’ESTATE ɉɨɫɦɨɬɪɢ ɜɧɢɦɚɬɟɥɶɧɨ ɧɚ ɤɚɪɬɢɧɤɭ. È una faccia fatta di… frutta e verdura! Guardala da vicino: di che cosa è fatto il naso? E le guance? Per fare la bocca sono state usate delle rosse… ...................................................................................................................................... ......................................................................................................................................
ɑɬɨ ɬɵ ɟɳɺ ɭɜɢɞɟɥ" ɇɚɩɢɲɢ ɩɨ ɢɬɚɥɶɹɧɫɤɢ. ...................................................................................................................................... ......................................................................................................................................
Pittore: Giuseppe Arcimboldo Quadro: Estate
Ⱥ ɬɟɩɟɪɶ ɞɚɜɚɣ ɧɚɪɢɫɭɟɦ ɬɟɛɹ! ɑɬɨ ɬɟɛɟ ɩɨɧɚɞɨɛɢɬɫɹ: un piatto di carta riviste con immagini di alimenti fogli
s s s
s pennarelli s forbici s colla
ɑɬɨ ɧɭɠɧɨ ɞɟɥɚɬɶ:
1
Il piatto è il volto da completare: ritaglia dalle riviste le immagini di frutti, verdure o altri alimenti, oppure disegna gli alimenti che vuoi usare.
2
Appoggia le immagini sul piatto: per esempio due rondelle di carota o due pomodorini per fare gli occhi, una melanzana per il naso…
3
Fai un po’ di prove per vedere dove vuoi sistemare i vari elementi: quando il risultato ti piacerà, incollali sul piatto.
Fattoria IlLa Sottomarino Avventura n° 3 Avventura n° 4
questokit kittroverete: troverete: InInquesto ¾ La fattoria perper ¾ Il sottomarino la collezione “Piccolini “Piccolini Time” Time”
¾ Lericetta pecorelle ¾ La “Mini Tortiglioni di pasta Piccolini Sottomarini”
¾ I consigli di di Piccolini Piccolini creare l’atmosfera per immergersi nella serata
¾ Gli animaletti segnalibro ¾ L’oblò del sottomarino dacostruire costruirecon coni ibambini bambini da
- COLLEZIONE PICCOLINI TIME -
Come costruire il sottomarino Procedimento: 1
Aprite la confezione di Mini Tortiglioni Piccolini scollando delicatamente lo spigolo posteriore destro e tagliate via le linguette superiori e inferiori della scatola.
2
Ritagliate le 4 facciate che raffigurano l’esterno del sottomarino che trovate nel kit (immagini A, B, C e D); con un taglierino create un buco all’altezza della finestra.
3
Fate poi lo stesso con le facciate che raffigurano l’interno del sottomarino (immagini E, F, G e H): ritagliate le 4 facciate e con un taglierino create un buco all’altezza della finestra.
4
Incollate le facciate che raffigurano l’esterno del sottomarino sui lati esterni della confezione, seguendo l’ordine che vedete qui a lato. A
5
B
C
D
Fate poi lo stesso con le facciate che raffigurano l’interno del sottomarino, incollandole sui lati interni della confezione nell’ordine che vedete qui a fianco. E
F
G
H
La collezione è pensata su misura per i pack Piccolini Barilla ma è possibile usare un qualunque cartone di riciclo. Utilizzare la confezione dei Piccolini Barilla solo quando la pasta è stata completamente consumata. Non riutilizzare le confezioni una volta che sono state usate per le attività proposte nel kit. Le forbici da utilizzarsi per le operazioni di ritaglio devono avere la punta arrotondata e devono essere idonee all'utilizzo da parte dei bambini. Utilizzare esclusivamente colla stick del tipo che si trova nelle normali cartolerie.
- COLLEZIONE PICCOLINI TIME -
1
Ritaglia la tua decorazione
2
Incollala sulla confezione Piccolini
- COLLEZIONE PICCOLINI TIME -
1
Ritaglia la tua decorazione
2
Incollala sulla confezione Piccolini
- COLLEZIONE PICCOLINI TIME -
1
Ritaglia la tua decorazione
2
Incollala sulla confezione Piccolini
- COLLEZIONE PICCOLINI TIME -
1
Ritaglia la tua decorazione
2
Incollala sulla confezione Piccolini
- CONSIGLI -
Come immergersi nella serata sottomarino Per entrare nell’atmosfera, mettete un sottofondo musicale mentre costruite il terzo pezzo della collezione Piccolini, noi vi consigliamo “Yellow Submarine” dei Beatles! Fatevi aiutare in cucina dai bambini, si divertiranno e saranno poi curiosi di assaggiare quello che hanno preparato mangiando con più entusiasmo! Potete fargli sgranare i piselli e renderli partecipi una volta che i Mini Tortiglioni saranno cotti chiedendogli di condire il piatto con gli ingredienti che avrete preparato. Giocate con i bambini a inventare una storia fantastica mentre costruite l’oblò! Potete stimolare la loro fantasia chiedendogli dove andrebbero se avessero un sottomarino tutto loro e cosa vedrebbero dal loro oblò! Una volta costruito l’oblò, noi vi consigliamo di utilizzarlo come quadro decorativo da appendere nella cameretta dei bimbi, come ricordo di una giornata passata insieme.
- STORICETTA -
Le operazioni che coinvolgono l'utilizzo di acqua calda, ďŹ amme, fonti di calore e utensili da cucina devono essere effettuate da un adulto.
- ATTIVITÀ -
Come costruire l’oblò del sottomarino Materiale: " 2 piatti di carta " Carta stagnola " Mini Conchiglie Piccolini o conchiglie vere
" Colla " Cellofan " Forbici
Procedimento: 1
Stampate e ritagliate la sagoma del fondale e incollatela sul fondo di uno dei due piatti.
2
Disegnate e ritagliate un cerchio sul fondo dell’altro piatto in modo da creare un oblò al centro e ricoprite i bordi con la carta stagnola per dare l’impressione che sia un vero oblò di metallo.
3
Incollate le Mini Conchiglie Piccolini o le conchiglie vere sul fondale e fate asciugare.
Le forbici da utilizzarsi per le operazioni di ritaglio devono avere la punta arrotondata e devono essere idonee all'utilizzo da parte dei bambini. Utilizzare esclusivamente colla stick del tipo che si trova nelle normali cartolerie.
- ATTIVITÀ -
Come costruire l’oblò del sottomarino
4
Ritagliate ed incollate un pezzo di cellofan sul piatto argentato, nella parte del buco.
5
Posizionate delicatamente il piatto argentato sull’altro piatto e incollateli insieme.
6
Per dare profondità al tutto potete aggiungere a vostra discrezione dei pesciolini o delle alghe di materiali diversi (cartapesta, carta velina, feltro, cotone ecc) e incollare della sabbia sul fondale in modo da renderlo più realistico.
Le forbici da utilizzarsi per le operazioni di ritaglio devono avere la punta arrotondata e devono essere idonee all'utilizzo da parte dei bambini. Utilizzare esclusivamente colla stick del tipo che si trova nelle normali cartolerie.
