Mira Bianchi Emanuela Colombo Supervisione scientifica di Lorenzo Castelli
LIBRO DIGITALE
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e
...Alla ricerca del re EDUCAZIONE CIVICA
La mia impronta nel Mondo DIRITTI E DOVERI STORIE PER RIFLETTERE INCLUSIONE
Il piacere di apprendere
Gruppo Editoriale ELi
Mira Bianchi Emanuela Colombo Supervisione scientifica di Lorenzo Castelli
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e
...Alla ricerca del re
Ciao, sono Feny, il fenicottero rosa! Vivo negli stagni e nelle paludi, in grandi stormi, dove ognuno di noi deve rispettare gli altri e le regole del gruppo. Solo così riusciamo a stare bene insieme, a non litigare, ad avere i momenti di gioco, di raccolta del cibo e di pulizia dei nostri nidi… Sarò proprio io ad accompagnarti in questo volo DOVERI. nel Paese dei DIRITTI e dei DOVERI
Il piacere di apprendere
Gruppo Editoriale ELi
IN D ICE sono io siamo noi
facciamo punto!
La storia di Pezzettino...........3 Alice..........................................4 Il brutto anatroccolo.............6 ’importante L è che siamo amici.........8
io sono, noi siamo… a scuola Pinocchio va a scuola.........10 Nel paese delle pulcette.....12
ma che
L’alfabeto dello sport.......... 22 A tu per tu con… Paola Egonu..........................23 La partita di calcio............... 24 Gioco di squadra................. 26
L’albero azzurro................... 28 iantiamo P un albero............. 30 Amico albero.......32
facciamo tana! Giochiamo agli Indiani........16 A che gioco giochiamo?.....18 Bruno e Bigio....................... 20
qua la
Hänsel e Gretel.................... 40 Un arcobaleno nel piatto... 42 Filastrocca del cibo sano... 44 Le buone maniere a tavola.................................. 45 na ricetta U sana.............. 46
alberi... viviamo verdi come
I cinque malfatti..........14
bontà!
Piccolo dizionario di Educazione Civica...........47 Non dirmi mai che non si può fare............. 48
zampa!
Caramello............................. 34 Il rap degli animali............... 36 Noi e gli altri animali........... 38
feny e i diritti
in volo con lo stormo per comprendere e raccontare Una storia per riflettere
PIC per dirlo in inglese
il tuo amico digitale per usare il computer in modo consapevole
Ambiti: italiano, inglese, arte e immagine, tecnologia.
So no io, siam o no i
Una storia per riflettere
La storia di Pezzettino Il suo nome era Pezzettino. Tutti i suoi amici erano grandi e coraggiosi, lui invece era piccolo e di sicuro era un pezzetto di qualcuno. Un bel giorno decise di scoprirlo: – Scusa… – chiese allora a Quello-che-corre – per caso sono un tuo pezzettino? – Come potrei correre se mi mancasse un pezzetto? – Sono un tuo pezzettino? – domandò a Quello-forte. E quando Quello-che-nuota emerse dalle onde, gli rivolse la stessa domanda. Quando ebbe raggiunto Quello-che-vive-sullemontagne, chiese: – Sono un tuo pezzetto? Lui scoppiò a ridere. Chiese la stessa cosa a Quello-che-vola e a Quello-saggio, ma la risposta fu identica. – Ma io devo essere di qualcuno! Come faccio a scoprirlo? – Vai all’Isola-chi-sono – rispose Quello-saggio. Pezzettino arrivò all’Isola, camminò e camminò, finché inciampò, cadde e… si ruppe in tanti pezzetti. Quello-saggio aveva ragione! Pezzettino adesso sapeva che anche lui, come tutti, era fatto di tanti piccoli pezzi. – Io sono me stesso – gridò Pezzettino tutto contento. L. Lionni, Pezzettino, Babalibri
Noi siamo un pezzettino della famiglia, un pezzettino della classe, un pezzettino della squadra, un pezzettino della città, un pezzettino del mondo... In ogni capitolo, il fenicottero rosa ci parlerà di un pezzettino della carta dei diritti. 3
So no io, siam o no i Una storia per riflettere
Alice Alice ha circa 8 anni. Ha gli occhi azzurri, furbi e vivaci, attenti a tutto. La bocca è quasi sempre all’ingiù, così da intimidire meglio. I capelli sono arruffati. Indossa un vecchio paio di jeans, calze a righe, scarpe da tennis e una felpa con delle rane di plastica. Quando Alice decide di voler riuscire nei suoi piani, si traveste… Raccoglie i capelli in due grosse trecce con due enormi fiocchi rossi. Gli occhi diventano occhioni teneri e sulla bocca fiorisce un dolce sorriso. Indossa un abbigliamento ordinato e pulito. Quando Alice si presenta così, è difficile capire che, sotto quell’aspetto fragile, si nasconde la più terribile bambina del mondo! A. Russo, La bambina Babilonia, Salani
in volo con lo stormo
E tu, che tipo sei? Indica con ✘.
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Allegro.
Malinconico.
Preciso.
Spensierato.
Attento.
Dispettoso.
Arrabbiato.
Furbo.
Distratto.
Timido.
Chiacchierone.
Vivace.
So no io, siam o no i Racconta brevemente come sei, poi leggi in classe. .................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................. ..................................................................................................................................................
Quali aspetti ti piacciono di più di te? ..................................................................................................................................................................................
Quali aspetti ti piacciono di meno di te? ..................................................................................................................................................................................
C’è qualche aspetto del tuo carattere che vorresti cambiare? Quale? Perché? .................................................................................................................................................................................. ..................................................................................................................................................................................
per dirlo in inglese
Are you…
lazy?
lovely?
chatty?
sad?
happy?
surprised?
angry?
cheerful?
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So no io, siam o no i Una storia per riflettere
Il brutto anatroccolo Sotto il sole s’innalzava un vecchio castello. Era un luogo protetto e un’anatra decise di deporre lì le uova per covarle in tranquillità. Un giorno le uova iniziarono ad aprirsi… e i piccoli iniziarono a mostrare la testolina. – Ne manca uno! – disse l’anatra. – Quanto tempo ci vorrà ancora? Dopo qualche giorno, l’uovo si aprì e il piccolo uscì… Era così grande e così brutto che mamma anatra non sapeva proprio che cosa pensare. Il povero anatroccolo, troppo grande e troppo brutto, era preso in giro da tutti. Le anatre e le galline lo spingevano e il tacchino lo rincorreva gorgogliando. Il povero anatroccolo non sapeva dove nascondersi. Tutti erano cattivi con lui, persino i suoi fratelli e le sue sorelle. L’autunno arrivò presto, le foglie degli alberi divennero gialle e poi marroni, il vento le faceva volare ovunque. Faceva freddo e il piccolo anatroccolo era solo e triste. H.C. Andersen, Il brutto anatroccolo, Giunti
in volo con lo stormo
Questa fiaba ti fa riflettere sulla diversità. Il brutto anatroccolo non è accettato dal gruppo perché di colore e di dimensione diversi. A volte succede che anche a scuola si prendano in giro dei compagni o delle compagne solo perché magari hanno qualche aspetto che ai nostri occhi li fa apparire diversi da noi. È un comportamento profondamente sbagliato! La diversità è un dono prezioso. Che noia sarebbe se fossimo tutti uguali?
