SARDEGNA SUD EST

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anno III numero 1

Maggio 2008

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Viabilità. Sarà il punto d’unione tra il Sarrabus e l’Ogliastra, tutti concordi sui vantaggi della grande infrastruttura

Orientale sarda, lavori al termine sarà pronta entro la fine del 2010 I piani di sviluppo degli amministratori in funzione della nuova 125 da Pag. 4

Murtas Pag. 29 Eretto un santuario in onore della “Madonna del Pane”

Tortolì Pag. 9 Aeroporto nuova pista e collegamenti per Roma e Milano

Pag. 31 Cultura Intervista a Luigi Lai: «Le launeddas, sono la mia vita».

Sport da Pag.34 Nelle pagine sportive ampio spazio a tutte le discipline

Eventi

Is Cozzas de Murera tre giorni all’insegna del gusto Pag. 15

Il personaggio

Raffaele Sestu il presidente delle proloco sarde Pag. 30

Vinitaly

Presenti alla fiera le cantine del territorio Pag. 11

ph: Sardinia Photo Event

Ogliastra.Cala Biriola


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Sardegna Sud Est

EDITORIALI

Maggio 2008

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Il direttore. Sardegna Sud Est, diventa l’espressione delle comunita del Sarrabus e dell’Ogliastra

A tre anni dalla nascita, la svolta Il direttore Nino Melis

A tre anni dalla nascita, il periodico Sardegna Sud Est si appresta a compiere con questo numero, il primo stampato nell’anno 2008, una svolta storica. SSE diventa un mensile di informazione, economia e cultura espressione delle comunità del Sarrabus Gerrei insieme all’Ogliastra, la nuova provincia i cui territori sono contigui non solo geograficamente ma anche storicamente, economicamente e culturalmente alla fascia centro-orientale della Provincia di Cagliari . Il completamento della Nuova Statale 125, destinata a collegare il porto di Arbatax con quello del capoluogo regionale in poco più di un’ora, è destinato ad accelerare ulteriormente il processo di integrazione tra i territori del Sarrabus Gerrei e dell’Ogliastra, costringendo i rappresentanti del mondo imprenditoriale, politico e culturale a volgere lo sguardo oltre i confini amministrativi tradizionali . Con questo spirito e queste finalità ho accettato di dirigere il nuovo corso della rivista Sardegna Sud -Est, in perfetta sintonia con Fabio Usai, un editore giovane ma ricco di esperienza che ha saputo coniugare l’innovazione grafica alla solidità gestionale basata quasi esclusivamente sul gettito pubblicitario. Nuovi e più ampi orizzonti Sardegna Sud Est è aperta alla collaborazione di quanti ,amministra-

tori, semplici cittadini, circoli culturali ed emittenti locali condividano una visione dei problemi che superi il campanile, la cinta daziaria o i confini delle rispettive Province la cui esistenza è per altri versi pienamente legittimata dalla volontà delle rispettive popolazioni a condizionare lo storico centralismo amministrativo della Regione. Per questo il primo numero della Nuova Sardegna Sud Est ha dato ampio spazio ai rappresentanti delle Province di Cagliari e Ogliastra, in sintonia con lo spirito del progetto di Provincia Mediterranea che ha già cominciato a muovere i primi, timidi passi. Le problematiche comuni a Ogliastra e Sarrabus sono numerose e tutte di grande spessore. A cominciare dalla viabilità primaria, ovvero la Nuova Orientale Sarda, cui è collegato il nuovo assetto del sistema portuale e aeroportuale territoriale. La realizzazione di una strada a scorrimento veloce al servizio delle comunità della costa orientale ha rappresentato per oltre un secolo la rivendicazione principale da parte di Sarrabus e Ogliastra intenzionate a rompere uno storico isolamento. Il completamento della Nuova 125 , oggi a portata di mano, rappresenta pertanto un evento epocale in cui i soggetti territoriali devono essere in grado di cogliere il grande valore. C’è la possibilità di innescare un circuito virtuoso con ricadute economiche e sociali di grande rilevanza. La Redazione. In questo contesto le problematiche di Ogliastra e Sarrabus Gerrei verranno affrontate dalla Redazione di Sardegna Sud Est con un approccio unitario, con l’obbiettivo di coinvolgere i responsabili amministrativi ed economici dei due territori in un confronto aperto da cui possano scaturire prese di posizione e solu-

zioni ampiamente condivise riguardo a questioni aperte come la presenza del Poligono Interforze del Salto di Quirra, la creazione di nuova occupazione, la persistenza degli usi civici e gli effetti del Piano Paesaggistico Regionale su ampi tratti del territorio che si estende tra Capo Carbonara e Capo Comino. La nostra Redazione ha l’ambizione di diventare un luogo di incontro, di confronto e di dibattito sulla scia di quel filo rosso che da sem-

pre unisce i territori della costa orientale: dal Marchesato di Quirra alle sfide del mercato globale. Ci impegniamo a seguire le vicende dei due territori con il metodo di una analisi rigorosa ma capace di guardare al futuro. Anche per quanto riguarda la composizione della redazione che è stata, fin da questo primo numero di SSE, alla collaborazione di giovani provenienti dai due territori. Abbiamo l’ambizione di diventare una pale-

stra per le giovani leve che si avvicinano al giornalismo: ad ulteriore conferma del fatto che intendiamo dar vita ad un’operazione editoriale innovativa ma che abbia la solidità per durare nel tempo. Per questo contiamo sulla collaborazione di tutte le persone che hanno a cuore un futuro migliore per le Comunità dell’Ogliastra e del Sarrabus Gerrei. Nino Melis direttore di Sardegna Sud Est

L’Editore. L’evoluzione della situazione socio economica ci pone davanti ad un ‘unico imperativo:

Crescere per migliorare Ci riproviamo, seppure non a breve distanza dall’ultima edizione, dopo le ultime parole famose… e varie vicissitudini che non ci hanno consentito di poter pubblicare il nostro Sardegna Sud Est con la tradizionale periodicità . Eccoci ancora qui, cari Lettori, sulla trincea dell’informazione : ben motivati e decisi a continuare il nostro originario progetto con una veste più bella rispetto al passato ed una tiratura più che raddoppiata grazie alla sinergia intellettuale e imprenditoriale con l’ Ogliastra. Siamo infatti convinti che il destino di questa iniziativa sia affidato al coraggio di osare, lucidamente ma con determinazione. Ben contenti che altri vogliano, o possano, seguirci in questa iniziativa . Oggi più che mai siamo in grado di realizzare quanto è sempre stato nelle nostre aspirazioni : servire un territorio vastissimo quale è quello della Costa Orientale Sarda, soddisfare le esigenze di comunicazione di questo splendido lembo di Sardegna cercando,tramite il

nostro Giornale, di unirlo e metterlo in comunicazione sinergica. Sardegna Sud Est vuole essere il punto d’incontro di questo ampio territorio, un mezzo nato per unire, per stimolare accordi di cooperazione, per mettere in rete il pubblico con il privato, per creare opportunità di scambio sociale, culturale e commerciale. Durante l’inverno è rivolto soprattutto ai residen-

ti, mentre per il periodo estivo è stato studiato per accogliere il turista, sempre più esigente in fatto di informazioni sui luoghi dove ha scelto di trascorrere le vacanze . Questo è la Nuova Sardegna Sud Est, con il Sarrabus e l’Ogliastra sempre più vicini ed uniti al fine di crescere e migliorare insieme . Fabio Usai

Sardegna Sud Est iscritto al registro presso il Tribunale di Cagliari al numero 6/06. Periodico Bimestrale. Direttore Responsabile Nino Melis Coordinatore Editoriale Fabio Usai Progetto Grafico Estatemare Srl Grafico Roberto Utzeri Foto Sardinia Photo Event Stampa Unione Editoriale S.p.A. Elmas Direzione e Redazione info@sardegnasudest.it Marketing e Pubblicità Estatemare Srl Tel. 070/9931632 info@emcomunica.it

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PRIMO PIANO

Viabilità. Per Ogliastra e Sarrabus si tratta di un evento storico con effetti incalcolabili per l’economia dei due territori.

La nuova orientale sarda verrà completata entro il 2010

A cura di Nino Melis Lo stato dei lavori La Nuova Orientale Sarda è stata già completata ed aperta al traffico su due ampi tratti che vanno da San Giorgio a Castiadas nel Sarrabus e da Tertenia a Cardedu in Ogliastra. L’Anas ha annunciato per i prossimi mesi l’apertura al traffico di altri due tratti a prolungamento di quelli attualmente percorribili : tra Barisardo e bivio Cea in Ogliastra; tra Solanas e Cala Moru nel Sarrabus. I lavori sono in fase avanzata di esecuzione sul tratto Cardedu-Barisardo e sul primo lotto del tratto Terra Mala-Capo Boi (92,6 ml di euro). Le

gare d’appalto sono in corso per il secondo lotto tra Terra Mala-Capo Boi (151,3 ml di euro). Entro il 2008 sarà avviata la gara d’appalto per almeno uno dei due lotti della Tertenia-S. Priamo, ai quali è stata già assicurata la copertura finanziaria (per complessivi 105 ml di euro). Restano da ultimare: il collegamento tra la Nuova Orientale e l’area metropolitana di Cagliari tramite la SS 554; l’ultimo lotto per Tortolì che dovrebbe andare in appalto nei prossimi mesi (i lavori erano stati iniziati e poi interrotti a seguito dell’abbandono da parte dell’impresa Gestim) Con il completamento della Nuova Orientale Sarda , prevista fra tre anni,

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strada a scorrimento veloce TortolìCagliari è destinato a provocare un’autentica rivoluzione nel sistema stradale della Provincia sul versante sud – est con l’alleggerimento delle zone turistiche della costa dal ‘’traffico di attraversamento ‘’ ed una maggiore vivibilità per i residenti. Come Provincia stiamo predisponendo la razionalizzazione dell’intero sistema viario di nostra competenza ed il suo completamento con la realizzazione di nuove bretelle di collegamento, attualmente in fase avanzata di progettazione o di appalto dei lavori . I Comuni dell’area metropolitana di Cagliari hanno già adeguato i Puc alla viabilità di raccordo che dovrà mettere in sinergia la Nuova Orientale con gli assi stradali SS 131 per Sassari, SS 130 per Iglesias e

195 per Pula ». Conclusioni Anche in Ogliastra la Nuova Orientale Sarda è destinata a richiudersi, con modalità analoghe e speculari, attraverso una serie di strade provinciali in fase di riassetto e in gran parte finanziate, con la SS 389 per Nuoro e con la SS 131bis che porta ad una drastica riduzione dei tempi di percorrenza in direzione di Olbia e Oristano. In tal modo giunge a completamento un anello fondamentale della viabilità regionale di Primo Livello , che consentirà di raggiungere in tempi accettabili le diverse zone della Regione, superando l'eterno gap che per anni ha impedito che Ogliastra e il Sarrabus potessero competere ad armi pari con le altre aree dell'isola.

La nuova 125. uscita Tertenia

ph: Sardinia Photo Event

La nuova 125. bivio S. Vito - Muravera

i due capolinea di Tortolì e Cagliari potranno essere raggiunti con tempi di percorrenza intorno all’ ora e un quarto. Per la Sardegna sud –orientale si apre una nuova era sul versante dei collegamenti stradali e della mobilità di persone e merci. Uno scenario prossimo venturo che viene recepito dal Piano Regionale dei Trasporti che è in fase di stesura definitiva prima della sua approvazione da parte del Consiglio Regionale. Gianni Demurtas, assessore ai Lavori Pubblici della Provincia Ogliastra: «Fino ad oggi la SS 125 ha avuto per Ogliastra e Sarrabus un puro interesse di collegamento con il capoluogo della Regione, con una scarsa ripercussione a livello di interscambio tra le due zone. L'apertura della Nuova Orientale Sarda proietta i due territori su un corridoio viabile di livello regionale, con tutti i vantaggi derivati dall'affacciarsi su una “viabilità di centro’’ rispetto a una ‘’viabilità di periferia”. Per il Sarrabus e l'Ogliastra ,territori ricchi di affinità e potenzialità inespresse, si presenta ora un’ occasione formidabile per utilizzare in maniera sinergica infrastrutture sulle quali attualmente i singoli territori stanno investendo e sulle quali lo stesso PRT individua strategie di sviluppo con potenzialità estendibili ad aree ancora più vaste. Penso al porto di Arbatax ,che recentemente ha aderito all’Autorità Portuale di Cagliari, o all’aeroporto di Tortolì in previsione della istituzione di voli di linea e low cost ». Paolo Mureddu, assessore ai Lavori Pubblici della Provincia di Cagliari: «Il completamento della


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INTERVISTE

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Ss 125. Intervista a Patrizio Buccelli consigliere provinciale di Cagliari con l’Udc e sindaco di San Vito

La 125 costringe gli amministratori a ripensare i progetti di sviluppo

di San Vito. Il centro abitato di San Priamo e le attività commerciali vengono penalizzate fortemente dal tracciato della nuova Orientale. Per questo abbiamo inserito lo storico villaggio nel Contratto di Quartiere 2 , una iniziativa di progettazione urbanistica moderna dove lo Stato, la Regione e l’ Amministrazione comunale mettono in piedi la riconversione delle strutture all’interno del villaggio per farne occasioni di sviluppo, da far gestire agli stessi operatori locali . Il progetto è finanziato con 2 milioni di euro. Un anno e mezzo fa c’è stata la firma mentre 20 giorni fa è stata erogata la prima tranche di finanziamen-

ti. Siamo pronti ad avviare le gare d’appalto. Partendo dal fatto che le case esistenti non hanno i requisiti di abitabilità, abbiamo formalizzato con i locatari i termini di un nuovo contratto: noi realizziamo per loro nuove abitazioni in un‘area periferica in modo da lasciare le case storiche in disponibilità degli stessi residenti per tirar su piccoli negozi di prodotti tipici e artigianali, punti di informazione, una farmacia e altri servizi. San Priamo potrà riacquistare la propria centralità nel sistema turistico della zona ? Ci sono tutti i presupposti. San Priamo dista tre chilometri dalla costa di Feraxi, altrettanti da Colostrai e appena 200 metri dalla Nuova Orientale. Grazie alle trasformazioni previste dal contratto di Quartiere 2, il villaggio potrà costituire un’ attrattiva turistica di un certo rilievo in quanto già dispone di un albergo da trenta posti letto, due ristoranti, un ostello della gioventù con 70 posti letto (idoneo strutturalmente a raddoppiare l’offerta), il santuario di San Priamo ai piedi del colle. Così i turisti che si fermano nella costa potranno trovare nell’ immediato entroterra momenti di svago, di relax e shopping. Lei è consigliere provinciale. Quale

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ruolo può svolgere la Provincia di Cagliari ? Può svolgere un ruolo importante, decisivo. Anche se negli ultimi tempi le Province si trovano al centro di una situazione paradossale. Da una parte assistiamo a prese di posizione e movimenti di pensiero che vorrebbero abrogarle. Dall’altra lo Stato e le Regioni stanno trasferendo alle Province competenze sempre nuove (in attuazione della legge 9 del 2006) ma con poche risorse. Tanto che anche le province storiche e meglio organizzate come Cagliari si trovano in difficoltà a gestire le funzioni trasferite . Ci sono troppe ambiguità istituzionali. Eppure le Province possono costituire il vero volano dello sviluppo intercomunale . Stanno scomparendo le Comunità Montane ma il Sarrabus si sta attrezzando con l’Unione dei Comuni, che però non ha le competenze istituzionali della provincia . Sull’asse della nuova Orientale Sarda crescono anche iniziative editoriali come Sardegna Sud Est. L’abbinamento editoriale Ogliastra Sarrabus si annuncia come una formula vincente in quanto mette i lettori dei due territori in rete, in condizione di poter dialogare tra di loro ; costringe le amministrazioni locali a

confrontarsi sulle problematiche intercomunali e interprovinciali, ad avere una visione più ampia che nel passato . Per quanto ci riguarda, ci siamo fatti interpreti di un discorso di prospettiva che si chiama ‘’zona industriale del Sarrabus’’, da insediare a poca distanza dalla SS125 e in posizione baricentrica rispetto ai due mercati di Ogliastra e Cagliari , raggiungibili con tempi di percorrenza pressoché identici. Sviluppo significa anche confronto tra imprenditori che abbiano voglia di gestire le cose in maniera seria, che vogliono stare sul mercato. Possibilmente, e voglio sottolineare questo aspetto, senza grossi aiuti finanziari pubblici.

