Italiano in cucina 01 2020

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ИЛЛЮСТРИРОВАННЫЙ СЛОВАРЬ >>> СТР. 37 ДЕТСКИЙ УГОЛОК >>> СТР. 40 АДАПТИРОВАННОЕ ЧТЕНИЕ >>> СТР. 3 А ТАКЖЕ ШКОЛА ИТАЛЬЯНСКОЙ КУХНИ, УПРАЖНЕНИЯ, АУДИОПОДКАСТ И МНОГОЕ ДРУГОЕ (+ ОТВЕТЫ НА ЗАДАНИЯ ИЗ ПРЕДЫДУЩЕГО НОМЕРА) A C H I PI AC E L 'I TA L I A N O. . . E I L C I B O I TA LI A NO

В ЫПУСК 1 2 0 2 0


ОБ Р А ЩЕНИ Е ОТ РЕД А К ЦИИ

РЕДАКЦИЯ: e- m a i l h el en u p @ ya n d ex .ru +3 9 3 4 7 9 8 6 0 4 9 3

Хот и м с н о ва поприветствовать всех любителей и т а л ь я н с ко й кухн и и и та лья н с кого языка в на шем ж ур н але! Э то п е р вы й п олн ы й выпуск, в котором вы найдёте е щё б оль ш е полез н ой и н формации и е щё б оль ш е упражнений! Ауд и о з ап и с и к н а ш ему под ка с ту и к пр е з е н та ц и и у чеб н и ка Nuovo Espresso Italiano 3 в ы можете скачать в м ес те с журн алом .

С ОДЕР ЖАНИЕ

П ри я тн о го в а м ч тения и о буч е ния!

Адаптированное чтение - стр. 3

v k . com /cu ci n a e l i n gu a v k . com /a n d i a mo i n i ta l i a i n sta g ra m . com/c u c i n a e l i n gu a

Упражнения из учебников - стр. 8 Упражнения - стр. 24 Школа итальянской кухни - стр. 32 Иллюстрированный словарь - стр. 37 Детский уголок - стр. 40 Рецепты на русском и итальянском языках- стр. 46 Аудиоподкаст. Пеллегрино Артузи - Наука приготовления и искусство поглощения пищи - стр. 59 Школа ресторанного бизнеса стр. 64 Ответы на задания из предыдущего номера - стр. 76



УРОВЕĐ?ĐŹ Đ’1

L’ITALIA A TAVOLA

LE SIGNORE DEL VINO

ÔœÔŞÔˇŐ€ÔľÔŞ ÔŤÔŞÔ˛ÔžÔ­Ô˛Ő€ ÔśÔˇÔľÔĽÔśÔˇŐ Őƒ ÔŻÔłÔˇÔłÔľŐ€Ôş Ő„Ô§Ô°Ő„ÔŞÔˇÔśŐ„ ÔşÔłÔľÔłÔ˝ÔŞÔŞ Ô§Ô­Ô˛Ôł Ô­ Ô´ÔłŐ‚ÔˇÔłÔąÔ¸ ÔłÔ˛Ô­ ÔŞÔ¨Ôł Ô´ÔľÔłÔ­ÔŹÔ§ÔłÔŠŐ„Ôˇ Testo: Anna Maria De Luca

QUATTRO DONNE, QUATTRO MONDI E UN’UNICA PASSIONE: IL VINO NATURALE. Arianna Occhipinti in Sicilia, Elisabetta Foradori nel Nord-Est, Dora Forsoni in Toscana e Nicoletta Bocca in Piemonte sono quattro artigiane dell’autoctono, diverse sia dal punto di vista anagrafico sia caratteriale: dalla piĂš dimessa alla piĂš brusca, dalla piĂš veemente alla piĂš elegante ed eterea. Quattro donne senza trucco, come il titolo del documentario che racconta la loro storia. L’ha realizzato Giulia Graglia, 37 anni, regista e sommelier. L’idea è nata “in una serata tranquilla – racconta ad ADESSO – davanti a una buona bottiglia. Io e il mio compagno, Marco Fiumara, ci siamo guardati e ci siamo detti: perchĂŠ non realizziamo

un film sul vino naturale? Subito ho pensato a Dora, che avevo intervistato quattro anni prima: è una forza della natura. Abbiamo rivisto il video e Marco mi ha detto: se le donne che producono vino naturale sono tutte come l’artigiana

l’autoctono il punto di vista anagrafico dimesso

brusco Ć&#x;ĆžÇ†Ç’Ç Ç†Ćš etereo Ç€ĆšÇ†Ç Ç…ĆšÇ—Ç’ĆšÇ˜ÇŠÇ˜ senza trucco ÇƒĆšÇƒÇ Ç… Ç„Ç ĆşÇ‡ ljƞDžƞNJDŽLJDž il/la regista Ç€ƽƞÇŠÇ• DžƞNJNjdžLJƞ tranquillo ĆšÇŒÇ‹ĆžÇ†Ç‹Ç Ç?džLJƞ ĆťÇ Ç†Ç‡ il compagno NjLJÇ?ÇƒĆš Ç€Ç‰ĆžÇ†Ç Ç˜ intervistare Ç€ƽƞÇŠÇ• Ç?NjLJ la forza ÇƒĆšÇŠƚƞNjNJǘ ƝLJǀljƚNJNjƚ della natura NJǃljLJDždžǔǂ

Ç‰ĆžÇ€ÇƒÇ Ç‚ Ç€ƽƞÇŠÇ• džƞƿdžǔǂ ƺƞÇ€ ÇˆÇ‰Ç ÇƒÇ‰ĆšÇŠ Ç‰ĆžĆżÇ ÇŠÇŠÇšÇ‰ NJLjLJǃLJǂdžǔǂ ÇŠÇˆÇŒÇ‹Ç†Ç Çƒ ĆżÇ Ç€Ç†Ç ĆşÇ‰ĆšÇ‹Ç• Ç Ç†Ç‹ĆžÇ‰ĆťÇ•Ç— ÇŠÇ‹Ç ÇŽÇ Ç˜

“L’unica cosa certa che ho nella mia vita è che continuerò a fare vinoâ€?. Arianna Occhipinti


L’ITALIA A TAVOLA

“Il vino è vivo: nel bicchiere cambia, pulsa, entra nel corpo, nell’anima” Elisabetta Foradori

conferire rispecchiare il trucco solare comunque contagiare lottare farsi strada la siccità arido vincere la battaglia

avvertire LjljǁƽƹƻƹNjǕ LJNjljƹƿƹNjǕ contenere ǍLJǃnjNJ il profumo NJLJDŽdžƾǐdžǔǂ annusare ƻLJ ƻNJǘǃLJDž NJDŽnjǐƹƾ trasmettere ǀƹljƹƿƹNjǕ Ljƾljƾdž la limpidezza NJljƹƿƹNjǕNJǘ la gioia LjljLJǃDŽƹƽǔƻƹNjǕ di vivere NJƾƺƾ ƽLJljLJƼnj estrarre ǀƹNJnjǎƹ il confine ǀƹNJnjǑDŽǁƻǔǂ l’Alto Adige il bosco LjLJƺƾƿƽƹNjǕ l’ortica ƺǁNjƻƹ

LjljƾƽnjLjljƾƿƽƹNjǕ NJLJƽƾljƿƹNjǕ ƹljLJDžƹNj džǗǎƹNjǕ LjƾljƾƽƹƻƹNjǕ LjljLJǀljƹǐdžLJNJNjǕ ƿǁǀdžƾljƹƽLJNJNjdžLJNJNjǕ ǁǀƻDŽƾǐǕ ƼljƹdžǁǏƹ ƙDŽǕNjLJ ƙƽǁƽƿƾ DŽƾNJ ǃljƹLjǁƻƹ

rappresentativo della sua cantina è il Frappato: sin dalla prima impressione avverti che contiene in un bicchiere tutti i profumi della Sicilia. Quando apri la botte, non riesci a non finirlo, non riesci a starne lontano. Lo annusi e ti viene voglia di berlo, perché trasmette limpidezza, freschezza, gioia di vivere, proprio come Arianna. “Pur essendo nella Sicilia sud-orientale – racconta Arianna ad ADESSO – in una zona dunque molto calda, i miei vini sono molto freschi perché lavoriamo in modo da estrarre il carattere più minerale del terreno”. QUATTRO DONNE Nella Piana Rotaliana, QUATTRO VINI Da sinistra: il Frappato 400 ettari tra le montagne di Arianna Occhipinti a nord di Trento, al con(www.agricolaocchipinti.it ), fine con l’Alto Adige, c’è lo Sgarzon di Elisabetta Foradori Elisabetta Foradori . Ete(www.elisabettaforadori.com ), il Nobile di Montepulciano rea, elegante, sorridente, di Dora Forsoni fresca, parla delle vigne (www.sanguineto.com ), chiamandole “ragazze”. La il Dolcetto di Dogliani di mattina va in giro per i boNicoletta Bocca schi a cercare le ortiche per (www.sanfereolo.com ).

© A. Scaramuzza (3), Corbis Images, Poderi Sanguineto

lei, cerchiamole. Ci siamo messi a scrivere il film e l’abbiamo autoprodotto”. Ecco dunque Senza trucco: Arianna, Elisabetta, Dora e Nicoletta, scelte in base al vino a cui conferiscono il proprio carattere – ognuna ha un Rosso che la rispecchia – a rappresentare la parte buona del vino italiano, quella naturale e senza trucchi. Arianna Occhipinti è solare e vulcanica come la sua terra. L’azienda porta il suo nome e si trova a Vittoria, in Sicilia. Di lei la regista dice: “Non vive vicino all’Etna, ma credo che questa montagna riesca comunque a contagiare i caratteri dell’isola: Arianna ha un’energia solare fortissima, un’enorme sicurezza in se stessa, che le ha permesso di aprire un’azienda a soli 21 anni. Una donna che fa questo in Sicilia è davvero eccezionale”. I suoi vini raccontano il sole, la tradizione, una terra difficile, dove manca l’acqua. Arianna ha dovuto imparare a lottare per aprire l’azienda e farsi strada nel mercato e i suoi vini devono lottare contro la siccità, i terreni poco generosi, addirittura aridi, ma una volta che sono riusciti a vincere la loro battaglia, danno il meglio di sé. Il vino più


L’ITALIA A TAVOLA

trasformarle in tisane, bagnare la vigna d’estate e darle così più resistenza al caldo. La sua azienda si chiama come lei, Azienda Agricola Elisabetta Foradori. Il padre non l’ha mai conosciuto, ma ha le sue bottiglie in eredità. Da ventenne ha puntato sul Teroldego, antico vitigno nato, secondo una leggenda, dal sangue di un drago ucciso da un cavaliere. Tutti lo rifiutavano, scegliendo Merlot e Cabernet, e invece Elisabetta lo ha riqualificato, creando un vino di corpo elegante, adatto alle tavole e agli ospiti più importanti. Per la Nosiola usa le anfore di terracotta al posto delle botti e, quando le ricopre, pensa ai figli. “Elisabetta – dice Giulia Graglia – è una persona con cui è molto facile avere a che fare, è una donna molto consistente. I suoi vini sono come lei: biodinamici, eterei, eleganti, freschi”. Identificarla con un vino? “Senza dubbio il Teroldego ro-

la tisana bagnare l’eredità la ventenne puntare su qc. il sangue il drago ucciso il cavaliere rifiutare adatto

l’anfora ricoprire avere a che fare consistente il decennio vinificare valorizzare orientale estendersi

ƹDžǍLJljƹ džƹǃljǔƻƹNjǕ ǁDžƾNjǕ ƽƾDŽLJ ljƹNJLjLJDŽƹƼƹǗǒƹǘ ƽƾNJǘNjLJǃ DŽƾNj LjljLJǁǀƻLJƽǁNjǕ ƻǁdžLJ LJǏƾdžǁƻƹNjǕ ƻLJNJNjLJǐdžǔǂ NjǘdžnjNjǕNJǘ

taliano: è stata lei a ridargli vita, dopo che per decenni è stato vinificato senza valorizzarne le caratteristiche”. Tra la Valdichiana e la Val d’Orcia, nella parte sudorientale della Toscana, fra Montepulciano e Acquaviva, si estende il regno di Dora Forsoni : Poderi Sanguineto.

“Il vino deve piacere a me, è il mio tiramisù, dato lo sforzo fisico che faccio nella vigna” Dora Forsoni

ǐƹǂdžǔǂ džƹLjǁNjLJǃ njƻDŽƹƿdžǘNjǕ džƹNJDŽƾƽNJNjƻLJ ƽƻƹƽǏƹNjǁ DŽƾNj njǃƹǀǔƻƹNjǕ džƹ ǃljLJƻǕ ƽljƹǃLJdž njƺǁNjǔǂ ljǔǏƹljǕ LJNjǃƹǀǔƻƹNjǕNJǘ LjLJƽǎLJƽǁNjǕ


L’ITALIA A TAVOLA

“Il Dolcetto è come Guerra e Pace: c’è dentro tutta la vitaâ€? Nicoletta Bocca

Š Shutterstock, Azienda San Fereolo

Mani da contadina e pelle cotta dal sole, Dora il vino lo fa “perchĂŠ deve piacere a me, è il mio tiramisĂš, dato lo sforzo fisico che faccio nella vigna. Se altri non lo bevono, lo bevo ioâ€?. Nella sua azienda, 35 ettari su un colle a 330 m sul livello del mare, dal 2001 imbottiglia il Nobile di Montepulciano, ma – spiega – “seguendo le indicazioni del vecchio disciplinare: invecchiamento di due anni in botte grande, tre anni in rovere per la riserva. Non amo la barrique: ne ho una e la uso per farci l’acetoâ€?. Il suo prodotto di punta è il Prugnolo Gentile, un biotipo del Sangiovese, con altri vitigni autoctoni come il Canaiolo nero e il Mammolo, che per secoli sono appartenuti al profilo qualitativo dei vini di Montepulciano. “I vini di Dora – spiega la regista – sono come lei, sembrano quasi poco tola contadina lo sforzo fisico la vigna l’azienda l’ettaro il colle il livello del mare imbottigliare l’indicazione f. il disciplinare l’invecchiamento la botte il rovere l’aceto di punta il vitigno il secolo il sorso saper fare qc. la fiducia

ÇƒÇ‰ĆžÇŠÇ‹Ç•Ç˜Ç†ÇƒĆš ÇŒÇŠÇ Ç„Ç Ćž Ç?Ç Ç€Ç Ç?ĆžÇŠÇƒÇ‡Ćž ĆťÇ Ç†Ç‡ĆźÇ‰ƚƽÇ†Ç Çƒ ÇƒÇ‡Ç…ÇˆĆšÇ†Ç Ç˜ ƟƞÇƒÇ‹ĆšÇ‰ ǎLJDŽDž

generoso leale la cuoca sublime la cacciatrice il piatto di cacciagione meridionale njljLJƝƞdžǕ DžLJljǘ a un passo Ç‰ĆšÇ€Ç„Ç ĆťĆšÇ‹Ç• Ćť ĆşÇŒÇ‹

da qc. ÇŒÇƒĆšÇ€ĆšÇ†Ç Ćž variegato NJƝLJƽ ÇˆÇ‰ĆšĆťÇ Ç„

ÇŠÇ‡ÇŠÇ‹ĆšÇ‰Ç ĆťĆšÇ†Ç Ćž ƺLJÇ?ÇƒĆš Ć˝ÇŒĆş njǃNJnjNJ Ç†ĆšÇ ĆťÇ”ÇŠÇ‘Ç Ç‚ ĆťÇ Ç†Ç†ĆšÇ˜ DŽLJǀƚ Ɲƞǃ ĆźÇ„Ç‡Ç‹Ç‡Çƒ ÇŒÇ…ĆžÇ‹Ç• Ç?NjLJ Ç„Ç ĆşÇ‡ ƽLJƝƞÇ‰Ç Ćž

profondo a fondo tormentarsi stratificato svelarsi l’assaggio la cantina concedersi discreto distaccato pian piano