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So no io, siam o no i Che cosa vuol dire che la diversità è un dono prezioso? Spiega con parole tue. Fai degli esempi. ............................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................... ...............................................................................................................................................................................................................
Come sei tu? Disegna il tuo ritratto mettendo in luce le caratteristiche che hai solo tu!
per dirlo in inglese
Have you got…
blonde hair?
black eyes?
a big nose?
a big mouth?
black hair?
blue eyes?
a small nose?
a small mouth?
red hair?
brown eyes?
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So no io, siam o no i Una storia per riflettere
L’importante è che siamo amici Errol e Thomas l’orsacchiotto giocavano insieme tutti i giorni. Facevano giri in bici e piantavano ortaggi in giardino. Mangiavano panini nella casa sull’albero e organizzavano merende con tè e biscotti. Un giorno, Errol si svegliò con il sole che splendeva. – Evviva! – gridò. – Dai, Thomas, andiamo al parco a giocare! Thomas l’orsacchiotto non aveva voglia di giocare. – Hai l’aria proprio triste oggi, Thomas, ma non preoccuparti, il parco ti tirerà su! Thomas l’orsacchiotto non era tanto sicuro. – Oh, no, non funziona nemmeno l’altalena! Che cosa c’è che non va, Thomas? Dimmelo! – Io sono sempre stata un’orsacchiotta femmina, non sono un maschio. Vorrei essere chiamata Tilly e non Thomas. – Non mi importa se sei un orsacchiotto femmina o maschio! Per me quello che importa è che noi due siamo amici. – Sei il miglior amico che un orso possa avere – disse Tilly. J. Walton - D. Mac Pherson, L’importante è essere amici, Rizzoli
PIC
AMICO DIGITALE
Pic ti invita a scrivere una piccola lettera a un tuo amico o a una tua amica. Usa Word, apri il foglio, scegli un carattere (font) e la dimensione delle lettere. Inizia a scrivere: Caro / Cara…
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So no io, siam o no i in volo con lo stormo
A volte, in classe, maschi e femmine litigano e creano dei muri tra gli uni e le altre perché… Completa.
• Non vado d’accordo con i maschi quando .................... ...................................................................................................................................... ...................................................................................................................................... ...................................................................................................................................... • Non vado d’accordo con le femmine quando ............ ...................................................................................................................................... ...................................................................................................................................... ......................................................................................................................................
feny e i diritti
Il diritto di essere come sono Nello stormo siamo tutti diversi, ognuno può essere proprio com’è, con il suo carattere, il suo aspetto fisico… Nello stormo è importante che tutti si rispettino, maschi e femmine, in parità, senza che nessuno venga preso in giro o escluso. Questo deve valere anche a scuola. Nessun bambino e nessuna bambina devono MAI essere esclusi. Se ti accorgi che invece questo succede, parlane subito con le persone adulte che sono vicino a te.
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io so no, no i siam o… a scuo la
Ambiti: italiano, inglese, arte e immagine, tecnologia, storia, geografia.
Una storia per riflettere
Pinocchio va a scuola Pinocchio, con il suo Abbecedario nuovo sotto il braccio, prese la strada che portava alla scuola e, strada facendo, fantasticava. E discorrendo tra sé e sé diceva: “Oggi, alla scuola, voglio subito imparare a leggere; domani imparerò a scrivere e dopodomani imparerò a fare i numeri”. Mentre, tutto commosso, diceva così, gli parve di sentire in lontananza una musica di pifferi e di colpi di grancassa: pì-pì-pì, pì-pì-pì, zum, zum, zum, zum. – Che cos’è questa musica? Peccato che io debba andare a scuola, se no… E rimase lì perplesso. Ad ogni modo, bisognava prendere una risoluzione: o a scuola o a sentire la banda dei pifferi e della grancassa. E decise che… – Oggi andrò a sentire i pifferi, e domani andrò a scuola. Per andare a scuola c’è sempre tempo – disse finalmente quel monello, alzando le spalle. Detto fatto, si infilò giù per la strada e cominciò a correre. Si trovò in mezzo a una piazza tutta piena di gente che si affollava intorno a un gran baraccone di legno e di tela dipinta di mille colori. – Che cos’è quel baraccone? – domandò Pinocchio a un ragazzino. – Leggi il cartello e lo saprai. – Lo leggerei volentieri, ma oggi non so ancora leggere.
PIC
AMICO DIGITALE
Pic ti invita a vedere il film “Stelle sulla Terra” di Aamir Khan.
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io so no, no i siam o… a scuo la in volo con lo stormo
Pinocchio è un ragazzino che non sa ancora leggere e, anziché andare a scuola, sceglie di andare a sentire la banda al Teatro dei Burattini. Che cosa pensi della scelta di Pinocchio?
• Sono d’accordo perché .......................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................
• Non sono d’accordo perché .............................................................................................................................. ............................................................................................................................................................................................................
Ti piace andare a scuola?
TANTO
ABBASTANZA
POCO
Perché ti piace / non ti piace? ................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................................................................... ...............................................................................................................................................................................................................
Che cosa ti piace della tua scuola? Disegna lo spazio o gli spazi che preferisci (la tua aula, la palestra, il giardino, la mensa…).
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io so no, no i siam o… a scuo la Una storia per riflettere
Nel paese delle pulcette Le pulcette ci abitano da tanti anni. Ogni pulcetta nel suo buchino. Oggi è il compleanno della pulcetta grassa e tutte le altre pulcette del paese sono invitate a fare festa nel buco al centro del materasso. Sarà la prima volta che si incontrano tutte. La pulcetta grassa ha preparato deliziose torte alla polvere di materasso, ha appeso piccole lanterne e ha messo la musica: le pulci adorano ballare e saltellare dappertutto. Suonano alla porta. – Yuhuu! Sono i miei ospiti. Apre la porta e osserva le altre pulcette. È sorpresa perché si aspettava che fossero bianche e grasse come lei. Fissando una pulcetta, chiede con voce contrariata: – Perché tu sei magra come un grissino? La pulcetta guarda la sua vicina e le chiede: – E tu, perché sei gialla come una banana? Offesissima, la pulcetta si gira verso la sua vicina: – Perché hai gli occhi grandi da gufo? La pulcetta con gli occhi grandi dice alla sua vicina: – Sembra che tu abbia i trampoli al posto delle gambe! La pulcetta chiede allora alla sua vicina: – E tu che cosa fai con tutti questi colori da pappagallo? La pulcetta-pappagallo si gira verso la pulcetta grassa e chiede: – Dimmi tu, perché sei come un ippopotamo? – Io sono nata così: un po’ grassottella. – Anch’ io sono nata così, un po’ magretta. – Anch’io sono sempre stata gialla dalla testa ai piedi! 12
io so no, no i siam o… a scuo la – Io ho gli occhi della mia mamma! – Appena nata avevo già le gambe lunghe! – Io sono nata tutta colorata! La pulcetta grassa conclude soddisfatta: – Entrate! Sembra proprio che non possiamo farci niente. Andiamo tutte a ballare! Tutte si mettono a saltellare di qua e di là, perché nel paese delle pulcette, come in tutti gli altri paesi del mondo, non si può scegliere: si nasce come si nasce, uno diverso dall’altro. Soltanto le pulci non lo sapevano. B. Alemagna, Nel paese delle pulcette, Phaidon
in volo con lo stormo
E tu, a quale pulcetta assomigli? ........................................................................................................... ...........................................................................................................
per dirlo in inglese
You are a TINY FLEA… Write YES or NO.