- ATTIVITÃ&#x20AC; -
Ritaglia il tuo fondale
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УРОВЕНЬ A1 Подпишите названия категорий продуктов
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FRUTTA
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PASTA
CARNE
Решите кроссворд. В жёлтых клетках вы найдёте название одного из овощей.
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Gli apprendenti scrivono il nome del cibo nello schema. Nella colonna colorata apparirà della verdura raffigurata più sotto.
Piatt i e dolc i it a l ia n i di N at a le e C ap oda n n o Найдите описание каждого блюда: 1. _________________ è un tipico dolce veronese. La sua pasta è soffice e di colore dorato per la presenza delle uova, e profuma di vaniglia. 2. __________________ è un tipico dolce milanese. È ottenuto da un impasto lievitato a base di acqua, farina, burro, uova o anche tuorli, al quale si aggiungono frutta candita, scorzette di arancio e cedro in parti uguali, e uvetta. 3. _________________ è un secondo piatto tipico natalizio. Il ripieno può variare da regione a regione. 4. _________________ è un tipico dolce natalizio che ha origini molto antiche. Nel medioevo era destinato esclusivamente ai nobili, ai ricchi ed al Clero in considerazione al fatto che conteneva, oltre alle conce di arancia, cedro e melone, mandorle, droghe e spezie costosissime per quei tempi. 5. _________________ è un tipo di insaccato consumato cotto. Deve il suo nome alla cotica, la cotenna di maiale. La tradizione vuole che sia il piatto che si consuma il primo giorno dell’anno (o l’ultimo) accompagnato dalle ______________. 6. ________________ sono dei tipici dolci natalizi della cucina napoletana. Il dolce è composto da numerosissime palline di pasta (realizzata con farina, uova, burro, zucchero e aromi) di non più di 5-10 mm di diametro, fritte nell’olio o nello strutto e (dopo averle lasciate a raffreddare) avvolte in miele caldo e disposte in un piatto. 7. _________________ sono un formato di pasta ripiena che si ottiene tagliando la sfoglia di pasta all’uovo in quadrati o cerchi, al centro dei quali viene posto il ripieno. I cappelletti vengono cotti in brodo di carne, preferibilmente di pollo. 8. _________________ viene preparato in umido, o anche fritto. Gli avanzi vengono di solito riciclati il giorno successivo dopo averli marinati in aceto aromatizzato con origano, alloro, aglio e pepe. Si tratta di una pietanza molto grassa (circa 24 g di grassi su 100 g di prodotto fresco). 9. _________________ è un dolce, principalmente natalizio. È composto da un impasto di albume d’uovo, miele e zucchero, farcito con mandorle, noci, arachidi o nocciole; spesso ricoperto da due ostie.
Расставьте окончания единственного и множественного числа Durante i secol___ il Panforte non subì sostanzial___ modifich___ e gli ingredient___ rimasero più o meno gli stess___, fino al 1879 ann___ in cui la regina Margherita andò in visit___ alla città di Siena. Per l’occasion___ uno speziale preparò un panforte senza la concia di melon___ e con una copertur___ di zuccher___ vanigliat___ anziché di pep__ ner___. I senesi l’offrirono alla regina come “Panforte Margherita”, nom__ col quale questo panforte “bianc__”, più delicat___, è ancor oggi not___ e commercializzat___. La leggenda del Panettone: Messer Ughetto degli Atellani era innamorat___ di Algisa, bellissim___ figli___ di un fornai___; così si fece assumere dal padr___ di lei come garzon___ e, per incrementare le vendit___, provò a inventare un dolce: con la miglior___ farina del mulino impastò uov___, burr___, miel___ e uv___ sultanin___. Poi infornò. Fu un successo strabiliant___, tutti vollero assaggiare il nuovo pane e qualche temp___ dopo i due giovani innamorati si sposarono e vissero felic___ e content___. Oggi il torrone è uno dei dolc___ nataliz___ più diffus___ in Italia e sempre più spess___ è possibil___ trovarl__ anche all’ester___. I principal___ centr___ di produzion___ sono Cremona, dove operano le due principal___ industri___ del settor___ (Sperlari e Vergani), Benevento dove opera, tra le altr___, l’aziend___ Alberti, con il marchi___ Strega, e San Marco dei Cavoti, pure in provinci___ di Benevento, dove la tradizion__ è radicat___ dal 1892 e dove si svolge annualmente la Festa del Torrone.
УРОВЕНЬ В1
За пол ните пр о пуски недо ст а ющ им и пр я м ы м и м есто им ения м и и ча ст ица м и ci и n e Sembra che già gli an0chi romani fossero golosi del fegato grasso delle oche tanto che, per far1/__ ingrassare ben bene, 2/__ nutrivano con i fichi maturi. Il loro fegato (jecur in la0no) era de:o, per questo mo0vo, jecur ficatum (il passare del tempo ha visto l'agge<vo diventare sostan0vo e per questo oggi si chiama fegato). I romani usavano i fichi anche quando era il momento di prendere il fegato e cuocer3/__. Infa< la loro rice:a prevedeva un grande uso di fru:a per coprir4/__ il forte odore. I veneziani hanno sos0tuito ai fichi la cipolla ma tramandano l’origine del pia:o nel nome con il quale 5/__ chiamano in diale:o: figà àea venessiana
Nella rice:a tradizionale 6/__ si me:e sempre l'aceto perché al tempo della Serenissima (Serenissimo era un appella0vo onorifico che si dava ai dogi di Venezia, Serenissima per antonomasia è diventata la Repubblica di Venezia) non esistevano i frigoriferi e allora era necessario togliere quell’ odore di putrefazione che il fegato acquistava dopo poche ore dalla macellazione. Notate bene che nella rice:a origina inale la proporzione di cipolle e fegato è 1 a 1; se decidete di usare m meno cipolle non state preparando il fegato alla veneziana.
Il feg at o alla ve ne zia n a
УРОВЕНЬ B1
Ingredien•: 600/700 gr. di fegato di vitello 6 cipolle bianche grandi burro aceto olio sale, pepe e salvia Per realizzare il fegato alla veneziana, sbucciate le cipolle, poi affe•ate7/__ e lavate, asciugate e tritate anche la salvia. In una padella sciogliete il burro con l’olio, quando il burro è ben sciolto me•ete8/__ le cipolle e salate, facendo in modo che stufino a fiamma bassa senza colorire, se vedete che prendono colore aggiungete un po’ d'acqua. Proseguite la co•ura
a fuoco basso per 5 minu•, poi unite la salvia tritata e l’aceto, proseguite la cottura per altri 5 minu• o fino a quando le cipolle non saranno appassite. Nel frattempo togliete la pelle e i nervi al fegato e tagliate9/__ a listarelle, sciacquate10/__ so•o l’acqua, asciugate11/__ con un panno carta e poi adagiate12/__ nella padella con le cipolle. Cuocete tu•o a fuoco vivo per 5 minu• avendo cura di girar13/__ a metà co•ura. Quando il fegato alla veneeneziana sarà pronto, o, trasferite14/__ su un pia•o di portata, salate e servite15/__ subito.