Ç’ƞƽljǔǂ ÇˆÇ‡Ç‰Ç˜Ć˝Ç‡Ç?džǔǂ LjLJƝƚlj Ćż

ƝLJǀƝǔǑƞdždžǔǂ Ç‡ÇŽÇ‡Ç‹Ç†Ç Ç?Ćš ƺDŽǗƽƚ Ç Ç€ Ć˝Ç Ç?Ç Ç—ĆżÇ†Ç”Ç‚ Ćť LJƽdžLJDž Ç‘ƚƟƞ LJNj ljƚǀdžLJÇ?ƝƞNjdžǔǂ LjǚNJNjljǔǂ ĆźÇ„ÇŒĆşÇ‡ÇƒÇ Ç‚ ƽLJ ƽdžƚ Ç…ÇŒÇ?Ç Ç‹Ç•ÇŠÇ˜ DždžLJƟLJNJDŽLJǂdžǔǂ Ç‰ĆšÇŠÇƒÇ‰Ç”ƝƚNjǕNJǘ Ç€ƽƞÇŠÇ• ĆźÇ„Ç‡Ç‹Ç‡Çƒ ĆťÇ Ç†Ç†Ç”Ç‚ ÇˆÇ‡ĆźÇ‰ƞƺ ÇˆÇ‡ÇƒĆšÇ€Ç”ƝƚÇ‹Ç• ÇŠƞƺǘ ÇŠƽƞljƿƚdždžǔǂ LJNjƽƚDŽǚdždžǔǂ ÇˆÇ‡Ç‹Ç ÇŽÇ‡Ç†Ç•ÇƒÇŒ

scani: sono bruschi al primo sorso, ma poi sanno darti una grande fiducia e ti accompagnano per sempre. Proprio come Dora, generosa e leale: quando ti dĂ la sua amicizia, non te ne dimentichi piĂšâ€?. Il vino che piĂš la rappresenta è il suo Nobile di Montepulciano. “La Forsoni, oltre che una cuoca sublime – aggiunge la regista – è anche una cacciatrice eccezionale. Ăˆ presidente dell’Associazione Caccia di Montepulciano e il suo Nobile di Montepulciano è perfetto con i suoi piatti di cacciagioneâ€?. Nel Piemonte meridionale, a un passo dalla Langa del Barolo, in un paesaggio variegato dominato dalle Alpi, vive Nicoletta Bocca . Ha un’azienda di 12 ettari, la San Fereolo, sulla destra del fiume Rea, tra Dogliani e Monforte d’Alba, dove produce circa 45.000 bottiglie l’anno. PersonalitĂ complessa e profonda, “è forse la piĂš intelSENZA TRUCCO, lettuale delle quattro: Nicoletta – è il documentario di spiega la regista – analizza a fonGiulia Graglia su quattro do ogni aspetto della sua vita, andonne che producono vino naturale in Italia. che tormentandosi. Il suo vino è Il DVD è giĂ alla terza come lei: complesso, profondo, ristampa. La pellicola, stratificato. Ha tanto da racconfinanziato interamente tarti e si svela un po’ di piĂš a ogni dai fan, è diventata un caso, sta facendo il giro assaggioâ€?. Il vino piĂš rappresendel mondo e ha giĂ contativo della sua cantina è il Dolquistato diversi premi, cetto di Dogliani, un vino che non come, per esempio al si concede subito; proprio come Festival Siciliambiente e Sguardi Altrove Film fanno i piemontesi, che all’inizio Festival di Milano. sono molto discreti e anche un Per vederlo, basta compo’ distaccati, ma quando si aproprarlo sul sito ufficiale: no, riescono pian piano a svelarsi http://senzatrucco. wordpress.com in tutta loro complessitĂ â€?.



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УРОВЕНЬ А1

3

Buon appetito comunicazione

I verbi regolari in -ere

grammatica

I verbi volere e preferire

Cosa desidera? Vorrei solo un primo. Che cosa avete oggi? Prende un caffè?

Il plurale dei sostantivi Gli articoli determinativi

bene / buono Gli interrogativi che cosa, quali, quante

Scusi, mi porta ancora un po’ di pane? Il conto, per cortesia. È possibile prenotare un tavolo?

vocabolario Espresso

bar

ristorante caffè

cornetto

panino

pasta carne

pesce

antipasto

acqua minerale

cameriere contorno

volere prendere

prenotare

conto

preferire


buon appetito! Ascolta di nuovo il dialogo e segna l’espressione giusta. Fausto non mangia

il pesce. la carne. il formaggio.

Anna e Gigi

hanno tempo non hanno molto tempo

Gigi non mangia

il pesce. la carne. il formaggio.

Anna e Gigi alla fine

sono d’accordo. non sono d’accordo.

per cucinare

15 Stasera facciamo... Scrivi il menù che consiglieresti a Gigi ed Anna.

Antipasto:

Secondo:

Primo:

Contorno:

Dessert:

per le otto /per l’una

E inoltre...

3

1

È possibile prenotare un tavolo? Metti in ordine il dialogo, come nell’esempio. Poi ascolta e verifica. Q 1 W

d

Q 2

Ristorante Roma, buongiorno.

a

Lochmann.

Certo. Per quante persone?

b

Arrivederci.

c

Sei, forse sette.

d

Buongiorno. Scusi, è possibile prenotare un tavolo per le otto?

Ah, va bene.

e

Grazie mille.

Prego, si figuri! A più tardi.

f

Lochmann, elle - o - ci - acca emme - a - enne - enne.

W Q 3

D’accordo. E a che nome?

W Q 4

Come, scusi?

W Q 5

28

W Q 6 W Q 7

2

Arrivederci.

Tavolo riservato In coppia con un compagno, prenota telefonicamente un tavolo in un ristorante. Fai lo spelling del tuo nome (inventato) e poi controlla se il tuo compagno lo ha scritto bene.

E 13·14

42

LE Z I O N E 3


comunicazione e grammatica Per comunicare

Cosa desidera? - I signori desiderano? Io prendo un… - Per me un… - Vorrei un… Q E da bere? W Un… per cortesia/per favore/per piacere.

Prende un caffè? No, grazie - Sì, grazie.

Q

Q

W

W

Q

Scusi, mi porta ancora mezza minerale / un po’ di pane / un tovagliolo? E poi il conto, per cortesia.

W

Vuole il menù? No, grazie. Vorrei solo un primo/ un secondo. - Sì, grazie.

È possibile prenotare un tavolo per le otto? W Certo, per quante persone? Q

Q W

Desidera ancora qualcos’altro? Sì, grazie. Che cosa avete oggi? - No, grazie, va bene così.

Grazie mille! W Prego, si figuri! Q

Grammatica Articoli determinativi maschile singolare plurale (davanti a consonante) il gelato i gelati (davanti a vocale) l’antipasto gli antipasti (davanti a s + consonante) lo spumante gli spumanti

femminile singolare plurale la pizza le pizze l’insalata le insalate

3 Il plurale dei sostantivi singolare maschile

plurale

l’aperitivo il bicchiere femminile la bevanda la carne

gli aperitivi i bicchieri le bevande le carni

ma:

i tè le specialità i toast

il tè la specialità il toast

I nomi maschili in -o ed -e hanno il plurale in -i; i nomi femminili in -a hanno il plurale in -e; i nomi femminili in -e hanno il plurale in -i. Eccezione: tutti i nomi (sia maschili che femminili) con accento sull’ultima sillaba (es. tè, specialità) o che terminano per consonante (es. toast) al plurale rimangono invariati.

bene – buono

Vorrei solo un tè al latte. W Bene, signora Qui il caffè è molto buono. Q

Bene è un avverbio e si riferisce sempre ad un verbo (qui si mangia bene, si beve bene); buono è un aggettivo e si riferisce sempre ad un oggetto.

Gli interrogativi

(Che) cosa avete oggi? Quali piatti conoscete? Per quante persone?

Gli interrogativi introducono una domanda e sono sempre prima di un verbo o di un sostantivo.

G R A M M AT I C A 3

43


videocorso 1 Prima di guardare il video: il titolo di questo episodio è “Un pranzo veloce”. Che parole ti vengono in mente quando parliamo di “pranzo”? Scrivi 4 parole (cose o persone). 1

_____________

2

3

_____________

_____________

4

_____________

2 Guarda il video: ci sono le parole che hai scritto al punto 1 ? 3 Osserva i fotogrammi e indica le opzioni corrette. a

A cosa pensa Federico quando dice: “un primo”? Ma non hai fame? Mangiamo una cosa veloce e poi lavoriamo, ok?

3

1

2

3

4

un pranzo veloce

Ma sì, un piatto, un primo. b

Indica i piatti menzionati nel dialogo. spaghetti alla bolognese insalata mista antipasto di salumi pizza Quattro stagioni acqua naturale

c

44

pizza Margherita cotoletta alla milanese spaghetti ai frutti di mare tiramisù vino rosso

Cosa vogliono prendere i due amici? E cosa prendono invece, alla fine?

VIDEOCORSO 3

mangiare

bere

Matteo vuole:

________________

________________

ma prende:

________________

________________

Federico vuole:

________________

________________

ma prende:

________________

________________


videocorso 4 Inserisci le battute del cameriere e ricostruisci il dialogo. Poi riguarda e verifica. X ____________________________________________ Q Mah, io prendo un primo. Spaghetti. Ai frutti di mare. X ____________________________________________ Q Oh beh, allora… Ok, va bene una pizza. Tu, Fede? Cosa vuoi? W Sì, Anch’io voglio una pizza. …Una quattro stagioni. X ____________________________________________ Q Uhm, allora guardi… per me una bella Margherita! Tu, Fede, che pizza preferisci? W Ah, ma avete anche la cotoletta alla milanese, buona! Ma no, anch’io prendo la Margherita, vai. X ____________________________________________ W Io vorrei una birra piccola. …Se c’è. X ____________________________________________ Q Allora due birre. In bottiglia, eh! E anche un litro d’acqua.

cameriere 1

Bene, allora le pizze sono due. E da bere?

2

No, abbiamo solo pizza Margherita.

3

Abbiamo solo birre in bottiglia.

4

Buongiorno. Che prendete?

5

No, gli spaghetti non ci sono. Oggi solo pizza. Il cuoco è malato.

5 Nell’episodio trovi espressioni molto usate in italiano. Inserisci allora e dai al

3

posto giusto. Per la verifica, guarda l’episodio un’altra volta. allora

1

dai Sì, _________!

_________… L’antipasto no. O un primo o un secondo. Vediamo… 2

Bene, _________ le pizze sono due. E da bere? 3

Ok. Lì?

4

________ due birre. In bottiglia, eh! E anche un litro d’acqua.

in italiano è La parola allora o per prendere molto usata, soprattutt dire qualcosa tempo prima di rodurre (esempio 2) o per int 3 e 4). scorso (esempi la fine di un di

VIDEOCORSO 3

45


caffè culturale Ristorante, trattoria, o…? Leggi il testo e poi abbina le frasi alle immagini. a b c d e f g

Un piccolo spazio all’aperto, per prendere un panino o una pizza in modo veloce. Locale dove prendiamo il gelato. Locale dove mangiare la pizza. Dove mangiare un pasto completo (primo, secondo, contorno, ecc.). Per fare colazione, prendere un caffè o qualcosa da bere o da mangiare in pochi minuti. Come il ristorante, ma l’ambiente è più semplice. Locale economico per mangiare o prendere qualcosa di caldo e già pronto. 1

Ristorante 2

3

4

Rosticceria

7

Attenzione: è facile trovare anche locali misti, cioè: ristorante-pizzeria, pizzeria-rosticceria, ecc.

46

C A F F È C U LT U R A L E 3

Gelateria

6

Trattoria

Bar

Chiosco 5

3

Pizzeria


buon appetito! 1 Che bevande sono? Come si chiamano queste bevande in italiano? Scrivi i nomi vicino ai disegni. ________________

________________

________________

________________

________________

3

________________

________________ ________________

l’aranciata

l’aperitivo

il bicchiere di latte

lo spumante

la spremuta di pompelmo

l’acqua minerale

il cappuccino

la birra

2 Conosci il nome di altre bevande? Conosci il nome italiano di altre bevande? Scrivi qui sotto tutte le bevande che conosci. Poi confrontati con un compagno.

E1

34

LE ZIONE 3


buon appetito! 3 Con la crema o con la marmellata?

24

Ascolta il dialogo e scegli la risposta giusta. dove Al bar Al ristorante Al supermercato

quando La mattina Il pomeriggio La sera

Leggi e rispondi alle domande.

E 2·3

I signori desiderano? W Io prendo un cornetto e un caffè macchiato. Q E Lei, signora? X Anch’io vorrei un cornetto e poi... un tè al limone. Q I cornetti con la crema o con la marmellata? X Mmm... con la crema. W Per me invece con la marmellata. Q E Lei che cosa prende? V Mmm, solo un tè al latte. Q Bene, allora due cornetti, due tè e un macchiato. Q

un cornetto un aperitivo un caffè un toast una spremuta un’aranciata

due cornetti due aperitivi due caffè due toast due spremute due aranciate

3

Che cosa prendono da mangiare? _________________________ E da bere? ___________________________________________ Completa la coniugazione di prendere con i verbi del dialogo. prendere (io) prend__ (tu) prendi (lui, lei, Lei) prend__ (noi) prendiamo (voi) prendete (loro) prendono

Vorrei…

un cornetto un tè al limone un caffè macchiato

4 Ordinare Come si può fare un’ordinazione? Scrivi le espressioni usate nel dialogo.

c. ________________________

a. ________________________

b. ________________________

LE ZIONE 3

E 2·3·4

35


buon appetito! 5 I signori desiderano? Adesso tocca a voi. In tre rappresentate questa situazione. panino

I signori desiderano? Io prendo... Ah, anch’io... Bene, allora due...

Q W X Q

paste

toast

tramezzino pizza

gelato

6 Quali piatti conosci? Guarda il menù e scrivi il nome del piatto sotto ogni disegno.

Ristoran

te

3 Antipast

i

Antichi sapori

Prosciut to e form aggio Pomodori ripieni Bruschet te Insalata di mare Primi pi atti Tortelli ni in br odo Tagliate lle ai po rcini Lasagne al forno Risotto ai funghi Minestro ne Spaghett i ai frut ti di mare Spaghett i al pomo doro

Menù zo a prez fisso

€ 25

36

LE ZIONE 3

Secondi

_______________

piatti

_______________

Carne Cotolett a alla mi lanese Braciola di maiale ferri ai Pollo al lo spiedo Arrosto di vitell o Pesce

_______________

Trota al forno Sogliola Contorni Insalata mista Patatine fritte Purè di patate Spinaci al burro Peperoni alla grig

_______________ lia

Dessert Frutta fr esca Macedoni a Fragole Gelato Panna co tta Tiramisù

_______________ _______________


buon appetito! 7 In trattoria

25

Ecco l’ordinazione che ha preso il cameriere. Cosa è giusto e cosa è sbagliato? Ascolta il dialogo e decidi. sì

no

2 spaghetti 1 cotoletta + pat. 1 litro rosso 1/ miner. gasata 2 1 coca

Leggi il dialogo e verifica Q W Q

W Q W X Q W Q W X

Buongiorno signora, vuole il menù? No, grazie, vorrei solo un primo. Che cosa avete oggi? Spaghetti ai frutti di mare, tagliatelle ai porcini, tortellini in brodo, minestra di fagioli... Ah, va bene così, per me gli spaghetti. E per il ragazzo? Vuoi anche tu la pasta o preferisci qualcos’altro? Mmm, una cotoletta con le patatine fritte. E da bere? Un quarto di vino rosso e mezza minerale, per piacere. Gasata o naturale? Naturale. E tu... che cosa vuoi? Mmm... una coca... senza ghiaccio.

3

Completa le coniugazioni di volere e preferire con i verbi del dialogo. preferire

voglio ________ ________ vogliamo volete vogliono

preferisco ________ preferisce preferiamo preferite preferiscono

(io) (tu) (lui, lei, Lei) (noi) (voi) (loro)

volere

E 5·6

LE ZIONE 3

37


buon appetito! Completa i verbi con le desinenze giuste. La signora e il ragazzo non vogl______ l’antipasto. Lei pref______ solo un primo e pren______ gli spaghetti ai frutti di mare. Lui invece vuo______ una cotoletta con le patatine fritte. Da bere prend______ una coca, un quarto di vino rosso e mezza minerale.