Are you fat?
.........
.........
Have you got long legs?
.........
.........
Are you thin?
.........
.........
Have you got short hair?
.........
.........
Are you tall?
.........
.........
Have you got big eyes?
.........
.........
Are you short?
.........
.........
Have you got a small nose?
.........
.........
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io so no, no i siam o… a scuo la Una storia per riflettere
I cinque malfatti Il primo aveva quattro buchi in mezzo alla pancia. Il secondo era piegato come una lettera da spedire. Il terzo era molle e addormentato. Il quarto era capovolto, naso in giù e gambe in su. Il quinto era tutto sbagliato. Discutevano su chi fosse il più malfatto. Un giorno arrivò un tipo perfetto. Aveva il naso al posto del naso, un corpo dritto, nemmeno un buco in pancia. – Che cosa fate qui? – chiese. – Niente. Sbagliamo tutto – risposero i cinque amici. – Allora bisogna trovare una soluzione, un’idea! – disse il perfetto. – A me le idee passano attraverso – disse il bucato. – Io le idee non le trovo tra le mie pieghe. – Le mie sono molli e deboli. – Io le ho tutte al contrario. – E le mie sono tutte sbagliate. – Dunque non servite a niente! – disse il perfetto. – Io non mi arrabbio mai: la rabbia mi passa attraverso. – Io conservo tutti i ricordi tra le mie pieghe. – Bzz – il molle si era addormentato. – Io vedo le cose che gli altri non vedono. – Io, tutto sbagliato, quando mi riesce qualcosa faccio festa! Se ne andarono, più contenti che mai, mentre il perfetto restò lì, solo, a bocca aperta. B. Alemagna, I cinque malfatti, Topipittori
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io so no, no i siam o… a scuo la in volo con lo stormo
A volte anche noi ci sentiamo come i cinque malfatti. Ti è mai capitato di sentirti… Colora.
bucato/a
piegato/a
capovolto/a
molle
sbagliato/a
Oppure…
vuoto/a annodato/a
buio/a
spento/a
aggrovigliato/a
Quando ti senti così? ................................................................................. ......................................................................................................................................... .........................................................................................................................................
Qual è l’aspetto positivo di sentirti in questo modo? ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... .........................................................................................................................................
feny e i diritti
Tutti i bambini e tutte le bambine hanno diritto ad avere un’istruzione a scuola. La scuola è un ambiente protetto dove nessun bambino e nessuna bambina devono essere discriminati. Tutti i bambini e tutte le bambine devono essere apprezzati per le loro diversità.
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facciamo tana!
Ambiti: italiano, inglese, arte e immagine, tecnologia, motoria.
Una storia per riflettere
Giochiamo agli Indiani Nella grande casa, in Viale dei Ciliegi, le luci erano già accese. Wendy, Gianni e Michele giocavano allegri vicino al caminetto. – Wendy, raccontaci una bella storia di pirati – disse Gianni. – E anche di Indiani – aggiunse Michele. – Vi racconterò, allora, un’avventura di Peter Pan – rispose Wendy. Peter Pan era un bravo bambino, sapeva fare un sacco di cose: volava qua e là, rincorreva le nuvole, scivolava sull’arcobaleno e la sera accarezzava le stelle. Nei suoi giochi portava sempre con sé la deliziosa Trilli. Trilli era luminosa come una lucciola: parlava a Peter con il solo tintinnio delle sue ali, ma i due si capivano perfettamente. Peter Pan viveva nell’Isolachenoncè. Quest’isola apparteneva a una feroce tribù d’Indiani, che ammiravano molto la bravura di Peter Pan. La casa di Peter Pan era una buca segreta sotto un albero; con lui abitavano Trilli e i bambini smarriti. In una bella giornata di sole Peter decise di andare a volare con Trilli. I bambini smarriti, che non potevano partecipare a quel volo, pensarono di fare un gioco nell’isola. – Faremo guerra agli Indiani! – disse uno di loro. – Li coglieremo di sorpresa! Quatti quatti si inoltrarono nel fitto bosco. J.M. Barrie, Peter Pan, Il Capitello
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facciamo tana! in volo con lo stormo
Wendy, Gianni e Michele giocano vicino al caminetto e si raccontano storie di Indiani e di pirati… Che cosa pensi tu del gioco? Ti piace giocare? Racconta. ............................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................... ...............................................................................................................................................................................................................
Rispondi indicando con una ✘. Poi confronta le tue risposte con quelle dei compagni e delle compagne e discutete in classe.
• Giocare è:
una perdita di tempo.
un’attività divertente.
• Di solito giochi:
ll’aperto (giardino, a parco pubblico…).
in casa.
• Quante ore al giorno giochi?
fino a 1 ora.
da 1 ora a 3 ore.
• Giochi da solo/a:
spesso.
sempre.
mai.
• Preferisci il gioco:
individuale.
i squadra o di gruppo d (senza squadre).
• Giochi per:
vincere.
divertirti.
• Nel caso di sconfitta:
ti arrabbi con gli altri.
accetti serenamente.
• “L’importante non è vincere, ma partecipare”. Sei d’accordo? Sì, perché ................................................................................................. ...................................................................................................................................... No, perché .............................................................................................. ......................................................................................................................................
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facciamo tana! Una storia per riflettere
A che gioco giochiamo? È estate, sono iniziate le vacanze. È iniziato quel magnifico tempo vuoto che fa dire ogni mattina ai bambini: “Che cosa facciamo oggi?”. Il sole è alto nel cielo sin dal risveglio. Al tramonto è una palla rossa che saluta dall’altra parte del mondo. È una palla rossa anche la pallina che stringe Lorenzo tra le mani. Lorenzo è al parco. Vicino a lui ci sono Susanna e altri bambini che siedono sulle panchine e all’ombra dell’olmo. – Che cosa facciamo? – si chiedono. – Potete giocare a biglie, al tiro alla fune, al lancio dei tappi – risponde una voce gentile. È una nonna: ha ascoltato i bambini e ora vorrebbe raccontare di quando anche lei era piccola, ma suo nipote strilla nel passeggino, così lei saluta e se ne va. I bambini la guardano allontanarsi: qualcuno toglie dalla tasca un gioco elettronico, qualcuno si infila le cuffie alle orecchie. Intanto la palla di Lorenzo rimbalza sul selciato. – Vuoi giocare? Chi riesce a prendere la palla, vince. Senza neppure rispondere, Susanna si alza e corre. Dietro a lei corre Lorenzo e, dopo di loro, tutti gli altri bambini. È come se una vibrazione li avesse fatti alzare. E. Nava, La bellezza del mondo, Carthusia Edizioni
PIC
AMICO DIGITALE
Pic ti invita a cliccare su Google insieme all’insegnante e a cercare:
• immagini dei giochi di una volta; • immagini dei giochi dei bambini e delle bambine del mondo.