Il feg at o alla ve ne zia n a
УРОВЕНЬ B2
MINESTRE MINESTRE IN BRODO 36. ZUPPA SANTÉ Questa zuppa si fa con diverse qualità di ortaggio qualunque. Dato che vi serviate, per esempio, di carote, acetosa, sedano e cavolo bianco, tagliate questo a mo’ di taglierini e fategli far l'acqua sopra al fuoco, strizzandolo bene. Le carote e il sedano tagliateli a file• lunghi tre cen•metri circa, e insieme col cavolo e con l'acetosa ne•ata dai gambi, poneteli al fuoco con poco sale, una presa di pepe e un pezze•o di burro. Quando l'erbaggio avrà •rato l'unto, finite di cuocerlo col brodo. Fra•anto preparate il pane, il quale è bene sia di qualità fine e raffermo di un giorno almeno; tagliatelo a piccoli dadi e friggetelo nel burro o anche nell'olio vergine o nel lardo; ma perché assorba poco unto tenete quest'ul•mo abbondante e ge•ateci il pane quando è bene a bollore altrimen• arros•telo soltanto a fe•e grosse mezzo dito e tagliatelo dopo a dadi. Ponete il pane nella zuppiera, versategli sopra il brodo a bollore insieme coll'erbaggio, e mandate la zuppa subito in tavola. Usando i ferri del mes•ere si possono dare agli ortaggi forme graziose ed elegan•.
37. ZUPPA DI ACETOSA Acetosa, grammi 200. Un cesto (cespo) di la•uga. Dopo aver tenuto in molle ques• erbaggi, sgrondateli ben bene, tagliateli a striscioline e me•eteli al fuoco. Quando saranno co•, date loro sapore con una presa di sale e grammi 30 di burro. Me•ete nella zuppiera due rossi d'uovo con un po' di brodo •epido, unitevi i de• erbaggi e quindi, a poco per volta e mescolando, aggiungetevi tu•o il brodo bollente necessario per la zuppa; ge•ate poi il pane tagliato a dadini e fri•o, e mandate in tavola con parmigiano a parte. Così preparata, questa minestra potrà servire per cinque persone.
38. ZUPPA SUL SUGO DI CARNE Cer• cuochi, per darsi aria, strapazzano il frasario dei nostri poco benevoli vicini con nomi che rimbombano e che non dicono nulla, quindi, secondo loro, questa che sto descrivendo, avrei dovuto chiamarla zuppa mitonnée. Se per dar nel gusto a costoro e a quei tan• che si mostrano servili alle usanze straniere, avessi infarcito il mio libro di tali eso•che e scorbu•che voci, chi sa di qual pres•gio maggiore avrebbe goduto! Ma io, per la dignità di noi stessi, sforzandomi a tu•o potere di usare la nostra bella ed armoniosa lingua paesana, mi è piaciuto di chiamarla col suo nome semplice e naturale. La buona riuscita di questa zuppa dipende dal saper •rare un buon sugo (vedi n. 5), la qual cosa non è da tu•. Per qua•ro persone crederei sufficien• grammi 500 circa di carne di manzo da sugo, con qualche collo di pollo, e ritagli di cucina se ve ne sono. Oltre al sugo, questa zuppa richiede ortaggi in buona misura e, a seconda della stagione, un misto di sedano, carota, cavolo verzo•o, acetosa, zucchini, piselli, ecc., non che una
patata: questa e gli zucchini taglia• a tocche•, tu• gli altri a file•. Lessateli tu• e soffriggeteli poscia nel burro bagnandoli col de•o sugo. Le fe•e del pane tenetele grosse mezzo dito, arros•tele e tagliatele a dadi. Prendete un tegame o, meglio, un vaso consimile, ben decente perché dev'essere portato in tavola, e in questo bagnate la zuppa nella seguente maniera: un suolo di pane, uno di erbaggi e sopra una spolverizzata di parmigiano, e così di seguito. Per ul•mo versateci sopra il sugo e, senza toccarla, copritela con un pia•o e un tovagliuolo e tenetela per mezz'ora in caldo presso al fuoco avan• di servirla. Vi avverto che questa zuppa deve rimanere quasi asciu•a, laonde è bene tener addietro un po' di sugo per aggiungerlo quando la mandate in tavola, nel caso riuscisse troppo asciu•a.
39. ZUPPA REGINA Dal nome si dovrebbe giudicare per la migliore di tu•e le zuppe. Certamente si può collocare fra le più signorili, ma c’è esagerazione nel •tolo. Si fa colle carni bianche del pollo arrosto ne•ate dalla pelle e dai tendini. Tritatele bene colla lune•a, poi pestatele in un mortaio con cinque o sei mandorle dolci sbucciate, e con una midolla di pane inzuppata nel brodo o nel la•e, in proporzione di un quinto o di un sesto della quan•tà della carne. Quando il composto sarà pestato ben bene, passatelo dallo staccio, ponetelo nella zuppiera e scioglietelo con un ramaiuolo di brodo caldo. Tagliate il pane a dadini, friggetelo nel burro e ge•ate anche questo nella zuppiera. Dopo versateci il brodo bollente, mescolate e mandate la zuppa in tavola col parmigiano a parte. Questa minestra può venire opportuna quando, dopo un pranzo, rimangono avanzi di pollo arrosto, o lessi, benché sia migliore quando è fa•a di tu•o arrosto. Le mandorle servono per dar maggiormente al brodo l'aspe•o la•eo, ma il liquido non deve riuscir troppo denso. Alcuni aggiungono qualche rosso d'uovo sodo stemperato nel brodo.
40. ZUPPA ALLA SPAGNUOLA Prendete un pe•o di pollastra o di cappone, tagliatelo a pezze• e me•etelo a cuocere nel burro a fuoco lento; conditelo con sale e pepe. Se non basta il burro bagnatelo col brodo. Levate il pe•o asciu•o e nell'in•nto che resta ge•ate una midolla di pane, grande quanto un pugno, e con brodo fate un poco di pappa soda. Questa col pe•o co•o versateli nel mortaio e, aggiun•vi due rossi d'uovo e poco odore di noce moscata, pestate ogni cosa ben fine e il composto lasciatelo in luogo fresco onde assodi. Al momento di adoperarlo, che può essere anche il giorno appresso, fate cadere sulla spianatola un velo di farina e sopra alla medesima tritate col composto un bastoncino grosso un dito o meno e con un coltello infarinato tagliatelo in tan• pezze•, tu• uguali, che arrotonderete colle mani imbra•ate di farina, per farne tante pallo•ole della grandezza di una nocciuola o meno. Ge•atele nel brodo bollente e dopo cinque o sei minu• di bollitura versatele nella zuppiera dove avrete collocato avan• del pane a dadini soffri•o nel burro o nel lardo vergine; oppure, che sarà anche meglio, se, per pane, vi servite della zuppa ripiena del numero 32. Potrete così o•enere una minestra signorile bastevole per dieci o dodici persone.