8 Carne o pesce? Gioca con un compagno. Prima di iniziare scegli un cibo in ogni coppia. Poi indovina cosa piace al tuo compagno. Segui l’esempio. Per ogni cibo indovinato prendi un punto. Q

Vuoi la carne?

W

Sì, grazie. / No, preferisco il pesce. tortellini /lasagne

spinaci /patatine

3

caffè /tè

carne/pesce

gelato /macedonia

panna cotta/fragole vino bianco/vino rosso

pasta/riso

frutta/strudel

spaghetti/tagliatelle

insalata/peperoni

i gelati gli spumanti gli antipasti le pizze le insalate

il gelato lo spumante l’antipasto la pizza l’insalata

arrosto/cotoletta

E 7·8

9 Al ristorante Lavorate in 3 e scrivete su un foglio un’ordinazione per 2 persone. Usate il menu di pag. 36. Scambiatevi il foglio con gli altri gruppi. Fate un dialogo al ristorante (2 clienti e un cameriere, che non deve guardare il foglio). I clienti ordinano i piatti e le bevande scritte sul foglio, il cameriere scrive le ordinazioni su un altro foglio. Alla fine si confrontano i due fogli.

E9

38

LE ZIONE 3


buon appetito! 10 Che cosa manca sul tavolo? Formate due gruppi. Coprite prima il tavolo di destra e guardate quello di sinistra per 30 secondi. Poi coprite il tavolo di sinistra e guardate che cosa manca su quello di destra. Vince il gruppo che trova più oggetti mancanti tra quelli raffigurati nella lista. Sul tavolo n. 2 mancano...

3

IL PIATTO

IL CUCCHIAIO

IL PANE L’OLIO

IL CUCCHIAINO IL COLTELLO

L’ACETO

IL TOVAGLIOLO

LA FORCHETTA

IL PEPE

IL SALE

IL BICCHIERE

L’ACQUA

LA BIRRA

LA BOTTIGLIA

LE Z I O N E 3

39


buon appetito! 11 Il conto, per favore!

26

Ascolta il dialogo e completalo con le seguenti parole. per favore

Scusi!

per cortesia

Q

____________

W

____________

Q

Mi porta ancora mezza minerale,

grazie

Sì, dica!

grazie

____________? W

Certo, signora. Desidera ancora qualcos’altro? Come dessert abbiamo gelato, macedonia, frutta fresca o il tiramisù, molto buono.

Q

No, ____________, va bene così. Ah, un momento, magari un caffè! Corretto?

3

W Q

Sì, ____________. E poi il conto, ____________.

E 10·11

W

D’accordo.

In coppia, leggete il dialogo prima con le parole da voi inserite e poi senza. Che funzione hanno queste espressioni?

12 Ancora qualcosa... Lavora con un compagno. Fate un dialogo al ristorante come quello del punto : il cliente ordina ancora qualcosa e il cameriere risponde. Aiutatevi con i balloon.

11

Certo signora! Scusi!

40

LE ZIONE 3

Mi porta ancora

mezza minerale? un po’ di pane? un tovagliolo?

No, grazie… Ah, un momento…


buon appetito! 13 In che locale mangiano? Leggi velocemente gli annunci e collegali alle seguenti persone. a b c d

Teresa preferisce la cucina di mare. Emilio non mangia carne. Andrea ama i piatti tipici regionali. Ada vuole fare una festa in un ristorante per circa cinquanta persone.

Ristorante Sale e pepe La zucca magica Cucina vegetariana Piatti bio, ingredienti km 0 Aperto solo a cena Chiuso il lunedĂŹ Via di San Lorenzo, 37 Roma Tel 06 4247890

Grande scelta insalate di fantasia e vini al bicchiere. 6DOD EDQFKHWWL Ă€QR D persone. 9HUDQGD DOO¡DSHUWR Viale del Vignola, 57 Roma Tel 064756798

Trattoria Zia Caterina Cucina pugliese (domenica cucina siciliana) Pasta fatta in casa Ăˆ gradita la prenotazione Da 50 anni al vostro servizio Corso Trieste, 55 Roma Tel 068688741

Ristorante del pescatore Ristorante Pizzeria Ferilli Pizze anche a mezzogiorno MenĂš del giorno â‚Ź 25 Giorno di chiusura martedĂŹ Piazza Capri, 11 Roma Tel 0675744566

SpecialitĂ di pesce Locale climatizzato Chiuso domenica e sabato a mezzogiorno

3

Via Belli, 214 Roma Tel 069544412

E tu, quale ristorante preferisci?

E 12

14 Un invito a cena

27

Gigi ed Anna hanno ospiti a cena e preparano un menĂš. Ascolta il dialogo e segna i piatti che nominano. arrosto carote cotolette formaggio frittata con le zucchine frutta fresca

gelato insalata macedonia melanzane alla parmigiana minestrone mozzarella

pere cotte petti di pollo purè di patate risotto ai funghi spaghetti tortellini in brodo

LE Z I O N E 3

41



Местоимения и частицы: Polpe e alla salsa di Amazu Per q u e sta sem p l i c e , o tt i m a e supe r e co no m ica ricetta de s ide ro ringraziare u n a n o st ra ex- st u d e nte s s a , o g g i caris s im a am ica, C hiho M as uda , che ha c u c in ato q u e sto p i atto i n o ccas io ne di una fe sta a s cuo la e po i mi ha dato la r ic etta d op o m i e r i p et u te ins iste nze . N o n v i s pave ntate pe r il nome: Amazu è solo aceto dolce. Già che ci siete, fate anche un esercizio sui pronomi: troverete alcuni verbi mancanti di pronomi diretti, locativi e ne, relat ivi; ag g iu n getel i e s c r i vete c i pe r co ntro llare il ris ultato . Ingre d ie nt i p e r l e p ol p ette x 4 pe rs o ne : 400 g ram m i di carne di m aiale macinata; 2 cipollotti; 1 uovo inte ro; 1 cucchiaino di sale; 1 cucchiaino di zucchero; 3 cucchiai di pangrattato. Ingredienti per la salsa di Amazu: 1 cipol la ; 1 / 2 p ep e ron e ro s s o e 1 / 2 pe pe ro ne g iallo ; 3 cucchiai di s als a di soia; 3 cucchiai di aceto; 5 cucchiai di acqua; 6 cucchiai di zucchero; 2 cucchiaini di fe co la d i p atate. – Tagliate i cipollotti in pezzi sottili. Unite___ (1) la carne macinata, l’uovo, il sale, lo zucchero e il pangrattato e amalgamate bene, fino a quando il comp o sto n o n d i ve nta u n p o ’ vis chio s o . Più m e s co late e m e g lio è . Formate _ _ _ (2 ) q u i n d i d e l l e p ol p ettine g randi quanto una no ce , _ _ _ (3) metterete a f r ig gere i n a b b o n d a nte o lio caldo . Quando s o no pro nte , tirate___ ( 4) su e mettete _ _ _ ( 5 ) s u u n fog lio di carta as s o rbe nte . M e ntre le p olpettine frig gono, preparate le salsa di Amazu nel seguente modo: tagliate la c ipolla e i p ep e ron i i n p ez z i p i cco li (co m e s e fo s s e ro canditi); s caldate un po’ d i o lio in u n a p a d e l l a ca p i ente e fate _ _ _ (6) s altare cipo lla e peperoni; ag giungete poi la salsa di soia, l’aceto, l’acqua e lo zucchero (a questo punto, Ch ih o co n s i g l i a d i u n i re anche un cucchiaio di “ Das hi- no - M oto”, cioè pol ve re d i d a d o g i a p p on e s e, s e _ _ _ (7) avete ); to g liete dal f uo co la padella e versate _ _ _ ( 8) l a fe co l a d i p atate , pre ce de nte m e nte ste m pe rata in 2 cucc hia i d i ac q u a : r i m ettete s u l fu o co e ris caldate pian piano f ino a qu ando la s als a d ive nta d en s a ; u n i te l e p olpettine e m e s co late be ne . S e r v ite subito. Buon ap p et ito ! S on o a d att i s s i m e pe r i bam bini, _ _ _ _ (9) piace ranno sicuramente sia p e r i l s a p ore c h e p er l’as petto co lo rato .

УРОВЕНЬ B1



Упражнение Buono come il pane… Vi piace il pane? Volete imparare alcune parole correlate al pane e saperne un po’ di più? marrone, beige, scrocchia, infarinato, tostato, abbrustolito, bianco, fragrante, lungo, ruvido, raffermo, morbido, duro, tondo, alto, basso

Поставьте эти прилагательные в правильные предложения: Il pane con i 5 sensi: alla vista può essere… all’udito… al tatto può essere… all’olfatto è…. al gusto può essere salato, insipido, buono Se ha più di due giorni è… Se viene messo nel tostapane è...

Tipi di pane: Buono ma il vino a misura. Se non è zuppa vino al vino. Pane finché dura, chi ha i denti e non ha il pane. Dire pane al pane e sotto la neve pane. Sotto l’acqua fame, è pane bagnato.

integrale filone toscano (senza sale) pugliese (salato) ferrarese (con strutto) ai cereali panini all’olio cotto a legna pancarré briochato baguette

На предыдущей странице вы видите изображения хлеба, найдите к каждому изображению подпись из списков ниже: Le forme del pane: ciambella fruste filoncini rosetta ciabatta pagnotta

Расставьте слова в поговорках правильно и попробуйте перевести их смысл: Chi il pane e non ha i denti, come il pane.

УРОВЕНЬ А1


УРОВЕНЬ B1

У праж нения mani, ha tutto il suo olio vivo e sano e caldo, e bisogna mangiar5/__ camminando lentamente, come se si pensasse alla fondazione del mondo; e non si deve pensare a niente, solo alla focaccia che si sta mangiando. E se si è in vista del mare, è meglio ancora: la focaccia allora si condisce anche di mare.” Vittorio G. Rossi (giornalista e scrittore ligure). Si racconta che i genovesi, nel 1500, lafugassa 6/__ mangiassero anche in chiesa durante i matrimoni e pare che il rumore delle mascelle in movimento,coprisse la predica in latino del prete anche al momento della benedizione degli sposi. Addirittura si racconta cheperfino durante i funerali non 7/__ lasciassero a casa e l’odore fragrante З а полн и те пропуски della focaccia si mescolava a quello н едо с т а ющи ми meditativo dell’incenso. Il vescovo fu così прям ым и costretto a minacciare scomuniche a chi м ес то имени ями avesse continuato a mangiar8/__ in chiesa. E l’usanza terminò, probabilmente a Quando in Italia si parla di focaccia, il malincuore. pensiero corre soprattutto verso la LiguAncora oggi la fugassa regna sovrana ria che conta innumerevoli e buonissime nelle panetterie liguri e oltre a quella tipologie di focacce che, a Genova e din- classica coperta d’olio c’è anche la torni, si iniziano a consumare già al mat- straordinaria focaccia di Recco, la cui tino presto, inzuppando1/__ nel caffè e nascita sembrerebbe attestarsi nel XII latte. Quella classica, sottilissima e intrisa secolo secondo un documento che 9/__ d’olio è molto amata da tutti i genovesi, cita in una preparazione offerta ai crociati 2/__ chiamano fugassa e 3/__descrivono in partenza verso la Terrasanta. Ѐ fatta così: “La focaccia bisogna mangiar4/__ con una sfoglia sottilissima ripiena di appena esce dal forno; allora brucia le formaggio fresco e morbido.


Ingre d ie nt i p er l a fo ca c c i a c l a s s ica genovese: 500 gr di farina biancalievito di birra un pizzico di sale un pizzico di zucchero olio di oliva tanta acqua quanta occorre. Ingredienti semplici, come avete visto, ma la cui lavorazione è molto importante: la sua durata (dall’inizio dell’impasto all’infornata, comprese le varie lievitazioni) è stimata intorno a 10 ore. Preparazione La sera prima setacciate la farina e disponete10/__ a fontana. Sciogliete il lievito con lo zucchero in una tazzina d’acqua tiepida e poi versate11/__ al centro della fontana. Aggiungete il sale, unite altri 150 ml di acqua e iniziate ad impastare il tu o. Lavorate12/__ in modo da o enere un impasto elas co e omogeneo. Coprite accuratamente la pasta ottenuta e fate13/__ lievitare, al riparo dalle correnti, per almeno 8 ore. La mattina seguente stendete la pasta e disponete14/__ in una teglia unta. Spennellate la superficie con un’emulsione di olio e acqua e lavorate15/__ con i polpastrelli in modo da formare dei piccoli buchi. Coprite la focaccia con un panp no e fate16/__ riposare per circa 2 ore. Cospargete17/__ di sale e cuocete18/__ n forno già caldo alla massima temperatura per circa 15 minu .

La foca c cia

genov es e


УРОВЕНЬ А2

Итальянский с вином: соедините каждое слово с его значением: 1. Annata 2. Affinamento 3. Barrique, botte 4. Cantina 5. Degustazione 6. Enologo 7. Etichetta 8. Fiasco, bordolese 9. IGT, DOC, DOCG 10. Viticoltore

я и н е н ж Упра

a. È l’anno della vendemmia, cioè quando è stata colta l’uva. b. È il modo per sentire la qualità del vino attraverso la vista, il profumo e il gusto. c. Sono recipienti più o meno grandi per conservare il vino. d. Stanza interrata, fresca e senza luce ideale per conservare il vino. La parola è usata anche per indicare l’azienda vinicola. e. Sigle che vengono usate per difendere i migliori vini tipici italiani. f. Professionista esperto in enologia ovvero nello studio delle tecniche di produzione e invecchiamento del vino. g. È il foglietto applicato sulle bottiglie di vino che dà informazioni sullo stesso: nome, tipo di vino, gradazione alcolica, luogo di provenienza, ecc. h. Bottiglie per contenere il vino. i. È la conservazione del vino per più anni, viene anche spesso chiamato “invecchiamento”. j. Persona che si dedica alla coltivazione dell’uva. 1.___ 2.___ 3.___ 4.___ 5.___ 6.___ 7.___ 8.___ 9.___ 10.___


А теперь заполните пропуски словами из первого упражнения: A. Per i vini italiani l’ __________ 2004 è una delle migliori. B. Gli acronimi DOC e DOCG certificano la zona di provenienza e la qualità di un vino, mentre la denominazione __________ indica vini da tavola di qualità prodotti in aree generalmente più ampie rispetto ai DOC e DOCG. C. Il ruolo dell’ __________ in una cantina è fondamentale perché è proprio questa importante figura professionale che prende le decisioni principali sullo stile di vino da produrre, sulla lavorazione dell’uva e lo svolgimento dei processi produttivi. D. L’ ___________ costituisce una sorta di “Carta d’identità” del vino, in quanto contiene tutti gli elementi necessari per identificare il prodotto a cui si riferisce. E. Il fiasco è un contenitore in vetro, rivestito di paglia, di forma panciuta e con il collo allungato mentre la _________ è una bottiglia da 0,75cl che prende il nome dalla città francese di Bordeaux. F. Non tutti i vini possono essere invecchiati: ci sono molti vini che non superano i due anni di _________ , anche nelle migliori e più opportune condizioni di conservazione. G. La botte serve alla conservazione, alla maturazione o all’invecchiamento del vino; la ________ è una piccola botte solitamente in legno di rovere. H. Secondo gli esperti, sono 4 i segreti di un buon vino: la qualità dei vitigni e del terreno, l’esperienza del __________ e il clima. I. Una __________ di vini permette di raffinare il proprio palato e di conoscere le migliori etichette italiane. J. Nella zona si trova una _________ molto rinomata per i suoi vini rossi da tavola e da invecchiamento.