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facciamo tana! in volo con lo stormo
Nel racconto la nonna suggerisce ai bambini alcuni giochi “di una volta”, come le biglie, il lancio dei tappi… Vuoi saperne di più? Chiedi ai nonni o a persone anziane che conosci di raccontarti i giochi che facevano alla tua età. Raccogli le informazioni, completa con disegni e prepara un cartellone con la tua classe. Anche il gioco alla fune è un gioco di una volta, che però si fa anche oggi! Lo conosci? Se hai la possibilità, gioca con i compagni e le compagne.
che cosa serve
R Una corda. R Un pezzetto di stoffa annodato al centro. R Due squadre di bambini e bambine formate dallo stesso numero di componenti.
Come si gioca
R Al via, le squadre devono tirare la fune verso la propria metà del campo.
1, 2, 3, pronti, VIA!
R Tutti i giocatori e tutte le giocatrici devono collaborare: l’unione fa la forza! R Il gioco termina quando una squadra riesce a tirare la fune fino a che il pezzo di stoffa è nella propria metà del campo.
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facciamo tana! Una storia per riflettere
Bruno e Bigio C’erano una volta due tane: la tana di Bruno e la tana di Bigio. I due conigli litigavano sempre per via dei rifiuti e del volume della radio. Un giorno arrivò una volpe affamata. – Come litigano quei due… La caccia sarà facile.
Spiccò un balzo, ma i conigli si tuffarono subito in una delle due tane per scappare. Mentre la volpe frugava nella tana, Bruno e Bigio scavarono insieme una galleria fino alla tana vicina: erano in salvo, mentre la volpe terminò la caccia con un pugno di terra fra le zampe. Bruno e Bigio diventarono grandi amici e tennero la galleria tra le due tane per farsi visita anche quando piove. C. Boujon, Il litigio, Babalibri
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facciamo tana! in volo con lo stormo
Che cosa hanno capito i conigli Bruno e Bigio? ..................................................................................................................................................................................................... .....................................................................................................................................................................................................
Ti è mai capitato di litigare con qualcuno? Ti ricordi un episodio significativo? Racconta brevemente. ..................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................... .....................................................................................................................................................................................................
Discuti in classe dei MOTIVI che ti fanno litigare a scuola o a casa e completa la tabella. io litigo con...
io litigo perché...
faccio pace così...
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facciamo pu nto!
Ambiti: italiano, arte e immagine, motoria, scienze, inglese, tecnologia.
Una storia per riflettere
L’alfabeto dello sport ABCD gioco a calcio il lunedì. EFG gioco a golf il giovedì. HIL amo il nuoto e i pattini a rotelle. MNO a star fermo tutto il giorno non ci sto. PQR a cavallo raggiungo nuove terre. STU gioco a tennis con il naso all’insù. VZ pratico diversi sport per fare il triatleta. adatt. dal web
in volo con lo stormo
Tu pratichi uno sport? Quale? Se non ne pratichi nessuno, quale ti piacerebbe? ..............................................................................................................................................................................................................
Segui uno sport in particolare? Tifi qualche squadra? ..............................................................................................................................................................................................................
Secondo te, è importante praticare uno sport? Perché? .............................................................................................................................................................................................................. ..............................................................................................................................................................................................................
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facciamo pu nto! per dirlo in inglese
Match.
Rugby Swimming Basket Volleyball Dancing Running Judo Gymnastics Football What’s your favourite sport?
My favourite sport is .............................................................................................
A tu per tu con… Paola Egonu “Ho iniziato a giocare a pallavolo che avevo già 12 anni: non è mai troppo tardi per cominciare. Penso che una ragazza debba iniziare a praticare questo meraviglioso sport perché ti educa, non soltanto in campo ma anche fuori, nella vita di tutti i giorni. Inoltre si incontrano persone fantastiche: anche se magari le frequenti solo per l’arco di una stagione, le amicizie che si formano durano molto più a lungo. E poi la cosa principale è che la pallavolo è uno sport di squadra e condividere allenamenti, divertimento e vittorie con le tue compagne è ancora più bello.”
in volo con lo stormo
Hai un campione sportivo o una campionessa sportiva che preferisci? Perché lo/la apprezzi? ....................................................................... ....................................................................... ....................................................................... ....................................................................... .......................................................................
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facciamo pu nto! Una storia per riflettere
La partita di calcio Vincere non è importante… Oggi abbiamo giocato una partita di calcio contro la quarta A. Sapevamo già che avremmo perso. Lo sapeva benissimo anche il maestro, visto che proprio lui ci ha insegnato a giocare a calcio e sa che una squadra vera non ci terrebbe neppure per fare i raccattapalle! Nell’altra classe invece ci sono dei veri campioncini: ragazzi che, solo da come corrono, capisci che giocano a calcio da quando avevano tre anni. Noi gliel’abbiamo detto al maestro che preferivamo giocare a pallavolo, visto che tre delle nostre compagne sono piuttosto brave, ma lui niente. – Oggi impariamo a perdere! – ci ha annunciato con il tono di chi dice una frase importante. Per incoraggiarci ha aggiunto: – Non è importante vincere, l’importante è fare sempre del proprio meglio! Ma…che sconfitta! Abbiamo perso diciassette a zero! Loro hanno fatto tutti almeno un gol, anche il portiere. Il loro cannoniere ne ha segnati cinque. Noi non ne abbiamo fatto neppure uno, a parte un tremendo autogol di Giacomo, il nostro portiere, ma dalla parte sbagliata. S. Bordiglioni, Il capitano e la sua nave, Einaudi Scuola
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facciamo pu nto! in volo con lo stormo
Vincere non è importante, insegna il maestro. A volte, per vincere, ci si comporta in modo sleale, scorretto, senza rispetto per gli avversari. Se vuoi diventare un vero sportivo o una vera sportiva devi conoscere le “regole” del fair play, cioè del gioco corretto. Osserva le immagini e indica con 7 le situazioni di fair play. In classe, provate a spiegare a voce le diverse situazioni.
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facciamo pu nto! GIOCO DI SQUADRA in volo con lo stormo
Come ti comporti nei giochi di squadra? Completa il test indicando con ✘.
• Un avversario non ti vede e vi scontrate: 1.
Appena puoi, gli restituisci lo spintone.
