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V1 Caos a Roma (Eutropio
La morfo-sintassi
2. La sintassi è piuttosto complessa. Il passo si apre con un ablativo assoluto, quindi prosegue con il racconto del dialogo che si accende tra i commensali, con alternanza di subordinate, proprie del discorso indiretto, e di principali, ad esprimere la vivacità del racconto. L’ultimo periodo è articolato nelle proposizioni in cui sono contrapposte, nelle diverse occupazioni, le donne che trascorrono la serata (tempus terentes) nel banchetto e Lucrezia, che lavora (deditam lanae) fino a notte con le schiave.
Lo stile
3. Il racconto dell’episodio può essere diviso in due sezioni: la prima, in cui è narrata la decisione di andare a constatare di persona il comportamento delle donne, la seconda che narra l’esito di questa decisione. La prima sequenza è scandita da proposizioni più brevi, intrecciate tra loro, ad esprimere le battute degli interlocutori; la seconda, invece, assume un andamento narrativo più disteso, che si chiude sull’immagine operosa e serena di Lucrezia e delle sue schiave, significativamente poste sullo stesso piano.
Il lessico
4. Nel passo trovi due termini per indicare la donna, uxor e l’aggettivo muliebris, derivato da mulier; osserva che in latino uxor indica la “sposa”, donde “moglie” in italiano, mentre mulier indica la “donna” in senso generale, in una sorta di inversione dei termini latini.
V 1
Eutropio
Caos a Roma
Il breve racconto di Eutropio narra le vicende convulse di Roma dopo la morte di Cesare, fino alla nascita del secondo triumvirato.
PREREQUISITI
ablativo assoluto, nesso relativo, prop. completiva, gerundivo, prop. relativa
Anno urbis septingentesimo fere ac nono interfecto Caesare civilia bella reparata sunt. Percussoribus enim Caesaris senatus favebat. Antonius consul partium Caesaris civilibus bellis opprimere eos conabatur. Ergo turbata re publica multa Antonius scelera committens a senatu hostis iudicatus est. Missi ad eum persequendum1 duo consules, Pansa et Hirtius, et Octavianus, adulescens annos X et VIII natus, Caesaris nepos, quem ille testamento heredem reliquerat et nomen suum ferre iusserat. Hic est, qui postea Augustus est dictus et rerum potitus. Qui profecti contra Antonium tres duces vicerunt eum. Evenit tamen ut victores consules ambo morerentur. Quare tres exercitus uni Caesari Augusto paruerunt. Fugatus Antonius amisso exercitu confugit ad Lepidum, qui Caesaris magister equitum fuerat et tum militum copias grandes habebat, a quo susceptus est.