ПОСУДА И СТОЛОВЫЕ ПРИБОРЫ

LE STOVIGLIE E LE POSATE

il piattino иль пьятти2но блюдце

il cucchiaino иль куккьяи2но чайная ложка

la tazza ла та2цца кружка

la tazza da caffè ла та2цца да каффэ2 кофейная чашка

la tazza da tè ла та2цца да тэ чайная чашка

la caffetiera ла каффэтье2ра кофейник

la teiera ла тэе2ра заварочный чайник

la brocca ла бро2кка кувшин

il portatovagliolo иль портатовальёло кольцо для салфетки

il piattino иль пьятти2но пирожковая тарелка

il piatto иль пья2тто мелкая тарелка

la ciotola ла чо2тола глубокая тарелка

il calice иль ка2личе бокал il bicchiere иль биккье2рэ стакан

il tovagliolo иль товальёло салфетка

il portauovo иль портауо2во подставка для яйца

le stoviglie di vetro лэ стови2лье ди вэ2тро стеклянная посуда


il piatto иль пья2тто порционная тарелка

la scodella ла скодэ2лла суповая тарелка

il cucchiaio иль куккья2ё столовая ложка il cucchiaio da dessert иль куккья2ё да дэссэ2рт десертная ложка

la forchetta ла форке2тта вилка

il coltello иль кольтэ2лло нож la posata ла поза2та столовые приборы

КУХНЯ

• LA CUCINA

le luci accento лэ лу2чи ачче2нто подсветка

la cappa ла ка2ппа вытяжка

il forno иль фо2рно духовка

il rubinetto иль рубинэ2тто кран

le mensole лэ мэ2нсоле полки l’armadietto лармадиэ2тто шкаф для посуды il pannello di protezione иль панэ2лло ди протэцио2нэ защитная панель il piano di lavoro иль пья2но ди лаво2ро рабочая поверхность

il fornello di ceramica иль форнэ2лло ди чера2мика il lavandino il cassetto керамическая иль лаванди2но иль кассэ2тто конфорка раковина ящик



NEL SUQ

Benedetta Vitali, Un libro buono un mondo, Giunti Progetti Educativi

Mi chiamo Nasser e vivo al Cairo. Il Cairo è la capitale dell’Egitto, è una grande cittĂ , anzi grandissima, una metropoli. Io vivo con la mia famiglia in un quartiere del centro, mio padre ha un negozio nel suq dove cucina e vende dolci e pasticcini di tutti i tipi. Il suq è un grande mercato, dove si vende di tutto, i negozi sono piccolissimi e attaccati l’uno all’altro, qualcuno è grande tanto quanto il venditore che ci sta dentro. La parte del suq che mi piace di piĂš è quella dove ci sono i venditori di spezie ed erbe: gli aromi sono cosĂŹ intensi che danno delle strane sensazioni e io starei ore e ore ad annusare. Quando ďŹ nisce la scuola io me ne vado nella bottega di mio padre, che però ha sempre tanto da fare e non mi può dar retta. Allora io me ne vado dietro dove c’è MustafĂ che aiuta mio padre a fare i dolci e mi racconta un sacco di cose anche se non mi fa toccare niente; mi dice che potrò cominciare quando compirò dodici anni. Ăˆ lui che mi ha insegnato i nomi delle spezie e tante altre cose.

s É‹ÉŠÉ&#x;ɰɢɢ ɢ ɢ ɧÉ&#x;ɤɨɏɨɪɾÉ&#x; ÉŹÉŞÉšÉœÉľ ɢɍɊɨɼɜɥɭɸɏɍɚ ɹɏɨɛɾ Ɋɪɢɞɚɏɜ É&#x;ÉžÉ&#x; ÉšɪɨɌɚɏ É„ÉšɤɢÉ&#x; ÉŤÉŠÉ&#x;ɰɢɢ ÉŹÉľ ɥɧÉšÉ&#x;ɲɜ"

COMPRENDO il testo

s É„É&#x;ÉŚ ɪɚɛɨɏÉšÉ&#x;ÉŹ ɊɚɊɚ ɇɚɍɍÉ&#x;ÉŞÉš"

Â… Il fruttivendolo. Â… Il panettiere. Â… Il pasticciere.

ɉɨɞɹÉ&#x;ɪɤɧɢ ÉĄÉ&#x;ɼɺɧɾɌ ɍɼɨɜɚ ɤɨɏɨɪɾÉ&#x; ÉŹÉ&#x;É›É&#x; ɊɨɌɨÉ?ɼɢ.

s ȺɪɨɌɚɏɾ ɡɏɨ:

CERCA GLI INDIZI !

Â… colori. Â… odori. Â… rumori.

ɉɨɞɹÉ&#x;ɪɤɧɢ Éœ ÉŹÉ&#x;ɤɍɏÉ&#x; ɤɪÉšɍɧɾɌ ɍɼɨɜɚ ɤɨɏɨɪɾÉ&#x; ÉŹÉ&#x;É›É&#x; ɊɨɌɨÉ?ɼɢ


MAGHI E STREGHE

brodo di strega La strega Amelia si stava divertendo un mondo! Dalla cucina in fondo alla grotta buia si sentiva un gran ribollire e canticchiare. Amelia recitava l’incantesimo del mostro magico, mentre aggiungeva gli ingredienti nel calderone gigante. Aveva impiegato molti giorni per raccogliere tutto quello che richiedeva la ricetta del libro degli incantesimi: occhio di lucertola, zampa di rana, coda di topo e abbaio di cane, starnuto di pollo, pipÏ di donnola e odore di gatto, tosse di pipistrello!

Leggere per...

COMPRENDERE

‹ Questo è l’ordine in cui sono narrati i fatti. A

‹ ɇɚ ÉŤÉšɌɨɌ ÉžÉ&#x;ÉĽÉ&#x; Éœ ɤÉšɤɨɌ ɊɨɪɚÉžɤÉ&#x; ÉœÉŤÉş Ɋɪɨɢɥɨɲɼɨ" ÉˆÉŹÉŚÉ&#x;ÉŹÉś ɤɪÉšɍɧɾɌ ɤɪÉ&#x;ɍɏɢɤɨɌ X.

B

A

B

B A


MAGHI E STREGHE Per trovare quest’ultimo ingrediente Amelia aveva dovuto inseguirne uno a cavallo della sua scopa e aveva rischiato anche di cadere. Il calderone iniziò a ribollire vigorosamente, finchĂŠ tra le bolle‌ apparve la testa di un mostro. − Oh! Piacere d’incontrarti! − esclamò Amelia. − Mmm! Piacere di mangiarti! − rispose il mostro. Amelia impallidĂŹ. Aveva di certo sbagliato incantesimo! La strega agitò freneticamente la bacchetta magica contro il mostro pronunciando strane formule, finchÊ‌ il mostro scomparve tra lampi e tuoni. Amelia non ci riprovò mai piĂš! AA.VV., 365 Storie e filastrocche per bambini, Gribaudo-Parragon Leggere per...

SCRIVERE

Stesura di un testo narrativo

‹ Čź ÉŹÉ&#x;ɏɪɚɞɢ ÉŠÉ&#x;ÉŞÉ&#x;ɍɤÉšÉ É˘ ÉŹÉ&#x;ɤɍɏ Ɋɨɼɜɥɭɚɍɜ ɊɨÉžɍɤÉšɥɤÉšɌɢ É§É˘É É&#x;. ‹ Amelia decise di mettere il pentolone‌ Il mostro indispettito tornò‌ e, come per incanto, sparirono‌Era proprio arrabbiato perchÊ‌ Pochi giorni prima si era preparato a dovere per apparire nel pentolone; si era nascosto‌

Letture 2 074 085.indd 77

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Fa l s om a g ro Falsomagro - блюдо, типичное для сицилийской кухни. Распространённое по всей территории острова, но различается в разных провинциях по ингредиентам, используемым для начинки. Мы будем готовить наиболее распространённую версию фальсомагро. П Р И ГОТО В Л Е Н И Е: Воз ьмите Возьм и кусок говядины и хорошо от бейте его, чтобы толщина была ровной . Нар Нарежьте колбасу, сало и сыр на брусочки или небольшие тонкие ломтики и отложите в сторону. В большой миске перемешайте фарш, тёртый сыр и панировочные сухари, затем хорошо вымесите руками. Приправьте солью и перцем, затем положите смесь на ваш кусок говядины ровным слоем , оставив 2 см со всех сторон . Выложите сверху брусочки сала , сыра и колбасы , а в центр положите целые варёные очищенные яйца. Закройте falsomagro, закатав говядину по направлению на себя; как следует перевяжите его кухонным шпагатом. Обжарьте рулет до аппетитной корочки со всех сторон на 2-3 ст. л . оливкового м асла и отложите . Нарежьте мелкими кубиками сельдерей, лук и морковь и пассеруйте их в глубокой сковороде с двумя -тремя столовыми ложками оливкового масла в течение 3-4 минут на медленном огне. Положите сверху ваш рулет, увеличьте огонь до среднего, через пару минут влейте красное вино. Когда оно испарится, добавьте обычную томатную пасту, столовую ложку концентрированной томатной пасты, соль и перец. Уменьшите огонь. Накройте крышкой и тушите falsomagro на

ИНГРЕДИЕНТЫ: Говяжий фарш 100 г

медленном огне в течение 60 минут, периодически переворачивая его ( примерно раз в 6-7 минут), чтобы приготовить его равномерно .

Тёртый твёрдый сыр 20 г Филе говядины 1 плоский широкий кусок 600 г Панировочные сухари 30 г Варёные вкрутую яйца 3-4 шт

Выключите огонь, вытащите мясо и положите его на разделочную доску, чтобы нарезать ломтиками о мтиками.. o magro, falsomagro,

Сало 30 г Сыр т ипа каччокавалло 40 г

сопровождая его

Оливковое масло ex travergine 4-5 ст. л . Варёная свиная колбаса с жиром 50 г Луковица крупная 1 шт Морковь крупная 1 шт Сельдерей 1 крупный стебель без листьев Оливковое масло ex travergine 2-3 ст. л . Соль , чёрный перец по вкусу Красное вино 50 мл Итальянская томатная паста, Passata di pomodoro 500 г Концентрированн ая томатная паста 1 ст. л .

соусом. м.

удалить шпагат и Под Подавайте авайте


С А Л АТ ГР АН АТОВ ЫЙ Предлагаем вам приготовить простейший рождественский салат! Этот салат делается именно на рождество по причине его красоты :-) Распространён по всей территории Италии, но больше по центру, в Лацио, Умбрии и т.д.

Ингредиент

ы:

15 0 г л и сть е в м ол одо го шпината 1 с п ел ы й гранат 70 г о ч и ще нных г рец к и х о р ехо в 1 г ру ш а 1 фе нхел ь 10 0 г м ел ко й ру колы Ол ив ко в о е м ас ло и ба л ь з а м и ч ес ки й укс ус д л я з а пр авки по в к усу

Варианты: если вы не любите руколу, возьмите 250 г листьев шпината. Грушу можете заменить на авокадо. Можете также добавить горгонзолу или другой сыр с плесенью, 200 г, но в таком случае без фенхеля и с грушей, а не с авокадо. Приготовление: Нарежьте фенхель полукружьями или четвертинками круга, очистите гранат, руколу и шпинат промойте и обсушите, грецкие орехи поломайте на половинки, или оставьте целыми. Грушу нарежьте некрупными ломтиками. Всё перемешайте. Заправьте маслом и уксусом, перемешайте ещё раз и подавайте.


ZUPPETTA DI FUNGHI E CILIEGIE AL LATTE DI NOCCIOLE E TIMO Ingredienti per 6 persone: 600 g di funghi assortiti, 1 noce di burro, 1 cucchiaio di farina, 7 dl di brodo leggero di verdure, 3 cucchiai di panna liquida, 1 spicchio d’aglio, 400 g di nocciole senza pelle, 4 dl di acqua, 3 rametti di timo fresco, 30 ciliegie, sale e pepe nero macinato fresco. Preparazione: - - .+ .) **, + .-+.$, (.,) , $ .* ).+ -* '-!. - .(,# -( # (.-+$ ) . . ( . ',)%,.",+ (- .,+.+, ',% . .-&&,')& .,+ -+ !. ) ( - .,)."(,& (," ( .",) .-+.$ $ ) .% ++ ' ,+, !. '+, . . - &+,- .,."')& ,!. ).')-.*- (' +- ."- ." )% ( ,+. '(( .-&&,')& .+ #,** , .% -&+, . * ,-**,- ."- + .,$ , )%,( !. &&,')& .,."')& , ,+. -+ .,+.# # . .').(-$ .%,. ,$ !. ) ,)'- .+-.* '(- # (. .$,)' , .$ * +-)% # !. &&,')& .+-."-(,)-. .$ * +- . ) !. ), .').#(,$ .$ + %,. ( % .*-+% .* ) ,)'-)% .-.$ * +-( !. &+, + -&+, . . ( - ,+.( .% +. ( % .+- *,- .* .(,#( )%-.,+. ++ ( .* #(, .* ).').* # (* , !. # . .$,)' , .-&&,')& .,+.+- .%,.) **, + .*-+% . .*' * .# (.-+ (,. .$,)' ,!. - - .,+.* $# -+.$, ( ",+ (- + . .(,$ + . '+."' * !. '-)% . ++ .-&&,')& .+-.#-))-! $#+ - .+-.* '(-.-."' * .% +* .# (.-+ (,. .$,)' ,!. - - . - *,'&- .+ .*,+, &, . &+, ,+.) **, + . -&+,- + .-.$ !. * +- + .,).')-.*, +- * ).+ ." &+, +,) %,. ,$ ."( * !. ## )-.+-. '##-. #( ) - . ( , +-.-** $#-&)- -.* ). '-+* .*,+, &,-.-( $- , - -! la zuppetta la nocciola il timo assortito la noce la farina il brodo la panna liquida lo spicchio d’aglio il rametto macinato riposare fondere

¹³¯¡¨ª ´³­¤³ª Â’¨Ÿ¿­  ¹¹Ž°²¨ £°¼œª¨Š Ž°¼¾ ³ª ¥³ŸŽ­ Œ¨¤ª¨¼ ¹¨¢ª¨ §³¥¡¨ª ¡¼¹­Žª ¢¼²Ž¡ª ¨§¼Ÿ¡Ă€­­Š §¤¼¹Ÿ Ž²¹²Ž¿²Ÿ¹¿ ° ¹²Ž¯¨²Ÿ

schiacciato imbiondire pepare la cottura mescolare evaporare il mestolo versare il coperchio riprendere il bollore il composto togliere il nocciolo la ciotola la fogliolina

° §¤ ¢¼­­Š ¯Ž¥¼¼²Ÿ ¯¼°¡¨²Ÿ ¯°¨£Ž²Ž¢¼­¨¼ ¯¼°¼¼¸ ²Ÿ ¢¯ °¨²Ÿ ¯ŽŽ¢­¨ª ­ ¨²Ÿ ª°¸ª ­ ¡ ²Ÿ ¹­Ž¢ ª¨¯¼­¨¼ ¹¼¹Ÿ ³¥° ²Ÿ ¢­³²Ÿ ªŽ¹²Ž¡ª ¨¹ª ¨¹²Ž¡¼ª

УРОВЕĐ?ĐŹ Đ?2


УРОВЕĐ?ĐŹ Đ?2 SARDE GRIGLIATE CON CILIEGIE E MENTA AL PROFUMO DI LIMONE Ingredienti per 6 persone: 24 sarde freschissime giĂ pulite, 20 ciliegie, 12 foglioline di menta freschissime, la buccia grattugiata di mezzo limone non trattato, 2 cucchiai d’olio extravergine d’oliva delicato, sale. Preparazione: Lavate e asciugate con cura le ciliegie, poi togliete il nocciolo e tagliatele a metĂ . Lavate le foglioline di menta e asciugatele. In una ciotola, mescolate le ciliegie insieme con la menta, la buccia grattugiata di limone, un pizzico di sale e l’olio extravergine d’oliva. Lasciate riposare al fresco. Intanto cuocete le sarde alla griglia, girandole piĂš volte. Quando sono cotte, aggiustate di sale e servitele accompagnandole con le ciliegie profumate. la sarda grigliato la menta la buccia