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La Nuova Orientale Sarda ha costituito per la Sardegna sud Orientale la rivoluzione più importante degli ultimi cento anni. La nuova Orientale è una rivendicazione storica da parte dei paesi del Sarrabus Gerrei insieme a quelli dell’Ogliastra. Oggi è impossibile immaginare scenari di sviluppo senza un collegamento stradale adeguato. Pur avendo condotto in prima persona la battaglia, molti territori si trovano impreparati, a gestire questa novità. Come amministrazione comunale ci stiamo muovendo da tempo per raccordare alla Nuova SS125 le potenziali iniziative turistiche e produttive ubicate tra San Vito e il villaggio di San Priamo. Il consiglio comunale ha già approvato i progetti di massima per lo spostamento di due stazioni di servizio lungo la nuova arteria . I privati stanno predisponendo i necessari progetti edilizi. Il nuovo tracciato stradale penalizza la frazione di San Priamo che sulla vecchia Orientale aveva una collocazione strategica. San Priamo è un villaggio di operai e pescatori sorto negli anni successivi al crollo del Fascismo. Negli anni ‘80 le competenze sono state trasferite sotto l’amministrazione diretta del Comune


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PROVINCIA OGLIASTRA

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La Provincia. E’ nata nel 2005 dalle ceneri della Comunità Montana che portava lo stesso nome

qualità viene provocata e, con puntualità, documentata e messa a disposizione di riprese e approfondimenti. Massima attenzione e disponibilità al confronto e al dialogo vanno pertanto riservate ai territori confinanti con la Provincia Ogliastra ,come il Nuorese o il Sarrabus Gerrei , ma anche ad ipotesi più ambiziose di aggregazione sulle tematiche forti dello sviluppo come il progetto di Provincia Mediterranea . È questa una delle ambizioni che ha animato e che, si spera, continui ad animare anche in futuro le giovani Province Sarde. Come si raccorda questo muovo modello con le tentazioni centralistiche, mai sopite, della Regione? Strettamente legato al progetto istituzionale, va sviluppata la progettazione integrata : un metodo programmatorio delle risorse pubbliche (regionali, nazionali ed europee) di coerente sostegno ai territori . Lo sviluppo integrato è una strategia che investe le istituzioni, le comunità, gli operatori economici; le organizzazioni sociali e sindacali; i servizi e gli investimenti nella sanità, nella scuola e nella cultura in genere. Lo sviluppo integrato è un processo di sistema , nel senso che mira a “ mettere a sistema ‘’ tutto ciò che si muove, si progetta e si realizza nel territorio. Riguarda i trasporti e le ph: Sardinia Photo Event

Piero Carta è il primo presidente della Provincia Ogliastra, nata nel 2005 con la soppressione della omonima Comunità Montana. Sessant’anni, di Jerzu, Carta è docente di lettere presso il Liceo Scientifico ‘’A. Businco’’. E’ stato sindaco di Jerzu e presidente della Comunità Montana. Ha aderito al Partito Democratico dopo una lunga militanza nel Partito Socialista. Ha accettato di buon grado di essere intervistato per Sardegna Sud Est. «Con la nascita della Provincia, l’Ogliastra ha realizzato una aspirazione storica. Non c’è il rischio che la classe politica chiamata alla guida del nuovo Ente si chiuda in se stessa, con l’attenzione assorbita dalle problematiche interne al territorio?» Tutt’altro. Il confronto politico e culturale dentro i territori, e tra i territori, della Sardegna, non solo è sempre opportuno ma diventa indispensabile per uscire dalle logiche di indeterminatezza e precarietà che segnano tanti aspetti della proposta progettuale di carattere, globalmente, economico e sociale in Sardegna. Oltre la profondità, lo spessore del dibattito, conta anche l’estensione: cioè quanto è largo lo spazio di partecipazione, quanto è ampio il numero e l’ iniziativa dei soggetti che entrano nel circuito; quanta

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Intervista a Piero Carta, presidente della Provincia dell’Ogliastra

Piero Carta. Presidente della Provincia dell’Ogliastra

Il personaggio Sessant’anni, di Jerzu, docente di lettere presso il Liceo ‘’A. Businco’’ è stato sindaco del paese e presidente della Comunità Montana.

Lanusei. La sede della Provincia dell’Ogliastra

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infrastrutture; richiede ragionamento corale e condivisione ; riprende il passato e lo innesta nel presente rinnovandolo senza però snaturarlo. È una operazione fine di intelletto e di cuore. Attraverso quali strumenti possono i giovani, gli intellettuali, la grande massa dei ‘’non addetti ai lavori’’ essere partecipi di questo nuovo modello di sviluppo? È necessario istituire un luogo, uno strumento di deposito e di filtro della riflessione e di tutti gli interrogativi che via via si pongono quando si esce da un vecchio modello economico e sociale e se ne vuole inventare un altro che sia più efficiente e produttivo in quanto a qualità e quantità. Noi siamo convinti che questo strumento possa essere una pubblicazione periodica, una Rivista che però risulti puntuale e capace di raccogliere, conservare e riprodurre le direzioni di senso del percorso che si sta svolgendo, rilanciando e tenendo vicini i capisaldi del ragionamento, animando la

memoria del progetto, misurando e rendendo evidenti i punti di caduta. Una funzione di informazione ma anche di critica costruttiva e di stimolo. Una rivista di idee e dibattito in cui ci si riconosca e ci si ritrovi alla pari, in modo orizzontale fra centro e periferia, dentro il territorio della nostra Provincia Ogliastra ma con un dialogo serrato e intenso con altri territori e modelli di azione e pensiero di altre Province che insieme a noi sono impegnate a costruire progetti e prospettive di vita giovane, contemporanea, di ricchezza antica,locale e universale. Alla pattuglia di giornalisti e all’editore che hanno dato nuova vita al periodico ‘’ Sardegna Sud Est ‘’ tra Sarrabus Gerrei e Ogliastra, non posso pertanto che esprimere tutto il mio plauso e la mia gratitudine insieme all’augurio di una lunga vita per l’esperimento editoriale, a gratificazione del lavoro profuso nell’interesse delle Comunità dei due Territori.


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TORTOLÌ

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L’aeroporto. Partono a giugno due collegamenti di linea con Roma e Milano.

L’aeroporto inaugura la stagione turistica con una pista più lunga un ‘’volo di linea’’ nel corso della sua ultima visita in Ogliastra, in piena campagna elettorale per le Politiche. Ora si sa che la giunta regionale sta lavorando,di concerto con la Provincia Ogliastra e la Gearto, alla stesura definitiva di un accordo sperimentale della durata di un anno con una compagnia inglese per la istituzione di voli di linea tra l’Ogliastra e la penisola utilizzando un velivolo Atr 42 da 46 posti. Si tratta di due voli settimanali tra Tortolì e Roma Fiumicino ( con partenza e rientro in giornata il lunedì e il venerdì ), più un collegamento settimanale con Milano Linate , previo scalo tecnico da 15 minuti ad Albenga in Liguria . La tratta Tortolì – Fiumicino dovrebbe costare ai residenti intorno ai 70 euro ,grazie all’abbattimento del costo finanziato dalla Regione con i fondi destinati alla Provincia e altri enti locali sulla voce “promozione del territorio”. Verso la continuità territoriale Il contratto con il vettore inglese , che ha comunque un carattere sperimentale, è destinato a diventare un banco di prova per il coinvolgimento di un ampio territorio ( che oltre all’ Ogliastra dovrebbe interessare una parte del Sarrabus e della Barbagia ) in una prospettiva di volo di linea che i promotori hanno studiato per dura-

Tortolì. La torre di controllo

re nel tempo. Il consorzio degli albergatori, la Provincia, i Comuni, le associazioni imprenditoriali, le Scuole, il Consorzio Industriale sono chiamati tutti a sostenere l’iniziativa . In modo particolare gli imprenditori turistici che potrebbero acquistare biglietti aerei abbinati alla promozione di pacchetti turistici per trascorrere in Ogliastra il ponte di fine settimana durante la bassa stagione . I dati di utilizzo del volo di linea nell’arco di

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Una nuova pista capace di far atterrare aerei con 130 passeggeri e il contratto con una compagnia inglese per tre voli di linea alla settimana con destinazione Roma e Milano . La riapertura annuale dell’aeroporto di Tortolì, prevista per la prima settimana di giugno, è certamente tra quelle destinate a restare nella storia. I lavori per l’allungamento della pista fino a 1500 metri si sono conclusi insieme a quelli per la nuova illuminazione e la creazione di una seconda piazzola di sosta per gli aerei. Lo scalo ogliastrino gestito dalla Gearto, società del gruppo Mazzella, guarda sempre più oltre i confini della Provincia e si proietta sugli scenari turistici dell’alta Europa fino all’Inghilterra, alla Danimarca e alla Scandinavia , ora raggiungibili con voli senza scalo da aerei capaci di trasportare fino a 130 passeggeri . A questa buona notizia se ne sta però per aggiungere un’altra: il collegamento,sempre entro le prime settimane di giugno, con Roma e Milano tramite voli di linea sostenuti dalla Regione con i fondi per la promozione del territorio. In attesa che l’aeroporto ogliastrino possa essere inserito nel nuovo bando per la continuità territoriale. Gli antefatti Il presidente della Regione Renato Soru aveva parlato della possibilità di

un intero anno risulteranno preziosi anche per l’inserimento dell’aeroporto di Tortolì nei prossimi programmi della Regione a sostegno della continuità territoriale. Nuovi acquirenti per la pista In questo contesto ispirato all’ottimismo per il futuro, si collocano le offerte di acquisto della pista di Tortolì, di proprietà del Consorzio Industriale mediante il controllo Totale della società Aliarbatax . Manifestazioni all’acquisto per cifre

intorno ai 5 milioni di euro sono pervenute per via informale dal gruppo Rusconi ( che ha già rilevato la Compagnia portuale di Arbatax ) e , tramite una offerta ufficiale ,dal Gruppo Save, che dal 1987 gestisce l’aeroporto Marco Polo di Venezia ( insieme a oltre a 103 stazioni ferroviarie). All’interno del consiglio d’amministrazione del Consorzio è stata già aperta la discussione . Non sono pertanto escluse novità eclatanti già nelle prossime settimane.

Nasce ad Arbatax il Polo Nautico della Sardegna Sud Orientale Tortolì. Yacht pronto per il varo

finiture di lusso) verrà realizzata ex novo una darsena con riciclo di lavorazione a circuito chiuso, comunicante con le acque del porto attraverso un ponte mobile. Un mese fa è giunto in Ogliastra un plenipotenziario dell’azienda , Luca Cristino, per la consegna delle chiavi dei circa 190 metri di uffici che l’Azimut ha preso in affitto nella sede del Consorzio industriale.

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La prima impresa nautica a mettere radici nelle aree industriali di Arbatax è stata quella guidata da Giuseppe Scalvenzi che oltre un anno fa aveva varato il primo yacht ‘’made in Ogliastra”. Poi è stata la volta di Primatist dell’imprenditore comasco Bruno Abate che ha realizzato a poca distanza dal viale Arbatax un capannone da 12 mila metri quadrati per la realizzazione di scafi in vetroresina di stazza media. Da poche settimane è giunto in Ogliastra il gruppo Azimut, leader europeo nel settore della nautica di fascia alta, sulla scia dell’Accordo di Programma varato dalla giunta regionale per la reindustrializzazione della Cartiera . Azimut sbarca ad Arbatax. Il gruppo Azimuth , fondato nel 1969 e presieduto da Paolo Vitelli, ha già avuto il via libera per 10 dei 35 ettari delle aree ex cartiera acquistate dalla Sfirs dal fallimento della società Girasole di Mario Seghi . Azimut vi realizzerà un proprio cantiere per un totale di oltre 30mila metri di coperto. La zona scelta è quella in cui si trova il depuratore biologico mentre per le esigenze costruttive del gruppo ( yacht oltre trenta metri con

Cristino ha incontrato anche Giuseppe Scalvenzi della “Nautica Ogliastra”, cui è stato affidato il coordinamento dei lavori di impiantistica e gli arredi nella barca-prova “100 Leonardo” che il gruppo Azimut ha fatto giungere ad Arbatax una ventina di giorni prima A effettuarvi i lavori saranno alcune imprese artigiane locali. Lo yacht di 30 metri, il cui costo è di sei milioni di euro,

dovrà essere pronto entro la fine dell’anno in corso. Se gli interventi di impiantistica dovessero andare per il meglio, il Gruppo Azimut, in attesa che venga realizzato il proprio cantiere nelle aree ex Cartiera, dovrebbe continuare a fare giungere altri scafi ad Arbatax, per l’allestimento totale . L’allestimento rappresenta ,nel settore delle costruzioni nautiche, il segmento a più alto valore

aggiunto Non solo Azimut. Nel Master Plan varato dalla Regione è previsto che i restanti 25 ettari delle aree ex Cartiera vengano assegnati al Gruppo Rusconi ( con sede ad Olbia ) che si è impegnato ad investire nell’area 120 milioni di euro per favorire l’insediamento di sei imprese specializzate nel settori di supporto della nautica : dal montaggio di piccoli elicotteri a corredo degli yacht più grossi, una fabbrica di vele , un’azienda specializzata in motori marini e una nella fabbricazione dicatamarani Le prospettive Con questi numeri Arbatax si candida a diventare il Polo Nautico della Sardegna del Sud Est con prospettive di occupazione diretta per circa mille operai specializzati e un’ indotto al di sopra delle 500 unità . Allo sviluppo del settore è legata la crescita dei servizi di rimessaggio e stazionamento delle imbarcazioni di lusso, con ricadute sulle imprese di soggiorno .Le prospettive sono quelle di una espansione delle attività del turismo nautico a tutta la costa sud orientale della Sardegna e immancabili sinergie con il Sarrabus .


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SPECIALE VINITALY

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Enologia. L’esposizione veronese si è chiusa, ecco il bilancio delle cantine della costa sud orientale sarda

Ogliastra e Sarrabus bene al Vinitaly la vetrina per il vino e i distillati. Le aziende vitivinicole di Ogliastra e Sarrabus tornano dal Vinitaly di Verona con molti contratti firmati per la vendita del cannonau, il principe dei vini rossi apprezzato sempre di più anche all’estero. Gli amministratori delle cantine Antichi Poderi di Jerzu, Alberto Loi di Cardedu, cantina sociale di Castiadas, cantina Ogliastra di Tortolì e il liquorificio Bresca Dorada hanno riportato a casa impegni e contratti d’acquisto con paesi lontanissimi come l’India , gli Stati Uniti e la Cina , la Germania e la Bulgaria per stare nella vecchia Europa .<< Ho potuto toccare con mano – spiega Gianfranco Lecca neopresidente della Cantina Ogliastra e ‘’matricola’’ della rassegna veronese – l’importanza della manifestazione attorno alla quale ruota il mercato mondiale del vino .E’ una opportunità da non perdere: se manchi all’appuntamento sei tagliato fuori dai flussi e dalle tendenze del mercato >>. Le cantine Antichi Poderi e Alberto Loi Verona. Enrico e Mario Sestu Cantina di Castiadas

sono invece le veterane della rassegna veneta ma entrambe hanno deciso, a partire dallo scorso anno, di non partecipare più al concorso enologico dopo aver fatto man bassa di premi nelle precedenti edizioni << Abbiamo preferito – spiega Manfredi Mura presidente della Cantina Antichi Poderi – puntare tutte le carte sul contatto diretto con i mercati più lontani e interessanti in occasione delle fiere locali. Quei rapporti hanno poi avuto il loro epilogo proprio a Verona con la stesura di contratti di vendita estremamente preziosi, soprattutto in un momento di congiuntura come quello che sta attraversando il settore vitivinicolo>>. Commenti dello stesso tenore giungono dai dirigenti della Cantina di Castiadas che produce vini cannonau marchiati ‘’ Capo Ferrato ‘’ ma anche il bianco e profumato vermentino “Praidis” e il raffinato “Parolto”, mix sapiente di Cannonau, Carignano e Cabernet. La Cantina Loi è un’azienda a carattere familiare estesa sia in Ogliastra che nel Sarrabus e caratterizzata da una divisione delle competenze tra i cinque fratelli eredi del patriarca Alberto <<La

Da Verona Niente riconoscimenti ufficiali ma ricchi contratti di vendita per quattro Cantine del cannonau e per Bresca Dorada, l’azienda dei liquori con i profumi della costa orientale.