41. ZUPPA DI PANE D’UOVO Questa minestra sa di poco, ma vedendola usata non di rado ne' pranzi di gusto straniero, ve la descrivo. Uova, n. 3. Farina, grammi 30. Burro, quanto una noce. Lavorate prima i tre rossi con la farina e il burro, aggiungete le tre chiare montate e cuocere il composto al forno o al forno da campagna entro a uno stampo liscio il cui fondo sia coperto di una carta unta. Quando questo pane sarà co•o e diacciato, tagliatelo a dadi o a piccole mandorle, versategli il brodo bollente sopra e mandatelo in tavola con parmigiano a parte. Dose per sei o se•e persone.
42. RISI E LUGANIGHE Le popolazioni del Veneto, non conoscono, si può dire altra minestra che il riso, e però lo cucinano bene e in tante svariate maniere. Una è il riso sul brodo colla salsiccia; ma colà le salsicce le lasciano intere; io preferisco di sminuzzarle nel brodo quando vi si me•e a cuocere il riso, il quale non è bene lavare, ma soltanto ne•are e strofinare in un canovaccio per levargli la polvere. A me piace di unire al riso colle salsicce, o rapa o cavolo cappuccio. Sia l'una che l'altro vanno prima imbianca•, ossia mezzo lessa•; tagliate la rapa a dadi, il cavolo a fe•uccine e me•eteli a soffriggere nel burro. Poco avan• di levare il riso dal fuoco aggiungete un buon pizzico di parmigiano per legarlo meglio e dargli più grato sapore.
43. RISO ALLA CACCIATORA Un negoziante di cavalli ed io, giovano•o allora, ci avviammo al lungo viaggio, per que' tempi, di una fiera a Rovigo. Alla sera del secondo giorno, un sabato, dopo molte ore di una lunga corsa con un cavallo, il quale so•o le abilissime mani del mio compagno, divorava la via, giungemmo stanchi ed affama• alla Polesella. Com'è naturale, le prime cure furono rivolte al valoroso nostro animale; poi entra• nello stanzone terreno che in molte di simili locande serve da cucina e da sala da pranzo: - Che c'è da mangiare? - domandò il mio amico all'ostessa. - Non ci ho nulla, - rispose; poi pensandoci un poco soggiunse: - Ho •rato il collo a diversi polli per domani e potrei fare i risi. - Fate i risi e fateli subito - si rispose - che l'appe•to non manca. - L'ostessa si mise all'opera ed io lì fermo ed a•ento a vedere come faceva a improvvisar ques• risi. Spezze•ò un pollo escludendone la testa e le zampe, poi lo mise in padella quando un soffri•o di lardone, aglio e prezzemolo aveva preso colore. Vi aggiunse di poi un pezzo di burro, lo condí con sale e pepe, e allorché il pollo fu rosolato, lo versò in una pentola d'acqua a bollore, poi vi ge•ò il riso, e prima di levarlo dal fuo-
co gli diede sapore con un buon pugno di parmigiano. Bisognava vedere che immenso pia•o di riso c'imbandí dinanzi; ma ne trovammo il fondo, poiché esso doveva servire da minestra, da principii e da compana•co. Ora, per ricamo ai risi dell'ostessa di Polesella, è bene il dire che invece del lardone, se non è squisito e di quello roseo, può servire la carnesecca tritata fine, che il sugo di pomodoro, o la conserva, non ci sta male e perché il riso leghi bene col pollo, non deve essere troppo co•o, né brodoso.
44. QUAGLIE COL RISO Fate un ba•uto con prosciu•o e un quarto di una cipolla comune: me•etelo al fuoco con burro, e quando la cipolla avrà preso colore, collocateci le quaglie pulite, sventrate ed intere. Conditele con sale e pepe e, rosolate che sieno, •ratele a mezza co•ura col brodo, indi versate il riso per cuocerlo con quel tanto di brodo che occorre, insieme colle quaglie. Conditelo quando è co•o, col parmigiano e servitelo, brodoso od asciu•o, come più piace, frammisto alle quaglie. Qua•ro quaglie e grammi 400 di riso potranno bastare per qua•ro persone.
45. MALFATTINI In que' paesi dove si fa uso quasi giornaliero di paste d'uova fa•e in casa, non vi è servuccia che non ne sia maestra; e molto più di questa che è semplicissima. Non è quindi per loro che la 35 noto, ma per gli abitan• di quelle province ove non si conoscono, si può dire, altre minestre in brodo che di zuppa, riso e paste comprate. I malfa!ni più semplici sono di farina. Intridetela colle uova e lavoratela colle mani sulla spianatoia per formarne un pane ben sodo: tagliatelo a fe•e grosse mezzo dito e lasciatele esposte all'aria perché si rasciughino. Tritatele colla lune•a fino a ridurle in minuzzoli minu• quanto la metà di un chicco di riso, facendoli passare da un vaglie!no onde o•enerli eguali, oppure gra•ateli dal pane intero; ma non imitate coloro che li lasciano grossi come il becco dei passero! se non volete che vi riescano di difficile diges•one; anzi, per questo mo•vo, invece di farina si possono fare di pangra•ato semplice, oppure aggraziato con un pizzico di parmigiano e l'odore di spezie. In tu•e le maniere, al tempo dei piselli potete, piacendovi, unirli con quelli della rice•a n. 427, oppure colla bietola tritata minuta o cogli uni e coll'altra insieme. A proposito di quest'ortaggio ho notato che, in Firenze, dove si fa grande uso di erbe aroma•che nella cucina, non si conosce l'aneto, che mescolato alla bietola, come si fa in altri paesi, le dà molta grazia. Anzi l'aneto, pel suo grato odore, tentai diverse volte d'introdurlo a Firenze, ma non vi riuscii forse perché la bietola si vende a mazze! mentre in Romagna si porta sciolta al mercato e già frammista all'aneto.
46. CUSCUSSÙ Il Cuscussù è un pia•o di origine araba che i discenden• di Mosè e di Giacobbe hanno, nelle loro peregrinazioni, portato in giro pei mondo, ma chi sa quante e quali modificazioni avrà subite dal tempo e dal lungo cammino percorso. Ora è usato in Italia per minestra dagli israeli•, due de' quali ebbero la gen•lezza di farmelo assaggiare e di farmi vedere come si manipola. Io poi l'ho rifa•o nella mia cucina per prova, quindi della sua legi!mità garan•sco; ma non garan•sco di farvelo ben capire: Che non è impresa da pigliar a gabbo Descriver bene questo grande intruglio, Né da lingua che chiami mamma e babbo. La dose seguente potrà bastare per sei o se•e persone: Spicchio di pe•o di vitella, grammi 750. Vitella magra, senz'osso, grammi 150. Semolino di grana grossa, grammi 300. Un fega•no di pollo.
