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2. Aggettivi e pronomi dimostrativi

In teoria

Gli aggettivi e i pronomi di 3ª persona sono solo riflessivi e valgono per il singolare e plurale: suus, sua, suum, “suo”, “sua”, “loro”. Il pronome e aggettivo di 3ª persona, poiché è solo riflessivo, si può usare solo se colui che possiede è il soggetto della frase; se colui che possiede è un caso diverso dal nominativo, il latino usa eius, “di lui”, “di lei” (uguale anche per il femminile e il neutro); se si tratta di un plurale eorum, earum, eorum, “di loro”, maschile, femminile e neutro.

Helvetii iam per angustias et fines Sequanorum suas copias traduxerant et in Haeduorum fines pervenerant eorumque agros populabantur, (Cesare) “Gli Elvezi avevano già fatto passare le loro truppe attraverso i luoghi angusti e il territorio dei Sequani ed erano giunti nel territorio degli Edui e devastavano i loro campi”.

Moribus suis Orgetoricem ex vinculis causam dicere coegerunt, (Cesare) “Secondo i loro costumi costrinsero Orgetorige a difendersi in catene”. Nel significato di “suoi soldati”, “suoi parenti”, si trova normalmente il riflessivo, anche quando non sia riferito al soggetto:

Cicero Catilinam et suos accusavit, “Cicerone accusò Catilina e i suoi (compagni, complici)”. Il riflessivo o il possessivo ricorrono quando si trovano in una proposizione subordinata strettamente connessa alla reggente, perché riporta il pensiero del soggetto di essa e sono riferiti al soggetto della reggente:

Allobroges … fuga se ad Caesarem recipiunt et demonstrant sibi praeter agri solum nihil esse reliqui, “Gli Allobrogi si rifugiano da Cesare e spiegano che non è rimasto loro nulla, eccetto la terra”.

2. Aggettivi e pronomi dimostrativi

Il latino ha tre pronomi con significato di dimostrativo, tutti con declinazione pronominale, cioè gen. sing. -ius e dat. sing. -i: • hic, haec, hoc, “questo”, plur. hii, hae, haec; • iste, ista, istud, “codesto”; plur. isti, istae, ista; • ille, illa, illud, “quello”; illi, illae, illa.

nota bene

■ Il pronome e aggettivo iste, ista, istud è poco usato e può avere valore dispregiativo. ■ Il pronome e aggettivo ille, illa, illud può avere valore enfatico, significa spesso “quel famoso” e nel significato di “quello” si trova più spesso il determinativo is, ea, id:

Antipater ille Sidonius, (Cicerone) “Quel famoso Antipatro di Sidone”. ■ Quando hic e ille sono correlati, il primo indica l’elemento più vicino, il secondo quello più lontano: Caesar dando sublevando ignoscendo, Cato nihil largiendo gloriam adeptus est. […] Illius facilitas, huius constantia laudabatur, (Sallustio) “Cesare aveva ottenuto fama grazie alla generosità, alla capacità di promuovere e perdonare (lett.: con il dare, il promuovere e il perdonare), Catone senza elargire nulla. Di quello (Cesare) si lodava l’accondiscendenza, di questo (Catone) la fermezza”. ■ Hoc e illud, al neutro, possono avere valore prolettico, cioè anticipare una proposizione esplicativa: Inter omnes igitur hoc constat, nec doctos homines solum, sed etiam indoctos, virorum esse fortium et magnanimorum et patientium et humana vincentium toleranter dolorem pati, “A tutti, non solo alle persone colti, ma anche agli ignoranti, è noto ciò, cioè che è proprio degli uomini forti, grandi, dotati di sopportazione e in grado di superare le vicende umane, sopportare coraggiosamente il dolore”.

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