Un‘ in ESTATE 4
VALIGIA
inserto speciale con divertenti giochi linguistici
costruzione
Italiano con esercizi e attività di ripasso
versione positiva quadricromia
L’ALUNNO :
Traguardi di competenza
ASCOLTO, INTERAZIONE e PARLATO
• ascolta e comprende testi orali “diretti” o “trasmessi” dai media cogliendone il senso e le informazioni principali
• ascolta un’esposizione diretta su un argomento di studio e comprenderne le informazioni principali e secondarie
• partecipa a scambi comunicativi (dialogo, conversazione, discussione) con compagni e insegnanti, fornisce spiegazioni ed esempi, rispetta il turno di parola e formula messaggi chiari e pertinenti in un registro il più possibile adeguato alla situazione
• organizza un semplice discorso orale su un tema affrontato in classe con un breve intervento preparato in precedenza o un’esposizione su un argomento di studio, utilizzando una scaletta.
LETTURA LESSICO
L’ALUNNO :
• legge testi di vario genere facenti parte della letteratura per l’infanzia, sia a voce alta sia in lettura silenziosa e autonoma; formula su di essi giudizi personali: 3 - 33 - 37 - 40 - 48 - 60
• legge e comprende testi di vario tipo, ne individua il senso globale e le informazioni principali, utilizzando strategie di lettura adeguate agli scopi: 4 - 10 - 12 - 20 - 26 - 27 - 41
44 - 51 - 54 - 58/59
L’ALUNNO :
(Acquisizione ed espansione del lessico ricettivo e riproduttivo)
L’ALUNNO :
• capisce ed utilizza nell’uso orale e scritto i vocaboli fondamentali e quelli di alto uso: 21 - 22 - 30 - 36
• riconosce il significato proprio e figurato delle parole: 40
• amplia il lessico specifico: 12, 44
GRAMMATICA E RIFLESSIONE SULLA LIGUA
(Elementi di grammatica esplicita e riflessione sugli usi della lingua)
• riflette sui testi propri e altrui per cogliere regolarità lessicali e morfosintattiche; padroneggia ed applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice e alle parti del discorso (verbo, articolo, nome, aggettivo, pronome, congiunzione, preposizione): 5 - 6 - 9 - 13 - 14 -
15 - 16 - 17 - 18 - 19 - 24 - 25 - 31 - 32 - 34 - 35 - 39 - 42 - 43 - 45 - 47 - 52 - 53 - 55 - 56 - 57
• riconosce e usa i principali segni di punteggiatura: 28 - 29
• conosce ed applica le principali convenzioni ortografiche: 7 - 8 - 11 - 23 - 38 - 49 - 50
SCRITTURA
L’ALUNNO :
• scrive testi corretti nell’ortografia, chiari e coerenti, legati all’esperienza e alle diverse occasioni di scrittura che la scuola offre. Rielabora testi parafrasandoli, completandoli, trasformandoli: 37 - 51 - 60
• compone storie seguendo criteri dati: 46
Progetto grafico e copertina: I Nani Grafici - Firenze
Impaginazione: I Nani Grafici - Firenze
Coordinamento: Sarah Farina
Redazione: Monica Barbieri
Illustrazioni: Roberta Gherardi
inserto:
a cura di: Maria Rosa Montini e Maria Rosa Benelli
progetto grafico e impaginazione: I Nani Grafici - Firenze
Redazione: Sarah Farina
Illustrazioni: Andrea Astuto
La casa editrice attua procedure idonee ad assicurare la qualità nel processo di progettazione, realizzazione e distribuzione dei prodotti editoriali.
® 2018 CETEM via Fauché 10, 20154 Milano tel. 02-33106617/02-34939790 – fax 02-33106358 info@cetem.it Visita il nostro sito: www.cetem.it
LEGGI LA POESIA .
E prendi carta bianca o azzurra verde rosa di ogni colore, un lenzuolo spiegato una gran sabbia liscia
acqua pulita, carta aria per una penna di fumo, carta mare per una penna pirata. Carta nera se sei Penna bianca ma non carta carbone.
Prendi una carta non confusa, chiara che aspetti il segno come un prato di neve la tua corsa strillata...
Dunque ogni carta va bene purché sia spaziosa abbastanza e silenziosa.
RISPONDI.
R Il poeta ti ha suggerito varie superfici su cui scrivere la tua poesia e anche i colori più adatti al tuo umore. Tu quale superficie sceglieresti e di quale colore?
R Al termine della poesia, il poeta afferma che in fondo “ogni carta va bene” se però possiede due caratteristiche importanti: quali?
R Perché queste due qualità sono indispensabili, secondo te?
La classe
LEGGI IL TESTO..
In classe tutti mi chiamano Stanga perché sono il più alto di tutti. Lo sono sempre stato ma quest’anno sembra che la cosa sia più evidente, forse perché oltre che lungo sono secco come un ramo d’olivo. Il mio compagno di banco è Naso. Si chiama così perché inventa sempre le risposte che non sa, andando, appunto a naso, e il più delle volte ci azzecca.