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Verona. Degustazioni

partecipazione al Vinitaly - commenta Sergio, l’ enologo di casa Loi-è importante per rendere produttivi i contatti instaurati durante l’anno ma anche per stringerne di nuovi con gli acquirenti di paesi emergenti come l’est d’Europa che frequentano con grande interesse la rassegna di Verona.>> Non hanno partecipato al Vinitaly due cantine piccole ma prestigiose nei rispettivi territori . La prima è l’Azienda Mazzotti di Muravera che produce il raffinato vino “Conte de Quirra” e spazia nel settore della promozione enogastronomia con il moderno “wine bar” aperto a Muravera , dove è possibile degustare oltre cento vini provenienti da tutto il mondo. La cantina Perda Rubia di Cardedu, guidata da Renato Mereu, ha fatto la storia del cannonau nelle province di Ogliastra e Nuoro con i rossi Perda Rubia e Mirei frutto di produzioni biologiche non irrigue . “Bresca Dorada” opera nel territo-

rio di Muravera con la produzione di liquori e infusi ricavati dalle essenze mediterranee . I prodotti sono distribuiti e apprezzati in tutta Italia ed in numerosi paesi stranieri. <<Impossibile non partecipare al Vinitaly . A Verona si incontrano nuovi acquirenti e si rafforzano i contatti con quelli già conosciuti . E’una vetrina d’affari affacciata sul mondo>> commenta Enrico Diana che insieme a Paolo Melis è il fondatore e l’anima imprenditoriale di Bresca Dorada. L’idea, nata nel 1988, era quella di fare impresa rispettando ambiente e tradizioni. Dalla produzione del miele si è passati all’organizzazione di pranzi per i turisti ed infine alla produzione del mirto. Oggi Bresca Dorada si è dotata di impianti modernissimi per la produzione di mirto, limoncello , altri liquori e marmellate di qualità che rappresentano l’espressione più alta dei profumi e dei sapori del Sarrabus.


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MURAVERA

Muravera. Il progetto per lo sviluppo di un turismo ambientale ad alto grado di vivibilità.

L’ Amministrazione presenta il progetto ‘’Muravera Città del Sole’’ Il punto di partenza per amministrazione civica guidata da Salvatore Piu è stato il progetto "Costa del moro". L'obiettivo era la valorizzazione delle risorse turistiche di natura ambientale, archeologica e culturale per favorire una fruizione sostenibile del territorio. Al centro dell’iniziativa era stato collocato l’Osservatorio naturalistico, nel centro di proprietà del Comune a Feraxi, affidato in gestione alla società "Fomda". Mentre si puntava sul faro di Capo Ferrato per realizzare un ecomuseo del mare.Altro obiettivo del progetto "Costa del moro" è l'area montana di Senni dove sono ubicate due case, a Baccu Arrodas e le "Stalle sociali" . Da qui ha preso le mosse un progetto di più largo respiro denominato ‘’Muravera Città del Sole ‘’ che conferma una vera e propria scelta di campo riassunta al meglio in questa premessa: << Siamo convintissimi che oggi per un turista faccia la differenza poter trascorrere un periodo di vacanza in un luogo dove ci sia attenzione per l’ambiente, dove il contesto sociale sia elevato, dove emerga il senso di appartenenza alle proprie tradizioni ed alla propria cultura. Dove sia forte l’attenzione al proprio futuro. Il Turismo diventa fonte di sviluppo socio econo-

mico, risorsa preziosa in armonia con il territorio e non elemento di fastidio, privazione, coercizione. Questo sarà il nostro elemento distintivo rispetto alle altre mete turistiche. Non vogliamo essere passivi rispetto ai flussi turistici ma orientarli. Vogliamo essere attori dello sviluppo.>> L’obiettivo primario diventa quindi : elevare la “vivibilità” del contesto sociale, in piena armonia con l’ambiente, come forma primaria di autopromozione. La promozione turistica trova il proprio elemento caratterizzante e distintivo nella vivibilità del proprio territorio. <<Con queste premesse, prendono il via le iniziative più importanti con l’utilizzo delle risorse disponibili. A cominciare dalla raccolta differenziata che ha già raggiunto punte record del 70 per cento. Sono in cantiere le altre iniziative ,per ciascuna delle quali sono stati fissati i tempi di avvio e gli steps sulle fasi di avanzamento: il Centro di formazione permanente per corsi di formazione brevi per cittadini e per le imprese; l’osservatorio naturalistico; il Centro Commerciale naturale; Gli itinerari di ecoturismo; i laboratori didattici ambientali; il piano di gestione dei Sic per le aree umide e stagni; il Centro turistico socio sanitario in località Costa Rei ; il Marchio e attività di

Costa Rei. Veduta aerea

promozione del progetto “Muravera. La Città del Sole”; il Centro di educazione per un futuro sostenibile ; il centro di orientamento, creazione e incubazione d’impresa – Ecosportello ; la realizzazione di un sistema comunale di certificazione (ambientale, forestale e responsabilità sociale); il progetto di mobilità sostenibile, con il finanziamento concesso dal Comune per l’acquisti di biciclette.>> Le motivazioni forti a sostegno del progetto sono rap-

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presentate da una seria indagine sul mercato turistico: <<Oggi le statistiche dicono che il movimento delle vacanze verdi e rispettose del territorio cresce quattro volte di più dei viaggi tradizionali. Il Turismo sostenibile ha l’obiettivo di incentivare un turismo responsabile verso aree che conservino e siano rispettose dell’ambiente e sostengano e incentivino il benessere delle popolazioni locali. Globalmente il Turismo vale il 10% del PIL mon-

diale, cresce di circa il 5% l’anno, quello verde di oltre il 20% (secondo i dati della International, ecoturism society. Ed addirittura in Italia la crescita e stimata in 3 volte quella degli altri paesi (dati Ecotur, Istat ed Enit). Attualmente usiamo forse il 5% delle risorse del nostro territorio. Ma soprattutto non riusciamo a metterle a sistema; le risorse risultano quindi altamente sottovalutate.>> Solo la conoscenza del territorio e lo scambio sociale sono in grado di dare valore aggiunto anche al vivere in vacanza. <<Emerge un territorio che vive di relazioni, in cui interagiscono tutte le componenti sociali, formate a quel bisogno di socialità. Chi fa parte di questo sistema si impegna, anche attraverso la vacanza, allo sviluppo di meccanismi di comunicazione attivi tra il comparto della ricettività e le occasioni di arricchimento culturale, di valorizzazione delle risorse del territorio e di promozione di uno stile di vita. E’ ovvio che sviluppare questo sistema significa compiere uno sforzo enorme, affinché tali principi non si limitino alla mera enunciazione o alla casualità. Non può esserci la buona volontà del singolo albergatore o del singolo ente o del singolo artigiano. Si deve avviare un sistema e questo sistema va governato.>>


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CENTRO COMMERCIALE NATURALE MURAVERA

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Eventi. I ristoratori di Muravera per la Sagra degli Agrumi si sono confrontati in un concorso gastronomico

Con “Spicchi di Gusto”, i ristoranti di Muravera in primo piano In occasione della Sagra degli Agrumi numero trentasei, i ristoratori di Muravera hanno deciso di venire allo scoperto e di mettere a confronto le ricette elaborate fino ad allora nel chiuso delle loro cucine in onore della regina degli agrumi: Sua Maestà l’Arancia. Al primo concorso gastronomico “Spicchi di gusto’’ hanno partecipato Spicchi di Gusto. Il primo classificato Il Falconiere di Luciano Schirru

cinque ristoranti : Sa Forredda, Su Nuraxi, Il Falconiere, Marina Giò e Hotel Corallo . La giuria, presieduta da Antonio Pintus presidente della F.I.C. Federazione Italiana Cuochi della Provincia di Cagliari, ha proceduto alle valutazioni, gustative ma anche visive , dei piatti sulla base di quattro giudizi: mise en place, preparazio-

ne, disposizione del piatto di portata ,aspetto e sapore dei singoli piatti per un massimo complessivo di 80 punti . Il ristorante “Il falconiere” di Luciano Schirru con il piatto “spigola di san Giovanni alla muraverese” ha vinto la prima edizione della rassegna gastronomica Spicchi di gusto. Al secondo posto si è classificato il ristorante Corallo di Renato e Gabriella Cacciabue (fantasia di mare e agrumi) e al terzo posto il ristorante Sa Forredda di Mauro Codonesu col piatto “Ravioli con astice e arancia”. Quarti a pari merito ‘’Su Nuraxi‘’ e ‘’Marina Giò‘’ <<Tutti i partecipanti – ha commentato Antonio Pintus presidente della giuria – hanno dimostrato impegno ed accuratezza nella presentazione dei loro piatti . Le prossime edizioni di ‘’ Spicchi di gusto’’ contribuiranno, ne sono certo, a stimolare una partecipazione più ampia

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Spicchi di Gusto. La giuria: Anna Peretti (Nutrizionista), Giampaolo Secchi (Chef F.I.C.) Nino Melis (Giornalista), Antonello Pintus (Presidente F.I.C.), Mauro Cannas (Chef F.I.C.)

e motivata >>. Da questa prima edizione gastronomica abbinata alla Sagra degli Agrumi ,organizzata dal Consorzio Muravera Città del Sole e dal suo C e n t r o C o m m e r c i a l e

Naturale, sono nate alcune riflessioni che contribuiranno certamente a migliorare le prossime edizioni di ‘’Spicchi di gusto’’, come l’abbinamento dei vini ai piatti in concorso . Tra i concorsi abbinati alla Sagra c’era anche quello per la miglior vetrina. Il primo premio è stato assegnato a Maurizio Franzot che ha preceduto nell’ordine Sergio Zinzula e Fabio


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CENTRO COMMERCIALE NATURALE MURAVERA

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Eventi. Tanti i visitatori e i turisti che hanno affollato i ristoranti

Is Cozzas de Murera, una tre giorni per riscoprire i prodotti degli stagni

Ebbene si a Muravera si mangia bene, lo confermano anche i tre chef della FIC federazione italiana cuochi, che si sono prestati lo scorso 4 Aprile a fare da giuria per il 1° concorso gastronomico Spicchi di Gusto. Perché allora non coinvolgere sempre di più i ristoratori locali a specializzarsi nell’accoglienza, continuando ad utilizzare la stessa formula tra l’altro già adottata con

l’evento estivo il Giovedì di Murera? Fabio Usai Consigliere del CCN Muravera : Ho intuito che avere i ristoranti pieni signif ica incentivare la visita del nostro Centro Commerciale Naturale, far affluire numerosi turisti nel nostro paese attirandoli con la buona cucina, promuovere la ristorazione locale signif ica promuovere il territorio ed il suo tessuto economico e sociale. Ci abbiamo provato per la prima volta la scorsa stagione turistica, e ha funzionato, l’attrattiva della buona tavola vince su tutto, l’abbinamento poi alla cultura e alle tradizioni locali è quanto di più strategico si sia mai potuto realizzare per il marketing del nostro territorio. Nessuna invenzione, ma un semplice riadattamento di una vecchia formula di successo portata avanti anche in altre località dell’isola : I ristoranti

divengono “vetrina delle produzioni locali” e diventano un tramite “dai produttori ai consumatori”. Cucina di buon livello vuol dire anche promozione del territorio, attraverso i ristoratori si arriva anche a conoscere le specif icità ambientali e quindi agricole del nostro Sarrabus”. Cinque i ristoranti coinvolti dal centro commerciale naturale: Stiamo cercando di valorizzare i nostri prodotti tipici che sono legati a una grande storia economica e culturale, Muravera non è solo arance ma anzi! Proponiamo nelle tavole genuinità senza paragoni, offriamo menu preparati con prodotti direttamente pescati a 5 km dalle nostre cucine! Per fortuna nel nostro territorio troviamo di tutto, i prodotti tipici non mancano di certo. Tutti i ristoratori f inalmente d’accordo: non solo Sagra degli Agrumi, ogni stagione ha la sua specif icità in termini di prodotto tipico, gli agrumi in inverno, le cozze e i muggini in estate, i funghi e i vini novelli in autunno, ciò signif ica che possiamo

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promuovere più di un evento gastronomico nell’arco dell’anno, tutti uniti grazie al consorzio, c’è la possiamo fare. Maricca Gian Mario Presidente del Consorzio Commercianti Muravera Città del Sole: i nostri programmi per il futuro partono da qui, l’enograstronomia per

richiamare i visitatori, i possibili ospiti, invogliandoli a frequentare il nostro territorio anche per le eccellenti qualità dei nostri prodotti e la straordinaria ospitalità dei nostri ristoratori, a noi commercianti resta il dovere di creare le opportunità per uno shopping turistico.


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CASTIADAS

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Castiadas. Intervista a Eugenio Murgioni consigliere regionale di Forza Paris e vice sindaco di Castiadas

Continuità territoriale e fiscalità di vantaggio le basi per lo sviluppo.

A cura di Nino Melis Il territorio della Sardegna sud orientale è ricco di grandi potenzialità : bellezze naturalistiche che spaziano dal mare alla montagna, posizione baricentrica nell’isola e nel contesto del Mediterraneo, prodotti agricoli di alta qualità e genuinità . Dove vanno riposte le prospettive di sviluppo ? Nel turismo,che può costituire la vera locomotiva del progresso territoriale, se agganciato alle produzioni di pregio in agricoltura e all’artigianato . Penso al vino cannonau Capo Ferrato, alle arance di Muravera , alle carni e al formaggio. Tutti hanno però bisogno di essere valorizzati con un marchio di qualità che ne indichi la zona di produzione. Con l’obbiettivo di creare valore aggiunto per i produttori. Ma si tratta pur sempre di zone svantaggiate , come la gran parte dell’Isola. Nella prospettiva che venga realizzato il ponte sullo stretto di Messina tra la Sicilia e la Calabria, la Sardegna resta l’unica Regione d’Italia con i problemi legati all’insularità. E’ evidente che a questo punto occorre introdurre un meccanismo compensativo forte ed efficace come la continuità territoriale. Che deve riguardare non solo i sardi ma tutti i cittadini che si recano in Sardegna, se si vuole che il turismo cresca nelle nostre zone , e durante

tutto l’anno. La continuità territoriale, sia navale che aerea, deve riguardare anche le merci. Abbiamo prodotti di pregio che però vengono penalizzati dall’alto costo dei trasporti per approdare sui mercati ricchi della penisola . Resta il nodo dei costi energetici, che in Sardegna sono più alti che nel resto d’ Italia . Il Governo deve tener conto degli handicap derivanti dalla insularità anche in campo energetico. Da tempo sostengo che va portata avanti una battaglia per ottenere una fiscalità di vantaggio che determini l’abbattimento dell’Iva e dei costi energetici in modo da agevolare le produzioni. Sono le mie battaglie di oggi e di domani. I punti essenziali dello sviluppo restano: un turismo legato alla valorizzazione dell’ambiente, i comparti storici di agricoltura e artigianato , la continuità territoriale, e le infrastrutture . Una delle infrastrutture più importanti, la nuova Orientale Sarda, è in fase avanzata di realizzazione. Si tratta di una conquista fondamentale da parte dei territori di Sarrabus e Ogliastra, in quanto unisce e crea sinergie tra due zone tradizionalmente isolate. In vista di un mercato sempre più globalizzato e selettivo, le sinergie territoriali consentono di valorizzare le specificità locali. L’obbiettivo finale resta quello di combattere e vincere con la qualità dei nostri prodotti,visto che non possiamo imporci con i grandi numeri della quantità.