SCHIACCIA ALLE CILIEGIE Ingredienti per 6 persone: 500 g di farina, 2,5 dl d’acqua tiepida, 25 g di lievito di birra fresco, 1 cucchiaio d’olio extravergine d’oliva, 5 cucchiai di zucchero, 1 kg di ciliegie. Preparazione: )+ %*+ +*-*+ + -( ** ,) &, - , ', -) ( )&',-*,-!,'+(,-) (-+*-*+ + -$& -)&)) +,+-$+- &)) ' - * *+ - ', '%+( -$ *+ , - -* +#", +(-&(,-)+ *, , * +(-&(-),( ,))+ -!, * -*+ + ,' " '-)+'),-&( ', , , -* -)+*+ %+ -, )+&%, * - - %*+ -+*-( ))+ * - ( $ )+'),-# -$ **,-", ,- -# *,-+(-&(,- %*+, * % % '# ( -&( , - "',-*,-", ,-# -* -)+*+ %+ - ( ( $ ( -$,-",' -,*)&( - -* - &)) ' - ($ -+*-' -$ **, ", ,- -# *,- "',-* -)+*+ %+ -) +&$ ($ -+- '$+ - , )+, -*+ + ,' -" '-&( ,* ',- ', - + ),*$, -+*-! '( -,- (-&(,-! ') ,-!, -$ +- &) +- &**,- &" '!+)+ -%&,'(+ ) (-* -)+*+ %+ - " (( **, ) (-&(-" -$ *+ - -,%%+&(% &(-)&)) +,+ -$+- &)) ' - & ) -" '-)+'),- -#+(& + la schiaccia: ÉĽÉ&#x;ɊɺɲɤÉš

tiepido il lievito di birra sciogliere l’impasto avvolto

²Ă€¯Š ¯¨¢­¼ ¤°ŽŒŒ¨ ° ¹²¢Ž°¨²Ÿ ²¼¹²Ž § ¢Ă€°­³²Š

il canovaccio lievitare il nocciolo stendere la teglia unto il bordo spennellare

ª³¾Ž­­Ž¼ ¯ŽŽ²¼­œ¼ ¯Ž¤¾Ž¤¨²Ÿ ªŽ¹²Ž¡ª ° ¹ª ²¢ ²Ÿ ´Ž° ¹ § ­­Š ª° Š ¯Ž § ²Ÿ

¹ °¤¨­ ­ £°¨¼ ¿² ªŽŒ³°Â

grattugiato ²Ă€°²Š non trattato ­¼ ­ °¼§ ­­Š il pizzico š¼¯Ž²ª girare ¯¼°¼¢Ž° ¡¨¢ ²Ÿ


GELATO ALLA PANNA CON CILIEGIE CARAMELLATE Ingredienti per 6 persone: • Per il gelato: 5 dl di panna liquida, 5 dl di latte, 350 g di zucchero. Preparazione: ' , -*,-",((,- -+*-*, -+(-&(,-), '& *, -# ) *, - -# - &*-!& ) -" ' ,($ -, ** ' - +-'+#& -*,-), '& *,-$,*-!& ) - -,% %+&(% -* - &)) ' -# ) *,($ -!+( -,- &,($ - + ,' - )+ * - +* ', - -*, )+, -) - +-',!!' $$+ - &+($+ ' , -+*-*+ &+$ -( **,-% *, + ', -!, -#,( ),' - ( ' , -( *-!' '-!+( -,*-# # ( -$+- ' +'* -,) ) #",%(, -) (-* -)+*+ %+ -),',# **, • Per le ciliegie caramellate: -)+*+ %+ - -%-$+- &) ) ' - -)&)) +,+-$ ,) &, - &,*) -% ))+, $+-*+# ( Preparazione: , , - -, )+&%, -* -)+*+ %+ - ' , +(-&(-' )+"+ ( * - &)) ' -, + # -,** ,) &,- -,- &,* ) -% ))+,-$+-*+# ( -# ) *, - -# -,-)& ) ' ,-!& ) -$ *) -!+( -,- &,($ -+*-*+ &+$ -) #+() ' -,- * *+' - ,( ( -+*-),',# ** -, , ,( ,-*+ &+$ -,% %+&(% ($ - - - -)&)) +,+-$ ,) &,-# * -),*$, - &+( $+- &!!, * ) # ( - * - )+*+ %+ - ) *, * - !, * ',!!' $$,' - &-&(,- &" '!+)+ -$+-#,'# - -# ,** la gelatiera Ž°ŽŒ¼­¨œ mantecare § ¹²²Ÿ la goccia ÂŞÂ ÂŻÂŤÂż

il recipiente Ă€ªŽ¹²Ÿ tuffare Žª³­ ²Ÿ scolare ¹¨²Ÿ

УРОВЕĐ?ĐŹ Đ?2


УРОВЕНЬ B1

Il carrello della spesa Antipasto

Acciughe in scabeccio ACCIUGHE 1 kg FARINA 00 150 g ACETO BIANCO 200 ml VINO BIANCO 200 ml AGLIO 2 spicchi LIMONE 1 CIPOLLA ROSSA 1 SALVIA 2 foglie OLIO DI SEMI DI ARACHIDI SALE, PEPE

Primo

Pansoti liguri con salsa di noci PER LA PASTA FARINA 00 400 g UOVA 4 OLIO EXTRAVERGINE D'OLIVA SALE PER IL RIPIENO BIETOLE O SPINACI O BORRAGINE 1 kg UOVA 2 FORMAGGIO GRATTUGGIATO 50 g RICOTTA DI PECORA 200 g SALE, NOCE MOSCATA PER LA SALSA DI NOCI GHERIGLI DI NOCI 200 g PANCARRÈ 4 fette FORMAGGIO GRATTUGGIATO 40 g AGLIO 1 spicchio LATTE 100 ml OLIO EXTRAVERGINE D'OLIVA 60 ml PANNA FRESCA 10 ml

Secondo

Cima ripiena alla genovese CIMA DI VITELLO 1,2 kg UOVA 6 intere POLPA DI MANZO TRITATA 200 g PROSCIUTTO COTTO 1 fetta da 100 g PISELLI SURGELATI 50 g PORCINI SECCHI 30 g CERVELLA DI VITELLO 100 g SCALOGNO 1 FORMAGGIO GRATTUGGIATO 80 g PINOLI 20 g MAGGIORANA NOCE MOSCATA OLIO EXTRAVERGINE D'OLIVA SALE, PEPE

Dolce

Pere al vino con mousse di cannella PER LE PERE PERE MARTIN 6 ZUCCHERO 150 g BAROLO 750 ml CANNELLA mezza stecca PER LA MOUSSE ALLA CANNELLA ZUCCHERO 160 g UOVA 4 tuorli LATTE 200 ml CANNELLA IN POLVERE 1/2 cucchiaio GELATINA 2 fogli PANNA FRESCA 200 ml


ME NU LIG URE

Acciughe in scabeccio Fritte e marinate: da una preparazione antica nasce un piatto sempre attuale

6 PERSONE

INGREDIENTI ACCIUGHE 1 kg FARINA 00 150 g ACETO BIANCO 200 ml VINO BIANCO 200 ml AGLIO 2 spicchi LIMONE 1 CIPOLLA ROSSA 1 SALVIA 3 foglie OLIO DI SEMI DI ARACHIDI SALE E PEPE

DIFFICOLTÀ FACILE

1

PULITE le acciughe: togliete la testa e le interiora, apritele a libro ed eliminate anche le lische, lavatele sotto l’acqua fredda, poi asciugatele su un telo da cucina. A questo punto, passatele nella farina e friggetele in olio ben caldo. Infine, scolatele su carta da cucina e tenetele da parte.

PREPARAZIONE 15 MIN+RIPOSO COTTURA 30 MIN

2

TAGLIATE la cipolla a fettine, quindi fatela rosolare in una casseruola a fuoco basso insieme agli spicchi d’aglio e alle foglie di salvia. Quando ha preso colore, bagnate con l’aceto e il vino bianco, quindi lasciate bollire per 15 minuti. Togliete dal fuoco, tagliate il limone a fettine e unitelo alla cipolla, quindi lasciate intiepidire.

COSTO BASSO

3

DISPONETE le acciughe fritte in una ampia pirofila, ricopritele con il sugo intiepidito di vino, aceto, cipolle e limone, quindi lasciate marinare il tutto per almeno un’ora. Disponete nei piatti le fettine di limone, appoggiate sopra le acciughe alternandole alla cipolla, regolate di sale e pepe, quindi servite.


Pansoti liguri con salsa di noci La pasta fatta in casa, ripiena di verdura e ricotta, si sposa con un condimento saporito. E insieme creano una ricetta classica e intramontabile 6 PERSONE

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DIFFICOLTÀ MEDIA

PREPARAZIONE 35 MIN+RIPOSO COTTURA 25 MIN

COSTO BASSO


INGREDIENTI PER LA PASTA FARINA 00 400 g UOVA 4 OLIO EXTRAVERGINE D'OLIVA SALE PER IL RIPIENO BIETOLE 1 Kg UOVA 2 FORMAGGIO GRATTUGIATO 50 g RICOTTA DI PECORA 200 g SALE, NOCE MOSCATA

PER LA SALSA DI NOCI GHERIGLI DI NOCI 200 g PANCARRÈ 4 fette FORMAGGIO GRATTUGIATO 40 g AGLIO 1 spicchio LATTE 100 ml OLIO EXTRAVERGINE D'OLIVA 60 ml PANNA FRESCA 10 ml

Il consiglio

UN PIATTO TRADIZIONALE PREPARATO CON LE ERBETTE PER RISPETTARE la tradizione, i pansoti andrebbero preparati con un mix di erbe fresche che crescono spontaneamente lungo le coste liguri: in dialetto, per indicarle, si utilizza il termine “preboggion”. Data la loro difficile reperibilità, si è ormai diffusa anche in

1

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3

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PULITE le bietole togliendo le parti più dure, lavatele e lessatele 20 minuti in acqua salata. Poi, strizzatele e tritatele. Quindi, trasferitele in una terrina con le uova, la ricotta, la noce moscata, il formaggio grattugiato e il sale. Mescolate con cura e poi raffreddate in frigorifero.

DIVIDETE l’impasto in più parti e passatelo nella macchina per la pasta, fino a ottenere una sfoglia sottile. Quindi, dalla sfoglia ricavate dei tondi. Mettete un cucchiaino di ripieno al centro di ognuno e richiudete il pansoto a mezzaluna, premendo accuratamente i bordi.

Liguria l’abitudine di utilizzare la bietola. Ma per il ripieno dei pansoti, che devono il nome alla forma “panciuta”, sono perfetti anche gli spinaci o la borragine. Se volete, potete anche congelare i pansoti. Poi, per cuocerli, tuffateli ancora congelati in acqua bolente.

DISPONETE la farina a fontana, versate al centro le uova e poco sale e impastate. Poi, aggiungete un filo d’olio e continuate a impastare per ottenere un composto liscio ed elastico. Se serve, aggiungete poca acqua. Infine, coprite con la pellicola e fate riposare in frigorifero 30 minuti.

BAGNATE il pancarrè nel latte, strizzatelo e trasferitelo nel mixer con le noci, il formaggio grattugiato e l’aglio. Frullate, poi unite l’olio a filo, la panna e mescolate bene. Cuocete i pansoti 4-5 minuti, scolateli e conditeli con la salsa di noci allungata con poca acqua di cottura. Per servire, guarnite il piatto con gherigli di noci.


Cima ripiena alla genovese Da una antica tradizione, una ricetta che un tempo serviva per utilizzare gli avanzi. Oggi, rivisitata, è un piatto adatto anche alle grandi occasioni 6 PERSONE

DIFFICOLTÀ MEDIA

PREPARAZIONE 25 MIN+RIPOSO COTTURA 60 MIN

COSTO MEDIO


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CON UN COLTELLO affilato, incidete la carne di vitello profondamente, in modo da ottenere una tasca. Fate rivenire i funghi in poca acqua per 2 ore. Intanto, tagliate la cervella a pezzetti e tritate lo scalogno. In una padella, soffriggete la polpa tritata, la cervella e lo scalogno, poi aggiungete maggiorana, sale, pepe e spegnete il fuoco.

RIEMPITE la cima con l’impasto per due terzi, perché in cottura le uova si espandono. Poi, chiudete il lato aperto con uno stecchino, avvolgetela in un telo e legatela con lo spago. Trasferite la cima in una pentola d’acqua fredda e mettetela sul fuoco: quando l’acqua bolle, punzecchiate la cima con una forchetta, per impedirle di aprirsi, e salate l’acqua. Fate cuocere per 1 ora in tutto. INGREDIENTI CIMA DI VITELLO 1,2 kg UOVA 6 intere POLPA DI MANZO TRITATA 200 g PROSCIUTTO COTTO 1 fetta da 100 g PISELLI SURGELATI 50 g PORCINI SECCHI 30 g CERVELLA DI VITELLO 100 g SCALOGNO 1 FORMAGGIO GRATTUGIATO 80 g PINOLI 20 g MAGGIORANA NOCE MOSCATA OLIO EXTRAVERGINE D'OLIVA SALE E PEPE

VERSATE anche le uova, poi unite il prosciutto cotto tagliato a dadini e i funghi scolati e tagliati a pezzetti. Aggiungete i piselli, i pinoli, poca noce moscata e regolate di sale. Quindi, insaporite con il formaggio grattugiato e mescolate bene con un cucchiaio di legno: dovete ottenere un impasto abbastanza sodo.

SPEGNETE il fuoco e lasciate raffreddare la cima nella sua acqua di cottura. Trasferitela quindi in un colapasta, appoggiate sopra, come peso, la pentola piena d’acqua e lasciate scolare per una notte. Togliete la cima dal telo, tagliatela a fettine e, se vi piace, servitela con un contorno di patate lesse aromatizzate con prezzemolo. Il consiglio

NICCOLÒ V COLLI DI LUNI DOC L’ABBIAMO SCELTO PERCHÉ Accompagna piatti importanti di carne e formaggi stagionati.

PROFUMO Intenso e complesso, con sentori speziati di pepe nero e cannella.

UVE Sangiovese, Merlot, Pollera Nera.

GUSTO Caldo, con finale piacevolmente asciutto.

COLORE Rosso rubino con sfumature porpora.

COME SERVIRLO Temperatura: 18-20°C. www.cantinelunae.it


Pere al vino con mousse di cannella Un dolce al cucchiaio dal sapore intenso, per chiudere il pranzo con stile

6 PERSONE

INGREDIENTI PER LE PERE PERE MARTIN 6 ZUCCHERO 150 g BAROLO 750 ml CANNELLA mezza stecca

PREPARAZIONE 15 MIN + RAFFREDDAMENTO COTTURA 40 MIN

DIFFICOLTÀ FACILE

PER LA MOUSSE ALLA CANNELLA ZUCCHERO 160 g UOVA 4 tuorli LATTE 200 ml CANNELLA IN POLVERE ½ cucchiaio GELATINA 2 fogli PANNA FRESCA 200 ml

1

PELATE le pere ed eliminate delicatamente il torsolo, facendo attenzione a non staccare il picciolo. In una casseruola, fate bollire nel vino la stecca di cannella e lo zucchero, quindi unite le pere e lasciate sobbollire 30 minuti. Poi, lasciatele raffreddare nel loro liquido di cottura.

2

COSTO MEDIO

IN UNA CIOTOLA lavorate i tuorli con lo zucchero, poi aggiungete il latte caldo e cuocete a fuoco basso, senza mai raggiungere il bollore, per circa 10 minuti. Aggiungete la cannella e la gelatina precedentemente ammollata in acqua fredda e strizzata, mescolate bene e lasciate intiepidire.

3

MONTATE la panna per metà, poi incorporatela delicatamente al composto. A questo punto, distribuite il composto in 6 stampi monoporzione e fate raffreddare in frigorifero per almeno 2 ore. Infine, sformate le mousse e servitele insieme alle pere irrorate con il loro liquido di cottura.



