facciamo tana! Una storia per riflettere
A che gioco giochiamo? È estate, sono iniziate le vacanze. È iniziato quel magnifico tempo vuoto che fa dire ogni mattina ai bambini: “Che cosa facciamo oggi?”. Il sole è alto nel cielo sin dal risveglio. Al tramonto è una palla rossa che saluta dall’altra parte del mondo. È una palla rossa anche la pallina che stringe Lorenzo tra le mani. Lorenzo è al parco. Vicino a lui ci sono Susanna e altri bambini che siedono sulle panchine e all’ombra dell’olmo. – Che cosa facciamo? – si chiedono. – Potete giocare a biglie, al tiro alla fune, al lancio dei tappi – risponde una voce gentile. È una nonna: ha ascoltato i bambini e ora vorrebbe raccontare di quando anche lei era piccola, ma suo nipote strilla nel passeggino, così lei saluta e se ne va. I bambini la guardano allontanarsi: qualcuno toglie dalla tasca un gioco elettronico, qualcuno si infila le cuffie alle orecchie. Intanto la palla di Lorenzo rimbalza sul selciato. – Vuoi giocare? Chi riesce a prendere la palla, vince. Senza neppure rispondere, Susanna si alza e corre. Dietro a lei corre Lorenzo e, dopo di loro, tutti gli altri bambini. È come se una vibrazione li avesse fatti alzare. E. Nava, La bellezza del mondo, Carthusia Edizioni
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