Murgioni La locomotiva della Sardegna Orientale è il turismo, unito all’agricoltura di qualità e all’artigianato.

Castiadas. Una veduta della costa

Parola al Sindaco Sollai e all’Assessore Vargiolu

Castiadas punta su cannonau, turismo e lo storico carcere. L’economia di Castiadas può contare su una tradizione agricola di qualità, su tremila posti letto per il periodo turistico, su una cantina sociale di pregio e su un monumento storico costituito dal vecchio carcere. Sollai. Gli obbiettivi di questa amministrazione riguardano principalmente la valorizzazione dell’agricoltura che da noi può contare sull’alta professionalità e competenza degli addetti. Il turismo costituisce il destinatario più importante di questi prodotti . Un turismo di qualità non può prescindere da una agricoltura di qualità. Vantaggi e svantaggi derivanti dalla nuova Orientale Sarda Sollai. Con la nuova arteria pos-

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siamo raggiungere Cagliari in mezz’ora . Gli effetti negativi sono praticamente nulli . Ora puntiamo a riqualificare da un punto di vista ambientale le zone più interne con le alture di Minni Minni e Monte Paulis . C’è un problema fitosanitario da risolvere, a seguito degli attacchi di un lepidottero che sta compromettendo i boschi di leccio e roverella . Castiadas si trova anche a gestire il ‘’dopo Ersat’’ che pure ha il merito di aver stimolato le prime forme di agricoltura razionale . Ass. Vargiolu. I risultati andrebbero però valutati alla luce delle ingenti somme stanziate dalla Regione e dalla Cassa per il Mezzogiorno. Possiamo comun-

que contare su imprenditori turistici d’avanguardia e su una cantina sociale conosciuta anche fuori dalla Sardegna per il suo cannonau a denominazione Capo Ferrato . Nel vessillo comunale figura l’edificio del carcere , sul quale esistono progetti di valorizzazione che non sempre risultano in sintonia con quelli della giunta regionale . Ass. Vargiolu. Il carcere costituisce un pezzo di storia , non solo per Castiadas. Iniziato a costruire nel 1876, è stato ultimato in alcune parti nel 1912 . L’estensione e la particolarità architettonica dell’edificio si prestano ad ospitare eventi turistici e culturali più svariati . Occorre ragionarci sopra .


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TECNOLOGIE

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E INNOVAZIONI

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Sperimentazioni. Il motore Vega a Capo San Lorenzo e la navicella spaziale Castore a Tortolì

E’ nata una piccola Cape Canaveral nella costa orientale sarda

un’apposita struttura in acciaio e cemento armato . La durata del collaudo è stata di 75 secondi, quattro in più di quelli impegnati nel lancio reale , che avverrà tra un anno dalla base Kourou nella Guyana francese. Il missile lanciatore Vega,altro trenta metri, sarà in grado di portare in orbita uno o più satelliti per un peso complessivo di 350 chilogrammi. Il conto alla rovescia per il test dello Zefiro 23, secondo stadio del vettore Vega, inizia all'una e cinque minuti del mattino . L’esperimento si conclude in meno di due minuti « E’ perfettamente riuscito» commenta a caldo l’ingegnere Gianfranco Reggi responsabile del progetto che non riesce a trattenere il proprio entusiasmo: l’obbiettivo finale è a portata di mano. Se tutto andrà per il meglio, entro i primi tre mesi del prossimo anno avverrà il lancio inaugurale del missile porta satelliti Vega, un colosso alto trenta metri. L'avventura era iniziata nel 2005

Quirra. Il test del motore Vega

sotto l'egida dell'Esa con un primo test sul motore Zefiro 9 ,al quale il 26 giugno del 2006 ne segue un altro. Anch’esso con esiti decisamente positivi. AEROPORTO DI TORTOLI’ Nell’aeroporto di Tortolì il cont down per il lancio della navicella spaziale Polluce si è fermato il 23 aprile a ore 40,32 ore prima del fatidico ok. Tutto era stato preparato nel migliore dei modi ma i tecnici del CIRA (Centro Italiano per le ricerche aerospaziali) hanno dovuto prendere atto che le condizioni meteorologiche di un aprile quanto mai incerto avrebbero potuto compromettere il buon esito della sperimentazione. Per portare a 25 mila metri d’altezza il pallone aerostatico che regge la navicella e per poter recuperare il tutto in condizioni di sicurezza occorre che i venti in quota non superino una certa intensità. Il forte maestrale che ieri ha spazza-

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to l’Ogliastra ha convinto i tecnici del Cira a rimandare tutto a metà ottobre , quando le condizioni meteo consentono una finestra di lancio più sicura. Le navicelle Usv, piccoli shuttle destinati alla futura stazioTortolì. Càstore pronta per il lancio

ph: Sardinia Photo Event

Due sperimentazioni concluse positivamente , quella del motore spaziale Vega a Capo San Lorenzo e quella della navicella spaziale Castore a Tortolì ,hanno dato il via ad una fase dell’ avventura aerospaziale europea in terra di Sardegna . Il programma per il futuro è ricco di appuntamenti e nuove opportunità ,tanto da far prefigurare la nascita in sede stabile di una piccola Cape Canaveral della Costa Orientale . VILLAPUTZU. CAPO SAN LORENZO Le prove a terra per il motore del missile spaziale europeo Vega si sono concluse il 27 marzo con esiti eccellenti presso il distaccamento del Poligono di Quirra a Capo San Lorenzo . Sono state utilizzate 23 tonnellate di propellente solido per portare a termine il collaudo del motore spaziale , seguito passo passo dai tecnici dell’Avio che ha progettato e messo in cantiere il motore, insieme agli esperti dell’Ente Spaziale Europeo che sta realizzando un nuovo vettore per portare in orbita satelliti per telecomunicazioni di ultima generazione . Per imbrigliare l’enorme potenza del motore Zefiro 23 destinato ad imprimere al missile porta satelliti un’accelerazione da 9 mila a 20 mila chilometri all’ora in appena 71 secondi è stato necessario realizzare

ph: Sardinia Photo Event

Tra il Sarrabus e l’ Ogliastra è nata la Cape Canaveral aerospaziale europea. Con la collaborazione del Poligono Interforze del Salto di Quirra

ne orbitante europea vengono testate a Tortolì senza uomini a bordo e in caduta libera,per accertare il comportamento delle attrezzature e dei materiali ad una velocità di poco inferiore ai due Mac . Gli esperimenti riprenderanno in autunno sulla navicella Polluce, con le stesse modalità con cui erano stati portati a termine, lo scorso anno, quelli sulla gemella Càstore.Rispetto a quello del 24 febbraio 2007 , il prossimo lancio sarà caratterizzato da una quota di sgancio del velivolo dal pallone stratosferico di 25 km; oltre ad una manovra di richiamata più lunga, il velivolo compirà anche una manovra di «alfa-sweep», tale cioè da variare l’angolo d’attacco mantenendo costante la velocità ed una virata; la velocità massima raggiunta sarà di Mach 1,2 ,circa 1.500 km/h. Una ulteriore manovra porterà al rallentamento del velivolo fino ad una velocità prossima a mach 0,2 (circa 250 km/h), che consentirà l’utilizzo di un paracadute convenzionale prima della fase di ammaraggio. La durata di questo secondo volo sperimentale sarà di circa 140 secondi, contro i 47 del primo. Nino Melis


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VILLAPUZTU

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Villaputzu. Intervista a Gianfranco Piu, “la nuova Orientale Sarda può favorire ulteriori sinergie di sviluppo”

Nella Costa Orientale, turismo nautico e la sperimentazione aerospaziale

A cura di Nino Melis Gianfranco Piu, sindaco di Villaputzu e consigliere della Provincia di Cagliari per Forza Paris, è uno dei protagonisti delle battaglie portate avanti da Sarrabus e Ogliastra per la rottura dell’isolamento e rapporti più proficui con il Poligono del Salto di Quirra. A cominciare dal monitoraggio ambientale e il potenziamento della sperimentazione in campo civile. Cominciamo dall’ impatto provocato dalla nuova Orientale Sarda sulla vita economica e sociale di Villaputzu. Il nuovo tracciato della strada a scorrimento veloce ArbataxCagliari passa a monte dell’abitato di Villaputzu. Il vecchio tracciato della SS. 125 passava per il centro del paese con qualche piccolo vantaggio per il commercio legato alle soste degli automobilisti e i grossi svantaggi per la circolazione stradale e la vivibilità del paese deviati dal traffico pesante di attraversamento in direzione di Cagliari o dell’Ogliastra. La nuova arteria assorbe la quasi totalità del traffico pesante e favorisce il flusso turistico verso la nostra costa . La maggiore facilità che ha il turista per arrivare da noi sta avendo i primi, sostanziosi riscontri in quanto a numero di presenze . Il turismo di Villaputzu può con-

tare su strutture ricettive per 3.500 posti letto ma anche su un porto turistico con 400 posti barca. L’incremento più consistente è stato registrato proprio nel settore della nautica da diporto che fa scalo a Porto Corallo. Il presidente della Marina ha appena definito un numero di contratti tale non solo da prefigurare in tempi brevi un bilancio in pareggio ma anche utili sostanziosi da poter reinvestire nelle strutture e nei servizi. L’amministrazione sta compiendo ogni sforzo per fare di Porto Corallo uno scalo funzionale alle attività del turismo nautico tra Arbatax e Cagliari . Sono i diportisti in primo luogo ad apprezzare i nostri sforzi ed a incoraggiarci a fare meglio realizzando nuovi servizi di qualità. Il completamento di un asse stradale veloce tra Arbatax e Cagliari non può che valorizzare ulteriormente i porti turistici del Sarrabus e dell’ Ogliastra. Nelle coste di Villaputzu trovano ospitalità non solo i natanti dei diportisti ma anche le sperimentazioni del settore spaziale come i motori del razzo Vega. Tutto ciò non può che farci piacere in quanto valorizza le professionalità locali , oltre a rafforzare la svolta del Poligono Interforze del Salto di Quirra in direzione delle sperimentazioni civili d’avanguardia sfruttando le tecnologie e le sofisticate apparecchiature di cui è dotato .Questa amministrazione comunale è pertanto convinta che la permanenza del Poligono in questa prospettiva sia indispensabile per questo territorio .La pensano allo stesso modo le forze imprenditoriali e, cosa che ho potuto constatare di persona , un’amplissima fascia di cittadini. Insieme alle amministrazioni comunali dei due territori di Sarrabus e Ogliastra, che hanno come riferimento Villaputzu e Perdasdefogu,

Gianfranco Piu Nella costa il turismo nautico e la sperimentazione aerospaziale hanno due capisaldi: Tortolì e Villaputzu.

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è possibile sviluppare atteggiamenti e sinergie comuni con i vertici del Poligono. Persistono però dubbi ancora irrisolti sul versante ambientale e della salute, che hanno dato la storia alla cosiddetta ‘’sindrome di Quirra’’ e ad una pubblicità certamente poco gratificante per l’immagine del territorio. I dubbi vanno chiariti al più presto con indagini serie. Nell’interesse di tutti e in primo luogo delle popolazioni, ma anche delle attività turistiche. Sottolineo che è proprio grazie all’intesa messa in atto tra i Comuni interessati ,il Ministero della Difesa ,i vertici del Poligono e le Asl di Cagliari e Lanusei che è stata posta in essere una risposta adeguata che si chiama monitoraggio ambientale. Gli esperti ci diranno cosa c’è che, eventualmente, non va bene. Continuare a favoleggiare su ipotesi varie che vanno dall’uranio

all’arsenico non torna utile a nessuno : in primo luogo alla verità, che ha bisogno di fatti e di riscontri scientifici. Attendiamo fiduciosi. Un’informazione corretta, ampia e puntuale, è necessaria per far crescere in modo dinamico l’economia di un territorio. Con il nuovo mensile Sardegna Sud Est ci rivolgiamo a due territori: il Sarrabus e l’Ogliastra. Ritengo che si tratti di una iniziativa valida e che anzi bisogna insistere in quella direzione. Come amministrazione comunale stiamo già provvedendo ad organizzare al meglio il nostro rapporto di informazione con Sardegna Sud Est e, in prospettiva, con Radio Stella appena avrà potenziato il segnale anche nel Sarrabus . E’nostro interesse agevolare le due iniziative editoriali, dato l’alto valore promozionale che rivestono per i nostri territori .


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Sardegna Sud Est

LETTERE

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Lettere: info@sardegnasudest.it

L’unione fa la forza….?

Di un pavimento questa è solo una mattonella

Campanilismo: per campanilismo si intende il cieco attaccamento alla propria città, ai suoi usi e alle sue tradizioni che può determinare uno spirito di rivalità anche molto accesa con i centri vicini. Normalmente il campanilismo si manifesta nell'odiare o invidiare, spesso senza motivazione, gli usi dei "vicini di casa", spesso peraltro simili tra loro. Il campanilismo genera quindi invidia ma anche egoismo, due mali che affliggono da sempre la nostra piccola comunità sarrabese ma che forse, aimè sono comuni un po’ in tutta l’isola. Un vero freno allo sviluppo, alla cooperazione, un atteggiamento che per molti potrebbe far pensare ad un volano in grado di spingere le comunità del Sarrabus ad una sana e proficua competizione..ma che invece genera solo un florido NON SVILUPPO, contribuendo alla logica becera ed inutile per cui “non du fazzu deu.. ma non du faisi mancu tui”. Un atteggiamento usuale tra i singoli, e riscontrabile anche nelle nostre amministrazioni locali, da quando poi non esiste neanche più la Comunità Montana a tenere, perlomeno ideologicamente unito il territorio, le divisioni nel Sarrabus aumentano ed il Gerrei per molti sembra nuovamente un altro continente. Si parla sempre di Unione dei Comuni, la UE ci chiede progetti di sviluppo integrati che tengano conto di esigenze

L’Ospedale San marcellino di Muravera nella costa sud orientale della Sardegna dista circa 100 km da Cagliari e altrettanti dall’ospedale di Lanusei, rappresenta per la popolazione del Sarrabus Gerrei e in parte dell’Ogliastra, una struttura di fondamentale importanza per i bisogni di prevenzione, cura e riabilitazione dei nostri malati. Purtroppo da almeno dieci anni ssistiamo impotenti ad un lento e progressivo impoverimento dei reparti e degli ambulatori di