Poi c’è Leo, che non è il diminutivo di Leonardo, ma di Piergianni, che di secondo nome oltretutto fa Carloalberto (tutto attaccato).
Non c’è un motivo per cui lo chiamiamo Leo, a noi basta usare un nome corto e Leo è più semplice. Con noi tre, in ultima fila ci sono Cerotto, che da quando lo conosco, tra bicicletta e monopattino, ha fatto almeno cinque incidenti; Pelè, che gioca a calcio ma sarebbe meglio che non lo facesse; e soprattutto c’è Dina, che è l’unica femmina qua dietro.
Dina è il diminutivo di Lampadina, perché ha sempre delle idee geniali.
Adatt. da A. Valente, Sotto il banco , Fabbri
ACCANTO A OGNI
RAGAZZA VENGONO CHIAMATI COSÌ..
Stanga
Naso
Leo
Cerotto
Pelè
Dina
Una balena?
LEGGI IL RACCONTO E SOTTOLINEA TUTTI I NOMI .
Dietro la cresta della duna bianca comparve un ragazzo. Era mattino presto, e il sole nascente proiettava sulla sabbia ombre quasi invisibili.
Il cane del ragazzo fece un balzo in avanti e si mise ad annusare i relitti portati a riva dalla marea: una cassa rotta, bottiglie di plastica, un gabbiano morto.
A ogni passo, i piedi di Sam sprofondavano nella sabbia fine. Di colpo si fermò e fissò un punto preciso sulla spiaggia.
Laggiù, vicino al bordo dell’acqua, c’era un cumulo nero che risaltava sulla sabbia bianca.
Quel cumulo gli ricordava qualcosa. Sam scivolò giù dalla duna e si mise a correre tenendo gli occhi puntati sulla balena per cercare di capire la forma.
È piccola per essere una balena, pensò mentre correva. Forse è un pesce pilota?
Si fermò accanto all’animale, pieno di stupore. La coda e la piccola pinna dorsale somigliavano a quelle dei delfini. La testa che si appiattiva verso il muso ricordava quella di uno squalo.
Sam si avvicinò, si accovacciò nell’acqua bassa e si chinò a guardare la bocca dell’animale, silenziosa e spalancata.
Dalla mascella rosa balenava una fila di denti bianchi scintillanti, aguzzi e affilati, curvi, piccoli e assolutamente regolari. Sam li fissò, incantato dalla loro bellezza.
Nomi di persona
Nomi di animale
Scuola di magia
LEGGI IL TESTO, POI CERCHIA IN ROSSO GLI ARTICOLI DETERMINATIVI , IN BLU GLI ARTICOLI INDETERMINATIVI E IN VERDE GLI ARTICOLI PARTITIVI .
L’insegnante della scuola di magia si chiamava Rosamarino Argento ed era un signore rotondetto con un paio di minuscoli occhiali e sul capo un cilindro azzurro.
Quel giorno la classe era intenta a mettere in pratica la primissima lezione, che consisteva nel far muovere un oggetto, senza toccarlo, usando soltanto la forza del desiderio. Il signor Argento mostrava come funzionava la cosa, facendo volare il suo cilindro prima sull’appendiabiti e poi di nuovo sul suo capo. Mug cercò di indurre un piccolo innaffiatoio a bagnare un vaso di fiori posto sul davanzale. Ma era tutto inutile.
– Su, provate, è facilissimo! – disse il signor Argento. E fece volare per la classe dei quaderni che svolazzarono intorno alla testa di Mug e gli diedero degli scappellotti.
In quel momento l’innaffiatoio si alzò all’improvviso e volò sopra la testa del signor Argento, dove si rovesciò lasciando ricadere su di lui l’acqua che conteneva.
– Mi scusi, signor maestro non volevo.
– Certo che lo volevi – ridacchiò il maestro – altrimenti non sarebbe accaduto. Grazie al successo di Mug sembrò che anche gli altri bambini riuscissero a capire come funzionava. Dopo poco tempo gli oggetti più disparati volteggiavano nell’aula.
M. Ende, Scuola di magia e altre storie , Salani Edizioni
INVERTI L’ORDINE DELLE PAROLE MODIFICANDO ANCHE L’ARTICOLO. OSSERVA L’ESEMPIO.
articolo aggettivo nome
il bravo studente
la succosa arancia
gli alti fusti
i piccoli zoccoli
il piccolo straccio
una gustosa insalata
articolo nome aggettivo
lo studente bravo
CERCHIA LE DIECI PAROLE SCRITTE IN MODO SBAGLIATO E RISCRIVILE CORRETTAMENTE
SUI PUNTINI.
agiente cancello trecce scendere sufficente igienico lancie urgente cortecce
bilance buccie scienza
socievole pelliccie bugie cresciere cielo scena
socetà magie igene pance spece efficiente discesa
crociera spiaggie
a to lato fac aran
an lo indi stione rinun scheg
guan farma boc fran
aca roc coniu grattu
quer piog ener superfi
SCRIVI IL PLURALE DELLE SEGUENTI PAROLE.
antologia
doccia
fradicia
reggia
focaccia
allergia
malvagia
minaccia
borraccia
freccia
Sce o scie?