Un uovo sodo. Un rosso d'uovo. Erbaggi di qualità diverse come cipolla, cavolo verzo•o, sedano, carota, spinaci, bietola od altro. Me•ete il semolino in un vaso di terra piano e molto largo, oppure in una teglia di rame stagnata, conditelo con un pizzico di sale e una presa di pepe e, versandogli sopra a gocciolini per volta due dita (di bicchiere) scarse di acqua, macinatelo colla palma della mano per farlo divenir gonfio, grandioso e sciolto. Finita l'acqua versategli sopra, a poco per volta, una cucchiaiata d'olio e seguitate a manipolarlo nella stessa maniera, durando fra la prima e la seconda operazione più di mezz'ora. Condizionato il semolino in tal modo, me•etelo in una scodella da minestra e copritelo con un pannolino, il sopravanzo del quale, passandolo al diso•o, legherete stre•o con uno spago. Me•ete al fuoco lo spicchio di pe•o con tre litri d'acqua per fare il brodo e dopo schiumata la pentola copritene la bocca colla scodella, già preparata, in modo che il brodo res• a qualche distanza; ma badate che le bocche dei due vasi combacino insieme e non lascino uscir fumo. Lasciato così il semolino per un'ora e un quarto onde abbia il tempo di cuocere a vapore, aprite l'involto a mezza co•ura per mescolarlo e poi rimetterlo com’era prima. Tritate col coltello i 150 grammi di carne magra, unite alla medesima un pezzo di midolla di pane sminuzzata, conditela con sale e pepe, fatene tante polpe•ne grosse poco più di una nocciuola e friggetele nell'olio. Tritate alquanto gli erbaggi e me•ete per prima la cipolla a soffriggere nell'olio e quando questa avrà preso colore ge•ate giù gli altri, conditeli con sale e pepe, rimestate spesso e lasciate che ri•rino l'acqua che fanno. Rido• quasi all'asciu•o, bagnateli con sugo di carne, oppure con brodo e sugo di pomodoro o conserva, per •rarli a co•ura insieme col fega•no di pollo tagliato a pezze• e colle polpe•ne. Levate il semolino dall'involto, me•etelo al fuoco in una cazzaruola e senza farlo bollire scioglietegli dentro il rosso d'uovo, versate nel medesimo una parte del de•o in•ngolo, mescolate e versatelo in un vassoio, ma quasi asciu•o onde presen• la colma, la quale fiorirete coll'uovo sodo tagliato a piccoli spicchi. Il resto dell'in•ngolo mescolatelo nel brodo della pentola e questo brodo mandatelo in tavola diviso in tante tazze
quan• sono i commensali, accompagnate, s'intende, dal vassoio del semolino; così ognuno •ra giù nel suo pia•o una porzione di semolino e gli beve dietro il brodo a cuccchiaiate. Lo spicchio di pe•o si serve dopo per lesso. Fa•a questa lunga descrizione, sembrami verrà spontaneo nel le•ore il desiderio di due domande: l° Perché tu•o quell’olio e sempre olio per condimento? 2° Il merito intrinseco di questo pia•o merita poi l'impazzamento che esso richiede? La risposta alla prima domanda, tra•andosi di una vivanda israelita, la dà il Deuteronomio, cap. XIV, ver. 21: Tu non cuocerai il capre•o nel la•e di sua madre; i meno scrupolosi però aggiungono un pizzico di parmigiano alle polpe•ne per renderle più saporite. Alla seconda posso rispondere io e dire che a parer mio, non è pia•o da fargli grandi feste; ma può piacere anche a chi non ha il palato avvezzo a tali vivande, massime se manipolato con a•enzione.
47. MINESTRONE Il minestrone mi richiama alla memoria un anno di pubbliche angoscie e un caso mio singolare. Mi trovavo a Livorno al tempo delle bagnature l'anno di grazia 1855, e il colera che serpeggiava qua e là in qualche provincia d'Italia, teneva ognuno in •more di un'invasione generale che poi non si fece aspe•are a lungo. Un sabato sera entro in una tra•oria e dimando: - Che c'è di minestra? - Il minestrone, - mi fu risposto. - Ben venga il minestrone, - diss'io. Pranzai e, fa•a una passeggiata, me ne andai a dormire. Avevo preso alloggio in Piazza del Voltone in una palazzina tu•a bianca e nuovissima tenuta da un certo Domenici; ma la no•e cominciai a sen•rmi una rivoluzione in corpo da fare spavento; laonde passeggiate con•nue a quel gabine•o che più propriamente in Italia si dovrebbe chiamar luogo scomodo e non luogo comodo. - Malede•o minestrone, non mi buscheri più! - andavo spesso esclamando pieno di mal animo contro di lui che era forse del tu•o innocente e senza colpa veruna. Fa•o giorno e sentendomi estenuato, presi la corsa del primo treno e scappai a Firenze ove mi sen•i subito riavere. Il lunedì giunge la triste no•zia che il colera è scoppiato a Livorno e per primo n'è stato colpito a morte il Domenici. - Altro che minestrone! - Dopo tre prove, perfezionandolo sempre, ecco come lo avrei composto a gusto mio: padronissimi di modificarlo a modo vostro a seconda del gusto d'ogni paese e degli ortaggi che vi si trovano. Me•ete il solito lesso e per primo cuocete a parte nel brodo un pugnello di fagiuoli sgrana• ossia freschi: se sono secchi date loro mezza co•ura nell'acqua. Trinciate a striscie so•li cavolo verzo•o, spinaci e poca bietola, teneteli in molle nell'acqua fresca, poi me•eteli in una cazzaruola all'asciu•o e fa•a che abbiano l'acqua sul fuoco, scolateli bene strizzandoli col mestolo. Se tra•asi di una minestra per qua•ro o cinque persone, preparate un ba•uto con grammi 40 di prosciu•o grasso, uno spicchio d'aglio, un pizzico di prezzemolo, fatelo soffriggere, poi versatelo nella de•a cazzaruola insieme con sedano, carota, una patata, uno zucchino e pochissima cipolla, il tu•o tagliato a so•li e cor• file•. Aggiungete i fagiuoli, e, se credete, qualche cotenna di maiale come alcuni usano, un poco di sugo di pomodoro, o conserva, condite con pepe e sale e fate cuocere il tu•o con brodo. Per ul•mo versate riso in quan•tà sufficiente onde il minestrone riesca quasi asciu•o e prima di levarlo ge•ate nel medesimo un buon pizzico di parmigiano. Vi avverto però che questa non è minestra per gli stomachi deboli.
48. PASSATELLI DI SEMOLINO Semolino di grana fine, grammi 150. Parmigiano gra•ato, grammi 30. La•e, decilitri 6. Uova, due intere e due rossi. Sale, odore di noce moscata e scorza di limone.
Cuocete il semolino nel la•e, e se vedete che non riesca ben sodo, aggiungetene un altro pizzico. Salatelo quando è co•o ed aspe•ate che abbia perduto il calore per ge•arvi le uova e il resto. Ponete il composto nella siringa con uno stampino a buchi rotondi piu•osto larghi, e spingetelo nel brodo bollente, tenendo la siringa perpendicolare e fatelo bollire finché i passatelli siensi assoda•. Questa dose potrà bastare per sei o se•e persone.