Scrivi a Sardegna Sud Est: info@sardegnasudest.it

comuni sempre più ampie territorialmente. Onestamente si deve riconoscere che quando davanti a noi c’è la mera possibilità di un contributo comunitario, perlomeno a livello progettuale pare si riesca correre uniti, quindi almeno in teoria… ma poi? E’ nella pratica di tutti i giorni che certi principi pare vadano proprio a farsi benedire.. lo dimostriamo quando le stesse amministrazioni si fanno carico singolarmente di portare avanti da sole, opere importanti per tutte le comunità del Sarrabus Gerrei e che pertanto, potrebbero essere condivise perlomeno nei costi. Ed invece si continua a ragionare su opere significative per un intera collettività come se fossero un vezzo, qualcosa di cui vantarsi nei confronti dei vicini. Forse proprio per questo motivo non abbiamo ancora oggi un servizio di trasporto pubblico intercomunale, non abbiamo una piscina, non abbiamo più neanche un cinema o un teatro. Facciamo in fretta a creare questa famosa Unione dei Comuni in modo da portare avanti un processo d’intenti ma che prima di tutto dev’essere culturale, per creare un territorio che possa esprimere tutte le sue enormi potenzialità. Bisogna creare uno spirito di unione e cooperazione e abbandonare qualsiasi campanilismo. Un sarrabese

questo prezioso bene della nostra comunità. In questa lettera mi voglio però riferire in particolare alla recente inutilizzazione, per cause poco chiare,del mammografo. Oggi le donne che hanno bisogno di effettuare una mammografia o una visita mammografia devono necessariamente andare a Cagliari, affrontando molteplici disagi, alti costi e sopratutto inutili e gravose perdite di tempo. Molte donne hanno lamentato questo grave disagio presso la Direzione

Sanitaria, e si sono poi rivolte alla sottoscritta come rappresentante del volontariato locale. Abbiamo bussato alla porta del Direttore sanitario, il quale ci ha promesso una soluzione in tempi rapidi, ma aimè ad oggi la situazione non è migliorata. Tramite l’associazione di volontariato del Sarrabus Gerrei ci rivolgeremo anche ai nostri politici di riferimento, auspicando un immediata giusta sensibilità a riguardo. Una lettrice - Viola Liviana

Endorsement pro base Caro direttore, ad un osservatore attento non può sfuggire la propensione espansiva verso il settore civile con la quale si sta caratterizzando il Poligono di Capo San Lorenzo, per la cooperazione con il Centro Italiano Ricerche Aerospaziali (CIRA) ed altri importanti programmi di test. Il programma CIRA tende a convalidare tecnologie innovative applicate ai veicoli spaziali di prossima generazione con una serie di missioni, dall’impatto ambientale nullo, che portano il velivolo ad una determinata quota di sgancio con dei palloni stratosferici, per verificare il comportamento aerodinamico e i sistemi di guida e controllo. Tutti gli assiemi vengono recuperati alla fine di ogni singola missione, dopo l’impatto in acqua. Il Velivolo una volta lanciato dall’aeroporto Ogliastrino di Tortolì viene acquisito dai sensori Radar e ottici, dislocati lungo la costa orientale tra Capo San Lorenzo e Bellavista, che trasmettono i dati in tempo reale al centro di Comando e Controllo del Poligono. La Società Vitrociset ha con il Poligono un rapporto, in pratica, gemellare. E’presente, sin dalla nascita, nella realizzazione, installazione e manutenzione dei sistemi di controllo remoto. Ha curato tutte le

fasi di ammodernamento tecnologico del Poligono dove sono stati fatti notevoli investimenti, in modo integrato con il personale militare, acquisendo un patrimonio di competenze, spesso di altissimo livello. Lo dico da persona presente sul campo, “in prima linea” da oltre trent’anni, e sono nella posizione di poter dire che il Poligono, nel senso classico del termine, di Poligono non ha quasi niente. E’ una denominazione obsoleta che spesso induce le Associazioni Civili esterne ad associare erroneamente alla Base una vocazione esclusivamente militare. In realtà è, più semplicemente un’industria integrata, militare _ civile, che rende disponibili le strutture militari sempre più spesso al settore civile. Una trasformazione resa possibile dalle mutate condizioni geo-politiche, ma anche dal lavoro delle professionalità locali e dalle favorevoli condizioni climatiche e ambientali per lo spazio aereo disponibile; componenti di non facile reperibilità in altri posti. Con il Nostro lavoro contribuiamo a salvaguardare l’ambiente e il prestigio acquisito nella convinzione di dare prospettive future. Mdl Giovanni Di Michele

Sardegna Sud Est pubblica solamente opinioni, repliche, consigli di interesse generale, sempre rispettosi delle persone e delle istituzioni. Possibilmente le lettere non dovranno supererare le 20 righe e potranno essere ridotte. La pubblicazione sarà a discrezione del direttore. Le lettere dovranno pervenire con nome, cognome, indirizzo e recapito telefonico del mittente. Quelle anonime non saranno prese in considerazione.

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CENTRO COMMERCIALE NATURALE VILLLAPUTZU

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Villaputzu. I commercianti riuniti svelano il programma per rilanciare il commercio nel paese

Consorzio Castello di Quirra, il Centro Commerciale Naturale I “Centri Commerciali Naturali” sono aree delle città che presentano una vocazione commerciale legata all’identità del territorio. In queste aree operano esercizi commerciali, e non solo, che devono essere in grado di attrarre cittadini e turisti con un’offerta integrata di merci e di servizi qualificati. Sono stati creati dal legislatore per fornire ai piccoli commercianti al dettaglio e di vicinato la possibilità di potersi aggregare e contrastare con diverse attività lo strapotere esercitato dalla grossa distribuzione organizzata (G.D.O.) e dai vari centri commerciali sorti negli ultimi anni nelle grandi città isolane. Il progetto Centri Commerciali Naturali nasce dall’esigenza di voler rispondere alle nuove richieste provenienti dal mercato del consumo, in cui un singolo chiede di poter soddisfare in un unico luogo il maggior numero di bisogni e necessità. Il problema maggiore che si intende contrastare è il calo della domanda sia dei consumatori nelle vie commerciali principali che dei visitatori dei centri storici. Un centro commerciale naturale deve essere capace di convogliare verso un unico obiettivo la volontà del partner pubblico e privato, in maniera tale da sfruttare nella loro interezza le potenzialità delle vie commerciali dei comuni coinvolti nel progetto. Sulla base di quanto esposto, anche i commercianti di Villaputzu si sono voluti riunire e dar vita al Consorzio Castello di Quirra. Al consorzio hanno aderito la maggior parte dei commercianti locali, anche se si sta operando affinché il numero di adesioni aumenti. L’obiettivo non è semplice in quanto prima di tutto occorre far capire al singolo l’importanza di far parte di un consorzio; va contrastato in certe occasioni lo spirito individualista che non è sicuramente foriero di buoni risultati. L’obiettivo del consorzio consiste nel realizzare un sistema, o meglio una rete, capace di creare delle sinergie tra i soggetti

coinvolti. Qualora un singolo commerciante voglia avvalersi dei finanziamenti per effettuare degli investimenti (vedi ad esempio la L.R. n. 9/92): va fatto presente come in fase di valutazione delle domanda di finanziamento l’appartenenza ad un centro commerciale naturale venga premiato dal legislatore regionale attraverso l’attribuzione di un maggior punteggio. In questo contesto il consorzio Castello di Quirra si pone come strumento utile a coordinare le azioni e le strategie dei commercianti locali per creare una comunione d’intenti. Si vuole ricreare un dialogo tra consorzio, amministrazione comunale, commercianti e diverse associazioni locali. S’intende perseguire la valorizzazione e riqualificazione del commercio nell’area urbana in completa armonia con il contesto culturale, sociale, architettonico. In particolare, si punta a rilanciare il centro storico da un punto di vista economico e sociale. Esiste la legge regionale (art. 36 della L.R. 18 maggio 2006, n. 5. “Incentivi a favore dei centri commerciali naturali”) che stanzia dei fondi annuali (con il 70% del finanziamento richiesto a fondo perduto), da destinare ai vari centri commerciali naturali sardi. Il consorzio ha gia presentato il proprio piano di finanziamento e di sviluppo. Ora si attendono da parte della regione risposte celeri in maniera da non ostacolare la realizzazione del programma soprattutto attraverso lunghi tempi di attesa. Il programma contempla diverse azioni di marketing, quali la creazione di un logo, realizzazione di pubblicità, organizzazione di manifestazioni di vario tipo che sappiano attirare non solo i turisti, ma che possano far riavvicinare i consumatori locali ai commercianti villaputzesi. Al momento, si stanno organizzando degli incontri con i consorziati, con l’amministrazione comunale (soprattutto con l’assessore al commercio e

Villaputzu. Via Nazionale

Il programma Azioni di marketing, creare un logo, pubblicità, organizzare eventi che sappiano attirare non solo i turisti

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con l’assessore al turismo di Villaputzu) e con le varie associazioni locali: il denominatore comune degli incontri è la valorizzazione e riqualificazione del commercio nell’area urbana in vista dell’imminente stagione turistica, valorizzare e promuovere l’offerta commerciale di qualità, di servizi complementari, dell’artigianato tipico e della ricettività del paese mettendo in risalto l’intero patrimonio produttivo locale ed i prodotti tipici enogastronomici. In un ottica di lungo periodo, i risultati che il consorzio vorrebbe perseguire sono principalmente - creare aggregazione per una efficiente ed efficace competitività del commercio tradizionale; - organizzare un sistema potenziato di offerte commerciali. Inoltre non deve essere sottovalutata la necessita di fidelizzare i consumatori al centro commerciale naturale, far conoscere ed aumentare la vendita dei propri prodotti agroalimentari tipici, valorizzare tutta l'area del centro storico creando in tempi brevi le

migliori condizioni per una sua adeguata accessibilità (ideale sarebbe la realizzazione di un museo all’aperto dislocato lungo le vie del paese e fruibile 24 ore su 24), accrescere la qualità dell'offerta, riqualificare l'arredo urbano, lanciare un marchio d'area.


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EVENTI

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Villaputzu. Nelle campagne adiacenti la spiaggia di Murtas il santuario in onore della “Madonna del pane”

Una testimonianza di fede giunge dai giorni terribili dell’alluvione del 1951 E’ stata dedicata alla Madonna di Is Murtas - o Madonna del pane - la statua della Vergine con il bambino collocata in una nicchia di porfido nelle campagne di Villaputzu con una cerimonia religiosa celebrata dal vescovo di Lanusei monsignor Antioco Piseddu e che ha visto la partecipazione del sindaco Gianfranco Piu, delle autorità civili e militari della zona e di una piccola folla di fedeli. Compresi i fratelli Pierangelo e Virgilio Casula, testimoni di un fatto straordinario che si sarebbe verificato in quei luoghi nei giorni della terribile alluvione del 1951 quando la loro famiglia era rimasta isolata, insieme a tante altre residenti in quella zona, dai campi allagati e dal mare in tempesta. Era stato Antonio, il maggiore di sette fratelli, mentre perlustrava la zona sotto la pioggia battente alla ricerca disperata di cibo, ad avvistare sulla scogliera un sacco di farina abbandonato da qualche nave in difficoltà ma rimasto miracolosamente integro. Quella farina trasformata in pane servì a sfamare numerose famiglie in una situazione di drammatica emergenza . A ricordo di quell’evento il vescovo ha benedetto la statua della Madonna di Murtas . La ricorrenza verrà ora

sione per un cordiale colloquio con monsignor Antioco Piseddu vescovo d’Ogliastra , la cui giurisdizione spirituale si estende fino a Villaputzu e alle rive del Flumendosa . Uomo di cultura e di grande apertura mentale, Monsignor Piseddu si è dimostrato molto interessato al progetto di ‘’mettere in rete’’Sarrabus e Ogliastra sulle pagine della nuova serie del mensile ‘’Sardegna Sud Est’’. La sinergia tra le due aree della costa orientale sul terreno dell’informazione verrà completata in tempi brevi dal rafforzamento del segnale dell’emittente ogliastrina ‘’Radio Stella‘’ che ha sede a Tortoli.

Fedeli rendono omaggio alla Madonna

Mons. Antioco Piseddu e Don Ernest, durante la celebrazione

celebrata ogni anno, in coincidenza con l’ultima domenica di maggio, con un pellegrinaggio sui luoghi che si crede siano stati il teatro dello straordinario evento: una collina di porfido rosso a poca distanza dalla spiaggia di San Lorenzo, immersa nella macchia mediterranea e circondata di monumenti megalitici sullo sfondo della torre costiera di Murtas e dei ruderi del Castello di Quirra. La zona annovera un pozzo sacro, alcune tombe dei

giganti e la chiesa medioevale di San Nicola, uno dei migliori esemplare di architettura romano -pisana nell’isola. Antonio Codonesu, assessore del Comune di Villaputzu crede fermamente in un ‘’miracolo turistico’’ fondato sulle basi della cultura e delle tradizioni popolari più genuine . La cerimonia per la benedizione della Madonna di Murtas , ripresa anche dall’emittente Videolina, è stata per la redazione di Sardegna Sud Est l’occa-

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Gianfranco Piu, Sindaco di Villaputzu, Mons. Antioco Piseddu e Nino Melis direttore di Sardgena Sud Est


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IL PERSONAGGIO

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Il Personaggio. Intervista di Nino Melis a Raffaele Sestu presidente regionale delle Proloco da 17 anni

Le proloco sono uno strumento formidabile di promozione dei territori Provincia di Cagliari e, prima ancora, del Marchesato di Quirra) e da fortissime tradizioni comunitarie come la transumanza. Basterebbe solo questo per ipotizzare una collaborazione tra i due territori sul versante della promozione turistica. Le Pro Loco sono uno strumento formidabile in quanto si basa sul volontariato e su una struttura decisionale molto agevole. Penso ad iniziative e progetti promossi dalle pro loco, concertati dal basso con l’obbiettivo di valorizzare le attrattive turistiche .ambientali, culturali, storiche e del folklore tradizionali delle due zone. Tali iniziative sono in grado, per la loro caratteristica, di precedere nei tempi e favorire le necessarie decisioni istituzionali da parte dei diversi enti comunali e provinciali, notoriamente più lunghe e farraginose . La collaborazione tra le Pro Loco è stata realizzata anche in occasione della Sagra della arance di Muravera, una delle più importanti della Sardegna. Auspico che la costa che va dall’ Ogliastra al Sarrabus venga interessata sempre di più da progetti e iniziative comuni di valorizzazione turistica .

Quali sinergie turistiche sono possibili tra i due territori ? Se l’Ogliastra può contare sui porti turistici di Santa Maria Navarrese ed Arbatax, Il Sarrabus ha Porto Corallo con le potenzialità di ospitare e assistere la nautica da diporto che fa riferimento a un ampio tratto di mare fino a Costa Rei Quindi tutto il turismo nautico che gravita sulla costa orientale può essere collegato con Porto Corallo e con Arbatax. Mi auguro poi che l’aeroporto dell’Ogliastra diventi l’aeroporto del low cost per la Provincia di Cagliari, in modo da creare occasioni importanti per ampliare le presenze turistiche nei due territori. Penso a quello che rappresenta l’aeroporto di Girona per Barcellona, da cui dista cento chilometri e un’ora e mezzo d’auto. In prospettiva, la condizione attuale dei nostri territori è decisamente migliore. Il lavoro svolto dalle Pro Loco può essere migliorato ? Certamente. Innanzitutto con la nascita del Comitati Provinciali e con il completamento della messa in rete delle singole ProLoco. Il sistema è stato ultimato,compresa la professionalizzazione degli

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Raffele Sestu

ph: Sardinia Photo Event

Raffaele Sestu ,58 anni , esercita la professione di medico di base ad Arzana ed è specialista in reumatologia con ambulatorio a Tortolì. Da 17 anni è presidente della Pro Loco di Arzana, il paese natale di cui ha rilanciato l’immagine turistica con iniziative che hanno segnato la storia come il concorso enogastronomico ‘’ Il Porcino d’oro‘’, le rassegne internazionali ‘’Le erbe e i colori del Gennargentu’’ e ‘’A cent’annus e prusu’’ sui longevi del paese . Da 11 anni è presidente delle Pro Loco della Sardegna. Qual è lo stato di salute delle Pro Loco dell’Ogliastra e del Sarrabus Gerrei? Devo dire che è ottimo,se si pensa che nel Sarrabus le pro loco sono attive in tutti i centri e che in Ogliastra operano in 22 dei 23 paesi che compongono la nuova Provincia .Entro il mese di maggio verranno costituiti i due Comitati provinciali che fanno capo rispettivamente alle province di Cagliari e dell’Ogliastra. Al di là dei confini amministrativi più recenti, i territori di Ogliastra e Sarrabus Gerrei sono uniti dalla storia (ambedue facevano parte della stessa

addetti. Aspettiamo solo che l’Assessorato regionale al Turismo si decida ad allacciarci al server. I tempi lunghi della burocrazia regionale pesano sui territori. Insomma, c’è bisogno di far conoscere il prezioso lavoro svolto dalle Pro.loco. Ci affidiamo per questo al dibattito e al confronto costante di espe-

rienze tra le Pro Loco anche di territori e province diverse. In questo contesto una preziosa opera di informazione e di riflessione può essere offerta dal Vostro mensile SardegnaSud Est nella sua nuova edizione Sarrabus - Ogliastra , oltre che come promozione del lavoro delle Pro Loco con le quattro edizioni estive .