INDICA CON UNA X LA PAROLA CORRETTA.
uscere usciere
biscie
bisce
striscie
strisce
adolescenza
adolescienza
conoscente conosciente
ruscello
rusciello
conosciere conoscere
scienza
scenza
vasciello
vascello
sceicco
scieicco
scentifico
scientifico
coscienza
coscenza
cosce
coscie
lisce
liscie
pescie
pesce
miscela
misciela
fasce
fascie
ascie
asce
sciena
scena
ascella
asciella
R Il mio gattino non vuole più ndere da quell’albero.
R Mi appassionano i film di fanta nza.
R È meglio prendere l’a nsore: Sara abita al sesto piano.
R Quei ragazzi sono dei veri inco nti, guidano troppo forte.
R Non so quale maglione gliere: quello a fiori o quello a righe?
R È ntificamente dimostrato che il fumo fa male alla salute.
R Il leone ruggi , l’elefante barri e il maiale grugni .
SETTE PAROLE SONO SCRITTE IN MODO SBAGLIATO. RISCRIVILE CORRETTAMENTE.
disciesa • scenografia • lascieranno • palcoscenico • crescieremo
squittisce • sceriffo
coscenzioso • osceno
fuscello • riconoscienza • sceneggiata
moscerino • fantascentifico • moscie
Il Big-Bang
LEGGI IL TESTO, POI CERCHIA DI VERDE I NOMI MASCHILI E DI GIALLO I NOMI FEMMINILI .
Circa 15 miliardi di anni fa tutta la materia e l’energia che ora formano l’Universo erano concentrate in una specie di pallina molto, molto piccola che aveva una temperatura molto, molto alta. L’eccessiva temperatura rese instabile la pallina che esplose e cominciò a espandersi, spinta dall’enorme calore che in essa era racchiuso. Un istante dopo l’esplosione, la materia cominciò a raffreddarsi e a condensare nelle particelle elementari che oggi costituiscono gli atomi.
Dall’ammasso ancora caldissimo si sprigionò anche energia sotto forma di luce e di calore, due forme di energia molto simili tra loro. Tutto il grande ammasso era in continua agitazione e le particelle si scontravano in continuazione. Ogni tanto da questi urti nascevano delle particelle più grandi, gli atomi. Nell’arco di miliardi di anni nacquero le galassie, le stelle, i sistemi solari con pianeti e satelliti. Si formò anche la Terra, ma solo 4,5 miliardi di anni fa.
A scuola di energia, Snam
COLORA IN VERDE I NOMI MASCHILI E IN AZZURRO I NOMI FEMMINILI
nave parete zaino viso scheda cestino libro
pugnale specchio palla pioggia
finestra olio tronco
COMPLETA LE TABELLE CON IL PLURALE O CON IL SINGOLARE.
Mister Muscolo
LEGGI ATTENTAMENTE LE DESCRIZIONI , POI DISEGNA I PERSONAGGI. PUOI
AGGIUNGERE ALTRI PARTICOLARI PER COMPLETARE I TUOI DISEGNI.
Desiderava essere notato e ammirato, ma gli sembrava di non avere niente che attirasse l’attenzione: era altino, magrolino, proprio un ragazzo normale, come tanti. Si iscrisse a una palestra di culturismo, e l’allenatore lo sottopose a esercizi faticosissimi: flessioni, sollevamenti e poi un’ora a saltare la corda, e un’altra ancora a farsi massaggiare per rassodare i muscoli.
Intanto i pettorali, i bicipiti, i tricipiti gli crescevano a vista d’occhio, le cosce ingigantivano e il torace si gonfiava come una camera d’aria.
Dopo un anno di estenuanti allenamenti era ormai diventato un erculeo Mister Muscolo.
Fremendo, attendeva l’estate per esibirsi sulla spiaggia in costume da bagno: finalmente ammirato da tutti.
Invece ebbe una terribile delusione: la gente lo additava come un fenomeno da baraccone e le ragazze lo disdegnavano come un ranocchione gonfiato
mostruosamente. Tutte le sue fatiche erano state inutili. Non era vero che i Mister Muscolo piacevano: le ragazze preferivano i tipi normali, longilinei e magrolini.
Adatt. da M. Argilli, Menù di 100 storie , Editori Riuniti
LEGGI LA FILASTROCCA E SOTTOLINEA LE PAROLE CHE CONTENGONO CQU .
Nella città di Acqui c’è un grande acquario con un mondo subacqueo straordinario dai colori rubati all’acquamarina dove nuotano da sera a mattina creature acquatiche di tutte le tinte che ad acquerello sembran dipinte. Un pesce nero sul fondo si acquatta; una pescetta dal muso di gatta guizza veloce, ad un tratto si acquieta poi gira nell’acqua senza una meta. Fra sassi ed erbe un pesciolino crede di essere in un acquitrino, ma invece si trova nel grande acquario di Acqui, in un mondo straordinario.