2.
Chiedi scusa.
• Un giocatore della squadra avversaria si fa male. 1.
Fai finta di niente.
2.
Fai fermare il gioco per soccorrere il giocatore.
• La tua squadra perde. 1.
Ti arrabbi e te la prendi con gli avversari.
2.
Non ti arrabbi e ti complimenti con chi ha vinto.
Ora assegna: 1 punto per ogni risposta 1 3 punti per ogni risposta 2.
Se hai totalizzato… 3 punti
Cerca di migliorare. Segui i consigli che trovi nelle risposte n. 2. da 4 a 6 punti Hai un discreto spirito sportivo e di gruppo, ma puoi migliorare! da 7 a 9 punti Complimenti! Sei un aiuto prezioso per la tua squadra e per gli avversari e le avversarie.
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facciamo pu nto! Ecco alcuni consigli per… allenarsi un po’|. Non stare troppo a lungo seduto/a. Non stare troppo a guardare la televisione Preferisci i giochi con gli amici e le amiche ai giochi elettronici. Leggi: i libri ti fanno viaggiare! Gioca con la fantasia: puoi vivere bellissime avventure! Cerca di muoverti a piedi o in bicicletta. Esci a giocare all’aria aperta ogni volta che puoi. Pratica uno sport almeno due volte alla settimana. Passeggia in un parco, nel bosco o in riva al mare ogni volta che puoi. Stai a contatto con la natura quando è possibile.
feny e i diritti
L’articolo 31 della Convenzione sui Diritti dell’Infanzia riconosce a tutti i bambini e a tutte le bambine il diritto al riposo e al tempo libero. Il gioco, lo svago e il tempo libero aiutano a crescere, irrobustiscono il fisico e prevengono le malattie. Ma lo sport e il gioco fanno molto di più: consentono di far nascere nuove amicizie, di imparare ad aver rispetto degli altri, insegnano a essere leale.
PIC
AMICO DIGITALE
Pic ti invita a cliccare su Google insieme all’insegnante e a cercare immagini e notizie del tuo campione preferito o della tua campionessa preferita. Poi, in classe, realizzate un cartellone con… i campioni e le campionesse di classe.
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co me alberi… viviam o verdi
Ambiti: italiano, geografia, inglese, tecnologia, scienze.
Una storia per riflettere
L’albero azzurro C’era una volta un gigantesco albero azzurro al centro di una città. Era bellissimo e altissimo e più forte di qualsiasi altro. I suoi rami infiniti attraversavano le finestre e le porte delle case. L’albero era testimone della vita delle persone. Tutti vivevano con lui e lo amavano tantissimo. Solo uno lo odiava: il re, perché capiva che la fama e la bellezza dell’albero erano maggiori di quelle del palazzo reale. Così ogni anno ordinava ai suoi soldati di alzare le mura di cinta e di tagliare tutti i rami dell’albero che si avvicinavano troppo al palazzo. Ma ce n’era sempre qualcuno che riusciva a valicare le mura. Ogni volta che il re voleva andare tra la gente, i suoi soldati dovevano scegliere le strade più sgombre dai rami. Ma non era facile trovarle, e così, una volta, per passare, il re fu costretto a inchinarsi all’albero. Questo fece ridere la gente. Il re, furioso, ordinò ai suoi soldati di abbattere l’albero. La gente cercò di fermarli, senza riuscirci. Così l’albero azzurro fu abbattuto e rimpiazzato con una statua del re. Ma i rami tagliati rimasti nelle case piano piano crebbero e ciascuno divenne a sua volta un albero azzurro. Oggi l’intera città è una bellissima foresta. A.H. Sharif, L’albero azzurro, Edizioni Kite
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co me alberi… viviam o verdi in volo con lo stormo
Ti piacerebbe vivere in una città-foresta? Perché? ....................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................
Dove abiti tu, ci sono zone verdi? Boschi? .......................................................................................................................................................................
Conosci il nome di qualche albero? .......................................................................................................................................................................
Vai a passeggiare nelle zone verdi? .......................................................................................................................................................................
Sai quali sono i nemici degli alberi? Prova a scriverli:
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co me alberi… viviam o verdi Una storia per riflettere
Piantiamo un albero È il 2007. Felix Finkbeiner, 9 anni, è uscito pensoso dalla sua aula: c’è stata una lezione sui cambiamenti climatici. Hanno spiegato che una donna africana ha combattuto lo sfruttamento e l’impoverimento dell’ambiente del suo Paese piantando alberi. Decine di milioni di alberi. È Wangari Maathai, premio Nobel per la pace nel 2004. Felix pensa agli alberi e al motto di Wangari: “Save the Land, harambee!”, che vuol dire “Salviamo la Terra, tutti insieme!”. Qualche giorno dopo, Felix propone un progetto scolastico meraviglioso: “Anche noi piccoli, in Baviera, in Germania, facciamo come Wangari. Un milione di alberi piantati dai bambini. Anzi: facciamolo in tutti i Paesi del mondo!”. Felix pianta il suo primo albero il 28 Marzo 2007 e tanti bambini e tante bambine lo seguono. Il 4 maggio 2011 pianta il suo milionesimo albero davanti ai ministri dell’ambiente di 45 nazioni. Ancora oggi, ragazzini e ragazzine di tutto il mondo continuano a piantare alberi, danno voce al respiro della Terra, combattono per il loro futuro. Questa storia non finisce qui… sembra breve, ma è ancora tutta da scrivere. E potete farlo proprio voi, piantando un albero. L. Walter, Felix e la foresta degli ambasciatori climatici - Arambì, Feltrinelli
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co me alberi… viviam o verdi in volo con lo stormo
Nelle immagini vediamo bambini e bambine che, come Felix, stanno piantando. Anche tu puoi contribuire a rendere verde il mondo piantando semi di fiori, ortaggi, alberi, a casa, a scuola, in un parco oppure in un bosco. Piantare un seme significa prendersi cura di lui, scegliere il luogo, la terra, annaffiarlo, farlo crescere… Anche lui, come te, sarà un seme bambino. Possiamo piantare anche altri semi: • i semi delle parole gentili
• i semi del sorriso
• i semi dei gesti gentili
• i semi dell’amicizia
Fai un esempio per ognuna delle azioni proposte: quali sono le azioni gentili? Quali i gesti gentili? …
per dirlo in inglese
Are you a gardener? Match.
I have SOME SEEDS.
I have a POT for planting.
I have some WATER.
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co me alberi… viviam o verdi Una storia per riflettere
Amico albero Completa il testo. L’a_ _ _ _o vive e cresce utilizzando elementi naturali: crea il legno di cui è costituito essenzialmente grazie all’a_ _ _a, all’energia del s_ _e e all’anidride carbonica presente nell’atmosfera. L’albero purifica l’a_ _a che respiriamo dai gas delle abitazioni, dei mezzi di t_ _ _ _ _ _ _o, delle industrie. Gli alberi di un b_ _ _o donano all’uomo il legname per costruire i m_ _ _ _i, i f_ _ _ _i da mangiare, la l_ _ _a per scaldarci. La chioma ospita i nidi degli u_ _ _ _li e le tane di piccoli mammiferi e insetti. Le r_ _ _ _i degli alberi trattengono il terreno quando piove tanto, così impediscono le frane. Infine è bello passeggiare all’ombra degli a_ _ _ _i, sostare ai loro piedi, abbracciare i loro t_ _ _ _ _i e respirare il silenzio e la musica dei boschi.