49. RISO CON ZUCCHINI Prendete zucchini piccoli del peso del riso che avrete a cuocere e tagliateli a tocche! grossi quanto le nocciuole. Me•eteli a soffriggere nel burro, conditeli con sale e pepe, e rosola• appena ge•ateli così dure!ni nel riso quando sarà arrivato a mezza co•ura, onde finiscano di cuocere insieme. Il riso è bene che res• poco brodoso e gli zucchini non si devono disfare. Invece di brodo potete servirvi di acqua e farlo asciu•o: ma allora dategli grazia colla salsa di pomodoro n. 125, versatela anch'essa nel riso a mezza co•ura, e con parmigiano.
I n s a l at a di sp in acc i e me l og ra n o
( Цент р а л ьна я Ит а л ия ) ИНГРЕДИЕНТЫ: 150 г л ист ьев м ол одо го шпинат а 1 спел ый гр анат 70 г о чищенных гр ецких о р ехо в 1 груша ил и 1 аво кадо 1 ф енхел ь
100 г м ел ко й рукол ы по жел а нию, есл и будете дел ат ь без рукол ы , до бавьте шпинат а Есл и дел а ете са л ат с грушей, до бавьте 100 г го р го нзол ы ил и д руго го сыр а с пл есенью Ол ив ко в о е м а сл о и бал ьзам ический уксус д л я запр авки по вкусу
П Р И ГОТО В Л Е Н И Е: Н ар еж ьте ф енхел ь пол укруж ья м и ил и чет вер т инкам и круга О чист ите гр а нат, рукол у и шпинат пр о м о йте и о бсушите, гр ецкие о р ех и пол о м а йте на пол о винки, ил и о ст ав ьте цел ым и. Ав о ка до на р ежьте некрупным и л о мт икам и. Всё пер ем еша йте. Запр а вьте м асл о м и уксусо м , пер ем еша йте ещё р а з и под а в а йте. Ча сто под а ётся с ар т ишо ка м и.
Ингр ед иент ы : Для м я с н ой ос н овы: 500 г с вин ого ф арш а 1 я йцо 2 с толовые ложки тё ртого твё рдого с ыра, в иде але Парм е зан а 2 с толовые ложки п ан ировоч н ых с ух аре й 2 ломтика тос тового х ле б а б е з короч е к С оль, п е ре ц ч ё рн ый м олотый, п етруш ка п о вкус у Для н ач ин ки : 200 г н аре зки варё н ой колб ас ы с жиром 200 г н аре зки п олутвё рдого с ыра тип а росс ийс кий, голлан дс кий, с валя , м аас д ам , ф он тин а. 100 г руколы
Tra me zzin i di c a rne Данное блюдо зародилось достаточно давно в северных регионах Италии, как то, что можно захватить с собой на обед. д
Пр игото вл ение:
Для начала вымачиваем тостовый хлеб в воде и отжимаем. Смешиваем фарш с другими ингредиентами, половину фарша выкладываем квадратом на доску или противень, выстеленный пергаментом. Сверху кладём слой из половины колбасы, слой из половины сыра, всю руколу, ещё слой сыра и слой колбасы. Сверху накрываем оставшимся фаршем, разравниваем. Нарезаем на треугольники, как на фотографии. Ставим в холодильник на полтора часа. Затем вынимаем из холодильника и обжариваем в большом количестве растительного масла, переворачивая 3 раза: кладём треугольники по 2 или 4, в зависимости от размера вашей сковороды, достаточно плотненько друг к другу в раскалённое масло, обжариваем с 2 сторон на сильном огне до образования корочки, уменьшаем огонь до слабого, и обжариваем ещё раз с двух сторон по 2-3 минуты.
ент и д е р г Ин
ы:
PASTA ALL’AMATRICIANA
УРОВЕНЬ A2
Ingredienti per 4 persone: 400 g di spaghetti (o bucatini) 125 g di guanciale di maiale 2 cucchiai di olio extravergine d’oliva 1 bicchiere di vino bianco secco 500 g di polpa di pomodoro a pezzi (meglio se di pomodori freschi e maturi) una punta di peperoncino rosso 100 g di formaggio pecorino grattugiato Preparazione. Tagliate il guanciale a listarelle piuttosto spesse e mettetele a rosolare a fuoco dolce in una pentola con l’olio. Aggiungete il vino, fate sfumare e poi versate la polpa di pomodoro, mescolando bene. Aggiustate di sale e aggiungete il peperoncino tagliato finemente. Lasciate cuocere per almeno 15 minuti, mescolando ogni tanto. Intanto mettete l’acqua sul fuoco per la pasta. Quando bolle, aggiungete un po’ di sale grosso e buttate la pasta. Una volta cotta al dente, scolate la pasta, mettetela in un piatto grande e concavo e ricopritela di salsa e pecorino grattugiato. Mescolate e servite.
il guanciale di maiale һҬҲҷҪӉ ӃүҴҸҬҲҷҪ a pezzi grattugiato rosolare la pentola finemente mescolare bollire scolare il piatto concavo
ҴҽһҸӁҴҪҶҲ ҼӊҺҼӅҳ ҸҫҰҪҺҲҼӆ ҴҪһҼҺӈҵӉ ҶүҵҴҸ ҹҸҶүӂҲҬҪҼӆ ҴҲҹүҼӆ һҵҲҼӆ ҭҵҽҫҸҴҪӉ ҼҪҺүҵҴҪ
ĐŁĐ Đ&#x17E;Đ&#x2019;Đ&#x2022;Đ?ĐŹ A2 GLI GNOCCHI DEL VESCOVO DEL RISTORANTE PAOLO Ingredientiper 6 persone: Per gli gnocchi: 1,5 kg di patate a pasta rossa ÔŻÔĽÔľÔˇÔłÔšÔŞÔ°Ő ÔľÔłÔŹÔłÔ§Ő&#x20AC;ÔŽ 500 g di farina di grano tenero 00 ÔşÔ°ÔŞÔŚÔłÔ´ÔŞÔŻÔĽÔľÔ˛ÔĽŐ&#x201E; ÔąÔ¸ÔŻÔĽ 3 uova intere Per la pasta: 150 g di salsiccia di maiale 180 g di formaggio fresco (robiola) ½ bicchiere di latte intero 2 zucchine di media grandezza 15 g di tartufo nero
Lessate le patate in acqua bollente e sbucciatele [sbucciare: Ô´ÔłÔźÔÔśÔˇÔÔˇŐ ] ancora cal-de. Schiacciatele [schiacciare: ÔľÔĽÔŹÔąŐ&#x201E;ÔˇŐ ] con il passapatate [ÔŻÔĽÔľÔˇÔłÔšÔŞÔ°ÔŞÔąŐ&#x201E;Ô°ÔŻÔĽ] e impa-state con la farina e le uova fino a ottenere un composto ben amalgamato [Ô¨Ô°ÔĽÔŠÔŻÔÔŽ].
â&#x17E;&#x2039; Fate dei cordoncini [Ô˝Ô˛Ô¸ÔľÔŻÔ ÔŹÔŠÔŞÔśŐ
ÔˇÔłÔ˛ÔŻÔÔŞ ÔŻÔłÔ°ÔŚÔĽÔśÔŻÔ] con l'impasto e tagliateli a tocchetti [ÔŻÔ¸ÔśÔłÔźÔŻÔ]. Premete leggermente il dito pollice al centro di ogni tocchetto per dare la forma degli gnocchi.