L. Luise, Nel paese dell’ortografia , Tredieci
COMPLETA LE PAROLE CON CU , QU , CQU , QQU
ido
LE SEGUENTI PAROLE SONO SCRITTE IN MODO SBAGLIATO : RISCRIVILE CORRETTAMENTE.
profiquo
Antico Egitto
LEGGI IL TESTO E COMPLETA LO SCHEMA INTEGRANDO LE INFORMAZIONI.
Nell’antico Egitto il corpo del defunto doveva essere preparato alla mummificazione per essere conservarlo simile a quando era in vita.
Prima di tutto venivano prelevati gli intestini e il cervello, che venivano imbalsamate e poste in quattro vasi chiamati canopi. Il corpo veniva pulito con profumi e vino, riempito di erbe, cera d’api, resina e altre sostanze, poi immerso nel sale perché perdesse l’acqua presentenei tessuti e nelle ossa. Dopo 70 giorni il corpo veniva lavato e avvolto in bende di lino tra cui si ponevano amuleti protettivi per il viaggio nell’aldilà.
Un’altra fase importante del rito funebre era la costruzione della bara o sarcofago, spesso in forma di mummia e ricoperta di iscrizioni magiche. Si procedeva poi con la cerimonia di sepoltura. Il defunto era accompagnato dal corteo funebre che portava gli oggetti e gli utensili da deporre nella tomba. Nella tomba avveniva l’ultima parte del rito: l’apertura della bocca.
Il sacerdote toccava la bocca, gli occhi, le orecchie del defunto con una piccola ascia, perché potesse ritrovare l’energia vitale e rinascere nell’aldilà.
da Il corso della storia , Zanichelli
Mummificazione aveva lo scopo di
Costruzione del sarcofago
Cerimonia di sepoltura
Ultimo rito
Le bare sono a forma di mummia e
Il defunto era accompagnato da
Apertura della bocca. Il sacerdote tocca
Da un nome... altri nomi
SCRIVI DUE NOMI DERIVATI DA OGNI NOME PRIMITIVO.
LEGGI I NOMI DERIVATI E SCRIVI IL NOME PRIMITIVO.
braccialetto • bracciolo:
legnaia • legname:
lattaio • latticino:
SCRIVI I NOMI COMPOSTI NELLA TABELLA.
fioraia • fioriera:
occhiali • occhiata:
portiere • portinaio:
caporeparto • appendiabiti • acquamarina • calzamaglia • biancospino • purosangue
tergicristallo • pescespada • tagliacarte • bassorilievo • schiaccianoci • pallavolo
Nomi alterati e collettivi
COLLEGA I NOMI ALTERATI ALLA RELATIVA CARATTERISTICA. SEGUI L’ESEMPIO.
gattino
palazzone casetta
praticello
manona
tavolino
libraccio
diminutivo
vezzeggiativo
accrescitivo
dispregiativo
giornataccia faccione
torretta
stradina
borsone
pentolaccia
fiorellino
SCRIVI IL SIGNIFICATO DEI SEGUENTI NOMI COLLETTIVI , COME NELL’ESEMPIO.
costellazione: insieme di stelle
orchestra:
sciame:
biblioteca:
stormo:
SCRIVI IL CORRISPONDENTE NOME COLLETTIVO
insieme di alunni:
insieme di buoi:
insieme di soldati:
insieme di giudici:
insieme di navi:
insieme di pini:
insieme di isole:
insieme di pecore:
La barzelletta
COMPLETA INSERENDO I SOGGETTI SCELTI TRA I SEGUENTI:
ragazzi • uno • Il dottor Biagi • Giacomo • l’altro • La notizia buona • io • quale • tu • Aldo • L’amico
e , dipendenti di un’impresa di traslochi, stanno portando un pianoforte su per le scale di un palazzo.
I salgono faticosamente fino al quinto piano. A quel punto di loro si accascia a terra: – Non ce la faccio più! – mormora ansante – Mentre riprendo fiato vai a controllare quanti piani mancano per arrivare all’appartamento del dottor Biagi.
esegue l’ordine e quando ritorna dice: – Ho una notizia buona e una cattiva. è che questo palazzo ha soltanto un altro piano…
– E è quella cattiva? – chiede – abita nel palazzo di fronte!
CERCHIA DI VERDE IL PREDICATO VERBALE E DI BLU IL PREDICATO NOMINALE
R Milioni di turisti, ogni anno, visitano i Musei Vaticani.
R Francesco è certamente il miglior pizzaiolo del paese.
R Marina è una grande amica: mi aiuta sempre nei momenti difficili.
R Il tuo ragionamento è poco convincente.
R Abito in questa via da diversi anni: è molto tranquilla e silenziosa.
R Tuo fratello è cresciuto molto in questi ultimi mesi.
La gattina
LEGGI IL TESTO. CERCHIA I PREDICATI VERBALI E SOTTOLINEA I PREDICATI NOMINALI ,
POI SCRIVILI NELLA TABELLA. SEGUI L’ESEMPIO.