УРОВЕНЬ B2

ALCUNE NORME D’IGIENE Tiberio imperatore diceva che l'uomo, giunto all'età di trentacinque anni, non dovrebbe avere più bisogno di medico. Se questo aforismo, preso in senso largo è vero, non è men vero che il medico, chiamato a tempo, può troncare sul bel principio una mala a ed anche salvarvi da immatura morte; il medico poi se non guarisce, solleva spesso, consola sempre. La massima dell'imperatore Tiberio è vera in quanto che l'uomo arrivato a metà del corso della vita dovrebbe avere acquistata tanta esperienza sopra sé stesso da conoscere ciò che gli nuoce e ciò che gli giova e con un buon regime diete co governarsi in modo da tenere in bilico la salute, la qual cosa non è difficile se questa non è minacciata da vizii organici o da qualche viscerale lesione. Oltre a ciò dovrebbe l'uomo, giunto a quell'età, essersi persuaso che la cura profila ca, ossia preven va, è la migliore, che ben poco evvi a sperare dalle medicine e che il medico più abile è colui che ordina poco e cose semplici. Le persone nervose e troppo sensibili, specialmente se disoccupate ed apprensive, si figurano di aver mille mali che hanno sede solo nella loro immaginazione. Una di queste, parlando di sé stessa, diceva un giorno al suo medico: “Io non capisco come possa campare un uomo con tan malanni addosso”. Eppure non solo è campata con qualche incomoduccio comune a tan altri; ma essa ha raggiunto una tarda età. Ques infelici ipocondriaci, che altro non sono, meritano tu o il nostro compa mento imperocché non sanno svincolarsi dalle pastoie in cui li ene una esagerata e con nua paura, e non c'è modo a persuaderli, ritenendosi inganna dallo zelo di coloro che cercano di confortarli. Spesso li vedrete coll'occhio torvo e col polso in mano ge ar sospiri, guardarsi con ribrezzo allo specchio ed osservare la lingua; la no e di soprassalto balzar dal le o, spaventa per palpitar del cuore in sussulto. Il vi o per essi è una pena, non solo per la scelta de' cibi; ma ora temendo di aver mangiato troppo, stanno in apprensione di qualche accidente, ora volendo correggersi con as nenza eccessiva hanno insonnia la no e e sogni moles . Col pensiero sempre a sé stessi pel more di prendere un raffreddore o un mal di pe o, escono ravvol in modo che sembrano fegatelli nella rete, e ad ogni po' d'impressione fredda che sentono sopramme ono involucri sopra involucri da disgradarne, sto per dir, le cipolle. Per ques tali non c'è medicina che valga e un medico coscienzioso dirà loro: divagatevi, distraetevi, passeggiate spesso all'aria aperta per quanto le vostre forze il comportano, viaggiate, se avete qua rini, in buona compagnia e guarirete. S'intende bene che io in questo scri o parlo alle classi agiate, ché i disereda dalla fortuna sono costre , loro malgrado, a fare di necessità virtù e consolarsi rifle endo che la vita a va e frugale contribuisce alla robustezza dei corpo e alla conservazione della salute. Da ques preliminari passando alla generalità di una buona igiene, perme etemi vi rammen alcuni prece che godono da lungo tempo la sanzione scien fica, ma che non sono ripetu mai abbastanza; e per primo, parlandovi del ves ario, mi rivolgo alle signore mamme e dico ad esse: cominciate a ves r leggieri, fino dall'infanzia, i vostri bambini, che poi fa adul con questo metodo risen ranno meno le brusche variazioni dell'atmosfera e andranno meno sogge alle infreddature, alle bronchi . Se poi, durante l'inverno, non eleverete ne' vostri appartamen il calore delle stufe oltre ai 12 o 14 gradi, vi salverete probabilmente dalle polmoni che sono così frequen oggigiorno. Alle prime frescure non vi aggravate, a un tra o, di troppi panni, basta un indumento esterno e precario per poterlo deporre e riprendere a piacere nel frequente alternarsi della stagione fino a che non saremo entra


nel freddo costante. Quando poi vi avvicinate alla primavera rammentatevi allora del seguente proverbio che io trovo di una verità indiscu bile: Di aprile non alleggerire, Di maggio va' adagio, Di giugno ge a via lo co cugno, Ma non lo impegnare Ché potrebbe abbisognare. al tabaccaio. Cercate di abitar case sane con molta luce e ven late: dov’entra il sole fuggono le mala e. Compassionate quelle signore che ricevono quasi all'oscuro, che quando andate a visitarl inciampate nei mobili e non sapete dove posare il cappello. Per questo loro costume di vivere quasi sempre nella penombra, di non far moto a piedi e all'aria libera ed aperta, e perché tende naturalmente il loro sesso a ber poco vino e a cibarsi scarsamente di carne, preferendo i vegetali e i dolciumi, non trovate fra loro le guance rosee, indizio di prospera salute, le belle carnagioni tu o sangue e la e, non cicce sode, ma floscie e visi come le vecce fa e nascere al buio per adornare i sepolcri il giovedì santo. Qual maraviglia allora di veder fra le donne tante isteriche, nevro che ed anemiche? Avvezzatevi a mangiare d'ogni cosa se non volete divenire incresciosi alla famiglia. Chi fa delle esclusioni parecchie offende gli altri e il capo di casa, costre a seguirlo per non raddoppiar le pietanze. Non vi fate schiavi del vostro stomaco: questo viscere capriccioso, che si sdegna per poco, pare si dile di tormentare specialmente coloro che mangiano più del bisogno, vizio comune di chi non è costre o dalla necessita al vi o frugale. A dargli re a, ora con le sue nausee ora col rimandarvi alla gola il sapore de' cibi ricevu ed ora con moleste acidità, vi ridurrebbe al regime de' convalescen . In ques casi, se non avete nulla a rimproverarvi per istravizio, muovetegli guerra; comba etelo corpo a corpo per vedere di vincerlo; ma se poi assolutamente la natura si ribella ad un dato alimento, allora solo concedetegli la vi oria e sme ete. Chi non esercita a vità muscolare deve vivere più parco degli altri e a questo proposito Agnolo Pandolfini nel Tra ato del governo della famiglia, dice: “Trovo che molto giova la dieta, la sobrietà, non mangiare, non bere, se non vi sen te fame o sete. E provo in me questo, per cosa cruda e dura che sia a diges re, vecchio come io sono, dall'un sole all'altro mi trovo averla diges ta. Figliuoli miei, prendete questa regola brieve, generale e molto perfe a. Ponete cura in conoscere qual cosa v'è nociva, e da quella vi guardate; e quale vi giova e fa pro quella seguite e con nuate”. Allo svegliarvi la ma na consultate ciò che più si confà al vostro stomaco; se non lo sen te del tu o libero limitatevi ad una tazza di caffè nero, e se la fate precedere da mezzo bicchier d'acqua frammista a caffè servirà meglio a sbarazzarvi dai residui di una imperfe a diges one. Se poi vi trovate in perfe o stato e (avvertendo di non pigliare abbaglio perché c'è anche la falsa fame) sen te subito bisogno di cibo, indizio certo di buona salute e pronos co di lunga vita, allora viene opportuno, a seconda del vostro gusto, col caffè nero un cros no imburrato, o il caffè col la e, oppure la cioccolata. Dopo qua r'ore circa, che tante occorrono per digerire una colazione ancorché scarsa e liquida, si passa secondo l'uso moderno alla colazione solida delle 11 o del mezzogiorno. Questo pasto, per essere il primo della giornata, è sempre il più appe toso, e perciò non conviene levarsi del tu o la fame, se volete gustare il pranzo e, ammenoché non conduciate vita a va e di lavoro muscolare, non è bene il pasteggiar col vino, perché il rosso non è di facile diges one e il bianco essendo alcoolico, turba la mente se questa deve stare applicata. Meglio è il pasteggiar la ma na con acqua pura e bere in fine un bicchierino o due di vino da bo glia, oppure il far uso di the semplice o col la e che io trovo molto omogeneo; non aggrava lo stomaco e, come alimento nervoso e caldo aiuta a digerire. Nel pranzo, che è il pasto principale della giornata e, direi, quasi una festa di famiglia, si può scialare, ma più durante l'inverno che nell'estate, perché nel caldo si richiedono alimen leggieri e facili a digerirsi. Più e diverse qualità di cibi, dei due regni della natura, ove predomini l'elemento carneo, contribuiscono meglio a una buona diges one specialmente se annaffia da vino vecchio ed asciu o; ma guardatevi dalle scorpacci-


ate come pure da quei cibi che sono soli a sciogliervi il corpo, e non dilavate lo stomaco col troppo bere. A questo proposito alcuni igienis consigliano il pasteggiar coll'acqua anche durante il pranzo, serbando il vino alla fine. Fatelo se ve ne sen te il coraggio; a me sembra un troppo pretendere. Se volete una buona regola, nel pranzo arrestatevi al primo boccone che vi fa nausea e senz'altro passate al dessert. Un'altra buona consuetudine contro le indiges oni e all'esuberanza di nutrimento è di mangiar leggiero il giorno appresso a quello in cui vi siete nutri di cibi gravi e pesan . Il gelato non nuoce alla fine del pranzo, anzi giova, perché richiama al ventricolo il calore opportuno a ben digerire; ma guardatevi sempre, se la sete non ve lo impone, di bere tra un pasto e l'altro, per non disturbare la diges one, avendo bisogno questo lavoro di alta chimica della natura di non essere molestato. Fra la colazione e il pranzo lasciate correre un intervallo di se e ore, che tante occorrono per una completa diges one, anzi non bastano per quelli che l'hanno lenta, cosicché avendo luogo la colazione alle undici, meglio è trasportare il pranzo alle se e; ma veramente non si dovrebbe ritornare al cibo altro che quando lo stomaco chiama con insistenza soccorso, e questo bisogno tanto più presto si farà imperioso se lo provocate con una passeggiata all'aria libera oppure con qualche esercizio temperato e piacevole. “L’esercizio, dice il precitato Agnolo Pandolfini, conserva la vita, accende il caldo e il vigore naturale, schiuma superchie e ca ve materie e umori, for fica ogni virtù del corpo e de' nervi; è necessario a' giovani, u le a' vecchi. Colui non faccia esercizio, che non vuole vivere sano e lieto. Socrate, si legge, in casa ballava e saltava per esercitarsi. La vita modesta, riposata e lieta fu sempre o ma medicina alla sanità”. La temperanza e l'esercizio dei corpo sono dunque i due perni su cui la salute si aggira; ma avver te che quando eccede, cangiata in vizio la virtù si vede, imperocché le perdite con nue dell'organismo hanno bisogno di riparazione. Dalla pletora per troppo nutrimento guardatevi dal cadere nell'eccesso opposto di una scarsa e insufficiente alimentazione per non lasciarvi indebolire. Durante l'adolescenza ossia nel crescere, l'uomo ha bisogno di molto nutrimento; per l'adulto e specialmente pel vecchio la moderazione nel cibo è indispensabile virtù per prolungare la vita. A coloro che hanno conservata ancora la beata usanza de' nostri padri di pranzare a mezzogiorno o al tocco, rammenterò l'an chissimo adagio: Post prandium stabis et post cenam ambulabis; a tu poi, che la prima diges one si fa in bocca, quindi non si potrebbe mai abbastanza raccomandare la conservazione dei den , per triturare e macinare convenientemente i cibi, che coll'aiuto della saliva, si digeriscono assai meglio di quelli trita e pesta in cucina, i qualirichiedono poca mas cazione, riescono pesan allo stomaco, come se questo viscere sen sse sdegno per avergli tolto parte del suo lavoro; anzi mol cibi riputa indiges possono riescire digeribili e gusta meglio mediante una forte mas cazione. Se con la guida di queste norme saprete regolar bene il vostro stomaco, da debole che era il renderete forte, e se forte di natura, tale il conserverete senza ricorrere ai medicamen . Rifuggite dai purgan , che sono una rovina se usa di frequente, e ricorrete ad essi ben di rado e soltanto quando la necessità il richieda. Molte volte le bes e col loro is nto naturale e fors'anche col raziocinio insegnano a noi come regolarci: il mio carissimo amico Sibillone, quando prendeva un'indiges one, stava un giorno o due senza mangiare e l'andava a smal re sui te . Sono quindi da deplorare quelle pietose mamme che, per un'esagerazione del sen mento materno, tengono gli occhi sempre inten alla salute de' loro piccini e ad ogni istante che li vedono un po' mogi o non obbedien al secesso, con quella fisima sempre in capo de' bachi, i quali il più sovente non sono che nella loro immaginazione, non lasciano agir la natura che, in quella età rigogliosa ed esuberante di vita, fa prodigi lasciata a se stessa; ma ricorrono subito al medicamento, al clistere. L'uso de' liquori che, a non istare in guardia diventa abuso, è riprovato da tu gli igienis pei guas irreparabili che cagionano nell'organismo umano. Può fare eccezione soltanto un qualche leggero poncino di cognac (sia pure con l'odore del rhum) nelle fredde serate d'inverno, perché aiuta nella no e la diges one e vi trovate la ma na con lo stomaco più libero e la bocca migliore. Male, male assai poi fanno coloro che si lasciano vincere dal vino. A poco a poco, sentono nausea al cibo e si nutrono quasi esclusivamente di quello; indi si degradano agli occhi del mondo, diventando ridicoli, pericolosi e bes ali. C'era un mercante che quando arrivava in una ci à si fermava ad una cantonata per osservar la gente che passava e quando vedeva uno col naso rosso erasollecito a chiedergli dove si vendeva il vino


buono. Anche passando sopra al marchio d'intemperanza che questo vizio imprime spesso sul viso, e a certe scene che destano soltanto unsenso d'ilarità - come quella di un cuoco il quale, mentre i suoi padroni aspettavano a cena, teneva la padella sopra l'acquaio e furiosamente faceva vento al di so o - è certo che quando vedete ques beoni, che cogli occhi imbambola , mal pronunciando l'erre dicono e fanno sciocchezze spesso comprome en , vi sen te serrare il cuore nel more che non si passi alle risse e dalle risse al coltello come avviene sovente. Persistendo ancora in questo vizio brutale, che si fa sempre più imperioso, si diventa ubriaconi incorreggibili; i quali tu finiscono miseramente. Neppure sono da lodarsi coloro che cercano di procras nare l'appe to cogli eccitan , imperocché se avvezzate il ventricolo ad aver bisogno di agen esterni per aiutarlo a digerire finirete per isnervare la sua vitalità e l'elaborazione de' succhi gastrici diverrà dife osa. Quanto al sonno e il riposo sono funzioni assolutamente rela ve da conformarle al bisogno dell'individuo, poiché tu non siamo ugualmente conforma , e segue talvolta che uno si senta un malessere generale e indefinibile senza potersene rendere ragione e questo da altro non deriva che da mancanza di riposo riparatore. Chiudo la serie di ques prece , ge a giù così alla buona e senza pretese, coi seguen due proverbi, tol dalla le eratura straniera, non senza augurare al le ore felicità e lunga vita. PROVERBIO INGLESE Early to bed and early to rise Makes a man healthy, wealthy and wise Coricarsi presto ed alzarsi presto Fanno l'uomo sano, ricco e saggio. PROVERBIO FRANCESE Se lever à six, déjeuner a dix Diner à six, se coucher à dix, Fait vivre l’homme dix fois dix. Alzarsi alle sei, far colazione alle dieci, Pranzare alle sei, coricarsi alle dieci Fa viver l'uomo dieci volte dieci.