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CULTURA

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Il personaggio. Intervista al maestro Luigi Lai, un virtuoso suonatore di Launeddas

Launeddas, il fascino di una melodia che giunge dalle nostre radici. «Le launeddas sono la mia vita, è uno strumento che adoro, l’ho adorato fin da bambino e continuo a farlo come allora.»

Luigi Lai ama da tutta la vita le sue launeddas che suona meravigliosamente. Il suo desiderio più grande è di diffonderne l’arte, orgoglioso che esse siano nostre, ricche di passato e custodi di riti, costumi e tradizioni della storia sarda. Le porta con orgoglio in giro per il mondo con musica e parole. Luigi Lai decanta l’animo buono e responsabile del suonatore tra le cui mani le launeddas prendono vita , acquistano armonia e bellezza per cavalcare i tempi, sempre. Lei è considerato il miglior suonatore di launeddas attualmente in attività. Cosa l’appassiona suonarle? Le launeddas sono la mia vita, è uno strumento che adoro l’ho adorato fin da bambino e continuo a farlo come allora. Che io sia il più bravo non so, se lo dice la gente sarà vero, mi fa piacere sicuramente. Lei non ha mai abbandonato le launeddas nemmeno quando è dovuto trasferire per vari anni in Svizzera. Ho cominciato a suonarle a sette anni e non le ho mai abbandonate perché mi piacciono molto. Se una cosa non piace si abbandona e questo vale anche per gli altri strumenti. Io ad esempio suono anche la fisarmonica, il sassofono, il pianoforte, però le launeddas sono quelle che mi appassionano di più e che non ho mai lasciato. A Zurigo ho frequentato l’Accademia e ho preso anche l’attestato Lei è stato allievo di due grandissimi suonatori Efisio Melis ed Antonio Lara che sono stati considerati due artisti differenti: Melis suonatore a cui piaceva sperimentare, Lara più legato alle tradizioni? Prima ho incontrato Antonio Lara e poi Efisio Melis. Beh, per Melis non si tratta di tradizioni, diciamo che ha fatto solo Launeddas, Lara invece ha fatto anche altre cose. Sicuramente Melis vi si è dedicato di più, può anche darsi che avesse più talento, questo io non lo so, so però che erano due bravi maestri che ho avuto la fortuna di conoscere. Magari li avessero conosciuti tutti e fosse loro dato il giusto valore e merito! Poiché tutti ne parlano solo superficialmente: di Lara quasi non ne parlano, di Melis forse un po’ di più.. Meriterebbero invece che se ne parlasse molto di più. Da

Luigi Lai e le sue launeddas

loro ho ereditato un grande, meraviglioso peso che mi diverte tutti i giorni. Ed io ringrazio ogni giorno tutti e due questi grandi maestri. Poi io faccio le mie esperienze perché se dovessi fare sempre le stesse cose credo che avrei già buttate le launeddas da molto. Tempo. Ci sono tante cose da sperimentare. Io faccio molte volte il paragone con uno che possiede una piccola casetta e che deve trovare tutte le comodità: allora, siccome l’estensione delle launeddas non è tanto grande ma limitata non avendo alterazioni, devi cercare come in una piccola casetta, di fare tutto quello che puoi fare con esse. In quanto erede di questi grandissimi maestri lei ne sarà orgoglioso… Ne vado fierissimo.. Non c’è volta che non parli dei miei maestri, io so tutto da entrambi perché l’ho vissuto, da Lara forse un po’ di più, ma anche da Melis e solo pensare a queste due grandi persone mi fa gioire e le ringrazio sempre anche se non ci sono. Se lei dovesse spiegare le sua tecnica esecutiva a parole e non attraverso la musica, come la spiegherebbe? E’ necessario che prima essa sia spiegata a parole, io ho scritto un metodo a note, ma c’è un linguaggio che bisogna trasmettere. A scuola trasmetto il linguaggio; è una cosa che uno deve imparare, è come imparare una canzone. Nelle launeddas ogni motivo ha un suo lin-

guaggio, molto complicato, e si impara piano piano col tempo e io lo trasmetto agli allievi che vengono a scuola. Insegno da 7 anni a Cagliari e se dipendesse da me prenderei tutti come allievi: perché quando mi accorgo che uno vorrebbe accostarsi allo strumento, vorrei prenderlo come allievo anche se dovesse rendere poco, poiché ha intenzione di provare. Ci vuole passione e amore. Competenza assoluta. Ai miei allievi dico che è come costruire una casa, se non le si creano delle buone fondamenta crolla. A loro dico che i primi tempi sono faticosissimi, noiosi, ma se non si creano delle buone basi non si potrà mai suonare bene uno strumento, le launeddas come il sax, il pianoforte e gli altri. Cosa ha significato per lei stare insieme a Melis e Lara, rispetto all’insegnamento che anche lei può impartire nelle scuole? Quello che ho avuto io credo che non lo avrà più nessuno. Io ero sempre in mezzo a loro, e questo è molto importante. Non si deve apprendere solo meccanicamente, per imparare si deve prendere un po’ l’animo, un po’ tutto, già solo imparare a conoscere la gente, vedere come una volta si ballava, fa acquistare qualcosa di grande. Questi ragazzi sono indubbiamente bravi, ma sicuramente non è come essere sempre col maestro, è una cosa quasi indispensabile, io è così che l’ho vista. C’è l’anima del maestro che ti suggerisce qualcosa, a scuola i ragazzi sono bravi, però non

è la stessa cosa e vedo che quando io sono a scuola non mi vogliono lasciar scappare, vogliono chiacchierare con me, vogliono sentire, quando io racconto loro qualcosa loro ascoltano attentissimi, io infatti so tutto, tutto quanto perché ero sempre con i miei maestri. Io adoro questo strumento e suonare le launeddas è un’arte e non tutti sono artisti. Leggere non è come vivere questo che è un grande patrimonio. Lei ha collaborato con moltissimi artisti nazionali ed internazionali. Quando collabora con artisti sardi, quali Paolo Fresu, Elena Ledda, i Tenores e gli altri, che condividono con lei l’essere nati nella stessa terra, cosa prova? Ho piacere a collaborare con loro perché penso che siano persone intelligenti che capiscono il valore delle launeddas ed ho piacere quando si accostano a questo strumento, è un grande piacere e una grande gioia che mi appaga. Fra tutte le collaborazioni, famosa è quella che lei ha avuto con Angelo Branduardi per l’incisione dell’album “La Pulce d’Acqua” nel 1978. Perché a suo avviso Branduardi l’ha voluta con sé e cosa ricorda di questa esperienza? Quando Branduardi viene a fare dei concerti in Sardegna dice sempre che i concerti più belli “sono stati quando c’era Gigi Lai”. L’ anno in cui è stato ucciso Moro abbiamo fatto ventotto concerti. All’inizio io ero un po’ scettico all’idea di collaborare con lui. Mi trovavo a Roma per un concerto e vennero da me il manager Zard, suo fratello e Angelo. Io lo avevo visto una volta, ma non lo ricordavo. In quel periodo avevo molti concerti in programma e dissi che avevo molto da fare. Qualcuno allora mi disse che Angelo era uno importante, io però non conoscevo nessuno, venivo dall’estero (dalla Svizzera in cui era stato per 15 anni n.d.r.). Disse che sarebbero venuti a trovarmi in Sardegna e mi chiesero l’indirizzo

dicendomi che avevano un progetto. Io non diedi molto peso alla cosa. Poi un giorno Zard mi chiamò quando ero a Barumini per un concerto dicendo che veniva col cantante. Quando mi trovavo lì vidi tutta la gente che correva verso Angelo. Poi abbiamo chiacchierato e siamo andati a cena insieme. Mi parlò del progetto “La Pulce d’Acqua”. Gli spiegai che in quel periodo facevo oltre cento serate, ma alla fine mi convinse. Andai a Milano alla Fonit Cetra, dove abbiamo inciso. Ci stetti otto giorni. Lui mi disse :”Tu ascolta e metti quello che vuoi”. Mentre ascoltavo ‘’Il Poeta di Corte’’ gli dissi cosa a mio parere ci stava bene e lui mi disse: “come vuoi tu”. Ascoltando i suoi brani io dicevo dove le launeddas sarebbero state bene e lui acconsentiva. Branduardi faceva ricerca di musica medioevale e questa si accosta molto alle launeddas. Angelo non dorme, ha girato un po’ dappertutto, è stato in Bretagna, in Irlanda, ha fatto molta ricerca. Quando ho sentito questi ritmi mi sono reso conto che assomigliavano al suono delle launeddas, e lì è nata l’idea di una sovraincisione. Perché il Sarrabus è considerato la patria delle launeddas? Può darsi che sia anche un fatto climatico, oppure perché siamo più flemmatici dei Nuoresi o Sassaresi, un po’ come tutti i campidanesi. Ci vuole molta pazienza per questo strumento, ma anche il clima adatto: perché ad esempio a Nuoro dove c’è freddo le launeddas soffrirebbero, così come dove c’è troppo caldo. Le Launeddas sono un po’ come un essere umano: se sto bene io stanno bene anche loro, se sto male io stanno male anche loro, suonano male, non si sente quella dolcezza è una cosa impressionante. Io lo so quando vanno bene o male. E’ l’atmosfera che ci circonda e che ci accompagna, così come per noi anche per le launeddas e molti altri strumenti in legno a farci star bene. Alessia Lai


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Workshop. A cura di Roberto Farris, trainer e life coach, dal 23 al 25 Maggio 2008 a Muravera

Benessere mentale ed emozionale

Chi è Roberto Farris? Sono nato a Milano l’11 Luglio 1964. Ho una laurea in Economia e Commercio. Mi occupo di crescita personale da oltre 10 anni. Tra i vari studi ho partecipato ad un Pratictioner e un Master in PNL (Programmazione Neuro Linguistica) ed ho frequentato innumerevoli corsi sulla psicologia del miglioramento e sulla gestione delle emozioni con i principali protagonisti nel campo della formazione. Fra i tanti trainers di fama internazionale con cui ho collaborato voglio citare soprattutto Roy Martina, Max Damioli e Roberto Re. In particolare sono grato a Roberto per l’esempio che mi ha dato in questi anni come professionista e come uomo. Cosa è un life coach? E’un professionista della crescita personale che va oltre la definizione di formatore o motivatore. E’ un “allenatore” che aiuta le persone ad ottimizzare le proprie risorse fisiche,

mentali ed emozionali per realizzare i propri obiettivi personali e professionali. Non sono un “guru”, non sono io a cambiare la loro vita. Sono loro i protagonisti della propria crescita e del loro successo. La mia “mission” personale è quella di aggiungere valore alla vita degli altri,aiutarli ad esprimere al massimo le loro potenzialita’. Ho iniziato allenando le singole persone nella finanza, nello spettacolo e nello sport, poi sono passato anche ai seminari di gruppo. Per te il successo è sinonimo di felicità? C’è una grande differenza tra ottenere un obiettivo ed essere davvero realizzati come persona. Per me il senso della vita non sta in quello che si raggiunge (fama, ricchezza, potere ecc.) ma nel significato che gli attribuiamo. Perché se raggiungere un obiettivo significa vivere con un alto stress, non credo che ne valga sempre la pena. Fondamentale è fare quello che a noi piace stando bene con noi stessi, essere felici mentre si raggiungono i propri traguardi. Insomma il vero successo è godersi il “viaggio”, è la persona che diventiamo durante il percorso. I risultati sono una conseguenza di questo atteggiamento mentale. A chi si rivolgono i tuoi seminari? Tra i miei “clienti” ci sono imprenditori, managers, sportivi, professionisti, personaggi dello spettacolo ma

anche impiegati e studenti. Insomma chiunque voglia mettersi in gioco e ottenere il meglio da sè e dagli altri divertendosi. Infatti il mio motto è : Risultati e divertimento! Ognuno di noi ha delle grandi potenzialità che spesso non sa sfruttare appieno. Io aiuto la gente a capire cosa glielo impedisce e a superare i loro limiti e i propri standards di rendimento; a comprendere cosa e’ importante per loro e a tracciare una rotta chiara per raggiungerlo. Infatti se nella vita ho uno scopo specifico,spesso sono piu’ motivato e facilitato a perseguirlo. I risultati sono garantiti? Sono corsi di formazione,non faccio miracoli! Non e’ la tecnica a cambiarti la vita,ma l’utilizzo che ne fai… Sicuramente durante i seminari,e nello specifico in questo (“ Benessere mentale ed emozionale”), si acquisiscono in maniera semplice straordinarie strategie con cui ottenere un cambiamento efficace. Ovviamente, come nello sport, piu’ ci si allena e piu’ i risultati saranno eccellenti e duraturi. Occorre un po’ di disciplina e di allenamento, specie all’inizio. Dopo il seminario basta applicare quanto imparato per pochi minuti al giorno e gia’ si vedranno dei miglioramenti notevoli. In seguito tutto diventa facile, in quanto si e’ creata un’ abitudine potenziante, ed ottenere e mantenere risultati sempre piu’

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importanti dipende da quanto una persona e’ disposta ad amare se’ stessa e gli altri,a mettersi in gioco e ad aprirsi alla novita’. Un mio grande Maestro diceva: “Ama il prossimo tuo COME Te Stesso”! Di cosa tratta in particolare quest’ultimo seminario, “Benessere mentale ed emozionale”? Come dice il titolo, e’ un corso molto intenso e coinvolgente che aiuta a gestire al meglio le proprie emozioni e ad ottenere la giusta armonia tra mente e corpo. Con semplici e divertenti esercizi ci si

accorge di quanto e’ facile potenziare enormemente la nostra salute e la nostra energia e vitalita’. Durante questa esperienza si diventa autonomi nell’uso delle tecniche e si gettano le basi per maggiori risultati, personali e professionali,nella vita di tutti i giorni. La particolarita’ di questo seminario e’ che non e’ necessario “credere” all’efficacia di quello che viene insegnato… Basta solo sperimentarlo facendo gli esercizi, e il corsista si accorgera’ che funziona lo stesso!!!