Da quella coppia bianca come la neve, nacquero tre gattini che erano neri come l’inchiostro, due maschi e una femmina.
La gattina era bellissima; il suo musetto era allungato, gli occhi erano leggermente obliqui, il naso di un nero vellutato, il pelo nero con sfumature rossastre.
Era una bestiola sensibile. I suoi movimenti erano lenti, essa ondeggiava con eleganza.
Spesso accompagnava fino al proprio piattino pieno di cibo certi gatti magri che lei raccoglieva durante i suoi vagabondaggi.
Io ricordo che la gattina accorreva ai colpi di campanello; accoglieva i visitatori, li conduceva in salotto, parlava con loro con piccoli gridi che non somigliavano per nulla al linguaggio che i gatti adoperano tra di loro, ma che imitavano la parola degli uomini.
Diceva: “Guardate i quadri o conversate con me; il signore arriva subito”.
Al mio ingresso, si ritirava discretamente sopra una poltrona o sull’angolo del piano e ascoltava la conversazione senza immischiarsi.
Era proprio un animale di buon gusto e pratico della società.
Il complemento oggetto
OSSERVA.
un quadro. Simone dipinge
chi?
che cosa fa?
che cosa (dipinge)?
soggetto predicato verbale compl. oggetto
ORA COMPLETA TU.
Alessia abbraccia
la nonna.
SOTTOLINEA IN ROSSO IL COMPLEMENTO OGGETTO
R Più tardi ripasserò la lezione di storia.
R Il pasticciere infornò una torta al cioccolato.
R Il nonno ha messo della legna nel camino.
R Giulia ha svolto la verifica di matematica.
R Abbiamo preso le uova dal contadino.
R Hai portato il cane dal veterinario?
SCRIVI UNA FRASE CON UN COMPLEMENTO OGGETTO ADATTO AL VERBO. SEGUI L’ESEMPIO. acquistare Il papà ha acquistato una motocicletta nuova.
ammirare
rincorrere
perdere
Se sei un corvo con il becco tutto giallo rimani nero e non fare il pappagallo.
Se sei giraffa mostra fiera quel tuo collo se sei tacchino non ti trasformare in pollo.
Se sei lombrico e non vuoi aver rivali non ti spacciare per un cobra con gli occhiali.
E l’ippopotamo che sta leggero a galla non può volare come fosse una farfalla.
Ognuno è bello quando ciò che vedi fuori ti rappresenta veramente i suoi colori.
Ognuno è bello per com’è, per quel che vale e non importa se son grilli o son cicale.
giallo pappagallo
rivali
collo
galla
fuori vale
CINQUE MATITE COLORATE.
eccellente
trattoria
trampolino
errore
caricatura
armatura
ingessatura
scrittore
tortellino
obbediente
poesia
parente
ironia
roditore
furore
agricoltura
presidente
agnellino
trasparente
nascondino
splendore
cartellino
seccatura
libreria
pizzeria
L’ultimo lupo
LEGGI IL TESTO, POI EVIDENZIA GLI AGGETTIVI QUALIFICATIVI RIFERITI AI NOMI
SOTTOLINEATI. SEGUI GLI ESEMPI.
Stava per volgersi, quando tra i rami d’una felce altissima, vide un buco nero nella roccia. Una caverna. Allungò il braccio, scostò i rami. Vide il lupo. Non pensò più a nulla. Ebbe un impulso di fuga che svanì subito. Non respirò. Forse il sangue cessò di scorrergli nelle vene. Non ebbe né paura né sorpresa. Nulla.
Restò a fissare quegli occhi tondi e gialli. E quegli occhi risposero al suo sguardo.
Il lupo giaceva sul terreno della caverna, tra ramoscelli e foglie secche; giaceva su un fianco, le zampe in avanti, le une sulle altre, in atteggiamento di infinita stanchezza; ansava, e dalla bocca socchiusa usciva una lunga lingua rosea; guardava il ragazzo con occhi grandi e liquidi come di lacrime selvagge. Il ventre s’alzava e s’abbassava nel respiro. Il lupo era piuttosto piccolo, o così parve a Enzo, come un cane, ecco. Non un ringhio da quelle fauci rosse. Non un agitarsi da quella forte coda.
SCRIVI I NOMI DA CUI DERIVANO I SEGUENTI AGGETTIVI.
campestre:
fangoso:
sorridente:
pietoso:
estivo:
coraggioso:
fedele:
montuoso:
gelido:
paziente:
ragionevole:
marino:
affamato:
bugiardo:
C'è posta per...
LEGGI LA LETTERA .
Golo Brdo, 15 aprile Caro Salvatore, come stai? Ti scrivo per informarti di due orribili cose.
La prima è che io sono prigioniero di mio padre e di mia madre.
La seconda è che io conto meno di uno schiavo dell’antica Cartagine, degli assiri-babilonesi o di Saruman nel Signore degli Anelli.