PIC
AMICO DIGITALE
Pic ti invita a realizzare dei cartelli con degli slogan per proteggere l’ambiente da appendere con un nastro sugli alberi. Entra in Word, apri un foglio, utilizza WORD ART, come nell’esempio.
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co me alberi… viviam o verdi in volo con lo stormo
Attenzione al fuoco|. Il fuoco è uno dei più insidiosi pericoli per i nostri boschi. La distrazione e il vandalismo ogni anno distruggono migliaia e migliaia di verdi e rigogliosi alberi. Per evitare la maggior parte degli incendi boschivi è sufficiente adottare alcune precauzioni e seguire poche, ma importanti, regole. Osserva e ricorda questi cartelli.
Non gettare mozziconi di sigaretta o fiammiferi ancora accesi.
Non bruciare la vegetazione secca e i residui vegetali.
Non accendere mai falò.
Non abbandonare i rifiuti sul terreno.
Se vedi un incendio nel bosco, chiama il
numero verde 1515 IL BOSCO E IL FUOCO Corpo Forestale dello Stato
Vuoi diventare “amico o amica dei boschi”? Rispondi SÌ oppure NO.
• Bisogna difendere gli animali per tutelare la biodiversità? • È giusto portare sempre via i rifiuti e non lasciarli nel bosco o nella natura? • Ti piace fotografare le foreste, gli animali, i fiumi, il mare? • È pericoloso accendere fuochi vicino ai boschi? • È pericoloso spegnere da soli un incendio? Se hai risposto sempre SÌ, sei “un amico o un’amica dei boschi”.
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qua la zampa!
Ambiti: italiano, scienze, geografia, tecnologia, arte e immagine, motoria, inglese.
Una storia per riflettere
Caramello Marco era un bambino dolce e gentile con tutti. Era soltanto molto timido e forse, per questo motivo, non riusciva a fare amicizia. Soffriva per il fatto di sentirsi un po’ emarginato e senza amici. Quando cercava di avvicinarsi agli altri bambini, non rideva alle loro battute e proprio non capiva che cosa ci fosse da ridere, così alla fine stava in un angolo a chiedersi il perché… La mamma, che lo vedeva sempre triste, soffriva anche lei. Poi un giorno… le venne in mente un’idea brillante! – Marco, dici sempre che non hai amici, ma lo sai qual è l’amico più fedele dell’uomo? – No – rispose Marco con la testa bassa. – È il cane! Ma perché non ci abbiamo pensato prima? Andiamo al canile! Troveremo un cagnolino triste che sta aspettando proprio te! Marco scelse il cagnolino più piccolo e sconsolato. – Mamma, sarà lui il mio nuovo amico, ci vorremo tanto bene. – Che bello! Ha il colore del miele o del caramello… Scegli il suo nome. – Caramello! Mi piace! – disse Marco con entusiasmo. dal web
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qua la zampa!
in volo con lo stormo
Leggi le domande e completa la tabella con le risposte.
Hai anche tu un amico meraviglioso come Caramello?
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È un animale vero o è un peluche?
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Che animale è?
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Qual è il suo nome?
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Quali attenzioni e cure dedichi a lui?
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Da quanto tempo ce l’hai?
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Sei d’accordo che avere un animale è come avere un amico? Perché? ............................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................... ...............................................................................................................................................................................................................
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qua la zampa! IL RAP DEGLI ANIMALI Leggi e balla il rap, poi rispondi.
Le mani sono zampe, le facce sono musi, il naso è così fine che vediamo a occhi chiusi. Le dita sono ali, le pelli sono pelo, corriamo dentro il mare e poi corriamo dentro il cielo. E gli occhi sono grandi, il loro sguardo è triste, corriamo dentro favole che tu non hai mai viste. Noi siamo gli animali, non siamo intelligenti, però sappiamo cose che non vedi e che non senti. Noi siamo gli animali, ignoriamo le parole, però noi chiacchieriamo con la luna e con il sole. Tu cucciolo di uomo, rispettaci perché, noi siamo gli animali e siam qui prima di te! B. Tognolini, Rima rimani, Nord-Sud Edizioni
Che cosa chiedono gli animali a noi cuccioli di uomo? ............................................................................................................................................................................................................... ...............................................................................................................................................................................................................
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qua la zampa! in volo con lo stormo
Che animale sei? Leggi le descrizioni e colora l’animale più simile a te.
Sei un orso. Sei un tipo indipendente, pensi ai fatti tuoi e sai badare a te stesso. Non ti distrai e lavori da solo. Ti piace la natura e il silenzio. Ami i dolci. Quando ti arrabbi, dai una zampata! Sei un lupo. Ti piace stare insieme agli amici. Rispetti le regole e ami i giochi di squadra. Sei coraggioso. Ami giocare con la neve e con il sole. Quando ti arrabbi vai nella “tana”. Sei un coniglio. Ami la pace e la tranquillità. Sei timido e stai bene con chi conosci. Ami i prati e le corse. Se ti arrabbi, scappi e cerchi un posto tranquillo. Sei un cavallo. Ti piace correre, saltare, nuotare, gridare. Ami tutti gli sport. Sei ubbidiente, ma a volte vorresti scappare. Hai gambe lunghe e sei veloce. Se ti arrabbi, scuoti i capelli e muovi la coda. Sei un airone. Ami la bellezza della natura. Sei un chiacchierone e un po’ pettegolo. Ami viaggiare e ti piace volare. Non ti arrabbi mai. Sei un delfino. Sei sempre allegro e sorridente. Ti piacciono le coccole. Ti piacciono i salti e le acrobazie. Ti piace correre e vorresti essere sempre il primo. Ami l’acqua e ti piace nuotare. Quando ti arrabbi, sparisci sott’acqua.
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qua la zampa! Una storia per riflettere
Noi e gli altri animali Il legame tra l’uomo e gli animali da compagnia rende felici entrambi. Prendersi cura di un “pet” insegna a percepire lo stato d’animo di chi ci sta vicino. Un animale non è un pupazzo, ma un essere vivente. Il suo linguaggio non è fatto di parole, ma di espressioni e movimenti del corpo, e noi dovremo imparare come comunicare con lui. Se abbiamo deciso di adottare un cane, dobbiamo predisporre uno spazio adeguato, con una cuccia dove potrà riposare e una zona per le ciotole del cibo e dell’acqua. Per essere felice, ogni animale necessita di attenzione, cure e coccole, ed è bene passare molto tempo con lui. Se a casa arriva un gatto, dovremo preparare un luogo per dormire e un altro dedicato al cibo. Il gatto ama riposare in luoghi comodi e riparati. Se adottiamo un criceto, un coniglio, un uccellino, una tartaruga o un pesce dobbiamo riprodurre il suo habitat naturale. Come diventare amici per sempre, Giunti Progetti Educativi
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per dirlo in inglese
What’s your favourite PET? Write a 4.