â&#x17E;&#x152; Tagliate la salsiccia a pezzettini
â&#x17E;? Mettete la salsiccia tritata
[ÔŻÔ¸ÔśÔłÔźÔŻÔ].
[Ô˛ÔĽÔľÔŞÔŹÔĽÔ˛Ô˛ÔĽŐ&#x201E;] in una padella antiaderente e lasciatela rosolare [Ô´ÔłÔŠÔŤÔĽÔľÔÔ§ÔĽÔˇŐ ÔśŐ&#x201E;] a fuoco medio per tre minuti.
â&#x17E;&#x17D; Aggiungete il formaggio e il latte e mescolate per tre o quattro minuti. Aggiustate di sale [aggiustare di sale: ÔŠÔłÔŚÔĽÔ§ÔÔˇŐ ÔśÔłÔ°Ő ]. Aggiungete poi le zucchine tagliate alla julienne.
Lessate gli gnocchi in acqua bollente salata. Quando galleggiano [galleggiare: Ô§ÔśÔ´Ô°Ő&#x20AC;Ô§ÔĽÔˇŐ ], scolateli [scolare: ÔśÔ°ÔÔ§ÔĽÔˇŐ ] con una schiumarola [Ô˝Ô¸ÔąÔłÔ§ÔŻÔĽ] e uniteli al sugo. Fateli saltare [fare saltare: ÔłÔŚÔŤÔĽÔľÔÔˇŐ ] e amalgamateli bene con il sugo. Grattate un po' di tartufo su ogni porzione.
УРОВЕНЬ B!
Il carrello della spesa Primo
Secondo
Dolce
Crema al Parmigiano con dadolata di pere
Vellutata di piselli con bacon e menta
Pollo con verdure in salsa agrodolce
Mousse al cioccolato bianco e menta
PER LA CREMA AL PARMIGIANO PANNA FRESCA 250 ml PARMIGIANO REGGIANO 150 g
BURRO 50 g PANCETTA AFFUMICATA 150 g a dadini CIPOLLOTTI 2 AGLIO 1 spicchio PISELLI 800 g MENTA FRESCA 5g BRODO DI POLLO 1,200 ml OLIO EXTRA VERGINE DI OLIVA 60 ml
PETTO DI POLLO 450 g ZUCCHERO DI CANNA 70 g SUCCO D'ARANCIA 30 ml MIELE 70 g CETRIOLI 1 CAROTE 1 ZUCCHINE 1 ERBA CIPOLLINA SALE E PEPE
PANNA FRESCA 380 ml VANIGLIA 1 baccello UOVA 4 tuorli ZUCCHERO 15 g GELATINA 1 foglio CIOCCOLATO BIANCO 380 g
Antipasto
PER LA DADOLATA DI PERE PERE 4 medie BURRO 10 g ZUCCHERO DI CANNA 50 g LIMONE mezzo, il succo PER GUARNIRE PARMIGIANO A SCAGLIE
PER GUARNIRE ERBA CIPOLLINA
PER LA GELATINA SCIROPPO ALLA MENTA 400 ml GELATINA 3 fogli FRAGOLE 2
FIN GER FOO D
Crema al Parmigiano con dadolata di pere Il menu da gustare in punta di dita apre con una mousse arricchita dalla frutta
6 PERSONE
INGREDIENTI PER LA CREMA AL PARMIGIANO PANNA FRESCA 250 ml PARMIGIANO REGGIANO 150 g PER LA DADOLATA DI PERE PERE 4 medie BURRO 10 g ZUCCHERO DI CANNA 50 g LIMONE mezzo, il succo PER GUARNIRE PARMIGIANO A SCAGLIE
DIFFICOLTÃ&#x20AC; FACILE
1
PREPARAZIONE 15 MIN COTTURA 17 MIN
COSTO BASSO
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PER LA CREMA al parmigiano versate tutta la panna in un pentolino e portatela a bollore. Appena bolle, aggiungete il Parmigiano Reggiano grattugiato, mescolando con una frusta. Lasciate cuocere per 2 minuti e poi tenete la crema da parte al caldo.
PER LA DADOLATA sbucciate le pere e tagliatele a dadini. In una padella antiaderente, fate sciogliere il burro. Quindi, unite le pere e lo zucchero di canna. Cuocete per 15 minuti a fuoco medio, mescolando di tanto in tanto. Quando sono cotte, conditele con succo di limone.
PER SERVIRE distribuite la crema al Parmigiano Reggiano in 6 ciotoline, avendo cura di non riempirle completamente. Quindi, guarnite le ciotoline con una cucchiaiata di dadolata di pere e terminate con scaglie di Parmigiano. Infine, servite.
Le Ricette per Ricevere
Vellutata di piselli con bacon e menta La dolcezza degli ortaggi di stagione e un salume croccante danno vita a una crema fredda. Tipicamente primaverile nel gusto e nel colore 6 PERSONE
DIFFICOLTÃ&#x20AC; FACILE
PREPARAZIONE 15 MIN COTTURA 30 MIN
COSTO BASSO
INGREDIENTI BURRO 50 g PANCETTA AFFUMICATA 150 g a dadini CIPOLLOTTI 2 AGLIO 1 spicchio PISELLI 800 g MENTA FRESCA 5 g BRODO DI POLLO 1,200 ml OLIO EXTRA VERGINE DI OLIVA 60 ml
Il consiglio
SATÈN MILLESIMATO FRANCIACORTA BOLLICINE FLOREALI E FRUTTATE L’ABBIAMO SCELTO PERCHÉ È un vino setoso che ben si abbina con piatti delicati a base di verdure. Ottimo anche all’aperitivo. UVE Chardonnay.
PER GUARNIRE ERBA CIPOLLINA
COLORE Colore giallo paglierino.
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LAVATE e tritate i cipollotti, sbucciate l’aglio e tritatelo. Sciogliete il burro in una casseruola, poi unite 100 g di pancetta, i cipollotti e l’aglio. Fate rosolare a fiamma moderata per 5 minuti, avendo cura che non si brucino.
TRASFERITE la vellutata nel bicchiere del mixer e quindi frullatela, aggiungendo l’olio a filo, fino a ottenere una crema liscia e omogenea. Poi, regolate il sale. Infine, aggiungete i piselli ancora interi e fate raffreddare.
PROFUMO Note floreali, di frutta fresca e lievito. GUSTO Bollicine fini e persistenti, esaltano la struttura morbida ed elegante. COME SERVIRLO Temperatura: 12-15°C. www.villafranciacorta.it
AGGIUNGETE nella casseruola i piselli, poi la menta, il brodo e portate a bollore. Fate cuocere per 20 minuti, fino a quando i piselli sono cotti. A questo punto, tenete da parte 2 cucchiai di piselli interi per la guarnizione.
ROSOLATE i dadini di pancetta rimanenti in una padella, fino a renderli croccanti. Quindi disponeteli su un foglio di carta da cucina. Distribuite la vellutata in 6 bicchierini e decorate con la pancetta croccante e l’erba cipollina tritata.