Ieri mattina i miei genitori mi hanno comunicato quanto segue:
1) loro due vanno a trovare degli amici in Slovenia; 2) io vado con loro;
3) non si discute.
Ho provato a discutere, ma il risultato è stato: da zero a dieci, meno trenta. Gli ho detto che il mio amico Salvatore, cioè tu, dovevi restare a Trieste e che se rimanevo anch’io potevo farti compagnia, visto che senza di me sei perso. Gli ho detto che non avevo voglia di fare il viaggio con loro.
Gli ho proposto che potevo andare da mia sorella Sara. Hai presente quando parli con un muro? Ecco le pareti ti danno più soddisfazione dei parenti.
E così ora ti scrivo dalla Slovenia. E più precisamente da Golo Brdo dove ci siamo piazzati. Sai che prospettiva! Comunque domani ti racconto i particolari: adesso sono morto di sonno.
Saluti, Michele
Adatt. da L. Comida, C’è posta per Michele Crismani , Edizioni EL
R È indicato il giorno e il luogo in cui si scrive la lettera.
R Non c’è la formula di apertura con i saluti.
R Le frasi sono complesse, difficili e lunghe.
R La lettera è scritta in terza persona.
R Il lessico è quotidiano e confidenziale.
R È indicato il nome del destinatario.
I
SOTTOLINEA LA PAROLA CHE HA SIGNIFICATO SIMILE A QUELLA NEL CARTELLINO.
affrontare scappare • guardare • cadere • fronteggiare
magro simpatico • smilzo • allegro • avaro
buttare pulire • osservare • tagliare • gettare
successo scommessa • trionfo • divertimento • scherzo
pauroso felice • timoroso • coraggioso • malato
saltare lucidare • ingoiare • balzare • nuotare
fare un compito
fare una domanda
fare una casa
fare una buona azione
bagnare le labbra
bagnare i fiori
bagnare i campi
bagnare il pane nel latte
aprire una bottiglia
aprire un po’ la porta
aprire un pacco
aprire le gambe
compiere
dire una notizia
dire una poesia
dire più volte eseguire
costruire porre
dire una favola
inzuppare
inumidire
irrigare annaffiare
stappare
socchiudere
divaricare scartare
SCRIVI IL VERBO CHE HA LO STESSO SIGNIFICATO, COME NELL’ESEMPIO.
correre dietro: rincorrere
diventare grasso:
tornare a casa:
stare a galla:
narrare
comunicare
ripetere recitare
Così diverso!
LEGGI, DISEGNA E POI RISPONDI ALLA DOMANDA.
porto • porta pianto • pianta
banco • banca
collo • colla
manico • manica
punto • punta
palo • pala
mento • menta
pizzo • pizza
R Che cosa hai notato?
CANCELLA IL FALSO ALTERATO
fiore fioretto • fiorellino
botte botticella • bottone
cane cagnolino • canotto
lima limone • limetta
matto mattacchione • mattone
giro girino • giretto
torre
torrone • torretta
foca fochina • focaccia
aquila aquilone • aquilotto
tacco tacchetto • tacchino
CANCELLA LA PAROLA SBAGLIATA .
geniale • gegnale cerniera • cergnera ignioto • ignoto
ingeniere • ingegnere compagno • companio paniere • pagnere
disenio • disegno matrimogno • matrimonio lenio • legno
riunione • riugnone geranio • geragno niente • gnente
SOTTOLINEA LA PAROLA CORRETTA
oglio • olio miliaio • migliaio folio • foglio
sbaglio • sbalio scolio • scoglio ventaglio • ventalio
palia • paglia italiano • itagliano melio • meglio
conilio • coniglio sbadiglio • sbadilio ciliegia • cigliegia
COMPLETA LE PAROLE CON GN O NI
R Mio padre è molto matti ero, si sveglia sempre alle sei.
R Oggi al supermercato ci sono prodotti molto conve enti.
R Le colline davanti a casa mia sono coltivate a vi eti.
R Franco è un ge o della matematica.
R Daniela non dimostra molto impe o nello studio.
R È in arrivo sul primo binario il treno prove ente da Bari.
COMPLETA LE FRASI CONIUGANDO IN MODO CORRETTO IL VERBO TRA PARENTESI.
R Ragazzi, (spegnere) la luce e dormite!
R Luca e io (disegnare) molto bene.
R Venite qui, ora vi (insegnare) un gioco nuovo.
R Visto che è estate, noi (bagnare) spesso le piante.
Aggettivi qualificativi...
SOTTOLINEA TUTTI GLI AGGETTIVI , POI INDICA CON MG I COMPARATIVI DI MAGGIORANZA , CON MN I COMPARATIVI DI MINORANZA E CON U I COMPARATIVI DI UGUAGLIANZA . OSSERVA L’ESEMPIO.