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MEDICINA

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Medicina. Tutte le dodicenni potranno sottoporsi alla vaccinazione gratuita entro l’anno

Un vaccino gratuito per le più piccole dell’1% delle donne infettate svilupperà lesioni precancerose e cancerose. Essendo la progressione molto lenta, i programmi di screening permettono una riduzione importante dell’incidenza della malattia e di conseguenza della mortalità. Oggi un’altra arma si è aggiunta: la vaccinazione e due sono i vaccini a disposizione, il GARDASIL e il CERVALIX. La modalità di somministrazione prevede tre iniezioni intramuscolari per il primo (0-2-6 mesi) e tre per il secondo (0-1-6 mesi) con una efficacia calcolata, per le donne che non hanno ancora contratto l’infezione, del 100%. Molto si è discusso su quale possa essere l’età ideale per sottoporre le donne alla vaccinazione. L’Organizzazione Mondiale della Sanità la raccomanda tra i 9 ei 13 anni. In Italia si è scelto di vaccinare gratuitamente tutte le dodicenni (1997) perché il vaccino induce una efficace protezione prima di un eventuale contagio con il virus HpV e perché la risposta immunitaria in questa età è maggiore di quella osservata nelle altre donne. Non sono noti ad oggi i rischi e gli effetti collaterali correlati alla vaccinazione, se non effetti minori quali irritazione nel sito di inocula-

«La somministrazione ha un’efficacia calcolata del 100% sulle donne che non hanno ancora contratto l’infezione»

L’ HpV è il papilloma virus umano di cui sono noti più di cento ceppi. Alcuni sono responsabili di infezioni genitali come i condilomi, altri a più alto rischio oncogeno sono causa invece della quasi totalità dei casi di carcinoma della cervice uterina. Secondo alcuni dati dell’ Unione Europea si calcola che l’ 80% delle donne contraggano l’infezione da HpV con un massimo di frequenza tra i 20 e i 35 anni. Fortunatamente in una altissima percentuale dei casi l’infezione trascorre asintomatica e va incontro a guarigione spontanea, mentre solo meno

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zione o lievi stati febbrili. La vaccinazione, fatta eccezione per le dodicenni che hanno diritto ad averla gratuitamente, ha un costo molto elevato che si aggira sui 565,00 euro per le tre dosi acquistate presso le farmacie. Non è pensabile ne tantomeno raccomandabile effettuare una o due dosi in meno per risparmiare sui costi. Le donne però non devono confondere il vaccino dell’HpV con uno strumento di protezione dalle malattie sessualmente trasmesse. I medici e il personale sanitario dovranno quindi farsi garanti e promotori di una corretta informazione circa le giuste modalità della somministrazione e l’età più congeniale per effettuare la vaccinazione stessa. Dr. Roberto Plaisant M.M.G. Muravera


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SPORT

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Eccellenza Regionale. Il presidente del Villasimius, dopo anni di successi, decide di lasciare la società

Luca Dessì: «lascio il Villasimius» «Il futuro del Villasimius sono i giovani del vivaio»

"Dalla prossima stagione non sarò più il presidente del Villasimius calcio". Parole chiare, che mettono fine alla lunga gestione firmata da Luca Dessi. Un'avventura iniziata dieci anni fa. Che ha permesso alla cittadina in provincia di Cagliari, con soli 3.110 abitanti di giocare nel campionato di Eccellenza insieme a squadre più blasonate come il Tortolì, collocandola tra le grandi del calcio isolano. Una vera e propria impresa realizzata da Dessi e il suo "staff" con onestà, passione e costanza, tutte cose rare da trovare nelle società del calcio che conta, quello dei miliardi. Ora, dopo dieci anni di trionfi, toccherà ai nuovi dirigenti mantenere integro il sogno "Eccellenza" agli occhi dei tifosi. Presidente Dessi, come è iniziata

la sua avventura nel Villasimius calcio? E partito tutto dal viaggio all'estero con un amico, Angelo Frau. Era nel 1999 e avevo 24 anni. La società non si era iscritta al campionato di Seconda Categoria e abbiamo comprato la società con alcuni amici, affidandoci a dei dirigenti esperti nel settore. Cosa vuol dire rappresentare nello sport una città dalle grandi tradizioni storiche e culturali come Villasimius? Significa tutto. E difficile da spiegare in poche parole. Lo sport è sempre esistito a Villasimius, ma non a questi livelli. In tutti questi anni, ha rappresentato la passione di tutti gli amanti del calcio. Presidente, provi a tracciare un bilancio della stagione in corso. Positiva, molto positiva. Anche se come obiettivo ci eravamo posti i play-off promozione, abbiamo fatto un ottimo campionato. La squadra Juniores si appresta a vincere il campionato regionale. Proprio sabato 19 abbiamo la partita con l'Isili: se riuscissimo a vincere saremmo la prima squadra del campionato regionale. Quali sono gli obiettivi per il prossimo anno? In questo momento posso dire con certezza che non sarò più il presidente. Abbiamo fatto un program-

ma e la società è pronta per puntare sui giovani. Vogliamo prepararci a fare un campionato di Eccellenza con giovani che non abbiano più di 20 anni: anche se tutto dipenderà dalla società che subentrerà al mio posto. La domanda è obbligatoria: perchè ha deciso di lasciare?

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Perchè 10 anni possono bastare. Penso di avere dato molto anche se potevo dare di più. E giusto che subentrino persone che abbiano più stimoli. Io resterò vicino per dare una mano dove potrò, ma sarà difficile non andare a vedere la squadra. Quali promesse vuole fare ai

tifosi? Arrivati a questo punto è importante tenere la categoria ma, se cosi non fosse, non c'è da preoccuparsi: per il nostro paese, l'eccellenza va più che bene. Promesse non ne posso fare. Posso solo dire che starò vicino alla squadra. Daniele Murgia


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Ogliastra. Una panoramica sui campionati delle squadre di calcio ogliastrine, senza trascurare il volley

Cronaca sportiva made in Ogliastra Tortolì Calcio

ph: Sardinia Photo Event

Si sono chiusi tutti i campionati delle squadre di calcio ogliastrine impegnate nelle varie serie inferiori, con qualche sorpresa e pochi scossoni E il caso del Tortolì che milita nel campionato d'Eccellenza. Escluso con quattro giornate d'anticipo dal secondo posto, l'unico in grado di garantire l'accesso agli spareggi promozione, ha chiuso la stagione in nona posizione. Un campionato troppo anonimo per una delle città più rappresentative dell'Ogliastra. L'impegno da prendere con i tifosi per il prossimo campionato è uno solo: costruire una squadra più forte per raggiungere dei traguardi prestigiosi. Una sorta di regalo al pubblico che ha sostenuto la squadra durante tutta la stagione. Nel girone B del campionato di Promozione, retrocede in Prima Categoria la Baunese. Ultima in classifica a cinque punti di distanza dalla penultima, la compagine di Baunei saluta i propri tifosi con un cammino disastroso: in 30 partite solo due vittorie in casa e ben 19 sconfitte in totale. Insomma la retrocessione non è mai stata in discussione. Ora toccherà alla società dare nuovo entusiasmo ai tifosi con una campagna acquisti tale da permettere un immediato ritorno in Promozione. Nello stesso girone, raggiunge la sal-

vezza diretta il Barisardo. Arrivato a pari merito con il Lanusei, riesce a evitare l'insidia dei play-out grazie alla migliore differenza reti nei confronti dei "cugini". Un bel successo per i 1.456 residenti del piccolo paese confinante con Jerzu. Al Lanusei, invece tocca il compito più difficile: vincere le due sfide contro l’Abbasanta per mantenere la categoria e dare vita a un più ambizioso progetto calcistico. I

5.728 abitanti del capoluogo ogliastrino, alla pari di Tortolì, dovranno essere il "12 uomo in campo". Il loro supporto sarà fondamentale per superare un ostacolo pieno di curve come i play-out. La stagione 20072008 sarà indimenticabile per il Castor Tortolì. La compagine che milita in Seconda Categoria nel girone D, ha chiuso il campionato regolare al 2 posto, guadagnando cosi l'accesso agli spareggi promozione.

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Mancato il sorpasso alla capolista Idolo, il Castor è chiamato a vincere lo spareggio promozione, ciliegina sulla torta di un'annata calcistica vissuta sempre in corsa per la promozione diretta fino all'ulima giornata. Nello stesso girone, ottimo il campionato dell'Arbatax. La squadra di Capo Bellavista ha giocato tutte le partite dando il massimo, riuscendo a ottenere ben 15 vittorie e un ottimo quinto posto. Salvezza tranquilla

anche per il Lotzorai, mai invischiato in maniera pericolosa nella lotta per non retrocedere. Quattro punti di vantaggio e una buona continuità nei risultati sono bastati per evitare gli spareggi meno ambiti di tutto il mondo del calcio. Nel girone C, da segnalare l'ottimo cammino del Seui Arcueri. Il pareggio per 4-4 contro il Sadali ottenuto all'ulima giornata, assicura il 6 posto alla squadra seuese e chiude una buona stagione sempre trascorsa nei quartieri medio-alti. E passiamo alla pallavolo. Con la vittoria per 3-2 ottenuta contro l'Aragona, si chiude l'anonima stagione dell'Airone volley Tortolì. La compagine femminile ha chiuso la stagione al 8°posto nel campionato di serie B1. Una salvezza tranquilla per la compagine allenata da Walter Langui, che lascia l'amaro in bocca ai tifosi, con la mente ancora rivolta ai fasti del passato. Sono trascorsi pochi anni dalla miracolosa scalata nella massima serie femminile, coronata la stagione successiva da una salvezza stupenda. Dopo il baratro: retrocessione e fallimento con successivo declassamento in B1. In attesa di poter rivivere quei bei momenti, bisogna esser contenti anche di una bella salvezza ottenuta con largo anticipo. Daniele Murgia


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Prima Categoria. Un trionfo incontrastato, la promozione arriva con due giornate di anticipo.

Il Calcio che passione! Castiadas, stagione formidabile È un’annata fantastica quella che sta materializzandosi davanti agli occhi dei tifosi sarrabesi e che gli stessi stanno vivendo con grande trepidazione e attesa. Tutte le nostre squadre veleggiano infatti, nei rispettivi campionati, nelle zone alte della classif ica ed una in particolare, il Castiadas, ha dominato incontrastata il proprio girone stravincendolo con due giornate di anticipo. Sin dalle prime fasi della preparazione estiva non era difficile pronosticare la vittoria dei bianco-verdi, anche e soprattutto in considerazione della massiccia e oculata campagna acquisti condotta in prima persona dal “patron” Saverio Onano coadiuvato egregiamente da una dirigenza ben amalgamata e dallo sponsor Cenzo Zaccheddu che da alcuni anni non lesina il proprio consistente apporto economico alla società. Tutti però sappiamo come, non solo nello sport, sia veramente diff icile, a volte addirittura impossibile, tener fede e rispettare le aspettative altrui. Per questa squadra invece è stato tutto semplice, quasi facile: vincere le partite, rilanciare alcuni giocatori che negli ultimi campionati avevano mostrato qualche segno di stanchezza, entusiasmare il proprio pubblico e soprattutto far si che i tanti giocatori “stranieri” si integrassero con naturalezza con i pochi locali e venissero accolti dalla tifoseria bianco-verde come autentici ragazzi del posto. Onestamente devo riconoscere che su questo fatto io stesso inizialmente nutrivo molte perplessità. Sebbene in altri tempi, ho vissuto (felicemente) e allenato (con soddisfazione) a Castiadas per 7 anni e ricordo che lo statu-

Castiadas-Su Planu un’azione a centrocampo to della società (SocioCulturale) permetteva di tesserare 2, al massimo 3 giocatori di “fuori”. Allora gli obiettivi erano più modesti, limitati a dignitosi campionati di seconda categoria. Oggi invece, grazie all’impegno di tanti, si guarda un po’ più in alto e i tifosi, come gli stessi ragazzi del posto, hanno capito come sia necessario puntare anche su altri giocatori di provata esperienza e qualità. La squadra è veramente forte e compatta. I due portieri, uno giovanissimo, Floris II, l’altro più esperto, Succu, garantiscono continuità e sicurezza. La difesa poi è così impenetrabile, fisica e tecnica con Floris I, Diana, Mendez e Pieri, tanto da far giocare nella zona nevralgica del rettangolo di gioco Rocca, che a mio avviso è soprattutto un fortissimo difensore centrale.

Il centrocampo e l’attacco sono poi un autentico lusso per questa categoria. Tecnica, fantasia, imprevedibilità con Picca, Onano, Madeddu sempre decisivi nel condizionare favorevolmente l’esito dell’incontro con estemporanee invenzioni, perentori dribbling e millimetrici tiri da fuori e da fermo. Corse, Casarin, Murgia e Bosco, apportano invece alla squadra, esperienza, velocità, potenza, furbizia sotto rete, quantità e agonismo. I giovanissimi Murgia, Melis e Rampini hanno a loro volta dimostrato di possedere buone qualità sia tecniche che agonistiche. L’allenatore Mura poi, sta confermando di meritare tutto il bene che si è sempre detto di lui. Nessuna squadra però, anche la più quotata, potrà mai ottenere il massimo se non è sostenuta da una dirigenza altrettanto valida.

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L’organizzazione societaria e la serietà dei dirigenti risultano sempre inequivocabilmente fondamentali per il raggiungimento degli obiettivi preposti. Nello sport esistono molti esempi di squadre costruite da mece-

nati con limitate competenze calcistiche ma con la presunzione di vincere tutto e sempre e che invece non vinceranno mai niente o quasi, proprio a causa di carenze e lacune organizzative. Il Castiadas di questo anno, alla luce dei risultati acquisiti, rappresenta al contrario il più elementare esempio di compagine forte nel proprio organico tecnico e altrettanto forte, competente e unita nel proprio apparato dirigenziale. Una speranza e un augurio. Che il prossimo campionato si disputi nel nuovo sintetico di Olia Speciosa lasciando il polveroso sterrato dell’ Annunziata, ormai vecchio e inadeguato, ai ricordi di chi come me e tanti altri (i fratelli Porcu, i fratelli Camboni, i fratelli Zedda, i fratelli Spano, i fratelli Onano, i fratelli Serra, Trebini, Ciaccio, Luccheddu, i fratelli Cappai, Ventimiglia, Simbula, Seu, Atzori, Sanna G.P., Sanna L. Farci Ang., Mascia, Codenesu, Zedda Ferr.,Paesano e altri) hanno in quel campo trascorso felicemente alcuni anni giovanili della propria vita. Roberto Plasiant

Orrolese-Castiadas la festa alla fine della partita


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Calcio. Il punto di vista di Roberto Plaisant.

Un Muravera tutto luci e ombre Il Muravera che inizialmente era di Mister Plaisant, cioè di chi scrive, (terzo con 18 punti in undici partite con una squadra rifondata partendo da zero, senza stranieri e rinforzi vari), poi di Mister Seccimasia, poi di Mister Mastromarinoboi, ha centrato proprio sul filo di lana la qualificazione ai playoff ed è quindi pronto a giocarsi sul campo la promozione in eccellenza. Nonostante un caos organizzativo sicuramente non trascurabile, soprattutto nella prima parte del torneo, (andirivieni di allenatori con e senza autorizzazione federale e giocatori di tre continenti che arrivavano e ripartivano come se il comunale fosse la grande sala d’attesa di un aeroporto internazionale) in mezzo al quale hanno dovuto convivere, bisogna dare atto ai ragazzi di aver sempre creduto nelle proprie qualità e di non essersi mai fatti impressionare più di tanto dall’ inconsistente

potere decisionale di molti, dal tentennante decisionismo di qualcuno e dagli atteggiamenti fin troppo autoritari di qualche altro. Chiunque abbia a cuore le sorti della squadra del proprio paese si augura che il risultato positivo arrivi sin da questo anno anche se le ultime sconfitte, due delle quali casalinghe, avevano un poco raffreddato gli animi e attenuato gli entusiasmi. Adesso le cose si sono risistemate al meglio e fra due settiamone sapremo quale campionato giocherà il Muravera il prossimo anno. In ogni caso, qualunque sarà il risultato finale, bisognerà analizzare umilmente e obiettivamente gli avvenimenti positivi e quelli meno positivi che hanno caratterizzato questa annata . Nessuna tragedia però se il progetto non si concretizzerà immediatamente e nessun proclama avventato se invece da subito il sogno diventasse una splendida realtà. In quest’ultimo

caso, tutti i dirigenti, in particolare quei pochi cha hanno in mano le redini del comando, farebbero bene, a mio avviso, ad appropriarsi di atteggiamenti e modi di agire più riflessivi e meno plateali, più vicini cioè alle esigenze dei tecnici

e dei giocatori, mai dimenticandosi che aldilà del denaro speso ci sono affetti e valori umani di inestimabile pregio che nessuno, neanche il magnate più ricco e generoso potrà mai barattare o comprare. Certo il mediocre campionato della squa-

Giallo-neri ai playoff

Un villaputzese oltretirreno

Porto Corallo. Il Porto Corallo dei <<gauchos>> argentini, uruguaiani e brasiliani sta portando a termine un campionato un po’ al di sotto delle aspettative estive ma pur sempre d’avanguardia e siamo certi che centrerà senza grandi patemi l’obiettivo del salto di categoria. L’impegno economico della società è stato enorme ed anche per questo noi tutti ci auguriamo che i fratelli Massessi vengano in qualche modo “risarciti” con la gioia di una brillante promozione. Villaputzu. Il Villaputzu 86 sta andando invece oltre ogni più rosea speranza e seppur non centrerà la zona playoff, lascerà comunque ai propri tifosi un ottimo ricordo per la valorizzazione di alcuni suoi giovani, per una buona squadra allievi e juniores e per la passione dei suoi tecnici e dei suoi dirigenti che hanno

Finalmente c’è un giovane giocatore Sarrabese a rappresentare la Sardegna nell’abituale Torneo delle Regioni che questo anno si è svolto ad Anzio nel Lazio da Febbraio ad Aprile. Il giovane calciatore dell’A.S.86 Villaputzu, Alessandro Casula classe 1990, a suon di goal, infatti, son tante per un giovane come lui, le reti siglate nelle ultime partite, così si è guadagnato la convocazione. In queste partite ha guidato l’attacco della Sardegna vivendo una magica esperienza, ciò nonostante, il torneo delle regioni si è concluso con l’eliminazione della rappresentativa sarda, sconfitta ai rigori dai siciliani. Alessandro è davvero un giovane interessante e il suo rullino di marcia la dice lunga, 18 le reti segnate con la Categoria Juniores e ben 10 le reti in prima squadra. Di lui il ben più blasonato Bomber Alberti dice: merita sicuramente una chanes in una categoria superiore. E se lo dice Alberti..

dimostrato come si possa stare ai vertici anche senza fare follie. Da questi ragazzi, base di importanza fondamentale per ogni squadra, la società dovrà ripartire e magari, con pochi ma oculati ed azzeccati inserimenti, puntare al raggiungimento di traguardi veramente importanti. San Vito.