Pollo con verdure in salsa agrodolce Orataggi colorati e fettine di carne bianca. Una preparazione ideale anche con l’aperitivo. E il condimento di ispirazione orientale, la rende speciale 6 PERSONE
DIFFICOLTÀ FACILE
PREPARAZIONE 10 MIN +RIPOSOCOTTURA 20 MIN
COSTO BASSO
INGREDIENTI PETTO DI POLLO 450 g ZUCCHERO DI CANNA 70 g SUCCO D'ARANCIA 30 ml MIELE 70 g CETRIOLI 1 CAROTE 1 ZUCCHINE 1 ERBA CIPOLLINA SALE E PEPE
1
PER LA MARINATA versate il succo d’arancia in una ciotola, aggiungete 50 g di miele e mescolate con cura. Poi, immergete i petti di pollo nella ciotola e lasciateli marinare per 1 ora circa nel frigorifero.
2
PER IL POLLO scolate i petti di pollo dalla marinata, quindi asciugateli con cura e poi spennellateli con il miele rimanente. Infine, cospargeteli con lo zucchero di canna, premendo un po’ per farlo aderire.
3
FATE DORARE il pollo in una padella calda e cuocetelo per 20 minuti con il coperchio. Tenete da parte il fondo di cottura e tagliate il pollo a fettine. Lavate il cetriolo, sbucciatelo e privatelo dei semi, poi tagliatelo a bastoncini. li
Il consiglio dFMMP DIFG
IL TRUCCO DELLO CHEF LA SALSA AGRODOLCE: UN JOLLY IN CUCINA
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PER SERVIRE mondate e lavate carote e zucchine. Poi, tagliatele a listarelle. In una ciotola, mescolate cetriolo, zucchine e carote, unite l’erba cipollina tritata e il pollo. Condite con sale, pepe e il fondo di cottura, mescolate e distribuite l’insalata di pollo in 6 piattini .
SE AMATE il gusto tutto particolare dell’agrodolce, provate questa salsa particolare, ispirata alla cucina tradizionale cinese. Facile e veloce da preparare a casa, è perfetta per insaporire il pollo alla griglia oppure le verdure.
Tritate 1 spicchio d’aglio e 1 cm di radice di zenzero. Versateli nel bicchiere del mixer e quindi unite 5 cucchiai di salsa di soia, 3 di olio, 4 di miele e qualche goccia di tabasco. Poi frullate, assaggiate e regolate sale e pepe secondo il vostro gusto.
УРОВЕНЬ B!
Mousse di cioccolato bianco e menta Un dessert al cucchiaio goloso e colorato con le tinte accese dell’estate. Il suo segreto? Gelatina fresca, frutta di stagione e tanta dolcezza 6 PERSONE
DIFFICOLTÀ FACILE
PREPARAZIONE 20 MIN+RIPOSO COTTURA 15 MIN
COSTO BASSO
INGREDIENTI PER LA MOUSSE PANNA FRESCA 380 ml VANIGLIA 1 baccello UOVA 4 tuorli ZUCCHERO 15 g GELATINA 1 foglio CIOCCOLATO BIANCO 380 g PER LA GELATINA SCIROPPO ALLA MENTA 400 ml GELATINA 3 fogli FRAGOLE 3
V
ERSATE la panna in una casseruola, quindi unite il baccello di vaniglia e portate a bollore. Intanto, aiutandovi con le fruste, montate i tuorli con lo zucchero. Appena la panna inizia a bollire, eliminate il baccello di vaniglia, quindi togliete la panna dal fuoco e versatela sopra il composto di tuorli e zucchero. Immergete la gelatina in una ciotola con poca acqua. Mettete sul fuoco il composto di tuorli e panna. Quando comincia ad addensarsi, toglietelo dal fuoco e unite la gelatina strizzata. Aggiungete quindi il cioccolato bianco a pezzetti. Mescolate e fate raffreddare. Portate a bollore lo sciroppo alla menta in una casseruola. Poi, unite la gelatina, ammollata e strizzata e fate raffreddare. Distribuite la mousse di cioccolato in 6 bicchieri e, quando comincia ad addensarsi, coprite con la gelatina alla menta. Lasciate rapprendere e decorate con mezza fragola.
li
Il consiglio
MOUSSE AL CIOCCOLATO BIANCO CON SALSA AI FRUTTI DI BOSCO QUESTO DOLCE È OTTIMO anche con la salsa ai frutti di bosco. Preparate la mousse come indicato nella ricetta principale. Distribuitela nei bicchierini e fatela raffreddate in frigorifero. Intanto, preparate la salsa. Frullate 125 g di frutti di bosco con 100 g di zucchero a velo
e il succo di mezzo limone. Poi, passate al colino fine. A questo punto, togliete i bicchierini dal frigorifero e coprite la mousse di cioccolato con la salsa. Fate raffreddare ancora. Per servire, decorate ogni bicchierino con qualche frutto ancora intero e foglioline di menta fresca.
Упражнение 1, La pizza 1) A - quattro stagioni, B - Margherita, C - Funghi e salsiccia, D - Vegetariana 2) 1,3,5,4,6,2 3) pomodoro, mozzarella, basilico, olio, caffè, birra, vino, parmiggiano, scamorza, ricotta 4) 1 - V, 2 - V, 3 - |F, 4 - V, 5 - F, 6- F, 7 - V Упражнение 2, L’italiano con il gelato 1)a-4, b-1, c-7, d-5, e-3, f-2, g-8, h-6 2)riconosciuta,preparato,fece,riuscì,dedicava,decise,arrivò,accolto Упражнение 3, L’italiano mangiando con moderazione: “Cucina per gli stomachi deboli” 1) a-2, b-1, c-2, d-1, e-2, f-1, g-1, h-2, i-3, l-3, m-2, n-3 2) 1 - succulento, 2 - temperanza, 3- masticazione, 4 - precetto, 5 - tocco, 6 - debilitarsi, 7 - triturati, 8 - dolciumi, 9 - sonnelino, 10 - giova, 11 - salivazione, 12 - sbocconcellare Упражнение 3, L’amatriciana lo, ci, lo, lo, ci, lo, lo, lo, lo, lo, lo Упражнения с детской страницы Вопросы к рассказу Gli uomini di burro 1) I fatti: Il re dice che lui al sole non si scioglie. Il re dice che può comandare anche al sole I personaggi del racconto sono Giovannino e il re. Il re è il personaggio fantastico. I fatti avvengono nel paese degli uomini di burro. I fatti avvengono a tempo indeterminato. 2) Le 3 parti del racconto: Inizio - 2, svolgimento - 1, conclusione - 3 Вопросы к рецепту Uova strapazzate 1) Le due parti:.Ingredienti e procedimento 2) 2,3,6,4,1,5 Вопросы к рассказу Un maialino goloso La mamma sgrida il maialino Perché il maialino mangia fuori dai pasti Lungo la strada Alex vede dei frutti rossi Alex incontra il mostro alle sue spalle Caccia all'entruso Tazza, burro, tulipano