R Le bibite gassate sono meno dissetanti dell’acqua. ( MN )
R Le vacanze natalizie sono più lunghe di quelle pasquali. ( )
R Il Monte Bianco è più alto del Monte Rosa. ( )
R Il salotto è ampio come la camera da letto. ( )
R La cicala è meno laboriosa della formica. ( )
R Le patatine fritte sono più gustose delle patate lesse. ( )
R Martina è vivace come Elisa. ( )
R Il mio zaino è molto più pesante di quello di Daniela. ( )
R L’estate è più calda della primavera.
R L’argento è meno prezioso dell’oro.
R L’arancia è dolce come il mandarino.
R Il calcio è più seguito del basket.
R Il cinema è interessante quanto il teatro.
SOTTOLINEA IN ROSSO GLI AGGETTIVI QUALIFICATIVI DI GRADO SUPERLATIVO ASSOLUTO E IN VERDE QUELLI DI GRADO SUPERLATIVO RELATIVO
R Il Pacifico è il più vasto tra gli oceani.
R Questo libro è molto divertente.
R La pizza che abbiamo mangiato ieri sera era superbuona!
R Il mezzo di trasporto meno veloce è la bicicletta, ma è anche il più ecologico.
R Mia sorella è una bravissima giocatrice di pallavolo.
R Roberto è il ragazzo meno paziente che conosco!
INDICA IL GRADO DEI SEGUENTI AGGETTIVI QUALIFICATIVI.
comodissima:
la più studiosa:
freddo:
meno intelligente:
tranquillo:
più profumato:
assai gradevole:
molto saporito:
ultramoderno: la meno stanca:
COMPLETA CON LE FORME PARTICOLARI DI COMPARATIVI E SUPERLATIVI DEI SEGUENTI AGGETTIVI. OSSERVA GLI ESEMPI.
grado positivo grado comparativo grado superlativo
buono cattivo peggiore grande piccolo minore
alto superiore
basso infimo
La mosca
LEGGI LA POESIA .
Come grandi alla mosca piccolina devono apparire le cose minute!
Un bocciolo di rosa come un letto di piume, la sua spina come una lancia.
Una stilla di rugiada come uno specchio, un capello come un grosso filo d’oro; il minimo chicco di senape ardente come brace; un pane quale un’alta montagna; una vespa quale un fiero leopardo; e granelli di sale, candidi a vedere, come agnellini agli occhi del pastore.
da Poesia inglese del ’900 , Guanda
un bocciolo di rosa
la spina della rosa
una stilla di rugiada
un capello
il minimo chicco di senape
un pane una vespa
i granelli di sale
sembra/ sembrano
un letto di piume
Buster
LEGGI IL TESTO.
Londra, 17 dicembre
Uhm... credo che mi piacerà questo posto. Non ci sono altri cani, ma c’è un Uomo che di sicuro vorrebbe esserlo.
Appena sono arrivato si è messo a quattro zampe e mi ripeteva di smettere di leccargli la faccia, ma si vedeva che non diceva sul serio.
Domani cercherò di mordicchiargli un orecchio, così gli insegno a giocare come si fa tra i miei simili. Il canile ha mandato all’Uomo la mia cuccia di plastica azzurra: mossa sbagliata, che poteva dare una falsa impressione, perché io sono abituato a stare in casa.
L’Uomo mi aveva preparato un letto nuovo: è di lana, con una finta pelle di pecora sul fondo e sopra una copertina scozzese. L’unico difetto è che non ha odore, ma nel giro di un giorno o due sistemerò l’inconveniente.
Prima che andassi a dormire, mi ha detto di aver firmato un documento in cui si impegnava a non tenermi legato, non tenermi rinchiuso e a non regalarmi. Se io dovessi comportarmi male, e Lui non mi volesse più, dovrà rimandarmi al canile. Se il cibo è OK, mi renderò irresistibile: non sarà difficile!
Adatt. da R. Hatterssley, Diario di un cane , Fabbri
RISPONDI ALLE DOMANDE.
R Chi è l’autore del testo?
R Qual è l’argomento di cui si parla?
R Questo testo è una lettera o un diario?
QUALI SONO LE CARATTERISTICHE DI QUESTO TIPO DI TESTO? SEGNALE CON UNA X
indicazione del giorno indicazione del luogo
narrazione in terza persona
narrazioni di fatti fantastici o inventati presenza di riflessioni personali linguaggio ricco di termini difficili
Punteggiatura...
C’era una volta un punto interrogativo, un grande curiosone con un solo ricciolone, che faceva domande a tutte le persone, e se la risposta non era quella giusta sventolava il suo ricciolo come una frusta.
Agli esami fu messo in fondo a un problema così complicato che nessuno trovò il risultato. Il poveretto, che di cuore non era cattivo, diventò per il rimorso un punto esclamativo.
I bambini di Rocca erano speciali: sapevano trasformarsi in uccelli non lo facevano spesso, solo quando si annoiavano la maestra Amelia, che lo sapeva, faceva in modo che la scuola per loro fosse un po’ lavoro e un po’ gioco lavorare e giocare erano due cose che ai suoi allievi piacevano molto così restavano bambini per tutta la mattina e diventavano uccelli solo nel pomeriggio, quando avevano un po’ di tempo per annoiarsi in pace ma una mattina, a scuola, la maestra Amelia non c’era al suo posto c’era un’altra maestra che non li conosceva affatto questa voleva che stessero fermi ai loro posti, che stessero zitti, che lavorassero senza aiutarsi, senza distrarsi...