Dog
Turtle
Cat
Rabbit
Goldfish
Hamster
qua la zampa! feny e i diritti
Anche gli animali hanno dei diritti. Diventa anche tu loro amico o amica! Completa gli articoli inserendo le parole al posto giusto.
casa • ambiente • protezione • amico • animali • inquinamento • libertà • rispetto ARTICOLO 1
ARTICOLO 2
ARTICOLO 4
ARTICOLO 6
ARTICOLO 12
Ogni animale ha diritto alla vita.
Ogni animale ha diritto al ..............................................., alle cure e alla ....................................................................... dell’uomo.
Ogni animale selvaggio ha il diritto di vivere in ............................................... nel suo ............................................... naturale terrestre, aereo o acquatico e ha il diritto di riprodursi.
Ogni animale che l’uomo ha scelto ............................................... ha diritto a una .........................................., a non essere abbandonato.
L’uomo deve proteggere gli .......................................... e il loro ambiente dall’................................................
PIC
AMICO DIGITALE
Pic ti invita a scrivere al computer, con l’aiuto dell’insegnante, i DIRITTI DEGLI ANIMALI per farli conoscere a chi ti sta vicino.
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ma ch e bo nta!
Ambiti: scienze, tecnologia, italiano, inglese.
Una storia per riflettere
Hänsel e Gretel Hänsel e Gretel avevano perso la strada e girovagavano senza meta, quando si imbatterono in una casetta piccina. Pensate un po’, il tetto era stato costruito con tegole di cioccolata e i muri erano di marzapane, spessi almeno mezzo metro. E c’erano anche balconcini di caramelle e canditi, zucchero a volontà e ogni sorta di prelibatezza. Senza pensare ad altro, i due bambini si avventarono sulla casetta, prendendo una tegola ciascuno. Stavano finendo la cioccolata quando dalla porta della casetta uscì una vecchina, che li invitò a entrare per mangiare tante altre pietanze deliziose. Hänsel e Gretel la seguirono felici, ma… Fratelli Grimm, Hänsel e Gretel
Aspro, amaro, dolce, salato, quanti gusti per il mio palato! 40
ma ch e bo nta! Cerchia i cibi aspri in rosa, i cibi amari in blu, i cibi dolci in verde, i cibi salati in arancione.
per dirlo in inglese
What’s your favourite FOOD? Write a 4.
Pasta
Soup
Cheese
Fruit
Meat
Cake
Chips
Hamburger
Salad
Ice cream
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ma ch e bo nta! Una storia per riflettere
Un arcobaleno nel piatto Per mantenersi in buona salute è necessario nutrirsi in modo equilibrato. Questo significa che bisogna mangiare un po’ di tutto. Quindi, anche se prediligi i cibi dolci, non devi esagerare; è importante che tu assuma anche cibi aspri o aciduli, come gli agrumi e gli yogurt. I gusti vanno educati e cambiano nel tempo. Se assaggiassi ora il latte materno o quello in polvere di cui ti nutrivi appena nato, lo troveresti nauseante. Prova ad assaggiare alimenti diversi, anche se pensi che non ti piacciano, magari poi ti accorgerai che sono buoni. Così scoprirai nuovi cibi e sapori, affinché la tua dieta sia sana e variegata. Intanto, per variare in modo equilibrato, prova a seguire questa semplice regola: ogni giorno cerca di assumere cibi di diversi colori. Se, verso sera, ti accorgi di non aver mangiato nulla di giallo, mangia una mela o una pera; se ti manca il colore rosso, mangia i pomodori o le fragole. Se da giorni non mangi nulla di arancione, mangia le carote o fatti preparare una buona zuppa di zucca. Per il viola, ci sono melanzane, prugne e frutti di bosco. Non dimenticare mai il colore verde di molte verdure! adatt. dal web
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ma ch e bo nta! in volo con lo stormo
Fare una buona colazione è importante, perché la giornata ci richiede sempre molte energie. Prepara la tua colazione: con una freccia porta sul vassoio gli alimenti che ti piacciono. Ne manca qualcuno? Disegnalo.
Mangi bene? Fai il test rispondendo con sincerità. Alla fine, confrontati con i compagni e le compagne. 1
Mangi sempre agli stessi orari?
SÌ
NO
2
Apprezzi il cibo a tavola?
SÌ
NO
3
Assaggi piatti che non conosci?
SÌ
NO
4
Mangi sempre tutta la tua porzione?
SÌ
NO
5
Ti piacciono le verdure?
SÌ
NO
6
Ti piace la frutta?
SÌ
NO
7
Fai una buona colazione al mattino?
SÌ
NO
8
Fai sempre la merenda?
SÌ
NO
9
Fai una merenda sana?
SÌ
NO
Consumi spremute fresche?
SÌ
NO
10
Se hai totalizzato almeno 7 SÌ, sei “un amico o un’amica dei cibi sani”!
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ma ch e bo nta! Una storia per riflettere
Filastrocca del cibo sano Se vuoi crescere in modo sano, non stare sempre sul divano! Devi correre e giocare, ma anche bene devi mangiare. Se ti serve più energia, pane e pasta non buttare via! Questi contengono carboidrati che danno forza dopo averli mangiati. E per crescere di più carne e pesce manda giù! Proteine nella giusta quantità e vedrai che il muscolo aumenterà.
Anche i grassi sono importanti, ma non bisogna assumerne tanti. L’olio al burro preferisci quando i piatti condisci. Frutta e verdura non ti scordare Vitamine e sali devi mangiare. R. Canfora
in volo con lo stormo
Mangi bene? Completa la tabella con gli alimenti che mangi in una settimana. Poi osservala e rifletti in classe. lunedì Primo Secondo Contorno Frutta o dolce
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martedì
mercoledì
giovedì
venerdì
sabato
domenica
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ma ch e bo nta! Una storia per riflettere
Le buone maniere a tavola Si sta composti, ben seduti sulla sedia. Non si mettono i gomiti sulla tavola. Non si china mai la testa verso il piatto per mangiare, ma si mantiene una posizione eretta. Le posate servono per portare i bocconi fino alla bocca. Il coltello non si mette mai in bocca. Prima di bere e dopo aver bevuto ci si deve pulire la bocca con il tovagliolo. Non si beve mai con la bocca piena e nemmeno tutto di un fiato. Se si vuole il pane, si prende un panino intero dal cestino e si stacca un pezzetto alla volta con le dita. Il pane, una volta iniziato, non si rimette nel cestino. Quando si mangia la minestra non si aspira rumorosamente. Aspetta la fine del pasto per alzarti da tavola. S. Girardet, Il rispetto a piccoli passi, Mottajunior
PIC
Ricordati! Prima di sederti a tavola, devi recarti in bagno a lavarti le mani!