Le era del poeta Lorenzo Stecche (Olindo Guerrini) a cui mandai in dono una copia del mio libro di cucina, terza edizione: On. Signor mio, Ella non può immaginare che gradita sorpresa mi abbia fa o il suo volume, dove si compiacque di ricordarmi! Io sono stato e sono uno degli apostoli più ferven ed an chi dell'opera sua che ho trovato la migliore, la più pra ca, e la più bella, non dico di tu e le italiane che sono vere birbonate, ma anche delle straniere. Ricorda ella il Vialardi che fa testo in Piemonte? “GILLÒ ABBRAGIATO. - La volaglia spennata si abbrus a, non si sboglienta, ma la longia di bue piccata di trifola cesellata e di giambone, si ruola a forma di valigia in una braciera con bu rro. Umiditela soventemente con grassa e sgorgate e imbianchite due animelle e fatene una farcia da chenelle grosse un turacciolo, da bordare la longia. Co a che sia, giusta di sale, verniciatela con salsa di toma che rido a spessa da velare e fate per guarnitura una macedonia di mellone e zucco e servite in terrina ben caldo”. Non è nel libro, ma i termini ci sono tu . Quanto agli altri Re dei Cuochi, Regina delle Cuoche ed altre maestà culinarie, non abbiamo che traduzioni dal francese o compilazioni sgangherate. Per trovare una rice a pra ca e ada a per una famiglia bisogna andare a tentone, indovinare, sbagliare. Quindi benede o l’Artusi! È un coro questo, un coro che le viene di Romagna, dove ho predicato con vero entusiasmo il suo volume. Da ogni parte me ne vennero elogi. Un mio caro parente mi scriveva: “Finalmente abbiamo un libro di cucina e non di cannibalismo, perché tu gli altri dicono: prendete il vostro fegato, tagliatelo a fe e, ecc.” e mi ringraziava. Avevo anch’io l’idea di fare un libro di cucina da me ere nei manuali dell’Hoepli. Avrei voluto fare un libro, come si dice di volgarizzazione; ma un poco il tempo mi mancò, un poco ragioni di bilancio mi rendevano difficile la parte sperimentale e finalmente venne il suo libro che mi scoraggiò affa o. L’idea mi passò, ma mi è rimasta una discreta collezione di libri di cucina che fa bella mostra di sé in uno scaffale della sala da pranzo. La prima edizione del suo libro, rilegata, interfogliata ed arricchita (?) di parecchie rice e, vi ha il posto d’onore. La seconda serve alla consultazione quo diana e la terza ruberà ora il posto d’onore alla prima perché superba dell’autografo dell’Autore. Così, come Ella vede, da un pezzo conosco, s mo e consiglio l’opera sua ed Ella intenda perciò con che vivissimo piacere abbia accolto l’esemplare cortesemente inviatomi. Prima il mio stomaco solo provava una doverosa riconoscenza verso di Lei; ora allo stomaco si aggiunge l’animo. È perciò, Egregio Signore, che rendendole vivissime grazie del dono e della cortesia, mi onoro di rassegnarmi colla dovuta gra tudine e s ma. Bologna, 19-XII-96 Suo Dev.mo Olindo Guerrini La contessa Maria Fantoni, ora vedova dell’illustre professor Paolo Mantegazza, mi fece la inaspe ata sorpresa di onorarmi dell’infrascri a le era, la quale serbo in conto di gradito premio alle mie povere fa che. San Terenzo (Golfo della Spezia) 14 novembre ’97 Gen l.mo Signor Artusi, Mi scusi la sfacciataggine, ma sento proprio il bisogno di dirle, quanto il suo libro mi sia u le e caro; sì, caro, perché nemmeno uno dei pia che ho fa o mi è riuscito poco bene, e anzi taluni così perfe da riceverne elogi, e siccome il merito è suo, voglio dirglielo per ringraziarlo sinceramente. Ho fa o una sua gela na di cotogne che anderà in America; l'ho mandata a mio figliastro a Buenos Ayres e sono sicura che sarà apprezzata al suo giusto valore. E poi lei scrive e descrive così chiaramente che il me ere in esecuzione le sue rice e è un vero piacere e io ne provo soddisfazione. Tu o questo volevo dirle e per questo mi sono permessa indirizzarle questa le era. Mio marito vuole esserle rammentato con affe o. Ed io le stringo la mano riconoscen ssima.


Maria Mantegazza Le commedie della cucina, ossia la disperazione dei poveri cuochi, quando i loro padroni invitano gli amici a pranzo (scena tolta dal vero, soltanto i nomi cambia ): Dice il padrone al suo cuoco: - Bada Francesco che la signora Carli non mangia pesce, né fresco né salato, e non tollera neanche l'odore de' suoi deriva . Lo sai già che il marchese Gandi sente disgusto all'odore della vainiglia. Guarda bene dalla noce moscata e dalle spezie, perché l'avvocato Cesari ques aromi li detesta. Nei dolci che farai avver di escludere le mandorle amare, ché non li mangerebbe Donna Ma lde d'Alcantara. Già sai che il mio buon amico Moscardi non fa mai uso nella sua cucina di prosciu o, lardo, carnesecca e lardone, perché ques condimen gli promuovono le flatulenze; dunque non ne usare in questo pranzo onde non si dovesse ammalare. Francesco, che sta ad ascoltare il padrone a bocca aperta, finalmente esclama: - Ne ha più delle esclusioni da fare, sior padrone? - A dir il vero, io che conosco il gusto de' miei invita , ne avrei qualche altra su cui me er in guardia. So che qualcuno di loro fa eccezione alla carne di castrato e dice che sa di sego, altri che l'agnello non è di facile diges one; diversi poi mi asserirono, accademicamente parlando, che quando mangiano cavolo o patate sono presi da mpanite, cioè portano il corpo gonfio tu a la no e e fanno sognacci; ma per ques riamo via, passiamoci sopra. - Allora ho capito - soggiunge il cuoco, e partendo borbo a tra sé: - Per contentare tu ques signori e scongiurare la mpanite, mi recherò alla residenza di Marco (il ciuco di casa) a chiedergli, per grazia, il suo savio parere e un vassoio de' suoi prodo , senza il rela vo condimento!



УРОВЕНЬ B2

Elementi di dietetica

LE BASI PER UN’ALIMENTAZIONE EQUILIBRATA OBIETTIVI

Conoscenze Conoscere: • la composizione chimica del corpo umano e i suoi bisogni nutrizionali; • i LARN; • la classificazione funzionale degli alimenti e la piramide alimentare; • le linee guida per una sana alimentazione italiana; • l’indice di massa corporea; • il concetto di bilancio energetico; • i principi fondamentali per una dieta equilibrata. Competenze Sapere: • attribuire un alimento al suo gruppo di appartenenza; • individuare la funzione e i principi nutritivi più importanti di un alimento; • consultare le tabelle dei LARN; • attuare le linee guida per una sana alimentazione italiana; • valutare il peso corporeo di un individuo.

3

3 Vorresti alimentarti in maniera corretta, aiutando anche gli altri a farlo, senza però rinunciare a man-giare ciò che più ti piace? Se ti sembra interessante raggiungere tali obiettivi, è opportuno che tu legga con attenzione questa Unità Didattica.

C

ome già insegnavano i saggi nell’antichità, l’uomo è ciò che mangia. Un’espressione forse un po’ forte ma certamente efficace per far comprendere che il corpo umano è costituito da varie sostanze prelevate dall’ambiente attraverso il cibo. In questa prima parte del Modulo andremo, quindi, a fare la conoscenza degli alimenti che ci consentono di attuare un’alimentazione corretta, per mantenere in buona salute l’organismo.

8


ALIMENTAZIONE E PESO CORPOREO

N

on è un caso che l’INRAN dedichi la prima linea guida al peso corporeo; ciascuno di noi, infatti, dovrebbe avere un suo peso forma, da stabilire in relazione a diversi fattori, tra i quali l’etĂ , il sesso, l’altezza e la corporatura del soggetto. Un eccesso di peso, soprattutto se persiste nel tempo, rappresenta, infatti, un fattore di rischio in grado di alterare lo stato di salute, favorendo, come si è giĂ ricordato, la comparsa di malattie quali ad esempio il diabete, l’ipertensione arteriosa e l’infarto. Nelle righe che seguono vedremo che, per valutare lo stato del peso corporeo di un individuo, si può ricorrere al calcolo dell’indice di massa corporea.

In base allo sviluppo dello scheletro in altezza e in larghezza si distinguono tre tipi di corporatura: brevilinea, normolinea e longilinea.

Indice di massa corporea

L’

indice di massa corporea o IMC si calcola dividendo il peso corporeo, espresso in chilogrammi, per il quadrato dell’altezza del soggetto, espressa in metri; il numero che si ottiene permette di stabilire a quale categoria di peso appartiene l’individuo, secondo quanto indicato nella tabella 3. Peso IMC = (Altezza)2 Utilizzando lo schema in figura è possibile, invece, stabilire direttamente lo stato del peso corporeo senza dover effettuare alcun calcolo. Per fare ciò, è sufficiente segnare l’altezza del soggetto sul “righelloâ€? di sinistra e il suo peso su quello di destra, e unire quindi i due punti con un segmento, che, intersecando le fasce cromatiche centrali, fornirĂ le indicazioni richieste. Tabella 3.

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Mediante il calcolo dell’indice di massa corporea è possibile stabilire a quale categoria di peso si appartiene. Per verificare la fascia di appartenenza, occorre collegare i metri corrispondenti alla statura con i chilogrammi relativi al peso.


Elementi di dietetica

La distinzione tra un marcato soprappeso e uno stato di obesità lieve non sempre è facile; tuttavia, in linea generale, un individuo si può dire obeso quando i chili in eccesso sono ≥ 20% circa del suo peso forma.

È possibile disinguere due tipi di obesità: l’obesità androide, o maschile, che si caratterizza per l’accumulo di grasso sulla regione addominale, e l’obesità ginoide, o femminile, nella quale il grasso si accumula sui fianchi e sulle cosce.

Il bilancio energetico

C

ome si è già avuto modo di ricordare in più occasioni, un problema sanitario non trascurabile è quello associato ai soggetti in soprappeso o addirittura in una condizione di obesità. In questi casi, quasi sempre la causa è da ricercare in un bilancio energetico che si mantiene attivo (o positivo) per molto tempo, fino a determinare un aumento anche consistente del peso corporeo. Vediamo di chiarire meglio alcuni concetti. Il bilancio energetico indica il rapporto tra l’energia che l’organismo ricava dai nutrienti energetici presenti nei cibi (proteine, lipidi e glucidi) e quella che consuma per sostenere tutti i processi biologici che si svolgono nelle cellule. In modo un po’ schematico, possiamo dire che tale bilancio dipende dal cibo ingerito (energia prodotta) e dall’attività fisica svolta (energia consumata) e può essere classificato in: • bilancio attivo o positivo . . . . . . .energia prodotta > energia consumata • bilancio negativo o passivo . . . . .energia prodotta < energia consumata • bilancio in pareggio . . . . . . . . . . .energia prodotta = energia consumata Se il bilancio energetico risulta positivo, ciò vuol dire che l’energia prodotta non viene consumata tutta dall’organismo, e quella in eccesso viene immagazzinata nel corpo sotto forma di grassi di riserva (trigliceridi), con il conseguente aumento del peso corporeo. Se, invece, il bilancio energetico è passivo, l’individuo perde peso, in quanto l’organismo “brucia i grassi” presenti nelle cellule del tessuto adiposo per ottenere la quota di energia che gli manca. Infine, se il bilancio energetico si trova in pareggio, il peso corporeo tende a rimanere più o meno costante, perché si crea una uguaglianza tra l’energia introdotta e quella usata per il metabolismo. Pertanto, è possibile evitare l’aumento del peso corporeo seguendo un’alimentazione normocalorica, cioè con bilancio energetico in pareggio, accompagnando il tutto con un moderato, ma costante, esercizio fisico. È opportuno ricordare, comunque, che è necessario seguire sempre un’alimentazione soddisfacente dal punto di vista calorico ma anche completa ed equilibrata per quanto riguarda i nutrienti introdotti con i vari cibi.

I principi dell’alimentazione equilibrata

A

questo punto, tirando le somme di quanto abbiamo detto in questa Unità Didattica, possiamo affermare che un’alimentazione veramente equilibrata deve fondarsi su tre principi generali: • moderazione quantitativa, perché gli abusi alimentari possono alterare lo stato di salute; è necessario, pertanto, mangiare con moderazione, in modo tale da soddisfare il proprio fabbisogno energetico senza giungere a condizioni di soprappeso o di obesità; • varietà nelle scelte alimentari, perché mangiare tipi diversi di cibi, secondo quanto indicato dai sette gruppi alimentari, è la soluzione migliore per fornire al nostro corpo le sostanze necessarie al suo metabolismo e per limitare, nello stesso tempo, il rischio di accumulare sostanze nocive come, ad esempio, gli additivi alimentari e i pesticidi; • equilibrio fra gli alimenti, in quanto, per mantenere le giuste proporzioni fra i diversi nutrienti, non basta mangiare di tutto, ma è


ALIMENTI E NUTRIENTI

L

e sostanze organiche e inorganiche di cui siamo costituiti si trovano negli alimenti, i quali contengono un ricco repertorio di sostanze, rappresentate da proteine, vitamine, lipidi, glucidi, acqua e sali minerali, che nel loro insieme costituiscono i nutrienti o principi nutritivi. Il cibo, pertanto, è il mezzo con il quale forniamo al nostro corpo i composti chimici di cui ha bisogno per vivere. Per comprendere meglio le relazioni che esistono fra gli alimenti e il corpo umano, prendiamone in considerazione la composizione chimica.

La composizione chimica del corpo umano

I

l nostro corpo è costituito per circa il 96% da quattro elementi chimici principali, cioè carbonio (C), ossigeno (O), idrogeno (H) e azoto (N), nonché da alcuni elementi secondari (3,8%), tra cui ricordiamo il calcio (Ca), il potassio (K), il fosforo (P) e il sodio (Na). Lo 0,2% rimanente è costituito da quelli che sono indicati come microcostituenti o oligoelementi, tra i quali ricordiamo il ferro (Fe), l’elemento chimico che consente il trasporto dell’ossigeno da parte dei globuli rossi del sangue. Gli oligoelementi, quindi, pur essendo presenti nel nostro organismo in quantità molto piccole, sono indispensabili per il suo corretto funzionamento e, di conseguenza, per il mantenimento della nostra salute.

Si definisce alimento una qualsiasi sostanza, animale o vegetale, naturale o trasformata, in grado di fornire uno o più nutrienti, e nella cui composizione chimica naturale non siano presenti sostanze nocive tali da compromettere lo stato di salute dell'organismo che lo assume.

Glielementi elementi del del corpo corpo umano Gli umano Oltre a contenere proteine ad alto valore biologico, il formaggio tipo Grana Padano contiene moltissimi sali minerali, tra i quali calcio (1.165 mg per 100 g di prodotto), necessario alla formazione dello scheletro, e fosforo, nonché vitamine, sia idrosolubili (gruppo B) sia liposolubili (A).

100% 80% 60% 40% 20% 0% Elementi principali

Elementi secondari

Oligoelementi

Grafico 1.


Elementi di dietetica

7 LE

BIOMOLECOLE

I quattro elementi chimici principali, si combinano tra loro per formare le biomolecole presenti nel nostro corpo, che possono essere distinte in composti ternari, formati prevalentemente da C, H e O, oppure composti quaternari, costituiti in massima parte da C, H, O e N. Avremo, pertanto: • le proteine, sostanze quaternarie, con in più modeste quantità di altri elementi come zolfo (S) e ferro (Fe); • i glucidi e i lipidi, entrambi sostanze ternarie; Grafico 2. • le vitamine, che possono essere sia ternarie (le liposolubili A, D, E, K, F e la vitamina C, che, però, è idrosolubile), sia quaternarie (le idrosolubili del complesso B). Se oltre a queste biomoleDistribuzione percentuale dei nutrienti nel corpo umano Distribuzione percentuale dei nutrienti cole consideriamo anche le nel corpo umano sostanze inorganiche rapSali minerali presentate dai sali minerali 4% e dall’acqua, ecco che nel Lipidi 16% corpo umano ritroviamo i sei principi nutritivi presenti negli alimenti, dei quali, nel grafico 2, riportiamo la distribuzione in valori percentuali. Un’eccezione è costituita dalle vitamine, le quali, pur essendo molto Proteine 17% importanti per la salute umana, non sono facilmente valutabili in valore percenAcqua 62% tuale a causa della loro esigua presenza nell’organismo Glucidi 1% e, pertanto, non sono rappresentate nel grafico.

I nutrienti e le loro funzioni I processi metabolici sono l’insieme delle reazioni chimiche per mezzo delle quali le cellule, oltre a provvedere alla sintesi di molte sostanze complesse come, ad esempio, le proteine, utilizzano l’ossigeno come combustibile per “bruciare” gli amminoacidi, il glucosio e gli acidi grassi, allo scopo di ottenere l’energia necessaria per lo svolgimento delle loro numerose attività.