S. Bordiglioni, Storie per te , Einaudi Ragazzi
INSERISCI NELLE FRASI I SEGNI DI PUNTEGGIATURA RICHIESTI.
, virgola
R Nel mio giardino coltivo: rose gerani garofani lavanda e tulipani.
R Marco aspettami prendo il cappotto e arrivo.
R Mentre la maestra scrive alla lavagna gli alunni disegnano.
R Roberta vieni subito qui!
; punto e virgola
R Ho fatto una brutta caduta in bicicletta da ora in poi metterò sempre il caschetto.
R I bambini giocavano a nascondino nel parco le mamme intanto chiacchieravano sedute sulle panchine.
R Mio papà è all’estero per lavoro lo sento ogni sera al telefono.
R Mio fratello legge molti romanzi di avventura io preferisco la fantascienza.
: due punti
R In cartoleria oggi ho comprato matite, gomme, quaderni, colla e cartoncini.
R Puoi fidarti di Alessia è una brava ragazza.
R Mi è venuto freddo entriamo in casa.
R Per il mio compleanno ho preparato una merenda speciale torta, salatini, pizzette, paste, cioccolatini e bibite.
? punto interrogativo ! punto esclamativo
R Ah, che noia questa pioggia
R Per favore, mi compri un giornalino
R Adesso basta con tutte queste bugie
R Quando verrai a trovarmi a casa
R Sbrigati, lo scuolabus sta per arrivare
R Dove ci vediamo stasera
Il contrario
RIPORTA LE PAROLE NELLE TABELLE IN MODO CHE I TERMINI DELLA COLONNA DI DESTRA ABBIANO SIGNIFICATO CONTRARIO RISPETTO A QUELLI DELLA COLONNA DI SINISTRA. OSSERVA GLI ESEMPI.
precedere • duro • dimenticare • colpevole
schiavitù • rallentare • facile • ottimista • povertà
accelerare • simpatia • tenero • difficile
comodo • libertà • ricordare • seguire
ricchezza • innocente • pessimista • nervoso
antipatia • scomodo • tranquillo
parola contrario parola contrario precedere seguire
duro tenero
SCRIVI I CONTRARI DELLE PAROLE E POI RISPONDI ALLA DOMANDA. OSSERVA GLI ESEMPI.
attento disattento
umano
fare
uguaglianza desiderato
atteso
giusto
felice
R Che cosa hai notato?
cortese scortese
fortuna
cucire
conosciuto
certo
capace
utile
cosciente
Di chi è?
LEGGI I FUMETTI E SOTTOLINEA GLI AGGETTIVI POSSESSIVI .
I nostri amici hanno preso un camper per la loro vacanza in Francia.
Posso prendere il tuo maglione? Io ti presto la mia felpa.
Il vostro spettacolo
è stato bellissimo, vi faccio i miei complimenti!
Mia sorella scrive i suoi segreti in un diario... ma io ho scoperto il suo nascondiglio!
SOTTOLINEA GLI AGGETTIVI DIMOSTRATIVI .
R Quegli occhiali sono molto belli; hanno la stessa montatura dei tuoi.
R Ho letto questi libri con vero piacere.
R Marco, perché non vai a giocare con quei bambini?
R Martina ha commesso lo stesso errore due volte.
R Ricordiamo ancora con gioia quella gita a Roma.
R Questa volta non seguirò il tuo consiglio.
Aggettivi... per tutti i gusti
SOTTOLINEA GLI AGGETTIVI POSSESSIVI .
R Regalerò al mio amico una maglietta: domani è il suo compleanno.
R Io porto la mia macchina fotografica, tu porta la tua videocamera.
R I loro vestiti erano macchiati di fango e le mie scarpe erano fradice.
R La sua idea mi piace molto, mentre la vostra proposta non è interessante.
R Le nostre verifiche sono andate bene, le vostre prove sono state un disastro!
SOTTOLINEA IN OGNI FRASE L’ AGGETTIVO INDEFINITO E RIQUADRA IL NOME A CUI SI RIFERISCE. OSSERVA L’ESEMPIO.
R Ci sono molti bambini che praticano sport.
R In alcuni boschi si trovano alberi secolari.
R Non so come comportarmi in certe occasioni.
R Ogni lavoro deve essere fatto con precisione.
R Per la mia festa ho preparato parecchie pizzette e tanti dolcetti.
COMPLETA CON GLI AGGETTIVI NUMERALI OPPORTUNI.
R Quest’anno il mese di febbraio ha giorni.
R La mia squadra è al posto in classifica.
R La casa di Francesca è di piani e lei vive al piano.
R Il dito della mano è il mignolo.
R Ogni secolo è formato da anni e ogni anno è formato da mesi.
R Paola si siede sempre in fila perché vuole stare attenta.