Stessa considerazione, largamente positiva, anche per il San Vito che sta disputando un campionato molto più che dignitoso e che alla fine conquisterà quella salvezza che per questa società rappresenta, almeno per questo anno, un traguardo importantissimo paragonabile ad una vittoria. Roberto Plaisant

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dra Juniores (provinciale), abbandonata cammin facendo dal proprio allenatore-finanziatore che nelle intenzioni e nelle speranze di tutti doveva essere un fiore all’occhiello della società, è un pesante fardello, non già per i giovani e incolpevoli giocatori, quanto per coloro che avrebbero dovuto garantire ai nostri ragazzini maggiore assistenza tecnica e morale. A tal proposito fa scalpore e al tempo stesso rattrista la notizia della sconfitta a tavolino con relativa penalizzazione e multa alla società per la mancata partecipazione della squadra alla trasferta di Pirri. Mai nella storia della polisportiva una nostra formazione aveva perso per rinuncia. Indubbiamente questo fatto non fortifica l’immagine della società agli occhi della Federazione. Se l’obiettivo principale della polisportiva Muravera è quello di arrivare a disputare campionati professionistici o quasi ( abbiamo sentito qualche dichiarazione in tal senso) allora è sicuramente giusto dar fondo a tutte le risorse del paese, comprese quelle economiche, per ingaggiare quei giocatori di accertate qualità, anche stranieri e continentali, che è impossibile trovare nella nostra piccola realtà sarrabese. Se al contrario ci si accontentasse di soddisfare ambizioni un po’ più modeste e si volesse anche privilegiare i nostri giovani locali, allora bisognerà aver maggior riguardo per il settore giovanile e costruire con pazienza e competenza una squadra di tecnici preparati e di dirigenti appassionati, coordinati e diretti da un vertice di comando meno soggetto agli umori di un momento e quindi più concreto e, se mi è permesso, più umile e riflessivo. In conclusione,facendo riferimento al titolo dell’articolo, senza avere la presunzione di essere il depositario di una sola verità, ritengo che le luci siano egregiamente rappresentate dai giocatori, mentre le ombre …. Roberto Plaisant


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SPORT VOLLEY

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Volley. La rinnovata società sportiva prova a mettere in piedi una squadra capace di competere per i playoff

E l’Airone Tortolì continua a volare Messi da parte i fantasmi di una stagione meravigliosa e irripetibile, la squadra che ha fatto sognare un’intera regione è tornata alla dimensione che più le è congeniale: quella di una piccola, simpatica e sana squadra di provincia. Terminata la stagione precedente con una retrocessione sul campo, i dirigenti hanno acquisito i diritti della B1 per provare a rimettere in piedi una squadra capace di competere per i playoff. È stata rinnovata la società (Paolo Simeoni ha preso il posto di Antonello Nieddu al vertice) e buona parte dell’organico. Nuovo anche l’allenatore, il sorgonese Luca Secchi, alla sua prima esperienza profes-

Secchi, sostituito prima dall’assistant coach secondo Efisio Asoni, poi dal nuovo tecnico, il serramannese Marco Locci. L’ultimo infortunio è toccato alla capitana Maura Palazzini, colpita a un occhio in allenamento. Abbandonate le speranze playoff, ci si è accontentati di una tranquilla salvezza, arrivata con diverse giornate di anticipo. Nel frattempo, è stato creato un fiorente vivavio che potrebbe dare buoni frutti nei prossimi anni. Francesco Manca

sionale nella sua terra d’origine. Gli acquisti sono stati oculati ma non certo sufficienti a dare filo da torcere a squadroni come Benevento, Aversa o Mercato San Severino, che hanno investito cifre consistenti pur di ottenere l’agognata promozione. Per di più, e non è una novità, a complicare i piani delle bianco-

rosse si sono messi gli infortuni che hanno impedito a Palazzini e compagne di giocarsi fino in fondo le chance di entrare nei playoff. La prima fu Graziella Lo Re, forse l’acquisto più azzeccato della stagione, che si fece male al gomito destro. Passarono quasi due mesi prima che il martello biancorosso potesse tornare in

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campo. Poi è stata la volta della centrale Valentina Desantis a doversi far da parte per problemi a una spalla. Con un organico ristretto, il libero Ilaria Giuli si è dovuta improvvisare centrale e questo ha tolto alla squadra molti centimetri sotto rete. A far le spese dei risultati negativi è stato l’allenatore


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SPORT VARI

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Pesca. La Lega navale Italiana apre le spiagge del Poligono Interforze di Quirra

Surf Casting dentro il poligono Il nucleo P.U.M.A.S. di Capo S. Lorenzo (base aeronautica di Quirra – Villaputzu) il 20 Aprile 2008 ha organizzato a Capo S. Lorenzo lo “Spring Surf Casting”, una giornata di pesca nata in collaborazione con la Lega Navale, la delegazione di Porto Corallo Villaputzu e il gruppo sportivo dell’A.S.D Pianeta Mare for Casting di Cagliari. Il Programma della giornata sportiva prevedeva : ore 07,30 incontro presso il distaccamento, alle 07,47 sorteggio per l’assegnazione dei settori di pesca e posizionamento, e dalle 08,00 alle12,00 l’attività di pesca A fine gara tutti a pranzo ospiti della mensa ufficiali, dove i partecipanti si sono potuti ristorare dopo tanta fatica! Ha fatto da padrone di casa Maurizio Troiani aiutato da altri simpaticissimi

collaboratori, un ottimo organizzatore che ha cercato di far rispettare al meglio regole e orari della tabella di marcia. Promotore e sostenitore anche di numerose future altre iniziative sportive, Maurizio fa parte della Lega Navale da molti anni, con la sua disponibilità e simpatia è riuscito ad organizzare al meglio una giornata divertente. In quaranta gli iscritti in gara, ma solo tre i primi posti, numerosi i premi assegnati: • per la cattura della preda più grande • per i bimbi più piccoli • per le tre uniche donne partecipanti Hanno partecipato all’incontro di pesca l’ASD Pianeta Mare for Casting (sponsor ufficiale dell’evento) e il responsabile regionale della F.I.P.S.A.S. (federazione italiana pesca sportiva e attività subacquee) Roberto Costa. Campione

L’organizzazione, F. Adamo, R. Costa M. Troiani

Tennis. Riprende l’attività tennistica

assoluto della giornata è stato il bellissimo scenario del mare che si infrangeva dolcemente sulla piaggia selvaggia di Capo San Lorenzo che anche se non ha regalato numerose catture, ha lasciato a tutti comunque un bellissimo ricordo.

Un ringraziamento finale va di sicuro agli organizzatori che hanno reso possibile l’evento e in particolare al Comandante del Poligono Fulvio Ragazzon. Katia Vacca

Davide Meloni. 1° Classificato

Marina di Porto Corallo.

Spazio agli appassionati della pesca alla Bolognese. Amanti della Pesca alla Bolognese e pesca all’Inglese di tutte le età, si ritrovano al porto turistico di Villaputzu in un piccolo spazio concesso dalla Direzione Portuale per poter praticare la pesca a canna e per poter godere del nostro mare splendido e ricco di numerose specie di pesci di mare (spigole, orate, mormore, saraghi, muggini etc..) Ritrovo importante non solo per i residenti dei paesi vicini, ma anche per tanti turisti provenienti da tutta l’isola e dal resto d’Italia. Numerosi infatti sono gli appassionati di pesca sportiva che da tanti anni scelgono Villaputzu come meta per trascorrere le proprie vacanze, sia in estate che in inverno per poter ammirare le meraviglie del nostro mare che ancora può vantare acque limpide e un’infinità di specie ittiche. Spazio

anche agli amanti della pesca in acqua dolce, perché nel Sarrabus Gerrei si può praticare un itinerario alternativo alla costa. Addentrandosi verso le montagne di San Vito e Villasalto si possono ammirare i meravigliosi scenari dell’entroterra, dove immersi nella campagna si possono ancora pescare lungo il fiume Flumendosa persici trota, anguille e trote. Il Nautilus di Villaputzu in Via Nazionale 36 è un punto di riferimento importante per rifornirsi della più tecnica consulenza nel campo. Personale esperto, una vasta gamma di prodotti al top, a disposizione degli appassionati, dei più esperti, ma anche per coloro volessero per la prima volta tuffarsi in questo magico mondo della pesca sportiva. Katia Vacca

Sant’ Angelo. Gara di tiro al cinghiale

Katia Vacca, con un sarago da 700 gr.

In Breve

W la primavera Tiro al cinghiale

“Matti per il calcio” vinto dal Sarrabus

E’ arrivata la primavera, tempo permettendo, e con essa ricomincia la grande attività tennistica. Ormai ricorrente è l’incontro di prima stagione del P.I.A. che si effettua a Villaputzu e che per il 2008 è stato tenuto domenica 9 marzo. Non ci sembra il caso di parlare di dati, basti semplicemente dire che ci sono stati bambini venuti dall’ Isola della Maddalena. Il tempo ha fatto tremare un pochino gli organizzatori, ma alla f ine Giove Pluvio ha deciso di essere magnanimo: ha lasciato la sua acqua per il pomeriggio, permettendo così alla variopinta folla di bambini di cimentarsi sui campi e trarre sano divertimento dalla loro attività guardati e coccolati dai propri genitori, soprattutto quando spunta qualche lacrimuccia per un improvviso risultato. Particolarmente bene si sono comportati Sara Pilia e Moro Giulia, ma la vera star è risultato Samuele Randazzo che ha battuto tutti i presunti big intervenuti alla manifestazione organizzata da circolo. Dopo le soddisfazioni del torneo invernale che ha visto la squadra femminile rimanere in

Si è svolto ad Alghero dal 24 al 26 Aprile il primo torneo “Matti per il Calcio” competizione per ragazzi speciali con partner. Hanno partecipato anche gli atleti della Polisportiva Olimpia Onlus Sarrabus che per la prima volta hanno formato una squadra di calcio a cinque unificata. La compagine guidata da Nino Urrai era composta da: Cani Stefano, Salis Marcello, Mascia Orlando, Baldinu Giuseppe, Mura Giorgio, Pilia Pierluigi, Faa Roberto, Schirru Riccardo, Podda Michele, Cattoir Emmanuel, Zummo Pina, Contu Angela, Valente Maria Giulia e Baldinu Gabriele che ha dato il calcio d’inizio. I ragazzi si son comportati da grandi campioni vincendo il torneo del terzo livello. Nino spera di aumenare il gruppo per poter partecipare a tante altre manifestazioni speciali.

prima serie, abbiamo iscritto ai tornei della F.I.T. cinque squadre: la squadra PIA composta dai bambini già nominati, l’under 14 maschile formata da Ghiani Andrea e Pilia Lorenzo che si stanno battendo per il primato del proprio girone, L’under 14 femminile formata da Laura Haygarth, Valentine Cattoir e Sara Randazzo che, senza alcuna esperienza, si stanno difendendo onorevolmente; la squadra femminile che disputa la 1°serie e che ha esordito il 25 aprile a Sassari, composta da Francesca e Tania Porcu, Sara e Giulia Concas. La squadra maschile, anche loro hanno iniziato la stagione sempre il 25 aprile, ha giocato in casa con il Soleminis, composta da Massimiliano Medda, Paolo Loddo, Lussu Michele e Mura Fabio. Vedremo come andremo a f inire! Una cosa però è certa: noi ci divertiremo, e invitiamo tutti ai campi a vedere qualche bel momento di sport. Per chi volesse saperne di più invitiamo a visitare il nostro sito www.ctvillaputzu.com, per le classif iche e i calendari degli incontri facendo presente che esporremo le locandine degli incontri casalinghi.

A San Priamo, frazione di San Vito, è presente l’associazione Cinofilo Venatoria “2 piedi e 4 zampe”, attiva in tutta la Sardegna, ed il 20 Aprile scorso Simone Lostia e Marco Spiga, che ne fanno parte attivamente, hanno organizzato nella Riserva di proprietà dell’hotel Sant’Angelo, la prima gara di Tiro alla Sagoma Mobile di cinghiale. È una disciplina nascente ed affascinante che si sta sempre più diffondendo in Italia ed in Sardegna, permette di esercitarsi al tiro senza abbattere l’animale, ma godendo delle incantevoli bellezze dei territori dove il cinghiale vive. La riserva dell’hotel Sant’Angelo ha disgelato i propri boschi e sentieri, offrendo ai partecipanti una giornata divertente a contatto con la natura. Un vero successo per Simone Lostia e Marco Spiga. E con loro il centinaio di partecipanti e i loro familiari, oltre che il gran numero di spettatori che, incuriositi dallo spettacolo hanno poi pensato bene di rendere onore al pranzo che è stato organizzato dallo chef dell’hotel Sant’Angelo. La “2 piedi e 4 zampe” é riconosciuta dalla FIDASC (Federazione italiana della caccia) e, con l’attività e l’inventiva dei due ragazzi, ha saputo promuovere e realizzare un evento al quale hanno partecipato ben 350

persone tra iscritti ed ospiti. La gara, che era tesa a valutare la capacità del tiratore, si è svolta con grande partecipazione di appassionati e curiosi. Con buona fortuna, Simone e Marco sperano di poter inserire la Sardegna e la zona del Sarrabus Gerrei all’interno del circuito nazionale di Tiro alla Sagoma. Il 25 Maggio prossimo l’associazione invita tutti gli appassionati nelle campagne di Luogosanto (prov. Olbia Tempio), dove verrà organizzato un secondo appuntamento di Tiro alla Sagoma Mobile di cinghiale, ma questa volta si tratterà di una vera e propria gara. Un avvenimento di innegabile interesse dal punto di vista sportivo e turistico e per chiunque vorrà godere della natura intatta del luogo. Francesca Sanna

S.Angelo, gli organizzatori

Nino Urrai e i ragazzi durante la premiazione


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