AMICO DIGITALE
Pic ti invita a scrivere al computer, con l’aiuto dell’insegnante, altre regole per stare bene insieme a tavola. Potrete poi stamparle tutte, incollarle a dei cartelli colorati e attaccarle nel locale mensa della vostra scuola.
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ma ch e bo nta! UNA RICETTA SANA Ecco una ricetta con ingredienti sani e ricca di colori e di vitamine! Ingredienti
R Frutta di stagione Procedimento
R Lava la frutta e sbucciala con l’aiuto di una persona adulta. R Taglia a pezzetti i frutti e componi la tua macedonia. R Se ti piace, aggiungi uno yogurt naturale e un cucchiaio di miele.
feny e i diritti
Il diritto al cibo I bambini e le bambine hanno diritto a un’alimentazione adeguata: il cibo deve soddisfare la loro fame e deve essere di qualità. Tutti i bambini e tutte le bambine devono essere nutriti e devono avere la possibilità di bere acqua potabile. I grandi devono educarli a non sprecare il cibo e ad assaggiare alimenti nuovi. L’educazione alimentare deve aiutare bambini e bambine ad alimentarsi in modo sano.
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PICCOLO DIZIONARIO DI EDUCAZIONE CIVICA Diversità Ognuno di noi è unico e diverso dagli altri. Siamo diversi nell’aspetto fisico, abbiamo gusti diversi, ci piacciono o non ci piacciono cose diverse…
parità Le bambine e i bambini possono imparare allo stesso modo, fare le stesse cose, praticare gli stessi sport, usare gli stessi giochi… Hanno gli stessi diritti.
esclusione Escludere qualcuno significa non accettarlo, isolarlo e lasciarlo da solo.
inclusione Significa accogliere tutti e permettere a ognuno di stare bene a scuola o in un gruppo.
fair play Sono due parole inglesi che insieme significano “giocare in modo corretto”, cioè con onestà, senza imbrogliare, rispettando gli avversari e le avversarie.
clima È l’insieme dei fenomeni atmosferici (pioggia, sole, vento, neve…) che si verificano in un territorio.
vandalismo Succede quando si rompono o si danneggiano apposta oggetti o materiali di tutti.
numero verde È un numero di telefono gratuito che serve per chiedere informazioni o segnalare emergenze.
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Ora sono un PEZZETTINO del mondo. Ho letto, ho conosciuto, ho imparato e…
… NON DIRMI MAI CHE NON SI PUÒ FARE Non dirmi mai che non si può fare, tra il dire e il fare non sempre c’è il mare, o che non posso cambiare il mondo e ci crederò in un nanosecondo. Se aggiungi sempre “ma”, “forse”, “però”, stai pur sicura non ce la farò. Poi, se lo posso fare da solo, non aiutarmi a prendere il volo. Mostrami invece parole belle e, te lo assicuro, toccherò le stelle! S. Contardi
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e
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Alla ricerca del re
EDUCAZIONE CIVICA Responsabile editoriale: Mafalda Brancaccio Supervisione scientifica: Lorenzo Castelli, psicoterapeuta e psicologo scolastico Coordinamento redazionale: Camilla Di Majo Redazione: Nicoletta Baldini, Camilla Di Majo, Nadia Negri Responsabile di produzione: Francesco Capitano Progetto grafico: A come Ape di Alessia Zucchi Impaginazione: No Code – Torino Illustrazioni: Gabriel Cortina, Federica Nurchi Copertina: A come Ape di Alessia Zucchi Ricerca iconografica: Paola Rainaldi Referenze iconografiche: Shutterstock Stampa: Tecnostampa – Pigini Group Printing Division Loreto – Trevi 22.83.017.0 Per esigenze didattiche i testi sono stati quasi tutti ridotti e/o adattati. L’editore è a disposizione degli aventi diritto tutelati dalla legge per eventuali e non volute omissioni o errori di attribuzione. È assolutamente vietata la riproduzione totale o parziale di questa pubblicazione, così come la trasmissione sotto qualsiasi forma o con qualunque mezzo, senza l’autorizzazione della Casa Editrice. Produrre un testo scolastico comporta diversi e ripetuti controlli a ogni livello, soprattutto relativamente alla correttezza dei contenuti. Ciononostante, a pubblicazione avvenuta, è possibile che errori, refusi, imprecisioni permangano. Ce ne scusiamo fin da ora e vi saremo grati se vorrete segnalarceli al seguente indirizzo: redazione@elionline.com
Tutti i diritti riservati © 2022 La Spiga, Gruppo Editoriale ELi info@gruppoeli.it EquiLibri • Progetto Parità è un percorso intrapreso dal Gruppo Editoriale ELi, in collaborazione con l’Università di Macerata, per promuovere una cultura delle pari opportunità rispettosa delle differenze di genere, della multiculturalità e dell’inclusione. Si tratta di un progetto complesso e in continuo divenire, per questo ringraziamo anticipatamente il corpo docente e coloro che vorranno contribuire con i loro suggerimenti al fine di rendere i nostri testi liberi da pregiudizi e sempre più adeguati alla realtà.
e CLASSE
2
.. Lettura e Scrittura LIBRO A: 120 pp. e Scrittura LIBRO B: 144 pp. .. Lettura Educazione Civica: 48 pp. linguistica: 96 pp. .. Riflessione Matematica con eserciziario: 168 pp. , Geografia, Storia: 96 pp. . Scienze STEAM 2-3: 48 pp.
ISBN per l‘adozione: 978-88-468-4276-3
CLASSE
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.. Lettura e Scrittura LIBRO A: 144 pp. e Scrittura LIBRO B: 144 pp. .. Lettura Educazione Civica: 48 pp. linguistica: 120 pp. .. Riflessione Scienze, Matematica: 288 pp. Storia, Geografia: 216 pp.
ISBN per l‘adozione: 978-88-468-4277-0
altuofianco KIT DOCENTE comprensivo di guida alla programmazione, facilitati per alunni/e con BES e DSA e tutto il necessario per il corso. LIBRO DIGITALE (scaricalo subito seguendo le istruzioni all’interno della copertina): volumi sfogliabili, esercizi interattivi, audiolibri, tracce audio, libro liquido, percorsi facilitati stampabili.
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, un allegro ambiente di apprendimento interattivo che offre tanti oggetti digitali didattici sotto forma di gioco o attività. Bambine e bambini si divertiranno ad aiutare chef Alfredo: prepareranno insieme a lui tante “ricette” divertenti, organizzeranno feste a tema, allestiranno grandi eventi per tutte le discipline scolastiche, nelle sale o all’aperto! Potranno così rinforzare le abilità e verificare le competenze nelle varie materie attraverso le diverse prove proposte in cucina, facendo ogni volta attenzione al guastafeste Splat, sempre in agguato!
www.gruppoeli.it
Allegato a IO E TE... 2 Non vendibile separatamente