Ars veterinaria
MALATTIE TRASMESSE DA ZECCHE Carmen Carbone*
L
e zecche sono ectoparassiti obbligati, ematofagi che si alimentano periodicamente assumendo abbondanti pasti di sangue su un ospite vertebrato. Il morso di zecca è direttamente dannoso in quanto provoca irritazione, in<iammazione o ipersensibilità e, quando sono presenti in grandi quantità, possono causare anemia nel soggetto colpito. Le zecche hanno un notevole interesse clinico nell'ambito della medicina preventiva, poiché sono in grado di trasmettere durante il pasto di sangue svariate malattie batteriche, virali, rickettsiosi e malattie protozoarie. È sempre più frequente — nonostante le svariate raccomandazioni riguardanti i metodi di prevenzione negli animali domestici — trovarsi di fronte a pazienti colpiti da rickettsiosi che, il più delle volte, giungono a visita in condizioni gravi, con evoluzione cronica della patologia e reduci da svariati trattamenti non risolutivi. È fondamentale innanzitutto effettuare una corretta anamnesi; la diagnosi basata unicamente sul rilevamento di alcuni sintomi clinici tipici (es. febbre alta, dolori articolari, vasculiti, ecc...) non è suf<iciente. Infatti, ogni qual volta ci troviamo di fronte a un paziente sospetto, è i m p o r t a n t e e f fe t t u a re t u t t e l e p ro c e d u re diagnostiche di base. Tra le più frequenti malattie trasmesse da zecca che possono essere diagnosticate in ambito veterinario annoveriamo l'ehrlichiosi monocitica canina, l'anaplasmosi granulocitica, la babesiosi canina, la trombocitopenia ciclica infettiva e l'hepatozoonosi canina. Ehrlichia canis e Anaplasma phagocytophilum sono batteri Gram-negativi trasmessi da zecche di interesse veterinario. Sono intracellulari obbligati e appartengono alla famiglia delle Anaplasmataceae, ordine Rickettsiales. Ehrlichia canis ha tropismo per le cellule del sistema dei fagociti mononucleari, è responsabile dell'ehrlichiosi monocitica canina (ECM); solitamente infetta i cani e, con minore frequenza, i gatti; è stato inoltre ipotizzato che possa e s s e r e u n a g e n t e z o o n o t i c o . A n a p l a s m a phagocytophilum ha invece tropismo per i granulociti neutro<ili ed è in grado di infettare cani, gatti, cavalli, ruminanti domestici e selvatici; è inoltre un agente zoonotico responsabile dell'ehrlichiosi granulocitica u m a n a ( H G E ) o d e l l ' a n a p l a s m o s i ( H G A ) caratterizzata da sintomi simil-in<luenzali che in rari
c a s i p o t r e b b e r o avere esito fatale. La babesiosi canina è u n a m a l a t t i a trasmessa da zecche causata da varie specie del protozoo Babesia. I parassiti di questo genere si t r a s m e t t o n o p r i n c i p a l m e n t e attraverso il morso di zecca e possono infettare un'ampia gamma di animali domestici e selvatici, nonché gli esseri umani. Anaplasma platys è un batterio Gram-negativo intracellulare obbligato che viene tramesso dalle zecche e infetta le piastrine; colpisce diverse specie animali, uomo incluso. In<ine, Hepatozoon canis è un protozoo tramesso dalle zecche che infetta carnivori domestici e selvatici. Modalità di trasmissione Tutti questi agenti patogeni sono trasmessi da una zecca durante il pasto di sangue; Rhipicephalus sanguineus è il vettore di E. canis in Europa, così come di A. platys ed Hepatozoon canis, mentre Ixodes ricinus è il principale vettore di A. phagocytophilum [1]. Per quanto riguarda invece Babesia canis, il vettore rilevante è Dermacentor reticulatus, sebbene Rhipicephalus sanguineus (sl) trasmetta alcune specie di babesia (es B. vogeli) che infettano il cane, in particolare nelle zone con clima temperato [2]. Rhipicephalus sanguineus, conosciuta come zecca bruna del cane, è una specie con notevole importanza sanitaria ed economica [3]; è sicuramente la zecca più diffusa a livello globale. Sul cane si localizza solitamente sulle orecchie o negli spazi interdigitali; le forme immature prediligono invece la zona dell'inguine e il collo. In tutto il mondo sono diffusi almeno due lineaggi divergenti che sono tradizionalmente raggruppati in quello che era noto come Rhipicephalus sanguineus [4]; I due lineaggi principali sono il lineaggio temperato, ora riconosciuto come Rhipicephalus sanguineus sensu stricto (ss) e un lineaggio tropicale; quest'ultimo è ampiamente distribuito nelle zone che presentano
*Medico veterinario
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Theriaké
Anno IV n. 33 – Maggio – Giugno 2021