I

nutrienti svolgono fondamentalmente tre funzioni, plastica (o strutturale), energetica e regolatrice, delle quali prenderemo in esame le caratteristiche principali nelle righe che seguono. 7 FUNZIONE

PLASTICA O STRUTTURALE

Consiste nella capacità di fornire il materiale necessario per la crescita dell’individuo, fino all’adolescenza, e in seguito per attuare i processi di riparazione e di rinnovamento dei suoi tessuti. Si tratta della funzione svolta dall’acqua, dalle proteine e dai lipidi, mentre, tra i sali minerali, la effettuano il calcio e il fosforo, costituenti delle ossa. 7 FUNZIONE

ENERGETICA

È distinguibile in due attività principali: • fornire l’energia necessaria per mantenere la temperatura corporea ai livelli fisiologici; • garantire l’energia indispensabile per consentire il lavoro muscolare e i processi metabolici cellulari.


Questa funzione è svolta soprattutto dai glucidi e dai lipidi come pure, in misura minore, anche dalle proteine. 7 FUNZIONE

REGOLATRICE O PROTETTIVA

Consente a tutti i processi che hanno luogo nel nostro organismo di svolgersi in maniera corretta. Gli agenti di questa funzione sono le vitamine, i sali minerali e la fibra presente nei cibi di origine vegetale. È evidente, quindi, che un’alimentazione povera di questi principi nutritivi può determinare la comparsa di disturbi, più o meno gravi, oppure di vere e proprie malattie. Ne sono chiari esempi lo scorbuto, provocato dalla carenza di vitamina C, la fragilità delle ossa, indotta dalla mancanza di calcio, e così via.

L’ALIMENTAZIONE EQUILIBRATA: ASPETTI QUANTITATIVI E QUALITATIVI

È

ormai un dato di fatto che le popolazioni dei Paesi ricchi e industrializzati (come l’Europa Occidentale, gli Stati Uniti, il Canada e il Giappone) sono soggette ad abitudini alimentari scorrette, sia dal punto di vista quantitativo sia da quello qualitativo: in pratica, si registra la tendenza a mangiare troppo e/o in modo nutrizionalmente scorretto. Tali errori alimentari, associati a stili di vita altrettanto negativi (sedentarietà, fumo, abuso di alcolici), sono considerati tra i principali fattori di rischio per la comparsa delle cosiddette malattie del benessere, fra le quali si devono ricordare l’obesità, il diabete mellito, l’ipertensione arteriosa, l’ipercolesterolemia e l’infarto, che proprio nei Paesi ricchi rappresentano la principale causa di morte precoce. Si deve purtroppo constatare che numerose indagini condotte nel nostro Paese hanno rilevato un abbandono crescente da parte degli italiani, soprattutto tra i più giovani, di molte abitudini alimentari tradizionali. Il valore positivo di un’alimentazione basata sul consumo degli alimenti tipici della cosiddetta dieta mediterranea, viene spesso e volentieri dimenticato a favore di altri modelli alimentari, eccessivi e squilibrati, che caratterizzano Paesi ricchi certamente non encomiabili da questo punto di vista.

La dieta mediterranea

N

ella dieta mediterranea, la cui importanza è ormai riconosciuta a livello mondiale, rivestono un ruolo fondamentale i cereali (soprattutto quelli integrali), i legumi, il pesce azzurro, la frutta e le verdure, l’olio d’oliva (tra i grassi da condimento), il vino (tra le bevande alcoliche) e le carni alternative (come il pollo, il maiale, il coniglio e l’agnello), ma altrettanto significativo è il consumo di moderate quantità di latte e di uova lungo la settimana. Al contrario, è fortemente da limitare il consumo di carni rosse, frattaglie, salumi, formaggi, burro e margarina, oli di semi, superalcolici, bibite e dolci. Nel tentativo di rieducare la nostra popolazione, spingendola ad acquisire abitudini alimentari di tipo mediterraneo, i nutrizionisti italiani hanno elaborato diversi strumenti (LARN, piramide alimentare, linee guida e così via) dei quali tratteremo nelle prossime righe.

Lo scorbuto è una malattia provocata dalla mancanza totale e prolungata di vitamina C. I sintomi iniziano con emorragie sulla pelle e alle gengive, proseguendo a carico di molti organi interni, con atrofia della milza, dei reni e del fegato. Se non curato, lo scorbuto porta alla morte. Si considerano fattori di rischio determinate abitudini e comportamenti che aumentano la probabilità di contrarre una malattia; ad esempio, è noto che il fumo di tabacco è un fattore che aumenta il rischio di contrarre il cancro al polmone. L’olio d’oliva riveste un ruolo fondamentale nell’alimentazione mediterranea, che rappresenta il modello alimentare più adatto per il mantenimento dello stato di salute.


Elementi di dietetica

I LARN

N

el 1974, la SINU, SocietĂ Italiana di Nutrizione Umana, elaborò i LARN, cioè i livelli di assunzione raccomandati di nutrienti per la popolazione italiana, dei quali, nella tabella 1, presentiamo l’ultima revisione, risalente al 1996.

Tabella 1.

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In sintesi, i LARN forniscono precise indicazioni per garantire la copertura del fabbisogno nutrizionale giornaliero a tutti gli individui sani della popolazione italiana, indicando i livelli di sicurezza sufficienti a tutelarne il buono stato di salute. Da un punto di vista pratico, tuttavia, i LARN non sono di facile impiego; molto piĂš utili, in tal senso, sono altri strumenti, rappresentati, come vedremo, dai sette gruppi alimentari, dalla piramide alimentare e dalle linee guida.


La classificazione funzionale degli alimenti

I

n Italia gli alimenti sono classificati in sette gruppi, in relazione al loro contenuto in nutrienti; in pratica, gli alimenti appartenenti allo stesso gruppo contengono gli stessi principi nutritivi. Pertanto, gli alimenti di un determinato gruppo sono equivalenti dal punto di vista nutrizionale e, quindi, svolgono la stessa funzione. Ad esempio, carni, pesci e uova (Gruppo 1), poiché sono una fonte preziosa di proteine ad alto valore biologico, svolgono tutti la funzione strutturale. La conoscenza dei sette gruppi è fondamentale per poter variare l’alimentazione in maniera corretta; non a caso, quando esamineremo le linee guida per una sana alimentazione italiana, vedremo che una regola molto importante è proprio quella di diversificare la scelta dei cibi a tavola. Nella tabella 2 sono riportati i sette gruppi alimentari, ciascuno con l’indicazione della funzione svolta e dei nutrienti forniti. In tali gruppi non sono presenti, però, alcune categorie di alimenti e di bevande non necessarie dal punto di vista nutrizionale per il nostro organismo e che sono indicate, pertanto, come alimenti accessori o complementari; anzi, il consumo eccessivo e/o abitudinario di molti di essi può persino comportare un rischio per la salute. Tra gli alimenti accessori o complementari rientrano le erbe aromatiche (basilico, prezzemolo, rosmarino, origano, salvia, erba cipollina, dragoncello, timo, maggiorana, ecc.), i prodotti dolciari (prodotti di pasticceria, dolciumi, biscotti, gelato, cioccolato, ecc.), il sale, l’aceto e le spezie (pepe nero, pepe bianco, pepe rosa, cacao amaro, cannella, zenzero, cumino, coriandolo e così via), le bevande alcoliche fermentate (vino e birra) e distillate (whisky, grappa, brandy, cognac, rum, tequila, gin, vodka, ecc.), i liquori e gli amari, nonché le bevande analcoliche (bibite e sciroppi) e le bevande nervine (caffè, tè e cioccolata). 7 LA

CLASSIFICAZIONE DEGLI ALIMENTI IN CINQUE GRUPPI

In campo internazionale, soprattutto nei Paesi anglosassoni, è adottata una classificazione degli alimenti diversa da quella italiana, basata su cinque gruppi; il principio guida, comunque, è sempre lo stesso, cioè quello di mettere nello stesso gruppo alimenti equivalenti fra loro dal punto di vista nutrizionale, allo scopo di fornire alla popolazione uno strumento adeguato per seguire un’alimentazione completa ed equilibrata. La classificazione in cinque gruppi si articola come indicato di seguito. 1) Gruppo I (cereali, pane, pasta e patate): forniscono amido, proteine a basso valore biologico, vitamine e, nel caso dei prodotti integrali, anche discrete quantità di fibra. 2) Gruppo II (frutta e verdura): forniscono acqua, sali minerali, vitamine e fibra. 3) Gruppo III (latte, yogurt e formaggi): sono ricchi di proteine ad alto valore biologico, calcio, vitamine del complesso B e acidi grassi saturi. 4) Gruppo IV (carni, prodotti ittici, uova e legumi): forniscono proteine ad alto valore biologico (i cibi animali) e proteine a medio valore biologico (i legumi), ferro, vitamine del complesso B e, limitatamente ai legumi, anche discrete quantità di amido e di fibra. 5) Gruppo V (grassi alimentari e zuccheri aggiunti): in questo gruppo sono inclusi i vari tipi di oli, il burro e le margarine, lo zucchero da tavola e i dolciumi.

Le erbe aromatiche sono usate fino dall’antichità per togliere sapori od odori spiacevoli al cibo, ma anche per renderlo più saporito e profumato.


Elementi di dietetica

Tabella 2.

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La piramide alimentare

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a suddivisione degli alimenti in sette gruppi permette di ricordare con facilità quali sono i nutrienti che compongono i diversi cibi. Tuttavia, ciò non basta per scegliere opportunamente gli alimenti da proporre in un’alimentazione corretta e, quindi, sana, ma è necessario sapere quali sono i gruppi alimentari da consumare più frequentemente. La risposta migliore per dare soluzione a questa esigenza è rappresentata dalla piramide alimentare, un modello suddiviso in diverse sezioni, nelle quali sono disposti gli alimenti dei vari gruppi. Partendo dalla base per raggiungere il vertice, tali sezioni diventano sempre più ristrette, e la larghezza di ciascuna di esse indica la frequenza con cui devono essere consumati quei certi alimenti. In pratica: gli alimenti collocati più in basso, nelle sezioni più larghe, devono essere consumati con maggior frequenza rispetto a quelli che si trovano nelle sezioni superiori, più ristrette. La prima piramide alimentare fu proposta, nel 1992, dall’USDA (United States Department of Agriculture), negli Stati Uniti; essa si proponeva come guida visiva per educare la popolazione americana ad alimentarsi correttamente, secondo le indicazioni delle “Dietary Guidelines” americane, analoghe alle Linee Guida italiane. Tale piramide, in sostanza, si basava su tre regole fondamentali: • assumere il cibo in quantità moderate; • variare continuamente la scelta dei cibi; • consumare ogni giorno gli alimenti dei vari gruppi. La nuova piramide, del 2003, basata sugli studi dei ricercatori statunitensi Walter Willet e Meir Stampfer, propone un modello alimentare in cui viene incoraggiato il consumo di cereali integrali e di grassi vegetali (monoinsaturi e polinsaturi omega-6), mentre si consiglia di limitare moltissimo il consumo di carni rosse e di cereali raffinati (come il riso brillato, il pane bianco e la pasta). I glucidi contenuti nei cereali raffinati, infatti, sono accusati di avere effetti negativi sulla regolazione della glicemia postprandiale; i nutrizionisti italiani, tuttavia, obiettano che la pasta prodotta tradizionalmente nel nostro Paese con la semola di grano duro, e molto spesso condita con ingredienti vegetali (quindi ricchi di fibra), debba essere esclusa da queste considerazioni negative. Infine, la nuova piramide raccomanda un costante esercizio fisico e il moderato consumo di bevande a basso grado alcolico durante i pasti principali.

Il vino è la bevanda alcolica più caratteristica dell’area mediterranea; il suo consumo moderato, in età adulta e durante i pasti principali, può risultare benefico per la salute.

La piramide alimentare rappresenta una guida visiva di pronto e facile impiego per attuare una scelta equilibrata degli alimenti, in accordo con quanto previsto dalla dieta mediterranea.


Elementi di dietetica

Linee guida per una sana alimentazione italiana

L

Il termine legume si riferisce ai semi delle piante della famiglia botanica delle Leguminose (fagioli, piselli, fave, lenticchie, ecc.), che trovano largo impiego nell’alimentazione umana e sono ricchi di proteine, di carboidrati e di sali minerali.

Le linee guida per una sana alimentazione italiana sono suggerimenti che hanno lo scopo di favorire il recupero delle tradizioni alimentari mediterranee. Nella figura sono illustrate le sette linee guida proposte nel 1986.

e linee guida furono proposte per la prima volta nel 1986 dall’INN (Istituto Nazionale della Nutrizione), denominato, attualmente, INRAN (Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione). Esse rappresentano un insieme di regole di comportamento, tali da consentire a tutti di seguire un’alimentazione varia, equilibrata e di tipo mediterraneo. Mentre nell’edizione del 1986 le linee guida erano sette, l’aggiornamento apportato dall’INRAN stesso nel 2003 le ha fatte crescere a dieci, come riportato nelle righe che seguono. 1) Controlla il peso e mantieniti sempre attivo. 2) Consuma più cereali, legumi ortaggi e frutta. 3) Per i grassi: scegli la qualità e limita la quantità. 4) Zuccheri, dolci e bevande zuccherate: nei giusti limiti. 5) Bevi ogni giorno acqua in abbondanza. 6) Il sale? Meglio poco. 7) Bevande alcoliche: se sì, solo in quantità controllata. 8) Varia spesso le tue scelte a tavola. 9) Consigli speciali per persone speciali. 10) La sicurezza dei tuoi cibi dipende anche da te. Se si confronta questa nuova versione delle linee guida con quella del 1986 riportata in figura, si nota che quelle inserite come nuove sono la 5, la 9 e la 10; in particolare, la numero 9 riguarda tre categorie di soggetti in condizioni fisiologiche particolari: le donne in gravidanza, quelle in allattamento e gli adolescenti. Inoltre, in alcune linee guida si devono rilevare altre novità significative: • nella prima linea guida, relativa al controllo del peso corporeo, si raccomanda di praticare un costante esercizio fisico, anche sotto forma di semplici attività, come ad esempio camminare e utilizzare le scale; • la seconda linea guida non riguarda più i grassi e il colesterolo, ma si riferisce ai cibi ricchi di amido e di fibra, che ora vengono menzionati espressamente e sono rappresentati da cereali, legumi, ortaggi e frutta; • la linea guida che riguarda i grassi (posta ora in terza posizione) suggerisce di prestare molta attenzione alla quantità e qualità dei grassi che vengono consumati; • nella linea guida che riguarda i dolci, la quarta, si fa riferimento anche alle bevande zuccherate, di cui troppo spesso si abusa già a partire dall’infanzia.



Упражнение 1, кухонная утварь

1-i

2-g

3-e

4-а

5-c

6-f

7-d

8-l

9-h

10-b

Упражнение 2, La sardella calabrese 1-la, 2-la, 3-la, 4-li, 5-li, 6-li, 7-li, 8-li, 9-li, 10-la, 11-vi, 12-la, 13-le, 14-le, 15-le, 16-le, 17-le, 18-la Упражнение 3, Тест 1-il, 1.a-il, 1.b-la, 1.c-le; 2.a-la, 2.b-il,il,la, 2.c-la; 3.b-la, 3.c-le; 4.a-il, 4.c-le; 5-i, 5.c-i; 6.a-lo,il; risposte: la,il,la,i,la,lo,le,il,la,il Упражнение 4, Тест на самопроверку из введения в ресторанный бизнес 1-b, 2-c, 3-d, 4-b, 5-c Упражнения с детской страницы Io mangio il biscotto. - Io mangio i biscotti Tu mangi il cioccolatino. - Tu mangi i cioccolatini Lui mangia la caramella. - Lui mangia le caramelle Noi mangiamo la torta. - Noi mangiamo le torte Voi mangiate il gelato. - Voi mangiate i gelati Loro mangiano la merendina. - Loro mangiano le merendine A me piace la cioccolata calda. - A me piacciono le cioccolate calde A te piace il pane con il miele. - A te piacciono i pani con i mieli A lui piace il caffè con la panna. - A lui piacciono i caffè con le panne A lei piace il tè con lo zucchero. - A lei piacciono i tè con gli zuccheri A noi piacciono i pasticcini con la crema. - A noi piace il pasticcino con le creme A voi piacciono i cornetti con la marmellata. - A voi piace il cornetto con le marmelatte A loro piacciono le frittelle con le mele. - A loro piace la fritella con la mela Ответы на ребус Bambini scatenati, grosso melone Ответ на акростих Macedonia



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